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IL GIORNALE DI VICENZA
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L'ATTACCO.Luisetto e Possamai del Pd chiedono a Zaia di intervenire
«La Regione assuma personale sanitario» «Troppo lunghe le colonne negli ospedali per itamponi Si doveva investire in estate per non trovarci in affanno» I numeri che preoccupano e gli ospedali in affanno. Il Partito democratico vicentino critica le scelte della Regione. «Le lunghe code per poter fare un tampone agli ospedali di Vicenza, Santorso e Bassano sono diventate purtroppo lln continuo di segnalazioni e preoccupano in misura crescente alla luce dei numeri dei positivi che aumentano - affermala segretaria provinciale Chiara Luisetto -. Il personale medico e infermieristico torna ad essere sotto pressione dopo mesi. nei quali era purtroppo prevista e prevedibile una seconda ondata. Lo ripetiamo da tempo,investire in sanitàpubblica in periodo "di pace", assumendo il personale necessario e garantendo una medici-
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Peril Pd la giunta Zaia deve investire più risorse nella sanità na territoriale vicina alle persone, avrebbe permesso ora di non ritrovarci in affanno». Luisetto prosegue: «Riaprono gli ospedali covid, ma a. Santorso il personale vive il disorientamento di indicazioni ancora una volta impartite sull'onda dell'emergenza, si rallenta l'ordinario perfar posto di nuovo al Covid.Il conti-
nuo rimpallare colpe tra Regioni e governo quando in estate c'era la sfilata di politici di destra che inneggiavano allo spalancare tutto, rappresentaoggi il contrario di quello clic ai malati e al sistema sanitario serve. Accanto a ciò vaccini antinfluenzali che scarseggiano e categorie sensibili che in molti Comuni vi-
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centini attendono.Se è il momento dell'unità.lo sia a tutti i livelli e la giunta Zaia agisca con assunzioni che permettano di snellire file e mettere in sicurezza i veneti». «Ci sono questioni di carattere prioritario su cui la Regione può intervenire dasubito - prosegue il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Giacomo Possamai -. Da un lato i dati delle ultime settimane evidenziano come il Veneto stia facendo molti meno tamponi di altre regioni. C'è un tema legato al personale sanitario ma anche all'organizzazione. Dall'altro il ritorno agli ospedali Covid costringerà nuovamente gli altri malati a rivolgersi a strutture distanti dalla zona di residenza o, pe,-io, a rinunciare alla cura. Visto che non parliamo più di un'emergenza di qualche settimana, ma di un periodo sempre più lungo, è necessario vagliare la possibilità di individuare strutture alternative sulterritorio. Infine serve un piano straordinario per il rischio contagio dei dipendenti della sanità, sia in riferimento al controllo con tamponi sia alla. disponibilità di dispositivi. di protezione individuale». + >NwaUot
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