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IL GIORNALE DI VICENZA
Data Pagina Foglio
19-05-2021 24 1/4
Quale destino per il governo? Parla la politica Giacomo Possamai,capogruppo Pd in Regione «Quando abbiamo deciso di appoggiarlo,ci siamo assunti la responsabilità di dare delle risposte»
•e Tutti(o quasi)lo sostengono, pochi se lo possono intestare davvero, in molti ci stanno stretti ma nessuno può farlo cadere. La grande ciurma di partiti a bordo di un governo che il condottiero Mario Draghi,chiamato asalvare la patria, sta conducendo tra i marosi del Recovery fund procede a tappe forzate verso il primo decisivo giro di boa: l'elezione del presidente della Repubblica, in programma dopo le elezioni amministrative di ottobre in città chiave come Roma, Milano e Torino.Riusciranno i nostri eroi a procederesenza intoppi almeno fino al cambio della guardia al Quirinale? O, come vorrebbe l'Europa, saranno in grado di arrivare addirittura al termine della legislatura con lo stesso premier sulla tolda di comando? A giudicare dalle esternazioni quotidiane che arrivano dal leader della Lega,Matteo Salvini, e dalle repliche velenose del segretario del Pd, Enrico Letta,il barometro paresegnare tempesta.Se poi si
1 ritardi della giustizia fanno da freno agli investimenti stranieri GiacomoPossamai capogruppo regionale Pd
aggiunge il marasma scissionista in atto nel Movimento 5 Stelle che, senza peraltro poter disporre del registro degli iscritti secretato da Rousseau,sta attendendo diconsegnare il coniando all'ex premier Giuseppe Conte, le chance di resistenza dell'esecutivo danno l'impressione di scendere. Ma un conto sono le dichiarazioni esplosive afini di marketing elettorale, tipo quelle di Salvini che tenie il sorpasso di Giorgia Melonie di FdI che stanno capitalizzano la scelta di essere l'unica forza di opposizione, o tipo quelle di Letta che è alle prese con l'alleanza con i 5Stelle che non decolla e che forse vorrebbe spingere la Lega ad uscire dal governo sganciandola anche da Forza Italia; e un altro sono le questioni che il consiglio dei ministri affronta in concreto. Nelle riunioni guidate da Draghi e dai ministri tecnici prevale l'obiettivo comune che i vari Giancarlo Giorgetti, Andrea Orlando e Luigi Di Maio provvedono a perseguire per evitare di perdere l'appuntamento con la ripresa. Secondo Giacomo Possamai,che oltre ad essere capogruppo del Pd in Regione è anche una delle persone più vicine a Letta, «quando Letta"richiama" Salvini lo fa per ricordargli che il Paese non ha bisogno di un governo che vivacchi, ma che facciale cose.E quando abbiamo deciso di appoggiarlo ci siamo assunti la responsabilità di dare delle risposte. Il punto è che Salvini
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vuole recitare due parti in commedia e far interpretare alla Lega il ruolo di maggioranza e di opposizione insieme.Mi ricorda un po'il Bertinotti dei "bei" tempi, che scendevain piazza a protestare contro il governo di cui faceva parte. Ma in un governo o ci stai o non ci stai». E seni stai,è il ragionamento di Possamai,poi «non puoi dire,conce fa Salvini, che non è il tempo di fare le riforme. Questo non è un governo che si può accontentare di portare avanti l'ordinaria amministrazione. Il Paese chiede che vengano fatte le riforme e il Recoveryfund èlegato a doppio filo a questa necessità. Chi dice che questo governo non deve fare le riforme sta dicendo che l'Italia deve perdere i soldi europei. L'Italia era già in crisi prima del Covid e questa è l'occasione per darle un fu turo e colmare i ritardi. Prendiamo quelli della giustizia, che fanno da freno anche agli investimenti stranieri. Ecco, questo problema lo si risolve non mettendo soldi qua e là ma facendo una riforma del sistema». Il punto è se questo governo,strattonato da una parte e dall'altra, durerà abbastanza per farlo. «Io penso e spero che il governo durerà fino al 2023. E vero che in I taliasiamo abituati a cambiare governo con Ia stessa frequenza con cui cambiamo camicie,nia governare è una cosaseria.E il Paese ha bisogno più che niai di serietà».
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