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• Il Mattino
Data Pagina Foglio
01-04-2021 19 1/2
Il capogruppo dem in consiglio regionale si prepara ad assumere un incarico di grande responsabilità al Nazareno a fianco del leader
Letta guarda al Veneto e"promuove"Possamai Il Pd gioca la scommessa per il riscatto al Nord Albino Salmaso istabilita la parità di genere con due autorevoli donne alla guida dei gruppi parlamentari, Enrico Letta si avvia ad affrontare "il caso Veneto", che si annuncia un po'più complesso rispetto alla nomina di Debora Serracchiani alla Camera e Simona Malpezzi al Senato. Il leader del Pd rientrato da Parigi ha deciso di investire sui giovani e intende affidare a Giacomo Possamai,capogruppo in Regione, un incarico di stretta collaborazione nella segreteria nazionale per inviare un segnale chiaro di attenzione al Nord e al Veneto,baluardo inespugnabile del Doge Zaia,il re degli autonomisti. Il ruolo non è ancora stato definito, ma stando alle indiscrezioni circolate al Nazareno e riportate ieri da Valerio Valentini sul "Foglio", Giacomo Possamai potrebbe affian-
e
care come assistente Marco Meloni, coordinatore della segreteria e braccio destro dell'ex premier. Questione di feeling? Certo. Nato una decina d'anni fa, quando Giacomo Possamai a Roma ha ricoperto l'incarico di vicesegretario nazionale dei giovani Pd, nella stessa stagione in cui Enrico Letta era il vice di Perluigi Bersani. Dal 2012 non si sono mai persi di vista: «Lui è il mio maestro», si legge nella biografia ufficiale del capogruppo dem a Palazzo Ferro Fini,e che Enrico Letta abbia sempre avuto un grande seguito a Vicenza è un fatto risaputo. L'ex sindaco Achille Variati e l'ex segretaria veneta e senatrice Rosanna Filippin hanno guidato per anni l'ala lettiana, prima di diventare renziani e poi zingarettiani, con Giacomo Possamai astro nascente dopo il periodo romano, segnato da una formazione internazionale. Nel2012 partecipa alla campagna elettorale di Barack Obama negli Usa nel comitato elettorale di Philadelphia, con
ruoli di comunicazione e di gestione. L'anno dopo, quando Letta diventa premier del governo Pd, Scelta Civica, Udc e Ncd con l'Italia schiacciata dal patto di stabilità Ue,il giovane Possamai diventa consulente del team di relazioni esterne del governo italiano che presiedeva il semestre Europeo. Sono gli stessi mesiin cui palazzo Chigi, con la filosofia del"cacciavite", eroga i primi 300 milioni di euro per avviare la Pedemontana, orgoglio di Zaia mafinanziata con altri 330 milioni poi dal ministro Delrio. Roma non ha mai abbandonato Venezia. Anche se Zaia poi ha preso una strada onerosissima dopo la nuova convenzione con la Sis di Dogliani. Ma questa è un'altra storia. I percorsi si dividono con il blitz di Renzi a palazzo Chigi. Enrico Letta nel 2015 si trasferisce a Parigi alla Scuola di affari internazionali dell'università Sciences Po ma quando torna a Padova al collegio don Mazza per raccontare agli studenti come il mondo sta cambiando,
Possamai è in prima fila, con pochi altrifedelissimi. Ora viene promosso nella Capitale, con un incarico delicatissimo: affiancare ilsegretario Letta nel rilancio del Pd, che vuole rialzare la testa dopo le scissioni di Renzi, Calenda e Bersani-Speranza e l'agguerrita competizione di Giuseppe Conte, pronto a guidare il M5S.Il Veneto torna a pesare al Nazareno, con un incarico simile a quello ricoperto da Andrea Martella nella stagione in cui coordinava la segreteria di Zingaretti. Il progetto di Enrico Letta è chiaro: rafforzare la componente nordista del nuovo corso, con una geografia opposta a quella del presidente del Lazio, che aveva privilegiato il Sud. Su diciotto esponenti, compresi i due vicesegretari, ci sono solo il siciliano Peppe Provenzano e il pugliese Francesco Boccia nello staff di Letta: gli altri tutti da Romain su.Tra un paio di settimane arriva anche Giacomo Possamai e il Veneto spera nel rilancio.
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