Annuario Scienza Tecnologia e Società 2022: la brochure

ANNUARIO SCIENZA, TECNOLOGIA E SOCIETÀ

2022 SCIENCE AND SOCIETY YEARBOOK 1

Scienza, tecnologia e società in Italia 2022 Scienza, tecnologia e società in Italia 2022 - Osservatorio Scienza Tecnologia e Società Pubblicato da: Observa Science In Society Viale Fusinieri, 65 – 36100 Vicenza (Italia) Telefono: +39 0444 212525 E-mail: observa@observanet.it Sito web: www.observa.it Testi: M. Broccardo, A. Rubin Traduzioni: L. Broccardo e S. Pastorello Editing: M. Broccardo Coordinamento: G. Pellegrini e A. Rubin Observa, Febbraio 2022©

Maggiori informazioni nel volume "Annuario Scienza Tecnologia e Società 2022" - Vaccini, comunicazione e fiducia. Scienza, tecnologia e opinione pubblica in Italia nel 2021, di M. Bucchi e B. Saracino

Con il sostegno di:

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ALFABETISMO SCIENTIFICO, CREDIBILITÀ DELLE FONTI E COVID-19 Alcuni dei principali risultati di quest'anno riguardano: • Alfabetismo scientifico • Esposizione alla scienza e alla tecnologia nei media • Credibilità e qualità delle informazioni scientifiche • Orientamenti verso scienza e tecnologia • Fonte principale di informazione sulla Covid-19 • La comunicazione degli esperti sulla Covid-19 L’indagine, svolta su tutto il territorio italiano, coinvolge un campione di 1000 casi proporzionale e rappresentativo per genere, classe d’età e provincia di residenza con età maggiore o uguale ai 15 anni ed è condotta con tecniche miste CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) e CAWI (Computer Assisted Web Interviewing).

Some of the principal results acquired this year pertain to: • Scientific literacy • Exposure to science and technology through the media • Credibility and quality of scientific information • Orientation towards science and technology • Main sources of information on Covid-19 • Reports provided by experts concerning Covid-19 The investigation was conducted throughout the Italian national territory on a proportional and representative sample of 1,000 cases, categorised by gender, age and the province of residence, aged 15 and above, adopting the CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) and CAWI (Computer Assisted Web Interviewing) techniques.

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ALFABETISMO SCIENTIFICO Quest’anno la quota di cittadini che non sa rispondere correttamente a nessuna delle domande poste è pari al 12%, mentre quella di chi riesce a rispondere correttamente a tutte e tre le domande supera il 30%.

Come negli anni precedenti, è tra gli italiani ultrasessantenni e con un basso titolo di studio che si trova la quota più alta di chi non sa rispondere a nessuna delle domande poste, mentre tra i giovani e i laureati la percentuale di chi riesce a rispondere a tutte e tre le domande supera il 50% nel primo caso e supera il 60% nel secondo.

Le competenze scientifiche degli italiani: % di risposte corrette alle tre domande proposte dal 2007. (2007: n = 988; 2008: n = 996; 2009: n = 1.020; 2010: n = 985; 2011: n = 1.001; 2012: n = 995; 2013: n = 1.005; 2014: n = 1.040; 2015: n = 999; 2016: n = 1.002; 2017: n = 997; 2018: n = 985; 2019: n = 978; 2020: n = 979; 2021: n = 977).

66,4

65

62,5 60,3

60

40

52,9

52,5 50,6

50 45

60,2

38,3

43,4

60,9

53,6

56,2

54,4

45,6

57,8

64,6

60,9 56,2

56,3

51,6

53,9

49

47,7 44,3

55,2 57,3

51

48,9

43,9

56,1 52,3

64,9

62,8

59,4

58,1

55,6

55

59,6

61,6

45,5 47,5 45,4

38,3

41,5

42,2

35 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Il Sole è un pianeta Gli antibiotici uccidono sia i virus che i batteri Gli elettroni sono più piccoli degli atomi

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SCIENTIFIC LITERACY This year the share of citizens who were unable to answer any of the questions correctly rose to 12%, while the portion who managed to answer all three questions correctly exceeded 30%.

As occurred in previous years, the highest share of individuals who could not answer any of the questions posed was found among Italians over sixty years of age and in subjects with a low level of education, while among young people and university graduates the percentage of those who were able to answer all three questions exceeded 50% in the former and 60% in the latter case.

The scientific skills of Italians: % of correct answers to the three questions since 2007 (2007: n = 988; 2008: n = 996; 2009: n = 1.020; 2010: n = 985; 2011: n = 1.001; 2012: n = 995; 2013: n = 1.005; 2014: n = 1.040; 2015: n = 999; 2016: n = 1.002; 2017: n = 997; 2018: n = 985; 2019: n = 978; 2020: n = 979; 2021: n = 977).

65

62,5 60,3

60

40

52,9

52,5

56,1

55,2

45,6

44,3

64,9

57,8

64,6

60,9 56,2

56,3

51,6

53,9

49

47,7 43,9

53,6

54,4

66,4

60,9 56,2

57,3 51

48,9

62,8

59,4

52,3

50,6

50 45

60,2

58,1

55,6

55

59,6

61,6

45,5 47,5 45,4

38,3

43,4

38,3

41,5

42,2

35 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 The sun is a planet

Antibiotics kill both viruses and bacteria

Electrons are smaller than atoms

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ESPOSIZIONE ALLA SCIENZA E ALLA TECNOLOGIA NEI MEDIA Nel 2021 rimane la televisione il principale media utilizzato per ottenere informazioni scientifiche.

Il 77% degli italiani afferma di guardare almeno una volta al mese trasmissioni televisive che parlano di scienza e tecnologia. Le percentuali diminuiscono quando si chiede di nominare il canale, quotidiano, stazione radio o sito web da cui traggono maggiormente le informazioni scientifiche.

Nel 2021 l’aumento generalizzato dell’esposizione alla scienza subisce una battuta d’arresto, mentre rimane invariata la distribuzione socio-anagrafica di chi fruisce di tali contenuti. Sono soprattutto i più giovani e i più istruiti a consultare i contenuti su scienza e tecnologia, mentre la maggior parte degli anziani e chi ha un basso titolo di studio sembra avere difficoltà a informarsi attraverso tutti e cinque i canali mediali.

Frequenza con cui gli italiani dichiarano di esporsi a contenuti relativi a scienza e tecnologia nei media nel 2021 (% valide; 2021: n = 977) Internet 10.6%

Programmi TV 8.5%

Programmi TV 26.8% Quotidiani 8.3%

Ogni giorno

Quotidiani 19.4%

Riviste 15.6%

Una volta alla settimana

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EXPOSURE TO SCIENCE AND TECHNOLOGY THROUGH THE MEDIA In 2021 television was still the main media channel used to acquire scientific information. 77% of Italians declare that at least once a month they watch television programmes in which scientific and technological matters are presented and discussed. The percentages decrease when respondents are asked to name the channel, newspaper, radio station or website they mainly use to obtain information relating to scientific subjects.

In 2021 the general increase in exposure to the sciences came to a halt, while with respect to the social and personal characteristics of subjects who use this kind of information the distribution remained unchanged. Those who make use of sources of scientific and technological information are younger and better educated persons, while the majority of seniors and subjects with a low level of education appear to find it difficult to acquire information through all five of the media channels referred to.

Frequency of exposure to science and technology content in the media as declared by Italian subjects in 2021 (% valid; 2021: n = 977) Internet 10.6% TV Programmes 8.5%

TV Programmes 26.8%

Newspaper 8.3%

Every day

Newspaper 19.4%

Magazines 15.6%

Once a week

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FRUIZIONE DELLE INFORMAZIONI SCIENTIFICHE ATTRAVERSO I SOCIAL NETWORK Tre italiani su quattro dichiarano di usare Facebook e YouTube, il 64% usa Instagram e il 51% Twitter. Rispetto al 2015, nel 2021 la lettura, la visione e la condivisione di informazioni scientifiche sui social è aumentata.

Tra chi è utente dei primi due social meno del 25% non ha mai visto o letto notizie scientifiche tramite quella piattaforma. Tale percentuale sale al 39% su Instagram e al 50% su Twitter. La lettura e condivisione di post a sfondo scientifico sono aumentate negli anni, mentre la crescita della quota di cittadini che seguono direttamente un account di un esperto o un’istituzione scientifica è rimasta uguale a quella del 2019.

La propensione a seguire questo tipo di profili diminuisce all’aumentare dell’età e aumenta con il grado di istruzione dell’utente.

Condivisione di informazioni scientifiche sui social network più diffusi (% valide; 2021: n = 977)

Spesso 18.7%

Spesso 11.9% Mai 36.3% Spesso 9.7%

Qualche volta 25.3% Mai 62.9%

Spesso 16.4%

Qualche volta 45% Qualche volta 23.5%

Mai 66.8%

Qualche volta 25%

Mai 56.6%

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USE OF SCIENTIFIC INFORMATION THROUGH SOCIAL NETWORKS Three out of four Italians confirm that they use Facebook and YouTube, 64% use Instagram and 51% use Twitter. In comparison with 2015, in 2021 an increase was noted in the reading, viewing and sharing of scientific information on social networks.

Among those who use the first two social networks less than 25% have never seen or read scientific news in the platform referred to. This percentage rises to 39% on Instagram and 50% on Twitter. The reading and sharing of posts relating to matters of a scientific nature have increased over the years, while the growth of the number of citizens who directly follow the account of an expert or a scientific institution remained the same as that indicated in 2019.

The propensity to follow this type of profile decreases with both the increase of age and the level of education of the user.

Sharing of scientific information on the most popular social networks (% valid; 2021: n = 977)

Often 18.7%

Often 11.9%

Never 36.3% Often 9.7%

Sometimes 25.3% Never 62.9%

Often 16.4%

Sometimes 45%

Sometimes 23.5%

Never 66.8%

Sometimes 25%

Never 56.6%

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CREDIBILITÀ E QUALITÀ DELLE INFORMAZIONI SCIENTIFICHE La televisione, oltre a essere il primo canale per le informazioni scientifiche, viene ritenuto anche quello più affidabile, mentre nei social network, nonostante vengano spesso utilizzati in tal senso, le notizie sono ritenute meno attendibili.

Se il 58% della popolazione ritiene poco o per nulla affidabili le notizie scientifico-tecnologiche delle piattaforme social, due cittadini su 5 riferiscono di porre attenzione alla fonte della notizia e uno su 5 controlla altre fonti.

I giornalisti sono comunque ritenuti tra i primi a diffondere notizie scientifiche poco affidabili, soprattutto tra la popolazione più anziana. Circa il 25% ritiene che le modalità d’informazione dei social network alimentino la disinformazione, mentre meno del 10% della popolazione attribuisce a medici e scienziati parte della colpa di questi fenomeni.

Principale responsabile della diffusione di notizie poco credibili relative ad argomenti di scienza o medicina secondo i cittadini (%; 2017: n = 997; 2019: n = 978; 2021: n = 977).

I giornalisti che diffondono le notizie

26,3 27,8 25,2

Le persone che condividono le notizie 17,5 21,4 19,1

Facebook e gli altri social 8,9 9,5 7,9

Google e gli altri motori di ricerca

7,9 6,4 8,7

I ricercatori e i medici da cui provengono i dati

2021

2019

2017

32,2 30,7

24,8

Altro

2,9 5,2 3,4

Non sa

4,3 4,9 5

0

10

20

30

10

CREDIBILITY AND QUALITY OF SCIENTIFIC INFORMATION In addition to being the predominant source of scientific information, television is also considered the most reliable, while, regardless of the fact social networks are often used for this purpose, the information and the news provided in these channels are deemed to be less reliable.

If 58% of the population believe that news relating to scientific and technological matters disseminated on the social networks is not very reliable or completely unreliable, two out of five citizens state that they pay attention to the source of the news and one out of five will check other sources.

Journalists are in any case considered to be the foremost disseminators of unreliable scientific news, this being an opinion upheld especially by the older population. Approximately 25% of the population believe that the modalities adopted by social networks in the dissemination of information intensify a process of misinformation while less than 10% attribute part of the blame to physicians and scientists.

Subjects mainly responsible for the dissemination of scarcely credible news relating to issues of a scientific or medical nature according to the general public (%; 2017: n = 997; 2019: n = 978; 2021: n = 977).

Journalists who report and disseminate the news

26,3 27,8 25,2

People who share the news 17,5 21,4 19,1

Facebook and other social networks 8,9 9,5 7,9 7,9 6,4 8,7

Google and other search engines

Researchers and physicians who provide the…

2,9 5,2 3,4 4,3 4,9 5

Other Does not know

2021

2019

2017

32,2 30,7

24,8

0

5

10

15

20

25

30

35

11

ORIENTAMENTI VERSO SCIENZA E TECNOLOGIA Analizzando l’influenza della scienza sui valori della società si nota come ci siano opinioni articolate e ambivalenti in merito: quattro italiani su cinque ritengono che i benefici della scienza siano maggiori dei possibili effetti negativi, due su tre credono che solo la scienza possa dirci la verità sull’uomo e sul suo posto nella natura, ma il 69% pensa anche che la scienza e la tecnologia cambino troppo velocemente il nostro stile di vita e il 36% ritiene che la scienza contemporanea minacci valori fondamentali come la vita umana e la famiglia.

La popolazione più anziana, con basso titolo di studio, è maggiormente propensa a pensare che la scienza cambi troppo velocemente e abbia un’influenza troppo elevata sulla società. Mentre tra i laureati e i giovani, che sono maggiormente esposti alla scienza nei media, tende a prevalere l’idea che i benefici della scienza siano maggiori rispetto agli effetti negativi che potrebbe avere.

Opinioni su scienza e tecnologia (%; 2021: n = 977) I benefici della scienza sono maggiori dei possibili effetti negativi

Solo la scienza può dirci la verità sull’uomo e sul suo posto nella natura

18%; Disaccordo

74,6%; Accordo

82%; Accordo La scienza e la tecnologia cambiano troppo velocemente il nostro stile di vita 36,1%; Disaccordo 63,9%; Accordo

25,4%; Disaccordo

La scienza contemporanea minaccia valori fondamentali come la vita umana e la famiglia 35,8%; Accordo

64,2%; Disaccordo

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ATTITUDES TOWARDS SCIENCE AND TECHNOLOGY Investigating the influence of science on the values of society, we may note that there are wellarticulated and ambivalent opinions in this regard: four out of five Italians believe that the benefits of science are greater than any possible negative effects, while two out of three subjects believe that only science can tell us the truth about mankind and our place in the natural world, however 69% of respondents believe that science and technology modify our lifestyle too quickly and 36% believe that modern science threatens such core values as human life itself and the family.

The older population, with a low level of education, is more prone to think that science changes too quickly and has an excessively high influence in society. Among university graduates and young people, who are more exposed to science in the media, the idea that the benefits of science outweigh the negative effects tends to prevail.

Opinions about science and technology (%; 2021: n = 977) The benefits of science outweigh the possible negative effects

Only science can tell us the truth about man and his place in nature

18%; Disagree

74,6%; Agree

82%; Agree Science and technology modify our lifestyle too quickly 36,1%; Disagree

63,9%; Agree

25,4%; Disagree

Contemporary science threatens fundamental values, such as human life and the family 35,8%; Agree 64,2%; Disagree

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FONTI PRINCIPALI DI INFORMAZIONI SULLA COVID-19 Con l’avvento dell’emergenza pandemica l’Osservatorio Scienza Tecnologia e Società ha ritenuto opportuno indagare gli atteggiamenti della popolazione con l’intento di conoscere il rapporto dei cittadini italiani con l’informazione e la loro fiducia nelle fonti e nei soggetti coinvolti nell’emergenza.

Nella primissima fase dell’emergenza, la maggioranza degli italiani si è informata soprattutto attraverso i notiziari televisivi e/o radiofonici, i siti web istituzionali. La percentuale che ricerca attivamente informazioni sui social network scende al 4% a gennaio 2021, con l’inizio della campagna vaccinale, in quanto i social vengono ritenuti luogo fertile per opinioni negazioniste verso l’emergenza sanitaria che si sta vivendo.

Nella rilevazione di maggio 2021 si nota come i medici di base hanno riacquistato un ruolo importante tra i cittadini che cercano informazioni mentre diminuisce quello dei notiziari televisivi e radiofonici. Infatti, per un cittadino su 5 il medico di base è la fonte principale di informazioni.

Fonte principale di informazioni sulla Covid-19 (%; n ottobre 2020 = 991; n gennaio 2021 = 987; n maggio 2021 = 977).

28,9

Notiziari televisivi e/o radiofonici Canali web delle istituzioni (Regione, Ministero, ecc.)

Medico di base

3,4

8,3

26

10,2 12,2 15,6

Stampa quotidiana (cartecea o web) 6,2 3,9 3,8 3,2 1,8 1,7 5,5 6 2,4

Pagine social di amici e/o conoscienti Altro Non si sta informando

Dati raccolti tra il 17-28 maggio 2021 Dati raccolti tra il 20-25 gennaio 2021 Dati raccolti tra il 21-30 ottobre 2020

16,3 18,8 20

51,5 54,3

0

10

20

30

40

50

60

14

MAIN SOURCES OF INFORMATION ON COVID-19 With the emergence of the Coronavirus pandemic, the Science in Society Observatory felt it would be appropriate to investigate the outlook of the population in order to comprehend the attitude of Italian citizens with respect to available information and their degree of trust in the various sources and in subjects involved in the emergency.

In the earliest stage of the emergency the majority of Italians acquired information principally through television and/or radio news broadcasts and institutional websites. The percentage of persons actively seeking information on social networks fell to 4% in January 2021, at the beginning of the vaccination campaign, as social networks were considered a fertile setting for proponents of the negationist stance with respect to the public health emergency we are experiencing.

In the May 2021 survey, we see how primary care physicians have regained an important role among citizens seeking information, while the role of television and radio news broadcasts has decreased. In fact, four out of five citizens consider general practitioners to be the primary source of information.

Main source of information on Covid-19 (%; n October 2020 = 991; n January 2021 = 987; n May 2021 = 977).

28,9

Television and/or radio news broadcasts Web channels of institutions (Regional Admin, Ministries, etc.)

General Practitioner

3,4

8,3

10,2 12,2 15,6

Daily press (printed editions or web pages) 6,2 3,9 3,8 3,2 1,8 1,7 5,5 6 2,4

Social pages of friends and/or acquaintances Other Subject not seeking information Data collected between 17-28 May 2021 Data collected between 20-25 January 2021 Data collected between 21-30 October 2020

16,3 18,8 20

51,5 54,3

26

0

20

40

60

15

FONTE DI CUI I CITTADINI SI FIDANO DI PIÙ PER LE PRECAUZIONI DA ADOTTARE CONTRO LA COVID-19 All’inizio della pandemia le fonti ritenute più affidabili per le precauzioni da adottare sono i siti istituzionali e le indicazioni ministeriali, a seguire il proprio medico di base. La fiducia riposta in questa figura diminuisce all’inizio del primo lockdown, forse anche a causa della difficoltà di avere una reale interazione con i medici, mentre risale in occasione dell’avvio della campagna vaccinale.

I social media non vengono percepiti come una fonte attendibile sugli atteggiamenti pratici da attuare per difendersi dal coronavirus, e con il passare del tempo anche la televisione viene utilizzata come luogo di informazione generale e non per gli aspetti più pratici.

Fonte di cui i cittadini si fidano di più per le precauzioni da adottare contro Covid-19 (%; n ottobre 2020 = 991; n gennaio 2021 = 987; n maggio 2021 = 977).

39,5 36,8 42,9 35,3 33,4

Indicazioni delle istituzioni (Regioni, Ministero, ecc.)

Il mio medico di base

23,8 11,3

Trasmissioni televisive e/o radiofoniche Farmacisti

3,6 5,5 5,4 4,2 4,4 4,3 3,3 4 4 4,1

Parenti o amici Articoli sui quotidiani Forum sul web o contatti social Dati raccolti tra il 17-28 maggio 2021 Dati raccolti tra il 20-25 gennaio 2021 Dati raccolti tra il 21-30 ottobre 2020

16,1 18,1

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

50

16

SOURCE THAT CITIZENS TRUST THE MOST FOR THE PRECAUTIONS TO BE TAKEN AGAINST COVID -19 At the beginning of the pandemic the sources deemed to be the most reliable for precautions to be taken were the websites of public institutions and ministerial guidelines and then general practitioners. Trust placed in the latter figure decreased at the outset of the initial lockdown, perhaps also due to the difficulty of being able to interact directly with medical practitioners, and it increased at the beginning of the vaccination campaign.

Social media are not perceived as a reliable source in relation to practical measures to be adopted to protect ourselves against Coronavirus, and with the passing of time television has also been used as a source of general information and not for more practical aspects.

Sources which citizens trust the most for precautions to be adopted against Covid-19 (%; n October 2020 = 991; n January 2021 = 987; n May 2021 = 977) Guidelines provided by Institutions (Regional administration, Ministries, etc.)

My GP

23,8 11,3

Television and/or radio broadcasts Pharmacists

16,1 18,1

3,6 5,5 5,4 4,2 4,4 4,3 3,3 4 4 4,1

Relatives or friends Articles in newspapers Web forums or social contacts Data collected between 17-28 May 2021 Data collected between 20-25 January 2021 Data collected between 21-30 October 2020

39,5 36,8 42,9 35,3 33,4

0

10

20

30

40

50

17

FIDUCIA RIPOSTA DAI CITTADINI IN ALCUNI SOGGETTI A gennaio 2021 è stato chiesto agli intervistati quanta fiducia riponevano in determinati soggetti, quali medici e operatori sanitari, scienziati, autorità sanitarie nazionali, autorità sanitarie internazionali, amministratori politici nazionali, amministratori politici locali e giornalisti.

La popolazione ha riconosciuto un ruolo importante alla Protezione Civile, organizzazione che ha riscosso i maggiori giudizi positivi per tutto l’arco temporale analizzato.

Il giudizio sull’operato degli esperti scientifici non sembra essere legato alla fiducia che i cittadini vi ripongono, bensì alla capacità comunicativa delle loro opinioni. Gli scienziati sono percepiti tra gli attori più affidabili, secondi solo a medici e operatori sanitari.

Fiducia riposta dai cittadini in alcuni soggetti (% di molta o abbastanza fiducia; n gennaio 2021 = 987; n maggio 2021 = 977).

91 86

88,5

89,8

Scienziati

87,9

Medici e operatori sanitari

73,7

Autorità sanitarie nazionali

77,2 76

73,4

67

66

Amministratori politici locali

56 46 36 26

Autorità sanitarie internazionali

Amministratori politici nazionali

44,5 36,6 33 31,9 20 - 25 gennaio 2021

Giornalisti

30,6 29,5 17 - 28 maggio 2021

18

TRUST PLACED BY CITIZENS IN PARTICULAR SUBJECTS In January 2021, interviewees were asked how much trust they placed in certain subjects, such as physicians and health-care professionals, scientists, national health-care authorities, international health-care authorities, political administrators at the national level and at the local level and journalists. The population recognised that the Civil Protection Department has a decisive role and this organisation received the largest number of positive reviews throughout the entire period examined.

The judgement expressed regarding the work of scientific experts does not seem to be linked to the trust that citizens place in their efforts but, rather, to their capacity to communicate their opinions. Scientists are perceived as forming part of the group of most reliable operators and are second only to physicians and health-care professionals.

Citizens’ trust in certain subjects (% of much or enough trust; n January 2021 = 987; n May 2021 = 977).

91 86

88,5 77,2

76

73,4 66

89,8 87,9 73,7 67

Physicians and health-care workers National health-care authorities International health-care authorities Local political administrators

56 46

Scientists

44,5

National political administrators

36,6 36 26

33 31,9 20 - 25 January 2021

Journalists

30,6 29,5 17 - 28 May 2021

19

LA COMUNICAZIONE DEGLI ESPERTI SUL COVID -19 Dalle indagini effettuate è emerso come la popolazione italiana esprima un giudizio severo sulle attività di comunicazione degli esperti scientifici. Solo un italiano su tre espone un giudizio nettamente positivo in merito; per quasi la metà degli intervistati la diversità di pareri ha creato confusione e circa l’8% riconosce la competenza degli esperti ma ne valuta negativamente le abilità comunicative.

Giudizio sugli interventi pubblici (ad es. in TV, sulla stampa o sui social) degli esperti scientifici italiani (%; n ottobre 2020 = 991; n gennaio 2021 = 987; n maggio 2021 = 977).

62,9 59,5 61,9

Da parte degli esperti scientifici italiani ci sono stati pareri troppo diversi, si è creata confusione

14,7 18,9 19,2

Gli interventi pubblici degli esperti scientifici italiani sono stati chiari ed efficaci

Sarebbe meglio che gli esperti dessero i propri pareri in via confidenziale alle istituzioni pubbliche, e non pubblicamente

11,2 10,4 9,2

Gran parte degli esperti scientifici è competente ma non è in grado di comunicare in modo chiaro

11,2 11,2 9,7

Dati raccolti tra il 17-28 maggio 2021

0

10

20

30

40

50

60

Dati raccolti tra il 20-25 gennaio 2021 Dati raccolti tra il 21-30 ottobre 2020

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COMMUNICATION OF EXPERTS REGARDING COVID-19 From the survey which was carried out, it has become evident that the Italian population has a highly negative opinion concerning the scientific experts’ capacity to communicate information.

Only one out of three Italians expresses a clearly positive opinion in this regard. For almost half of the interviewees the diversity of the opinions generated confusion and approximately 8% recognise the skills and competence of the experts but form a negative assessment of their communication skills.

Opinion regarding public communication events (e.g., through television, the press or on social networks) involving Italian scientific experts (%; n October 2020 = 991; n January 2021 = 987; n May 2021 = 977).

62,9 59,5 61,9

The Italian scientific experts have proposed exceedingly divergent opinions, causing confusion

14,7 18,9 19,2

The public interventions of the Italian scientific experts have been clear and effective

It would be better for scientific experts to express their views confidentially to public institutions, and not publicly

11,2 10,4 9,2

Most scientific experts are competent but are unable to communicate clearly

11,2 11,2 9,7

Data collected between 17-28 May 2021

0

10

20

30

40

50

60

Data collected between 20-25 January 2021 Data collected between 21-30 October 2020

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MOTIVAZIONI PER LE QUALI I CITTADINI ITALIANI NON SI VACCINANO CONTRO IL SARS COV-2 Molto interessanti sono le motivazioni dei diversi atteggiamenti verso il vaccino. Tra la popolazione che desidera vaccinarsi appena possibile prevale l’idea che i benefici superino i costi, mentre tra chi preferisce attendere sembra maggioritaria l’opinione secondo la quale non ci sono abbastanza dati a sostegno della sicurezza e dell’efficacia.

L’idea che l’approvazione del vaccino sia stata troppo frettolosa riguarda principalmente chi non è intenzionato a vaccinarsi nemmeno in futuro, solo una piccola parte di chi non vuole vaccinarsi contro la Covid-19 si dichiara contrario alla vaccinazione in generale.

Tale distribuzione di opinioni si conferma anche a campagna vaccinale iniziata, con un 52% di popolazione che valuta positivamente il rapporto costi-benefici del vaccino e solo il 2% di posizioni no-vax per questioni ideologiche non solamente legate alla pandemia.

Principali ragioni per cui gli italiani non intendono vaccinarsi (%; 2021: n = 977).

Non mi vaccinerò (6%) Non mi fido delle case farmaceutiche (16,8%)

Si, mi sono vaccinato o intendo farlo a breve (83,8%) I dati ne dimostrano la sicurezza (21,3%)

Mi fido degli scienziati (21,1%)

Si, mi vaccinerò ma più avanti (10%) Non mi sento un soggetto a rischio (13,9%)

Non mi fido dei vaccini (28,3%)

L’approvazione è stata troppo frettolosa (36,6%)

I benefici superano i rischi (52,4%) L’approvazione è stata troppo frettolosa (39,6%)

I dati non dimostrano sufficientemente la sicurezza e l’efficacia (45,2%)

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REASONS WHY ITALIAN CITIZENS DO NOT GET VACCINATED AGAINST SARS-COV-2 The motivations underlying the various attitudes assumed with respect to the vaccine are very interesting. Among citizens who intend to get vaccinated as soon as possible the prevalent idea is that the benefits outweigh the costs, while among those who prefer to wait the apparently predominant opinion is that there is insufficient data to support the safety and effectiveness of the vaccine. The idea that approval of the vaccine occurred too hastily is principally evident in those subjects who do not intend to get vaccinated even in the future, and only a small number of those who do not intend to get vaccinated against Covid-19 declare that they generally oppose the prospect of being vaccinated. This variety of opinions was confirmed also at the beginning of the vaccination campaign, with 52% of the population accepting and approving the costs/benefits ratio of the vaccine and only 2% presenting the ‘no-vax’ stance due to ideological positions related not exclusively to the pandemic itself.

Main reasons why Italians do not intend to get vaccinated (%; 2021: n = 977).

Yes, I have been vaccinated or I intend to do it soon (83,8%) I trust the scientists (21,1%)

I do not trust pharmaceutical companies (16.8%)

The data reveal its safety (21,3%)

Yes, I will get vaccinated, but later (10%) I do not feel at risk (13.9%) Benefits exceed risks (52,4%)

Approval was too hasty (39,6%)

I will not get vaccinated (6%)

I do not trust vaccines (28,3%)

Approval was too hasty (36,6%)

The data do not provide a sufficient demonstration of safety and effectiveness (45,2%)

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Observa Science in Society è un centro di ricerca indipendente che promuove la riflessione sul rapporto tra scienza e società, favorendo il dialogo tra ricercatori, policy makers e cittadini.

Observa Science in Society is an independent research centre that promotes reflection on the relationship between science and society, facilitating dialogue between researchers, policy makers and citizens.

Con l’Osservatorio Scienza Tecnologia e Società conduce un monitoraggio permanente sul rapporto tra cittadini e scienza e sulla copertura dei temi scientifico-tecnologici nei media italiani.

Dal 2005 pubblica l’Annuario Scienza e Tecnologia e Società, una raccolta ragionata di informazioni per comprendere lo stato e le trasformazioni della ricerca e dell’innovazione nella nostra società.

With the Science, Technology and Society Observatory, it conducts permanent monitoring of the relationship between citizens and science and the coverage of scientific-technological issues in the Italian media.

Since 2005 it has published the Science and Technology and Society Yearbook, a reasoned collection of information to understand the state and transformations of research and innovation in our society.

Dati tratti da: Scienza, tecnologia e società in Italia 2022 – Osservatorio Scienza Tecnologia e Società Pubblicato da: Observa Science in Society, Viale Fusinieri, 65 – 36100 Vicenza (Italia)

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