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Costruire con la canapa
> Un gruppo di scienziati del Centro per l’innovazione dei materiali naturali del Dipartimento di Architettura dell’Università di Cambridge, ha ribattezzato la canapa la “pianta del futuro” poiché è in grado di assorbire e bloccare, in modo permanente, anidride carbonica dall’atmosfera più del doppio degli alberi. Mentre infatti gli alberi possono catturare circa 6 tonnellate di CO2 per ettaro all’anno, la canapa può assorbire fino a 16 tonnellate.

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Tra le piante utili più antiche dell’umanità, velocissima nella crescita ed estremamente efficiente dal punto di vista idrico (consente di risparmiare fino al 90% d’acqua rispetto al cemento), a un certo punto è stata dimenticata e declassata a coltura “proibita”, nonostante le sue fibre siano in grado di fornire biomateriali edili negativi al carbonio per architetti e designer. Oggi viene rivitalizzata per ridurre la dipendenza da materiali di costruzione sintetici e riscoperta per sostituire il tradizionale laterizio con una miscela in grado di rivoluzionare principalmente l’edilizia italiana.
L’impasto calce canapa in realtà non è nulla di nuovo il suo utilizzo è ben noto alla storia. Un intonaco in canapa, calce e argilla, per esempio, è il segreto che ha permesso agli affreschi delle Grotte di Ellora, in India, di conservarsi per 1500 anni. Gilberto Barcella autore del libro “Canapa e calce. Tra tradizione e innovazione dalla bioedilizia alla neoedilizia”, spiega come molti monumenti considerati eterni siano sopravvissuti per millenni proprio grazie alla capacità di questo componente naturale di stare nell’atmosfera terrestre senza subire i fenomeni di ossidazione creati dall’acqua e dall’ossigeno.
> risparmio energetico
> Biomattone: che cos’è?
> riciclabile al 100%
È un mattone nella forma molto simile a quello tradizionale, ma con virtù riconosciute dalla comunità scientifica. Si ottiene combinando la parte legnosa dello stelo di canapa, conosciuta anche come canapulo, ad un legante a base di calce - minerale naturale - che viene unito alla pianta essiccata e tritata. Una volta indurito il biocomposito si trasforma in un materiale rigido che può essere impiegato nella costruzione di muratura al posto del cemento dieci volte più idrovoro e inquinante.
3 Caratteristiche
PROTEZIONE NATURALE DAL CALDO E DAL
FREDDO
Il biomattone permette di realizzare edifici totalmente indipendenti dal punto di vista energetico tagliando fino al 50% i costi di climatizzazione. I risultati di uno studio eseguito dal Politecnico di Milano ed Enea - Agenzia nazionale per l’energia e l’ambiente - parlano chiaro: il laterizio in calce canapa garantisce da solo (senza soluzioni aggiuntive) l’isolamento degli edifici, poiché è in grado di diminuire la conduttività termica, vale a dire la facilità con cui un materiale si lascia attraversare dal calore, mantenendo la casa ad una temperatura media di 26 gradi nei periodi di grande caldo. Una soluzione particolarmente adatta per un clima come il nostro poiché non solo isola dal freddo ma è in grado di andare incontro a stagioni sempre più torride, come quelle che stiamo affrontando, diminuendo il fabbisogno di energia.
Traspirabilit
Il biomattone aiuta ad “abitare sano” poiché evita il
> carbon negative
> elevato isolamento termico
> ignifugo proliferare di muffe e l’accumulo di umidità, aggirando problemi di condensa e cattiva qualità dell’aria all’interno dell’edificio. La parete infatti, rispetto ad altre soluzioni, è molto più traspirante, questo consente il passaggio dell’umidità regolandone il tenore naturale negli ambienti soprattutto d’inverno quando la differenza di temperatura tra interno ed esterno è elevata e si tengono le finestre chiuse.
Riciclabilit
Terminato il ciclo di vita il bio-composito in calce canapa è totalmente biodegradabile e riutilizzabile tornando utile sia per l’industria che per il manifatturiero.