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SCIENZA E TECNOLOGIA
Smart-working: non si torna più indietro
di Pasquale D’Innella
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Fino a qualche settimana fa lo si chiamava semplicemente “telelavoro” e rappresentava una risorsa per i reparti operativi di aziende e istituzioni per velocizzare gli interventi e ridurne i costi operativi. Lo sviluppo dell’informatica e la velocizzazione delle reti hanno permesso di realizzare soluzioni computerizzate in grado di scambiare dati e attivare processi senza dover essere necessariamente presenti “in situ”, ma operando da centrali disperse su territori operativi anche molto vasti.
L’operatività a distanza dei droni in zone di intervento remote e pericolose per la presenza umana, rende subito l’idea dell’enorme impatto dell’informatica e delle comunicazioni di rete sulla potenzialità del telelavoro in ogni ambito sociale, industriale ed economico oltre che militare e della sicurezza. Fatto proprio dall’industria, dall’economia e dalla società civile, il telelavoro ha cambiato nome in “Smart-working”, come ci hanno abituato a chiamarlo i media in tempi di Coronavirus, consentendo-
ci, o imponendoci, di lavorare restanSmart-working può adottarsi nei casi in do a casa; cioè in “lavoro intelligente”. cui si debba interagire con banche dati Serve quindi comprendere come e pere stimolare attuatori a base informatiché un lavoro a distanza possa definirsi ca. A titolo di esempio, l’uso dell’home intelligente. Una conferma di questo banking, cioè della gestione del propunto di vista porterebbe a un drastico prio conto corrente con il computer docambio di metodologie e di responsamestico o di ufficio, consente di eseguibilità nel coordinamento delle attività e re pagamenti o acquistare e vendere delle procedure delle aziende e delle azioni senza doversi recare fisicamente istituzioni che ne fanno e che ne faranin filiale come accadeva fino a qualche no sempre di più ricorso. Innanzitutto lo tempo fa. Attraverso la rete e adottando


procedure informatiche specializzate di estranei che operano da remoto. Nel nuova concezione, le banche hanno caso descritto, un errore di valutazione potuto centralizzare le strutture operatidel rischio di intrusione informatica o ve rendendole direttamente accessibili un errore di impostazione di un algoai propri clienti oltre che, naturalmente, ritmo esecutivo comporterebbe immeai loro dipendenti dislocati negli uffici diatamente il crollo della fiducia sia da territoriali. Emerge subito, con l’esemparte dei clienti sia del management pio bancario, la necessità di disporre di vertice e, quindi degli azionisti. La di sistemi di sicurezza informatica che sicurezza informatica è per questo moescludano ogni possibilità di effrazione tivo il primo requisito che un sistema di o di manipolazione dei dati da parte di Smart-working deve garantire per essere considerato utile e fruibile. Non solo le banche hanno attivato procedure di Smart-working per i propri clienti e dipendenti. Ogni altra realtà economica, sociale, e della sicurezza si è adeguata alla necessità di dare ed ottenere servizio senza doversi incontrare personalmente con il proprio corrispondente fruitore o operatore che sia. Dal punto di vista più generale, nella emergenza Coronavirus, la pratica dello Smart-working ha significato per tutti la possibilità di non recarsi sul posto del lavoro ma di eseguire la attività restando nel proprio luogo di abituale residenza. Di particolare interesse la disponibilità di piattaforme informatiche specializzate nella interconnessione di due o più partecipanti e normalmente utilizzate in teleconferenze ed in pratiche di teleapprendimento. Queste piattaforme 1 , già utilizzate precedentemente per evitare lo spostamento fisico dei partecipanti dalla loro residenza abituale al luogo del convegno, ha trovato un importante (e irreversibile) sviluppo nella emergenza sanitaria in atto al momento della scrittura di questo articolo.
L’assoluto divieto imposto dai decreti “remotizzano” le funzioni disponibili sul governativi e regionali di attivare riucomputer entrandone in possesso con nioni o di parteciparvi, tra cui il divieto una funzione “terminale” direttamente di svolgere regolari attività didattiche, dalla postazione remota 3 . Si tratta di ha reso possibile sperimentare soluziolavorare su un computer stando di fatto ni di e-learning e di comunicazione a in collegamento di rete e non operanmezzo schermo del computer, dello do direttamente dalla sua tastiera. Un smartphone o del proprio tablet. La parmetodo di Smart-working utilizzato sino te “intelligente” di queste risorse consiste ad oggi per caricare un programma nel poter condividere lo schermo oltre da remoto o per fare diagnostica sui che nel mettere in condivisione la voce malfunzionamenti della postazione PC. dei partecipanti e la loro immagine riCon le necessità di telelavoro emerse presa dalla telecamera in dotazione al nella presente situazione di emergenza, dispositivo utilizzato. È così possibile, il metodo viene anche utilizzato per agidurante una sessione di teleconferenza, re da remoto sulla propria postazione condividere la lettura di documenti, esedi ufficio, non presidiata fisicamente, e guire presentazioni e attivare siti web da questa entrare negli applicativi che esterni per dare a tutti i partecipanti acsi attivano lavorando dalla propria pocesso alle stesse informazioni. Stanno stazione abituale. Ci sono inoltre una nascendo in questi giorni nuove solugrande quantità di applicazioni dedicazioni informatiche di e-learning particote alla telemedicina. Il monitoraggio da larmente valide per consentire una più remoto dei pazienti raccoglie una serie efficace partecipazione delle classi alle grandissima di soluzioni di Smart-worlezioni erogate dal docente 2 . Le piattaking soprattutto orientate oggi a protegforme qui descritte operano attraverso gere pazienti e operatori della sanità da processi informatici di gestione cenpericolosi contatti diretti, potenzialmente tralizzata del traffico dati generati da causa di infezioni e di contagi 4 . ciascun terminale partecipante. Questi L’esperienza pratica di impiego in inseriscono ed estraggono dati e docuSmart-working delle piattaforme digitali menti in un database comune e condivine sta verificando l’utilità e l’efficacia e so alimentato dai singoli utilizzatori ciatornare indietro alle precedenti forme di scuno con il proprio livello di sicurezza lavoro assicurando la propria presenza e funzionalità autorizzate. In sostanza fisica nei locali aziendali sarà sicurasi ripetono nella virtualità della informamente difficile se non dichiaratamente tica le stesse procedure che si seguirebinutile o impossibile in una grande tibero nella esperienza materiale delle pologia di casi. Dovremo abituarci a attività fisiche corrispondenti. Infine, ulnuovi stili di vita e a nuove esperienze teriori applicazioni dello Smart-working aprendoci completamente alla innovasi hanno nella condivisione delle risorse zione? Ciò ci offrirebbe nuove capacidei singoli computer. In questo caso si tà relazionali con persone e macchine
in un mondo basato sull’Internet delle rato che recita con semplicità e immeCose (IOT). Di fatto, un mondo “operadiatezza: l’innovazione e la digitalizzativo” in rete. Un mondo che ci promette zione devono far parte di una riforma libertà e conoscenze sempre più ardite. strutturale dello Stato che promuova più Un mondo che in questo momento ha democrazia, uguaglianza, etica, giustidovuto piegarsi davanti a un microscozia e inclusione e generi una crescita pico virus che ci ha insegnato, nella trasostenibile nel rispetto dell’essere umagedia delle sue vittime, una via nuova e no e del nostro pianeta. diversa per tutelare con la nostra salute anche le nostre capacità di relazione e di rinascita. Le piattaforme qui rappresentate nel1 Piattaforme normalmente utilizzate in attività di teleconferenza sono Skype, Meet le diverse applicazioni sono regolate dalla direttiva Italia Digitale 2020 del Ministero per la Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione recentemene Zoom scaricabili dai rispettivi siti web. 2 Piattaforme innovative normalmente utilizzate in corsi di insegnamento superiore universitario sono Moodle ed Eiduco. 3 Piattaforme generalmente utilizzate in te rivista come Italia Digitale 2025 e questa applicazione sono TeamViewer, subiranno sicuramente nuove riscritture in funzione dello sviluppo della attuale pandemia in atto. Di questa ne riprendiamo solo l’obiettivo strategico dichiaSupRemo, Chrome Remote Desktop, Microsoft Remote Desktop e altre. 4 Piattaforme disponibili di telemedicina sono TelMed dell’Health Telematic Network, CGM.
