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FJÄLLRÄVEN CLASSIC

110 km attraverso la Svezia

di Claudio Campi e Natascia Sironi

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Dal 6 al 13 agosto, nella contea più settentrionale della Svezia si è svolta la Fjällräven Classic 2010, un evento trek di lungo raggio che vede otto gruppi di appassionati trekkers sfidarsi amichevolmente su un percorso di 110 km.

Quest’anno alla partenza c’erano anche due italiani: Claudio Campi il competitivo e Natascia Sironi la contemplativa.

Come ti descrivi?

Claudio: Sono un appassionato runner che partecipa a tutte le maratone, ultra trail, eventi running e trekking. Mi alleno regolarmente e partecipo a competizioni in tutta Europa.

Natascia: Sono un’appassionata di montagna, iscritta al CAI, una trekker contemplativa. Mi piace la passeggiata lenta e serena per vivermi il territorio e godere di tutte le emozioni.

Come ti è sembrata la Fjällräven?

Claudio: Un’ottima organizzazione. La formula delle partenze scaglionate a gruppi mi ha dato la possibilità di vivere l’esperienza in due modi diversi. Volevo percorrere la Fjällräven Classic a ritmo veloce, come sono solito fare nelle competizioni, ma anche più lentamente godendomi tutte le emozioni. Così mi sono iscritto 2 volte. Sono partito col primo gruppo venerdì mattina alle 9 e non mi sono mai fermato per 22 ore, arrivando a Abisko sabato mattina alle 7 circa. Poi ho preso il pullman per tornare a Kiruna. Domenica mattina alle 13 sono ripartito, questa volta in compagnia della Natascia, con l’equipaggiamento completo per tre giorni. Questa volta lo spirito era completamente diverso: conoscevo il percorso e così ho potuto godermi il magnifico panorama.

Natascia: Per me una competizione su un percorso così lungo e che dura più giorni era un’incognita. Pur essendo una gara, lo spirito con cui volevo vivere la Fjällräven Classic non era competitivo, ma contemplativo. Gli stessi organizzatori e volontari con cui ho parlato alla partenza, consigliavano di non prenderla come una gara, ma come un’ottima opportunità per conoscere la Svezia e il suo territorio.

Quali sono stati i punti più significativi del percorso?

Claudio: L’immensità delle vallate, i paesaggi così aperti sul nostro territorio non si trovano. Il valico più alto è a 1100 m, ma il panorama è talmente vasto e desolato che sprigiona la fantasia. Vivere questa esperienza ti fa rendere conto che non sei più un uomo nell’ambiente ma tu stesso fai parte di quell’ambiente.

Natascia: I ricordi più emozionanti di questa esperienza sono la freschezza e la purezza dell’acqua dei torrenti, e poi la luce e i colori che si possono ammirare anche in piena notte. Finora questo è stato “il viaggio più bello della mia vita”!

Che aggettivo useresti per definire la Fjällräven Classic?

Claudio: Un superlativo, perché aggettivi come “meraviglioso, fantastico, incredibile” sono troppo poco. Per me la Fjällräven Classic è quella sensazione di libertà e di piena sintonia con la natura che provo quando “pianto la tenda in riva al torrente e poi ci bevo dentro”.

Natascia: “Impressive!”: è ciò che dicevano i volontari del check point quando hanno visto arrivare Claudio per la seconda volta... Il ricordo della gioia dei volontari Fjällräven mi rimarrà per sempre scolpito nella memoria: ti fanno sentire sempre a tuo agio rassicurandoti: “vivrai un’esperienza bellissima, non ti preoccupare goditi il trekking e guardati intorno. Goditi lo spettacolo e conosci il nostro territorio e il nostro ambiente”.

Dal 4 ottobre scorso sono aperte le iscrizioni al Fjällräven Classic 2011... (fjallraven.com)

Intervista tratta dalla rivista “Montebianco” (ottobre 2010)

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