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Differenti tipi di apprendimento – DSA
from MyEdu Club
Articolo tratto dal magazine di MyEdu Club Con l’acronimo DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) si intende una categoria diagnostica, che raccoglie i Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento e i disturbi del neurosviluppo legati all’evoluzione delle abilità scolastiche: dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia.
Caratteristiche Dei Dsa
Le principali caratteristiche nel dettaglio sono:
• dislessia, cioè disturbo nella lettura (intesa come abilità di decodifica del testo);
• disortografia, cioè disturbo nella scrittura (intesa come abilità di codifica fonografica e competenza ortografica);
• disgrafia, cioè disturbo nella grafia (intesa come abilità grafo-motoria);
• discalculia, cioè disturbo nelle abilità di numero e di calcolo (intese come capacità di comprendere e operare con i numeri).
Questi disturbi hanno alcune caratteristiche comuni:
• hanno un carattere “evolutivo”, cioè si evidenziano e si esprimono in maniera differente nelle diverse fasi evolutive dell’abilità in questione;
• sono quasi sempre associati ad altri disturbi (comorbidità);
• le anomalie di processo hanno una radice neurobiologica: ad esempio la dislessia è associata ad anomalie funzionali e anatomiche dell’emisfero sinistro, area del cervello in cui risiedono le competenze linguistiche e di lettura; l’area non è inattiva, ma ha un funzionamento più lento.
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento hanno, infatti, un’origine biologica che è alla base delle anomalie a livello cognitivo e che dipende da un’interazione di fattori genetici, ereditari e ambientali che colpiscono le capacità cerebrali di percepire o processare informazioni verbali o non verbali in modo efficiente e preciso.
Intelligenza e creatività
È importante quindi sottolineare che i bambini con Disturbi Specifici dell’Apprendimento hanno un’intelligenza nella norma o superiore alla norma Apprendono facilmente dall’esperienza e ricordano maggiormente i fatti, non in modo astratto, ma come esperienze di vita, racconti ed esempi. Vivono le esperienze con un alto coinvolgimento emotivo. Tendono a essere empatici; pensano soprattutto per immagini, visualizzando le parole e i concetti in modo tridimensionale e per questo memorizzano molto più facilmente per immagini (le famose mappe per lo studio).
L’IMPORTANZA DELLA DIAGNOSI
La diagnosi di disturbo dell’apprendimento viene di solito eseguita solo al termine del secondo anno di scuola primaria, anno in cui questo disordine diventa più evidente a fronte dell’aumento delle attività di letto-scrittura. Di solito infatti sono le maestre ad avvertire per prime che il bambino è a disagio o ha delle difficoltà. È loro dovere quindi informare il genitore al più presto per attivarsi con uno speciali sta in grado di formulare una diagnosi: solitamente il neuropsichiatra infantile o un’equipe multidisciplinare composta da neuropsichiatra infantile, psico logo, logopedista.
Come si supporta nei compiti un bambino con DSA?
È necessario applicare alcune strategie:
• organizzare un ambiente di studio adatto: i DSA hanno difficoltà a concentrarsi, quindi l’ambiente di studio non deve avere distrazioni (come una TV accesa);
• pianificare i compiti: strutturare un programma coinvolgendo il bambino e considerando i tempi e gli orari più adatti per sfruttare le sue migliori energie (non fare i compiti alla sera ad esempio);
• facilitare la lettura: il genitore potrebbe utilizzare strumenti tecnologici di lettura disponibili anche su MyEdu. Per il DSA spesso la lettura è un momento di ansia che lo distrae dal compito che deve svolgere;
• utilizzare le mappe cognitive per fare apprendere e memorizzare un argomento;
• stimolare la curiosità con video o audio interessanti;
• sviluppare la concentrazione;
• esaltare i successi: questi bambini hanno una bassa autostima e vanno aiutati a recuperarla;
• utilizzare la tecnologia digitale: audiolibri, video, podcast, mappe interattive, test digitali.

Molti personaggi famosi, scienziati, musicisti, avevano disturbi dell’apprendimento. Walt Disney, Agatha Christie, Steve Jobs, Leonardo Da Vinci, Albert Einstein, Charles Darwin, Michelangelo Buonarroti: cosa hanno in comune? Erano dislessici, ma questo non li ha fermati, hanno pensato oltre e hanno migliorato l’intero mondo, lasciando un’eredità all’intera umanità. È importante che genitori, docenti, e bambini stessi se ne ricordino sempre nei momenti di difficoltà.
Redazione MyEdu