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Chi ha inventato TikTok
from MAGAZINE ZETA
Una delle app più scaricate al mondo
Zhang Yiming
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Come funziona TikTok ?
L’app è davvero semplice da utilizzare. Disponibile sia nella versione Android che iOS, essa permette ai suoi utenti di vedere e creare video della durata massima di 60 secondi. Dopo aver completato la propria iscrizione si possono creare video personalizzati e visionare quelli degli altri utenti. L’aspetto particolare che contraddistingue l’applicazione è l’aggiunta di effetti speciali secondo il proprio gusto, scegliendo di rallentare o accelerare tramite degli appositi filtri. Ai video si può aggiungere inoltre musica di sottofondo optando tra una vasta gamma di generi messi a disposizione dalla piattaforma. Semplicità e innovazione sono quindi i tratti distintivi di questo ultimo social network che ha conquistato in breve tempo milioni di smartphone.
Chi è Zhang Yiming ?
Zhang Yiming, secondo Forbes.com, ha un patrimonio di $16,2 miliardi ed è la nona persona più ricca della Cina. Possiede il 26% di Bytedance, l’azienda da lui fondata nel 2012 – che gli ha permesso di conquistare un posto nella listaForbes China 30 Under 30 – e a cui fa capo anche TikTok. Si è laureato in ingegneria informatica alla Nankei University di Tianjin. La svolta è arrivata nel 2012 quando ha raccolto $5 milioni per la sua azienda dall’investitore miliardario Yuri Milner e Susquehanna Investments, che nel 2013 ha contribuito con altri $10 milioni. L’anno successivo Bytedance si è assicurata $100 milioni dalla società di venture capital Sequoia Capital China, portando la sua valutazione a $500 milioni. Nel 2017 Toutiao, l’aggregatore di news di proprietà del gruppo di Zhang Yiming, è stata l’app più scaricata su iOS in China. Grazie ad altri due round di investimenti, nel 2017 la valutazione di Bytedance era di $20 miliardi: a marzo 2018 l’imprenditore cinese ha debuttato nella classifica dei miliardari con un patrimonio di $4 miliardi. TikTok è stata lanciata nel 2017 e ad oggi vanta più di 500 milioni di utenti attivi. Negli ultimi tempi Bytedance ha raccolto ulteriori investimenti: la valutazione dell’azienda oggi si aggira intorno ai $75 miliardi e il patrimonio di Zhang Yiming è quadruplicato rispetto al marzo 2018.

https://www.lastampa.it/tecnologia/idee/2020/04/10/ news/la-nuova-era-di-tiktok-chi-l-ha-detto-che-e-solo-per-igiovani-1.38700141 https://forbes.it/2019/11/05/tiktok-app-piu-scaricata-chie-il-miliardario-zhang-yiming/
Per conoscere bene la storia di TikTok dobbiamo prima ripercorrere le tappe fondamentali che caratterizzano la sua la sua evoluzione. Divenuta in poco tempo una delle più scaricate al mondo, l’app è stata lanciata della società cinese ByteDance. La startup che al momento vale 75 miliardi di dollari, è guidata dall’imprenditore cinese Zhang Yiming. Il fenomeno TikTok nasce dall’esigenza di rendere internazionale l’app video cinese Douyin e di acquisire in breve tempo un numero sostanziale di utenti. Ma facciamo prima un passo indietro. Inizialmente l’idea era quella di ricreare una piattaforma video che prendesse ispirazione dal già famoso Musical. ly. L’app che permetteva agli utenti di creare brevi video simulando e ballando canzoni, era diventata infatti una vera moda tra tutti gli adolescenti. Nel 2016 la società ByteDance lancia Douyin la sua prima applicazione per video musicali. Douyin nel 2017 si aggiorna nella più recente applicazione mobile TikTok come versione esterna dell’app video. Uno dei momenti più importanti della storia di TikTok è sicuramente l’acquisizione di Musical.ly. Nel 2017 TikTok comincia a conquistare il mercato indonesiano, e nello stesso anno ByteDance acquisisce per 750 milioni di dollari Musical.ly. La società cinese infatti desiderava sia accedere al numero dei suoi utenti che usufruire dello staff qualificato di Musical.ly. Nell’agosto 2018 ByteDance unisce nel suo ultimo aggiornamento Musical.ly e TikTok. Con questa fusione la sociètà cinese ha potuto accedere agli utenti di Musical.ly e allargare il bacino di utilizzatori di TikTok diventando in breve tempo una delle applicazioni più scaricate sia negli Stati Uniti che in Europa.
Nuova era di TikTok
Ogni piattaforma vive le proprie ere. Sebbene Tik Tok – ex Musical.ly, il cambio di marchio nell’agosto del 2018 – continui a contare la maggioranza dei suoi iscritti tra i 18 e i 24 anni, negli ultimi mesi sta registrando un significativo aumento di un target più adulto. Un po’ perché i Millennial – che teen non sono più – lo studiano incuriositi, un po’ perché genitori e nonni approdano sull’applicazione trainati da figli e nipoti.TikTok è più da intendersi come una piattaforma d’intrattenimento che invita alla creatività in base al formato (video di 15 secondi). I più diffusi sono certamente quelli con cui è salito alla ribalta, cioè i lipsync, un doppiaggio sulla base di audio che vengono caricati sulla piattaforma e sui quali si scatenano le interpretazioni degli utenti. Sono spezzoni di brani musicali, ma anche di film e spettacoli (vedi recentemente pezzi tratti dagli interpreti della stand up comedy italiana o della comicità più classica, sempre nostrana). L’audio scorre e la visuale è tutta appannaggio del “creator”. Nel 2019, l’app è stata scaricata un miliardo e mezzo di volte e in Italia sono stati caricati 236 video al minuto. Tik Tok si presenta con una selezione di video della sezione “Per te” nella quale possono finire le clip più disparate, non necessariamente in base alla popolarità dell’autore. All’inizio è una scrematura proposta dall’app e poi si affina sui gusti dell’utente. Agli hashtag spesso si accompagna una “challenge”, una sfida che gli altri utenti raccolgono. Altre volte descrivono campagne, come #Forclimate, #nobullismo, #noallaviolenzasulledonne e, i più recenti in ordine di tempo, #iorestoacasa, campagna che sensibilizza all’isolamento a causa del Coronavirus e #lavalemani. Gli adulti su Tik Tok si dedicano alle attività più disparate. Ci sono giornalisti, come Emanuele Capone che, tazza alla mano, offre pillole informative, dal Covid-19 all’arrivo di Disney+, o Sophia Smith Galer, giornalista della BBC e regina indiscussa dell’hashtag #journalism. Ci sono genitori con i figli, oppure adulti che si divertono con scene casalinghe ed effetti sonori all’uopo.
#EDUTIKTOK
C’è chi sceglie di aderire completamente a #EduTok, per fornire al pubblico uno spazio educativo. Ne è un esempio Federico Rognoni, studente universitario classe 2000 che crea pillole sui più disparati argomenti. Non solo intrattenimento, dunque, su TikTok: “Il mio pubblico desidera essere informato su ciò che accade quotidianamente nel mondo e, ultimamente, la maggior parte dei quesiti sono in merito ai decreti del governo. In generale, i miei follower sono studenti delle scuole superiori, anche se sto iniziando a vedere un aumento dell’età media”, racconta. EduTok (che ha anche un programma Live di dirette streaming) segue linee guida attente in particolar modo alla disinformazione, ma il per il controllo delle fonti Rognoni si affida a quelle ufficiali.
