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BELGIO Bruxelles

3%

Imprese ad elevata intensità digitale

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Il dato è rilevante, perché mostra come la digitalizzazione delle imprese in Belgio sia più alta rispetto agli altri paesi europei, che hanno in media una digitalizzazione d’impresa pari al 2%.

La Finlandia e la Danimarca (rispettivamente il 5%) e il Belgio (3%) sono stati i paesi dell’UE con la maggiore percentuale di imprese altamente digitalizzate nel 2020.

66%

Persone che usano internet per acquistare beni e servizi (e-commerce)

Il dato rimarca l’importanza della digitalizzazione del mercato soprattutto dal 2020, anno di svolta per il volto del commercio, il quale ha visto estendersi le possibilità del commercio online, dopo il COVID-19.

Il Belgio rileva ancora un dato interessante per questo indicatore, sopra la media europea.

62% Presenza di Open Data

Il Belgio è il 16º dei 27 Stati membri dell’UE nell’edizione 2022 del rapporto di Economia e società digitali (DESI).

La crescita relativa del paese nel digitale, considerando il suo punto di partenza, è tra le più basse dell’UE.

Il Belgio è al sesto posto nella classifica dei paesi europei in tema di integrazione della tecnologia digitale, con le imprese del paese che mostrano un elevato assorbimento della tecnologia digitale all’interno delle loro operazioni.

17% Specialiste ICT

Il Belgio fa fatica ad aumentare il numero di donne specialiste ICT necessario per colmare i posti vacanti nel settore.

La strategia nazionale e intersettoriale ‘Women in Digital’ è stata elaborata in collaborazione con un gruppo multi stakeholder dei settori privato, pubblico e accademico.

Nella regione di Bruxelles-Capitale, l’agenzia di sviluppo economico regionale, sta coordinando un ecosistema di partner per sviluppare azioni dedicate ad aumentare il numero di donne nell’imprenditoria, in particolare le imprese tecnologiche.

39,30%

Recycling rate of e-waste

Questo eccellente tasso di riciclaggio si è dimostrato possibile grazie ai grandi impegni assunti dal commercio e dall’industria belga. Nel 2020, il 94,9% delle 805.000 tonnellate di rifiuti immesse sul mercato belga è stato riciclato, un dato che continua a crescere dopo la necessaria transizione ecologica.

Punti di forza

Il Belgio, nonostante sia uno dei più piccoli Paesi europei, con poco più di 11 milioni di abitanti, può contare su una economia avanzata incentrata sui servizi che rappresentano quasi il 70% del PIL. È un Paese che vanta un notevole benessere economico, è altamente industrializzato e rappresenta un mercato dinamico e molto competitivo. Questo quadro non è uniforme in tutto il Paese, stato federale costituito dalla regione centrale di Bruxelles, la regione fiamminga a Nord, economicamente più avanzata, e la regione della Vallonia a Sud, che invece procede più lentamente. La regione di Bruxelles presenta una vocazione nel settore terziario, che oggi costituisce la principale fonte di reddito di questa regione: banche, servizi assicurativi, agenzie per il commercio ed i trasporti, uffici di rappresentanza delle principali organizzazioni europee e internazionali.

In Belgio, dal punto di vista commerciale, vi sono opportunità di penetrazione, soprattutto in settori in cui le PMI italiane hanno dei forti vantaggi competitivi (moda, alimentare, design, farmaceutico, aerospazio, biotecnologie).

Il Belgio consegue buoni risultati in numerosi aspetti del benessere. Infatti, l’aspetta- tiva di vita alla nascita è di quasi 82 anni, un anno in più rispetto alla media OCSE di 81 anni. Risultati promettenti anche in termini di gender gap, in particolare per le percentuali di imprenditrici nascenti o titolari-gestori di una nuova impresa. A livello di competenze digitali di base, il Belgio si colloca tra i paesi più virtuosi. Sono stati presi in considerazione molteplici aspetti come la disponibilità d’infrastrutture informatiche in grado di garantire e sviluppare la connettività, le competenze digitali acquisite dalla popolazione, la disponibilità e l’utilizzo dei servizi Internet.

Dal punto di vista ambientale, la componente tasso di riciclo è quella in cui il Belgio si dimostra più solido. Rispetto alla media del 50% di materiale riciclato dei Paesi europei, il Belgio raggiunge il 77% collocandosi insieme all’Italia tra i paesi più virtuosi.

Punti di attenzione

In materia di legislazione del lavoro, il Belgio ha ancora molto da migliorare. L’obiettivo ad oggi è di migliorare la flessibilità dell’organizzazione del lavoro e della retribuzione per promuovere la creazione di posti di lavoro e l’acquisizione di talenti. Ne è un esempio la legge flessibile sul telelavoro, che non scomparirà con il venir meno della pandemia.

Per quanto riguarda la disoccupazione, l’impatto del rallentamento economico sul mercato del lavoro è stato ampiamente compensato da massicce misure di sostegno, tra cui l’estensione del sistema di disoccupazione temporanea e gli strumenti a sostegno dei lavoratori autonomi. Il tasso di disoccupazione nel 2020 si è attestato al 5,6%, con lieve peggioramento rispetto al 2019 (5,4%). È previsto che entro l’autunno 2022 andranno persi circa 100.000 posti di lavoro.

L’elevato debito pubblico ha destato molti timori sul piano della sostenibilità delle finanze pubbliche. Infatti, se nel 2019 il rapporto debito/PIL si attestava al 98,1%, nel 2021 si è registrato un importante aumento (108%). Secondo gli ultimi dati forniti dalla Commissione Europea, la pressione fiscale in rapporto al PIL resta tra le più alte dell’Unione e questo nel lungo periodo, potrebbe interferire negativamente su una ripresa economica sostenuta ed equilibrata e sulla competitività delle imprese.

Il quadro sulla sostenibilità ambientale illustra come, nonostante il consumo di energia rinnovabile sia aumentato negli ultimi anni, il Belgio è ben lontano da percentuali significative, raggiungendo a stento il 13%.