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Il Porto di Punta Ala cambia volto, spazio ai mega yacht

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Hydea. progettuale

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Intervista ad Alessandro Fantini, presidente della Marina di Punta Ala

D. Presidente Fantini, quali sono i principali interventi previsti dal progetto di ampliamento e riqualificazione del Porto di Punta Ala?

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R. Quella che interesserà il porto di Punta Ala sarà una riqualificazione profonda sulle strutture e sui servizi, che contribuirà ad innalzare in modo esponenziale l’appeal del nostro approdo turistico. L’ampliamento del porto è il presupposto per migliorare l’accoglienza: sarà estesa l’area di ormeggio per i transiti, sarà creata un’area per l’ormeggio dei charter e sarà estesa la superficie dedicata alla cantieristica e allo stoccaggio delle imbarcazioni. Sicuramente una delle novità più importanti e strategiche è rappresentata dal fatto che sarà possibile allestire una zona per accogliere i mega yacht, ospitando imbarcazioni fino a 70 metri. Punta Ala diventerà l’unico porto turistico della costa Toscana a garantire spazi e servizi dedicati a questo tipo di clientela. È facile comprendere come questa novità darà un impulso forte e decisivo allo sviluppo dell’intera struttura portuale, creando opportunità straordinarie per tutto il territorio della Maremma e più complessivamente per l’area centrale della costa toscana.

D. A maggio 2023 è stato firmato un documento essenziale per il futuro del Porto: l’atto che prolunga di 45 anni la concessione demaniale marittima alla società Marina di Punta Ala. Cosa avviene adesso?

R. È sicuramente l’atto fondamentale per poter procedere con la realizzazione dell’intervento di ampliamento e riqualificazione del Porto. La Marina aveva da tempo avanzato questa richiesta che è stata finalmente formalizzata dopo un lungo percorso autorizzativo. Il prolungamento della concessione, il cui termine slitta in avanti dal 15 giugno 2033 fino al 15 giugno 2078, consentirà alla società di avere a disposizione un adeguato periodo di rientro degli ingenti investimenti che si troverà ad affrontare. Siamo soddisfatti di essere arrivati fin qui, è un risultato importante che abbiamo raggiunto grazie alla piena e costante collaborazione delle istituzioni, dalla Regione, al Comune, agli altri enti a vario titolo competenti in questo lungo e complesso iter. Il progetto della Marina trova il suo fondamento nel Piano di Indirizzo Territoriale, a suo tempo varato dalla Regione, che disegnava una nuova visione della portualità toscana secondo la quale i porti non devono essere solo dei luoghi di stazionamento di imbarcazioni ma punti di accesso dal mare all’entroterra. In conformità di tale strumento sono stati successivamente adottati dal Comune di Castiglione della Pescaia il Piano Strutturale comunale ed il Piano Regolatore Portuale per la riqualificazione e l’ampliamento del porto di Punta Ala.

D. Parlando di tempistiche, quando inizieranno i lavori?

R. Si è appena chiuso il percorso amministrativo ed è già un bel risultato. Adesso è in corso il procedimento urbanistico edilizio per perfezionare la progettazione e ottenere i permessi a costruire, sui quali è difficile fare previsioni attendibili.

Una volta ottenuti i permessi, i lavori sono stimati in tre anni circa per la realizzazione delle infrastrutture principali, che sono la diga foranea e il nuovo bacino. Il rispetto dei tempi dipenderà molto dalle condizioni meteo. Una cosa importante è che il progetto di ampliamento del porto è stato concepito in modo tale da garantire anche durante i lavori la continuità di esercizio della Marina, in termini di praticabilità dell’imboccatura, capacità di ormeggio e fornitura di servizi.

Il porto non chiuderà mai, le opere saranno svolte mantenendo attivi i servizi, lavorando prevalentemente da mare e gli interventi si concentreranno soprattutto nel periodo invernale, da ottobre a maggio, con lavori a pieno regime, per proseguire in estate, da giugno a settembre, con i lavori a regime ridotto.

D. La riqualificazione del porto si tradurrà anche in nuove opportunità di lavoro?

R. Senza dubbio un intervento così ampio e profondo sul porto, garantirà benefici in termini di rilancio dell’intera località turistica di Punta Ala, con un aumento del valore degli immobili e benefici economici per tutto il territorio comunale in termini di indotto. Ricordo che si tratta di un investimento totalmente privato e senza alcun costo per la parte pubblica che, anzi, percepirà nel corso della concessione canoni demaniali per svariati milioni di euro.

Siamo quindi soddisfatti non soltanto per i nostri soci e utenti che potranno beneficiare di questa opportunità ma per tutto il territorio della Maremma, che avrà un porto turistico dalle grandi potenzialità, in grado di generare importanti e positive ricadute sicuramente anche in termini occupazionali”.

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