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modified: Rough Crafts, un Softail XXL

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Stanco ma soddisfatto dopo la duplice sfida Harley-Davidson e Ducati, Winston Yeh contempla la sua opera su base Fat Boy.

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Rough crafts potere del passaparola

la pausa forzata stava durando troppo per i suoi gusti. all'improvviso, quando meno se l'aspetta, due clienti chiedono a winston yeh customizzazioni agli antipodi, con un unico punto in comune: lo stile inconfondibile di rough crafts.

Dopo un momento di stasi, nel pieno della lotta alla pandemia, Winston Yeh è tornato al lavoro. Accettato l'incarico di trasformare molto liberamente un Fat Boy 107 del 2020, non ha avuto nemmeno il tempo di brindare. «La sera stessa il proprietario della Harley-Davidson ha festeggiato con un amico, invitandolo a cena. Il suo entusiasmo è stato talmente contagioso che, l'indomani mattina, l'amico s'è presentato in officina, dichiarando di volere anche lui qualcosa di eccitante...» Non amando particolarmente le moto americane, ha chiesto un full custom radicale su base Ducati Panigale V4! Anche in quest'epoca che pare dominata dai social network, in cui le informazioni paiono girare in fretta alla velocità della luce, il potere della parola resta sovrano, soprattutto se è quella di un esperto, meglio ancora se amico. Winston ha già dimostrato di poter spaziare dai v-twin a MV Agusta, dalle cruiser alle sportive, con ecletticità rara, senza scendere a compromessi in fatto di stile. Ama sperimentare il più possibile e affronta i progetti più disparati su moto di varie Case, ma il primo amore non si scorda mai. Nel caso di Yeh coincide con Iron Guerilla, una Harley con ruote XXL che fonde soluzioni tecniche avveniristiche, linee nostalgiche e finiture raffinate in campo nero, con impiego omeopatico di ottone e filetti dorati. «Disegno retrò e finiture moderne sono quel che il pubblico apprezza nei nostri lavori, così a ogni cliente che richiede un Softail con le ruote grosse mostro le immagini della Crowned Stallion o di altre special con cerchi billet larghi, freni e sospensioni di derivazione sportiva. In questo caso il confronto si è concluso così: quanto sarebbe figo combinare questi due stili diversi? Certo, ruote "grasse" e ruote larghe non sono la stessa cosa. Per un look massiccio ci vogliono gomme a spalla alta, il massimo resta sempre il230/60 B15 Avon Roadrunner reso celebre da Russell Mitchell di Exile. Lo abbiamo usato varie volte a cominciare dalla Crowned Stallion, è tozzo ma tutto sommato gestibile...» Per bilanciare, Winston sceglie un Metzeler 200/60 R 16 anteriore, il tutto su cerchi Roland Sands Design con schema Diesel. Il cerchio anteriore è un 5" x 16" mentre il posteriore è 7" x 15". Il customizer di Formosa trova necessario un avantreno di spessore, sul piano tecnico e su quello più squisitamente estetico. Massicci gli steli rovesciati Öhlins FGRT301 che adatta al telaio Softail di ultima generazione tramite piastre di sterzo Rough Crafts. Altra soluzione pregevole e ricavata dal pieno è il piedino sinistro della forcella, disegnato per alloggiare davanti e dietro pinze radiali Beringer a quattro pistoncini che mordono un disco RSD Diesel. Si ottiene così l'aspetto leggero del disco singolo, senza rinunciare alla potenza frenante del doppio disco. Un'altra raffinatezza artigianale è l'impianto di scarico che mostra influenze drag racing, le stesse che colpirono Dick Allen negli Anni 70. Willie G. Davidson le ricordò nel disegnare il Low Rider FXS. Decisamente nostalgico il sellino singolo, realizzato modificando una base Biltwell Inc. ricoperta in pelle. Per il parafango posteriore portante e la necessaria copertura del sottosella Winston si affida a Fred Kodlin. Modificato il serbatoio di serie per armonizzarlo con la sezione frontale della moto. Lo alleggerisce esteticamente la rimozione del cruscotto originale Fat Boy, degnamente sostituito dal piccolo schermo a cristalli liquidi dello Street Bob. Viene posizionato al centro dei riser impiegando un accessorio Rough Crafts piuttosto richiesto. Il marchio di Taiwan firma anche il manubrio e le manopole realizzate a quattro mani con Arlen Ness. Ancora una volta la scelta dei comandi manuali ricade su Rebuffini RR90 visto che sono tra i pochi, se non gli unici, a dialogare col sistema Can-Bus originale H-D. Rebuffini fornisce anche l'attuatore idraulico per la frizione. I comandi centrali a pedale Performance Machine rendono più efficace la posizione di guida in curva; sono completati da pedane Rough Crafts e Arlen Ness. Da questa coproduzione scaturiscono i coperchi di testate e distribuzione. Filtro aria, tappo del serbatoio e griglia sul faro anteriore sono best seller Rough Crafts. Lo stesso dicasi degli indicatori di direzione anteriori e posteriori multifunzione Koso a LED. Il progetto è ultimato con dettagli in materiali compositi SFC Simon Fiber Craft, collarini dei copriaste ed emblemi in ottone fusi da 2 Abnormal Sides. Line & Circle Custom Paint firma la livrea notturna. www.roughcrafts.com

pneumatici a spalla alta e cerchi di diametro ridotto: lo stile bobber reinterpretato oggi dal geniale winston yeh

Massiccio il retrotreno dominato dal 230/60 B 15 Avon Roadrunner.

Rough Crafts realizza filtro aria e piedino speculare sinistro.

Artigianale lo scarico che nasconde il coperchio del cambio Rebuffini.

Comandi centrali billet Performance Machine con pedane Rough Crafts.

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TEsto giuseppe roncen foto JL Photography

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