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Allevare Alpaca come, dove e perchè

Gli Alpaca sono animali docili, mansueti e affettuosi, hanno dei musetti vispi e simpatici e possono vantare una storia millenaria. La loro fibra è molto pregiata, il pelo infatti è forte, lucido e, soprattutto, molto caldo. Pensate che lo sapeva iniziarono ad allevarli e, di conseguenza ad addomesticarli, ben 5000 anni fa. il Guanaco e La Vigogna, appartiene alla famiglia dei camelidi sudamericani ed è parente dei più famosi cammelli e dromedari. Come aspetto ci ricorda molto la pecora, anche se ha dimensioni più grandi e il collo molto più lungo.

HUACAYA E SURI

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Esistono due razze di Alpaca: la razza Huacaya e la razza Suri. L’Huacaya produce una fibra ondulata molto simile in apparenza a quella delle pecore, mentre il Suri produce un vello liscio e brillante somigliante alla tano circa il 10% della popolazione totale di Alpaca esistente al mondo e sono dunque animali rari che producono una fibra più pregiata e ricercata dall’industria tessile.

ANIMALE RUSTICO

L’Alpaca è un animale molto rustico e non richiede particolari attenzioni, è un ruminante e in media ogni soggetto mangia circa un kilogrammo di vegetali al giorno, fieno o pascolo e, come tutti i camelidi, non necessita di grandi quantità di acqua. Un ettaro di terreno può arrivare ad ospitare anche 12 esemplari. Per l’allevamento bisogna però provvedere alla sua sicurezza e salute; gli Alpaca hanno infatti bisogno di un recinto, anche semplice, ma di protezione dagli eventuali predatori e di un ricovero per la pioggia e il sole estivo. ticare i regolari controlli veterinari. Le femmine di Alpaca raggiungono la loro maturità sessuale verso i 18 mesi di vita mentre i maschi sono pronti per la riprodu gestazione è di 11 mesi e mezzo e il piccolo di Alpaca viene chiamato Cria e normalmente alla nascita pesa dai 7 ai 10 chilogrammi. L’Alpaca ha una vita media che varia dai 15 ai 20 anni e il peso si aggira mediamente sui 55 chilogrammi per arrivare anche ad 80 per gli stalloni.

EFFETTO CONQUISTADORES

conoscere questo simpatico animale andino la cui fibra chiaramente ancora oggi ha una valenza importante sul mercato dell’industria tessile mondiale. Motivo

per cui parliamo proprio di allevamento. Dobbiamo però ancora fare un piccolo riferimento alla storia del nostro amico conquistadores spagnoli in Sud America, praticamente se ne rischiò la sua totale estinzione. Le popolazioni locali, per logiche di difesa dagli invasori europei, furono costrette a lasciare le pianure e salire sulle vette e, di conseguenza, con loro dovettero ambientarsi anche gli animali ormai diventati domestici. paca dunque mutarono le loro abitudini e diventarono da animali di pianura ad animali di montagna.

FIBRA TESSILE

Scorre il tempo, passano i secoli e arriva il 1800 periodo fondamentale per la riscoperta e la rivalutazione della pregiata fibra Titus Salt incomincia a produrre vestiti da donna proprio con la lana di Al sa, ma per molto tempo il alla Svizzera, Germania, Canada, Stati Uniti, e via dicendo un po’ ovunque da quell’inizio 800 c’è richiesta di materia prima; ed ecco che la lana del nostro Alpaca come 5000 anni prima ricercata sul mercato ed ha un valore.

ALLEVAMENTO POSSIBILE

Ma di Alpaca nel mondo ad allevarli? Anche qui da

Attualmente in Italia i camelidi sudamericani sono pochissimi e le nostre aziende tessili sono costrette ad acquistare la sua pregiata bra oltreoceano

dove c’è richiesta di pro Sud America ce ne sono circa 5 milioni, 4 milioni sono quelli allevati in Perù, mentre da noi in Europa vivono solo 20.000 esemplari circa. Alcuni nelle steppe fredde dei paesi scandinavi altri in paesi dai climi più temperati e caldi dell’area dito, l’allevatore, lo ricava dalla vendita dei cuccioli e, chiaramente, dall’importante fibra.

QUANTO PRODUCE

Un Alpaca produce in media dai 2,5 ai 4 kilogrammi di fibra all’anno. Ho già detto che non necessitano molte cure per il loro allevamento, gli Alpaca sono animali territoriali e docili di indole calma e non aggrediscono ne le persone ne gli altri animali. Pensate che possono diventare addirittura animali da compagnia e vivono tranquillamente vicino ai bambini anche a quelli più piccini. Sono timidi, curiosi e la loro intelligenza consente un facile addestramento. Dunque, in poche parole, la scarsità di Alpaca sul mercato mondiale ne giustifica il valore. Se poi pensiamo all’alta richiesta della loro pregiatissima lana non dovremmo sbagliarci nel dire

che il prezzo possa crescere con una certa costanza. presenti sono pochissimi e le nostre aziende tessili che utilizzano la fibra sono ovviamente costrette ad acquistarla in Sud America per lo più in Perù.

TUTELA TERRITORIO

C’è poi un altro concetto molto importante quando si parla di allevamento di Alpaca in zone di montagna: la tutela del territorio. le per certi versi definibile ecologico, non danneggia i terreni, possiede infatti sotto i piedi dei cuscinetti simili a quelli dei cani, è un animale calmo che non tende a danneggiare gli alberi o strappare le radici. Le sue feci poi sono considerate un ottimo fertilizzante organico. Allevare Alpaca potrebbe tradursi in reddito per chi resta a vivere in montagna e in tutela del territorio della montagna stessa. Ma cosa si produce con la fibra di Alpaca e quando si deve procedere con la tosatura?

TOSATURA ANNUALE

Come per la riproduzione anche la tosatura ha cadenza annuale e la si effettua durante la stagione primaverile. La lana è rinomata per la leggerezza, il tocco setoso; è calda e anallergica al punto da essere utilizzata per la produzione di abbigliamo intimo per i neonati. Sono stati selezionati dalle industrie tessili ben 22 colori naturali: dal bianco puro al nero, al grigio, marrone, crema, beige, per non parlare delle varie sfumature. Logicamente la lana dei piccoli Cria è più pregiata e richiesta. Elegante e morbida la fibra di Alpaca è utilizzata per la creazione di tessuti tra i più pregiati al mondo, è più resistente e calda rispetto a quella della pecora e può essere mischiata con seta, mohair ed altro. Un capo in Alpaca è un capo prezioso che dona gioia a chi lo possiede.

AMANTI MONTAGNA

La tosatura è per l’allevatore come una sorta di vendemmia per chi produce vino, in più dopo la tosatura si può valutare e monitorare al meglio lo stato di salute dell’animale; senza lo spesso strato di fibra ci si rende conto di eventuali problemi: magrezza, parassiti, e in generale se l’animale gode di buona salute. Ci sarebbero ancora molte cose da dire e da scoprire su questo particolare animale che in futuro potrebbe rivelarsi come soluzione ottimale per tanti amanti della montagna.

Notizie dalle aziende Ristrutturazioni: perchè è importante avere un unico e serio interlocutore

Dalla qulità dei prodotti a quella della manodopera, la filosofia aziendale fa la differenza

Mi chiamo Fabrizio Lai, sono nato a Cuneo nel 1980, ho iniziato a lavorare molto giovane. Nel 2005 ho aperto una mia ditta individuale operante nel settore elettrico, ambito nel quale, oltre a una piccola parentesi nel settore edile, ho sempre lavorato. Gli inizi sono stati molto difficili, come, credo, per chiunque abbia deciso di abbandonare il posto da dipendente per mettersi in gioco nel ruolo, prima di imprenditore di se stesso e poi assumendosi la responsabilità di oltre 40 dipendenti. Dopo una breve parentesi in cui ero solo, è entrato in società anche mio fratello Raffaele che ha apportato un valore aggiunto a quanto già avevo imbastito. E’ nata cosi la Elettroimpianti Lai s.r.l. Abbiamo iniziato operando inizialmente nel settore dell’ impiantistica civile e industriale, per proseguire nella progettazione e nelle applicazioni di sistemi di automazione. La cosa più difficile è stato affermarmi come persona, come ditta, seria e professionalmente valida facendomi spazio tra aziende più radicate e presenti da tempo all’interno dei vari stabilimenti.

Circa 5 anni fa, abbiamo pensato che fosse giusto portare il nostro know out anche in ambito domestico e abbiamo quindi creato, oltre alla divisione elettrica, anche la divisione Edile in modo da poter portare nell’ambito della ristrutturazione e delle costruzioni questo concetto, e nonostante il nome Elettroimpianti Lai possa far immaginare che ci occupiamo “solo” di impianti elettrici, nella realtà operiamo su diversi fronti: abbiamo ottenuto l’iscrizione all’Albo dei Gestori Ambientali e si occupa anche di smaltimento amianto e nuove coperture, sempre nell’ottica della differenziazione mentre la divisione meccanica si occupa invece

di lavorazioni in ferro. Questa diversificazione, finora ci ha aiutati nel tempo a navigare nelle acque tempestose delle passate crisi economiche. Purtroppo è arrivata la Pandemia, una cosa diversa da tutto quello che avevamo vissuto e passato finora, e che, richiede diverse azioni per poterla fronteggiare al meglio. E’ pur vero che noi possediamo il codice Ateco 43.21.01, che ci ha permesso di poter almeno in parte lavorare. Ma questa crisi si è presentata subito subdola e anomala, non solo ha messo in difficoltà tutto il tessuto economico italiano, ma ha, per la prima volta, agito trasversalmente, senza riguardare settori specifici, e, inoltre, mettendo anche a rischio la salute di tutti noi. Da questo punto di vista ci siamo attrezzati al meglio, adottando fin da subito i protocolli legislativi: mascherine, guanti, tamponi rapidi, distanziamento, controllo sistematico della temperatura, abbiamo messo in atto tutto quanto in nostra facoltà. La filosofia aziendale è sempre stata, come è quindi chiaro fin dalla fondazione, volta alla qualità del servizio offerto, che ritenia mo debba necessariamente partire da una selezione dei prodotti trattati ed installati, per arrivare alla qualità della manodopera offerta.

Biodinamica teoria e pratica all’azienda agricola Terre di frutta di Cavour

mento di via Bagnolo nel comune di Cavour gentilmente concesso dall’Azienda Agricola Biodinamica Terre di Frutta di Bunino Alberto, si è tenuta una dimostrazione pratica di macchinari e di nuove e differenti metodiche di semine e di mantenimento, sovesci e cover crops biologici. Diverse le aziende di mezzi tecnici all’evento: Frandent Group, Massano A. di Massano Valerio, Barale Stefano e Bella srl oltrechè alla fondazione per la ricerca e lo sviluppo piemontese Agrion, la ditta sementiera Arcoiris e Amici Biodinamici. La giornata è stata suddivisa in più parti: in un primo momento, le spiegazioni e riflessioni tecniche e solo in un secondo momento la prova tecnica in campo, con la presenza dei tecnici delle aziende costruttrici e dei tecnici dell’azienda agricola con a seguito un ricco buffet, nel pieno rispetto delle normative anti-Covid19. Per poter parlare di cover crops (e quindi delle diverse pratiche ecofriendly) è però fondamentale capirne il concetto: sono colture intercalari tra le due principali che apportano numerosi benefici agronomici al terreno: tra i principali, annoveriamo la fissazione dell’azoto nel terreno con l’impiego di colture leguminose come trifoglio veccia e pisello e la protezione dello stesso da effetti disgreganti provocati da fenomeni idrici di diversa natura e dal ruscellamento. hanno spiegato sapientemente i tecnici dell’azienda agricola Terre di Frutta, sono molteplici e da anni ripagano in termini di fertilità il terreno e a livello economico anche l’azienda agricola. Ultimamente però, in un’ottica di innovazione e sperimentazione, come spiegava il tecnico Alberto Bunino dell’azienda agricola Terre di Frutta, si è deciso di integrare l’attività biologica e di salvaguardia del terreno con

Evento il 27 maggio scorso, con la partecipazione di Frandent Group, Massano, Barale Stefano, Bella srl, Fondazione Agrion, Arcoiris e Amici Biodinamici

i principi della agricoltura biodinamica, conseguenza del naturale miglioramento e innovazione che da anni, come azienda agricola, viene seguito. L’agricoltura biodinamica merita certamente un approfondimento, dato che è cardine delle coltivazioni dell’azienda Terre di Frutta che da anni si fa oramai portatrice dei numerosi vantaggi che essa apporta. Per agricoltura biodinamica intendiamo un insieme di pratiche agronomiche, spirituali e antropofisiche volte ad attivare la vita nella terra con il fine ultimo di liberare sostanze nutritive utili per le piante e che possano essere quindi assimilate. E’, come è evidente, un insieme complesso di pratiche che passano dalla particolare cura della fertilità del terreno secondo un certo dettame rigido al rispetto e armonia con le leggi di crescita naturali della pianta. so biodinamico e biologico, sono innumerevoli specialmente a livello economico e produttivo, ma come giustamente evidenziato, una parte fondamentale della resa aziendale è l’abbattimento dei costi tra cui anche quelli di manutenzione straordinaria delle macchine e la scelta di partner vincenti. Ecco dunque che da innumerevoli anni, anche tramite prove comparative aziendali (come citato più volte dal tecnico e conduttore Alberto Bunino di Terre di Frutta), si è selezionato quanto di meglio il mercato potesse offrire ovviamente nel settore meccanico e, dopo alcuni anni di laboriosa preparazione, si è deciso di aprire le porte aziendali e di portar ciò che di buono con duro lavoro si è scoperto e selezionato. Per quanto riguarda la preparazione del terreno, hanno fatto bella mostra di sè le macchine firmate

Frandent, in modo particolare gli erpici rotanti Eternum in esposizione e poi in campo il modello R15, studiato appositamente per operare su terreni estremamente forti e sodi, per un lavoro di qualità indiscutibilmente superiore ma anche garanzia di grande durata, da anni perseguita da Frandent Group con stress test specifici sempre superati con grandi lodi. L’azienda meccanica Massano invece ha partecipato con erpici di vario genere già in dotazione dell’azienda agricola Terre di Frutta, da tempo cliente delle quattro realtà presenti, e con lo straordinario Know How maturato in oltre 30 anni di progettazione e costruzione di macchine agricole per la lavorazione del terreno e con la mission aziendale di soddisfare le più disparate richieste dei clienti tenendo a mente anche di essere il miglior professionista nella personalizzazione delle attrezzature, diventando leader mercati extra nazionali. L’azienda meccanica Bella di Piscina (To), da anni impiegata nel settore delle cover crops, interramento liquami e alla costante ricerca di qualità e innovazione, ha fatto gran bella in campo alcuni erpici a dischi Flex abbinati alla seminatrice APV (di cui è concessionario per parte della provincia di Torino). Superfluo descrivere il magistrale lavoro fatto dall’attrezzatura agricola: grazie

Ore 9.30 - 9.50: importanza delle cover e dei sovesci Ore 9.50 - 10.10: Antonio Lo Fiego /Enrico Gabrielli (Arcoiris): miscele da sovescio biologiche Ore 10.10 - 12.30: Alberto Bunino (Az. Terre di frutta) e ditte mezzi tecnici: illustrazione macchinari e prove pratiche di differenti metodiche di semina dei sovesci e cover crops in base alle tipologie dei terreni ed epoca di semina

a dimensioni studiate e alla tecnica e disposizione combinata dei dischi la macchina restituisce un terreno correttamente livellato, sminuzzato (quindi un letto ideale per la semina) e per l’appunto seminato con la combinata opzionale APV. Stefano, concessionaria Fendt e Merlo, che ha colto l’occasione per esporre in campo i nuovi ritrovati della tecnologia tedesca Fendt, ed in particolare delle nuove macchine serie 200, tra cui 211S, 211V e 211P. Trattrici ideali per la massima maneggevolezza e le elevate prestazioni (motore AGCO da 3,3l conforme alla fase V della normativa europea) con peso e ingombri ridotti al minimo, oltre a una nuova cabina e al nuovo concetto di aumento di potenza Fendt Dynamic Performance. A seguire delle prove tecniche, e nella conclusione della giornata, i partecipanti hanno avuto modo di allietarsi con un piacevole e ricco buffet e per i confronti agronomici di rito con tecnici meccanici, agronomi, tecnici biodinamici e titolari dell’azienda agricola Terre di Frutta.

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