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Mercato dei suini in leggera ripresa
from L’Imprenditore Agricolo Giugno 2021
by L'Imprenditore Agricolo - Agricoltura, Zootecnia, Fisco Approfondimenti -
L’emergenza Covid rallenta in misura significativa. Il numero di vaccinazioni che cresce di giorno in giorno e una progressiva riduzione dei contagi lasciano intravedere la possibilità concreta di uscita dal tunnel. La decisione di allentare le restrizioni è stata definita un “rischio ragionato” ed è stata giustamente legata a una scommessa sulla crescita economica, fondamentale per salvare il paese.
RIPARTENZA ECONOMIA
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I comportamenti corretti per tenere sotto controllo l’epidemia e una politica economica capace di spendere risorse per rimettere in moto l’economia e investire in progetti per lo sviluppo sostenibile sono senza dubbio la strada da seguire. Lo dicono anche i dati. Le indicazioni che stanno arrivando, infatti, convergono su previsioni positive e il Fondo monetario internazionale, sulla scia di quanto fatto anche dall’Ocse, ha recentemente rivisto al rialzo le sue stime, sia per l’economia mondiale, sia per quella italiana.
ANDAMENTO PREZZI
In maggio il prezzo medio dei suini da macello ha grossomodo confermato il prezzo medio di aprile. Sono invece continuate a crescere le quotazioni dei suini da allevamento. Ancora tensioni all’interno delle Commissioni Uniche Nazionali; in particolare, quella dei suini da macello ha ricorso più volte, anche nel mese di maggio, al Comitato dei Garanti, non avendo trovato un accordo sulle

quotazioni. Il Comitato dei Garanti ha fatto ricorso, in taluni casi, alla misura del “range di prezzo” non riuscendo a trovare un accordo per un valore medio. Il prezzo medio del mese di maggio dei suini
da macello destinati al
circuito tutelato è stato pari a 1,381 euro/kg per gli animali di peso 160-176 kg, con un calo del -0,33% rispetto al mese precedente.
VARIAZIONI TENDENZIALI
Positiva la variazione tendenziale rispetto al maggio 2020, con un incremento del +22,32%. Un primo bilancio dell’inizio anno evidenzia invece una netta diminuzione del prezzo medio dei primi cinque mesi pari a -7,09%. Si è passati da euro 1,452/kg dei primi cinque mesi 2020 a euro 1,349/kg dei primi cinque mesi 2021. Trend congiunturale in lieve rialzo, invece, per le quotazioni dei suini da allevamento. Il Comitato dei Garanti è intervenuto anche nella CUN suini da allevamento, dove ha definito le quotazioni degli animali nelle due settimane centrali del mese di maggio. In particolare, il prezzo dei suinetti di peso di 30 kg è salito del +3,35 rispetto ad aprile, raggiungendo il prezzo medio di euro 3,741/kg. Un lattonzolo di 28 kg costa oggi circa 105 euro.

QUOTAZIONI INTERNAZIONALI
A livello europeo le quotazioni, nei primi quattro mesi dell’anno, risultano sottotono, soprattutto se confrontate con le quotazioni dei primi mesi 2020. Il confronto, riguardo il primo quadrimestre, è impietoso: Paesi Bassi -22,98%, Danimarca -27,29%, Germania – 28,18%, Francia -13,95%, Spagna -11,73% e Italia – 12,52%. La Germania ha patito il blocco delle esportazioni ed ha registrato il maggior calo dei prezzi (vedere tabella 1 pubblicata sotto, Fonte
Tab. 1 - Andamento dei prezzi dei suini nei principali paesi europei Confronto 2021/20 primi quattro mesi (Prezzi a PM ad eccetto di Italia e Spagna PV) Fonte MPB - France - CUN Italia

MPB France). Per contro, i prezzi negli Stati Uniti hanno continuato a salire, avvicinandosi ai record del 2014 in un contesto di debole offerta e domanda in aumento.
SUINO PESANTE
I dati del RIFT (Registro Italiano Filiera Tutelata) evidenziano per il prossimo trimestre un flusso produttivo inferiore allo standard. I dati delle marchiature dei suinetti nati nei mesi di settembre, ottobre e novembre 2020 evidenziano un calo intorno al 5-6% rispetto al passato e questo scaturirà una disponibilità ridotta di suini grassi nel trimestre estivo di giugno-agosto 2021. I dati pubblicati da Anas inerenti la consistenza
suinicola a livello euro-
peo di fine dicembre 2020, evidenziano, nel complesso, un andamento positivo: consistenza suinicola totale nel dicembre 2020, +2,1%, consistenza scrofe -0,5%. Quest’ultimo dato ci dà indicazione che nel 2021, presumibilmente, non ci sarà un aumento di produzione.

ESPORTAZIONI EXTRA UE
Le esportazioni di carne suina da parte dell’Unione Europea verso i Paesi extra UE sono aumentate del 12,95% nel 2020. Di gran lunga la maggior parte è andata alla Cina, aumentando il suo commercio con l’UE di circa 1 milione di tonnellate. Sebbene i casi di PSA in Germania abbiano portato a restrizioni commerciali immediate
Poca merce disponibile, quotazioni contrastanti, ma globalmente in crescita, mentre salgono vertiginosamente i costi di produzioni

sulle esportazioni verso partner chiave (Cina, Corea del Sud e Giappone), altri Stati membri dell’UE sono stati in grado di colmare il vuoto lasciato dagli operatori tedeschi. Altri paesi dell’UE, come Belgio, Ungheria e Polonia, stanno (ancora) affrontando restrizioni all’esportazione simili. Dopo due anni di crescita record, le esportazioni diminuiranno, ma rimarranno comunque a livelli molto elevati. Il settore della carne suina cinese
sta iniziando a riprendersi, ma continuano a emergere nuovi casi di PSA che potrebbero rallentare i progressi. Il recupero dalla PSA in altre regioni asiatiche richiederà ancora più tempo. Nonostante la ricerca di un vaccino contro la PSA, non sono stati riportati studi o progressi di successo.
PREZZI E COSTI
La Rabobank ha pubblicato recentemente un outlook che riporto in estrema sintesi: I prezzi globali del suino sono in aumento nella maggior parte dei mercati, poiché i trasformatori si affrettano a trovare forniture adeguate. Rabobank prevede una graduale ripresa del patrimonio suinicolo, ma l’aumento dei costi e l’incertezza della domanda dovrebbero moderare il ritmo di crescita. Le aspettative di produzione inferiori hanno lasciato il mercato a corto di carne suina, proprio mentre la domanda sta iniziando a rafforzarsi. Lo squilibrio sta facendo aumentare notevolmente i prezzi della carne suina in molti mercati, che viene lenta-
mente trasferito ai consumatori, contribuendo alle tendenze inflazionistiche generali.
CINA
Le perdite di popolazioni di suini dovute a nuovi focolai di PSA e problemi di salute stanno rallentando il recupero. Sebbene al di sotto delle aspettative precedenti, la mandria di scrofe è stabile rispetto al 2020 e si espanderà fino alla fine dell’anno con il proseguimento degli sforzi di ripopolamento. Anche con un previsto aumento della produzione, la Cina rimane in un deficit di carne di suino e continuerà


ad importare grandi quantità. La domanda è debole a causa della pandemia e degli alti prezzi relativi delle carni suine al dettaglio.
USA
I prezzi dei suini sono aumentati del 68% da inizio anno, grazie a forniture più limitate di suini sul mercato e forti valori per i suini. La forte domanda di prosciutti e pancette, insieme a importazioni inferiori e scorte limitate congelate, dipingono una situazione per ora favorevole. La disponibilità di manodopera rimane una sfida e contribuisce ai prezzi dei prodotti. I prezzi elevati delle carni suine pesano sulle esportazioni e probabilmente rimarranno un vincolo sui volumi.
EUROPA
I prezzi del suino nell’UE sono rimbalzati del 22% dall’inizio dell’anno, grazie alla scarsa offerta di suini e al graduale miglioramento della domanda. Sebbene siano ancora ben al di sotto dei livelli trainati dalle esportazioni dello scorso anno (-16% su base annua), i prezzi più elevati aiuteranno a compensare l’aumento dei costi dei mangimi. Anche in condizioni difficili, la produzione sta crescendo in Spagna, Danimarca e Paesi Bassi per compensare il lieve calo in Germania e Italia. Le esportazioni rimangono forti, nonostante i divieti commerciali relativi alla PSA per la carne suina tedesca.
BRASILE
I produttori stanno lottando per compensare un aumento del 99% dei costi di alimentazione a seguito dei ritardi nella semina e di un primo raccolto deludente. La debole domanda interna


di carne suina, a causa dei blocchi pandemici e della fine degli stimoli economici, ha più che compensato il vantaggio delle esportazioni record, pesando sui prezzi del suino e della carne suina.
SPERANZE CINESI
L’àncora di salvezza del mercato suinicolo europeo è rappresentata dall’export verso la Cina, che nel 2020 ha rappresentato 3,346 milioni di tonnellate di prodotto. L’export 2020 verso la Cina, pari a 3.346.588 tonnellate, ha rappresentato il 13,94% dell’intera produzione suinicola dell’Unione Europea. A medio-lungo termine, la ripresa della produzione interna della Cina, potrebbe incidere negativamente sull’export europeo e non sarà facile sostituire, anche solo in parte, un canale commerciale di questa imponenza.
MERCATO NAZIONALE
Per quanto riguarda le quotazioni sul mercato nazionale, nel breve termine, le previsioni sono buone. La diminuzione dell’offerta di suini del circuito tutelato, stimata del 5-6% nel periodo estivo, dovrebbe scaturire un aumento del prezzo in misura considerevole.
COSTI ALIMENTAZIONE
La nota dolente sono l’aumento dei costi di produzione ed in particolare dell’alimentazione. Soia e cereali, che rappresentano all’incirca i due terzi dei componenti dell’alimentazione dei suini, hanno registrato nell’ultimo semestre aumenti che variano dal 40% al 50% e incidono pesantemente sul conto economico degli allevamenti.
