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A Murazzano i custodi della Razza delle Langhe

50 anni fa gli esemplari erano 45.000. Oggi, pur in crescita, arrivano appena a 3.000. Parliamo della pecora da latte “Razza delle Langhe”, animale in via di estinzione. Ad allevarlo ancora oggi, e a preservare un elemento della tradizione agricola della provincia di Cuneo che altrimenti andrebbe perduto, c’è la famiglia Allaria a Murazzano, con l’azienda agricola una ventina di anni fa da una forte passione per l’agricoltura.

PECORE “BIELLESI”

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Come detto, l’allevamento di Murazzano nasce circa 20 anni fa. «Mia madre Giovanna era postina, mio padre Franco muratore – racconta Valentina Allaria, oggi coadiuvante nell’azienda di famiglia –, appassionati di campagna e animali, si sono “innamorati” di una cascina che vedevano dal balcone e l’hanno acquistata. Hanno iniziato con le pecore “biellesi”, razza rustica, per tenere puliti i campi intorno a casa (oltre, poi, a qualche mucca e qualche cavallo)». Quindici anni fa gli Allaria decidono di lanciarsi sulla Razza delle Langhe, pecora autoctona delle colline del territorio di Murazzano. Oggi in via di estinzione.

CASCINA FORLETTO

quello della cascina in cui si trova l’allevamento) contava 20 capi, che nel tempo

sono aumentati fino ad arrivare ai circa 470 attuali. no lasciate a riposo; sono avvicinate al montone a fine agosto e partoriscono intorno a gennaio-febbraio. Gli agnellini restano con la madre per due mesi (in cui non avviene la mungitura). Le femmine vengono poi tenute, mentre i maschi venduti a circa tre mesi di vita. La mungitura, dunque, avviene dai mesi primaverili fino a dicembre. «Questa razza – dicono gli Allaria – produce più o meno un litro e mezzo di latte in primave viamo intorno ai 3.000 litri a settimana, poi i numeri calano».

LATTE E FORMAGGI

va soltanto il latte, cosa che in parte prosegue ancora oggi. Poi, quattro anni fa, è cominciata la produzione di formaggi, riscoprendo antiche e preziose tradizioni del territorio. Dopo le prime “tume” vendute (con successo) sui mercati agricoli locali, sono arrivati il pecorino, lo yogurt di pecora, la ricotta e il bruss. Prodotti genuini, che gli Allaria vendono in fiere e mercati del territorio di Dogliani, Carrù e Murazzano. «Anche noi, ovviamente, abbiamo risentito delle difficoltà legate alla pandemia passati i mercati agricoli erano fermi e il latte non veniva più comprato. Come ne siamo usciti? Facendo tanto pecorino. Sebbene la stagionatura sia un procedimento complesso e abbia tante incognite (per esem-

L’appassionata storia della famiglia Allaria, che vent’anni fa ha acquistato la cascina dei sogni salvando le pecore autoctone dall’estinzione

pio legate all’umidità), è stata una carta per uscire dall’impasse e non buttare il latte».

ALLEVAMENTO NATURALE

Le pecore degli Allaria vengono allevate in modo completamente naturale, a partire dall’alimentazione. D’estate mangiano tanta erba fresca, d’inverno il fieno prodotto nella stagione calda, oltre a orzo (auto-prodotto) e ad una piccola quantità di mangime stalla ci sono ben 14 ettari recintati, in cui gli animali pascolano liberamente. Dalla primavera fino a dicembre, al mattino, le pecore vengono addirittura portate in pascoli esterni alle recinzioni. Verso le 10.30-11.00 tornano in stalla: il caldo non le farebbe mangiare.

ANIMALI “GIARDINIERI”

Forletto” siano un po’ i “giardinieri” del territorio di Murazzano. «Siamo in Alta Langa, a 740 metri sul livello del mare – affermano gli Allaria –. Ci sono tanti prati scoscesi che sono modellati, anche visivamente, dalle pecore. Questi animali sono molto importanti per territori tengono in ordine e lo tengono vivo. Così come tengono vivi i sapori di un tempo. Valentina Allaria

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