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Esercizi

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Istruzioni

Istruzioni

Curarsi, Lavarsi

Gli atti quali curarsi, lavarsi, ma anche guardarsi, pettinarsi, truccarsi, implicano un isolamento che non ha uguali tra gli altri ambienti domestici. Il bagno è il luogo in cui ci troviamo a considerarci come corpo e in questo come parte della natura.

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«In questa deriva verso la liquefazione degli spazi e delle atmosfere, c’è qualcosa che resiste alla simbiosi e all’amalgama universale: il bagno. In ogni casa questa stanza è l’espressione di una differenza irriducibile. Meglio, di un desiderio ostinato di estraneità. Ogni bagno è l’espressione architettonica di un insopportabile dandismo domestico: uno spazio-tempo che si rifiuta di sovrapporsi agli altri, di confondersi con gli altri, di ammettere che la vita che ospita al suo interno possa aver luogo anche al di fuori»1 .

Nonostante la sua rigida e inflessibile separazione dal resto della casa, al suo interno il bagno acquisisce sempre più importanza e soprattutto, conquista sempre più metri quadrati: i bagni sono sempre più grandi e numerosi. Ma la loro importanza non si esprime solo attraverso la dimensione: pur rappresentando il bagno lo spazio della massima intimità è uno dei luoghi maggiormente esibiti, in un certo senso è anche uno spazio di rappresentanza. Il bagno manifesta spesso una notevole espressività formale, è forse uno degli spazi più

Luoghi Invocanti: Stare, Percepire

Abbiamo fino qui evocato per la casa uno spazio neutro, plasmabile, adattabile, che avvolge e contamina i nuclei meno elastici dell’abitazione, quelli costituiti dalle funzioni più connotate: lavarsi, purificarsi, cucinare e dormire; una casa formata da situazioni più o meno connesse o collegabili tra loro. Una struttura articolata, non esclusivamente e rigidamente composta da vani statici. « Una rete di momenti giustapposti nella quale è impossibile riconoscere uno schema gerarchico o funzionale che ne sia rappresentativo»5. Questa neutralità è però principalmente riferita alla funzione e alla capacità della casa di adattarsi agli usi e alle conseguenti configurazioni, ma non alla qualità dello spazio che anzi dovrebbe acquisire identità e spessore. Come abbiamo già più volte evidenziato le forme che lo spazio acquisisce influenzano fortemente l’intensità dell’esperienza. Come sottolinea bene Iñaki Ábalos, la «forte intensità del legame personale con lo spazio come fenomeno sensibile, tanto emozionale quanto intellettuale»6 rappresenta un aspetto fondamentale del valore dell’esperienza che si può vivere in uno spazio. I luoghi possono chiamare a sé, spostandoci verso di loro e scuotendoci nel profondo. I luoghi sono “invocanti” nella misura in cui innescano una pulsione, un desiderio che ci spinge verso l’altro da sé e portano a

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