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Lotta ai disturbi alimentari, giovani protagonisti
Anoressia, bulimia, sono molteplici i disturbi alimentari e nutrizionali che in Italia colpiscono circa 3 milioni di persone. Un problema di stretta attualità e dai risvolti drammatici che miete ogni anni 3mila vittime colpendo in particolare la fascia d’età dai 10 ai 25 anni, sebbene aumentino anche i casi di persone mature. Uno scenario che ha portato il Comune di Venezia ad aderire con varie iniziative alla Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla per sensibilizzare i cittadini a questo problema. “Questa malattia – ha spiegato la docente Sandra Zodiaco – non viene subito percepita come tale, da chi ne è colpito: è importante perciò che chi gli è vicino ne colga i segni, per poterla combattere prima possibile”. “Da qui - ha continuato la regista Minicleri – è nato uno spettacolo, che abbiamo intitolato ‘La voce’, che è però muto, perché a parlare sono appunto il corpo ed il cuore dei personaggi. Uno spettacolo che abbiamo presentato in questo ultimo anno, nei ‘matinée’ al teatro del Parco, già a circa 2.500 studenti delle superiori, corredato da domande e osservazioni che poi i ragazzi hanno presentato, in forma anonima, agli specialisti presenti, e che ci hanno permesso di individuare vari casi, non ancora conclamati. E abbiamo chiesto ai giovani di raccontarci i loro desideri, realizzando con questi, una sorta di ‘mappa’, che abbiamo presentato, assieme allo spettacolo, agli adulti, ai docenti, ai medici” di Venezia e Mestre è una testata giornalistica di proprietà di Srl

Per la presidente del consiglio comunale, Ermelinda Damiano: “questa malattia può essere combattuta, e vinta, solo attuando importanti azioni di prevenzione e sensibilizzazione, specie, ma non solo, tra i giovani, le loro famiglie, la scuola. È necessario dialogare con i ragazzi e anche far conoscere i giusti percorsi per curarsi”.
Siamo agli sgoccioli
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.
Questa edizione raggiunge i quartieri di Venezia e Mestre per un numero complessivo di 80.000 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
Chiuso in redazione il 17 marzo 2023
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< Già nel 2022 abbiamo affrontato la siccità e la cronica mancanza d’acqua, ma quest’anno, prevedono gli esperti, potrebbe anche essere peggio. Così a metà marzo arriva l’ordinanza regionale per cercare di fare economia di acqua, risorsa sempre più rara e preziosa. Eppure non dovrebbe essere così: il Veneto è attraversato da fiumi importanti, ha una catena montuosa ben sviluppata, una pianura fertile, nonostante l’avanzata del cemento. E poi ha sempre avuto a che fare con l’acqua, sia quando è troppa che quando è troppo poca. Ma adesso siamo davvero agli sgoccioli e non si può continuare a sospirare “chissà che piova, prima o poi”. Perché di pioggia se ne vede sempre meno, salvo quando cade tutta insieme nell’arco di poche ore, spazzando via quel che trova e lasciandosi dietro altri danni ed emergenze. Ecco allora che si studiano provvedimenti per limitare l’uso dell’acqua, si riduce la portata di scoli secondari, si chiede ai cittadini di non annaffiare il giardino, come già è successo l’estate scorsa, poi si chiudono le fontane e si invita le famiglie ad usare con parsimonia la doccia. Ma tutto questo non basta, perché è solamente la punta dell’iceberg di un fenomeno che possiamo annoverare tra le conseguenze del cambiamento climatico che stiamo vivendo in questo inizio di millennio. Così scopriamo quanto è preziosa l’acqua e quanto non possiamo farne a meno, anche se a scriverlo sembra una banalità. Ed è inutile far finta di nulla o pensare che tutto prima o poi si aggiusti. Se c’è meno acqua è evidente che bisogna ridurre i consumi e usare al meglio quella che c’è. Bisogna anche pensare a come recuperare e conservare questa risorsa preziosa. In questo il Veneto è ancora indietro, perché secondo gli esperti riesce a trattenere appena il 5% dell’acqua piovana conto l’11% della media nazionale. Ecco allora un primo passo: avanti con gli invasi e le “banche dell’acqua”, utili per fare scorta ma anche per convogliare l’acqua in eccesso in caso di piene improvvise. Le idee non mancano, i progetti nemmeno, servono volontà di fare e risorse da impegnare.
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Lido di Venezia. Sarà l’estate del ritorno alla normalità, a partire dai mezzi pubblici a pieno regime
