Rovigo giu2016 n80

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Paulon e Moretti nominati assessori CUR

Dopo la protesta gli studenti attendono risposte

Le streghe son tornate Germana Urbani >direttore@lapiazzaweb.it<

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Lo stesso giorno, il giornale radio del mattino, tra un dato elettorale e l’altro, dava velocemente la notizia che l’Isis aveva bruciato 19 ragazze sulla pubblica piazza di Musul mentre centinaia di persone guardavano poter·fare Viale delle Industrie, senza 4 · Rovigo Tel.niente.

0425 1904870 Un film già visto qui da noi in occidente. La Santa Inquisizione bruciò le donne accusandole di stregoneria per centinaia di anni. Eravamo convinti, però, che tutto quell’orrore fosse finito.

Invece il fuoco torna protagonista nel peggiore dei modi. Le streghe son tornate? Era una strega Sara, la ragazzina di 22 anni arsa viva per la strada a metà maggio? E Carla, bruciata dal compagno a pochi giorni dal parto? E tutte le altre? Non passa giorno, quasi, senza che una donna venga uccisa.

Potrei scrivere il nome di quella di oggi ma il giorno in cui leggerete questo mio articolo, il nome della vittima sarà quello di un’altra. La storia di oggi, però, ve la racconto lo stesso. La vittima è 6 servizio a pag Alessandra, madre di due adolescenti, maestra elementare a Lazise. Aveva poco più della mia età.

A ucciderla, come sempre, lui, il suo ex, che per difendersi dice: “ho perso la testa”. Cosa significa davvero questa frase? Fosse la mafia o la camorra a uccidere tutte queste donne, forse ci sentiremo un po’ meno sconcertati. Perché la verità è che nessuno sa più che fare per fermare la mattanza, l’orrore. Il fenomeno del femminicidio invece di diminuire aumenta. Abbiamo le leggi, le donne iniziano a chiedere aiuto, a denunciare…Non serve a niente. Ma soprattutto non serve a salvarle.

Come si cambia questo mondo? Come si ferma questa nuova Inquisizione che dilaga? Per ora io non ho risposte. So che inizieranno gli Europei di calcio e che tantissimi italiani staranno incollati alla tv, ci saranno i ballottaggi elettorali e l’onda lunga dei commenti. Forse la Raggi sarà sindaco di Roma, forse no. E di Sara, Carla e Alessandra nessuno parlerà più fino al giorno in cui un altro ex “perderà a testa”. Un cambiamento ci vuole, ma non credo sia una questione politica.

È finita bene: per i servizi sociali fondi in arrivo

Dalla Fondazione Cariparo sostegno di 50mila euro per l’asilo notturno e altri servizi. Per il centro antiviolenza soldi dalla Regione

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Erumquoincomnistio occus, odisnel es quuntur? quiat. saharawi Algeria sarà ospite territorioQuis rodiIt gino. volluptin nulpa niet ad ulla debiscius quis rest liquati L’accoglienza, a cura del Centro documenta- dolessu zione nture,polesano, volores tiorenectem.

Itasita volut aliatib sarà alla Casa GP2 estiust, a Rovigo. usciistisPer evenimo llesequis paruntquesti atur, nit laceria sam cum que accogliere al meglio bambini c’è bisolautem. as as dolorest, gnoNam dell’aiuto di tutti. sit eatur, omnisci omnit hilitatius qui tem.Chiunque, infatti, può contribuire come volonNem. inimus ipidebis dolendi apicabo. Di tarioHendaesseque all’attività di accoglienza e accompagnamenodit facillori blaute que pos endi aut repro dolupis dolendae to dei bambini. officil mossint otatiur?

I Saharawi, abitanti del Sahara Occidentale ocNem. Hendaesseque inimus ipidebis dolendi apicabo. cupato militarmente dal Marocco, da decenni ri- Di odit facillori blaute que posadendi autun repro dolupis dolendae vendicano il diritto avere proprio Stato e officilchiedono mossint otatiur? un referendum per l’autodeterminazioQui voluptiae verfern atenimaiore essiti con coreseq uiatur ne, sostenuto anche dall’Onu. magniti acea perum conessumque ariassedi commod minvere Molti sono i profughi che vivono in campi nel niendus quiaeperiae maximus ut officidi de doluptius maionse deserto del Sahara, fuggiti dalla guerra e dalle vioresseque con etus seque ipiet re. lenze.

Nem. Hendaesseque inimus ipidebis dolendi apicabo. Di La loro vacanza in Italia è occasione di svago per odit facillori blaute que pos endi aut repro dolupis dolendae i bambini, provenienti dalla dura realtà dei campi officil mossint otatiur? profughi, ma è anche un mezzo di sensibilizzazioMa alique nim quiaestius doluptae volorrunt adit quuntur ne verso i problemi di questo popolo. andebit aut am eic tecum que nissitem acim remossim faccus Per chi volesse partecipare di somagnatque none conseque esciet pa all’esperienza porrunt officimpore. lidarietà può richiedere informazioni ai seguenti contatti: 339.8379831 - info@cdponlus.it.Nome Cognome

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Lo stesso giorno, il giornale radio del mattino, tra un dato elettorale e l’altro, dava velocemente la notizia che l’Isis aveva bruciato 19 ragazze sulla pubblica piazza di Musul mentre centinaia di persone guardavano senza poter fare niente.

Un film già visto qui da noi in occidente. La Santa Inquisizione bruciò le donne accusandole di stregoneria per centinaia di anni. Eravamo convinti, però, che tutto quell’orrore fosse finito.

Invece il fuoco torna protagonista nel peggiore dei modi. Le streghe son tornate? Era una strega Sara, la ragazzina di 22 anni arsa viva per la strada a metà maggio? E Carla, bruciata dal compagno a pochi giorni dal parto? E tutte le altre? Non passa giorno, quasi, senza che una donna venga uccisa.

Potrei scrivere il nome di quella di oggi ma il giorno in cui leggerete questo mio articolo, il nome della vittima sarà quello di un’altra. La storia di oggi, però, ve la racconto lo stesso. La vittima è Alessandra, madre di due adolescenti, maestra elementare a Lazise. Aveva poco più della mia età.

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>indirizzo@provider.it< Giorgia Gay

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È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

Questa edizione raggiunge le zona di Rovigo per un numero complessivo di 15.320 copie.

Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

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Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Breccia · Loreto (An) uesto periodico è associato alla Q Unione Stampa Periodica Italiana

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In Comune Nuovi incarichi

Novità in giunta e non solo Luigi Paulon si è dimesso dalla presidenza di Ecoambiente e dopo 24 ore è entrato in giunta. Nuovo assessore anche Moretti

G

irandola di dimissioni e nuovi incarichi nella giunta di palazzo Nodari. Un vero e proprio valzer di poltrone che coinvolge anche i vertici di due dei principali enti e società partecipate del Comune, ovvero Ecoambiente, che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, e la casa di riposo Iras.

Il primo fulmineo passaggio di poltrona è stato quello di Luigi Paulon che ha rassegnato le dimissioni dalla presidenza di Ecoambiente.

Dimissioni che sono state un vero e proprio fulmine a ciel sereno ma che non hanno fatto in tempo a scuotere il panorama politico ro-

digino dato che, neanche 24 ore dopo, il sindaco Massimo Bergamin ha annunciato che Paulon sarebbe entrato a far parte della squadra di governo. Sì, perché nel frattempo un altro assessore ha rinunciato al proprio incarico per “motivi personali”. Si tratta di Michele Brusaferro, titolare delle deleghe al commercio e alla mobilità.

E così la giunta è ora al completo dato che, pochi giorni prima di Paulon, il sindaco aveva anche nominato Federica Moretti nuovo assessore all’urbanistica, un referato che il primo cittadino ha gestito ad interim dopo che, a dicembre,

Il sindaco Massimo Bergamin con il nuovo assessore Paulon

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aveva silurato la neurologa leghista Roberta Ravenni. Con Paulon (commercio, mobilità, turismo, eventi e manifestazioni, sport) e Moretti (urbanistica, edilizia privata, politiche energetiche), la giunta di Bergamin è tornata a contare nuovamente otto assessori.

Al primo cittadino resta ora da risolvere l’incognita della presidenza di Ecoambiente, una poltrona che sembra scottare viste le tante partite aperte in Polesine sul tema dei rifiuti (dalla realizzazione del-

la nuova discarica di Villadose alla rimessa in funzione del separatore nella frazione rodigina di Sarzano).

E a questa si è aggiunta una nuova “patata bollente”: l’Iras. Dal cda della casa di riposo comunale, i cui conti sono nel caos, si sono infatti dimessi il presidente leghista Fabiano Rizzo e il consigliere Andrea Ballotta, scelto attraverso i curriculum inviati dai cittadini. Il cda era stato nominato a settembre proprio dal sindaco Bergamin.

Elisa Barion

Assessore Di Meo: dimissioni sì o no?

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oderati contro Beatrice Di Meo, Di Meo contro i moderati. Nel valzer di dimissioni e nuovi incarichi che hanno scosso palazzo Nodari e i suoi enti in questi giorni, c’è anche il caso politico dell’assessore ai Servizi sociali bersaglio del “fuoco amico” dei moderati che fanno parte della maggioranza a sostegno del sindaco Massimo Bergamin. Da tempo, nei corridoi del municipio si parla infatti delle imminenti dimissioni dell’assessore, esponente in giunta di Area popolare. E a chiederle un passo indietro sono proprio i suoi “compagni”, sia dentro sia fuori il consiglio comunale. Il primo a dichiarare senza mezzi termini che Di Meo dovrebbe andarsene è stato il consigliere comunale Renato Borgato: “Abbiamo constatato che alcuni assessorati faticano a raggiungere gli obiettivi. Tra questi c’è quello ai servizi sociali. Prima di fare i conti in casa altrui dobbiamo farli in casa nostra e per questo ne abbiamo parlato anche con lei”. Borgato ha fatto anche trapelare che tra Di Meo e i moderati si fosse trovato un accordo sulla data precisa delle dimissioni.

L’assessore però ha fatto sapere di non avere alcuna intenzione di lasciare l’incarico: “Qualcuno trae fantasiose ricostruzioni circa il mio operato e ipotetiche dimissioni, mai annunciate né privatamente né tanto meno pubblicamente, lasciando spazio solo a sterili polemiche. All’interno di un sempre cordiale rapporto di fiducia con il sindaco Massimo Bergamin ho avuto modo di confrontarmi circa la fuga di notizie sul mio operato, trovando invece in lui conferma di stima e riconoscimento del lavoro da me svolto in questi primi mesi di governo cittadino”.

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Buone notizie L’annuncio dell’assessore

Servizi sociali riaperti grazie a nuovi finanziamenti “D

opo una serie di collo- nale di 16 mila euro più 4 mila qui con la Fondazione dalle Ulss 18 e 19. Questi fondi Cariparo, siamo felici di poter serviranno per garantire il serannunciare che abbiamo ottevizio fino a fine anno. nuto i finanziamenti sperati”.

Il Centro antiviolenza, come Così l’assessore ai Servizi socia- ha evidenziato Di Meo, che ha li e Pari opportunità Beatrice sede a Rovigo, Lendinara e PorDi Meo annuncia la riapertura to Viro, svolge un ruolo molto dei servizi sociali che - come importante per le donne che riferito nel precedente numero subiscono violenza. de La Piazza - erano stati chiusi Un fenomeno purtroppo anper assenza di finanziamenti. cora dilagante e spesso somOra, per fortuna, la situazione merso. torna alla normalità.

Le donne vittime di violenza Nel dettaglio, il primo conprese in carico dal centro, nel tributo di 50 mila euro andrà 2015, sono 85 di cui 61 italiane, a finanziare l’attività dell’asilo 9 marocchine, 5 rumene, 4 branotturno di via Tasso (42 mila siliane, 4 albanesi e 2 polacche. euro) e il Centro di ascolto (8 Le violenze, quasi sempre, mila euro). Un altro finanzia- si sviluppano tra le mura domento di 7 mila mestiche, euro è stato riguardano 50 mila euro dalla destinato alla donne spoFond. Cariparo. sistemazione sate con un degli alloggi livello medio Per il centro parcheggio, di istruzione, antiviolenza mentre restano senza lavoro altre richieste e con figli. E contributo di finanziai minori sono regionale mento in soun ulteriore speso, ma che problema, per l’amministrazione “auspica va- questo si sta pensando anche a dano a buon fine”.

Case rifugio di 2° livello.

Si tratta in particolare del “È importante – ha detto Di progetto Rui (Reddito ultima Meo - informare e creare una istanza) per 120 mila euro; ma- maggiore sensibilità e cononutenzione alloggi per 25 mila scenza su questo fenomeno, euro; “Rovigo per il sociale” ancora troppo taciuto”. E il che prevede un aiuto econo- sindaco Massimo Bergamin mico per attuare progetti inno- ha aggiunto: “Siamo sensibili vativi su famiglia o handicap a questi temi, ringraziamo la presentati da associazioni del Fondazione Cariparo e le assoterritorio. L’importo da desti- ciazioni che operano in questi nare è di 20 mila euro. ambiti. Per fortuna ci sono i voPer il Centro antiviolenza lontari. La violenza va sempre polesano, invece, è arrivato un condannata, per questo conticontributo regionale di 10 mila nueremo ad essere vigili, atteneuro più 2.500 dalle Aziende ti e presenti”.

Ulss 18 e 19 , per le spese del personale e la Casa rifugio, che Giorgia Gay ha avuto un contributo regio-

Successo per “Hop hop street food”: in Corso del Popolo leccornie nostrane e piatti tipici internazionali

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rofumi e colori hanno inondato il Corso del Popolo nella quattro giorni dedicata al cibo di strada che si è svolta a inizio giugno a Rovigo.

“Hop Hop Street Food” il titolo della kermesse organizzata dall’agenzia lombarda Mo.Di. Eventi che ha visto l’allestimento di ben 35 bancarelle e chioschi, partners di un progetto che farà tappa in diverse città italiane. La prima edizione del festival, patrocinato da Cofesercenti e gestito da Cofipo, ha registrato notevole affluenza da parte del pubblico, accorso nonostante giornate non sempre soleggiate. Sono accorsi anche numerosi artisti di strada che hanno avuto l’opportunità di esibirsi liberamente su di un palchetto allestito

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Cur, studenti in protesta e corso a rischio

Bergamin: “Migliorare con impegno di tutti”

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Polemiche tra gli studenti della laurea triennale in Educazione professionale, secondo cui “Rovigo non è attrezzata”

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e bocche, oggi, sono rigorosamente cucite ma si tratta di un silenzio che fa rumore, specialmente dopo le proteste delle scorse settimane. Ad accendere i riflettori sul Cur, Consorzio universitario di Rovigo, sono stati alcuni studenti del corso di laurea triennale in Educazione professionale che hanno chiesto di essere trasferiti a Padova, sede dell’Ateneo titolare dei corsi di laurea del settore sanitario nel capoluogo polesano.

Gli iscritti al corso in Educazione professionale sono circa 130.

E tra di loro da tempo serpeggia il malumore, tanto da aver votato all’unanimità, durante un consiglio di corso, la richiesta di trasferimento da Rovigo a Padova. Secondo quanto riferiscono alcuni ragazzi che preferiscono restare

anonimi, Rovigo non è una città “attrezzata” per ospitare studenti: mancano le strutture, dalle aule studio alle sale conferenze, passando per gli alloggi studenteschi. Per quanto riguarda i problemi interni al corso, invece, la questione è più spinosa e, oltre al Consorzio universitario, coinvolge anche l’Ulss 18. Mancherebbero, infatti, le figure professionali addette alla formazione e a fornirle dovrebbe essere proprio l’azienda sanitaria. In pratica, l’Ulss dovrebbe affidare ad alcuni dipendenti le funzioni di tutor didattico, referente organizzativo per i tirocini e guida di tirocinio aziendale. Figure che, secondo gli studenti, mancano. Ed è proprio con l’Ulss che il rettorato dell’Università sta infatti cercando una soluzione per evitare che

Dopo le proteste ora le bocche degli studenti sono cucite, in attesa che si capisca se il corso resterà a Rovigo o migrerà a Padova

il prossimo anno accademico il corso emigri a Padova.

Con l’intervento del rettorato, comunque, gli animi degli studenti, che avevano addirittura ventilato l’ipotesi di organizzare un sit in davanti a palazzo Bo, sembrano essersi placati, in attesa che arrivi una soluzione ai problemi manifestati, probabilmente entro giugno.

Elisa Barion

assima disponibilità a incontrare gli studenti che vogliono “fuggire” da Rovigo ma consapevole di avere un margine di manovra molto limitato. È questa, in sintesi, la posizione del Comune di fronte al caso degli studenti di Educazione professionale che hanno chiesto di essere trasferiti a Padova perché Rovigo non è, a loro avviso, attrezzato per ospitare gli universitari. Per il sindaco Massimo Bergamin le cose si possono migliorare ma l’impegno deve essere collettivo. Il primo cittadino difende l’attrattività ddella città ricordando gli eventi che richiamano migliaia di persone, in primis la mostra allestita a Palazzo Roverella. Bergamin ricorda infine il sostegno concreto dalla giunta all’associazione “Tumbo” che si occupa di organizzare attività culturali, sportive e ricreative rivolte proprio agli universitari. Sostegno che, in soldoni, prevede alcuni convenzioni per gli ingressi gratuiti o ridotti degli studenti in piscina, a teatro o nei musei. El. Ba.

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Rovigo .

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Sequestri frequenti Inchiesta anche in tv

Pesca di frodo: il bracconaggio che impoverisce le nostre acque Negli ultimi 15 anni la biomassa del Po è calata del 30%.

Secondo alcuni, la causa di questo fenomeno sarebbe la pesca di frodo.

A riaprire il dibattito è stato un recente reportage andato in onda su Vice on Sky Tg24, registrato in provinvcia di Rovigo, dove le istituzioni stanno iniziando a fare fronte comune. E il problema del bracconaggio ittico è stato anche al centro recentemente del dibattito parlamentare durante il quale non sono mancate le polemiche. “Il bracconaggio ittico esiste davvero? Ha chiesto un parlamentare durante il dibattimento scatenando una dura critica da parte di chi era al lavoro da diversi mesi perché fosse finalmente introdotto il reato penale per la pesca di frodo. Se diversi senatori di centrodestra hanno sostenuto come il reato non costituisca un deterrente efficace alla piaga del bracconaggio ittico che continua

Il problema è al centro dell’attenzione anche in Parlamento

a impoverire e sfruttare le nostre acque, il deputato del Pd Diego Crivellari si è battuto invece perché fosse introdotta tale norma.

Soltanto nel mese scorso, sono state diverse le operazioni di repressione alla pesca abusiva sulle acque del Po deltizio messe in atto dalla polizia provinciale: nella golena del Po di Maistra sono stati sequestrati oltre tre chilometri di reti non a norma, liberati due quintali di pesci catturati con strumenti illegali e in un periodo

di fermo. Gli agenti provinciali del reparto operativo del Delta monitoravano l’area dopo le violazioni dei giorni precedenti in cui erano state uccise centinaia di carpe distruggendo decine di migliaia di uova. La retata del-

la polizia provinciale aveva così colto in flagrante un gruppo di romeni residenti a Cavanella Po, cui già era stata ritirata la licenza, e che erano arrivati in barca per recuperare il pesce ben nascosto e impacchettato. I cosiddetti

“pirati del Po” sono per la gran parte provenienti dall’Est europeo e in particolare dalla Romania e, secondo le stime delle associazioni di pesca e delle forze dell’ordine, sono oltre duecenMassimiliano Beltrame to.

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Crivellari: “Stabilite le sanzioni nel Collegato agricoltura” “Il Collegato agricoltura rafforza le sanzioni in materia di pesca e acquacoltura e stabilisce le sanzioni per il contrasto al bracconaggio ittico nelle acque interne”. Ad annunciarlo è il deputato Pd Diego Crivellari.

“L’inasprimento della norma si è reso necessario per contrastare una situazione sempre più critica - continua - che si è acuita a causa di strumenti legislativi blandi e per l’impossibilità della polizia provinciale di far fronte a un problema così dilagante. Sarà importante lavorare perché vi sia un’autorità unica che amministri, tuteli e monitori il corso d’acqua”.

Crivellari ricorda che anche altri fattori incidono sull’impoverimento del Po, a partire dall’inquinamento.

“Dobbiamo preservare la specificità del servizio provinciale ma, a fronte della situazione di precarietà dovuta alla riforma dell’ente, è importante individuare quali altre forze dell’ordine possano svolgere funzioni di controllo e tutela dei corsi d’acqua”.

Mentre la polizia provinciale tenta di arginare l’illegalità, i conflitti sul territorio sembrano avere sempre più un carattere etnico e politico: da una parte i pescatori dell’est Europa, dall’altra i residenti polesani che rivendicano il controllo delle proprie acque e risorse.

Diffuso anche il fenomeno delle “sentinelle”, pescatori e residenti che volontariamente si turnano per monitorare le acque cercando di contrastare il bracconaggio.

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Non è assolutamente vero che non si può imbiancare casa in inverno.

Fuori fa freddo, non si possono aprire le finestre per far cambiare aria e il riscaldamento è ormai acceso e quindi si preferisce rinnovare i locali al cominciar della primavera.

Tutto questo può essere vero se si affronta la tinteggiatura o la ritinteggiatura dei propri locali con prodotti tradizionali.

Ma oggi esistono prodotti innovativi.

Di fatto esistono pitture definite “auto pulenti”, in grado cioé di non far aderire lo sporco ai muri (polvere, nero dei termosifoni).

Esistono anche le pitture che sanificano dagli acari e ne impediscono la loro proliferazione, ideali prima di un inverno dove la casa è quasi sempre chiusa e non c’è un gran ricambio d’aria.

Parlando poi delle pitture in grado di ionizzare l’aria, Bene… Quindi non chiudiamoci nelle nostre case, che magari necessitano di una rinfrescata, aspettando la bella stagione perché l’inverno può essere un buon momento.

Senza tralasciare l’aspetto forse più importante della faccenda. D’inverno l’imbianchino è sicuramente più libero, e può praticare un abbassamento dei prezzi, o sconti maggiori con più tranquillità.

Muffa sui muri e sulle pareti di casa? Ecco cosa fare per eliminarla La presenza di muffa sui muri e sulle pareti di casa, oltre che anti estetica, può avere effetti negativi sulla salute degli abitanti, tanto da essere anche motivo di contenziosi tra acquirenti o in caso di locazioni.

Uno dei rimedi più conosciuti contro le muffe che si formano sulle pareti di casa è quello rappresentato da una miscela di acqua e aceto di vino bianco. Indicativamente il mix va preparato in una tazza di medie dimensioni piena d’acqua calda a cui vanno aggiunti due cucchiai di aceto.

La miscela deve essere poi utilizzata sulla superficie da trattare con un panno pulito. Può essere utile utilizzare anche uno spazzolino bagnato con la soluzione per arrivare negli interstizi tra soffitto e parete.

Una volta terminata l’operazione, attendere almeno un quarto d’ora prima di risciacquare e asciugare.

A prescindere dal rimedio che si è deciso di utilizzare per eliminare la muffa sui muri per mantenere più a lungo l’integrità della parete vale la pena utilizzare delle pitture apposite trattate con sostanze fungicide e antimuffa.

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Rovigo .

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Inaugurato il Pattinodromo delle Rose Il presidente dello Skating club: “Il sogno di creare uno spazio di incontro al servizio della città si è realizzato completamente. Struttura predisposta per ospitare una palestra al piano superiore La struttura e alcuni momenti dell’inaugurazione

C

on l’inaugurazione del pattinodromo delle Rose Adriatic LNG di Rovigo, avvenuta il 21 maggio scorso, si è concretizzato un sogno, per lo Skating Club Rovigo che gestisce l’impianto comunale, nato nel 1992.

Un impianto sportivo innovativo e polifunzionale, il primo di questo tipo realizzato in Veneto e che grazie alle sue caratteristiche di eccellenza, è diventato un punto di riferimento per l’attività rotellistica dell’intero nordest. A tagliare il nastro, Federico Saccardin, presidente dello Skating Club Rovigo, Adriano Gambetta, responsabile della base di terra di Adriatic LNG, Cristiano Corazzari, assessore regionale allo sport, il sindaco Massimo Bergamin, Antonio Finotti, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Sabatino Aracu, presidente Fihp, Gianfranco Bardelle presidente

Un impianto sportivo innovativo e polifunzionale, il primo di questo tipo realizzato in Veneto

del Coni regionale.

“Il Pattinodromo delle Rose è per noi la realizzazione di un sogno nato nel 1992, quando presentammo la proposta all’amministrazione comunale ha detto Saccardin -. Un sogno concretizzatosi in parte nel 2013 con la realizzazione delle piste e la possibilità di ospitare gare

nazionali e internazionali. Ora, con la realizzazione degli spogliatoi e della palazzina servizi, circondata dal verde, il sogno di creare uno spazio di incontro al servizio della città, si è realizzato completamente. Le difficoltà che la nostra piccola società dilettantistica ha incontrato in questo lungo percorso sono state nu-

Pedibus, un successo Si è conclusa con la consegna dei patentini e degli attestati, l’iniziativa Pedibus 2015/2016. Il progetto realizzato dall’associazione Pedibus in collaborazione con la scuola primaria Miani e con il sostegno di Comune e Polizia locale, ha visto la partecipazione di 25 bambini. Si tratta di un progetto di comunità, socializzazione e per le famiglie – come ha sottolineato il vice sindaco e assessore all’Istruzione Ezio Conchi -, che ha una valenza duplice, sia di benessere fisico perché promuove il movimento, che ambientale perché andare a scuola a piedi significa meno auto in circolazione. Ma la cosa più bella è sicuramente che si tratta di un momento dove i bambini stanno insieme e fanno amicizia”. Conchi, insieme all’ispettore Giampaolo Sprocatti, ha consegnato gli attestati e i patentini del “Buon pedone” a tutti i partecipanti.

Giovani studenti abilitati alla conduzione di trattore Sono dieci giovani studenti i nuovi “Addetti alla conduzione di trattori agricoli o forestali su ruota”. I protagonisti del corso di abilitazione organizzato da Impresa Verde Rovigo, che ha coinvolto anche diversi imprenditori agricoli polesani, sono i ragazzi dell’ I.P.S.A.A. Bellini di Trecenta, accompagnati dal prof. Nicola Calesella. Teoria e pratica spiegate agli studenti che hanno dovuto superare diverse prove di abilità nella conduzione di mezzi agricoli, che hanno fatto emergere attenzione e impegno da parte dei giovani, guidati dai consigli esperti del personale del Consorzio Agrario del Nordest che ha dato un supporto tecnico alla formazione. La parte teorica del corso si è svolta presso la sede provinciale di Coldiretti Rovigo, mentre la parte pratica si è tenuta nella sede dell’ I.T.A.S. O. Munerati. Al termine del corso, tutti gli allievi sono risultati idonei e sono stati premiati con l’attestato di abilitazione.

Gli studenti finalisti

Roccati in finale al Forum filosofia Il liceo rodigino Roccati tra i sei istituti finalisti al concorso nazionale “Il forum della filosofia”

L’istituto polesano, che ha partecipato per la prima volta alla competizione, sotto la guida della prof. Marina Caldon, dopo essersi piazzato al primo posto nella fase preliminare, è stato invitato dalla Società Filosofica Italiana a Faenza lo scorso 18 maggio per il dibattito finale della competizione.

Angelica Bernardinello, Margherita Bortolin, Guglielmo Do-

merose ma l’aver costruito una struttura sportiva d’eccellenza condivisa con la comunità ci ripaga di qualsiasi sacrificio. Voglio quindi ringraziare la Regione Veneto, l’assessore Corazzari e l’ex assessore Coppola, il Comune di Rovigo che ha creduto in noi, Adriatic LNG, la società che gestisce il rigassificatore al largo delle coste venete, che ci sostiene e alla quale abbiamo intitolato la struttura la Fondazione Cariparo per la vicinanza dimostrataci, i progettisti, le aziende costruttrici e tutti gli altri sponsor per il loro importante contributo”.

I lavori si sono conclusi con la costruzione, accanto alle tre piste, di una palazzina servizi, che ospita uffici, ampi spogliatoi, magazzini e club house ed è predisposta per ospitare una palestra al piano superiore.

Cristiano Aggio

negà e Veronica Nardi Cagnotto della VC del liceo delle Scienze Umane e Lucrezia Toselli della III C dello stesso liceo, hanno discusso nuovamente il loro lavoro che aveva come tema “I giovani e la filosofia oggi”: si chiedeva di far emergere il significato della filosofia nell’era digitale, il suo valore conoscitivo e quello pratico, il suo collegamento con altri ambiti culturali e come dovrebbe essere insegnata secondo i giovani.

Il Forum è stato molto vivace, animato da discussioni, risposte e domande alle quali i vari gruppi erano chiamati a rispondere.

“Pur non risultando vincitori, i ragazzi hanno mostrato impegno e voglia di mettersi in gioco in una situazione molto impegnativa ma senza dubbio formativa” scrive il liceo Roccati in una nota.

“Tra le scuole partecipanti, il Roccati era l’unico Liceo delle Scienze umane presente, a prova che i ragazzi sanno sfruttare al meglio le competenze acquisite” aggiunge. Molto positiva l’esperienza, anche per la collaborazione di alcuni allievi del Liceo artistico (Sara Renesto, Marta Decimi, Silvia Marchesini, Mirjeta Musaj di V F; Alessandra Toffanin e Michela Fusetti di V E ed Emma Passarella di III E) che hanno realizzato disegni in bianco e nero riguardanti il tema del concorso.

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Rovigo .

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Iras, a passi svelti verso il futuro: fondazione o azienda pubblica?

Entro fine anno il consiglio regionale dovrà approvare la proposta di legge per la trasformazione delle Ipab.

Ferrari: “L’istituto resti pubblico”

di prendere una grande boccata d’ossigeno e all’ente stesso di trarne un guadagno”.

Riguardo all’esito della decisione del cda, Ferrari non si sbilancia: “Non ho la sfera di cristallo.

Ma non vorrei che passasse la proposizione che, siccome l’ente da soggetto pubblico non funziona, lo si possa far diventare privato”.

I

l conto alla rovescia per il futuro dell’Iras è cominciato già da un po’: entro fine anno, infatti, il Consiglio regionale sarà chiamato ad approvare la proposta di legge per la trasformazione delle Ipab, ovvero delle case di riposo.

Conseguentemente, anche il cda dell’istituto rodigino sarà costretto a scegliere per il proprio futuro tra due opzioni: fondazione privata o azienda pubblica di servizi alla persona (Apsp).

A parere di Livio Ferrari, consigliere comunale ed ex componente del cda della casa di riposo, la soluzione auspicabile è una soltanto: “L’Iras, in quanto soggetto di diritto pubblico, deve rimanere pubblica. Solo in questo modo continuerebbero a essere garantite qualità ed equità nella fruizione.

Che invece, regalando questo servizio cittadino ai privati, verrebbero messe a rischio, dal momento che coloro che potrebbero beneficiarne sarebbero sempre e solo quelli con maggiori possibilità economiche”.

In più, secondo Ferrari, “la trasformazione in Apsp consentirebbe al nuovo soggetto una diversificazione della tipologia dei servizi offerti al territorio.

Rendendo conseguentemente il bilancio della Casa non più solamente dipendente dalle rette - tra l’altro troppo alte e non concorrenziali - come accade adesso, ma legato anche ad altre modalità. In modo che si possa raggiungere un bilancio decente anche qualora uno dei vari servizi non vada per il meglio”.

Ad esempio, si potrebbe ottenere un ampliamento dei servizi “trasferendo a San Bortolo tutti gli ospiti rimasti nella sede di Casa Serena, che diventerebbe quindi disponibile per altre destinazioni d’uso.

E poi pensiamo a tutte quelle famiglie che hanno in casa un malato di Alzheimer: se ci fosse una struttura, non come casa di riposo, in grado di accogliere queste persone durante il giorno, alle famiglie si consentirebbe

Livio Ferrari

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Pini a rischio caduta, da abbattere Sono solo un paio i pini di piazza XX Settembre a rischio caduta, gli altri potrebbero necessitare semplicemente di una corretta potatura.

A riferirlo, dopo le polemiche dei mesi scorsi per l’abbattimento di alcuni alberi molto contestato, è l’assessore ai Lavori pubblici Antonio Saccardin.

“Dopo diverse segnalazioni da parte di esperti del settore sulla pericolosità di alcuni pini della piazza antistante la Rotonda, abbiamo chiesto alla Soprintendenza, a Rovigo circa tre settimane fa per visitare la Rotonda, di verificare la situazione. È emerso che ci sono un paio di pini pericolanti e ci è stato dato il nulla osta per procedere, con l’obbligo di mettere a dimora lo stesso tipo di piante che si dovranno tagliare. Inoltre bisognerà verificare i rami da potare, perché proprio in questi giorni ne sono caduti due molto grandi”.

Quindi non si tratta assolutamente, sottolinea Saccardin, di eliminare tutti gli alberi di piazza XX Settembre, ma “solo di togliere le situazioni che creano pericolo per l’incolumità delle persone”.

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Rovigo .

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Contributi Alzheimer, pasticcio risolto Il contributo dell’assegno di cura destinato alle famiglie che ne hanno diritto, un centinaio in tutto, è rimasto “bloccato” nelle casse di palazzo Nodari. Situazione sbloccata con il bilancio consuntivo Il municipio di Rovigo

N

uove regole sulla contabilità per l’amministrazione comunale e a farne le spese sono i cittadini che assistono in casa un parente malato di Alzheimer. È quanto accaduto recentemente a Rovigo quando il contributo dell’assegno di cura destinato alle famiglie che ne hanno diritto, un centinaio in tutto, è rimasto “bloccato” nelle casse di palazzo Nodari. Il contributo in questione viene erogato dalla Regione Veneto, attraverso l’azienda sanitaria, al Comune di Rovigo che, a sua volta, lo versa alle singole famiglie. Ma quello che è sempre stato un semplice meccanismo di “passaggio”, nei mesi scorsi si è inceppato e i soldi sono rimasti nelle casse municipali.

L’inconveniente, che alla fine è stato risolto con l’approvazione del bilancio consuntivo da parte del consiglio comunale lo

Il Comune ha giustificato il ritardo come un fatto tecnico, ma la questione ha avuto ripercussioni a livello politico

scorso 18 maggio, ha creato inevitabilmente qualche difficoltà alle famiglie che già quotidianamente si trovano a dover affrontare la malattia e le situazioni difficili che essa comporta.

Ma se l’amministrazione ha giustificato il ritardo come un fatto prettamente tecnico, la questione ha avuto una riper-

cussione anche a livello politico.

Sulla giunta sono infatti piovute una serie di critiche da parte di alcuni esponenti dell’opposizione che hanno chiesto delle spiegazioni in aula alla giunta e in particolare all’assessore al Sociale Beatrice Di Meo. Critiche cui la giunta ha replicato precisando che “le nuo-

ve regole sulla contabilità non hanno permesso di liquidare il contributo dell’assegno di cura per malati di Alzheimer nei tempi solitamente previsti. La somma è, pertanto, finita in avanzo vincolato. Le procedure più restrittive in essere in tutta Italia, non permettono di erogare la somma ai beneficiari in chiusura di bilancio dell’anno in corso.

Il Comune non si tiene i soldi che spettano di diritto, come qualcuno ha affermato. Questi sono comunque vincolati a disposizione delle famiglie assegnatarie. Secondo le procedure, dopo l’approvazione del bilancio consuntivo si provvederà ad una variazione di bilancio con conseguente destinazione delle somme ai beneficiari”.

Elisa Barion

Rossini: “Si paghi subito quanto dovuto”

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l pagamento immediato delle somme dovute, un’indagine interna per individuare e risolvere le criticità che hanno impedito il pagamento, un “mea culpa” pubblico alle famiglie rodigine che assistono in casa un parente colpito dall’Alzheimer, la rassicurazione che, “una volta ricevuto il relativo stanziamento dalla Regione” il Comune si impegnerà nella “regolare e tempestiva corresponsione dell’assegno di cura, eliminando per sempre, i non meglio identificati problemi di natura contabile”. Con queste richieste, messe nero su bianco in un’interpellanza rivolta alla giunta di palazzo Nodari, Antonio Rossini, consigliere della lista Tosi per Rovigo, entra nel vivo della questione legata al ritardo del contributo per l’assistenza. “A maggio 2016 - spiega - non è accettabile che non siano ancora stati versati gli assegni ancorché esista dal dicembre 2015 la copertura finanziaria con fondi ad hoc erogati dalla Regione. Non appare condivisibile l’approccio dell’assessore Di Meo, che, con due lapidarie parole, fornisce una giustificazione moralmente non accettabile”.

Il consigliere tosiano precisa che “per gli assegni di cura, da corrispondere alle famiglie interessate, per il periodo del terzo trimestre 2015 il Comune aveva ricevuto i fondi richiesti intorno al 15 dicembre scorso”. E aggiunge: “Dunque le famiglie beneficiarie sono in attesa dei contributi per ormai quattro trimestri.

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Polesine .

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Camera di Commercio Dati e analisi del fenomeno

Imprenditoria giovanile: il Polesine avanti in Veneto S

ono 2418 le imprese giovanili attive nel 2015 in Polesine, una media attorno al 9,5% dell’imprenditoria totale superando il dato delle altre province venete (8,5%).

Lo studio, del Servizio Statistica della Camera di Commercio Venezia Rovigo Delta Lagunare, registra complessivamente 25.444 realtà imprenditoriali in provincia ed evidenzia come le imprese individuali rappresentino il 67,2% del totale, seguite da società di persone, società di capitale, cooperative e con-

Sono 2.418 le imprese giovanili attive nel 2015 in Polesine, una media attorno al 9,5% dell’imprenditoria totale superando così il dato delle altre province venete, all’8,5% sorzi. Ad analizzare la situazione in cui versa l’imprenditoria giovanile polesana è Gian Michele Gambato, vicepresidente vicario della Camera di Commercio Venezia Rovigo Delta Lagunare e vicepresidente di Confindustria Venezia Rovigo.

La percentuale dell’imprenditoria under 35 in Polesine è la più alta a livello regionale, come motiva questo dato? “È difficile tracciare un’ipotesi che possa spiegare questo dato positivo. Va sottolineato come le peculiarità storiche e geografiche del territorio provinciale di Rovigo, da sempre per altro meno industrializzato rispetto ad altri territori, ne influenzino fortemente il tessuto economico. Inoltre viene registrata una tendenzialità al settore dei servizi che trova nell’imprenditoria giovanile una sua efficace espressione”.

Emerge una crescita nei settori di sanità e assistenza sociale, attività artistiche, sportive e di intrattenimento, di noleggio e agenzie di viaggio. Quali sono invece i dati negativi?

“Dall’analisi dei dati industriali va sottolineato come nella provincia di Rovigo si registri un net-

to recupero in una serie di settori, dall’alimentare al chimico sino al metalmeccanico. Permane la crisi nell’edilizia e nei settori del manifatturiero e impiantistica. Pertanto credo sia prevedibile che ci si orienti verso settori di servizi anche perché i dati tendenziali sulle nuove frontiere del business riguardano territori non fortemente industrializzati”.

Un dato che salta all’occhio è quello sull’imprenditoria femminile under 35 che supera il 30%.

Gian Michele Gambato, vicepresidente vicario

“Leggo positivamente e con grande curiosità questo dato che va analizzato nell’ottica delle pari opportunità e pari interesse anche nel mondo dell’imprenditoria.

Ritengo che la crescita di start up e imprese nei settori tipicamente legati ai servizi sia uno dei motivi per cui l’imprenditoria femminile abbia registrato un notevole incremento”.

Massimiliano Beltrame

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Un anno della nuova Camera di Commercio

L

a Camera di Commercio Venezia Rovigo Delta lagunare spegne la sua prima candelina.

Dall’accorpamento delle due Camere di Commercio di Venezia e Rovigo infatti, siglato il 25 luglio del 2015, il nuovo ente pubblico autonomo svolge per entrambi i territori provinciali “funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese, curandone lo sviluppo nell’ambito delle economie locali”.

Qual è il bilancio di questo primo anno? Ritiene possa già essere visibile un qualche vantaggio da questa fusione per l’imprenditoria polesana?

“Prima di tutto è senza dubbio positivo il poter ragionare con più ampio respiro e confronto in un’area territoriale così vasta.

Non dimentichiamo che il solo Polesine conta oltre 240 mila abitanti e merita pertanto un’attenzione speciale per la necessità di dar voce alle imprese rodigine.

Ritengo che il vantaggio sia anzitutto la possibilità di condividere l’analisi e lo studio di dinamiche territoriali e processi economici di ampia scala, con reciproci scambi e confronti, soprattutto in un mondo globalizzato e internazionalizzato come il nostro.

Proprio per l’economia fragile del Polesine, in parte dovuta alla storia e alla sua conformazione geografica, questa condivisione può senz’altro contribuire a una maggiore attenzione e crescita anche dell’imprenditoria”.

Come concretamente può essere sostenuta l’imprenditoria? Qual è la sua visione in merito alla politica economica di sostegno e contributo alle aziende?

“Va sottolineato come venga garantito un aiuto nella fase di start up, tuttavia non può essere ritenuto sufficiente se pensiamo alla breve durata di molte imprese.

Ho quindi l’impressione che debba essere creato un meccanismo di sostegno più prolungato, offrendo aiuto e sostegno anche nelle dinamiche economiche e aziendali e nel business planning, così come ritengo che l’impresa debba essere sostenuta anche nelle modalità di credito”.

Ma. Be.

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Polesine .

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Maria Luisa Coppola Ex assessore regionale

Maria Luisa Coppola, ex assessore regionale, ora si dedica a progetti gastronomici

La nuova vita di Isi... ai fornelli “L

’unico modo per fare un gran bel lavoro, è amare quello che fate!”. Il pensiero del noto informatico e imprenditore statunitense Steve Jobs è il motto di Maria Luisa “Isi” Coppola, 15 anni come assessore regionale e oggi inarrestabile fucina di idee e progetti. Dopo il diploma di maturità linguistica a Vicenza e il percorso universitario della Scuola Interpreti di Trieste, Isi è stata responsabile commerciale per l’estero in diverse aziende italiane per poi intraprendere dal 1997 una ammirevole carriera politica, prima come assessore comunale poi come assessore regionale per ben tre legislature.

Questa intervista inizia gustando un dolce preparato per l’occasione e che ha chiosato con successo una serata di IsiCooking

al noto ristorante Hostaria Hospital. “IsiCooking è nato grazie a Delta Radio, dopo la decennale trasmissione 100%ISI nella quale ogni settimana parlavo di un argomento diverso - racconta - dalla moda alla cultura, dalla cucina alla musica, dal lavoro alle curiosità. Con l’editore Cristiano Curri si è pensato di dedicare la trasmissione alla sola gastronomia ed è nata l’idea di IsiCooking, sapendo individuare la passione del pubblico per il cibo, forse ben prima di un programma come Masterchef”.

Dall’estate scorsa collabora con Massimo Barbin dell’Hostaria Hospital, proponendo delle serate a tema ogni secondo giovedì del mese, da ottobre a maggio e tutte le serate sono sempre overbooked. “È un’esperienza di grande forma-

“Ho avuto due ispiratori eccezionali: una mamma con una straordinaria cucina mediterranea e un papà con una cucina che oggi si direbbe fusion”.

zione perché, non essendo una chef professionista, posso lavorare come uno chef bravo come Mirko e un souschef come Daniele, giovanissimo ma di grande entusiasmo – spiega – e le ricette che realizziamo insieme con una grande armonia e con tanta serenità in cucina, provengono per la maggior parte dal mio’libro’ di famiglia”.

Isi infatti racconta di aver avuto in famiglia “due ispiratori eccezionali: una mamma con una straor-

dinaria cucina mediterranea e un papà un po’ particolare con una cucina che oggi si direbbe fusion”.

Il prossimo autunno inizierà il terzo livello Ais, il corso finale dell’associazione italiana sommelier, e per Natale potrebbe quindi diventare sommelier a tutti gli effetti. “È solo l’inizio adesso, ho passato i primi due corsi e due esami - conclude - ma ci vuole tutta la vita per conoscere bene un mondo affascinante come quello del vino”.

Ai tanti sostenitori che chiedono se “la Coppola” ha in serbo ancora un proprio progetto politico, magari come amministratrice comunale, placidamente risponde che al momento non vi è alcuna intenzione se non quella di dedicarsi alle sue passioni e di trascorrere del tempo con i figli che studiano e lavorano all’estero. “Nelle prossime settimane prenderà vita una ‘sorpresa’ sul web - annuncia - e, anche se non voglio anticipare nulla, posso dire che ci sto lavorando con un amico ingegnere informatico che ha scelto volontariamente di intraprendere con me questa bella sfida e posso solo confermare che ne vedrete delle belle!”. Massimiliano Beltrame

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GIOVEDÌ 23 GIUGNO 18.30-20.00: Forum #amministratorinnovatori.

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Intervengono sindaci, imprenditori e startup

20.00-20.30: Aperitivo per tutti i partecipanti

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Cultura .

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Culturalmente 2015 Artista Tifani

L’artista al lavoro

Nuovo look per Piazzetta Annonaria A

l centro di Piazzetta Annonaria ora risplende un nuovo murales pavimentale: si tratta dell’opera di street art di Tifani Rubi dal titolo “Four Seasons”.

L’opera fa parte del progetto itinerante “Icaro”, che vede come capofila il Circolo Arci Galileo Cavazzini ed è finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo per mezzo del bando Culturalmente 2015.

La curatrice del progetto ha intercettato questa storica piazza della città per ridarle il giusto valore e la visibilità che merita, grazie all’intervento di rigenerazione urbana di un’artista croata molto nota sul piano internazionale, Tifani Rubi.

Quest’ultima ha 31 anni, vive a Zagabria ma lavora in tutta Eu-

ropa, specialmente in Germania, anche se il suo paese preferito è l’Italia e per lei è stata la prima volta a Rovigo Tifani ha soggiornato a Rovigo per una settimana tramite una residenza d’artista. Nei 5 giorni di lavoro ha valorizzato il volto di una delle zone più caratteristiche della città ma che al momento vive di luce riflessa rispetto alle piazze principali e al contesto circostante.

Da qui riparte dunque il rilancio della piazzetta e quest’opera colorata e gioiosa rappresenta il primo passo di una serie di eventi che animeranno questo luogo e lo renderanno vivo.

“Con quest’opera si è voluto ridare bellezza e vitalità alla

Aperto il bando Culturalmente 2016

S

cade il 29 luglio il bando CulturalMente 2016, per il quale la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ha messo complessivamente a disposizione un milione di euro per associazioni culturali giovanili.

Il bando è finalizzato alla promozione di progetti e azioni che abbiano un impatto su tematiche di particolare attualità per il territorio delle province di Padova e Rovigo, quali la coesione sociale e territoriale, lo sviluppo, l’innovazione, la valorizzazione e riqualificazione degli spazi urbani e suburbani attraverso progetti di gestione di spazi culturali pubblici. Il contributo massimo concesso a ciascun progetto sarà di 30.000 euro e in ogni caso non superiore al 90% del costo totale del progetto.La partecipazione è riservata esclusivamente ad associazioni culturali senza finalità di lucro, aventi sede legale e operanti nelle province di Padova e Rovigo, che svolgano la propria attività in ambito artistico e socio-culturale.

Queste associazioni dovranno svolgere attività costante e consolidata nel settore delle attività culturali da almeno tre anni e possedere almeno uno dei seguenti requisiti:avere personalità giuridica; essere iscritti al Registro Regionale delle Associazioni di Promozione Sociale, essere iscritti al Registro Comunale o Provinciale delle Associazioni.

La compilazione dell’iscrizione sul portale della fondazione e la consegna della modulistica di iscrizione completa della documentazione obbligatoria dovranno pervenire entro e non oltre le ore 13 del 29 luglio a mezzo posta ordinaria o consegna a mano alla sede padovana (Padova, Piazza Duomo, 14) oppure alla sede rodigina della Fondazione (Rovigo, Piazza Vittorio Emanuele II, 47). La selezione dei progetti avverrà entro la fine di dicembre 2016.

Me.Ru.

Ridato a questa storica piazza della città il giusto valore e la visibilità che merita, grazie all’intervento di rigenerazione urbana di un’artista croata molto nota

piazzetta attraverso la street art” ha commentato l’assessore alle polite culturali, Andrea Donzelli.

Rendendo omaggio alle peculiari attività e alla spontaneità vernacolare che Piazza Annonaria ancora mantiene nella sua forma e nelle proprie attività commerciali, con questo murales si è voluto riportare agli antichi splendori un punto

nevralgico e popolare di Rovigo. Dove oggi c’è la pavimentazione della piazza, mediante il lavoro di Tiffani Ruby è stato creato un vivace murales con i simboli delle quattro stagioni, che rappresentano la ciclicità della vita, e gli elementi propri del mercato, come frutta, ortaggi, pesci, fiori e piante. Al centro dell’opera si espande l’universo, punteggiato di astri, da cui tutto prende forma. “Ho voluto rappresentare l’intima essenza di questo luogo- ha raccontato l’artista - ed è stato moto interessante per me conoscere i commercianti di questa piazza, che mi hanno trasmesso tutta la passione per il loro lavoro”. Molto soddisfatti anche i commercianti dell’area che si battono per un rilancio importante del commercio rodigino.

Melania Ruggini

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Sport .

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FemiCz Rovigo Campione d’Italia Finalmente arrivato il dodicesimo scudetto. I rossoblù, battendo 20-13 il Calvisano nella finale del campionato d’Eccellenza di rugby, si sono aggiudicati il titolo che avevano vinto 26 anni fa Alcune immagini della Finale del 28 maggio

L

a FemiCz Rovigo si è cucita sul petto il dodicesimo scudetto. I rossoblù, battendo 20-13 il Calvisano nella finale del campionato d’Eccellenza di rugby, in uno stadio Battaglini gremito, si sono aggiudicati il titolo che avevano vinto l’ultima volta 26 anni fa. Era la terza volta consecutiva che le due squadre si incontravano per l’atto conclusivo, ma stavolta è cambiato l’epilogo e a far festa è un’intera città.

Decisivi i calci di Basson e una meta di McCann nella ripresa.

Troppo tardiva la meta di Zdrilich, che ha solo accorciato le distanze per i bresciani. Poi, al fischio finale dell’arbitro Liperini il Battaglini è esploso: aspettava questo momento da tanto tempo, precisamente dal 1990. Sugli spalti, dipinto di rossoblù, c’erano molti che in quel 1990 festeggiarono, c’erano anche quelli che negli ultimi due anni avevano sognato di poter festeggiare e che

Rovigo si è confermata una città che riesce a stringersi e fare squadra e gruppo quando ci sono eventi eccezionali

finalmente lo hanno potuto fare sabato 28 maggio, una data che molti non dimenticheranno più.

L’attesa è stata tanta, Rovigo ha vissuto in maniera esemplare quest’avvenimento, con gioia, con entusiasmo, con un tifo incessante, con i colori di sempre, quelli rossoblù. La finale, in diretta su Raisport, è stata una cartolina pubblicitaria

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di non poco conto: ancora una volta, Rovigo si è confermata una città che riesce a stringersi e fare squadra e gruppo quando ci sono eventi eccezionali, ancor di più quando si tratta di una finale di rugby e soprattutto quando in finale c’è la squadra di Rovigo con il suo popolo rossoblù capace anche di seguirla in capo al mondo.

Uno spettacolo, non ci sono altre parole per descrivere lo stadio Battaglini gremito, i suoi tifosi capaci di soffrire e gioire, di buttarsi alle spalle tante delusioni e, finalmente, festeggiare. Il raggiungimento di un sogno per molti, in primis per il presidente Francesco Zambelli.

Ma da festeggiare c’è anche un altro titolo italiano, quello conquistato, 24 ore dopo il successo della squadra “maggiore” dell’Under 18 della Rugby Rovigo, che, a Prato, ha battuto 10-7 l’Unione Rugby Capitolina, centrando un double da favola. Anche l’Under 16 ha sfiorato a sua volta il tricolore, sconfitta in finale dalla Capitolina. Questi i fantastici Under 18, allenati da Alessandro Lodi: Andreotti, Ramirez, Zampolli E., Modena (65’), Franchini, Biondelli, Loro, Mantovani, Taddia, Zampolli N., Baggio, Venco, Pomaro, Cadorini, Bellettato, Boscolo, Ottoboni, Parolo.

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Il Granzette calcio femminile in serie C

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l Granzette calcio a 5 femminile, grazie alla vittoria per 5-3 in casa delle vicentine del Monte di Malo, ha conquistato, nell’ultima partita di campionato, la promozione in serie C chiudendo il campionato al secondo posto con 42 punti a soli tre distanze dalle veronesi Hellas e Agsm. Capocannoniere della squadra Ilaria Andreasi, autrice di 23 reti sulle 74 totali. Felicissima mister Chiara Bassi: “Niente succede per caso: con tutto lo staff tecnico abbiamo voluto trasmettere, dal primo allenamento, che non ci si può aspettare il miracolo sportivo inteso come la vittoria che arriva dal cielo. Il miracolo sportivo è faticoso, è fatto di sacrifici, di fatica continua e quotidiana, di male alle gambe e di fiducia reciproca senza cedere mai alle paure, è fatto di costanza, coraggio e cuore, e il Granzette ha vinto così”.

Ovvia la soddisfazione di Silvia Dall’Ara, dirigente che parla a nome del presidente della Polisportiva Marzana Granzette Alfredo Verza. “All’inizio di questa stagione avevo detto che avevamo una macchina che poteva correre molto forte, ma che bisognava saperla tenere in strada. Ora posso dire che questa macchina ha dimostrato di avere il pilota automatico! Quest’anno la squadra è stata guidata da uno staff che ci ha messo il cuore e tanta, tanta passione. Uno staff in cui ognuno ha avuto il suo ruolo e l’ha svolto in maniera ottimale, in maniera complementare agli altri, chi sotto la luce dei riflettori, chi fra le righe. Un grazie quindi ai mister Chiara Bassi e Francesca Vallin, ai preparatori dei portieri Alessandra Onofri e Nico Pizzardo e un grazie al nostro preparatore atletico e massaggiatore Silvio Zeggio”.

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ilVeneto Attualità .

Elezioni Il punto dopo il primo turno delle amministrative

Le urne fotografano un Veneto sempre più verde L

a lega non molla, anzi. I candidati sindaci e liste del Carroccio hanno registrato moltissimi consensi in questa tornata di amministrative che ha visto il Partito democratico, già sconfitto rovinosamente alle regionali dello scorso anno, arretrare anche sul locale. Il partito di Luca Zaia tiene strette le roccaforti padovane vincendo al primo turno a Cittadella con Luca Pierobon che, sostenuto da Lega, Forza Italia e FdI, e dell’attuale sindaco di Padova Massimo Bitonci che ha presentato una sua lista civica in suo sostegno, prende in un sol colpo più del 58% dei voti. Il Carroccio non si smentisce neanche nelle roccaforti veronesi e sbanca quasi tutto nel trevigiano. A Montebelluna, comune dove la senatrice democratica Laura Puppato è stata sindaco per ben 2 mandati, gli elettori premiano il sindaco filosofo Marzio Favero riconfermato al secondo mandato con il 52% dei voti. E l’assedio arriva fino alle porte di Treviso. A Villorba la lista personale dell’avvocato Marco Serena prende il 29% dei consensi nelle urne, che sommati al 21% della lista ufficiale di partito, lo incoronano al primo turno. E qui, come a Chioggia, il M5S, con la candidata Raffaella Andreola, arriva secondo davanti al Pd, superandolo di un punto percentuale con il 18%.

“Le cause – afferma la senatrice Laura Puppato, commentando la debacle del Pd veneto - sono molteplici, frazionismi e litigiosità interna, presunzioni individuali ma anche non aver considerato che la paura fa 90. Il tema dell’immigra-

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Luca Zaia, Governatore del Veneto: “La Lega avanza”

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l presidente Zaia, all’indomani del voto amministrativo, non si è sottratto dal sottolineare come la Lega nord non solo riconquisti i comuni dove governava ma conquisti ancora terreno. “In Veneto ci sono ballottaggi importanti, penso alla provincia di Treviso che su 7 Comuni, la Lega ha vinto in sei e sul settimo andiamo al ballottaggio a Oderzo (Tv) col nostro candidato avanti di misura col 43% e cosi’ accade anche a Este e Chioggia, ci sono molte realtà in cui si vedrà una bella competizione che è sana per la democrazia”.

Jacopo Berti, Consigliere regionale M5S: “Un risultato storico”

“A zione è stato il convitato di pietra in queste elezioni e, insieme con lo spezzettamento delle candidature, il responsabile della disaffezione e del voto di pancia. -Un Pd veneto che ha perso un anno senza riuscire a scegliere la strada per eleggere il suo segretario politico potrebbe non risultare interessante, non fosse che questo ha significato inconsistenza di organizzazione e ne ha limitato l’azione, lasciando a se stessi i territori dove si giocava la sfida.

Ora siamo veramente all’anno zero, dobbiamo ricostruire, con solidità e costanza, con un lavoro muto, quotidiano, vero”.

La candidata appoggiata dal pd arriva addirittura quarta a Chioggia, dove sono i cinque stelle a sfidare il sindaco uscente Giuseppe Casson che tiene anche grazie alla Lega che qui supera quota 35%. Barbara Penzo, sostenuta dal Pd e una delle favorite per un’eventuale ballottaggio, viene inchiodato dai cittadini elettori al 18,7%. Un dato che la dice

lunga sullo stato del partito di Renzi a livello locale.

Nel Padovano i democratici prendono Montegrotto grazie ad un giovane candidato, Riccardo Mortandello, l’anti-Claudio per eccellenza, che guadagna il 50,8%. Che il re delle terme stia perdendo consensi lo dice anche il risultato di Abano Terme che vede, appunto, il sindaco Luca Claudio con il 41,6%, costretto al ballottaggio. La sfidante Monica Lazzaretto del centrosinistra ha raccolto un buon 35,6%. Secondo turno anche a Este: il 19 giugno la sfida sarà tra il vicesindaco Stefano Agujari-Stoppa (Pd e Udc) scelto dal 32,2% e l’imprenditrice di Confindustria Roberta Gallana (Lega, Fi e FdI) che ha già incassato il 39,3% dei consensi. Anche ad Adria, in provincia di Rovigo, si va al ballottaggio: Massimo Barbujani, sindaco uscente, insegue la riconferma in municipio, forte del 45% dei voti e se la vedrà con Nicola Zambon del centrosinistra che riparte dal 23,9%.

biamo fatto un risultato storico, ma è ancora presto per festeggiare! Il 19 giugno, giorno dei ballottaggi, molti andranno al mare, mentre i partiti sono militarizzati, c’è gente che difende interessi personali.

Loro andranno a votare! E noi? Condividete il mio appello e votiamoli via tutti!” E in risposta a chi legge il voto ai 5 stelle come un voto di protesta Berti non le manda a dire: “Abbiate rispetto per gli elettori! Per “protesta” nessuno dà le chiavi della Capitale o di una grande città ad un Movimento. La verità è che ci prepariamo a governare il Paese e sempre più cittadini hanno fiducia in noi!”

Roger De Menech, segretario regionale Pd: “Rinnovare la classe dirigente”

I

ncassa il colpo il Pd veneto che ha perso al primo turno 4 grandi comuni, si è visto escluso da 4 ballottaggli su 7 ed è uscito sconfitto in altri piccoli municipi. Il segretario regionale De Menech, dimissionario da tempo, conti alla mano inveisce contro i suoi e in particolare contro chi ha chiesto con forza il Congresso e, a suo dire, non si è impegnato abbastanza nei propri territori. Prima su tutte la senatrice Puppato, il cui comune, Montebelluna, rimane saldamente in mano alla lega. “Ci preoccupiamo troppo delle sterili battaglie interne che alla gente non interessano per nulla. Dovremmo investire per rinnovare la classe dirigente e lavorare meglio nei territori”.

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Politica .

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La crisi dei partiti tradizionali Forza Italia e Partito democratico sono affaticati mentre il Movimento cinque stelle aumenta in modo consistente anche sul locale

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ega a parte, le recenti amministrative la dicono lunga su quanto siano in crisi i partiti tradizionali. Non è semplice leggere i dati di quest’ultima tornata anche perché le liste civiche sono spesso variegate anche nei comuni maggiori. Certo è che dove si sono presentati PD e Forza Italia il simbolo non ha pagato, anzi!

Le percentuali raggiunte sono molto modeste quasi dovunque.

In Veneto Forza Italia, il partito che ha tenuto le redini della regione per 10 anni e in cui la maggioranza dei cittadini si riconosceva fino a non molto tempo fa, sta attorno al 7% a Chioggia, a Este, a Montebelluna, a Pordenone, raggiunge due cifre solo ad Albignasego con il 12% e a Trieste con il 14%.

Il Pd è in grave difficoltà e non da segni di ripresa. Nei 13 comuni più grandi appare chiara-

mente la situazione di difficoltà del centrosinistra. Albignasego, Cittadella, Montebelluna, Villorba hanno eletto il sindaco di centrodestra al primo turno. In altri quattro comuni, Bovolone, Chioggia, Oderzo, San Giovanni Lupatoto si va al ballottaggio ma il Pd sta alla finestra. A Chioggia, il candidato del PD arriva quarto e come partito, si ferma al 13,6%.

Nei restanti 5 comuni il Pd va al ballottaggio con scarti più o meno alti a seconda dei territori.

Chi va forte è il Movimento cinque stelle che rispetto alle precedenti comunali è passato dal 6,1% al 21,4%.

Probabilmente in Veneto, rispetto a quanto accaduto a Roma o a Torino, il movimento in parte è frenato anche dalla Lega che ha sempre incardinato un forte sentimento di protesta ma va detto che i grillini stanno avanzando

bene ovunque. Intercetta anche una quota di voto di protesta ma progressivamente riesce ad estendere il proprio consenso elettorale anche dove non era

presente. Succede ciò che era successo per la Lega agli esordi: all’inizio un voto di opinione senza quadri territoriali all’altezza di sfide amministrative, poi

progressivamente si formano sul territorio personalità significative.

Maria Pavan

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Società .

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I mormoni, una fede in crescita, integrata nel territorio La chiesa di “Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni”, cioè la chiesa mormone è una realtà che conta 30 mila fedeli in Italia.

Sono 1700 in Veneto soprattutto a Venezia, Vicenza e Padova

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na religione nata in nord America due secoli fa , e che ora conta 15 milioni fedeli in tutto il mondo. In Italia chiesa di “Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni”, cioè la chiesa mormone è una realtà che conta 30 mila fedeli e ha deciso di far sorgere il più grande tempio d’Europa proprio a Roma nella capitale del cattolicesimo, con un progetto imponente. Ma veniamo al Veneto. La chiesa mormone ha diverse sedi in tutta l’area regionale. Fra le più attive quelle di Venezia, Vicenza e Padova. I fedeli in Veneto sono circa 1700 dagli ultimi dati , e sono in aumento. Nel veneziano da poche decine di fedeli negli anni Settanta ora i mormoni contano quasi 350 fedeli in tutto il veneziano e 400 nel padovano. I fedeli si questa

religione non limitano la loro presenza alla conversione, alla preghiera e alla promozione del loro credo, ma realizzano tante iniziative culturali e aggregative rivolte al territorio.

Ce lo racconta il loro vescovo di Venezia Gabriele Argenti.

“Abbiamo visto crescere nel corso degli anni - spiega il vescovol’interesse per il nostro credo. Alla nostra religione si convertono dai cattolici agli ortodossi e anche persone di fedi non cristiane. Abbiamo stilato degli accordi con lo Stato Italiano. La nostra religione ha avuto origine in America, negli Stati Uniti ha la sua sede principale nello Utah a Salt Lake City, ma va detto che ogni realtà si muove con una autonomia.

Tanti ragazzi arrivano qui a fare i

Sopra il vescovo Gabriele Argenti, in alto una foto di gruppo con missionari dagli Usa

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IL DIRITTO DI CAMBIARE

missionari dagli Stati Uniti e dall’America latina, altra area in cui la nostra fede è in espansione”. Il dialogo con le altre religioni a partire dalla chiesa cattolica è costante. “La chiesa mormone è organizzata in Palispiega Argenti- che sarebbero il corrispettivo delle diocesi, e si avvale di un clero non di professione e in cui non c’è la regola del celibato”.

Il battesimo viene fatto in età adulta e comunque a bambini di non meno di 8 anni, per completa immersione. “Il vescovo – continua Argenti – viene scelto in base alle sue qualità morali e non ha una carica permanente”. Fra i servizi che la Chiesa Mormone offre c’è quello gratuito della ricerca genealogica.

“E’ importante e curioso -spiega

Fioretta Panella responsabile delle relazioni con il pubblico insieme con Renè Minassian - conoscere le origini delle nostre famiglie e cognomi.

Conoscendo da dove veniamo sappiamo anche di più su chi siamo”.

Dagli Stati Uniti sono arrivati alla comunità veneziana tre giovani missionari: Emma Fife, Mason Stringfellow e Sarai Avila. Bruno Finotto primo membro della comunità mormone di Mestre sottolinea che con il territorio c’è sempre stata sintonia. “Abbiamo organizzato -spiega Finottola compagnia teatrale dialettale “La Bauta”, concerti di musica classica, corsi di inglese con ragazzi madrelingua gratuiti per la cittadinanza”.

Alessandro Abbadir

Una confessione religiosa fondata da Joseph Smith Chi sono i mormoni?

Il mormonismo è una confessione religiosa fondata da Joseph Smith (1805- 1844) considerato dai mormoni un profeta.

A lui fu rivelato il “Libro di Mormon”, il più noto fra i testi sacri di questa religione e da qui ha il Il tempio di Salt Lake City, l’edificio religioso più noto del mormonismo soprannome di chiesa mormone. Alla morte di Smith la chiesa da lui fondata si divise. La “Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni” con circa 15 milioni di fedeli è quella di gran lunga la branca maggioritaria del mormonismo.

Il “Libro di Mormon”, è dai fedeli riconosciuto come un testo sacro assieme alla Bibbia. Considerano la loro fede come la restaurazione della Chiesa cristiana, così come era stata organizzata da Gesù ai tempi del Nuovo Testamento. Reputano Gesù Cristo, il Redentore, il figlio di Dio e il Dio eterno. La Chiesa di “Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni” si distingue da altre confessioni cristiane per adottare un canone delle sacre scritture più ampio, che oltre la Bibbia include il “Libro di Mormon”, “Dottrina e Alleanze” e “Perla di gran prezzo”. È guidata da profeti e apostoli, le cui parole in particolari momenti assumono valenza di sacra scrittura e vengono canonizzate. I mormoni praticano anche il rito del “battesimo dei morti” . Fra le pratiche che sono state abbandonate invece dai mormoni con la fine dell’Ottocento e con l’entrata dello stato dello Utah nel 1896 nella federazione degli Stati Uniti, c’era quella della poligamia. (a.a.)

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Economia .

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Expobici si rinnova e tra i Colli Euganei e le pendici dell’Etna

Dopo il boom Campionaria le nuove sfide di Padova Fiere Mentre altre realtà guardano all’aggregazione Padova scommette sui punti di forza

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l mondo delle esposizioni fieristiche sta conoscendo un lungo periodo di transizione, non sempre indolore. La concorrenza internazionale sempre più agguerrita, i cambiamenti dei gusti del pubblico, il rapporto con gli altri soggetti economici e politici del territorio stanno influenzando i processi di cambiamento che riguardano le principali fiere a Nordest. Le soluzioni sono diverse, si va delle collaborazioni fino alle vere e proprie fusioni. Padova Fiere, dopo la trasformazione degli anni scorsi e l’arrivo di Gl Events, continua a lavorare ad una propria identità ben precisa e scommette sui punti di forza e su una offerta che si differenzi dalle classiche proposte fieristiche. Dopo il successo della Campionaria 2016, l’esposizione per eccellenza di Pado-

va Fiere, con qualcosa come 300 mila visitatori e numerosi eventi nei settori più disparati, la seconda parte dell’anno riserva una novità di rilievo per Expobici. L’esposizione che richiama gli appassionati del settore e non solo avrà un volto completamente diverso, prendendo le mosse da quanto di buono maturato nell’esperienza precedente, ma con la consapevolezza di uno scenario che in meno di dieci anni è cambiato in maniera dirompente. Non è casuale, d’altra parte, il claim che accompagna la nuova Expobici: l’evoluzione della specie. “E’ una realtà chiara ormai a tutti: il modello tradizionale della Fiera del mercato ciclistico, quello che per molti anni è andato in scena anche qui, è decisamente superato,” spiega Daniele Villa, amministratore

delegato di Padova Fiere. “Quello che le aziende, e soprattutto i consumatori cercano è qualcosa di ben diverso dai padiglioni e le bici esposte in stile tradizionale, quasi da guardare e non toccare.

Sono gli utenti finali, i ciclisti, ad essersi evoluti: adesso, è tempo che anche la fiera faccia un salto in avanti.” ExpoBici esce dunque dai padiglioni per aprirsi a una dimensione interamente outdoor in ben due location perfette per essere scoperte in bicicletta: si comincia a Galzignano Terme nel cuore delle Terme Euganee, dal 9

all’11 settembre, per poi proseguire con un’inedita tappa in Sicilia, alle pendici dell’Etna, dal 21 al 23 ottobre. Un doppio evento ad ingresso completamente gratuito per tutti gli appassionati. “La nuova ExpoBici lascia il modello della fiera tradizionale per ispirarsi alle esperienze di maggiore successo, quelle che in questi anni hanno messo la user experience al centro della loro proposta” - spiega Moreno Argentin, campione delle due ruote e consulente tecnico “ma rispetto alle quali ExpoBici porta elementi di grande originalità”.

Tecno & Food la Biennale del Gusto

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allo sport alla buona tavola: due grandi passioni degli italiani, messe in luce anche da Padova Fiera.

Dal 20 al 23 novembre orna infatti l’appuntamento con Tecno&Food, il più importante Salone del NordEst dedicato ai professionisti della ristorazione. Trecento espositori, 25mila metri quadrati di superficie espositiva, oltre 24mila visitatori registrati nell’ultima edizione del 2014: numeri che fanno della quindicesima edizione del Salone Internazionale Biennale, un appuntamento imprescindibile per il mondo della ricettività. All’offerta espositiva - che va dalle attrezzature e all’arredamento per alberghi, ristoranti e bar, fino alle proposte che riguardano il mondo del food e del wine - si affianca un ricchissimo calendario di eventi che fanno di Tecno&Food il più importante momento di confronto per gli operatori della ristorazione nel Nord-Est. La parola chiave dell’edizione 2016 è “formazione”, un elemento che legherà tutti i protagonisti e i partner del Salone creando una vetrina in grado di valorizzare le eccellenze e i trend di un mercato in costante evoluzione e ricco di stimoli da cogliere per anticipare le tendenze.

Il Terziario Donna premia imprenditrici fuoriclasse tra cui l’agente Rosita Bellotto Sesta edizione del premio dedicato dal gruppo Terziario Donna Ascom di Padova alla creatività e all’innovazione dell’imprenditoria femminile

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n occasione della manifestazione della Fiera Campionaria, ha avuto luogo la sesta edizione del Premio che il Gruppo Terziario Donna Ascom di Padova dedica alle donne che fanno impresa in modo innovativo. Un appuntamento in accordo col mood del Padiglione 1, dedicato da Padova Promex al mondo economico padovano che guarda al futuro e all’innovazione. Nell’Arena Pedrocchi, sullo sfondo della riproduzione quasi a grandezza naturale del famoso Caffè patavino, dopo i saluti del presidente Ascom Patrizio Bertin, Silvia Dell’uomo, Vicepresidente Ascom e membro del Terziario Donna, ha premiato Tiziana Bertinotti, psicologa, Flavia Marti-

gnon, titolare di un negozio di ottica ed Eleonora Rizzo titolare di una scuola privata, e, per la prima volta un agente immobiliare, Rosita Bellotto dell’Agenzia Jolly Immobiliare di Piove di Sacco.

Questo riconoscimento si inserisce in un momento davvero particolare per Rosita Bellotto: quest’anno festeggia i 20 anni di attività professionale e 25 anni della sua agenzia, la Jolly Immobiliare, dove lavora assieme al padre, Giancarlo Bellotto e alla sorella, Morena Bellotto.

La motivazione della premiazione esprime bene l’impegno e la dedizione di una donna per un lavoro che storicamente ha una forte connotazione maschile: “per l’impronta professionale dinamica

fortemente innovativa ed aperta al recepimento di stimoli e tecniche d’avanguardia”. Si occupa infatti a tempo pieno di servizi di intermediazione immobiliare coordinando le attività di compravendita e locazione: una speciale wedding planner del real estate!

Un’agenzia, la Jolly Immobiliare, associata Fimaa, tra le pochissime in Italia con Sistema di Qualità Certificato Iso 9001, di cui Rosita Bellotto è responsabile: una scelta ed un elemento distintivo che ben supportano e comunicano l’obiettivo di fare propri gli obiettivi dei clienti, in un’ottica di miglioramento continuo. Il premio è il riconoscimento ad una inesauribile curiosità di apprendere, mantenendo una formazione continua

che porta a partecipare a tutte le iniziative che possono contribuire alla crescita professionale, lasciandosi ispirare e contaminare anche da materie diverse da quella prettamente tecnica-immobiliare e alla ricerca e ideazione di metodi e strategie innovativi che mirano a superare i consueti standard, il tutto favorito anche dall’iniziativa

di costituire e mantenere collaborazioni efficaci. “Sono davvero onorata di aver ricevuto questo premio.” dice Rosita Bellotto. “Mi piace pensare che oltre ad essere una gratificazione personale, e per la Jolly Immobiliare che è la mia agenzia sia un omaggio alla categoria professionale a cui appartengo.” Brava Rosita!

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Economia .

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Il risparmio tradito

Veneto Banca, da risparmiatori ad azionisti investitori I

l destino di Veneto Banca si deciderà entro fine giugno, quando si capirà se l’aumento di capitale da un miliardo necessario alla quotazione in borsa sarà riuscito.

Un’impresa non facile, come si è visto poche settimane fa con la Banca Popolare di Vicenza finita in mano al Fondo Atlante.

Questa partita la devono giocare soprattutto i grandi investitori, quelli che hanno a disposizione somme ingenti da dedicare.

Anche perchè i piccoli risparmiatori non hanno praticamente più riserve, colpiti dal crollo delle azioni passate dai 40,25 euro del 2012 ai 7,30 euro del febbraio scorso.

Soldi evaporati per circa 200mila azionisti in tutto il Veneto.

Le storie di famiglie rimaste senza risparmi sono molte e attraversano la Regione. C’è chi ha perso i soldi della liquidazione, chi voleva comprare la casa alla figlia e non può, chi si trova senza risparmi e sono molti - ha dovuto aprire fidi per poter disporre di liquidità non potendo vendere le sue azioni.

Come si può, dopo aver perso tutto, credere ancora nella Banca a cui avevi affidato i tuoi soldi?

La crisi che ha investito il risparmio veneto è sempre più profonda “È una catastrofe, un’apocalisse economica e coinvolgerà tutti: il Veneto ma anche l’Italia” commenta amaro Patrizio Miatello, coordinatore delle Associazioni Soci Banche Popolari Venete “Don Enrico Torta”.

E sul traguardo dell’aumento di capitale si dice scettico: “Abbiamo appena passato una catastrofe inimmaginabile e ci sono venuti a dire - prima ancora che venisse reso pubblico il prospetto informativo - di inve-

stire? Abbiamo sbagliato prima, non possono farci sbagliare ancora, adesso. C’è gente pronta a indebitarsi, gente che pensa di riguadagnare così quello che ha perso ...Io non lo so... io dico: non indebitatevi per fare investimento puro, Borsa pura. Prima eravamo risparmiatori, ora ci vogliono trasformare in azionisti investitori”.

A sostenere l’aumento di capitale c’è l’associazione “Per Veneto banca” che riunisce grandi azionisti e imprenditori, presieduta dall’imprenditore amministratore delegato di Pro-gest Bruno Zago: “Noi crediamo che Veneto Banca possa restare una banca del Veneto, per il Veneto - spiega - . Se i veneti risponderanno, come io credo, abbiamo delle buone possibilità.

Se porteremo a casa il 50%+1 sono anche abbastanza tranquillo sul fatto che altri si aggiungeranno e continueranno quello che noi abbiamo iniziato”.

Giorgia Gay

Tutti i veneti oggi sono più poveri di ieri Patrizio Miatello

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ndrea Arman di professione è avvocato, in famiglia aveva azioni di Veneto Banca e Popolare di Vicenza e oggi fa parte del Comitato Don Enrico Torta.

In tutta la vicenda dei risparmi traditi, una cosa proprio non gli va giù: “Si parla di 750 prepensionamenti per i dipendenti di Veneto Banca - fa sapere -.

Per loro, per i dipendenti che sono concausa di questa tragedia, gli ammortizzatori sociali ci sono. Invece per tutti i risparmiatori e per tutti gli altri cittadini, artigiani, imprenditori che saranno costretti a chiudere nei prossimi mesi, non vi è nessuna previsione di ammortizza-

tore sociale e questa è una gravissima ingiustizia ai danni dei cittadini e del Veneto. La ricaduta economica di questo disastro interesserà tutti i 5 milioni di cittadini veneti. La perdita di ricchezza ricadrà su tutti quanti”.

Quindi, una stoccata alla politica: “Ho letto che la politica si sta svegliando mentre per molti mesi è rimasta a dormire lasciando che tutto andasse per la propria strada e ora che di fatto i giochi sono conclusi sarebbe il momento che la politica cominciasse ad assumere delle responsabilità: mettano loro i soldi per l’aumento di capitale di questa banca.

Allora a me sta bene”.

Bruno Zago

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Cultura .

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Teatro, al via l’ottava edizione di Scene di Paglia Il festival itinerante dei Casoni e delle Acque toccherà vari comuni della Saccisica e del Conselvano. Si parte il prossimo 17 giugno e si prosegue fino al 2 luglio; in tutto 17 appuntamenti, tra spettacoli, proiezioni, masterclass e incontri

A

l via l’8^ edizione di Scene di Paglia, il festival teatrale itinerante dei Casoni e delle Acque. Toccherà vari comuni della Saccisica e del Conselvano l’edizione 2016 della kermesse estiva, che si aprirà il 17 giugno e proseguirà sino al 2 luglio, sotto la direzione artistica di Fernando Marchiori. Il festival comprende 17 appuntamenti, tra spettacoli, proiezioni, masterclass ed incontri con gli autori, e conferma la sua caratteristica più spiccata, ovvero lo speciale rapporto con la natura.

Il programma di quest’anno proporrà nomi di forte richiamo e compagnie giovani, con numerose prime regionali ed una masterclass di teatrodanza; tra i protagonisti che saliranno sul palco, saranno presenti Erri De Luca, il Canzoniere Grecanico Salentino, Vincenzo Pirrotta, Chiara Michelini, Pino Petruzzelli, Elena Bucci, Claudio Morganti, Arianna Scommegna, Donpasta, Tea-

tropersona, Accademia Arte della Diversità, Generazione Disagio e Teatro dell’illusione. I protagonisti della scena si porranno in dialogo anche con l’ambiente circostante, costituito dalle perle dei territori convolti, ovvero Piove di Sacco, Arzergrande, Campolongo Maggiore, Codevigo, Conselve, Legnaro, Pontelongo e Sant’Angelo di Piove di Sacco. Tra i prossimi appuntamenti da seguire, giovedì 23 giugno, alle ore 18.30, nel cinema Politeama di Piove di Sacco, “Il paese dove gli alberi volano. Eugenio Barba e i giorni dell’Odin”, mentre, alle 21.15, in piazza Vittorio Emanuele II, sarà la volta di “Solo andata”. Venerdì 24, in Cà Sagredo, a Conselve, alle ore 21.15, si terrà “Io sono il mio lavoro”. Dopo lo spettacolo è prevista una degustazione di vini del territorio, a cura di Conselve Vigneti e Cantine. Sabato 25, nell’enoteca “Pane e salame” di Sant’Angelo di Piove, sarà possibile unirsi all’“Aperitivo disa-

La locandina dell’edizione 2016 del festival teatrale “Scene di paglia”

giato”, a partire dalle 18, mentre alle 21, nelle Scuderie La Gardesana, sarà la volta di “Dopodiché stasera mi butto”, spettacolo di Enrico Pittaluga, con la regia di Riccardo Pippa. Domenica 26, alle ore 21.30, l’Idrovora di Santa Margherita, Codevigo, sarà la location dello spettacolo “Terra matta”. Martedì 28 tutti al Casone Azzurro di Arzergrande, alle ore 21.15, con “Potevo essere io”, lo spettacolo di Renata Ciaravino, i cui protagonisti sono due bambini cresciuti nello stesso cortile, con la stessa partenza

e con due arrivi nella vita molto differenti. Mercoledì 29, alle 18.30 nel Cinema Politeama si terrà il film documentario di Jacopo Quadri “La scuola d’estate.

Luca Ronconi a Santacristina”, e si proseguirà alle ore 21.15, a Pontelongo, nell’ex Casa del fascio, con “Madame Barbablù”.

Giovedì 30, sempre alle ore 21.15, in Casa Creuso Crausso a Campolongo, andrà in scena “Elettroradiodramma”. Per quanto riguarda la programmazione di luglio, invece, si parte venerdì 1, alle ore 18, nel Casone Ramei di

Piove di Sacco, con “Cip Cip Bau Bau. Il Linguaggio degli animali”.

Alle ore 21.15 nel Teatro Filarmonico, sarà la volta di Elena Bucci e Claudio Morganti, che metteranno in scena le vicende umane e professionali del grande attore Attilio Vecchiatto. Il gran finale è previsto per sabato 2, alle ore 21.15, nei Casoni della Fogolana di Codevigo, con “Food Sound System”. Allo spettacolo seguiranno i festeggiamenti di chiusura del festival.

Linda Talato

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Cultura x

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Biennale Architettura 2016 Reporting from the front

Architetti al fronte: combattono per migliorare la qualità della vita L’architettura è strumento di una civiltà umanistica: evidenzia la capacità dell’uomo di essere padrone del proprio destino

F

uori gli edifici belli, ma che non riescono a esprimere quale problema cerchino di affrontare, dentro i progetti che affrontano un problema importante e per il quale una architettura di qualità ha fatto la differenza.

Non è una scelta da poco quella che il curatore della 15° Biennale di Architettura, Alejandro Aravena, si è imposto per selezionare gli architetti da presentare in mostra.

“L’architettura - spiega Aravena - si occupa di dare forma ai luoghi in cui viviamo. Non è più complicato, né più semplice di così. Questi spazi comprendono case, scuole, uffici, negozi e aree commerciali in genere, musei, palazzi ed edifici istituzionali, fermate dell’autobus, stazioni della metropolitana, piazze, parchi, strade (alberate o no),

marciapiedi, parcheggi e l’intera serie di programmi e parti che costituiscono il nostro ambiente costruito. La forma di questi luoghi, però, non è definita soltanto dalla tendenza estetica del momento o dal talento di un particolare architetto. Essi sono la conseguenza di regole, interessi, economie e politiche, o forse anche della mancanza di coordinamento, dell’indifferenza e della semplice casualità.

Le forme che assumono possono migliorare o rovinare la vita delle persone. La difficoltà delle condizioni (insufficienza di mezzi, vincoli molto restrittivi, necessità di ogni tipo) è una costante minaccia a un risultato di qualità”. L’architettura vista e presentata in questo modo diventa uno strumento desiderato di self-government, lo strumento di

Venezia. Frida Kahlo, fotografie di Leo Matiz

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ppena inaugurata la mostra “Frida a Venezia vista attraverso l’obiettivo di Matiz”, in cui la pittrice si offre all’obiettivo del grande fotografo colombiano. In tutto il mondo l’artista messicana Frida Kahlo è considerata un simbolo dell’arte moderna e un’icona di resistenza al dolore e di opposizione nei confronti della malattia. L’instancabile viaggiatore colombiano Leo Matiz, considerato uno dei più grandi fotografi del secolo scorso, conobbe Frida Kahlo negli anni Quaranta del Novecento: l’incontro e la conseguente amicizia con la pittrice si è manifestato in una serie di immagini realizzate dal fotografo di Aracataca che rivelano la sensibilità e l’anima della messicana, al di là delle sofferenze fisiche che la vita le aveva imposto. L’Ar33 Studio di Venezia, a partire da venerdì 17 giugno 2016 esporrà trenta fotografie inedite, realizzate sia in bianco e nero che a colori, che avranno come soggetto principale la pittrice messicana e il suo contesto intimo. Il titolo della mostra Frida a Venezia vista attraverso l’obiettivo di Matiz vuole rappresentare un’approssimazione spontanea, fresca e leggera della personalità di Frida Kahlo filtrata dalla macchina fotografica di Leo Matiz. Queste immagini, scattate in un periodo particolarmente chiacchierato della vita dell’artista messicana del quale, però, non esisteva nessuna testimonianza fotografica, ci rivelano una Frida pacifica, calma di fronte all’obiettivo del suo amico colombiano; in alcuni scatti la vediamo perfino vestita secondo la moda europea e non con i suoi tradizionali abiti di tehuana. Le fotografie di Leo Matiz che immortalano Frida Kahlo, corrispondono ad un periodo di maturità creativa e personale della pittrice la quale ha imparato ad accettare i tradimenti del suo corpo e l’infedeltà di suo marito, il pittore muralista Diego Rivera.

una civiltà umanistica, non in grazia di uno stile formale, ma come evidenza della capacità dell’uomo di essere padrone dei propri destini. L’architettura in azione come strumento della vita sociale e politica, dove ci si chiede di coniugare a un più alto livello l’agire privato e le pubbliche conseguenze. Ogni edificio incide più o meno pesantemente nell’ambiente in cui cresce, se si tratta poi di interi quartieri i problemi da affrontare sono molteplici. Le questioni sono complesse quando si tratta del territorio e delle condizioni di vita e di lavoro di singoli o di comunità intere. La Biennale cerca dunque di evidenziare come, nei casi di esito positivo, si sono evolute le catene delle decisioni che legano bisogno – consapevolezza – opportunità – scelte

– realizzazioni, in modo da condurre a un risultato dove “l’architettura fa la differenza”, come dice Aravena. “E ci interessa - sottolinea il presidente Paolo Baratta - non solo che siano mostrati i risultati ottenuti, da sottoporre a giudizio critico. Ci interessa anche la fenomenologia di quanto accaduto in questi esempi positivi. E cioè come è nata la domanda di architettura, come si sono evidenziati ed espressi i desideri e le necessità, quali

procedimenti logici, istituzionali, giuridici, politici e amministrativi hanno indotto una domanda per l’architettura e, quindi, consentito all’architettura di trovare soluzioni oltre quelle banali o autolesioniste”. La mostra rimarrà aperta al pubblico sino a domenica 27 novembre 2016, ai Giardini e all’Arsenale. Tutte le informazioni sul sito http://www.labiennale.org/it/ architettura/mostra/ Germana Urbani

Eco design week, #amministratoInnovatori

A Cà Vendramin, giovedì 23 giugno, dalle 18.00 ale 20.00, i sindaci del Delta dialogano con gli imprenditori eco e sotenibili Dopo il grande riconoscimento al Parco del Delta del Po di Area MaB Unesco, sindaci e amministratori dei comuni di questo

territorio sono chiamati a confrontarsi con questa nuova grande risorsa. Ma soprattutto a rilanciare con idee d’avanguardia l’economia locale che, per forza di cose, d’ora in avanti dovrà guardare sempre più all’ambiente, alla difesa della sua particolarissima biosfera. Potranno farlo solo aprendo dialoghi costruttivi con le imprese che già oggi creano lavoro ed economia attraverso invenzioni e progetti eco-sostenibili.

Ne parleremo il 23 giugno, dalle 18.00 alle 20.00 nel padiglione

allestito presso Cà Ven-dramin in comune di Taglio di Po. La redazione della Piazza ha messo attorno ad un tavolo gli amministratori veneti del Parco e i migliori imprenditori innovatori capaci di costruire in sostenibilità economie di successo.

Il forum #amministratoInnovatori vedrà susseguirsi, dunque, le voci degli inventori alle voci dei sindaci, in uno scambio di saperi che certamente saprà coinvolgere e stupire le parti oltre che il pubblico in una riflessione utile al territorio e ai suoi cittadini, al mondo della politica e al mondo dell’impresa.

L’evento si svolgerà all’interno della 4 giorni che vedrà protagonista il Delta del Po e l’ecosostenibilità in un susseguirsi di meeting e workshop, laboratori per bambini, eco tours, eco food ed eco design. Ma non solo. Ci sarà letteratura e musica, cinema e tutto quello che la natura può ispirare all’uomo per renderlo migliore.

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DIRITTO di famiglia

Separazione e divorzio: spese ordinarie e straordinarie per i figli

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’art. 30 Cost. e gli artt. 147 e ss. C.C. sanciscono il dovere per entrambi i genitori di “mantenere, istruire ed educare i figli”. Le riforme sull’affido condiviso (L. n° 54/2006) e sul riconoscimento ed uguaglianza dei figli legittimi e naturali (D. lgs. n° 154/2013) ne hanno rinsaldato il concetto. Il legislatore non ha, tuttavia, stabilito una casistica tassativa e neppure ha fornito una nozione o enucleato i criteri per differenziare le spese straordinarie da quelle ordinarie, demandando al Magistrato il compito di individuarle nelle singole fattispecie concrete. I principi perseguiti dalla prassi giudiziaria nella ripartizione delle spese mirano sia a tutelare la prole dalle conseguenze negative e pregiudizievoli delle crisi familiari, sia a distribuire i relativi oneri finanziari tra i genitori in proporzione alla loro capacità reddituale.

L’orientamento giurisprudenziale prevalente è attualmente il seguente: le spese “ordinarie” sono quelle atte a soddisfare i bisogni della quotidianità del figlio, mentre quelle “straordinarie” sono quelle destinate a fronteggiare le esigenze conseguenti ad eventi imprevedibili od eccezionali, o relative a spese indeterminabili ed imponderabili, o che

Avv. Laura Giolo

incidano sensibilmente a livello economico rispetto alla situazione patrimoniale dei singoli genitori.

Le spese possono sostanzialmente suddividersi in “sanitarie”, “scolastiche” ed “extra scolastiche” (ludiche, sportive, culturali, di cura e custodia). A titolo esemplificativo: tra le spese sanitarie ordinarie rientrano le cure routinarie ed i medicinali da banco; tra le spese sanitarie straordinarie, invece, quelle per visite specialistiche, interventi chirurgici, trattamenti terapeutici, apparecchi ortodontici, occhiali da vista, ecc. Tra le spese scolastiche ordinarie troviamo quelle per libri di testo, materiale di cancelleria, occorrente per educazione fisica, mensa, brevi gite ludiche; tra quelle straordinarie figurano le gite di istruzione all’estero e le ripetizioni. Nella categoria di spese extra-scolastiche si collocano quali ordinarie le spese residuali che la coppia genitoriale possa economicamente permettersi, mentre si individuano quali straordinarie (da concordarsi con preventivo accordo dei genitori) quelle per auto/motoveicoli, conseguimento patente di guida, computer, baby-sitter per imprevedibili necessità.

Le nuove spese detraibili in dichiarazione dei redditi

Dott.ssa Laura Menegazzo

Si avvicina il periodo di presentazione delle dichiarazioni dei per l’acquisto di testi scolastici e di materiale di cancelleria, redditi. Da quest’anno ci sono alcune nuove spese che è per i pasti e per i viaggi; possibile portare in detrazione. Vediamo quali: • a differenza degli anni scorsi, è possibile detrarre le spese • spese per la frequenza della scuola dell’infanzia e degli funebri sostenute anche in assenza di un vincolo di parentela istituti scolastici di ogni ordine e grado, fino a 400 euro ad con il defunto, fino a 1.550 euro a decesso; alunno. Tra le somme indicate dall’Agenzia delle Entrate • l’importo massimo delle erogazioni liberali a favore delle rientrano le tasse di iscrizione e di frequenza e la spesa per la ONLUS per cui è possibile fruire della detrazione del 26% mensa scolastica. In quest’ultimo caso, per poterla portare in passa da 2.065 euro a 30.000 euro annui; detrazione, è necessario conservare la ricevuta del bollettino o • la detrazione del 65% per le spese di riqualificazione del bonifico con indicazione del percettore, del servizio erogato, energetica (per immobili abitativi non in fase di costruzione) della scuola e dei dati dello studente (nome, cognome, codice viene estesa anche all’acquisto e alla posa in opera di fiscale). Solo per quest’anno, se l’attestazione da parte di chi schermature solari e di impianti di climatizzazione invernali ha reso il servizio è incompleta, è possibile inserire a mano i dotati di generatori di calore alimentati da biomasse dati mancanti. Resta valida anche nell’anno di imposta 2015 la combustibili. Come per le altre spese di riqualificazione possibilità di detrarre 632 euro di rette per gli asili nido; energetica, per usufruire della detrazione è necessario • spese per la frequenza di corsi presso università statali pagare la fattura con bonifico indicando il codice fiscale del e non (per queste ultime, il limite di detraibilità è fissato contribuente e quello del beneficiario (o la sua partita IVA), annualmente dal Ministero dell’Istruzione). Le spese possono nonché la legge di riferimento. Bisogna, inoltre, essere in riguardare anche scuole di specializzazione post universitaria o possesso della documentazione predisposta dal tecnico che di perfezionamento, master universitari e i test di ingresso per certifica l’avvenuta riqualificazione energetica dell’edificio accedere all’università. NON sono detraibili le spese sostenute (asseverazione e ricevuta di invio all’ENEA).

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DIRITTO matrimoniale

DIRITTO fiscale

Il redditometro ovvero ho paura del Fisco e non mi compro più l’auto nuova Avv. Stefania Martin

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l redditometro è uno dei più importanti strumenti di controllo dell’evasione fiscale degli ultimi anni: pur esistendo da decenni se ne è parlato molto recentemente a seguito di profonde modifiche nella normativa ed ha ingenerato nelle persone l’impressione che ogni tipo di acquisto di beni attiri l’attenzione del Fisco. Il concetto di base è piuttosto semplice: nessuno può spendere di più di ciò che guadagna. Il redditometro è dunque un sistema di calcolo della “spesa” che una famiglia pone in essere, cioè un controllo a partire dal tenore di vita, che viene confrontato con il reddito dichiarato. Qualora lo scostamento fra il reddito desumibile dal complesso delle spese poste in essere ed il reddito dichiarato superi il 20% può scattare l’accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate, che inizierà con un invito a presentarsi e a confrontarsi sui dati in possesso dell’ufficio. Il reddito complessivo è dato dalla somma algebrica tra le spese “certe” sostenute dal contribuente o dai familiari fiscalmente a carico e le spese c.d. per “elementi certi” come casa o auto del contribuente o dei familiari a carico, cioè gli esborsi che da questi beni derivano. Per gli elementi di cui il fisco ha modo di verificare il sostenimento del costo viene

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calcolato il costo effettivo (es. spese per assicurazioni, mutui, acquisti di case, assicurazioni, etc), mentre per altre tipologie di spesa si fa riferimento a valori desunti sulla base degli indici ISTAT (esempio principale è la spesa per generi alimentari delle famiglie). A seguito di intervento del Garante della Privacy è stato invece escluso l’uso della media ISTAT che non sia ancorata ad un bene posseduto (ad es. il fisco non può ipotizzare che “in media” ogni famiglia faccia spesa per elettrodomestici o mobili di arredamento ogni anno; ma può calcolare col sistema ISTAT quanto si spende per l’alimentazione). Sono interessate al redditometro le persone fisiche, quindi non solo imprenditori o artigiani ma anche dipendenti e pensionati. Con un messaggio 20.1.2013 il Direttore dell’Agenzia delle Entrate aveva promesso che i controlli non si sarebbero comunque incentrati sugli scostamenti minimi dei pensionati. Il contribuente sarà chiamato a dimostrare che le spese sono state effettuate con denari già a disposizione (es. somme accantonate sui conti correnti) o con proventi esenti (es. disinvestimenti). Il consiglio è dunque di abituarsi a tracciare i propri incassi e le proprie spese.

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Divorzio o separazione consensuale: l’accordo si può annullare

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izio instaurava il procedimento di divorzio contenzioso nei confronti di Caia, da cui era separato da molti anni.

Successivamente, i coniugi raggiungevano l’accordo sulle condizioni di divorzio, in particolare la moglie accettava la cifra che il marito le offriva a titolo di assegno divorzile. Dopo qualche mese, però, Caia si accorgeva che Tizio le aveva nascosto dei redditi. Le dichiarazioni mendaci di Tizio, infatti, avevano indotto in errore Caia, che a condizioni diverse non avrebbe concluso l’accordo divorzile. In un altro caso, la moglie aveva prestato il suo consenso alla separazione, solo perché intimorita dalle minacce del marito. In casi simili, è possibile ottenere l’annullamento dell’accordo di separazione o divorzio, in quanto affetto da vizi del volere, come le dichiarazioni false di un coniuge o la violenza di una parte nei confronti dell’altra. In questi casi, occorre rivolgersi al giudice ordinario, che valuti l’esistenza dei vizi della volontà. L’azione può essere esercitata entro cinque anni dalla firma dell’accordo avvenuta davanti al Presidente del Tribunale, ai sensi della L. 898/1970. Nel 2014, è intervenuto il decreto legge n. 132, che ha semplificato le procedure di separazione e divorzio, prevedendo la negoziazione assistita,

Avv. Francesca ledda

firmata innanzi ai rispettivi avvocati, in modo che le parti raggiungano in tempi più rapidi l’accordo sulle condizioni.

Anche in questi casi, è possibile ottenere l’annullamento degli accordi raggiunti, se inficiati da vizi della volontà. L’accordo di separazione o divorzio, infatti, è equiparabile a qualsiasi altro negozio giuridico e come tale può essere impugnato per vizi del consenso. Esso è un elemento essenziale della procedura consensuale di separazione o divorzio, e deve essere liberamente e validamente manifestato da entrambi i coniugi. Il Tribunale in questi casi effettua un controllo di legittimità dell’intesa e lo attua attraverso l’omologazione dell’accordo o l’emissione della sentenza. Il decreto di omologazione è un atto di controllo, che non decide su diritti soggettivi: da ciò deriva la possibilità di annullarlo per vizi della volontà. In caso di negoziazione assistita, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale competente verifica soltanto la regolarità dell’accordo, rilasciando un nulla osta.

Da ciò si evince che i coniugi, nella stipula degli accordi di separazione e divorzio, devono rispettare il principio di correttezza e buona fede. (Cfr. Tribunale di Caltanissetta, sentenza del 12.02.2016).

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Editoriale

Guardia medica del territorio, una polemica inutile dott. Francesco Noce*

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a vera sfida per una Medicina attenta alle persone, ma rispondente a criteri per un sistema sostenibile, universale, in grado di rispondere ai nuovi bisogni di patologie croniche e di persone fragili in una società complessa non può che partire dal territorio.

E’ da tempo che la Medicina del Territorio,cosciente del suo ruolo, si sta impegnando, pur nel rispetto della sua mission e gelosa del suo rapporto unico con il paziente, in un processo di cambiamento finalizzato ad una maggior tutela del cittadino organizzandosi in forme associative che siano all’ altezza di poter assicurare una medicina in linea con i reali bisogni di salute assumendosi la responsabilità di una governance clinica a tutto tondo: dalle patologie acute gestibili sul territorio alla medicina di iniziativa rivolta alle patologie croniche,dalla prevenzione primaria in base agli stili di vita a quella secondaria degli screnning, delle vaccinazioni, dall’assistenza e dalla cura dei malati cronici presso il proprio domicilio ai percorsi diagnostico-terapeuitici, alla cura dei malati in dimissione precoce da Ospedali sempre più tecnologicamente avanzati dove i malati restano il tempo strettamente necessario, dalla continuità assistenziale all’attenzione alla sostenibilità del sistema.

Il tutto in una visione di integrazione con i Medici Specialisti, con gli Infermieri e con tutte le figure che compongono il complesso mondo del Sistema Sanitario Nazionale. E così in tutto il Veneto, ma in Italia, si stanno organizzando Medicine di Gruppo Integrate con una progressione che riteniamo ormai inarrestabile e che pone le basi per la medicina dei prossimi 30 anni. Di questo cambiamento fà parte a pieno titolo quella che viene definita Guardia Medica del Territorio, ma che in realtà rappresenta la continuità assistenziale del Medico di famiglia e per questo è stata inserita nel ruolo unico della Medicina Primaria con i Medici di Medicina Generale. Ci è parsa incomprensibile e permeata dall’aria di un certo vetero-sindacalismo la manifestazione organizzata a Roma da parte di alcuni Sindacati minoritari della Medicina Generale critici su una nuova ipotesi di *Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

Continua alla pagina seguente

Le articolazioni: integratori per prevenire disturbi articolari a pag 35

Affidea: oltre 3 mila Mammografie con Tomosintesi 3D!

a pag 36

L’Ortodonzia intercettiva per i bambini

a pag 36

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Salute

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L’editoriale

Guardia medica del territorio, una polemica inutile dott. Francesco Noce*

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L’opinione

Progetto odontoiatria solidale, appropriatezza e prevenzione dott. Bruno Noce - Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo

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a CAO FNOMCeO è garante dei valori etici e deontologici della professione odontoiatrica nei confronti dei cittadini. Deve vigilare affinché gli assessorati alla Sanità delle singole Regioni stabiliscano gli ambiti minimi assistenziali e definiscano i criteri di assistenza odontoiatrica a livello di vulnerabilità sanitaria e socio economica a partire dall’analisi di quanto viene erogato attualmente dai singoli sistemi regionali. Si ritiene opportuno che le Regioni, pur con diversità socio economiche e assistenza pubblica sanitaria odontoiatrica diversa, definiscano livelli chiari e omogenei di assistenza. L’importanza della definizione dei livelli di assistenza odontoiatrica deve necessariamente prevedere il coinvolgimento di un tavolo tecnico con le professionalità del SSR, le Università, CAO FNOMCeO. È evidente che la diversa rappresentazione delle professionalità del servizio pubblico regionale in odontoiatria dà in alcune realtà delle eccellenze assistenziali, ma pur tuttavia non sufficienti a coprire i fabbisogni della popolazione fragile, tipico di una copertura a macchie di leopardo. Livelli di assistenza odontoiatrica non possono che prevedere il ruolo centrale della visita, diagnosi e piano di trattamento come competenza esclusiva del medico odontoiatra. La società civile sta attraversando un momento di crisi e la realtà del diffuso impoverimento di ampie fasce della popolazione ci pone nuove problematiche che non possono non toccare la coscienza di ognuno di noi. Già molti medici ed odontoiatri prestano la loro opera in vari progetti di volontariato, ma riteniamo che l’intera categoria medica, la cui attività, più di ogni altra, si riconduce a principi di eticità, solidarietà e benessere del cittadino (è questa la Missione del Medico e dell’Odontoiatra) e risponde anche ad esigenze di giustizia sociale, può ulteriormente contribuire con ulteriori e fattive testimonianze. Segnala, inoltre, il rischio incombente di un depotenziamento dell’offerta di trattamenti odontoiatrici nel SSN con una crescente difficoltà di accesso alle cure per fasce sempre più ampie della popolazione. Gli Odontoiatri auspicano, invece, che il Ministero della Salute incentivi tutte le iniziative rivolte alla prevenzione e alla tutela delle fasce deboli. Dal dibattito sono emerse diverse aree di intervento possibile, ma è sicuramente prioritaria una efficace risposta (che non può prescindere dal rafforzamento delle strutture pubbliche del SSN per garantire i livelli minimi assistenziali) ai bisogni dei cittadini che si trovano in una situazione di vulnerabilità sanitaria e sociale. L’accesso alle cure deve essere garantito a tutti i pazienti in condizioni di fragilità, soprattutto se in età evolutiva o con patologie croniche che necessitano cure odontoiatriche in ambiente protetto. Deve essere garantita l’assistenza odontoiatrica a tutti i cittadini affetti da patologie che ne pregiudicano...

Prosegue all’interno dello Speciale Salute

...organizzazione della continuità assistenziale incutendo paure di perdita di posti di lavoro, paventando intasamento dei Pronto Soccorso e carenze assistenziali notturne.

Veniamo ai fatti:nelle trattative per il rinnovo dell’Accordo Collettivo Nazionale della Medicina Primaria, in sintonia con la Conferenza Stato -Regioni, si sta ragionando su una ipotesi, ormai sempre più concreta, di organizzare la Medicina del Territorio in strutture in grado di prestare assistenza dalle ore 08:00 fino alle ore 24:00 per 7 giorni su 7, con ambulatori aperti e con la continuità delle visite domiciliari durante tutto il periodo. Ovviamente tali strutture dovranno esser dotate di tutte le attrezzature idonee per diagnosi ed interventi di primo livello, mentre l’assistenza dalle ore 00:00 alle ore 08:00 del mattino successivo sarebbe di competenza del Servizio Emergenza-Urgenza ovvero oggi del 118. Da qui le preoccupazioni dei Sindacati minoritari, che non trovano però rispondenza allo stato attuale se non dopo una verifica basata su dati oggettivi e non su ipotesi. Perdita di posti di lavoro in rapporto alle ore mancanti: ipotesi che non sarà mai accettata e non potrà mai verificarsi, dal momento E’ più facile avere che i Medici della continuità assistenziale dovranno idee nuove che mettere a disposizione la loro professionalità per non liberarsi da quello stesso numero di ore in cui attualmente quelle vecchie svolgono la loro attività affiancando i Medici di famiglia nei loro sempre crescenti compiti loro affidati. Intasamento dei Pronto Soccorso: ipotesi tutta da dimostrare. E’ presumibile invece un loro decongestionamento dal momento che essendo presenti sul territorio molteplici strutture aperte dalle 08:00 alle 24:00 è più facile pensare che le persone facciano riferimento a queste,ove opera anche il loro medico di fiducia, almeno in prima battuta. Da qui potranno essere poi, in caso di necessità essere indirizzate in Ospedale venendosi così a costituire un vero e proprio filtro per di più qualificato verso le strutture di 2° livello. E le ore dalle 00:00 alle 08:00? Anche qui le preoccupazioni di un over booking di lavoro per il 118 ci sembrano eccessive: premesso che l’attuale Guardia Medica del Territorio corrisponde alla continuità assistenziale del medico di famiglia e non surroga certo l’emergenza urgenza del 118, una attività della Medicina Generale sul territorio dalle 08:00 alle 24:00 dovrebbe limitare al massimo la richiesta di visite al medico curante nelle successive 8 ore notturne. Già oggi si è constatato che la richiesta di visite nell’orario notturno dopo la mezzanotte è poco frequente e per lo più si risolve con una successiva chiamata al 118 per un ricovero o un invio al P.S. perchè si tratta di vere urgenze o emergenze e non della richiesta di visita da parte del proprio medico (o della guardia medica che lo sostituisce) che può benissimo esser differita nelle prime ore del mattino successivo. Si è pensato anche alla sicurezza e all’incolumità personale, dal momento che si sono verificati più volte aggressioni e tentativi di “avance” nei confronti di giovani dottoresse che svolgono questa attività in sedi spesso isolate e da sole. Ovviamente riteniamo necessaria una fase sperimentale che verifichi la bontà del progetto, che accerti il gradimento da parte della popolazione, che dimostri l’efficienza e l’efficacia del sistema e sgomberi soprattutto il campo da preoccupazioni che non devono prendere il sopravvento nella paura del cambiamento.

Può anche darsi che non sia possibile che tale servizio possa essere attuato in tutto il territorio italiano considerate le diversità geografiche e demografiche ma che occorra prevedere una certa flessibilità in rapporto ai bisogni di salute della popolazione ivi residente. Siamo perciò attenti alla eventuale realizzazione di questo progetto che ha visto la luce nelle sedi Ministeriali, ma se non si dovesse procedere nel modo giusto, senza la collaborazione progettuale e gestionale dei Medici, saremo i primi a denunciare l’incapacità di chi pretende di governare la Sanità nel nostro Paese.

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Le articolazioni: integratori per prevenire disturbi articolari L

e articolazioni sono strutture anatomiche muscolatura e a mantenere una certa mobilità che connettono due o più ossa. Le ossa articolare soprattutto negli anziani. non sono in contatto diretto tra loro ma Negli ultimi anni il mercato offre una serie sono divise da cuscinetti di tessuto fibroso di integratori con lo scopo di rinforzare le o cartilagineo oppure sono separate da uno articolazioni. strato di liquido.

I principali principi attivi utilizzati sono: Nel nostro corpo abbiamo più di 360 glucosamina, collagene, condroitin solfato. articolazioni che danno sostegno allo Si tratta di sostanze naturalmente scheletro e consentono la mobilità. presenti nel nostro organismo che assunte Traumi, l’usura derivante dall’età o un regolarmente sotto forma di integratori vanno “abuso” protratto nel tempo dell’articolazione a rinforzare la cartilagine articolare. (legato ad esempio a L’acido ialuronico è professioni pesanti) un altro componente Negli ultimi anni possono innescare un articolare, grazie alla sua processo patologico ovvero il mercato offre una struttura e alla capacità l’artrosi. serie di integratori di trattenere l’acqua L’artrosi è un processo mantiene il giusto grado con lo scopo infiammatorio, doloroso, di idratazione e viscosità che comporta a poco a di rinforzare le a livello dell’articolazione, poco la degradazione del inoltre è in grado di articolazioni tessuto cartilagineo, la dare sostegno e stabilità formazione di osteofiti alla cartilagine. L’acido (veri e propri speroni ossei), fino ad arrivare ialuronico si può assumere per via orale ma a microfratture. viene spesso utilizzato anche per infiltrazioni Per mantenere in buono stato di salute direttamente a livello articolare. queste importanti strutture anatomiche è Altri rimedi naturali che aiutano ad importante innanzi tutto adottare uno stile di alleviare il dolore senza effetti collaterali vita sano, evitare il sovrappeso e i carichi di sono la curcuma e l’artiglio del diavolo lavoro eccessivi. (harpagophytum), si tratta di fitoterapici in Aiuta anche praticare attività fisica regolare grado di ridurre l’infiammazione. e adeguata a sviluppare correttamente la Infine possiamo citare gli integratori a

base di omega 3, acidi grassi dalla spiccata attività antiinfiammatoria che assunti quotidianamente apportano benefici a chi soffre di dolori cronici come appunto il dolore artrosico.

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Affidea Iniziativa Medica: in meno di due anni eseguite oltre 3 mila Mammografie con Tomosintesi 3D! R

ridurre eventuali radiogrammi aggiuntivi rispetto alle quattro proiezioni standard, con conseguente minor fastidio per la paziente.

Dottoressa Roseano, il suo consiglio per un’efficace prevenzione senologica?

“In linea generale, l’esame clinico strumentale delle mammelle eseguito annualmente dai 40 in poi, costituisce la miglior forma di prevenzione verso il tumore alla mammella.

Un tumore che rappresenta il 29 per cento di tutti i tumori femminili e che se, diagnosticato precocemente, mostra una percentuale di sopravvivenza e di successo molto elevata.

Aggiungo, infine, che se la mammografica viene eseguita con immagini tridimensionali come nel nostro Centro, si riduce il rischio di falsi positivi. Una bella sicurezza per il paziente e per lo stesso diagnosta”.

isultati assai lusinghieri per il Centro Diagnostico di Monselice che già nel luglio di due anni fa ha introdotto l’innovativa Mammografia con Tomosintesi 3D, lo strumento più avanzato per le indagini e la prevenzione senologica.

Ne parliamo con la dottoressa Paola Roseano, che insieme al dott. Francesco Natale, è figura di riferimento di Affidea-Iniziativa Medica nello specifico ambito diagnostico.

Non c’è dubbio che la prevenzione sia lo strumento più efficace per contrastare il cancro della mammella, che nel mondo occidentale è tra le patologie che maggiormente colpiscono la popolazione femminile.

Allo scopo di offrire la migliore diagnostica, nel luglio 2014 il Centro Affidea Iniziativa Medica di Monselice si è dotato della “Mammografia con Tomosintesi 3D”, ad oggi lo strumento più avanzato per le indagini e la prevenzione senologica.

Nel Centro diagnostico Iniziativa Medica, il servizio di Mammografia con Tomosintesi 3D viene erogato anche in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale.

Da luglio 2014 ad oggi, il Centro Diagnostico Affidea Iniziativa Medica di Monselice ha eseguito oltre 3.000 Mammografie con Tomosintesi.

Le prestazioni erogate in regime privato e convenzionato con il SSN costituiscono un numero LE NOSTRE RUBRICHE: assolutamente significativo e stanno prima di tutto a significare che il territorio ha ben compreso l’importanza della prevenzione, quale strumento primario per contrastare le neoplasie alla mammella.

Con l’obiettivo di conoscere più nel dettaglio la “Mammografia con Tomosintesi 3D”, ne parliamo

con la dottoressa Paola Roseano, che con il dottor Francesco Natale, è figura di riferimento di Affidea Iniziativa Medica nello specifico ambito diagnostico.

Dottoressa Roseano, quali sono i grandi vantaggi consentiti dalla Mammografia con Tomosintesi 3D? “L’avvento della Tomosintesi rappresenta prima di tutto un grande progresso nella diagnosi dei carcinomi della mammella, in quanto consente di analizzare la mammella a strati, scomponendo l’immagine in tante sezioni dallo spessore di un millimetro. L’esame permette dunque di valutare ogni singolo piano del seno”.

E’ un’indagine invasiva?

“Assolutamente no. E’ una tecnica non invasiva, facile, percepita dalle pazienti come una normale

Animali p.32

Diritti p.35

L’opinione

Progetto odontoiatria solidale, appropriatezza e prevenzione dott. Bruno Noce - Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo ...la mobilità e che hanno difficoltà a raggiungere le strutture di cura, come ad esempio gli allettati domiciliari. Le Commissioni Odontoiatriche degli OMCEO, rappresentanti istituzionali di tutta l’odontoiatria, e le diverse istituzioni che operano in ambito odontoiatrico, stanno elaborando un intervento mirato all’odontoiatria che integri le varie iniziative regionali già attivate e coordini la rete di assistenza territoriale nelle sue diverse articolazioni, nel rispetto di competenze e compiti, evitando inutili sovrapposizioni, sprechi di risorse o pretese dirigistiche, puntando principalmente su progetti di prevenzione primaria della salute orale. Va sottolineato come i progetti di prevenzione primaria abbiano ricaduta immediata, a medio e a lungo termine, sia sui costi biologici che socio economici che la società e il cittadino dovrebbero altrimenti sostenere. La prevenzione non è una scommessa, ma una certezza! La prevenzione in odontoiatria è il più efficace mezzo di contrasto alla diffusione delle malattie del cavo orale e non solo… La prevenzione odontoiatrica abbatte i costi del sistema sanitario e l’impatto sociale delle diverse patologie. Pertanto la CAO continuerà a sostenere i progetti degli odontoiatri sentinella nella prevenzione del tumore del cavo orale e nel controllo delle osteonecrosi indotte da farmac. La malattia cariosa e quella parodontale sono direttamente correlate all’igiene orale e agli stili di vita. La CAO Nazionale, in sinergia con le Società Scientifiche, promuove programmi di formazione rivolti all’educazione alla salute orale. Per raggiungere una effettiva compliance del paziente per ridurre l’incidenza della patologia sarà opportuno introdurre un meccanismo premiante per coloro che aderiscono ad un programma di visite periodiche e di igiene orale domiciliare e professionale.

Questo sistema assicura una tutela e un miglioramento della salute individuale e pubblica, un risparmio economico sia della sanità pubblica che di tipo privatistico e una migliore distribuzione delle risorse per tutti. Questa impostazione dovrebbe essere estesa anche nell’ambito dell’appropriatezza prescrittiva. Si auspica che la CAO nazionale approvi e promuova un progetto nazionale (magari attraverso dei progetti pilota provinciali che possano essere estesi e migliorati in seguito) che coinvolga in modo volontario gli iscritti per permettere anche alla classe dei cosiddetti “nuovi poveri” di poter fare prevenzione, ridurre la necessità di cure e fornire quelle di base.

Segue dalla seconda pag. Speciale Salute

mammografia.

Può essere applicata nello screening in donne asintomatiche, ma anche nella diagnosi clinica di donne giovani, poiché riesce a distinguere meglio le lesioni anche non calcifiche, come le distorsioni strutturali e le immagini di massa anche e soprattutto in presenza di mammelle dense”.

Soffermiamoci sulle donne giovani e sul seno giovanile.

“Il seno giovanile presenta spesso una mammella densa che sente l’influenza del ciclo, trattenendo i liquidi. In questo caso, la Tomosintesi rappresenta un valido strumento diagnostico, a prescindere dal periodo del ciclo e grazie alla sua capacità di evitare la sovrapposizione delle strutture, è possibile anche

Salute p.43

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L’Ortodonzia intercettiva per i bambini La prima visita dovrebbe essere effettuata tra 3 e i 6 anni, quando sono presenti in bocca tutti i denti da latte, che devono essere mantenuti sani perche’ fanno da guida all’eruzione dei denti permanenti

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’ortodonzia e’la disciplina odontoiatrica che si occupa della correzione delle malocclusioni per ottenere quell’allineamento dei denti che consente una funzione masticatoria fisiologica e un’estetica facciale armonica. L’ortodonzia intercettiva per bambini serve ad individuare e correggere, se presenti, anomalie dentarie e scheletriche, quali morso crociato, arcate strette, mancanza di spazio, mandibola arretrata o avanzata rispetto all’arcata superiore, prima che possano generare gravi conseguenza funzionali o estetiche. La prima visita dovrebbe essere effettuata tra 3 e i 6 anni, quando sono presenti in bocca tutti i denti da latte, che devono essere mantenuti sani perche’ fanno da guida all’eruzione dei denti permanenti. Fondamentale è la sigillatura dei solchi occlusali dei primi molari permanenti per proteggerli dalla carie. Un altro aspetto molto importante della prevenzione e’ l’individuazione di abitudini viziate come l’uso prolungato del succhiotto, il succhiamento di uno o piu’ dita, la respirazione orale e la deglutizione atipica, che compromettono lo sviluppo armonico del volto. Un intervento precoce, mediante i moderni dispositivi ortodontici-ortopedici, guida la crescita e lo sviluppo dento facciale, creando spazio per denti affollati in eruzione, ottenendo la simmetria facciale, riducendo il rischio di traumi su incisivi superiori protrusi, preservando lo spazio per denti non ancora erotti, diminuendo la necessita’ di estrazioni di denti permanenti, riducendo la durata del trattamento in

dentatura permanente. Se il trattamento precoce non è necessario l’ortodontista può monitorare attentamente la crescita e lo sviluppo per iniziare l’eventuale terapia ortodontica al momento ideale.

Nel giovane e nell’adulto, in cui le arcate dentarie e le basi ossee sono gia’ formate i denti possono essere allineati con tecniche ortodontiche tradizionali, come apparecchi fissi vestibolari o linguali. Esiste infine la moderna tecnica ortodontica biodinamica, una sequenza di apparecchi trasparenti, precisissimi e invisibili che allineano i denti e riconfigurano la funzionalità muscolare eliminando le interferenze occlusali anomale e conferendo equilibrio al viso e alla bocca.

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il

Crucilibro .

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Eroi e demoni dei giorni nostri Nella vita si ride e si piange, in bilico tra l’amore che genera e il lutto capace di scardinare un’esistenza Nora Webster

Aldo Nove

Stefano Piedimonte

Antonio Moresco

Nora, una vedova

Aldo Nove

Ivan Sciarrino

Un ex lavoratore

Alter Ego

Maurice, il marito morto

La società attuale

Soraya, donna sposata

L’imprenditore del Nord Est

Location

Il Sud-Est dell’Irlanda

L’Italia

Napoli

Il Veneto

Il lutto

La consapevolezza del contagio

Un maresciallo e un brigadiere

Il lavoro come strumento d’analisi d’ambiente, economia, sociale e psicologica

Intrigo

Maurice muore improvvisamente e Nora si trova a vivere la vedovanza.

Tutto è cambiato anche se la vita è rimasta tale e quale in un paese dove il desiderio di fuga dalla povertà e dall’odio religioso non ha mai fine

L’autore, nell’incipit, fa un esplicito riferimento al suo primo libro: Woobinda, dove criticava ferocemente ma con spiccata ironia le gioie del consumo moderno chiamandosi fuori

Ivan è in ospedale per un misterioso incidente su cui indagano i carabinieri.

Aveva accettato un lavoro: far innamorare una donna e allontanarla dal marito. Ma sotto sotto ci sono affari loschi

Lo scrittore parla dei lavori che ha fatto nella sua vita, dal primo all’ultimo. Lo può fare perché nel panorama italiano lui è già lo scrittore lattoniere, l’attore geometra, il drammaturgo magazziniere

Finale

La vita di Nora è tranquilla, quella di una famiglia qualsiasi in quel luogo, in quegli anni. Sono le sfumature dell’animo della protagonista a trasformarla in un romanzo

In questo testo Nove sembra dichiarare di essere stato contagiato: i luoghi comuni entrano anche nella scrittura che non è più un luogo privilegiato esterno al mondo e che per questo si fa cupa

Lui è uno spasimante professionale che si innamora, però, davvero tutte le volte. Solo che questa volta è incappato in una bella disavventura

Nel libro si ripercorrono i lavori che ha fatto ma anche le opere che da questi sono state ispirate. Il passo in più sta nel fatto che Trevisan interpreta in senso etnoantropologico il mondo in cui vive

Cosa dire del libro

Un romanzo magistrale dove le idee non entrano in scena ma le pagine rappresentano la vita che più o meno ci aspettiamo

Un’opera priva di sorriso che fa pensare ad un autore involuto o deciso a dichiararsi sconfitto

Un libro divertente e leggero che, giocando sui temi di desiderio e seduzione, mette in campo un personaggio d’altri tempi

I diversi generi della scrittura di Trevisan dilagano in un unico flusso che non disdegna critiche feroci al modello economico veneto

Eroe/Eroina

Co-protagonisti

Leggere

Colm Tòbìn Nora Webster Bompiani, pp. 352 € 19.00

Aldo Nove Anteprima mondiale La nave di Teseo, pp. 170 € 18.00

Stefano Piedimonte L’innamoratore Rizzoli, pp. 272 € 18.00

Vitaliano Trevisan Works Einaudi Stile Libero, pp. 664 € 22.00 A cura di Germana Urbani

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Tavola

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Proposte per una cucina biologica, integrale, vegetariana, in sintonia con la natura Spiedini d’estate

Insalata di farro

Ingredienti: 12 pomodorini - 24 mozzarelline grandi come una nocciola - 12 filetti di acciuga - 24 olive farcite - 1 peperoni giallo foglie di basilico.

Ingredienti: 180 g farro - sale - acqua - 1 costa di sedano - 2 carote - 1 rapa rossa - 1 cetriolo - un pizzico di erba cipollina un pizzico di prezzemolo.

Dessert di albicocche Ingredienti: 15 albicocche - 500 g di yogurt naturale cremoso - 4 C di zucchero di canna - 1 limone - 1 pizzico di peperoncino - 10 amaretti - 8 foglie di menta - 2 C di malto.

Carmen Bellin Educatore Alimentare dell’Associazione Culturale La Biolca di Padova: tiene corsi e conferenze su alimentazione e cucina, collabora al mensile Biolcalenda, ha pubblicato Metti una sera a cena libro di ricette e consigli utili per una cucina in armonia con i ritmi della natura.

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Preparazione: pulire il peperone e tagliarlo prima a strisce larghe poi a dadi.

Dividere a metà i pomodorini, dividere a metà i filetti d’acciuga. Preparare ogni spiedino seguendo questo ordine: dado di peperoni, acciuga, mezzo pomodoro, una foglia di basilico, un’oliva, una mozzarellina, un pezzo di peperone, ecc. Terminare con i peperoni e porre in frigorifero. Al momento di servire disporre ogni spiedino su una grisella (fetta di pane croccante) e condire con sale e olio.

Preparazione: lavare, lasciare in ammollo e cuocere il farro; lasciare raffreddare (si può cuocere il giorno prima). Preparare le verdure tagliate sottili, l’erba cipollina e il prezzemolo ben tritati; aggiungere il tutto al farro, condire con olio crudo, gomasio e lievito in scaglie.

Preparazione: lavare le albicocche, dividerle a metà e spezzettarle nel frullatore. Aggiungere lo yogurt, lo zucchero di canna, un pizzico di peperoncino e un po’ di succo di limone (si deve ottenere una crema abbastanza consistente).

Spennellare con il malto le ciotoline e sbriciolarvi sul fondo gli amaretti. Passare il dessert nelle ciotoline e deporle in frigorifero. Prima di servire guarnire con una fettina di albicocca e due foglie di menta. Servire fresco.

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Nota La quantità degli ingredienti si riferisce a un menù tipo per 4 persone.

Abbreviazioni usate: C = cucchiaio · c = cucchiaino g = grammo · kg = chilogrammo L = litro · dl = decilitro olio (quando non è specificato altro) = olio extra vergine di oliva q.b. = quanto basta.

Oroscopo

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Ariete Il mese favorirà il cuore e i progetti familiari o legati alla sfera sociale che ti stanno più a cuore

Toro Pazienza al limite, mettete i puntini sulle i e fate valere le vostre ragioni o sicuramente subirete dei torti

Giugno Giugno porta con sé emozioni e languori.

Respirerete aria di vacanze: vi darà la carica per affrontare con grinta l’inizio dell’estate

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Bilancia Avete bisogno di stare in compagnia: conoscere gente, andare in giro, sco-prire nuovi posti e nuovi interessi

Scorpione Mese difficile per i rapporti personali. Fate attenzione a non offendere nes-suno e moderate le esternazioni

Gemelli

Sagittario

Concedetevi qualche momento in più di divertimento o di relax. Le preoc-cupazioni diventeranno meno pressanti

Per voi tanto affetto, ma anche tanti desideri di conquista: alcuni li appagherete; altri li lascerete sfumare. Attenzione al nervosismo

Cancro

Capricorno

Se il destino non vi porta quello che sperate, iniziate a pensare di andarvelo a prendere.

E’ in atto un grande cambiamento che vi porterà alti e bassi. Dedicatevi tempo e coccole, un viaggio

Leone

Acquario

Non mancheranno le polemiche e rischierete di essere sin troppo aggressivi. Pensate due volte prima di agire

Periodo ricco di buoni propositi e anche di cambiamenti.

Concentratevi e attenti al cuore

Vergine

Pesci

Gli affetti dovranno fare i conti con ostacoli e insoddisfazioni.

Affrontate quanto vi turba con razionalità

Potreste avvertire un sottofondo di tristezza per qualcosa che non va come desidera-vate. Siate positivi

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