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Sociale. L’assessore Ranzato fa un bilancio: sostenuto quasi il 10 per cento dei cittadini Bonus riscaldamento per 442 famiglie
Erano stati messi a disposizione 250mila euro: sono state soddisfatte 379 domande (167.250 euro) relative alle utenze del gas e 63 (27.300) per le altre forme di approvvigionamento energetico
Sono 442 i nuclei familiari che hanno avuto accesso al “bonus riscaldamento”, una delle misure sociali messe in campo alla fine del 2022 dall’amministrazione del sindaco Davide Gianella per sostenere le famiglie economicamente più fragili. Il bando, scaduto a fine anno e riservato alle famiglie con Isee fino ai 20 mila euro, aveva come obiettivo di dare un ristoro per fare fronte al rincaro dei costi energetici, nello specifico quelli per provvedere a riscaldare la propria abitazione. A disposizione erano stati messi complessivamente 250 mila euro, divisi per due linee di finanziamento.
La prima (200 mila euro) era riservata gli utenti che si avvalgono del servizio di distribuzione del gas, la seconda (50 mila euro) per coloro che utilizzano altre fonti energetiche per il riscaldamento della prima casa, come bomboloni a metano e gpl, pellet, legna ed energia elettrica. All’esito della graduatoria finale sono state soddisfatte 379 domande (167.250 euro) relative alle utenze del gas e 63 domande (27.300 euro) per quanto concerne le altre forme di approvvigionamento energetico. Ai beneficiari è andato un bonus variabile dai 350 ai 500 euro. Le istanze respinte, fondamentalmente per mancanza di requisiti, sono state solo una decina.
“Per il bando avevamo fatto una valutazione sulla base di un’indagine legata al numero di Isee fino a 20 mila presenti nel nostro
Comune – ricorda Paola Ranzato, assessore al Sociale - sulla base dei dati forniti dai vari Caf operanti nel territorio. Abbiamo stanziato la cifra tenendo anche presente, monitorando i bandi precedenti, che non tutti i titolari dei requisiti partecipano. Ci siamo tenuti comunque più larghi delle statistiche acquisite, ma i numeri reali corrispondono a una tendenza che abbiamo già visto”.
A conti fatti quindi, non tutti i cittadini con requisiti hanno presentato la domanda.
“Mi dispiace perché abbiamo notato che in corrispondenza della fascia Isee più alta - spiega la Ranzato - c’è stato il numero minore di domande. Forse, tra chi per la prima volta si è trovato veramente in difficoltà, c’è ancora un po’ di pudore nell’avvicinarsi a una richiesta di supporto. Siamo comunque molto soddisfatti dell’iniziativa. E’ la prima volta che ci approcciamo a un intervento così importante e 442 famiglie sono tante perché sono un riflesso di almeno 1.800 cittadini. Non è poco. Il bando è andato a sostenere quasi un 10% dei cittadini”.
Alessandro Cesarato