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Ancora incertezze sul futuro degli istituti “Lombardo Radice” e “Lombardini”
Ancora incertezze in vista del prossimo anno scolastico a Cavarzere. Il problema è ormai noto ed è legato al futuro degli istituti “Lombardo Radice” e “Lombardini”, costretti a convivere con un calo di iscrizioni che rende la vita difficile a istituzioni e famiglie per l’impossibilità di raggiungere la quota minima di iscritti per l’avvio delle classi. Nel mese di febbraio si è svolto un incontro proprio per aggiornamenti sulla “Lombardo Radice”, alla presenza del sindaco Pierfrancesco Munari, dell’assessore all’istruzione Stefania Sommacampagna, la dirigente Ilaria Finotti e la vicepreside Francesca Paio. In questa sede è stato ribadito che la normativa prevede un numero minimo di 15 bambini e la possibilità di chiedere una deroga nel caso ci sia il 10% in meno. Gli iscritti attualmente sarebbero 12, quindi la speranza rimane, anche se flebile. In ogni caso, la dirigente si è detta disponibile a fare il possibile perché la classe
Il calo di iscrizioni rende impossibile raggiungere la quota minima per l’avvio delle classi venga attivata. Dal canto suo il Comune, con il sindaco Pierfrancesco Munari, ha sottolineato che la sola competenza del Comune è quella dei trasporti scolastici e si è ribadito disponibile a “settare il servizio per garantire a tutte le famiglie di poter raggiungere la scuola che desiderano”. Sulla vicenda della “Lombardo Radice” intervengono, a mezzo di lettera aperta, i genitori della scuola Lombardini (dove, con 5 iscritti, è probabile l’attivazione di una pluriclasse, ndr), in cui chiariscono che non c’era alcuna intenzione di danneggiare l’istituto di Boscochiaro: “Concordiamo sul fatto che anche stavolta abbiamo perso tutti: bambini, famiglie e istituzioni. Sembra che ci siamo mossi contro la scuola L. Radice, che vive la nostra stessa situazione. In realtà quello che abbiamo deciso di fare è stato chiedere un incontro con l’amministrazione comunale per aver chiarimenti sul futuro delle scuole del nostro territorio. A questo incontro è seguita una lettera indirizzata alle due istitu- zioni impegnate sul tema, istituto comprensivo e amministrazione comunale, per sottolineare che le pluriclassi non piacciono a nessuno e che di fronte ad un calo demografico che è un dato di fatto, se le Istituzioni si organizzassero per garantire un adeguato servizio di trasporto verso tutte le scuole del territorio, probabilmente si otterrebbe una distribuzione equa dei pochi bambini in tutti i plessi, evitando la formazione di classi pollaio da una par- te e pluriclassi dall’altra”. “Quello che chiediamo – si legge nella lettera - è una maggiore cooperazione tra dirigenza scolastica e amministrazione comunale a priori, affinché le famiglie siano informate adeguatamente prima delle iscrizioni e possano così fare scelte più ponderate. forse più famiglie deciderebbero di iscrivere i figli in scuole decentrate ma servite dal trasporto, purché meno numerose”.
Giorgia Gay
Boscochiaro, l’incontro dell’amministrazione con i genitori
Il 6 febbraio, in una affollata sala parrocchiale, si è svolta la riunione per capire il futuro della scuola primaria “G. Lombardi Radice” di Boscochiaro.
All’incontro erano presenti il sindaco Pierfrancesco Munari, l’assessore alla Pubblica istruzione Stefania Sommacampagna, la dirigente dell’IC Cavarzere Ilaria Finotti e la vicepreside Francesca Paio. In rappresentanza dei genitori Valentina Finotti che ha posto le domande che interessavano i convenuti. Sulla rimodulazione dell’orario, l’amministrazione ha dichiarato la propria disponibilità a coprire il pomeriggio che rimane scoperto con il progetto “doposcuola”, già in collaborazione con la cooperativa “ Titoli Minori”. Per quanto riguarda l’attivazione della classe prima del prossimo anno scolastico, la Dirigente, ricordando la normativa che prevede un numero minimo di 15 bambini con possibilità di chiedere una deroga nella misura del 10% in meno, ha dichiarato che farà il possibile affinché la classe venga assegnata (attualmente sembrano esserci 12 iscritti). L’amministrazione si è resa disponibile, compatibilmente con le risorse, a venire incontro ad eventuale supporto per il trasporto di eventuali bambini che dal centro desiderano spostarsi a Boscochiaro. La scuola primaria di Boscochiaro è l’unica scuola di periferia del comune che ancora rimane aperta; tutti i cittadini si augurano che questa continui ad esserlo, per il bene della frazione e dei bambini che possono accedervi. (b.c.)