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Telepace trasmette il film storico del regista Mauro Vittorio Quattrina In memoria di Lucia e dei 7 figli sterminati in Francia nel 1944

L a Giornata della Memoria, che si celebra ogni anno il 27 gennaio, ha toccato particolarmente la comunità di San Giorgio delle Pertiche. Quest’anno è stata infatti ricordata la storia di una famiglia sangiorgese emigrata in Francia negli anni ’20 del secolo scorso, quella di Giuseppe Antonio Miozzo (nato a San Giorgio delle Pertiche e moro a Camposampiero nel 1954) e Lucia Zoccarato, originaria di Campodarsego. Lucia e Giuseppe sono una coppia in cerca di fortuna all’esterno. Approdano Oltralpe nei pressi di Oradour Sur Glane, dove c’è una sorta di colonia veneta composta da muratori e falegnami. Negli anni a seguire arrivano ben 9 figli ma la Seconda guerra mondiale è alle porte e Giuseppe è richiamato alle armi, allontanandosi quindi dalla sua famiglia. In seguito si rifiuterà di aderire alla RSI, venendo fatto prigioniero in

Germania e, paradossalmente, sarà proprio questa circostanza a salvargli la vita.

Il 6 giugno 1944 gli Alleati sbarcano in Normandia, ma già da alcune settimane si sono intensificati gli attacchi della Resistenza francese contro gli occupanti nazisti. Ufficialmente per rappresa-

La famiglia trovò la morte nel massacro di Oradour Sur Glane, uno dei più efferati della Seconda guerra mondiale glia, la 2^ divisione corazzata SS Das Reich il 10 giugno accerchia il villaggio di Oradour-sur-Glane, massacrando tutti gli abitanti e dando fuoco alle case e agli altri edifici. Al termine della giornata da girone dantesco perdono la vita 642 persone tra cui Lucia e 7 dei 9 figli della coppia padovana. La brutalità inusitata e la mancata “pubblicità” data dai nazisti al crimine commesso (come erano soliti fare per “monito”) hanno fatto pensare, nel corso degli anni, alle più diverse motivazioni tra cui la ricerca di qualcosa di prezioso che i cittadini del villaggio francese avrebbero custodito con il massimo riserbo. Addirittura, sostiene qualcuno, il Sacro Graal La realtà è che un crimine di quelle proporzioni non poteva avere nessuna giustificazione possibile, se non la malvagità umana. Oggi Oradour è una città fantasma, lasciata tale e quale ad allo-

Oltre 200 mila euro dal Ministero per svincolare il municipio dal gas

Le bollette sempre più care e le incertezze in ambito geopolitico stanno spingendo cittadini, imprese ed enti pubblici a cercare soluzioni per ridurre i costi ed i consumi. È il caso di San Giorgio delle Pertiche che il 4 gennaio è stato raggiunto da una buona notizia: il MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sostenibilità Energetica) contribuirà all’efficientamento energetico e termico della sede municipale con la considerevole somma di 213.158,40 euro.

Come spiega il sindaco Daniele Canella, «l’intervento prevederà la sostituzione dell’attuale impianto di riscaldamento e raffrescamento, con una modernissima pompa di calore totalmente elettrica che ci permetterà di non usare più il gas, ma solamente l’energia elettrica, abbattendo sensibilmente i costi delle utenze. Inoltre nel bilancio 2023 abbiamo già previsto 90.000 euro (che si aggiungeranno ai 213.000 euro) con i quali finanzieremo la realizzazione di un impianto fotovoltaico che permetterà la produzione “in casa” dell’energia necessaria al funzionamento del nuovo impianto termico e anche la copertura degli altri consumi» continua il primo cittadino.

Il bilancio previsionale era fortemente pessimistico per l’anno in corso, con il rischio di dover tagliare servizi o aumentare le tariffe se le spese per l’energia non fossero diminuite. Oggi, complici la riduzione del prezzo del gas (annunciata) e le nuove misure di efficientamento energetico, si può guardare con maggiore fiducia al futuro. «Un grazie speciale ai collaboratori del settore tecnico che hanno alacremente lavorato, in particolare nei giorni tra Natale e Capodanno, per presentare l’istanza nei stretti tempi previsti dal bando. Ora “testa bassa e pedalare” per mettere in cantiere il prima possibile anche questa opera» conclude Canella. (a.b.) ra. Sulle strade deserte campeggiano alcune spettrali carcasse di auto che allora vennero date alle fiamme, così come le case i cui tetti crollarono. Nella desolazione delle vie si respira ancora il terrore di uno sterminio di cui ancora oggi si fatica a capacitarsi. Per questo, gli ultimi anni sono stati densi di iniziative volte a tramandare la memoria, come il film documentario del 2014 “Il Fuoco sopra gli Angeli” di Mauro Vittorio Quattrina, andato in onda nei giorni scorsi su Telepace.

Al termine della Giornata della Memoria, l’amministrazione di San Giorgio ha ricordato una frase di Primo Levi: «Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre».

Andrea Benato

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