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Antonio Carraro, il primo sciopero proclamato dai metalmeccanici
Primo sciopero per i metalmeccanici dell’azienda Antonio Carraro di Campodarsego. In 113 anni di storia dell’azienda non era mai accaduto che le tute blu dell’impresa, fondata nel 1910 da Giovanni Carraro, leader mondiale nella produzione di trattori, scioperassero in massa.
È accaduto nei giorni scorsi nella sede dell’azienda in via Caltana: i lavoratori (che nella sede di Campodarsego sono 536) prima hanno protestato fuori dai cancelli, presidiando l’ingresso della Carraro e poi si sono spostati nella piazza centrale, tra chiesa e municipio, per il volantinaggio nell’altrettanto storico mercato settimanale del lunedì.
Da mesi i lavoratori, sostenuti da Fiom Cgil e Fim Cisl, chiedono l’apertura di una trattativa per il ripristino del contratto integrativo, annullato unilateralmente dall’azienda nel 2017. “La disdetta dell’integrativo ha determinato una perdita di retribuzione per gli assunti dopo il 2017 creando una disparità inaccettabile fra chi lavora gomito a gomito ogni giorno, con le stesse mansioni e lo stesso impegno- denunciano i rappresentanti sindacali -. L’azienda, dopo diversi scioperi interni, si è seduta al tavolo e ha proposto di trasformare in welfare parte della retribuzione dei lavoratori assunti prima del 2017, per poi ridistribuire questo risparmio contributivo ai nuovi assunti. L’Azienda non è disposta a tirar fuori un euro per nessun lavoratore e ha lanciato questa provocazione inaccettabile per la quale il premio di risultato se lo debbano pagare lavoratrici e lavoratori di tasca propria”.
Fiom Cgil e Fim Cisl sottolineano poi, tra gli altri punti, l’aumento del costo della mensa. Da un giorno all’altro, affermano, un pasto è passato da 0,26 euro a 2,60 euro, pari a oltre 500 euro all’anno in più di spesa per ogni lavoratore e lavoratrice. “ È da quasi un anno che l’azienda si dichiara disponibile a trattare, ma la loro proposta mira esclusivamente a togliere soldi in busta paga ai lavoratori sia con la loro proposta caratteristica di “welfare” e sia con l’aumento del costo della mensa - affermano Anna Zanoni della Fiom Cgil e Luca Gazzabin della Fim Cisl -.Negli ultimi sei anni la Antonio Carraro ha raggiunto un utile di 18,2 milioni di euro, gli operai realizzano 22 trattori al giorno e si raggiungono 33.340 euro di valore aggiunto che viene prodotto all’anno da ognuno dei dipendenti (al netto del loro costo) per un totale di 14.536.240 euro di puro guadagno per l’azienda. Questo è solo il primo passo di una protesta che continuerà e si allargherà con il sostegno di tutti i lavoratori metalmeccanici della provincia perché la situazione creata all’interno dell’azienda è insostenibile e non ha motivi per non essere risolta”.
Per quanto riguarda la richiesta di maggior retribuzione in busta paga e la rinuncia ai benefit aziendali, l’azienda si è dichiarata disponibile al dialogo ricordando che “per la Antonio Carraro il capitale umano è il fattore primario della nostra produzione”. (n.m.)
Servizio civile in Comune
Grazie ad un accordo con l’Università di Padova, è possibile svolgere il Servizio Civile presso il Comune di Campodarsego, in Biblioteca e all’ufficio Servizi Sociali. I primi inserimenti sono previsti già dal mese di marzo. Si tratta di un’importante opportunità di formazione e lavoro per i giovani – spiegano gli amministratori comunali -.
Un anno a servizio della comunità, ma anche un anno per apprendere nuove cose, a contatto con personale preparato, crescere professionalmente, conoscere settori importanti del mondo del lavoro, confrontarsi con gli altri, mettersi alla prova, fare nuove amicizie”.
Per rispondere a domande, dubbi e modalità L’Ufficio Public Engagement dell’Università degli Studi di Padova organizza due incontri informativi sul Servizio Civile che si sono svolti on line.
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