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La storia dei ponti sul Po, stradale e ferroviario Trent’anni del Ponte sul Po “Brigata Cremona”

Esattamente trent’anni fa si inaugurava il nuovo ponte sul fiume Po, tra Bottrighe e Corbola. Era il 5 maggio 1993 quando venne aperto il manufatto, cambiando la viabilità e allontanando di fatto due comunità da sempre molto legate.

Con il vecchio ponte di borgata Curicchi, infatti, Bottrighe e Corbola erano “separate” solamente da due kilometri, rispetto agli attuali otto. Il nuovo viadotto fu dedicato alla “Brigata Cremona”, in ricordo del raggruppamento militare che liberò i due centri rivieraschi all’ormai termine del secondo conflitto mondiale.

Lungo 1.013 metri, è stato costruito dalle Cogei e Intin spa di Roma e Cir Costruzioni di Rovigo.

A differenza di altri più a monte, che collegano la sponda Veneta con quella Emiliana, realizzati ad Occhiobello e Ficarolo, o la sponda Veneta con quella Mantovana, attuato a Castelmassa, il ponte di Bottrighe è tutto Veneto, come del resto gli altri due che sorgono più a valle, a Porto Viro e a Cà Venier.

Il primo ponte in ferro venne costruito dalla Provincia di Rovigo tra il 1903 ed il 1906. Realizzato dalla Società Nazionale Officine di Savigliano, venne aperto al traffico ancora prima dell’inaugurazione ufficiale, verso la fine del dicembre 1905, dietro pagamento di un pedaggio.

A seguito delle proteste delle popolazioni locali, il pedaggio fu presto tolto e venne concesso il passaggio gratuito a pedoni e ciclisti. Per i mezzi in genere il pedaggio rimase in vigore sino al luglio 1920.

Il 14 luglio 1944 durante la seconda guerra mondiale, gli aerei dell’aviazione americana, nel corso di un’operazione che l’aviazione statunitense scatenò sulle linee di comunicazione, colpirono gravemente sia il ponte stradale, sia il vicino ponte ferroviario che collegava Adria con Ariano nel Polesine. Il colpo di grazia però fu nel gennaio 1945 a seguito di un’altra incursione aerea.

Nel primo dopoguerra venne ricostruito e rimase in funzione per cinquant’anni. Ritenuto pericoloso per la sicurezza idraulica, specie con le piene del Po, nel 1986 si avviò la costruzione del nuovo ponte. Per quanto riguarda quello ferroviario invece, entrato in

Giulia Fantinati nominata Cavaliere al merito della Repubblica

esercizio nel 1933, fu demolito nel 1971 perché, a causa dei gravi danni su tutta la linea, non ci fu speranza di ricostruzione per gli alti costi dell’operazione.

Più volte si era ipotizzata la ricostruzione che, secondo i progetti di allora, avrebbe fatto nascere la cosiddetta “Romea ferroviaria”, tratta che avrebbe collegato Venezia a Roma evitando il già trafficato nodo di Bologna. Su ciò cadde poi il silenzio più assoluto.

Roberto Marangoni

Giuliana Fantinati, classe 1952, insegnante in pensione dopo aver lavorato in diverse scuole del territorio e volontaria in vari ambiti dell’associazionismo locale, è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, diventando così la prima donna cavaliere di Bottrighe. La consegna dell’onorificenza è avvenuta il 2 giugno, festa della Repubblica, dalle mani del prefetto Clemente Di Nuzzo a firma del presidente Sergio Mattarella.

Giuliana Fantinati è da sempre impegnata nel volontariato locale, quotidianamente nella scuola materna paritaria “Umberto Maddalena”, è attiva nel coordinamento comunale delle scuole paritarie ed altresì è collaboratrice del coro femminile “Plinius” diretto da Antonella Pavan. Ancora, è stata corista del coro polifonico parrocchiale “San Francesco”, fa parte della locale biblioteca di Babele, del comitato organizzatore del Raduno dei Butrigan nel mondo promosso dal Gruppo Sportivo Bottrighe e di altre organizzazioni del volontariato. Al neo cavaliere le congratulazioni della nostra redazione (r.m.)

Le tre S-cioptà

a cura di Roberto Marangoni

> I omni i gà i ani chi sente, le done qui cle mostra

> La testa del barbon l’è el mèio bocon

> Meio fruar le scarpe che i ninsoi