I miei sogni sono sempre stati estremamente inquietanti e pieni di immagini impressionanti. Contrariamente ad altri casi, in cui le persone spesso dimenticano ciò che hanno sognato, io ricordo quasi tutti i sogni nei dettagli. Ma i miei sogni non sono una semplice traduzione onirica del quotidiano. Sono la ripetizione sintomatica dello stesso evento, La perdita, la caduta. Tutto inizia magnificamente, immagini superbe e proibite di una bellezza inaspettata si dispiegano davanti ai miei occhi, ma un dettaglio è sempre strano, come se in tutta questa bellezza si nasconde qualcosa di indefinito, una frattura. Attratta dall'incertezza di quell'oggetto mi avvicino, ma questo momento diventa sempre fatale, trasformando improvvisamente tutto lo splendore in orrore. Quello che mi ha incantata prima e che è stato dato alla mia vista, ora mi fissa minacciosamente da ogni angolo. È un momento di rottura, in cui tutto diventa un incubo. Proprio l'oggetto che all'inizio sembrava ambiguo ora emerge come la principale fonte del male, proiettando un'aura negativa tutt'intorno. La famosa frase della schizofrenica Isabella "Io sono sempre vista" è più reale che mai. In quel momento mi sveglio terrorizzata, sentendo ancora qualcosa che vuole divorarmi.
Come artista, questa esperienza dei miei sogni mi affascina e mi apre un nuovo orizzonte di percezione. Nel mio lavoro mi sono sempre occupato di questa natura duale del mondo, come la mitologia ctonia degli scritti di Jung. Tutti i miei dipinti sono creati sulla base di questo principio di ambiguità minacciosa. Soprattutto è il mondo apparente che mi interessa, l'aspetto degli oggetti, il modo in cui appaiono. Se si guarda attentamente, tutto sembra essere diretto in questo ordine ambivalente. Di fronte a questa mostruosità sublime, sento l'angoscia originaria come limite del sensibile.


Untitled (shy), olio su tela, 2022

The End and The Beginning, olio su tela, 2022








not gonna’ happen,olio su tela, 2022




