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Chi è il caregiver?

Questo opuscolo è destinato in particolar modo alle persone che assistono una persona cara durante il trattamento contro il cancro. Se questo è il Suo caso, Lei è un «familiare curante» (caregiver), anche se non si considera tale perché pensa che sia del tutto normale prendersi cura di una persona cui si vuol bene.

I caregiver non possiedono un profilo specifico. Può trattarsi sia di membri della famiglia sia di amici. Ogni situazione è diversa dall’altra, di conseguenza esistono svariati modi di prendersi cura di qualcuno.

Lei può prendersi cura di una persona cara aiutandola nelle faccende quotidiane, come ad esempio gli appuntamenti dal medico, la preparazione dei pasti. Oppure può occuparsene senza essere presente fisicamente, ad esempio organizzando per telefono o per corrispondenza le cure e i servizi di cui il malato ha bisogno.

Sostenere qualcuno significa anche offrire un supporto affettivo e spirituale. Lei può aiutare la persona cara a comprendere e gestire le varie emozioni che possono emergere durante il trattamento antitumorale. Parlare, ascoltare o semplicemente essere presente: ecco alcuni gesti estremamente importanti che faranno una grande differenza.

Non è sempre facile portare il proprio aiuto o il proprio sostegno in momenti così duri. La maggior parte dei caregiver tende istintivamente a mettere da parte i propri sentimenti e le proprie esigenze, tendendo a focalizzare la propria attenzione sulla persona colpita dal cancro e sulla moltitudine di cure e gesti da dispensare.

Questo modo di fare può funzionare per qualche tempo, ma difficilmente è sostenibile a lungo termine. Infatti, non fa bene alla Sua salute. Se Lei non si prende cura di sé, non può prendersi cura degli altri. Per aiutare tutti gli altri, deve pensare a se stessa.

«Penso che per interpretare nel migliore dei modi il ruolo di caregiver bisogna prendersi cura di sé, raccogliere quante più informazioni possibili e accettare ogni mano tesa». Maria