2 minute read

BUROCRAZIA

Next Article
PER I SOCI

PER I SOCI

BU RO C R A Z I A E C I T TA D I N I ATM vuole il risarcimento. Ma le prove? Non ci sono!

Una richiesta di danni dell’Azienda, priva di prove ed un po’ illogica, mette in luce quanto vale la parola di un cittadino. Che però si impunta e, alla fine, la spunta

Testo di Maurizio Gussoni - Foto Gabriella Rossi

Uun medico milanese ha ricevuto, da parte della sua compagnia assicuratrice (UnipolSai), un avviso con il quale ATM richiedeva i danni per un fermo-tram (avvenuto nove mesi prima) causato da una presunta sosta vietata della sua Smart, usata solo dal dottore e dalla moglie. Ma, data e agenda alla mano, sua moglie era all’estero e lui era in studio a visitare, perciò ha respinto la richiesta. Ma l’assicuratrice - autonomamente - ha ritenuto di risarcire, causando, per il bonus-malus, un aumento del costo della polizza. Scelta curiosa, infatti dalla copia del verbale di intervento del personale ATM appariva che la vettura ostruiva, ma mancavano le foto in quanto, al momento dell’arrivo della “pattuglia”, la vettura non c’era più! Inoltre, le spese addebitate erano motivate dal costo dell’inutile intervento della pattuglia. In più, particolare umoristico, per sfi lare le chiavi della Smart il cambio va posizionato in “P”, ottenendo il blocco delle ruote. Ma il personale ATM ha trovato la soluzione anche per questo: il verbale afferma che era stata spostata con l’aiuto di “volenterosi”, che avranno dovuto caricarla sulle spalle! Ovviamente, a causa della decisione

I tram milanesi, che ovviamente non possono uscire dalla propria sede,

spesso marciano a fi lo delle auto in

sosta. Questo provoca dei blocchi, causati dalla vetture in divieto. Qui il presunto misfatto: piazza Cinque Giornate angolo Monte Nero

unilaterale di UnipolSai, il cittadino presenterà un esposto all’autorità di controllo sulle compagnie assicuratrici e disdirà la polizza. Passando ad altra compagnia. Ma via! ha deciso di veder chiaro, chiedendo conto delle motivazioni sia ad UnipolSai che ad ATM. La prima, pur senza spiegare i motivi della scelta di risarcire “al buio”, ha disposto di non applicare alcun aumento, evidentemente accollandosi la somma richiesta. La seconda, poi, non ha fornito... alcuna risposta. Ma ci domandiamo: per ATM (che è del Comune di Milano) se un cittadino smentisce un fatto, non supportato da alcuna prova, non basta? E per quale motivo non hanno fatto intervenire le Forze dell’Ordine per elevare un verbale (che avrebbe chiarito il tutto)? Non pare più credibile, ad ATM, che si tratti di un errore nella trascrizione della targa (il modello dell’auto si desume dal PRA)? Non lo sapremo mai. Specie se ATM rimarrà in silenzio e non spiegherà in modo plausibile il suo metodo di gestire i rapporti con i cittadini. 

This article is from: