BARCHE JUNE 2019

In edicola dal 24 Maggio - JUNE

2019 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 4 6) art. 1, comma 1, LO/MI

Cover CNB 76 Shipyards • Italian Vessels • Lagoon • Nomad by Gulf Craft The Idea Factory SY300 by Philippe BRIAND

Superyachts ISA Alloy 43M Agora III

Interview Marco CECCHI Boats • Bluegame BG 42 • Cranchi E 56 F Evoluzione • Pearl 95 • Sealine C430 • Sunrays Oceanco Yachts

ANNO//year 26 • N° 6 • AUT 9,00 € • BE 9,00 € • Côte d’Azur 10,60 € • F 10,50 € • D 11,50 € • PTE CONT. 8,00 € • E 8,00 € • CH 10,50 Chf • CH CT 10,00 Chf

Giugno//June 2019

Euro 6 Italy only

EDITORIAL

A winning

MODEL

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Il salone del Mobile di Milano è indubbiamente un modello da studiare per capirne il successo. L’industria nautica italiana, leader nel mondo come il settore del legno e arredo, potrebbe farsi ispirare per replicarne i punti di forza

IL GRANDE SUCCESSO DEL SALONE DEL MOBILE DI MILANO È IL FRUTTO DI UN LAVORO che trova le sue origini negli anni 2000 quando gli industriali italiani decisero, con una buona dose di coraggio, che non avrebbero portato più i nuovi prodotti a Colonia, sede della fiera leader di allora, ma li avrebbero riservati per la vetrina di Milano. La loro speranza era di riuscire un giorno a scalzare dal primo posto la manifestazione tedesca. Forse pochi allora ci avrebbero scommesso, ma è andata esattamente così. È accaduto che attorno a un consistente gruppo di aziende leader, capaci di fare squadra, è nata, e si è sviluppata, un’esperienza tra le più lusinghiere del capitalismo italiano. I visitatori di questa edizione sono stati quasi 400 mila, di questi circa due terzi stranieri. Quello di Milano è un evento a cui i migliori architetti e designer del pianeta non possono mancare. Naturalmente ogni riferimento a quanto succede nell’industria nautica italiana non è puramente casuale. Come nel settore dei mobili, l’Italia è leader nel mondo per la costru-



Un modello VINCENTE

The Milan Furniture Fair is undoubtedly a model worth studying in a bid to understand the reasons for its success.

The Italian yachting industry, a world leader, just like the timber and furniture sector, could take inspiration from it and emulate its strong points

by Francesco Michienzi

zione di navi da diporto, con una quota del 40 per cento del portafoglio ordini mondiale, ed è seconda in termini assoluti dopo gli Stati Uniti. Per quale ragione gli imprenditori della nautica del nostro paese non potrebbero fare ciò che i mobilieri hanno fatto nel 2000 quando decisero di presentare le loro novità a Milano anziché a Colonia? Oramai tutte le premiere della nautica si fanno nei boat show esteri o in eventi privati. Ognuno ha le sue valide ragioni per perseguire questo tipo di scelte, ma io credo che con un poco di coraggio e collaborazione ci si potrebbe riappropriare di quella centralità che l’Italia ha perso. Non è questa la sede per analizzare le ragioni di questa mancata collaborazione tra le aziende nautiche italiane, ma credo che una riflessione su cosa debba essere l’industria nautica del nostro paese nel futuro andrebbe fatta senza pregiudizi.

Parlare di futuro in Italia significa affrontare una resistenza ancestrale nei confronti di una prospettiva di lungo termine e, quindi, di una possibilità stessa di una visione strategica. Nella tradizione italiana ri-

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conosciamo infatti una cultura vitale che si esprime tutta nel presente e che, in modo spontaneo e inconsapevole, ha mescolato l’insegnamento stoico con quello epicureo. In questo mese di Giugno ci saranno le elezioni del nuovo presidente di Ucina. I candidati sono tre: Andrea Razeto, vice presidente di Ucina e presidente dell’International Council of Marine Industry Associations, Piero Formenti, vice presidente di Ucina e presidente dell’European Boating Industry, e Saverio Cecchi, presidente dimissionario dei probiviri Ucina, in corsa come membro del cda Gruppo Fipa. Tutte persone di valore che hanno dichiarato di avere come primo punto del loro programma la riunificazione di tutte le anime dell’industria nautica italiana. Spero proprio che ciò avvenga senza indugi per poter competere in un mercato globale sempre più complesso. Oggi più che mai c’è bisogno di mettere in campo una visione che superi quella dimensione di precarietà permanente che porta anche a una mancanza di rigore nel rispettare il senso etico del proprio lavoro.

EDITORIAL

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Come italiani siamo specialisti nel produrre una serie di scappatoie, stratagemmi, strategie che stimolano l’intelligenza e la capacità di leggere un contesto o una situazione, ma rendono difficile la gestione collettiva di una qualsivoglia idea di futuro.

La storia dei tre candidati dice che sono le persone giuste per affrontare questa sfida e noi abbiamo fiducia che l’affronteranno con passione ed energia.

THE INCREDIBLE SUCCESS OF THE MILAN FURNITURE FAIR STEMS FROM WORK dating back to the 2000s, when Italian industrialists took the brave step of deciding that they would no longer take their new products to Cologne, home to the leading trade fair of the time, but instead would save them to showcase in Milan. Their aim was one day to knock the German event off the top spot. Few would have predicted it, but that’s exactly what happened. A sizeable group of leading companies willing to work as a team led to the development of one of the most positive experiences in the history of Italian capitalism.

There were almost 400,000 visitors this year, of whom two-thirds were foreign – the event in Milan has become something that the best architects and designers on the planet cannot afford to

miss. Naturally, references to current events in the Italian yachting industry are not coincidental. Just like the furniture sector, Italy is a global leader in the construction of pleasure craft, responsible for 40% of the world’s orders, and second in absolute terms only to the United States. So why couldn’t those in the yachting business in our country do what the furniture makers did in the 2000s, when they decided to show their new products in Milan instead of Cologne? Currently, all yacht launches take place at foreign boat shows or at private events. The manufacturers all have valid reasons for making these decisions, but I think that, with a bit of courage and collaboration, we could recover the central position that Italy once occupied, but has since lost. This is not the place to analyse the reasons for the lack of collaboration between Italian shipbuilding companies, but I believe we need to reflect openly on what we want the Italian nautical industry to look like in the future. Discussing the future in Italy means tackling a well-rooted resistance to taking a long-term view, and therefore producing a strategic vision. Italy has a tradition of a vibrant culture expressed entirely in the present which, spontaneously and unwittingly, has mixed stoic and epicurean philosophies. During June,

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elections will be held for the new president of UCINA, the Italian marine industry association. There are three candidates: Andrea Razeto, vice-president of UCINA and head of the International Council of Marine Industry Associations; Piero Formenti, vicepresident of UCINA and president of the European Boating Industry; and Saverio Cecchi, outgoing head auditor at UCINA, and a member of the board of directors of the Fipa Group. They are all highly qualified candidates, and have all stated that their priority for their term in office would be reuniting all parts of the Italian marine industry. I really hope this happens without delay, so we can compete in an increasingly complex global market. Today, more than ever before, we need to employ a vision that goes beyond the dimension of permanent crisis, which also leads to a lack of rigour in complying with the ethical side of business. As Italians, we are specialists in producing a series of loopholes, stratagems and strategies, which stimulate our intelligence and ability to analyse the context or situation but make it difficult to jointly manage any ideas for the future. The background of the three candidates suggests they are the right people to tackle this challenge, and we trust that they will do so with both passion and energy.

CONTENTS

RUBRICHE//COLUMNS

78

96

Resort

Events

022

News

054

Avvocato a bordo//Lawyer on Board

060

Boutique

064

Cars Lamborghini Aventador SVJ Roadster

070

Gallery Braque Vis-À-Vis

072

Galley Gourmet Gaetano Trovato

078

Resort Marigot Bay Resort

084

Charter Mischief

090

Brokerage Sunrays Edmiston

EVENTI//EVENTS 096

58th Milan Design Week

110

Venice Boat Show 2019

LA FABBRICA DELLE IDEE//THE IDEA FACTORY

116

122

The Original

Italian Vessels

Monte-Carlo The Original

132

SY300 - Philippe Briand

CANTIERI//SHIPYARDS 122

Italian Vessels

148

Lagoon

158

Nomad by Gulf Craft

SAILING BOAT 138

CNB 76

INTERVISTA//INTERVIEW

138

170

CNB 76

Agora III

166

Marco Cecchi

SUPERYACHTS 170

Isa Alloy 43M Agora III

TEST//TRIALS AND TESTS

180

212

Pearl 95

Bluegame BG 42

180

Pearl 95

192

Cranchi E 56 F Evoluzione

202

Sealine C430

212

Bluegame BG 42

MERCATO//TRADE 224

Brokerage Section

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

14

116

BARCHE

®

FULL ENGLISH TEXT

MONTHLY INTERNATIONAL YACHTING MAGAZINE

DIRETTORE RESPONSABILE//Editor in chief

Concessionaria per il Principato di Monaco e la Costa Azzurra //Advertising for Principality of Monaco and Côte d’Azur

Francesco Michienzi f.michienzi@barcheisp.it

INVESTOR MEDIA MONACO Sarl Andrea Dini a.dini@barcheisp.it

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Questo numero è stato chiuso in Redazione il 9 maggio 2019.

This issue ended on 9th May 2019.

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barchemagazine – Giugno-June 2019

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NEWS 22

NEWS

Baglietto 55M



Il Baglietto T Line di 55 metri di lunghezza è prossimo al varo. Le linee morbide e filanti, come pure le falchette ribassate e le prese d’aria laterali, caratterizzano questa nave disegnata da Francesco Paszkowski Design e da Margherita Casprini, che ne ha curato gli interni. L’imbarcazione, certificata con la massima classe del Lloyd’s Register, è motorizzata con 2 motori Caterpillar 3516C DITA e può raggiungere una velocità massima di 17 nodi e una di crociera di 12.

The 55-meter long T Line by Baglietto is going to be launched. The soft and sleek lines as well as the lowered gunwales and side air vents, characterize this ship designed by Francesco Paszkowski Design and by Margherita Casprini, who was responsible for the interiors. The yacht is certified with the maximum class by Lloyd’s Register of Shipping and is powered with two Caterpillar 3516C DITA engines, with which it can reach a maximum speed of 17 knots and a cruising one of 12 knots.

FLASH THE MASTER BRIDGE

SFERA BY BALANCE

Ferretti Group pays tribute to Carlo Riva, two years after his death, with a short film, “The Master Bridge”. A story told in 15 intense minutes with passion and originality.

Sfera is a table equipped with an electronic stabilizer which keeps the supporting surface always horizontal.

It has a bluetooth audio system to play music from various devices.

Il Gruppo Ferretti rende omaggio a Carlo Riva, due anni dopo la sua morte, con il cortometraggio “The Master Bridge”.

Una storia raccontata in 15 minuti intensi con passione e originalità.

barchemagazine – Giugno-June 2019

Sfera è un tavolo dotato di stabilizzatore elettronico che mantiene il piano d’appoggio sempre orizzontale. Ha un sistema audio bluetooth per riprodurre musica da vari device.

NEWS

MONACO OCEAN WEEK

Nell’ambito della Monaco Ocean Week, lo Yacht Club de Monaco ha organizzato la nona edizione del “La Belle Classe Superyachts Environmental Symposium”. Il convegno ha seguito un nuovo format con un’intera giornata di conferenze e dibattiti sul tema: Yachting, A Laboratory of the Future / A Vehicle for Preserving the Ocean.

As part of the Monaco Ocean Week, the Yacht Club de Monaco organized its ninth edition of “La Belle Classe Superyachts Environmental Symposium”. The conference followed a new format with a full day of talks and debates on the theme: Yachting, A Laboratory of the Future / A Vehicle for Preserving the Ocean.

FABRIZIO CATTANEO DELLA VOLTA è il ventiquattresimo Presidente del Reale Yacht Club Canottieri Savoia di Napoli. È stato eletto dall’Assemblea dei soci che si è riunita nei saloni del Circolo.

Avvocato civilista e giornalista pubblicista, classe 1953, studi alla Nunziatella, Cattaneo è socio del club bianco blu di Santa Lucia dal 1976. «Il primo obiettivo è portare i nostri atleti alle Olimpiadi di Tokyo 2020». Ha dichiarato il presidente.

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FABRIZIO CATTANEO DELLA VOLTA is the twenty-fourth President of the Royal Yacht Club Canottieri Savoia of Naples.

He was elected by the Assembly of members who met in the salons of the Club. Born in 1953, a civil lawyer and journalist, studies at Nunziatella (a military school in Naples), Cattaneo has been a member of the white blue club of Saint Lucia since 1976. «The first goal is to bring our athletes to the Tokyo 2020 Olympic Games».

The president declared.

Michele Lubrano Lobianco, Due Elle Yacht Design, ha realizzato il concept di un superyacht sportivo progettato per un armatore che ama le linee pulite e la possibilità di godere di numerosi spazi esterni.

Infinite le possibilità di personalizzare lo yacht con piscine, vasche jacuzzi e helipad.

Michele Lubrano Lobianco, of Due Elle Yacht Design, has designed a concept of a sporty superyacht, designed for an owner who likes clean lines and enjoying the many outside spaces available. Endless possibilities to customize the yacht with swimming pools, Jacuzzis and helipad.

VIDEOWORKS FOR SOUTHERN WIND 105

Videoworks ha realizzato un sistema integrato in grado di soddisfare le necessità di domotica e AV di bordo di Satisfaction, la prima unità della serie SW105 di Southern Wind. La barca, con architettura navale firmata Farr Yacht Design e interni di Nauta Design, è stata commissionata da un armatore amante delle performance che cercava le ultime novità nell’ambito della tecnologia e entertainment applicati allo yachting.

Videoworks has realised an integrated system able to satisfy both the domotic and AV needs aboard Satisfaction, the first unit of the SW105 series by Southern Wind. The yacht, with naval architecture by Farr Yacht Design and interiors by Nauta Design, was commissioned by a performance-oriented owner who was looking for the latest in yachting technology and entertainment solutions.

barchemagazine – Giugno-June 2019

NEWS

MASA BY HEESEN YACHTS

Heesen ha varato Masa nel suo cantiere di Oss. La nave da diporto di 50 metri di lunghezza, costruita in alluminio, è sotto le 500 GT. L’interior design è di Cristiano Gatto, le linee esterne sono firmate da Frank Laupman di Omega Architects. Grazie a due motori diesel MTU 16V 4000 la velocità massima stimata è di 23 nodi.

26 At its yard in Oss, Heesen has launched Masa. This pleasure ship is 50 meters long, built in aluminium below 500 GT. The interior design is by Cristiano Gatto, while the exterior lines are by Frank Laupman of Omega Architects, Thanks to twin MTU 16V 4000 Diesel engines, the estimated top speed is of 23 knots.

JOHNSON 110 SKYLOUNGE

Il Johnson 110 Skylounge, con scafo e sovrastruttura realizzati in vetroresina, è stato progettato da Dixon Yacht Design che ha curato le linee esterne e interne, mentre l’architettura navale è stata realizzata direttamente dagli ingegneri del cantiere. La lunghezza fuori tutto è 33 metri, la larghezza è di 6,9 metri e l’immersione è di 185 centimetri. Il dislocamento è di 110 tonnellate.

La motorizzazione è affidata a due Cat di 1925 cavalli ciascuno che consentono di navigare a 22 nodi di velocità massima.

The Johnson 110 Skylounge, with hull and superstructure made of fiberglass, has been designed by Dixon Yacht Design who looked after both the exterior and interior lines, whilst the naval architecture is by the engineers of the yard. It is 33 meters long overall, 6,9 meters wide with a draught of 185 centimeters. The displacement is of 110 tons. Power is entrusted to two CAT engines of 1925 hp each, which allow the yacht to reach the maximum speed of 22 knots.

La Corte di Cassazione ha respinto la tesi di Agenzia delle Entrate Italiana secondo la quale un maxicanone iniziale pari al 50% del valore del leasing di una imbarcazione è di per sé un indice di “abuso del diritto”.

The Court of Cassation rejected the thesis of the Italian Revenue Agency according to which an initial maxi lease equal to 50% of the value of the leasing of a boat is in itself an index of “misuse of the law”.

INVICTUS GT280 SE

YALIKAVAK MARINA

Una Special Edition dell’Invictus GT280, disegnata da Christian Grande, è stata la protagonista della mostra IN-OUT a CityLife durante il Fuorisalone della Milano Design Week. Best seller di Invictus Yacht, il GT280 è stato proposto nella colorazione “Blu Milano”.

Yalıkavak Marina dispone di 620 posti barca per yacht fino a 140 metri di lunghezza e offre una gamma completa di servizi. Il marina turco si trova all’estremità meridionale del Mar Egeo, in una zona rinomata per le sue bellezze naturali e le magnifiche spiagge.

A Special Edition of the Invictus GT280 model, designed by Christian Grande, was the star of the IN-OUT exhibition, at CityLife during the Fuorisalone of the Milan design Week. As the best seller of Invictus Yacht, the GT280 was proposed in “Blue Milan”.

Yalıkavak Marina has 620 berths for yachts up to 140 meters in length offering a full range of services. The Turkish Marina is positioned at the southern reaches of the Aegean Sea, in an area renowned for its natural beauty and magnificent beaches.

barchemagazine – Giugno-June 2019

NEWS

TEAM ITALIA

Sono 36 gli yacht che scenderanno in acqua quest’anno con plance integrate firmate TEAM Italia. Tra i progetti consegnati dall’azienda, spiccano il 105 metri di Benetti, l’80 metri di Columbus Yachts, il 62 metri di Sanlorenzo, il 25 metri Eco-Tender di Perini Navi, il primo Pershing 140, il 50 metri di Riva Yacht e il Codecasa F74. Nella foto Massimo Minnella e Daniele Ceccanti.

36 yachts with TEAM Italia integrated consoles are scheduled to be launched this year. Among the projects delivered by the company there are the one for the 105-meter yacht by Benetti, the 80-meter Columbus Yachts, the 62- meter by Sanlorenzo, the 25-meter Eco-Tender by Perini Navi, the first Pershing 140, the 50 metre vessel by Riva Yacht and the Codecasa F74.

In the picture, Massimo Minnella and Daniele Ceccanti.

NUOVA APPLICAZIONE ME & MY TBM BY DAHER

ONE PLANET ONE FUTURE

One Planet One Future, progetto artistico di Anne de Carbuccia che documenta i danni causati dall’uomo all’ambiente, e Pandini-Brun Fine Art organizzano una mostra nel cinquecentesco Palazzo Larderel a Firenze dall’11 al 30 giugno.

Daher presenta l’ultima versione della sua applicazione “Me & My TBM”. I miglioramenti includono aggiornamenti delle informazioni sullo stato degli aerei TBM (carburante, aggiunta di petrolio e consumo, voltaggio della batteria), report di volo con un logbook avanzato che fornisce analisi dettagliate dei voli dal momento in cui il motore si accende fino allo 28 spegnimento, oltre alla possibilità di condividere i dati di volo con altri piloti sui social media.

ME & MY TBM NEW APPLICATION

BY DAHER

Daher presents the latest version of its “Me & My TBM”application.

The improvements include information updates on aircraft status (fuel, the addition of oil and its consumption, battery voltage), flight reports with an enhanced logbook which provides a detailed flight analysis from engine start to shut down, in addition to the possibility of sharing flight data with others pilots on social media.

One Planet One Future, an art project by Anne de Carbuccia which documents the damage caused to man by the environment, and Pandini-Brun Fine Art are organizing an exhibition in the sixteenth-century Larderel Palace in Florence from 11th to 30th June.

Il volume viene pubblicato in occasione dell’anniversario della fondazione del Gruppo Mastrotto, nato nel 1958, che oggi è un punto di riferimento mondiale nell’industria conciaria con oltre 480 milioni di euro di fatturato e più di 2.500 dipendenti.

AMELS LIMITED EDITIONS 220 AURORA BOREALIS

Fraser Yachts propone Aurora Borealis, nave in acciaio di 67 metri di lunghezza costruita dal cantiere olandese Amels. Con un baglio massimo di 12,28 metri e un’immersione di 3,85, ha 7 cabine per i 14 ospiti, oltre agli alloggi per l’equipaggio. Gli interni sono firmati da Winch Design.

La velocità è di 13 nodi. Lo yacht è pronto per le prove in mare prima della consegna estiva. Il prezzo di vendita è di 87,5 milioni di euro.

Fraser Yachts has for sale Aurora Borealis, a 67-meter long steel ship, built by the Dutch yard Amels. Thanks to a maximum beam of 12.28 meters and a draft of 3.85 meters, this ship can welcome 14 guests in 7 cabins, in addition to the crew cabins. The interiors are by Winch Design. The speed is of 13 knots. The yacht is ready for the sea tests, before its scheduled delivery in the summer. The yacht is on sale at 87.5 million euros.

This book is published to mark the anniversary of the Mastrotto Group foundation.

Born in 1958, today the group is a world reference point in the tanning industry with over 480 million euros in turnover and over 2,500 employees. barchemagazine – Giugno-June 2019

FRANCESCO PASZKOWSKI DESIGN

"Disegna e non perder tempo" "Draw and don’t waste your time" Michelangelo Buonarroti

Via Santa Maria a Marignolle, 69 - 50124 Firenze ITALIA - +39 055 229519 - info@paszkowskidesign.it - www.paszkowskidesign.it

NEWS

JEANNEAU SUN LOFT 47

Il cantiere francese lo definisce “monocat”, spazioso come un catamarano, ma con un solo scafo: è il nuovo Sun Loft 47, progettato da Philippe Briand per le lunghe crociere. Il Sun Loft 47 nasce per essere offerto a tour operator e compagnie di charter come The Yacht Week, MedSailors, G Adventures o Dream Yacht Charter.

The French shipyard defines it as a “monocat”, as spacious as a catamaran, but with only one hull: it is the new Sun Loft 47, designed

by Philippe Briand for long cruises. The Sun Loft 47 was created to be offered to tour operators and charter companies like The Yacht Week, MedSailors, G Adventures or Dream Yacht Charter.

Mangusta Oceano 50 30

Data Room

The Mangusta Oceano 50 is equipped with two MTU 12V 2000 M86 engines, which allow a maximum speed of 16 knots and a range of 4000 nautical miles at a cruising speed of 11 knots.

Nella cornice dello Yacht Club Monaco, è stato presentato il nuovo modello della linea Mangusta Oceano di Overmarine Group di 50 metri di lunghezza.

Disegnato da Alberto Mancini, ottimizzando spazi esterni ed interni, mantiene il limite sotto le 500GT. Lo scafo in acciaio ha una carena con bulbo di prua e l’imbarcazione è stata studiata per garantire grande manovrabilità e flessibilità di utilizzo, stabilità sia all’ancora sia in navigazione, contenimento di rumorosità e vibrazioni grazie all’impiego di tecnologie e materiali di ultima generazione.

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Il Mangusta Oceano 50 è dotato di due motori MTU 12V 2000 M86 che consentono una velocità massima di 16 nodi e un’autonomia di 4000 miglia nautiche ad una velocità di crociera di 11 nodi.

The new 50-meter model of the Mangusta Oceano line by Overmarine was presented in the setting of the Yacht Club Monaco. Designed by Alberto Mancini, who worked to optimize both the exteriors and interiors, this hull maintains the limit under 500GT. The steel hull has a bow bulb and the boat has been designed to ensure great manoeuvrability and flexibility of use, stability both at anchor and at sea, control of noise and vibration thanks to the use of the latest technologies and materials.

barchemagazine – Giugno-June 2019

NEWS

AZIMUT 78 FLY

L’Azimut 78 Fly, disegnato da Alberto Mancini, lungo 23,6 metri e largo 5,75, ha la sovrastruttura, il fly, l’hard-top e la plancetta in carbonio. Sarà la prima imbarcazione della gamma Flybridge con tripla propulsione Volvo Penta IPS 1200 o 1350. La velocità massima prevista dal progetto è di circa 30 nodi. Quattro le cabine per gli ospiti con la suite dell’armatore a mezza nave a tutto baglio.

The 23.6-meter long and 5.75-meter wide Azimut 78 Fly, designed by Alberto Mancini, features a carbon made superstructure, fly, hard-top and platform. This will be the first boat in the Flybridge range to be equipped with Volvo Penta IPS 1200 or 1350 triple propulsion. The estimated maximum speed is of about 30 knots. There are four guest cabins with the full beam master suite amidships.

AMER YACHTS

80 SUNREEF POWER

Proseguono i lavori di costruzione dell’80 Sunreef Power che sarà presentato al Cannes Boat Show.

Il ponte principale può anche essere dotato di una cabina armatoriale con accesso diretto alla terrazza di prua.

Lungo 24 metri e largo 12, sarà dotato di due motori di 1200 cavalli ciascuno.

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The construction of the 80 Sunreef Power, which will be presented at the Cannes Boat Show, is moving along. The main deck can be fitted with a master cabin featuring a direct access to the bow terrace. Being 24 meters long and 12 meters wide, the hull will be powered with twin engines of 1200 hp each.

Il gruppo francese Bénéteau registra un aumento del 6 per cento dei ricavi per la prima metà del suo esercizio, in entrambe le divisioni Boat and Housing, e conferma una stima di crescita per l’intero anno del 4-6 per cento.

The French Bénéteau Group reports 6% gain in revenues for the first half of its financial year, across both its Boat and Housing divisions, and confirms a full-year growth estimate of 4-6 per cent.

Amer Yachts sponsorizza la mostra di Claude Monet, uno dei padri dell’impressionismo.

Al Castello Doria a Dolceacqua e a Villa Regina Margherita a Bordighera, luoghi dove l’artista soggiornò nel 1884.

THE SYN

Il Sustainable Yachting Network è un programma di salvaguardia ambientale coordinato dalla Fondazione Principe Alberto II di Monaco in collaborazione con lo Yacht Club Monaco, il Monaco Yacht Show, il Cluster Yachting Monaco e la Segreteria dell’Accordo Ramoge. (nella foto sopra, Lürssen Kismet © Guillaume Plisson)

Amer Yachts is sponsoring the exhibition of Claude Monnet, one of the fathers of impressionism.

The venues are the Doria Castle in Dolceacqua and Villa Regina Margherita in Bordighera, which are the places where the artist stayed in 1884.

The Sustainable Yachting Network is an environmental protection program coordinated by the Prince Albert II of Monaco Foundation in partnership with the Yacht Club Monaco, the Monaco Yacht Show, the Cluster Yachting Monaco and the Secretariat of the Ramoge Agreement. (in the picture above, Lürssen Kismet ©Guillaume Plisson)

FLASH THE P42 TENDER AND ULLMAN

A FRIEND BY IBRAHIM MAHAMA

Thanks to the cushioned seats by Ullman, the P42 tender by Hydrolift offers a high level of safety and comfort.

A Friend by Ibrahim Mahama, is a part of the art-installations which the Nicola Trussardi Foundation has proposed since 2013 during the MiArt, the modern and contemporary art exhibition in Milan.

Il battello pneumatico P42 Tender di Hydrolift, grazie ai sedili superammortizzati di Ullman, offre un grado di sicurezza e comfort particolarmente elevato.

barchemagazine – Giugno-June 2019

A Friend di Ibrahim Mahama fa parte di una serie di incursioni realizzate dal 2013 dalla Fondazione Nicola Trussardi in occasione di MiArt, fiera d’arte moderna e contemporanea di Milano.

NEWS

FERRETTI 720

Ferretti Yachts 720 è stato disegnato da Filippo Salvetti in collaborazione con i designer di Ferretti Group, autori anche degli interni. La prima unità, equipaggiata con una coppia di propulsori MAN V12 dalla potenza di 1400 cavalli ognuno, raggiunge i 32 nodi di velocità. La motorizzazione standard prevede invece una coppia di MAN V8 da 1200 cavalli.

Ferretti Yachts 720 was designed by Filippo Salvetti together with the designers of the Ferretti Group, who are also responsible for the interiors. The first unit, powered with twin MAN V12 engines of 1400 hp each, reaches a speed of 32 knots. On its standard configuration, the yacht features twin MAN V8 of 1200 hp.

INTERNATIONAL JUMPING MONTE-CARLO

PALM BEACH GT50

Palm Beach presenta il GT50. Grazie a una coppia di motori Volvo Penta di 600 cavalli ciascuno e trasmissioni Ips 800, questo cruiser naviga a 40 nodi di velocità massima. A 35 nodi il consumo di gasolio è di 151 litri all’ora, a 25 nodi si scede a 90 litri all’ora.

Le Longines Global Champions Tour of Monaco - Jumping International de Monte-Carlo celebra il suo 14° anniversario.

Dal 27 al 29 giugno 2019 Port Hercule ospiterà la decima delle 20 tappe del circuito Global Champions 2019. A metà del campionato, la tensione è al culmine, con i migliori cavalieri del pianeta che si affrontano per 34 vincere e per rimanere in corsa per le qualificazioni alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

The Longines Global Champions Tour of Monaco - Monte-Carlo Jumping International celebrates its 14th anniversary. From 27th to 29th June 2019 Port Hercule will host the tenth of the 20 stages of the Global Champions 2019 circuit. In the middle of the championship, the tension is at its peak, with the best riders of the world facing each other to win and to remain in the running for the qualifications at the Tokyo 2020 Olympic Games.

GAYLE FORCE di 29 metri, costruita da Bloemsma e Van Breemen, parte della serie Doggersbank Offshore di Vripack, ha effettuato un viaggio non stop di 3.800 miglia da Panama City a Valparaiso in Cile con grande soddisfazione degli armatori e del capitano Scott Whittaker.

GAYLE FORCE of 29 meters, built by Boemsma and Van Breemer, a part of the Doggersbank Offshore series by Vripack, made a non-stop 3800 nm journey from Panama City to Valparaiso, Chile, with great satisfaction of the owners and Captain Scott Whittaker.

PALM BEACH GT50

Palm Beach presents the GT50. Thanks to twin Volvo Penta engines of 600 hp each and Ips 800 transmissions, this cruiser sails at a maximum speed of 40 knots. At 35 knots it burns 151 liters per hour; at 25 knots the level decreases to 90 liters per hour.

ELAN IMPRESSION LINE 45.1

Lo sviluppo del nuovo yacht da crociera, Elan Impression Line 45.1, è in via di completamento e la costruzione del primo yacht è a buon punto.

L’Elan Impression 45.1 ha ora un pozzetto più lungo e più ampio con due ruote gemellate. Si può optare per un look più sportivo con poppa aperta o chiusa con un’ampia piattaforma bagno.

The development of the new cruising yacht, Elan Impression Line 45.1, is nearing completion, and construction of the first yacht is well under way. The Elan Impression 45.1 now has a longer and wider cockpit, with twin wheels. Now you can opt for a sportier look with an open transom configuration or a closed one with a large swim platform.

barchemagazine – Giugno-June 2019

NEWS

FEADSHIP NAJIBA 58 M

Il 58 metri Najiba, costruito da Feadship, è stato progettato da Vitruvius Yachts e da Philippe Briand. La nave ha confermato durante le prove ottime performance. Il consumo di gasolio è stato di 11,4 litri per miglio nautico alla velocità di dodici nodi. La velocità massima è di 17 nodi e l’autonomia è di oltre 6000 miglia nautiche. «Questi risultati dimostrano che, nonostante la complessità del suo sviluppo e della sua costruzione, abbiamo superato tutte le aspettative con Najiba», commenta Roderick de Vries, direttore tecnico del cantiere Feadship di Aalsmeer.

The 58-meter long Najiba, built by Feadship, has been designed by Vitruvius Yachts and Philippe Briand. During the sea test, the ship confirmed excellent performances. The fuel consumption was of 11.4 liters per nautical mile at the speed of twelve knots. The maximum speed is of 17 knots, whilst the range exceeds 6000 nautical miles. «These results mean that – despite the complexity of the development and build ogf this vessel – we have outperformed all expectations with Najiba», comments Roderick de Vries, technical director of the Feadship yard in Aalsmeer.

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RADUNO MARINE GROUP

Marine Group e la famiglia Cesana organizzano una nuova edizione del tradizionale Raduno tra amici del mare in Sardegna.

L’evento si svolgerà il 12 e il 13 Agosto a Cala dei Sardi, tra Porto Rotondo e Portisco, in un Marina naturale dove è possibile tuffarsi in un mare trasparente direttamente dal pontile.

La costruzione del primo Sirena 88 è ben avviata per essere presentato al prossimo Cannes Boat Show. Lo scafo è stato realizzato in infusione con resina vinilestere, la sovrastruttura in fibra di carbonio. L’architettura navale è di German Frers, l’interior design è di Cor D. Rover.

The construction of the first Sirena 88 is well underway to be presented at the forthcoming Cannes Boat Show. The hull is made by infusion with vinyl ester resin; whilst the superstructure is of carbon fibre.The naval architecture is

by German Frers.

Cor D.Rover was responsible for the interior design.

MARINE GROUP MEETING

Marine Group and the Cesana family are organizing a new edition of the traditional Meeting between friends of the sea in Sardinia. The event will take place on August 12th and 13th in Cala dei Sardi, between Porto Rotondo and Portisco, in a natural Marina where it is possible to dive into a transparent sea directly from the pier.

RICHARD W. ROBERTS

Richard W. Roberts, Ceo e co-fondatore di TheYachtMarket e di Ocean Savior, è stato insignito della British Marine Trades Association Personality of the Year per aver dato un contributo significativo all’industria nautica nel corso degli anni.

Richard W. Roberts, CEO and co-founder of TheYachtMarket and of Ocean Saviour, has been awarded British Marine Trades Association Personality of the Year for having made a significant contribution to the boating industry over the years.

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NEWS

MCY 70

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Data room

LOA 21.08m • Maximum beam 5.45m • Light mass displacement 41 tons • Main propulsion 2 MAN V8 1200 hp • Maximum speed 30 knots • Cruising speed 24 knots • Fuel tank volume 4000 l • Fresh water tank volume 800 l • EC Certification CAT A

Il Monte Carlo MCY 70 è il primo dei tre modelli che verranno varati nel 2019. Abbiamo avuto il piacere di provarlo in anteprima nelle acque del golfo di Trieste. I risultati del nostro test li scoprirete sul prossimo numero. Questo yacht rappresenta la naturale evoluzione dei tratti e delle caratteristiche peculiari delle barche prodotte dal cantiere di Monfalcone del Gruppo Bénéteau. Si tratta di barche create per venire incontro allo stile di vita degli armatori moderni.

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Lunghezza ft 21.08m • Larghezza max. 5.45 m • Dislocamento a vuoto 41 t • Motorizzazione 2 MAN V8 1200 hp • Velocità massima 30 kn • Velocità di crociera: 24 kn - Carburante 4000 l • Acque chiare 800 l • Categoria di progettazione Ce A.

The Monte Carlo MCY 70, is the first of the three models which will be launched in 2019.

We had the pleasure of trying it as a preview in the waters of the Gulf of Trieste. You will discover the results of our test in the next issue. This yacht represents the natural evolution of the features and characteristics of the boats built by the shipyard in Monfalcone, part of the Bénéteau Group. These are boats made to meet the lifestyle of modern shipowners.

barchemagazine – Giugno-June 2019

NEWS

NEWS

Rio Sport Coupé 56 40

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Rio Yachts presenta uno scafo completamente nuovo che valorizza e riassume gli elementi tecnici, estetici, di comfort e di innovazione che hanno decretato il successo dei procedenti modelli della gamma. Le cabine, ampie e confortevoli, permettono a chi naviga, grazie alle sue finestrature, di sentirsi parte del mare. Sport Coupé 56, disegnato da Marino Alfani, è spinto da due motori Man di 800 cavalli ciascuno, raggiunge la velocità massima di 35 nodi e una di crociera di 30.

Rio Yachts presents a completely new hull, which enhances and summarizes the technical, aesthetic, comfort and innovation elements that have affirmed the success of the previous models in the range.

Thanks to their windows, the spacious and comfortable cabins, allow the owners to feel if they are part of the sea. Designed by Marino Alfani, the Sport Coupé 56 is powered by two Man engines of 800 hp each, reaching a top speed of 35 knots and a cruising speed of 30.

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Avon eJET 450

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Un tender full electric che arriva fino a 30 nodi di velocità massima e ha un’autonomia di una giornata intera. Per andare dove si vuole, aree marine incluse

A fully-electric tender that has a top speed of as much as 30 knots and a whole day’s range. To go wherever you like, including protected marine areas

by Niccolò Volpati - photo by Andrea Muscatello

IL RUMORE SI PERCEPISCE APPENA, ESATTAMENTE COME QUANDO CI SI TROVA SU UN’AUTO ELETTRICA. L’accelerazione, è, ovviamente, bruciante. Si sa, i motori elettrici hanno tanta coppia e questo è il primo vantaggio che si fa apprezzare.

Sono a bordo di Avon eJET, in mezzo al golfo di Cannes e mi sembra di essere su un autoscontro al luna park. E il bello è che non vado nemmeno a sbattere. Il battello è facilissimo da manovrare e plana in pochissimo tempo. La reazione alla manetta è praticamente istantanea. Anche la velocità di punta non è poca, anzi forse è perfino troppa. Alla massima il Gps fa registrare 30 nodi e lo strumento elettronico in plancia mi avvisa che a questa andatura ho circa un’ora e mezza di autonomia. Già l’autonomia… il principale problema di un motore elettrico. Non sembra un grande problema, almeno per questo tender che monta il Deep Blue di Torqeedo che equivale, più o meno, a un motore da 80 cv. Accontentandosi di una velocità da crociera più contenuta, l’autonomia cresce sensibilmente. Utilizzandolo per tutta la giornata con un’andatura mista, ovvero così come si fa con un tender, alla sera, la batteria non è ancora scarica.

barchemagazine – Giugno-June 2019

NEWS

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Tanta anche l’elettronica, visto che esiste la possibilità di essere sempre connessi con la plancia dello yacht e perfino con uno smartphone, in modo da sapere dove si trova il tender, dove sta andando, a quale velocità e di quante ore di autonomia dispone.

There is also a lot of electronics, given that you can have the option of always being connected to the yacht’s control panel, and even to a smartphone, so that you can know where the tender is, where it is going, at what speed, and how many hours’ range it has.

Avon Marine Z NAUTIC GROUP 20, rue Troyon F - 92310 Sèvres FRANCE avonmarine.com • SCAFO: Lunghezza fuori tutto 4,50m – Baglio massimo 2,0m – Altezza massima 1,05m – peso a secco 850 kg – portata 7 persone MOTORE: Torqeedo Deep Blue 80 – potenza 55,1kW – peso motore senza batterie 140 kg – batteria 40 kWh – dimensione batteria 166x96x17 cm – peso batteria 278 kg PREZZO: 134.900 €, Iva esclusa • HULL: LOA 4,50m – Maximum beam 2.0m – Overall height 1.05m – Dry weight 850 kg – Seating capacity 7 people MAIN PROPULSION: Torqeedo Deep Blue 80 – Outlet mechanical power 55,1kW – Engine weight (without batteries) 140 kg – Battery 40 kWh – Battery size 166x96x17 cm – Battery weight 278 kg PRICE: 134,900 €, Excl.VAT

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Si può stare tranquilli e per ricaricarlo c’è un trasformatore da 3kW che in meno di dieci ore effettua una ricarica completa. Il cantiere sta anche approntando un caricabatterie più potente, pensato soprattutto per i mega yacht. Si tratta di un modello da 11kW che a bordo di una barca da 24 metri in su non sono un problema. Con questo trasformatore potenziato, la ricarica completa avviene in sole tre ore. I vantaggi dell’elettrico sono molti. Niente problemi con le aree marine e niente manutenzione. Si sa che un motore elettrico non richiede tagliandi, né sostituzioni di parti usurate o di liquidi. Inoltre, il grande vantaggio, soprattutto rispetto ai tender con motori a benzina, è che non si ha la necessità di avere taniche di carburante, diverso da quello dello yacht principale che solitamente è diesel, da tenere nel garage apposta per il tender. Pesa? Sì pesa, ma è equivalente a un tender con motore diesel e idrogetto di pari dimensioni. E, infine, la coppia del motore elettrico è perfetta sia per fare sci nautico, sia per navigare a pieno carico. Avon eJET 450 ha una portata di sette persone, batteria e motore sono sotto il piano di calpestio, pertanto non sono di nessun fastidio. L’allestimento è stato studiato apposta per garantire il massimo numero di sedute tra divanetto lineare a poppa e a V a prua. I vantaggi sono innumerevoli, ma hanno ovviamente un costo e questa è certamente la differenza principale rispetto a un tender con motore a scoppio.

YOU CAN HARDLY HEAR ANY NOISE, EXACTLY LIKE WHEN YOU ARE IN AN ELECTRIC CAR. The acceleration is, of course, breath-taking. Electric motors have a lot of torque of course, and that is the first advantage that can be felt. I was on board an Avon eJET, in the middle of the Gulf of Cannes, and it feels as if I am on a dodgems ride at a fair ground. And the nice thing is that I am not even going to crash against anybody. The boat is very easy to manoeuvre and starts planing in very little time.

The response to the throttle is practically instantaneous. And the top speed is a fair bit, it could even perhaps be too much.

At top speed the GPS showed me I was doing 30 knots, and the electronic instrument on the control panel told me that at that speed I had around an hour and a half’s range. And so, we are already talking about range... the big problem of an electric motor. It doesn’t seem to be a big problem, at least not for this tender that carries a Deep Blue by Torqeedo which is more or less the equivalent of an 80 hp engine. If you are prepared to make do with a more limited speed, there is a notable increase in range. Using it throughout the day at various speeds, as you would do with a tender, the battery still wasn’t exhausted by evening time. You can be relaxed about it, and to recharge it there is a 3-kW transformer that in less than ten hours does a complete recharge. The yard is also preparing a more powerful recharger, which is designed above all for mega yachts. It is an 11-kW device, which on board a boat of 24 metres or more isn’t a problem. With this more powerful transformer, a complete recharge can be done in just three hours. There are a lot of advantages to the electric motor. There are no problems with protected marine areas, and no maintenance. It is known that an electric motor doesn’t require servicing, or used parts or liquids to be changed. The big advantage compared with petrol-engine tenders, is that it doesn’t need tanks of fuel that is different from what the yacht itself uses, which would normally be diesel, and which would be kept in the garage specially for the tender. Does it weigh a lot? Well yes, it is heavy, but it is the same as a similarly-sized diesel-powered hydrojet tender.

And, finally, the torque of the electric engine is perfect both to go waterskiing, and for travelling fully loaded. The Avon eJET 450 can take seven people, with the battery and the engine underneath the deck, so they don’t give any trouble. The lay-out has been designed to give the maximum number of seats, with both the linear sofa in the stern and the V-shaped one in the bows. There are a lot of advantages, but these obviously come at a price and that is clearly the main difference compared with a combustion engine tender.

NEWS

The sail REVOLUTION

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L’albero senza boma non è un progetto, ma una realtà. Il primo sarà montato su Futura, un prototipo planante di 47’ progettato dall’Università di Bologna A boom-less mast is not just a project, it is a reality. The first one will be fitted on Futura, a planning 47-foot prototype designed by the University of Bologna

by Niccolò Volpati and Barbara Borgonovo

QUAL È LA PRIMA COSA CHE TI INSEGNANO QUANDO SALI A BORDO DI UNA BARCA A VELA DI QUALSIASI FORMA E DIMENSIONE? Devi tenere la testa bassa per evitare le “bomate”.

Quando si vira, quando si stramba e, soprattutto, quando lo si fa involontariamente, la testa sembra essere il bersaglio preferito del boma. Per ovviare, una volta per tutte, a questo problema è nato un team che si chiama Stramba con sede a Riccione.

Hanno progettato un nuovo armo velico e lo hanno brevettato.

La particolarità è che l’albero è a forma di U rovesciata e non ha il boma. La randa cambia di mura semplicemente scorrendo lungo questa U rovesciata. Tutto bello, ma non è la prima volta che si vedono progetti avveniristici sulla carta. La differenza è che questo non è un disegno, ma una realtà. Esiste il prototipo, stanno sviluppando il prodotto e sarà l’armo di un nuovo 47 piedi planante che si chiamerà Futura. L’albero definitivo sarà alto 19 metri e avrà due traversi. Il primo, a mezza altezza, ha la funzione di irrigidimento, mentre il secondo, collocato alla base della curva della U rovesciata, servirà per ospitare un carrello su cui scorre la penna del genoa durante il cambio di mura. Lo scorrimento della randa, invece, avviene grazie a una gui-

da a forma di T su cui si spostano i carrellini, uno per stecca e uno al centro di ogni settore. Per evitare sforzi la drizza di randa sarà movimentata da un winch elettrico. La forma della randa è con doppio square top, inoltre, dato che i paterazzi sono interni al circuito nel quale scorre la vela, è possibile ottimizzare la forma della randa senza particolari limitazioni. Per la tensione della balumina, il sistema si ispira a quello della randa dell’Optimist dove la drizza tende sia mura, sia balumina. E non mancherà nemmeno un sistema per i terzaroli che è ancora allo studio.

Il tutto volto, non solo a evitare il trauma cranico, ma anche a semplificare le manovre di bordo. Per chi sta arricciando il naso, possiamo dire che, oltre alla credibilità data dal fatto che non si tratta solo di un progetto 3D visto sul computer, ma di un prototipo vero e proprio, c’è un team al la-

barchemagazine – Giugno-June 2019

Questa barca di 47 piedi planante si chiamerà Futura.

This 47-footer planning boat will be named Futura.

NEWS Daniele Mingucci è il Ceo di Stramba, la Start Up di Riccione che ha promosso questa iniziativa.

Daniele Mingucci is the CEO of Stramba, the Start Up from Riccione, promoter of this venture.

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voro di tutto rispetto. Futura, la barca di 47 piedi con 2,40 metri di pescaggio e 4,60 di baglio, è un progetto realizzato dal Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Bologna, coordinato dall’ingegner Alfredo Liverani per le linee d’acqua e da Q-iD per il design. Il team di Stramba, oltre al CEO Daniele Mingucci, è composto da tre ingegneri, un giovane designer e un istruttore FIV di III livello. Massimo Tamburini, Filippo Rossi e Stefano Signori sono gli ingegneri, mentre il giovane designer risponde al nome di Saverio Panichi e l’istruttore FIV a quello di Giuseppe Dimilta. La barca è in allestimento presso il cantiere Zuanelli di Padenghe del Garda sotto la supervisione di Mario Zuanelli. Se tutto va come si aspettano tutte queste persone che ci stanno lavorando, Stramba darà vita a un’innovazione che consentirà di rivoluzionare le barche a vela. Non solo perché dovrebbero essere più facili le manovre a bordo, ma soprattutto perché ci sarebbero nuovi spazi a disposizione. Immaginate una tuga senza il boma che incombe come una spada di Damocle. Quella zona a centro barca, potrebbe diventare un’area living all’aperto. Futura, inoltre, avrà una sola ruota del timone al centro del pozzetto. Non avendo una tuga ingom-

The first 15-meter long boat fitted out with the invention of “Stramba”, will come out from the yard held by Mario Zuanelli on Lake Garda, where the hull made of aluminium has arrived for the final set up.

La prima barca di 15 metri, armata con l’invenzione di “Stramba”, uscirà dal cantiere di Mario Zuanelli sul lago di Garda, dove è arrivato lo scafo in alluminio per l’allestimento finale.

barchemagazine – Giugno-June 2019

brante che limita la visuale, infatti, non è necessario avere una doppia timoneria. E lo stesso vale per la dinette. I progettisti non saranno più costretti a inventarsi soluzioni per contenere al minimo il disagio e gli ingombri dovuti alla presenza di un albero passante. Insomma, easy sailing, comfort e tanto più spazio a bordo, sia sopra, sia sottocoperta. Per il momento il nuovo armo si è visto su un piazzale di un cantiere. Per vederlo al lavoro su Futura basterà attendere il prossimo autunno. Chissà se un domani diventerà consuetudine dire “l’armo all’italiana” così come oggi sentiamo citare la randa sdoppiata alla tedesca?

WHAT IS THE FIRST THING THAT THEY TEACH YOU WHEN YOU GO ON BOARD A SAILING BOAT, REGARDLESS OF SIZE OR SHAPE? You have to keep your head down to avoid being hit by the boom. When you turn, when you gybe, and especially when you do so involuntarily, your head seems to be the boom’s preferred target. To avoid this problem once and for all, a team called Stramba has been created, with its base at Riccione. They have designed a new kind of sail rig, and they have patented it. The unusual thing about it is that the boom is in the shape of an upside down “U” and it doesn’t have a boom.

The mainsail can be used to tack simply by running it along this upside down “U”. It all looks very nice, but it is not the first time that we have seen futuristic designs on paper. The difference is that this is not a design, but a reality. The prototype exists, and they are developing the product: it will be the sail rig of a new, planning 47-footer that will be called Futura. The definitive mast will be 19 metres tall, and will have two transversal pieces. The first, half-way up, has the role of stiffening the mast, while the second, which is located at the base of the curve of the upside down “U”, will have the role of housing a trackway along which runs the peak of the genoa during tacking. The mainsail is run up thanks to a T-shaped guide on which the runners pass, one for each batten, and one at the middle of each sector. To avoid excessive effort, the main halyard is moved by an electric winch. The mainsail has a double square top shape, given that the backstays are internal to the circuit on which the sail runs, it is possible to optimise the shape of the mainsail without any particular limitations. For the tension in the leech, the system takes inspiration from the mainsail of the Optimist, where the halyard tautens both the sheet and the leech.

NEWS Questa soluzione è ispirata dallo studio del profilo alare degli aerei. Tra i protagonisti di questo progetto ci sono, oltre a Daniele Mingucci: 1. Saverio Panichi, 2. Giuseppe Dimilta, 3. Filippo Rossi, 4. Lorenzo Naddei e Giorgio Mazzotti.

This solution is inspired by the study of wing profile of aircraft.

Alongside Daniele Mingucci, the protagonists of this project are: 1. Saverio Panichi, 2. Giuseppe Dimilta, 3. Filippo Rossi, 4. Lorenzo Naddei and Giorgio Mazzotti.

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And there will even be a reefing system that is still being worked on. All of this is aimed not just to avoid head injuries, but also to simplify on-board rigging. To anyone who might turn their nose up at this, we can say that, in addition to the credibility generated by the fact that this is not just a 3D project seen on a computer, there is a team that deserves real respect. Futura, a 47-foot boat with 2.40 metres draught and 4.60 beam, is a project created by the Department of Industrial Engineering at Bologna University, coordinated by the engineer Alfredo Liverani (for water lines) and Q-iD, for design. The Stramba team, in addition to the CEO Daniele Mingucci, is made up of three engineers, a young designer and a third-level Italian Sailing Federation instructor. Massimo Tamburini, Filippo Rossi and Stefano Signori are the engineers, while the young designer answers to the name of Saverio Panichi and the sailing federation instructor is Giuseppe Dimilta. The boat is being fitted out at the Zuanelli shipyard in Padenghe del Garda, under the supervision of Mario Zuanelli.

If everything goes the way that the people who are working on it expect, Stramba will give life to an innovation that will allow sailing boats to be revolutionised. Not just because onboard rigging should be easier, but above all because new spaces should become available. Imagine a deckhouse without the boom, which hangs over it like a Sword of Damocles. The area in the middle of the boat could become an open-air living area. Also Futura will have just a single wheel, in the middle of the cockpit. By not having a large deckhouse that restricts visibility, it isn’t necessary to have two steering points. And the same is true in the dinette. Designers will no longer have to come up with solutions to minimise the discomfort and the encumbrance from the presence of a boom that swings over the deck. So essentially there is easy sailing, comfort and a lot of space on board, both above and below decks. For the time being, the new sail rig can only be seen in the forecourt of a yard. To see it in action on the Futura you will have to wait until autumn. Perhaps some time in the future it will become normal to talk about “an Italian sail rig” just as we often hear people refer to a “German mainsheet system”?

LAWYER ON BOARD

I principali obblighi dell’armatore

The shipowner’s Vediamo quali sono, secondo il contratto ICOMIA, le principali obbligazioni dell’armatore in caso di refitting e riparazione di uno yacht

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main obligations We will now look at the owner’s main obligations when refitting and repairing a yacht, according to the ICOMIA contract

by Federico Santini* 54

L’ANALISI DEL MODELLO CONTRATTUALE ICOMIA iniziato nei numeri precedenti si conclude con l’esame di alcune delle obbligazioni che, con la sottoscrizione del contratto, l’armatore va ad assumere nei confronti del cantiere. Si tratta di obbligazioni specifiche di questo tipo di contratto (refitting/riparazione) il cui esatto adempimento da parte dell’armatore è estremamente importante sia ai fini della buona esecuzione dei lavori sia soprattutto ai fini della protezione dello yacht in relazione a danni che lo stesso potrebbe subire nel corso ed in occasione dei lavori. La prima obbligazione che incombe sull’armatore è quella di identificare accuratamente, prima dell’inizio dei lavori, ed ovviamente comunicare al cantiere eventuali danni esistenti o malfunzionamenti che possano comprometterne le condizioni e l’integrità strutturale, nonché di fornire al cantiere la documentazione ed i disegni necessari a consentire un alaggio e varo sicuri. A fronte di tale obbligazione è infatti previsto l’espresso esonero del cantiere da responsabilità per gli eventuali danni verificatisi durante alaggio o varo e dovuti o attribuibili a carenza, inesattezza o insufficienza di informazioni fornite dall’armatore.

Altra obbligazione a carico dell’armatore è quella di ottenere e mantenere tutte le approvazioni ed i certificati richiesti dagli enti regolamentari dello yacht in relazione allo yacht medesimo ed ai lavori da eseguire; per effetto di tale obbligazione, ad esempio, è onere dell’armatore verificare preventivamente che l’esecuzione dei lavori che intende realizzare non comporti la perdita

di una determinata notazione di classe ovvero la conformità al Regolamento MCA. Seppure il cantiere è tenuto a fornire assistenza in tal senso, esso resta comunque non responsabile laddove una simile evenienza si dovesse verificare, per cui il relativo danno resterebbe a carico dell’armatore.

Altro fondamentale aspetto da considerare è che, per tutta la durata dei lavori, l’armatore mantiene la custodia, la gestione e la responsabilità esclusiva dello yacht, dovendo il proprio equipaggio provvedere alle eventuali movimentazioni e fornire ogni assistenza al cantiere. L’armatore mantiene quindi ad ogni effetto il rischio relativo allo yacht ed è responsabile in via esclusiva della stabilità dello yacht dovendo anzi informare il cantiere di eventuali cambiamenti nelle condizioni di zavorra o stabilità.

L’armatore è inoltre tenuto a far sì che un membro dell’equipaggio rimanga sempre a bordo a spese e rischio dell’armatore medesimo, ciò al fine di fornire al cantiere accesso ai diversi locali di bordo.

Strettamente connesso a questo aspetto è quello assicurativo. Per tutta la durata dei lavori l’armatore deve mantenere pienamente valide ed efficaci le proprie coperture assicurative, sia la copertura Corpi & Macchina che copre eventuali danni allo yacht, sia la copertura P&I che copre invece i danni subiti dal comandante o dall’equipaggio o da altro personale di cui l’armatore sia responsabile. È espressamente previsto che tali polizze siano conformi agli standard internazionali del settore per yacht di tipo e valore similari, siano emesse da assicuratori internazionalmente riconosciuti e per un valore non inferiore al valore di mercato dello

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L’armatore ha l’onere di verificare preventivamente che l’esecuzione dei lavori che intende realizzare non comporti la perdita di una determinata notazione di classe ovvero la conformità al Regolamento MCA.

LAWYER ON BOARD yacht e siano fornite al cantiere prima dell’arrivo dello yacht. L’armatore inoltre potrebbe essere richiesto – ove ciò sia pattuito nelle condizioni particolari del contratto a pagina 1 - di versare al cantiere un contributo al premio della polizza Ship’s Repairer Liability che il cantiere deve mantenere (SRL payment contribution). D’altra parte, poiché tale copertura del cantiere prevede normalmente massimali non molto elevati e spesso di gran lunga inferiori rispetto al valore di mercato dello yacht, l’armatore è contrattualmente tenuto a fornire al cantiere, prima che lo yacht possa essere alato o entrare in bacino, la rinuncia propria e dei propri assicuratori corpi alla rivalsa nei confronti del cantiere e/o degli assicuratori del cantiere per eventuali danni allo yacht il cui valore superi il massimale della copertura assicurativa Ship Repairer Liability del cantiere.

Santini & Partners Studio Legale 25, Via Tommaso Salvini Rome - 00197 info@santinipartners.it www.santinipartners.it Tel: +39 06 97886-598/599 Mob.: +39 335 8118884 Fax: +39 06 9788606

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L’avvocato Federico Santini è managing partner dello Studio Legale Santini & Partners di Roma. È specializzato in diritto internazionale ed in diritto marittimo, ha una consolidata esperienza nel settore dello yachting, con particolare riguardo a transazioni relative a super yacht, nuove costruzioni navali, finanziamento per la costruzione di navi, registrazione di yacht, arbitrati internazionali, questioni assicurative e fiscali connesse. È membro dell’Associazione Italiana di Diritto Marittimo ed è consulente di primari studi legali, di istituzioni ed associazioni internazionali nel settore dello yachting.

Per qualsiasi richiesta di chiarimenti e/o assistenza scrivere a: f.santini@santinipartners.it

The owner is responsible for verifying prior to the start of the works that they will not affect the yacht’s class notation or MCA compliance.

THE ANALYSIS OF THE ICOMIA refit/repair contract form begun in previous issues concludes with a review of the main obligations which the owner undertakes vis-a-vis the shipyard by entering into the contract. These are specific obligations included in this type of refit/repair contract, the fulfilment of which by the owner is very important both in ensuring that the work turns out well, and also in protecting the yacht from any damage that the yacht may suffer during and because of the work. The first obligation facing the owner is to accurately identify, prior to the commencement of the work, any existing damage and/or misfunction

The lawyer Federico Santini is a managing partner of Santini & Parterns Law office in Rome. He is specialized in international law and maritime law and has a consolidated experience in the yachting field especially in terms of super yacht transactions, the registration of yachts, international arbitration, insurance issues and related tax. He is a member of the Italian Association of Maritime law and advisor of the most important law offices and of the international yachting associations.

For any requirement or information, please write to: f.santini@santinipartners.it

barchemagazine – Giugno-June 2019

which may affect the yacht and its condition and structural integrity, as well as to provide the shipyard with any documentation and/or drawings needed to safely haul out and launch the yacht.

As a consequence of this obligation, the contract expressly provides that the shipyard is exonerated from any liability for any damage whatsoever that may be suffered by the yacht during hauling out or launching that are ultimately due, or attributable to, limited, inaccurate or insufficient information provided by the owner.

Another obligation is for the owner to obtain and maintain all the necessary approvals and certificates relating to the yacht and the work required by the regulatory bodies covering the yacht; the effect of this obligation is, for example, that the owner has the obligation to verify, prior to commencement of the work, that such work does not affect the yacht’s class categorisation or MCA compliance. Although required to provide all reasonable assistance in relation to this, the shipyard shall not be liable should any such case arise with the consequence that any related damage would still be the owner’s responsibility.

One further aspect, and an important one, to be considered is that the yacht shall, during the entire course of the work, remain under the full and exclusive custody and responsibility of the owner and consequently the owner’s crew shall be responsible for all the yacht’s movements and shall be required to provide all necessary assistance to the shipyard. The owner therefore at all times maintains the risk for the yacht and is fully responsible for its stability, being required to advise the shipyard of any change in ballast or stability conditions. The owner is further required to keep at least one crew member aboard the yacht at all times at the owner’s risk, liability and cost, in order to allow the shipyard to have access to all the various areas of the yacht. Owner liability has a direct impact on insurance issues. The owner shall, throughout the duration of the work, maintain hull and machinery insurance to cover any damage to the yacht, as well as P&I insurance to cover damage or injury which may be suffered by captain and crew and/or any other personnel for whom the owner is responsible. It is expressly provided that such insurance coverage is on terms comparable to internationally-used policy wordings for yachts of similar type and value, is placed with internationally recognized insurers for no less than the yacht’s market value, and that copies of the related insurance certificates are provided to the shipyard prior to the arrival of the yacht. It is further to be noted that the owner can be requested – if so stipulated in the special conditions on page 1 of the contract – to pay the shipyard a contribution to the premium payable for the Ship Repairer Liability insurance which the shipyard must maintain (SRL payment contribution). Additionally, since the insured value of shipyard coverage of this sort is normally not high and usually well below the yacht’s actual market value, the owner is contractually required to provide, prior to hauling out or dry docking, a waiver of subrogation by which the owner itself and its insurers waive any claim against the shipyard and the shipyard’s insurers for damages to the yacht, the amount of which exceeds the insured value of the yard’s Ship Repairer Liability insurance policy.

BOUTIQUE

BOUTIQUE

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TOP Marques in MONACO

by Barbara Borgonovo barchemagazine – Giugno-June 2019

BOUTIQUE

ASTON MARTIN AM-RB 003

Aston Martin presenta il prototipo dell’Aston Martin – Red Bull 003 per sottolineare la sua volontà di sviluppare la produzione di auto ibride con motore centrale.

L’AM-RB 003 trarrà beneficio dallo stretto coinvolgimento di Red Bull Advanced Technologies nella sua progettazione e ingegnerizzazione. La produzione di questa supercar è limitata a soli 500 esemplari in tutto il mondo.

Aston Martin presents the Aston Martin - Red Bull 003 prototype to highlight its desire to develop the production of hybrid mid-engine cars. The AM-RB 003 will benefit from the close involvement of Red Bull Advanced Technologies in its design and engineering. The production of this supercar is limited to only 500 units worldwide.

ELECTRIC BIKE RV01 BY STAJVELO

La RV01 di Stajvelo è un’elegante bicicletta elettrica proposta nei colori canna di fucile, grigio e bianco.

Le sue linee sono state sviluppate dallo specialista in ergonomia François Kerautret.

Costruita con materiali completamente riciclabili, non inquina e rispetta l’ambiente. Dotata di un nuovo sistema di frenatura a disco idraulico, offre maggiore controllo e stabilità.

The RV01 by Stajvelo is an elegant electric bike available in gunmetal, black or white. Its lines were developed by the ergonomic specialist François Kerautret. Made of full-recyclable materials, it does not pollute and is environmentally-friendly. Equipped with a new hydraulic disc braking system it offers increased control and stability.

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FEROX AZARIS

ART IN TIME

Karl-Friedrich Scheufele ha riunito a Monaco otto prestigiosi marchi uniti dai loro valori comuni di indipendenza, originalità, artigianalità, passione e innovazione. Ferdinand Berthoud, Chopard, Greubel Forsey, l’Epée, Mb&F, Ressence, Florian Schlumpf e Urwerk saranno i primi marchi al centro di una nuova esperienza nel mondo dell’alta orologeria.

Si chiama Ferox Azaris e nasce a Perth in Australia, è un veicolo a sei ruote con un propulsore di 100 cavalli derivato da una BMW R1200GS. Il motore, collocato nella parte posteriore del telaio, fa girare una pompa che invia un fluido alle ruote; il movimento viene creato dal fluido ad alta pressione che spinge sulle palette all’interno dei mozzi. L’idea è quella di rendere le ruote il più indipendenti possibile.

In Monaco, Karl-Friedrich Scheufele has brought together eight prestigious brands, united by their common values of independence, originality, craftsmanship, passion and innovation. Ferdinand Berthoud, Chopard, Greubel Forsey, the Epée, Mb&F, Ressence, Florian Schlumpf and Urwerk will be the first brands in the centre of a new experience in the world of fine watchmaking.

It’s called Ferox Azaris and it is from Perth, Australia.

It is a six wheeled vehicle with a 100 hp propulsor, which comes from a BMW R1200GS.The engine, located at the rear of the frame, makes a pump turn sending a fluid to the wheels; the movement is created by the high pressure fluid which pushes on the vanes inside the hubs. The idea is to make the wheels as independent as possible.

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BOUTIQUE

CLASSIC CAR DEVINCI

Devinci è stata fondata nel 2017 da Jean-Philippe Dayraut. Produce veicoli elettrici ispirati alle auto da corsa degli anni ‘30. Devinci ha portato a Top Marques il suo modello Classic - DB 718, prodotto in tre versioni uniche: “Brigitte”, “Lucie” e “Adèle”.

Devinci was founded in 2017 by Jean-Philippe Dayraut. It produces exceptional electric vehicles inspired by racing cars from the 1930s.

At Top Marques, Devinci displayed its Classic – DB 718 model, produced in three unique versions: “Brigitte”, “Lucie” and “Adèle”.

ART TO WEAR COLLECTION

Yvel è un marchio israeliano di gioielli di lusso, fondato da Orna e Isaac Levy nel 1986, riconosciuto in tutto il mondo per le sue creazioni distintive che rappresentano le risorse più preziose della natura.

Sempre all’avanguardia del design e dell’innovazione, Yvel ha creato una serie di straordinari tesori unici.

La collezione Yvel’s Art To Wear consente ai collezionisti e agli ammiratori di portare letteralmente una preziosa opera d’arte sui loro corpi.

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Yvel is an Israeli luxury jewelry brand, founded by Orna and Isaac Levy in 1986, recognized worldwide for its distinctive creations featuring nature’s most treasured resources. Always at the forefront of design and innovation, Yvel has created a variety of striking one-of-a-kind treasures. Yvel’s Art To Wear Collection enables collectors and admirers to literally carry a precious work of art on their bodies.

MAGNUM 540 GRAND TOURBILLON

BOLLINGER LA GRANDE ANNÉE

BY GRUPPO MEREGALLI

Il 540 Magnum Tourbillon by Rebellion presenta una custodia in vetro zaffiro che spinge l’arte dell’alta orologeria fino ai limiti estremi. Ci sono voluti 47.600 minuti di molatura del diamante, ovvero 99 giorni lavorativi, per realizzare gli otto elementi che compongono la cassa del 540 Magnum Tourbillon da blocchi di zaffiro appositamente tagliati. In vendita a un prezzo di 4 milioni di euro.

Il Gruppo Meregalli ha iniziato la distribuzione de La Grande Année frutto della vendemmia del 2008, un’annata ricca in termini di qualità e quantità, definita come la migliore annata di sempre per le bollicine in Europa. La nuova cuvée si presenta in una nuova veste con la qualità di sempre, siglata Bollinger.

The Meregalli Group has begun the distribution of La Grande Année, the result of the 2008 harvest, a year rich in quality and quantity, defined as the best vintage ever for bubbles in Europe.

The new cuvée comes in a new guise with the usual quality, signed Bollinger.

The 540 Magnum Tourbillon by Rebellion features a sapphire crystal case which pushes the art of high watchmaking to extreme limits.

It took 47,600 minutes of diamond grinding, that is 99 business days, to extract the eight elements which make up the case of the 540 Magnum Tourbillon from specially cut sapphire blocks. On sale at 4 million Euros.

barchemagazine – Giugno-June 2019

NAVIGA SENZA PENSIERI.

Non perdere l’occasione, fino al 30 giugno 2019, acquistare i motori Honda Marine è ancora più comodo grazie ai finanziamenti Agos a tasso zero* sui modelli BF40, 100, 115, 135, 150, 200, 225, 250.

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Ogni cliente Honda Marine, inoltre, può godere della massima tranquillità di navigazione grazie ad una garanzia di 5 anni su tutti i motori fuoribordo. Per i dettagli sui termini e le condizioni di garanzia, visita il sito honda.it o rivolgiti alla tua concessionaria di fiducia.

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CARS

Lamborghini Aventador SVJ Roadster

Lamborghini

Aventador SVJ Roadster 64

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Lamborghini Aventador SVJ Roadster

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Questa Lamborghini, super V12 scoperta, è un’auto specialissima per potenza, prestazioni, tecnologia e prezzo.

Scatena 770 cavalli a cielo aperto. Sarà prodotta in 800 esemplari a un prezzo di partenza di 387.007 euro, tasse escluse This Lamborghini, an open super V12, is a highly outstanding vehicle in terms of power, performance, technology, and price. It unleashes 770 hp in the open air. 800 units of this model will be produced, at an entry price of 387,007 Euro, excluding tax

by Francesco Michienzi

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Lamborghini Aventador SVJ Roadster Motore V12 6.498 cm3 • Potenza massima 770 cv @ 8.500 giri/min • Peso/potenza 2,04 kg/CV • Velocità max 350 km/h • Accelerazione zero 100 km/h 2,9s

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Engine Type V12 • Displacement 6498 cm3 • Max power 770 CV @8500 rpm • Weight-to-power ratio 2.04 kg/CV • Max speed 350 km/h • Acceleration 0/100 km/h 2.9s

«L’AVENTADOR SVJ ROADSTER CONSERVA LA POTENZA, le prestazioni e le stesse tecnologie aerodinamiche innovative della versione Coupé, valorizzate da un design iconico e caratteristiche ineguagliabili», afferma Stefano Domenicali, Chairman e Chief Executive Officer di Automobili Lamborghini.

«Questa Roadster è esaltante proprio come la Aventador SVJ, ma con quel tocco di esclusività in più dato dalla guida openair. Le prestazioni rimangono invariate con tetto sia aperto sia chiuso, con il vantaggio che all’eccezionale dinamismo della Coupé si aggiunge la personalità esclusiva di una Lamborghini Roadster». La SVJ Roadster, realizzata in solo 800 unità, è la più iconica della famiglia Aventador, grazie alle sue linee aerodinamiche che fendono l’aria e al suo design mozzafiato, espressione del gusto e dell’artigianato italiani più raffinati.

L’aerodinamica Lamborghini è la più futuristica di sempre: il sistema ALA 2.0 e l’aero-vectoring offrono la minima resistenza all’avanzamento sul rettilineo e carico aerodinamico ottimale in curva. Il motore aspirato V12 con i suoi 770 cavalli è il più potente di sempre, capace di raggiungere più di 350 km/h a un regime di 8.500 giri/min, con una frenata da 100 a 0 km/h in soli 31 metri.

Gli interni sono totalmente personalizzabili per enfatizzare il proprio gusto personale; la tecnologia è pensata per far provare le vere emozioni di una supercar da primato. Aventador SVJ Roadster combina la superiorità aerodinamica e di handling a un design da vera roadster, per garantire a conducente e passeggero emozioni uniche. La peculiarità è nel tetto, realizzato in fibra di carbonio con tecnologia ad alta pressione. Può essere rimosso agendo sulle leve a sgancio rapido presenti nell’abitacolo e quindi riposto in sicurezza all’interno del vano anteriore. La Aventador SVJ Roadster è stata presentata a Ginevra nell’elegante colore matt bronzo zenas con una livrea Ad Personam speciale in bianco canopus. Questa speciale colorazione enfatizza le linee precise di anteriore e posteriore della vettura e ne valorizza il cofano motore ridisegnato.

La monoscocca è in fibra di carbonio con telaio anteriore e posteriore in alluminio. Le sospensioni sono magnetoreologiche attive push-rod con molle e ammortizzatori orizzontali.

The monocoque is in carbon fiber with aluminium front and rear frames. Push rod magneto rheologic active front and rear suspensions with horizontal dampers and springs.

barchemagazine – Giugno-June 2019

Lamborghini Aventador SVJ Roadster

Il sistema ALA varia il carico aerodinamico per raggiungere un’elevata deportanza o una bassa resistenza, a seconda delle condizioni dinamiche.

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The ALA system actively varies aero load to achieve high downforce or low drag, depending on dynamic conditions.

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«THE AVENTADOR SVJ ROADSTER MAINTAINS THE POWER, performance, and groundbreaking aerodynamic technologies of the Coupé version, although they are here enhanced by an iconic design and unparalleled features», as Stefano Domenicali, Chairman and Chief Executive Officer of Automobili Lamborghini explains. «This Roadster is thrilling, just like the Aventador SVJ, but with that extra touch of exclusivity granted by the open-air option. The performance remains unchanged, whether the roof is on or off, with the advantage that the exceptional dynamism of the Coupé is now combined with the exclusive spirit of the Lamborghini Roadster». The SVJ Roadster, with only 800 units produced, is the most iconic car in the Aventador family, thanks to its aerodynamic lines that channel airflow and its breathtaking design, which is the expression of the most refined Italian taste and craftsmanship. The aerodynamic Lamborghini is the most futuristic car to date: the ALA 2.0 system and aero-vectoring offer minimum drag during straight driving and ideal aero load while cornering. The aspirated V12 engine, with its 770 hp, is the most powerful engine yet, capable of reaching more than 350 km/h with 8,500 rpm, with breaking distance from 100 to 0 km/h in only 31 metres. The interiors are entirely customisable to bring out the client’s personal taste; all the technology has been conceived to allow clients to experience the true thrill of a record supercar. The Aventador SVJ Roadster combines outstanding aerodynamics and handling with an authentic roadster design, so both driver and passenger can enjoy a truly unique experience. The peculiar feature of this car lies in the roof, which is made in carbon fiber using high-pressure technology. It can be removed be activating the quick-release levers in the cockpit and then safely stored under the front hood. The Aventador SVJ Roadster was presented in Geneva in the elegant colour matt zenas bronze with a special Ad Personam livery in canopus white. This particular colour emphasises the sharp lines of the front and rear of the car and enhances the new design of the engine bonnet.

GALLERY

BRAQUE VIS-À-VIS

Con questa mostra, fino al 14 luglio, prosegue l’attività espositiva dedicata all’arte del Novecento a Mantova

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Georges Braque, 1882-1963, pittore e scultore francese si forma a Parigi dove subisce l’influenza di Henri Matisse e dove frequenta poeti e letterati.

Georges Braque, 1882-1963, a French painter and sculptor, was trained in Paris where he was influenced by Henri Matisse and thrived among poets and men of letters.

This exhibit, scheduled to end on July 14th, continues the series of events dedicated to twentiethcentury art in Mantua

by Sophia Negri

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MANTOVA DEDICA A BRAQUE UNA MOSTRA CHE RIPERCORRE I DECENNI DELLA SUA ATTIVITÀ e le relazioni con gli artisti che lo hanno affiancato e allo stesso tempo presenta i risultati più singolari della sua ricerca. Il percorso espositivo propone circa 150 opere risalenti prevalentemente al periodo tra le due guerre e al secondo dopoguerra. Grazie a un nutrito corpus di opere grafiche, insieme a libri d’artisti e ceramiche, provenienti dal Kunstmuseum Pablo Picasso Münster, la mostra indaga l’influenza, spesso trascurata, che Braque ha esercitato sull’arte francese degli anni Sessanta e Settanta. Il percorso è arricchito da gouaches di proprietà del Musée des Beaux-Arts di Belfort, da un arazzo in lana e cotone della Cité Internationale de la Tapisserie di Aubusson e da alcuni oli provenienti da istituzioni europee, tra cui la Fondation Marguerite et Aimé Maeght di Saint-Paul-de-Vence e il Museo del Novecento di Milano. Sono presentati inoltre confronti tra opere di Braque e opere di Matisse, Picasso, Derain, Léger e Delaunay-Terk.

Braque, nell’ultima parte della sua vita riflette e lavora, quasi ossessivamente, alla ricerca della perfezione del gesto artistico.

MANTUA HAS CHOSEN TO FOCUS ON BRAQUE IN AN EXHIBITION THAT TRACES THE DECADES OF HIS ACTIVITY and his relationships with the artists of his time. At the same time, it seeks to display the most particular and unique results of his research. The exhibition itinerary proposes about 150 works prevalently dating back to the period between the two World Wars and to the period after the Second World War. In a rich corpus of graphic works, together with artists’ books and ceramics, which are usually exhibited in the Kunstmuseum Pablo Picasso in Münster, Germany, this exhibit investigates the often overlooked influence that Braque exerted on the French art of the Sixties and Seventies. The itinerary is further enriched by some gouaches owned by the Musée des Beaux-Arts in Belfort, by a tapestry in wool and cotton from the Cité Internationale de la Tapisserie in Aubusson, and by some oil-paintings coming from different European institutions, among which are the Fondation Marguerite et Aimé Maeght in Saint-Paul-de-Vence and the Museo del Novecento in Milan. The exhibition also creates some parallels between Braque’s works and the works of Matisse, Picasso, Derain, Léger, and Delaunay-Terk. In the last part of his life, Braque almost obsessively reflected and worked on the search for perfection in the artistic gesture.

GALLEY GOURMET

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GALLEY GOURMET

Gaetano TROVATO

Arnolfo ristorante Gaetano Trovato is the two-Michelin-star chef of Ristorante Arnolfo in Colle Val d’Elsa. He composes dishes that have the power to embark guests on a journey to the highest peaks of aesthetics through the material fullness of taste

by Rebecca Gentilini GAETANO TROVATO È L’ARTEFICE DI UNA CUCINA DAVVERO CAPACE DI EMOZIONARE ANCHE I PALATI PIÙ FINI. La sua filosofia di vita, la maestria, la ricerca ed il suo appassionato e instancabile lavoro danno vita ad una tavola di livello assoluto. Gaetano nasce il 25 gennaio del 1960 in Sicilia, ma la sua famiglia si trasferisce presto in Toscana. Rimarrà però impresso nella sua mente il periodo dell’infanzia passato nella fattoria di famiglia in Sicilia, che lo farà avvicinare alla tradizione e alla cultura del posto. In Toscana invece Gaetano si appassionerà alla cucina quando subentrerà alla madre nel ruolo di cuoco del ristorante dei genitori. Da qui la sua è una strada costellata di esperienze formative in giro per l’Europa, a partire dall’apprendistato, a Saint-Moritz prima di arrivare nella cucina di Angelo Paracucchi ad Ameglia. Roger Vergé e Gaston Lenotre sono stati poi il riferimento di due periodi di lavoro e perfezionamento significativi. Nella sua cucina tutti gli ingredienti hanno una grande importanza. In particolare, un alimento che Gaetano ama cucinare è il piccione. «Sono state tramandate vecchie ricette dei Medici e mia madre lo cucinava lardellato, ripieno con le interiora battute. Io in ogni stagione lo ripropongo in una chiave nuova, utilizzando piccioni veramente sani, di fattoria».

Scampi, Fegato d’Oca e Frutto della passione. Un piatto capace di stimolare forti sensazioni dove il contrasto dei sapori è pura armonia.

Scampi, Goose Liver and Passion Fruit.

A dish that stimulates strong sensations, where the contrast of flavors is pure harmony.

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Gaetano Trovato, due stelle Michelin, chef del Ristorante Arnolfo a Colle Val d’Elsa, compone piatti che hanno il potere di regalare un viaggio fino alle vette più alte dell’estetica attraverso la pienezza materiale del gusto

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GALLEY GOURMET

Uno dei must di Gaetano Trovato è il piccione: petto, coscia, melagrana, castagne e nocciole, è il piatto che più di tutti lo ha reso celebre.

One of Gaetano Trovato’s absolute musts is the pigeon: chest, thigh, pomegranate, chestnuts and hazelnuts, is the dish that truly made him famous.

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GAETANO TROVATO IS THE CREATOR OF A CUISINE THAT IS CAPABLE OF TRULY EXCITING EVEN THE MOST REFINED PALATES. His philosophy of life, his mastery, his research, and his passionate and tireless work give life to an absolutely top-level cuisine. Gaetano was born on 25 January 1960 in Sicily, but his family soon moved to Tuscany.

However, the period of his childhood spent on the family farm in Sicily, which brought him closer to the tradition and culture of the place, remained impressed in his mind forever.

In Tuscany, on the other hand, Gaetano became passionate about cooking when he took over his mother’s role as chef at his parents’ restaurant. That was the beginning of a long line of educational experiences all around Europe, starting with his apprenticeship in Saint-Moritz, before he reached Angelo Paracucchi’s kitchen in Ameglia. Subsequently, Roger Vergé and Gaston Lenotre were his points of reference during two significant periods of work and improvement. In his cuisine, all the ingredients are immensely important. On particular, something that Gaetano loves to cook is pigeon. «Old recipes of the Medici family have been handed down through time, and my mother used to cook it larded, stuffed with the entrails. In every season I propose it again in a new key, using really healthy pigeons, raised on the farm».

RESORT

MARIGOT BAY RESORT

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Marigot Bay Resort

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Marigot Bay RESORT

Situato sulla baia di Marigot, a Santa Lucia, il resort vanta una delle più esclusive destinazioni da diporto dei Caraibi Located on Marigot bay, in Santa Lucia, the resort can boast one of the most exclusive leisure destinations in the Caribbean

by Francesca Pozzoli barchemagazine – Giugno-June 2019

MARIGOT BAY RESORT NOTA PER LA GRAN QUANTITÀ DI PICCOLI RESORT DI LUSSO, che a goccia a goccia le donano un colore e un fascino unico, Santa Lucia è davvero due isole in una. Rodney Bay, nel nord, offre il comfort di resort moderni in mezzo a una splendida baia. Nel sud, Soufrière, invece, si trova al centro di una splendida regione di vecchie piantagioni, dove troverete spiagge nascoste e la meraviglia geologica dei Pitons. I Pitons sono due montagne vulcaniche inserite nel Patrimonio dell’Umanità, legate dalla cresta Piton Mitan.

I due Monti Piton sono il punto di riferimento più fotografato dell’isola di Santa Lucia, nei Caraibi. Il più grande di questi due monti vulcanici si chiama Gros Piton, mentre l’altro è il Petit Piton. Situato lungo la baia, il Marigot Bay Resort and Marina ha riaperto nel dicembre 2014 a seguito di un’ampia ristrutturazione costata svariati milioni di dollari. Le 124 camere del resort, che includono 57 suite, dispongono di ampi balconi e ampie viste sulla baia o sui lussureggianti giardini tropicali. Arredate in stile moderno con mobili scuri e pareti bianche, le camere e le suite includono una TV satellitare a schermo piatto e la connessione WiFi gratuita.

Le suite comprendono un angolo cottura, e alcune sono dotate anche di vasca idromassaggio. L’offerta gastronomica della struttura include The Grill at 14°61, The Rum Cave, il ristorante Hurricane Hole e il Bar and The Brut, dove si può assaporare un delizioso sushi. Il ristorante The Grill consente di gustare le creazioni dell’Executive Chef Billy Boyle, tra cui piatti di pesce e un ricco menù 80 con pietanze internazionali preparate nella cucina a vista. Un’intima Rum Cave contiene selezioni di

Described

by James A. Michener as “the most beautiful bay in the Caribbean”, Marigot is in itself an oasis of calm, with a wide range of sophisticated accommodation options and activities.

Descritta da James A. Michener, come “la più bella baia dei Caraibi”, Marigot è di per sé un’oasi di calma, con una vasta gamma di alloggi sofisticati e attività.

rum speciali in uno spazio che ricorda un’autentica distilleria locale. Gli ospiti potranno godere delle attenzioni del centro benessere della struttura.

Ispirata all’ambiente naturale di Santa Lucia, la SPA utilizza ingredienti autoctoni, con trattamenti esclusivi legati alle fasi lunari. Marigot Bay Marina ospita alcuni dei mega yacht più lussuosi del mondo e per gli ospiti del resort si possono organizzare charter esclusivi tra le isole caraibiche.

KNOWN FOR THE LARGE NUMBER OF SMALL LUXURY RESORTS, which imbue it with a unique colour and charm - drop by drop - Santa Lucia is truly two islands in one. Rodney Bay, in the north, offers the comfort of modern resorts in the middle of a beautiful bay. In the south, Soufrière, on the other hand, is located in the middle of a beautiful region of old plantations, where you will find hidden beaches and the geological wonder of the Pitons.

The Pitons are two volcanic mountains included in the List of World Heritage Sites, connected by the Piton Mitan ridge. The two Piton Mountains are the most photographed landmark on the Caribbean island of Santa Lucia. The largest of these two volcanic mountains is called Gros Piton, while the other is called the Petit Piton. Located along the bay, the Marigot Bay Resort and Marina reopened in December 2014 after an extensive renovation costing several million dollars. The resort’s 124 rooms, including 57 suites, have large balconies and views over the bay and over lush tropical gardens. Furnished in a modern style with dark furniture and white walls, the rooms and suites include a flat-screen satellite TV and free Wi-Fi.

La struttura ha 124 camere e 57 suite, è facilmente raggiungibile da entrambi gli aeroporti e si trova equidistante dallo spettacolare scenario a sud dai Monti Piton e da Hot Springs a nord. L’aeroporto di Hewanorra dista 26 km dal resort.

The resort has 124 rooms and 57 suites. It is easily accessible from both airports and is located exactly halfway between the spectacular landscape to the south of the Piton Mountains and Hot Springs to the north. Hewanorra airport is 26 km from the resort.

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MARIGOT BAY RESORT

The natural scenery is one of the wonders of the bay with majestic rainforests rich in flora and fauna. There is no shortage of pure white beaches.

Lo scenario naturale è una delle meraviglie della baia con maestose foreste pluviali ricche di flora e fauna.

Non mancano le spiagge bianchissime.

The suites include a kitchenette and some are also equipped with a hot whirlpool. The hotel’s gastronomic offer includes The Grill at 14°61, The Rum Cave, the restaurant Hurricane Hole and the Bar and The Brut, where you can enjoy delicious sushi. The Grill Restaurant allows guests to enjoy the creations of Executive Chef Billy Boyle, including fish dishes and an rich menu of international dishes prepared in the open kitchen. An intimate Rum Cave contains special rum selections in a space reminiscent of an authentic local distillery.

Guests can enjoy special treatments in the resort’s wellness center. Inspired by the natural environment of Santa Lucia, the SPA employs local ingredients and offers special treatments linked to the phases of the moon. Marigot Bay Marina is home to some of the world’s most luxurious mega yachts, and exclusive charters between the Caribbean islands can be arranged for the resort’s guests.

Numerose sono le proposte di attività sportive come equitazione, pesca d’altura, immersioni subacquee ed escursioni lungo itinerari nella natura incontaminata.

The resort offers countless proposals for sports activities, such as horseback riding, deep-sea fishing, scuba diving and excursions along routes in unspoilt nature.

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Il fascino di MISCHIEF Charming MISCHIEF Lasciarsi il mondo alle spalle uscendo dalle solite rotte grazie a un charter attraverso le acque incontaminate dell’arcipelago indonesiano Leave the world behind and steer off the usual routes with a charter through the pristine waters of the Indonesian archipelago

by Rebecca Gentilini barchemagazine – Giugno-June 2019

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CHARTER NAVIGARE VERSO LE SORONG GOLD BANDA ISLANDS, a bordo di Mischief, per vedere i preistorici varani nel Parco Nazionale di Komodo o scoprire i siti per fare delle immersioni nella baia incontaminata di Raja Ampat. Scoprire una regione infinitamente affascinante, aprire nuovi orizzonti con un viaggio esclusivo nel sud-est asiatico a bordo di una barca dal sapore antico. Mischief è uno yacht costruito nello stile indonesiano, fonde un esterno in legno tradizionale con interni moderni ed eleganti. Grazie a una carena con fondo piatto e pescaggio ridotto, è l’ideale per navigare da un’isola all’altra attraverso le calde acque dell’arcipelago indonesiano.

Mischief, lunga 30 metri, è una barca ecologica con un impianto di biotrattamento sostenibile. Il suo equipaggio di 8 persone comprende un direttore di crociera, 2 chef privati e un istruttore subacqueo per aiutare gli ospiti a esplorare le isole tropicali più remote. Lo yacht è particolarmente adatto per gruppi familiari, dispone di 3 cabine con bagno di dimensioni generose con sistemazione a bordo per 6 ospiti. Una cabina armatoriale luminosa e aperta si trova sul ponte superiore, mentre le sistemazioni degli ospiti sono situate sul ponte principale. L’interno della barca offre la sensazione di una moderna casa sulla spiaggia con pannelli in legno bianco e grandi finestre. Molto ricca la dotazione di toys che comprende un trimarano a vela, un windsurf, canoe e una attrezzatura completa per immersioni e snorkeling. Il ponte superiore può essere utilizzato per sessioni di yoga/ pilates a bordo. Un vero classico moderno, Mischief unisce al design tradizionale il glamour contemporaneo. Preparata in modo impeccabile dal suo equipaggio, promette una magica esperienza di viaggio. Mischief è uno degli yacht per charter più richiesti nel sud-est asiatico. Progettata dal costruttore navale indonesiano Pak Haji Wahab, è stata realizzata a mano nello stabilimento di Konjo Boat Builders a South Sulawesi. www.superyachtsmonaco.com

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All’interno del Triangolo dei Coralli, questo paradiso esotico è pieno di isole remote e baie che aspettano solo di essere esplorate.

In the Coral Triangle, this exotic paradise is full of remote islands and bays just waiting to be explored.

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CHARTER

Il prezzo parte da 59.500 dollari a settimana a 66.500 a seconda del periodo. L’equipaggio è composto da 8 persone.

The price starts at 59,500 USD a week and rises to 66,500 USD depending on the period. The crew is made up of 8 people.

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SAIL TOWARDS THE SORONG GOLD BANDA ISLANDS, aboard Mischief, to see the prehistoric monitor lizards in Komodo National Park or discover diving sites in the pristine bay of Raja Ampat. Discover an extremely fascinating region, open up new horizons on a unique trip to South-East Asia aboard a boat with an ancient touch.

Mischief is an Indonesian-style yacht, combining a traditional wooden exterior with a modern and elegant interior. With a flat-bottomed hull and reduced draught, it is ideal for sailing from one island to another through the warm waters of the Indonesian archipelago.

Mischief, which is 30 meters long, is an ecological boat with a sustainable bio-treatment plant. Its crew of eight includes a cruise manager, two private chefs and a diving instructor to help guests to explore the most remote tropical islands. The yacht is particularly suitable for family groups, has 3 cabins with generously sized bathrooms and can accommodate 6 guests on board. A bright and open master cabin is located on the upper deck, while guest accommodation is located on the main deck.

The boat interiors offer the feeling of a modern beach house with white wood panels and large windows. Very rich in toys including a sail trimaran, a windsurf, canoes, and all the necessary equipment for diving and snorkeling. The upper deck can be used for onboard yoga/ pilates lessons. A true modern classic, Mischief combines traditional design with contemporary glamour. Impeccably presented by its crew, it promises a magical travel experience. Mischief is one of the most popular charter yachts in Southeast Asia. Designed by the Indonesian shipbuilder Pak Haji Wahab, it has been handcrafted at the Konjo Boat Builders plant in South Sulawesi. www.superyachtsmonaco.com

Sunrays

by OCEANCO Questo spettacolare gigayacht a motore di 85 metri di lunghezza è stato varato nel 2010 dal cantiere nautico olandese Oceanco Yachts e completamente ristrutturato nel 2018, è proposto da Edmiston in Central Agency This spectacular 85-meter long motor gigayacht, launched in 2010 by the Dutch shipyard Oceanco Yachts and completely refitted in 2018, is proposed by Edmiston Central Agency

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BROKERAGE

BROKERAGE SUNRAYS EDMISTON

by Massimo Longoni

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Lamborghini Aventador SVJ Roadster

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BROKERAGE SUNRAYS EDMISTON SUNRAYS, LUNGA 85 METRI, VIENE PROPOSTA DA EDMISTON IN CENTRAL AGENCY PER LA VENDITA. Costruita da Oceanco Yachts in Olanda è stata completamente ristrutturata nel 2018. Il progetto è firmato da Bjorn Johansson, mentre l’interior design è opera di Terence Disdale. Suddiviso su sei ponti, il layout interno multi-funzionale è stato concepito per intrattenere gli ospiti nel massimo comfort. Tra i numerosi punti salienti, c’è lo spazioso salone arredato con un salotto e una sala da pranzo formale, mentre il ponte superiore ospita un sontuoso centro benessere e una sala che si trasforma in un home cinema. Accessibili da un ascensore centrale, le nove suite includono l’appartamento armatoriale sul ponte superiore completo di terrazza privata e vasca idromassaggio, una suite VIP adiacente con balcone sul mare, uno studio privato che può essere convertito in una cabina separata. Un’ulteriore suite VIP si trova sul ponte principale, insieme ad altre cabine doppie. Il ponte inferiore ospita una terza suite VIP dotata di un balcone apribile a livello dell’acqua.

Particolarmente accoglienti tutte le aree esterne che offrono il massimo benessere di una vita indoor-outdoor. L’ampio ponte sole dispone di una vasca idromassaggio fiancheggiata da lettini e una palestra semi-chiusa con aria condizionata che ha beneficiato di una revisione completa nel 2018.

La nave può accogliere 12 ospiti in 9 cabine. Ha 30 persone di equipaggio. È dotata di Helipad e la velocità di crociera è di 15 nodi.

Il prezzo richiesto da Edmiston è di 129 milioni di euro.

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BROKERAGE SUNRAYS EDMISTON

This pleasure ship can welcome 12 guests in 9 cabins. There are 30 crew members. It’s equipped with a Helipad and the cruising speed is of 15 knots.

The Edmiston asking price is of 129 million Euros.

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THE 85-METER LONG SUNRAYS IS OFFERED FOR SALE BY EDMISTON CENTRAL AGENCY. Built by Oceanco Yachts in the Netherlands, this yacht was completely restored in 2018.

The project is by Bjorn Johansson, whilst the interior design is

by Terence Disdale. Split over six decks, the multi-functional interior layout has been designed for entertaining guests with maximum comfort. Among the highlights, there’s the spacious lounge area featuring a living room and formal dining area, while the bridge deck hosts a lavish SPA and a lounge which turns into a home cinema. Accessed by a central lift, the nine suites include a master suite on the bridge deck complete with its own private terrace and Jacuzzi, a VIP suite with a balcony overlooking the sea and a private study, which can be turned into a separate cabin. An additional VIP suite is located on the main deck, along with other double cabins. The lower deck hosts a third VIP suite, which comes with a fold down balcony at water level. All the exterior areas are particularly comfortable, providing the ultimate indoor-outdoor living. The vast sundeck features a Jacuzzi flanked by sunbeds and a semi-enclosed air-conditioned gym, which benefitted from a complete overhaul in 2018.

For information: Alex Busher +377 93 30 54 44 ab@edmiston.com

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58TH MILAN DESIGN WEEK

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Un mondo FANTASTICO A fantastic WORLD

Il Salone del Mobile di Milano, giunto alla 58esima edizione, si è confermato l’appuntamento più importante al mondo per l’universo dell’arredo e del design. Ricchissimo anche il calendario del Fuorisalone che ha animato i diversi Design District della città

The Milan Design Week, now in its 58th edition, has once again asserted itself as the most important interior design event worldwide. Also, the Fuorisalone, which animated the various Design Districts in the city, was packed with interesting events

by Claudia Giulia Ferrauto - photo by Courtesy Salone del Mobile.Milano

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EVENTS ARTIGIANALITÀ, ESTETICA, BUSINESS. Il Design porta con sé diversi aspetti che arrivano al nostro quotidiano, a partire dalla manualità e dall’ingegno dei creativi della filiera che attraversano il sistema di produzione e distribuzione, fino ai buyer. Non c’è niente di più serio e democratico quindi che dare al design, e al suo comparto, il peso che merita e che vede ancora una volta il Made in Italy tra i leader del settore. La conclusione del Salone del Mobile 2019 restituisce infatti delle cifre da capogiro che cancellano con un colpo di spugna le inutili polemiche nate a ridosso dell’evento, che lo tacciavano di superficialità e snobismo, e ci dicono ben altro con i dati alla mano: 386.000 visitatori provenienti da 181 Paesi; in Fiera una forte presenza dall’Asia, Cina in particolar modo che, insieme agli Stati Uniti, traina la crescita nelle esportazioni,

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Sanlorenzo

«Come se il mare si fosse prosciugato, la sagoma di uno yacht è rimasta placidamente adagiata all’interno del Cortile del ‘700 dell’Università Statale, una creatura di cui si riconosce solamente l’ossatura che ne racconta l’originaria purezza».

«As if the sea had dried up, the silhouette of a yacht has remained placidly laid within the 18th century courtyard of the State University, a creature of which only the skeleton that tells of its original purity can be recognized».

Piero Lissoni, Art Director at Sanlorenzo

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il ritorno della Russia, la felice presenza del Brasile, che mancava da tempo nella top10 degli ospiti.

Infine, ma di assoluta importanza, la riconfermata presenza dei mercati vicini di Francia e Germania.

Il Salone è un player fondamentale per lo sviluppo della filiera tanto che Confindustria, per la prima volta nella sua storia, ha organizzato il consiglio generale all’interno della manifestazione, evidenziando la necessità del dialogo tra politica e imprese. È lo stesso Claudio Luti, presidente del Salone, a sottolineare la concretezza di una manifestazione che “chiamare fiera è riduttivo. Qui si fa business, si presentano i nuovi prodotti e nuove idee e si vende, si firmano ordini e campionature”. Vendite, ma non solo. Il design è cultura, serve da stimolo e al contempo fa da eco alla società che cambia, e per questo ne riflette i valori. E così, tra le innumerevoli

58TH MILAN DESIGN WEEK sperimentazioni, opere e progetti presentati a Milano dai 2350 espositori durante il Salone, trovare un fil rouge non è una mera questione di stile, ma significa cercar di prendere una lente d’ingrandimento per osservare la nostra società e percepirne l’animo. La tendenza trasversale agli stili - classico, minimal, pop, luxury - è la forte spinta a oggetti e spazi in armonia con la natura, e questo si evidenzia sia nel ridotto uso del materiale plastico sia negli esperimenti di riuso e riciclo. Un tema caro a tutti, ai giovani che si sono affacciati al Salone Satellite - basti pensare alla manifestazione Global Strike For Future - ai designer affermati come Rossana Orlandi, che si è fatta promotrice di una mostra-progetto legata al riuso della plastica nella progettazione, la Ro Plastic Master’s Pieces, che insieme a Piero Lissoni, Italo Rota, Patricia Urquio-

la e molti altri, hanno offerto soluzioni a un problema che coinvolge tutti. Tra questi c’era anche Fabio Novembre che parallelamente presentava con Sammontana una linea di sedute outdoor frutto di un innovativo processo di stampa 3D che utilizza Bio-plastica, plastica riciclata e riciclabile.

Tra i materiali naturali c’è un ritorno all’uso del marmo e dell’alabastro, ma senza dubbio il re del design resta il legno, usato in tutte le declinazioni a partire dai maggiori brand come Boffi, passando per Giorgetti, Minotti, solo per citarne alcuni. A tal proposito è interessante ricordare che l’Italia vanta il 95% del legno post-consumo riciclato (ed è un record mondiale). Leitmotiv nelle forme, linee morbide e curve, spesso citazioni degli anni ‘50/’60, in alcuni casi addirittura anni ‘80. In armonia con le forme sinuose anche i materiali, i tessuti e i pel-

lami delle finiture tornano soft. Nell’indoor torna di moda il velvet spesso in totalità accese di blu o di rosso, come nel caso di Dress-Up di Cassina, mentre nell’outdoor i tessuti – bianco assoluto o a righe bianche e blu nel luxury - assumono più di una tonalità, passando dal fucsia al ceruleo fino all’arancione, negli stili esotici dal ritmo più caldo.

Effetto soft e linee tonde fanno capolino anche nei sistemi di illuminazioni che presentano infatti luci soffuse, ma allo stesso tempo geometriche. Il focus torna ad essere, anche nell’illuminazione, la sostenibilità e la riduzione degli sprechi. La nuova illuminazione è sempre più smart, interattiva, ma senza rinunciare al suo ruolo fondamentale che è quello di dare vita e spessore all’architettura degli spazi. Il design insomma racconta storie in un intreccio di colori e luci che parlano di noi.

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Ideato e coordinato da Marva Griffin il Satellite è dal 1998 il trampolino di lancio per le nuove leve del design e si conferma ogni anno come punto di incontro tra l’imprenditoria alla ricerca di nuova linfa creativa e i progettisti più promettenti del panorama internazionale.

Conceived and coordinated by Marva Griffin, since 1998 the Satellite fair has been the springboard for new design talent. Every year it is confirmed as a meeting point between entrepreneurs in search of new creative energy and the most promising designers on the international scene.

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«Chiamare fiera è riduttivo.

Qui si fa business, si presentano i nuovi prodotti e nuove idee e si vende, si firmano ordini e campionature».

«It would be reductive to call a fair.

Here we do business, present new products and new ideas and sell - orders are signed for products and samples alike».

Claudio Luti

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The secret behind the success of this planetary event lies in many factors: the outstanding business opportunity, the sustainable quality, the excellence of the project, the importance of creating a system, the enhancement of young talent, the skill of the communication system, the support of culture, and the centrality of Milan within the design landscape.

Il segreto del successo di questo evento planetario risiede in molti fattori: la grande capacità di impresa, la qualità sostenibile, l’eccellenza del progetto, l’importanza di fare sistema, la valorizzazione del talento dei giovani, l’abilità del sistema di comunicazione, il supporto della cultura e la centralità di Milano.

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CRAFTSMANSHIP, AESTHETICS, BUSINESS. Design entails many different aspects that directly influence our daily lives, starting from the manual skill and creative genius of all the people involved in the supply chain, from production to distribution, up to the buyers. Therefore, there is nothing more serious and democratic than to give design, and its industry, the weight it deserves, where Made in Italy is once again among the industry leaders. The conclusion of the 2019 Salone del Mobile in fact returns dizzying figures, which instantly erase the unnecessary controversy that arose right before the event, where some accused it being superficial and snobbish. The figures speak for themselves: 386,000 visitors from 181 countries, a strong presence at the Fair from Asia, China in particular, which, together with the United States, is driving growth in exports. The return of Russia, the happy presence of Brazil, which had long been absent among the top 10 of international guests. Last but not least, the continued presence of the neighbouring markets of France and Germany.

The Design Week is a fundamental player for the

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development of the supply chain so much so that Confindustria, for the first time in its history, chose to organise its general council within the event, underlining the need for dialogue between politics and business. Claudio Luti himself, President of the Milan Design Week, emphasized the concreteness of an event, which “it would be reductive to call a fair.

Here we do business, present new products and new ideas and sell - orders are signed for products and samples alike”. Sales, but not only. Design is also culture, it functions as a stimulus and at the same time it echoes the changes in society, and for this reason it reflects its values. Therefore, among the countless experiments, works and projects presented in Milan by the 2350 exhibitors during the Design Week, finding a red thread is not a mere question of style, but it also implies trying to take a magnifying glass to observe our society and perceive its soul. A tendency that seems to be transversal to all styles - classic, minimal, pop, luxury - is the strong push towards objects and spaces that are in harmony with nature. This became evident both

in the reduced use of plastic materials and in the experimentations with reuse and recycling. A theme everyone feels strongly about, from the young people who participated in the Salone Satellite - suffice it to think of the Global Strike For Future event - to longestablished designers such as Rossana Orlandi, who promoted an exhibition-project about the reuse of plastic in design. Also, Ro Plastic Master’s Pieces, which together with Piero Lissoni, Italo Rota, Patricia Urquiola and many others, offered solutions to a problem that involves everyone today. Among the designers present was also Fabio Novembre who, in collaboration with Sammontana, was presenting a line of outdoor chairs, the result of an innovative 3D-printing process that employs Bioplastic, recycled and recyclable material. Among the natural materials there is a return to the use of marble and alabaster, but without a doubt the unquestioned king of design is still wood, used in all declinations by all the biggest brands like Boffi, Giorgetti, Minotti, just to name a few. In this regard, it is interesting to note that Italy can boast

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95% recycling of post-consumption wood (and this is a world record). The leitmotiv in the shapes was no doubt soft and curvy lines, with frequent references to the ‘50s / ‘60s, in some cases even the ‘80s. In harmony with the sinuous shapes, the materials, fabrics and leathers also return to a soft finish. In indoor design, velvet is back in fashion, often in bright blue or red shades, as in the case of Cassina’s Dress-Up. Outdoors, on the other hand, fabrics - absolute white or white and blue striped in luxury - take on more than one shade, ranging from fuchsia pink to cerulean to orange, in exotic styles with a warmer pace. Soft effect and round lines also appear in lighting systems, which provide soft yet geometric lighting. Lighting design follows the general trend and also focuses on sustainability and waste reduction. Contemporary lighting is increasingly smart, interactive, but without sacrificing its fundamental role, which is to imbue the architecture of spaces with life and depth.

In short, design tells stories in an interweaving play of colours and lights that talk about us.

EVENTS

WING

WING, nuova collezione outdoor del Luxury Living Group, che parte dal dettaglio: sequenze di corda intrecciata da esterni, su una struttura di alluminio.

La cuscinatura è impreziosita da una serie di tessuti con motivo a righe, fiori o tinte unite. Top in vetro extrachiaro temperato e telaio longilineo in acciaio esaltano il tocco vintage anni ’60.

WING, the new outdoor collection by the Luxury Living Group, which starts from a study of detail: sequences of woven rope for outdoor use on an aluminium structure. The cushioning is embellished with a series of fabrics with a striped pattern, flowers or plain colours. Top in extra-light tempered glass and long steel frame enhance the 1960s vintage touch.

ALCHIMIE T

Alchimie T, è una luce-scultura composta da due dischi in ottone e alabastro che scorrono parallelamente su di una base-binario realizzata in pietra medea grazie al leggero gesto della mano.

Design by Giulia Archimede per Catellani & Smith.

Alchimie T, is a lamp-sculpture made of two brass and alabaster discs that run parallel to each other on a base-rail made of medea stone. The discs can be moved with a light gesture of the hand. Design by Giulia Archimede for Catellani & Smith. (ph.Nava Rapacchietta)

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THEA

MARACA

Maraca, poltrona outdoor di Ames, azienda tedesca che conserva viva la sua anima colombiana. Colori e materiali rappresentano il suo segno distintivo, uniti all’utilizzo delle risorse e all’impiego di materiali sostenibili e naturali.

Tra i prodotti troviamo vasi in terracotta, cestini in fibra naturale, tappeti e coperte in lana e ancora tavolini.

Thea, collezione FENDI Casa nella nuova versione outdoor. Le linee iconiche della poltrona sono abbinate all’acciaio inox 316 utilizzato per la struttura dello schienale, centinaia di metri di incordatura in materiale tecnico che richiama le specificità del cuoio. Il cuscino poggiareni tondo, segno distintivo di Thea, è altamente performante dal punto di vista di comfort e resilienza.

Divano, loveseat e poltrona completano la linea.

Maraca, an outdoor armchair by Ames, a German company that keeps its Colombian soul alive. Colours and materials are its hallmark, combined with the use of resources and sustainable and natural materials. Some products in the range are terracotta vases, natural fibre baskets, wool carpets and blankets, and tables. (ph. Andres-Valbuena)

Thea, the new FENDI Casa collection in a yet unseen outdoor version. The iconic lines of the armchair are combined with the 316 stainless steel used for the structure of the backrest. Hundreds of meters of stringing in technical material that resonates with the specific characteristics of leather. The round lumbar support cushion, which is Thea’s hallmark, is highly performing from the point of view of comfort. A sofa, loveseat, and armchair complete the line.

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CETARA

Cetara, luce decorativa a Led, nasce dalla sinergia di Bertone Design e QuickLighting. Prende spunto dalle tradizionali lampare dei pescatori della Costiera Amalfitana, disponibile nella versione sospesa o da terra. Controllabile sia attraverso i telecomandi che tramite applicazioni sul cellulare, rientra nella categoria di prodotti IoT. Cetara, the decorative LED light generated by the synergic collaboration between Bertone Design and QuickLighting.

It takes its cue from the traditional lamps used by fishermen on the Amalfi Coast, and is available as a ceiling or floor lamp. It can be controlled both via remote controls and mobile applications and thus falls under the IoT product category.

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EVENTS

CAB

CAB, sedia icona di Mario Bellini per Cassina, nonché parte della collezione permanente del museo MoMA a New York, oggi ha nuove finiture e dimensioni ed è disponibile anche nella versione XL, 5 cm più profonda e 4 cm più larga, e nella versione baby ed hanno nuovi cuoi Plus in pura anilina, disponibili in blu, bordeaux, verde, antracite e cuoio naturale, più morbidi al tatto.

CAB, Mario Bellini’s iconic chair designed for Cassina, is part of the permanent collection of the MoMA museum in New York. Today, it flaunts new finishes and is available in more sizes; for instance, the XL version, 5 cm deeper and 4 cm wider, as well as a new baby version. Finishes include the new Plus leathers in pure aniline, available in blue, burgundy, green, anthracite and natural leather, softer to the touch.

GIADA BY GIORGETTI

LA SUNSET

LA Sunset, design Patricia Urquiola per Glas Italia.

Tavolini rotondi bassi con struttura tubolare in metallo color blu notte perlato. Il piano, in vetro laminato con finitura opalina, è una tavolozza di colori che si mescolano tra loro come gas o fluidi, mascherando lo stato solido del materiale.

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Giada by Giorgetti, tavolo della collezione di arredi firmata dalla coppia di designer m2atelier, Marco Bonelli e Marijana Radovic, estetica timeless dove design e moda si intrecciano dando vita a un design dalla nota sartoriale.

Giada by Giorgetti, the table from the furniture collection designed by the couple of designers m2atelier, Marco Bonelli and Marijana Radovic, is distinguished by a timeless aesthetics where design and fashion intertwine to create a design with sartorial overtones.

LA Sunset, design by Patricia Urquiola for Glas Italia.

Low round tables with tubular metal structure in pearl deep blue colour. The top, in laminated glass with an opaline finish, is a palette of colours that mix together like gases or fluids, masking the solid state of the material.

NOCTAMBULE

Noctambule, installazione luminosa di lampade modulari in vetro soffiato create del designer Konstantin Grcic per Flos. I moduli si connettono tra loro per creare modelli da terra o da soffitto. Negli anelli di connessione stripe Led conferiscono una luce magica e soffusa.

COMPASS

Noctambule, a lighting installation of modular hand-blown glass lamps created by designer Konstantin Grcic for Flos. The modules connect to each other to create floor or ceiling models.

In the connection rings, Led stripes send out a magical and soft light. (ph. Santi Caleca)

Compass, design Giuseppe Bavuso per Alivar, nuovo tavolo dal piano circolare con struttura realizzata in massello di frassino verniciato o di noce nazionale e top in marmo pregiato o in legno. Disponibile nella versione con Lazy Susan, un vassoio girevole posizionato al centro del piano che permette ai commensali di fruire dei piatti di portata con molta più facilità.

Compass, designed by Giuseppe Bavuso for Alivar, is a new round table with structure in solid painted ash or Italian walnut and top in fine marble or wood. Available in the version with Lazy Susan, a swivel tray placed at the centre of the table top, which allows dining guests to enjoy the dishes more easily.

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EVENTS

QUADRADO

QUADRADO, poltrona Marcio Kogan/studio mk27 design, per Minotti si presenta con forme squadrate essenziali e schienale inclinato in carabottino, elemento che caratterizza l’omonimo sistema modulare.

La struttura in teak, con dettagli in metallo con finitura Bronzo chiaro, presenta braccioli diritti e accoglie la cuscinatura dello schienale e della seduta.

QUADRADO, the armchair signed by Marcio Kogan/studio mk27 for Minotti features essential square shapes and an inclined backrest in carabottino, an element that also characterises the modular system of the same name.

The teak structure, with metal details in light bronze finish, has straight armrests and accommodates the cushioning of the backrest and seat.

V255 BY ASTON MARTIN

Il divano V255 di Aston Martin ha una linea compatta che gioca con dettagli evidenti, ma piacevolmente diversi. Lo schienale lascia spazio a un basso bracciolo, in netto contrasto con l’altro braccio di una forma diversa che crea un angolo perfettamente equilibrato.

The V255 sofa by Aston Martin proposes a compact line, which plays with evident but pleasantly different details. The backrest leaves space to a low armrest, in sharp contrast with the other arm of a different shape, which creates a perfect angle with the back itself.

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VINE BY TURRI

CUT

Cut è il risultato di un lungo percorso progettuale tra l’azienda Axolight e Timo Ripatti, finalizzato alla progettazione di una famiglia di lampade - da tavolo, da terra o a sospensione orientabili, posizionabile su tre punti, che non abbagliano mai. Struttura in alluminio tagliato a laser.

Imbottiti avvolgenti e strutture in legno sottili, come ramificate, tracciano il filo conduttore tra gli elementi della nuova collezione Vine, disegnata dall’architetto Frank Jiang per Turri. Pensate come accostamento ideale al tavolo, le sedute giocano su una rilevante apertura ad arco sullo schienale, così come sulla scocca rivestita che, curvandosi, dà forma a due ali che fungono da braccioli.

Cut is the result of a long design process involving the company Axolight and Timo Ripatti. The project’s aim was to design a family of lamps - table, floor or ceiling - that could be oriented in different directions and placed in three positions in order never to blind the user’s eye. Laser-cut aluminium structure.

Enveloping upholstery and slim wood structures, similar to branches, are the common thread linking the elements of the new Vine collection, designed by architect Frank Jiang for Turri. Designed as the perfect match for the table, the chairs have a large arched opening for the back, as well as on the upholstered frame, which, as it curves, forms two wings that act as armrests.

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VENICE BOAT SHOW 2019

A boutique

SHOW

Nasce sotto una buona stella il Salone Nautico in programma nella città lagunare dal 18 al 23 giugno: fortemente voluto dalle autorità locali, a partire dal Sindaco Luigi Brugnaro, si svolgerà nel luogo ideale della città: l’Arsenale. Fitto e interessante il programma delle iniziative correlate

by Luca Sordelli

PRIMO CITTADINO, MA ANCHE PRIMISSIMO FAN. Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, al momento della presentazione si sbilancia raccontando un progetto che sente suo: «Il Salone Nautico è una grande scommessa a cui stiamo lavorando con il massimo impegno e le premesse sono positive. L’importante sarà divertirsi e promuovere occasioni di incontro: a noi interessa che la città dia un segnale di risveglio e di riappacificazione con il mare, il nostro mare Adriatico che deve avere la sua voce. Sono certo che sarà un salone meraviglioso».

La missione non è semplice, in passato chi ha provato a organizzare un boat show a Venezia non ha raccolto molto. A volte nulla. È una citta complicata così come il calendario dei saloni nautici in Europa.

La concorrenza è dura, i veneziani anche. Ma questa volta le premesse sono diverse e la visione è già a lungo raggio, come tiene a sottolineare il sindaco: «Il Salone Nautico è già finanziato per i prossimi tre anni. Dobbiamo crederci e dare il massimo contributo possibile al suo successo perché rappresenta un’occasione per il futuro delle nuove generazioni».

E se l’appoggio delle autorità locali è l’indispensabile punto di partenza per portare al successo il Salone Nautico di Venezia 2019, anche altri punti fermi fanno ben sperare, a cominciare dal luogo dove si svolgerà, l’Arsenale, non solo al centro della città, ma anche fucina delle grandi navi che hanno assicurato a Venezia la sua potenza in tutto il mondo navigabile. Una scelta importante, logica in termini funzionali e di attrattiva sia per gli espositori che per i visitatori, ma anche coerente con la storia e la cultura marinara della città. Anche la data, dal 18 al 23 giugno, non è certo stata scelta per caso, non solo per non andare a sovrapporsi ad altre iniziative, ma anche perché, come ha spiegato il Sindaco: «Venezia è la città dove transitano negli stessi giorni, per visitare la Biennale d’Arte, i più grandi collezionisti del mondo, che spesso sono anche armatori di barche importanti. Anche questo contribuisce a realizzare uno scenario imbattibile. Vogliamo, infine, essere un riferimento per le molte realtà produttive importanti dell’Adriatico. Il nostro Salone si rivolge a un bacino di fruitori che ha il suo baricentro spostato verso est, verso clienti che molto spes-

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The Boat Show scheduled in Venice from 18 to 23 June this year, was born under a good star: strongly desired by the local authorities, first among all Mayor Luigi Brugnaro, it will take place in an ideal location: the Arsenal. The program of planned events and initiatives is dense and highly interesting

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EVENTS

so non raggiungono le altre esposizioni europee. È un’occasione importante per tutta la cantieristica da diporto italiana e lo dico sottolineando che non vogliamo fare concorrenza a nessun altro Salone».

Come sarà strutturato il Salone? Lungo le banchine dell’Arsenale saranno esposte le barche, all’interno delle Tese delle Nappe troveranno posto accessori, impianti, motori e attrezzatura di coperta. Le Tese erano la parte coperta e orientata verso l’acqua 112 degli squeri, gli antichi cantieri navali di Venezia. Le Tese delle Nappe sono tre, tra loro comunicanti, coprono una superficie di oltre 3.500 m2 e sono state restaurate nel rispetto della struttura architettonica originale con la valorizzazione delle loro luminosissime volte. Vennero edificate a partire dal 1525 nel periodo di sviluppo dell’Arsenale Novissimo (14731573) e hanno mantenuto la loro funzione sino all’interramento eseguito dal 1880.

L’Arsenale sarà aperto alla città anche attraverso il Padiglione delle Navi (gli accessi saranno nel complesso tre), una delle sezioni del Museo Storico Navale della Marina Militare, permettendo così l’entrata dallo spettacolare ingresso monumentale. Numerose le iniziative collaterali in programma, a partire da mercoledì 19 giugno con un conve-

gno sul design al quale parteciperanno tra gli altri il designer Carlo Nuvolari, Luca Bassani, creatore del marchio Wally Yacht e il professor Carlo Fei, docente in Fashion Management presso la Luiss di Roma. Sempre nell’ambito della progettazione nautica ci sarà il concorso: «Salone Nautico Venezia: bando internazionale per la selezione di progetti di barche», indetto dalla Fondazione Musei Civici di Venezia con Comune di Venezia e Vela Spa. I lavori selezionati, scelti tra gli oltre settanta partecipanti, verranno esposti all’interno della Tesa 113 dell’Arsenale, dove si svolgeranno anche una serie di altre attività culturali legate alla nautica. Il design non sarà però l’unico tema affrontato nei giorni del salone: si parlerà di ambiente, di pesca, di turismo, di sicurezza e navigazione con la collaborazione di CNR-ISMAR, Tethis, Guardia Costiera e Assonautica. Un’attenzione particolare sarà dedicata al mondo della cantieristica veneziana, con le sue diverse attitudini e vocazioni. Insieme alle tradizionali imbarcazioni in legno, tipiche della laguna, saranno esposti anche i mezzi delle forze dell’ordine civili e militari comprese alcune navi, a testimonianza della collaborazione che si è stabilita con la Marina Militare.

FIRST CITIZEN OF THE CITY, BUT ALSO THE VERY FIRST FAN of this particular event. At the moment of his presentation, Luigi Brugnaro, mayor of Venice, exposed himself as he talked about a project that he feels strongly about: «The Boat Show is a great challenge which we are working on with the utmost commitment and the premises are very positive. The most important aim of the event is to have fun and promote opportunities to meet people and exchange ideas. We want the city to send out a sign of awakening and reconciliation with the sea, our Adriatic sea, which must have its own voice. I am absolutely certain it will be a wonderful show». This is not a simple mission. In the past, those who tried to organise a boat show in Venice were never very successful. At times not at all. It is a complicated city, as complicated as the calendar of boat shows in Europe. Competition is tough, and so are Venetians. But this time the premises are different, and the vision already reaches far ahead, as the mayor is eager to point out: «The Boat Show has already been funded for the next three years. We must believe in it and make the greatest possible contribution to its success because it represents an opportunity for the future of new generations».

So while the support of the local authorities is the indispensable starting point for the success of the 2019 Venice Boat Show, there are also other strongholds that bode well, starting with the place where it will be held, the Arsenal. This location is not only in the very centre of the city, but it is also the forge of the great ships that have ensured Venice’s power in the entire navigable world. An important choice, logical in terms of functionality and attractive for exhibitors and visitors alike, but also consistent with the city’s history and maritime culture. Even the date, from 18 to 23 June, was certainly not a random choice, not only to avoid overlap with other initiatives, but also because, as the Mayor explained: «Venice is the city where the greatest collectors in the world come together due to the Biennale art exhibition. Collectors who are often also owners of important boats. This situation further contributes to creating an unbeatable and unique scenario. Finally, we seek to be a reference for the many important manufacturing enterprises on the Adriatic coast. Our exhibition is addressed at a pool of users whose centre of gravity is shifted towards the East, towards customers who are often unable to reach other European exhibitions. It is an important occasion for the entire Italian pleasure boating industry and I say this while stressing that we do not wish to compete with any other boat show».

Insieme alle tradizionali imbarcazioni in legno, tipiche della laguna, saranno esposti anche i mezzi delle forze dell’ordine civili e militari comprese alcune navi, a testimonianza della grande collaborazione che si è stabilita con tutte le autorità e in particolare con la Marina Militare.

barchemagazine – Giugno-June 2019

Along with the traditional wooden boats, which are typical of the lagoon, the exhibition will also include means of transportation of civil and military law enforcement, including some ships, to bear witness to the great collaboration that has been established with all the local authorities, and in particular with the Italian Navy.

VENICE BOAT SHOW 2019

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Along the docks of the Arsenal the boats of the main Italian and international shipyards will be exhibited, while the Tese will host the presentation of accessories, engine systems, and equipment.

Lungo le banchine dell’Arsenale saranno esposte le imbarcazioni dei primari cantieri italiani ed esteri, all’interno delle Tese troveranno posto accessori, impianti motori e attrezzature.

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EVENTS

Salone Nautico Venezia in cifre

Cerimonia di inaugurazione 18 giugno Apertura al pubblico dal 19 al 23 giugno, dalle 10.00 alle 19.30 Ingressi: Arsenale – Padiglione delle Navi, Fermata ACTV: Alilaguna Arsenale Arsenale Nord – Tesa 105, Fermata ACTV: Alilaguna Bacini-Arsenale Nord Giardino delle Vergini, Fermata ACTV: San Piero Di Castello • 50.000 m2 per esposizione in acqua con ormeggi per imbarcazioni da 10 a 50 metri • Più di 1.000 metri di pontili e banchine • Più di 100 ormeggi in acqua • Più di 100 spazi per barche a terra di lunghezza 114 sotto i 10 metri.

• 13.000 m2 per prove in acqua • 6.000 m2 per esposizione a terra al coperto • 20.000 m2 per esposizione a terra all’aperto

Venice Boat Show in figures

Opening Ceremony June 18 Open to the public from 19 to 23 June, from 10.00 am to 7.30 pm Entrances: Arsenal – Padiglione delle Navi, ACTV stop: Alilaguna Arsenale Arsenale Nord - Tesa 105, ACTV stop: Alilaguna Bacini-Arsenale Nord Giardino delle Vergini, ACTV stop: San Piero Di Castello • 50,000m2 for exhibitions on water with moorings for boats from 10 to 50 metres • More than 1,000 metres of wharfs and piers • More than 100 moorings • More than 100 ground-standings for boats under 10 metres in length.

• 13,000m2 for trials on water • 6,000m2 for indoor exhibition • 20,000 m2 for open air exhibition

How will the show be structured? The boats will be exhibited along the docks of the Arsenal, while within the Tese delle Nappe accessories, equipment, engines and deck equipment will be on display. The Tese were the covered part of the Arsenal, which were oriented towards the water of the squeri, the ancient shipyards of Venice. There are three Tese delle Nappe in total, all connected to each other, covering an overall area of over 3,500m2. They have been restored in full respect of the original architectural structure, with a particular embellishment of their bright vaults. Their construction started in 1525 while the Arsenale Novissimo (1473-1573) was being developed, and the Tese maintained their function until they were

The Arsenal will be open to the citizens of Venice by means of the Padiglione delle Navi, a section of the Naval History Museum of the Italian Navy. Visitors will thus be able to walk in through the monumental entrance.

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buried in 1880. The Arsenal will also be open to the city through the Padiglione delle Navi (there will be three access points in all), which is one of the sections of the Naval History Museum of the Italian Navy. This choice will allow visitors to walk in through the spectacular monumental entrance.

The programme also includes several related events, starting from Wednesday, 19 June with a conference on design, with the participation of, among others, designers Carlo Nuvolari, Luca Bassani, creator of the brand Wally Yacht, and Professor Carlo Fei, professor of Fashion Management at Luiss University in Rome. Within the field of nautical design there will also be a contest, «Salone Nautico Venezia: bando internazionale per la selezione di progetti di barche» (Venice Boat Show: international call for the selection of boat projects), launched by the Fondazione Musei Civici di Venezia in collaboration with the Municipality of Venice and Vela Spa. The winning works, which will be selected among more than seventy participants, will be exhibited inside the Tesa 113 of the Arsenal, where a series of other cultural activities related to the boating industry are scheduled to take place.

However, design will not be the only topic addressed during the days of the exhibition: there will be talks on the environment, fishing, tourism, safety and navigation with the collaboration of CNR-ISMAR, Tethis, the Italian Coast Guard, and Assonautica. Particular attention will be paid to the world of Venetian shipbuilding, with its different attitudes and vocations. Along with the traditional wooden boats, which are typical of the lagoon, the exhibition will also include means of transportation used by civil and military law enforcement, including some ships, to bear witness to the close collaboration that has been established with the Italian Navy.

L’Arsenale sarà aperto alla città attraverso il Padiglione delle Navi, sezione del Museo Storico Navale della Marina Militare, permettendo così l’accesso dall’ingresso monumentale.

THE IDEA FACTORY

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MONTE-CARLO THE ORIGINAL

SFIDA dal Principato

A challenge from the Principality Monte-Carlo The Original, a major international brand, is making a return. Its 27’ and 30’ motorboats suggest a fascinating coming together of tradition and modernity, all the work of Gianfranco Rossi and Lucio Calegari

by Luca Sordelli - photo by Gianfranco Rossi

È UNA DELLE FOTOGRAFIE PIÙ CELEBRI DELLA STORIA DELLA NAUTICA: BRIGITTE BARDOT, alla guida di un Riva Aquarama, da sola, ripresa dall’alto. Erano i primi anni ’60, quelli della Dolce Vita. Un’immagine simbolo di un’epoca. Ebbene, in quella foto c’è – ma non si vede – anche lui. Di chi stiamo parlando? Di un giovanissimo Gianfranco Rossi nascosto nel piccolo rifugio di prua del motoscafo, pronto a intervenire in caso di emergenza.

Gianfranco aveva seguito a Monaco il padre Carlo, quando un altro Carlo e sempre di Sarnico, l’Ingegner Carlo Riva, a seguito della fortunata esperienza della RAM, fondata proprio da Carlo Rossi, aveva deciso nel 1959 di aprire la Monaco Boat Service, emanazione nel Principato del cantiere del Sebino.

Gianfranco Rossi, Ettore Andenna e Renato Mazzolini con il Super Aquarama Zoom, costruito dai cantieri Riva di Sarnico, nel 1972 vinsero la maratona motonautica Londra-Montecarlo risultando primi nella sua classe e secondi nella classifica assoluta.

In 1972, Gianfranco Rossi, Ettore Andenna and Renato Mazzolini aboard the Super Aquarama Zoom, built by the Riva yard from Sarnico, won the London – Monte Carlo Endurance Powerboat Race making it first in its category and second overall.

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Con Monte-Carlo The Original ritorna un grande marchio internazionale. I suoi motoscafi da 27’ e 30’ si preannunciano un affascinante incontro tra tradizione e modernità. Il tutto per mano di Gianfranco Rossi e Lucio Calegari

THE IDEA FACTORY

118 Gianfranco Rossi (foto sopra) e Renato Della Valle, a bordo di un monocarena Cuv 38’, motorizzato Mercruiser, vinsero nel 1982 il Campionato del Mondo di Offshore di Classe 1.

In 1982, Gianfranco Rossi (above) and Renato Della Valle won the Class 1 World Powerboat Championship aboard a Cuv 38’ mono-hull powered with Mercruisers.

La storia di Gianfranco Rossi è avventurosa, si lega a doppio filo con quella della nautica, la più prestigiosa, all’insegna di grandi marchi, nomi celebri e vittorie importanti. Nel suo palmares c’è di tutto, dalla vittoria nel Campionato del Mondo di Offshore nel 1982, insieme a Renato della Valle su un CUV 38, ai successi in quattro campionati Europei e due Italiani. C’è poi la Venezia-Montecarlo, vinta per ben cinque volte e fra queste, nel 1997, quella in equipaggio con Alberto di Monaco su un Monte Carlo 32. Ma, tra le sue imprese, va sicuramente ricordata anche un’incredibile partecipazione, con un secondo posto e una vittoria di classe, nella durissima Londra Montecarlo del 1972 a bordo del Riva Super Aquarama Zoom. Di nascita del Lago d’Iseo, ma monegasco d’adozione è probabilmente il più grande sportivo “del mare” che il Principato abbia mai avuto e non a caso il Principe Ranieri lo ha sempre voluto al suo fianco. «Era un grande appassionato di mare, alla navigazione più che alla velocità pura – racconta Gianfranco Rossi – gli piacevano sia le barche a vela che a motore. Erano per lui il mezzo ideale per prendere e partire alla volta di Corsica e Sardegna, ma anche Punta Ala, Costa Azzurra o il Tigullio per allontanarsi dai problemi della vita sulla terraferma. Per sviare curiosi e fotografi spesso dicevamo che salpavamo verso Portofino, e magari poi mettevamo la prua verso Saint-Tropez». Quando parla Gianfranco Rossi, che è anche Presidente della Federazione Monegasca di Motonautica, si vede che potrebbe raccontare le infinite storie che conosce di principi, teste coronate e ospiti celebri che sono passati sulle barche che ha comandato, ma vince la riservatezza, la professionalità. «Navigare con il Principe Ranieri significava anche avere momenti di grande vicinanza. Mi ha sempre colpito come con me avesse una grande confidenza, ma allo stesso tempo un grande rispetto».

Gianfranco Rossi è, insieme a Lucio Calegari, altro nome conosciuto nel mondo della nautica, a capo di Interyachts Monaco. Sulla base della loro lunga esperienza hanno deciso di ridare vita ad un mito lanciando sul mercato i nuovi Monte-Carlo The Original. Alla base di tutto ci sarà la carena disegnata in America da Bob Hopps per la Monte Carlo Offshorer sul finire degli anni ’70, ovviamente arricchi-

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ta dalle conoscenze che arrivano dagli ultimi sviluppi in materia di idrodinamica. «Le nostre barche potranno però sempre contare sulle caratteristiche che hanno reso celebri questi scafi: una superba tenuta di mare e una proverbiale velocità nel raggiungimento della planata», ci ha raccontato Lucio Calegari. «Stiamo iniziando la costruzione di due imbarcazioni, una da 27’ l’altra da 30’. La base è la Carena da 27’, la prima con i redan per un’imbarcazione da diporto, che ha dato origine alla grande avventura dei motoscafi Monte-Carlo tanto famosi negli anni ‘80 e ’90». Una gamma che affonderà le sue radici nella storia della nautica, ma anche ben inserita nel contemporaneo, a partire da quello che sempre di più chiede il mercato, la customizzazione: «Le barche avranno una piattaforma comune che si svilupperà in diversi allestimenti: per ogni modello esisteranno due versioni, bow-rider e pontata, e si potrà scegliere tra motorizzazioni sia fuori che entro-fuoribordo. Inoltre, stiamo studiando una versione completamente elettrica».

A quali armatori e a che mercati punterete? «Di certo miriamo a conquistarci un posto di rilievo nel mercato dei tender di lusso e in quello di chi naviga nei laghi e nelle acque interne, ma saranno imbarcazioni in grado di competere a 360° nei mercati europei, americani e del middle East. Saranno capaci di distinguersi per la grande storia che c’è alle loro spalle, ma anche di emozionare per le loro caratteristiche tecniche, per il loro design e i contenuti tecnologici».

ONE OF THE MOST FAMOUS PHOTOGRAPHS IN THE HISTORY OF BOATING DEPICTS BRIGITTE BARDOT alone at the helm of a Riva Aquarama, seen from above. This was the early 1960s, the era of the Dolce Vita, and the image epitomises the times. Yet, although you can’t see him, there’s also someone else in the photo. A very young Gianfranco Rossi was hidden in the small shelter at the motorboat’s bow, ready to intervene in case of emergency. Gianfranco had followed his father Carlo to Monaco, when another Carlo also from Sarnico, the engineer Carlo Riva, following the fortunate experience of RAM, founded by Carlo Rossi himself, decided in 1959 to open the Monaco Boat Service in the Principality, a branch of his shipyard from Lake Iseo.

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Lucio Calegari.

27’ BOW RIDER

Lunghezza f.t.: 8,38m Larghezza: 2,40m Peso a vuoto: 1.700 kg Capacità serbatoio: 300 l Categoria CE: B Persone trasportate: 8

Gianfranco Rossi’s story is full of adventure, linked inseparably to the history of boating and incorporating large brands, famous names and major victories. His achievements are extensive and varied, from victory in the 1982 World Powerboat Championship alongside Renato della Valle in a CUV 38 to successes in four European and two Italian championships. Then there’s the VeniceMonte Carlo race, which he won an impressive five times, including 1997, in a crew with Prince Albert of Monaco on a Monte Carlo 32. Not to mention his second place overall, and first in his class, in the extremely tough London to Monte Carlo race in 1972, on board the Riva Super Aquarama Zoom.

Born on the shores of Lake Iseo, but Monacan by adoption, he is probably the greatest sportsman ‘of the sea’ that the principality has ever had, and it is no surprise that Prince Rainier always wanted him at his side. «He was a great fan of the sea, and of navigation, rather than pure speed», Gianfranco Rossi recounts. «He liked both sailing and motor boats. They provided the ideal way to make a quick getaway to Corsica and Sardinia, as well as Punta Ala, the French Riviera or Tigullio, to escape the problems of life on dry land. To evade nosey members of the public and photographers we often said we were setting sail towards Portofino, before changing course and heading for Saint-Tropez, for example». When Gianfranco Rossi, who is also president of the Monaco Powerboat Federation, speaks, it is clear he has countless stories from the princes, royals and VIP guests that have travelled on the boats he has skippered, but confidentiality and professionalism keep him from revealing them.

«When sailing with Prince Rainier there were some moments when we became very close. I was always struck by how much confidence he had in me, and how much respect he showed me».

LOA: 8.38m Beam: 2.40m Light mass displacement: 1.700 kg Fuel tank volume: 300 l EC Category: B Seating capacity: 8

27’ CLASSIC

Lunghezza f.t.: 8,55m Larghezza: 2,40m Peso a vuoto: 1.800 kg Capacità serbatoio: 300 l Categoria CE: B Persone trasportate: 7

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Gianfranco Rossi runs Interyachts Monaco, alongside Lucio Calegari, another well-known name in the yachting world. Drawing on their many years of experience, they have now decided to bring a legend back to life by launching a new Monte-Carlo The Original range of boats. Underpinning everything is a hull designed in America by Bob Hopps for the Monte Carlo Offshorer in the late 1970s, obviously enhanced by knowledge stemming from the latest developments in hydrodynamics. «However, the features that made these hulls’ name can still be relied upon: excellent seakeeping and proverbial acceleration to reach coasting speed», Lucio Calegari told us. «We’re starting work on building two boats, a 27’ and a 30’. They are based on the 27’ hull, the first to be built with redans, or steps, which gave rise to the great adventure of the MonteCarlo motorboats that were so famous in the 1980s and 1990s». Although the range will be rooted in the history of boating, it will also fit comfortably into the contemporary market, beginning with something that seems increasingly in demand nowadays – customisation. «The boats will have a shared platform that will be fitted out in different ways: there will be two versions of each model, a bowrider and a decked design, and it will be possible to choose between outboard and sterndrive engines. We’re also looking at a 100% electric version».

Which owners and markets are they aiming for?

«We’re certainly aiming to capture a significant share of the luxury tender market, as well as attracting those buying boats for use on lakes and inland watercourses, but the boats will be able to compete in all areas, on the European, American and Middle East markets. They will stand out thanks to their great history, but will also excite people with their technical characteristics, design and high-tech contents».

LOA: 8.55m Beam: 2.40m Light mass displacement: 1.800 kg Fuel tank volume: 300 l EC Category: B Seating capacity: 7

SHIPYARDS

SHIPYARDS

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ITALIAN VESSELS

La NAVE del Comandante

The Captain’s

ship

Siamo stati a Termoli da Italian Vessels a vedere come lavorano l’acciaio e scoprire i programmi del comandante Mario Parigi e dei figli Marco ed Eugenio. La prima barca in costruzione è un 93.9 piedi disegnato da Tommaso Spadolini con l’architettura navale di Umberto Tagliavini We went to Termoli to visit the Italian Vessels yard and witness how they work steel. We were eager to find out more about the future plans of Captain Mario Parigi and his sons Marco and Eugenio. The first boat under construction is a 93.9-footer designed by Tommaso Spadolini with naval architecture by Umberto Tagliavini

by Niccolò Volpati - photo by Andrea Muscatello

Il comandante Mario Parigi, capitano di lungo corso, con i figli Marco ed Eugenio.

The long-time Captain Mario Parigi with his sons Marco and Eugenio.

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SHIPYARDS

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È GIOVANE, MA HA GIÀ MOLTA ESPERIENZA. Italian Vessels nasce nel 2015, per la precisione il 19 dicembre del 2014, quando la famiglia Parigi rilevò i cantieri di Termoli comprandoli all’asta. La nuova proprietà si è dedicata innanzitutto a rimettere in sesto la struttura. Ha fatto molti investimenti sia per adeguare i capannoni, sia per acquistare nuovi carrelli e strumenti indispensabili per essere pienamente operativa. Ora sono pronti, sono in grado di offrire al mercato il loro prodotto e, infatti, lo stanno già costruendo. Obiettivo? Rilanciare l’attività dello storico cantiere, ma non solo nel ramo mercantile. Sin da subito, il progetto della famiglia Parigi è stato quello

di costruire barche e navi da diporto. Da dove arriva l’esperienza? Dal capitano di lungo corso Mario Parigi e dai sui figli Marco ed Eugenio. L’amministratore di Italian Vessels ha navigato, ha fatto e fa tuttora il perito navale e in passato, è stato proprietario del cantiere Nautilus di Fiumicino. I figli, sia chi si occupa più dell’aspetto commerciale, sia chi è impegnato maggiormente sul lato produttivo, hanno entrambi una formazione tecnica. La famiglia Parigi il mare lo conosce davvero. Per completare il team che sta lavorando alla prima navetta si sono rivolti ad altri sicuri esperti e conoscitori del mare e delle barche: Tommaso Spadolini e Umberto Tagliavini.

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«A noi piacciono le barche in acciaio o alluminio, sono solide, sicure, ideali per affrontare qualsiasi mare» afferma Mario Parigi. La visita al cantiere di Termoli è stata molto interessante perché non si sono limitati a farmi fare una passeggiata tra lamiere e maestranze al lavoro. In due giorni ho potuto vedere saldatori e carpentieri che stanno realizzando lo scafo del primo modello e ho potuto vedere tutto il team all’opera. Oltre alla famiglia Parigi al completo, a Spadolini e Tagliavini, c’erano l’ingegner Samarelli e Marco Torre che si occuperà della vendita dei modelli realizzati da Italian Vessels. Il loro è un lavoro a sette teste fatto sia nei capannoni, sia negli

ITALIAN VESSELS

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The carriage they have purchased to move the boats has 28 wheels, divided into 14 pairs that move independently.

When it moves it is tracked and controlled electronically. barchemagazine – Giugno-June 2019

Il carrello che hanno acquistato per movimentare le barche ha 28 ruote, divise in 14 coppie che si muovono autonomamente.

Quando si muove è seguito e controllato in via telematica.

SHIPYARDS

Tommaso Spadolini, architetto navale e appassionato velista, spazia dal piccolo tender a motore ai cruiser a vela, fino alle grandi navi da diporto. Per Italian Vessels ha curato sia le linee esterne sia gli interni.

Tommaso Spadolini, a naval architect and keen sailor, goes from small motor tenders to sailing cruisers, up to large pleasure ships.

At Italian Vessels he was responsible for both the exterior lines and interiors.

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 uffici davanti a rendering e progetti. Per me è stato come partecipare a un master. Una bella occasione per ascoltare e imparare. La prima sarà una navetta dislocante in acciaio che navigherà a dodici nodi e mezzo con due motori Man da 560 o 650 cv ciascuno, a scelta dell’armatore. L’acciaio non si discute e nemmeno la qualità del materiale e della lavorazione. «Abbiamo scelto il miglior fornitore di acciaio, – mi spiega il Comandante Parigi, – RINa, Bureau Veritas e American Bureau Shipping. Il futuro armatore potrà stare tranquillo». E non è solo il materiale di prima qualità, ma anche la lavorazione. Il bello di una produzione tutta interna è il continuo scambio di informazioni tra chi progetta e chi realizza. Spadolini e Tagliavini hanno potuto verificare la qualità delle saldature e ogni visita a Termoli è l’occasione per confrontarsi con i carpentieri che stanno dando forma ai loro disegni. Si tratta di maestranze che lavorano il metallo da decine di anni. «A regime contiamo di

Italian Vessels a Termoli dispone di 3 capannoni di circa 1.300 m2 ciascuno, ha una superficie a mare di 8.000 m2 e quella a terra è di 13.000 m2.

Italian Vessels in Termoli has 3 hangars of about 1,300 m2 each. Its surface area at sea is about 8,000 m2 and 13,000 m2 on land.

arrivare almeno a una quarantina di persone impegnate in cantiere», afferma Mario Parigi. C’è un’altra particolarità, infatti, di questo cantiere. Non si tratta di un’operazione finanziaria. Non ci sono fondi d’investimento che sono diventati proprietari dell’attività.

C’è una famiglia, con una lunga esperienza e una storia di cui andare orgogliosi come affermano Marco ed Eugenio Parigi «Italian Vessels nasce da un progetto, da un’idea di quali barche realizzare, non da un semplice investimento finanziario». L’aspetto non certo comune, soprattutto di questi tempi, è che stanno costruendo una barca senza prima cercare un armatore. Di solito i cantieri fanno tanti disegni poi sperano di trovare qualcuno a cui piacciano e iniziano a costruire. La famiglia Parigi, invece, crede nel progetto che ha in mente. E ci crede così tanto che sta costruendo la prima navetta in acciaio ancor prima di avere cercato l’armatore. Sarà disponibile in diverse versioni: la prima sarà Wide Space e poi

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ci sarà anche Enjoy che rappresenta un Supply. La collaborazione tra la famiglia Parigi, Tommaso Spadolini e Umberto Tagliavini, ha permesso di ideare un progetto molto flessibile. «Lo scafo della versione Wide Space o Enjoy sarà identico e anche la sovrastruttura è uguale al 70%», afferma Marco Torre. Questo consente di poter decidere in dirittura di arrivo come sarà la barca. E così l’armatore potrà scegliere la versione, ma anche la customizzazione. È un progetto che può offrire cinque cabine molto simili, oppure una armatoriale e quattro per gli ospiti o, addirittura, tre armatoriali. Da Italian Vessels, la sensazione è quella che nulla sia lasciato al caso.

Un esempio? Mario Parigi insieme ai progettisti ha studiato tutte le rotte atlantiche per garantire l’autonomia della futura navetta. Da Gibilterra alla Florida non c’è rotta che questa barca non possa realizzare.

Il serbatoio del carburante, infatti, sarà di 30.000 litri.

Ideale, non solo per chi pensa di fare la traversata,

ITALIAN VESSELS

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SHIPYARDS

Umberto Tagliavini si occupa di progettazione a 360°.

Per Italian Vessels ha curato l’architettura navale e l’ingegnerizzazione dello scafo.

Umberto Tagliavini carries out all aspects of design.

At Italian Vessels he was responsible for both the naval architecture and engineering.

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 ma comodo anche per chi rimane in Mediterraneo, perché una capacità così elevata consente di fare gasolio una volta all’anno e di non doversi mettere in coda in estate in una banchina super affollata. Perché, come mi fa notare il Comandante: «A chi piace navigare, non ha fretta di arrivare in porto».

IT IS RELATIVELY YOUNG, BUT IT CAN ALREADY BOAST A LOT OF EXPERIENCE. Italian Vessels was founded in 2015, more precisely, on December 19, 2014, when the Parigi family purchased the shipyard in Termoli at auction and took it over.

Since the takeover, the new owners have focused primarily on restoring the facilities. They have made large investments both to adapt the hangars and to purchase new carriages and the necessary tools to be fully operational. Now they are ready and able to present their product to the market, and, in fact, they are already building it. The goal? Relaunching

La prima navetta sarà un 28 metri in acciaio, omologata 24. La barca più grande che gli hanno chiesto di realizzare è un 113 metri.

The first yacht will be a 28-meter vessel in steel, approved 24. The biggest boat they were commissioned to build was a 113-metre.

operations at this historic shipyard, but not only as regards merchant shipbuilding. Right from the start, the Parigi family’s project has included building pleasure boats and vessels. Where does their experience come from? From long-time Captain Mario Parigi and his sons Marco and Eugenio. The CEO of Italian Vessels has many years of sailing experience, he has worked and still works as a naval expert, and in the past, he was the owner of the shipyard Nautilus in Fiumicino. His sons one of whom is more involved in the commercial side of the business, while the other deals more with production - both have technical training.

The Parigi family truly knows the sea. To complete the team that is working on the first yacht, they decided to turn to two more renowned experts with an unparalleled skills in all matters concerning the sea and boats: Tommaso Spadolini and Umberto Tagliavini. «We like steel or aluminium boats. They

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are solid, safe, and ideal to tackle any kind of sea», says Mario Parigi. The visit to the Termoli shipyard was very interesting because they didn’t simply take me for a walk among metal sheets and men at work. In two days, I was able to see the welders and carpenters who are building the hull of the first model and I saw the whole team at work. In addition to the entire Parigi family, and Spadolini and Tagliavini, I also met engineer Samarelli and Marco Torre, who will be dealing with the sale of the models made by Italian Vessels. Their work is produced by seven minds and takes place both in the hangars and in the offices in front of renderings and projects. To me, this experience was like attending an MBA. A great opportunity to listen and learn. The first vessel will be a steel displacement yacht that will sail at twelve and a half knots with two Man engines of either 560 or 650 hp each, according to the owner’s choice. The type of steel is

SHIPYARDS Marco Torre.

The investments made by the Parigi family to adapt the shipyard to the new production requirements were sizeable.

When fully operational, they expect to employ at least 40 people.

not debatable, nor is the quality of the material and the workmanship. «We have chosen the best steel supplier, as Captain Parigi explains, RINa, Bureau Veritas and American Bureau Shipping. The future shipowner can rest assured». And not only the material is top quality, but also the workmanship.

The true asset of an all-in-one production is the continuous exchange of information between those who design and those who build. Spadolini and Tagliavini have been able to personally check

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La preferenza di Italian Vessels va verso gli scafi in metallo di propria costruzione, ma è anche possibile allestire completamente scafi in vetroresina costruiti da terzi. Oltre al settore diporto e commerciale, si occupano di refitting.

Italian Vessels preference certainly falls on the building of its own metal hulls, but they are also able to fully fit fiberglass hulls built by a third party. In addition to the pleasure and commercial sector, they also deal with refitting.

barchemagazine – Giugno-June 2019

Gli investimenti fatti dalla famiglia Parigi per adeguare il cantiere alle nuove esigenze produttive sono stati cospicui. A regime contano di arrivare a impiegare almeno 40 persone.

the quality of the welding and each visit to Termoli is an opportunity for them to interact with the carpenters who are giving shape to their designs.

These are workers, who have been working metal for decades. «When fully operational, we expect to reach at least 40 people working on the site», says Mario Parigi. In fact, this yard has another rather unique trait. It is not a financial transaction. There are no investment funds that have become owners of this business. Rather, it is backed up by a family, with a long experience and a history to be proud of, as Marco and Eugenio Parigi say: «Italian Vessels is based on a project, on an idea about which boats to build, not on a simple financial investment». The rather uncommon aspect, especially these days, is that they are building a boat without first looking for a shipowner. Usually, shipyards today produce a lot of drawings and then hope to find someone who likes them, and only then do they start to build.

The Parigi family, on the other hand, truly believes in the project they have in mind. And they believe in it so strongly that they are building the first steel yacht even before they have found an owner for it.

It will be available in different versions: first, there is Wide Space, and then, there will also be Enjoy, which is a Supply. The collaboration between the Parigi family, Tommaso Spadolini, and Umberto Tagliavini, has made it possible to conceive a very flexible project. «Both the hull of Wide Space and Enjoy will be identical and also the superstructure will be about 70% the same», says Marco Torre.

This makes it possible to decide only towards the end of the construction how the boat will be exactly. This way, the owner will be able to choose both the version and the customization of the boat.

The project offers five very similar cabins, that is, one master stateroom and four guest cabins, or if the owner wishes it - even three owner’s suites.

At Italian Vessels, you get the feeling that nothing is left to chance. An example? Mario Parigi and the designers have studied all the Atlantic routes to guarantee the range of the future yacht. From Gibraltar to Florida, there is no route this boat couldn’t handle. The fuel tank, in fact, will contain 30,000 litres. This is naturally ideal for those who plan to cross the ocean, but it is also highly convenient for those who stay in the Mediterranean, because such a high capacity allows you to fill the tank once a year and avoid having to queue in summer on a super crowded quay. Because, as the Captain points out to me: «Anyone who likes to sail is never in a hurry to reach the harbour».

THE IDEA FACTORY

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SY300

Una VELA

rivoluzionaria Philippe Briand è un progettista visionario in grado di integrare le nuove tecnologie con uno stile contemporaneo di barche, fatto di linee essenziali e grande pulizia formale. Questo 90 metri a vela presenta anche una soluzione per il recupero dell’energia prodotta dall’avanzamento dello scafo nell’acqua

by Rebecca Gentilini

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An innovative Sail Philippe Briand is a visionary designer able to integrate new technologies with a contemporary style of boats, made up of essential lines and great formal cleanliness. This 90 meter sail yacht also presents a solution for harnessing the energy produced by the motion of the hull in the water

barchemagazine – Giugno-June 2019

THE IDEA FACTORY PHILIPPE BRIAND È CERTAMENTE UN LEADER NEL MONDO della progettazione delle barche, riesce sempre a concepire nuove idee, spesso sorprendenti come quelle che osserviamo nell’SY300 di 90 metri. Un progetto che ha come punti di forza l’originalità e la ricerca delle massime prestazioni. Si tratta di un ketch da 1550 tonnellate immaginato per un appassionato velista che richiede velocità sull’acqua e una linea di design fuori dal comune.

SY300 è un autentico yacht a vela sotto tutti gli aspetti. È stato sviluppato con un approccio progettuale simile a quello utilizzato in yacht da regata più piccoli e dalle prestazioni elevate, ma con linee pulite e dinamiche e un’architettura navale eccezionalmente efficiente. Le particolari caratteristiche di forma dello scafo e la sua notevole efficienza idrodinamica consentono un recupero di energia che

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Briand’s background in naval architecture allows him to be at the forefront when it comes to integrating new technologies into his projects, as well as incorporating new materials or considering existing materials in new ways.

potrebbe essere sfruttata tramite turbine subacquee per caricare le batterie di bordo. Nelle migliori condizioni si potrebbe raggiungere una velocità massima superiore a 20 nodi. Con questo sistema viene catturato il 50% dell’energia, equivalente a quello prodotto da un generatore da 500kW, mantenendo una velocità intorno ai 15 nodi. Spinto dalla ricerca dell’efficienza Philippe Briand ha scelto un piano velico di 3560m2, che diventa di 6600m2 con uno spinnaker di 3500m2. Il design degli alberi e del rigging in fibra di carbonio è fortemente influenzato dall’esperienza che Philippe Briand ha acquisito durante lo sviluppo e la costruzione del famoso S/Y Vertigo di 67 metri e S/Y Sybaris di 73 metri, due dei più famosi yacht a vela della storia recente. La lunghezza dello yacht alla linea di galleggiamento è di 78 metri, con un baglio massimo di 14 metri.

Il background di Briand nell’architettura navale gli consente di essere all’avanguardia quando si tratta di integrare nuove tecnologie nei suoi progetti, nonché di incorporare nuovi materiali o di considerare i materiali esistenti in modi nuovi.

barchemagazine – Giugno-June 2019

Philippe Briand ha fatto attenzione a garantire proporzioni equilibrate per offrire un’elegante estetica complessiva. Questo include un fly bridge sul sun deck di 112m2. Ciascuno dei tre ponti può essere dotato di piscina e arredato con ombrelloni o lettini prendisole di grandi dimensioni. Un enorme tavolo da pranzo nel cuore del fly bridge può accogliere fino a 16 ospiti, con splendide viste panoramiche e un bimini rimovibile che offre protezione dal sole. L’adiacente area conviviale con posti a sedere, presenta due divani a L con tavoli bassi, mentre una zona salotto più appartata sul ponte di prua è perfetta per un tramonto romantico o per relax in completa privacy.

I layout interni possono essere adattati ai desideri dell’armatore, anche se nei primi disegni di questo 300 piedi sono previsti una grande suite padronale a tutto baglio con bagni per lei e per lui, un ufficio e una terrazza privata sul ponte principale, un ampio salone, una sala da pranzo e una sala giochi. Altre sei suite per gli ospiti sono situate sul ponte inferiore, oltre alle cabine per i 17 membri dell’equipaggio. Una palestra a tutto baglio sul ponte inferiore ha porte scorrevoli e gradini che conducono alla piscina a poppa, mentre l’adiacente spa dispone di vasca idromassaggio e sala massaggi.

Con uffici a Londra e La Rochelle, Francia, Briand e il suo team di designer hanno collaborato con alcuni dei più importanti costruttori di yacht a vela del mondo, tra cui Perini Navi, Lürssen, Pendennis, Royal Huisman, Vitters, CNB e Bénéteau.

With offices based in London and La Rochelle, France, Briand and his team have worked together with some of the most important sailing yacht builders in the world, among which Perini Navi, Lürssen, Pendennis, Royal Huisman, Vitters, CNB and Bénéteau

THE IDEA FACTORY PHILIPPE BRIAND IS CERTAINLY A LEADER IN THE WORLD of boat design, he always manages to conceive new ideas, often surprising like the ones we observe in the 90-meter long SY300. A project which has among its strengths both originality and the search for maximum performances. It’s a 1,550- tonne ketch designed for a passionate sailor who demands speed on the water as well as an outstanding design. SY300 is an authentic sailing yacht in all aspects. It has been developed with a similar design approach to that used in smaller, high-performance racing yachts while boasting clean, dynamic lines and outstandingly efficient naval architecture. The peculiar characteristics of the hull shape together with its hydrodynamic efficiency allow an energy recovery from the underwater turbines, which could be used to charge the batteries on board. In the best conditions a maximum speed over 20 knots would be reached.

Thanks to this system, 50% of the energy is captured, which is the equivalent of that produced by a 500kW generator, maintaining a speed of about 15 knots. Driven by the search for efficiency, Philippe Briand has chosen a 3560m2 sailing plan, which rises to 6600m2 thanks to a 3500m2 Spinnaker.

The design of the carbon fiber masts and rigging is heavily influenced by the experience Philippe Briand acquired during the development and construction of the famous 67-metre S/Y Vertigo and 73-metre S/Y Sybaris, two of the most celebrated sailing yachts in recent history. The yacht’s length at the waterline is 78 metres, with a maximum beam of 14 metres. Philippe Briand has been careful to ensure well-balanced proportions to deliver a sleek overall aesthetic. This includes a fly bridge on the sun deck, which covers an area of 112m2.

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Philippe Briand ha così commentato l’annuncio del progetto SY300: «Sono fondamentalmente un purista. Ogni disegno è guidato dai principi fondamentali dell’equilibrio, dell’efficienza e delle prestazioni in mare, dalle barche a vela oceaniche monoposto che ho portato alla vittoria nei miei primi anni di vita, ad alcuni dei più famosi superyacht a vela del mondo. Rimanendo fedele al nostro nome, il design di questo SY300 presenta uno yacht con uno scopo che è in linea con lo spirito autentico della vela. Immagino che sia l’ideale per un marinaio appassionato che vuole rimanere in contatto con il mare e la forza del vento. Si potrebbe persino timonare da soli».

Philippe Briand commented on the announcement of the SY300 design: «I am a purist at heart.

Every design is guided by the golden principles of balance, efficiency and performance on the water, from the single-handed ocean sailing boats that I raced to victory in my early career, to some of the world’s best-known sailing superyachts. Staying true to our name, this SY300 design showcases a yacht with purpose that is in keeping with the authentic spirit of sailing. I picture it being ideal for passionate sailors who want to stay in touch with the water and the power of the wind. They could even take the helm of the yacht themselves».

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Each of the three decks can be equipped with a swimming pool and furnished with large umbrellas or sun loungers. An enormous dining table in the heart of the fly bridge can seat up to 16 guests, with amazing panoramic views and a removable bimini offering protection from the sun. The adjacent convivial seating area features two L-shaped sofas with low tables, while a more secluded seating area on the foredeck is perfect for a romantic sunset or some private reflection time. The interior layouts can be tailored to the owner’s desires, even if the initial drawings of this 300-footer yacht feature a large fullbeam owner suite with his-and-her bathrooms, an office and a private terrace on the main deck, a large saloon, a dining room and a play room. A further six guest suites are located on the lower deck, as well as accommodation for 17 crew-members. A fullbeam gym on the lower deck has sliding doors and steps leading up to the aft pool, whilst the adjacent spa features a Jacuzzi and massage room.

SY300 ha una lunghezza fuori tutto di 90 metri, una lunghezza al galleggiamento di 78 metri e un baglio massimo di 14 metri. Il dislocamento è di 1550 tonnellate. Il piano velico con armatura a Ketch è di 3560m2 sopravento e di 6600m2 sottovento.

La vela maestra è 1315 m2.

SY300 is 90 meters long overall, with a waterline length of 78 meters and a maximum beam of 14 meters. The displacement is of 1550 tonnes.

The sailing area with a Ketch rig is of 3560m2 upwind and 6600m2 downwind.

The main sail is of 1315 square meters.

SAIL

SAILING BOAT

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CNB 76

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Cruising machine

Spazi, comfort, easy sailing e prestazioni sono i pregi maggiori dell’ammiraglia del cantiere francese, fatta per non far venire la voglia di scendere in fretta Lots of room, comfort, easy sailing and good performance are the main pluses of the flagship of the French yard’s fleet, which is designed to stop you wanting to get off again too quickly

by Niccolò Volpati - photo by Nicolas Claris barchemagazine – Giugno-June 2019

SAILING BOAT

«We have tried to make a boat which is as CNB as possible ... a kind of French elegance, made of balance, symmetry, measure, refinement in detail».

Jean-Marc Piaton, Interior designer of the CNB 76

IL 76’ DI CNB È LA DIMOSTRAZIONE CHE DUE MONDI CHE SI PENSAVANO DISTANTI POSSONO ANDARE D’ACCORDO. Custom o produzione 140 di serie? Sopra una certa misura la scelta sembra obbligata ed è orientata verso la prima e, da questa domanda, ne seguono, inevitabilmente, delle altre. Per la costruzione, meglio la cura artigianale o i vantaggi di un prodotto controllato al millimetro? Una barca custom è più elegante e personalizzabile, mentre una di serie deve piacere un po’ a tutti. Il nuovo sistema modulare nella costruzione del cantiere di Bordeaux ha spazzato via questa dicotomia. CNB ha vinto la scommessa di riuscire a produrre megayacht in serie, ma anche eleganti come ci si aspetta da un modello custom. Gli interni del 76’, infatti, sono costruiti fuori dallo scafo. I quattro moduli che li compongono vengono calati successivamente e la precisione è assoluta, dato che la tolleranza è al di sotto di un millimetro rispetto al progetto 3D. Il vantaggio è evidente. Il cantiere è in grado di costruire simultaneamente scafo e interni, riducendo i tempi. Ridurre i tempi significa anche ridurre i costi. Una barca custom della stessa misura costerebbe probabilmente il doppio. Inoltre, CNB vuol dire gruppo Bénéteau e quindi un team allargato tra architetti e ingegneri, ma perfino un grande feedback da parte di concessionari e dealer sparsi in tutto il mondo. Insomma, nulla è lasciato al caso o improvvisato, questo è certamente il plus che può mettere in campo un grande cantiere esperto nella produzione in serie.

L’architettura navale è opera di Philippe Briand, mentre gli interni sono stati disegnati da Jean-Marc Piaton e Rafael Bonet. A prima vista, quello che colpisce è l’estrema pulizia della coperta. A pruavia dell’albero c’è il carrello incassato sotto il piano di calpestio per il fiocco autovirante. Sartie alte e basse sono esterne ai passavanti e tutte le manovre sono rinviate in pozzetto. Questa configurazione permette di muoversi con estrema facilità in tutta la zona esterna al pozzetto, che è diviso

«Abbiamo cercato di produrre una barca il più possibile CNB... un’espressione di eleganza francese basata su equilibrio, simmetria, misura, raffinatezza dei dettagli».

Jean-Marc Piaton, Interior designer del CNB 76

per assolvere ai suoi due compiti: area living con le panche e il tavolo centrale e, verso poppa, due timoni, doppia pala, winch per scotte e drizze. La randa, invece, ha un suo winch dedicato al centro tra le due ruote. A portata di mano ci sono anche gli strumenti di navigazione, grazie ai pod collocati a pochi centimetri dalle ruote del timone. Non manca niente, ma nulla è in eccesso. Lo spazio è sfruttato al meglio per garantire il comfort in crociera e la semplicità nella conduzione. Nel rispetto di questa filosofia c’è anche la randa avvolgibile nel boma, tipica del cantiere CNB. Sottocoperta, i progettisti si sono preoccupati di ricavare un grande garage per il tender. In pochi istanti è possibile alare o varare un pram che misura 385cm. Non è scontato. A volte il garage del tender c’è, ma non è adatto a una misura del genere oppure lo è, ma solo se si sgonfia almeno in parte. Qui il garage è progettato per soddisfare le moderne esigenze di chi ama la crociera. Non solo c’è lo spazio per il tender ed è veloce da varare, ma non manca lo spazio di stivaggio per i tanti giochi d’acqua che sempre più spesso vengono utilizzati in crociera.

Attrezzatura da snorkeling e toys gonfiabili hanno il loro spazio dedicato. Il layout degli interni è, come la coperta, senza sbavature. La cucina è ubicata proprio sopra la sala macchine, così le cabine possono sfruttare la zona di prua, sicuramente più silenziosa perché distante dal propulsore e dal generatore. L’armatoriale è a prua, mentre più a centro barca si trovano le altre cabine ospiti, sia con cuccette matrimoniali, sia con letti sovrapposti. Solo una cabina matrimoniale è nella zona di poppa, vicino alla cucina e quindi sopra la sala macchine. Non lasciare nulla al caso, significa realizzare degli ambienti che rispondano alle esigenze più comuni e diffuse al giorno d’oggi. Le cabine non sono solo dei luoghi dove si va a dormire, soprattutto se pensiamo che siamo a bordo di uno scafo di quasi ventiquattro metri di lunghezza. Si spiegano in questo modo alcuni dettagli che ne

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CNB 76 A bordo, tutto è progettato come su un one-off, dalle attrezzature professionali della cucina agli ambienti luminosi, oppure per l’insonorizzazione della sala macchine.

On board, everything is planned as if on a One-off, from the professional fitting out of the galley, the light-filled environment and even the soundproofing of the engine-room.

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impreziosiscono l’allestimento, come il ripiano scorrevole che serve per appoggiare un computer portatile. La cabina, infatti, non è solo grande e con molto spazio per lo stivaggio a disposizione, ma è anche un ambiente confortevole per trascorrere il tempo a bordo e, magari, non solo durante la vacanza. Infine, non dimentichiamoci che siamo su una barca a vela! Esiste una versione standard e una più performante con albero in carbonio e una superficie velica maggiore di quasi il 10%. La filosofia è sempre quella dell’easy sailing da crociera, ma, osservando la polare, le prestazioni sottovela, sia alle portanti, sia nella capacità di risalire il vento, sono di tutto rispetto. Insomma, CNB 76’ non è solo una barca elegante, confortevole, pro-

gettata per non avere voglia di sbarcare in fretta, ma è anche uno yacht progettato per far venire voglia di srotolare le vele molto spesso.

THE 76-FOOTER CNB IS PROOF THAT TWO WORLDS THAT WERE FELT TO BE DISTINCT CAN COME TOGETHER IN HARMONY. Custom made, or production boats? When you go above a certain size, it seems that you are obliged to take the first of those options, and once you have asked that question, others inevitably follow. For the build is it better to have artisan craftsmanship or the advantages of a product that is controlled down to the last millimetre? A custom-made boat is more elegant and can be personalised, while a

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production one has to keep everybody happy. The Bordeaux yard’s new modular construction system has brushed aside this division. CNB has won its bet in managing to production megayachts that are as elegant as you would expect from a custommade model. Indeed, the interiors of the 76’ are built outside the hull. The four modules that they are composed of are then lowered into it with absolute precision, given that the tolerance is below a millimetre for the 3D project. The advantage is clear. The yard can build the hull and the interiors at the same time and save on time. And reducing the time spent also means reducing costs. A custommade boat of the same size would probably cost double. CNB also means being part of the

CNB 76

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Philippe Briand has devoted all his know-how to the CNB 76, creating a yacht of masterful proportions, suited to all roles.

Davanti al quadrato, l’armatore ha a disposizione una vera suite che lascia spazio a due belle cabine al centro riservate agli ospiti.

Forward of the saloon, the owner has an actual suite, which still leaves two very good cabins amidships for guests.

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Philippe Briand ha riversato nel CNB 76 tutta la sua esperienza per creare uno yacht dalle proporzioni ideali per tutte le esigenze di navigazione.

SAILING BOAT

CNB - 162 quai de Brazza, CS 81217 F-33072 Bordeaux CEDEX, France T. +33 05 57808550, cnb@cnb.fr, www.cnb.fr

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PROJECT: Philippe Briand (naval architecture) • Jean-Marc Piaton and Rafael Bonet (interiors) HULL: LOA 23.17m • Waterline length 21.98m • Maximum beam 6.10m • Draft 3.00m • Shallow draught 2.50m • Deep draught 3.50m • Draft with lifting keel 2.10/4.00m • Ballast weight 15,000 kg • Displacement 45,000 kg • Fuel tank volume 2550 l • Water tank volume 1550 l • Main sail 160 m2 • Jib 144 m2 • Asymmetrical spinnaker 440 m2 • Staysail 79 m2 MAIN PROPULSION: Volvo D4-180 • Outlet mechanical power 132kW (180 hp) • 4 cylinders • Bore&Stroke 103mm x110mm • Swept volume 3,7 l • Maximal rotational speed 2800/min • Dry weight 482 kg

L’ampio pozzetto non è mai ostruito dalle manovre, rinviate intorno alle postazioni di timoneria a strapiombo sui passavanti.

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PROGETTO: Philippe Briand (architettura navale) - Jean-Marc Piaton e Rafael Bonet (interni) SCAFO: Lunghezza fuori tutto 23,17m • lunghezza al galleggiamento 21,98m • baglio massimo 6,10m • pescaggio 3,00m • pescaggio corto 2,50m • pescaggio lungo 3,50m • pescaggio con deriva mobile 2,10/4,00m • peso in chiglia 15.000 kg • dislocamento 45.000 kg • serbatoio carburante 2550 l • serbatoio acqua 1550 l • randa 160 m2 • genoa 144 m2 • spi asimetrico 440 m2 • trinchetta 79 m2 MOTORE: Volvo D4-180 • potenza 132kW (180 cv) • 4 cilindri • alesaggio per corsa 103mm x110mm • cilindrata 3,7 l • regime di rotazione massimo 2800/min • peso a secco 482 kg

The wide guest cockpit is never obstructed by rigging, which are sent back to the area around the helming stations, above the side decks.

Bénéteau Group, and thus an extensive team of architects and engineers, and also great feedback from concessionary holders and dealers all over the world. So essentially nothing is left to chance or improvised, that is certainly the plus that a big yard that has expertise in production boats can bring to the game. Naval architecture is by Philippe Briand, while the interiors have been designed by Jean-Marc Piaton and Rafael Bonet. At first glance, what strikes you is the extremely clean lines of the deck. Forward of the mast there is the track fixed in the deck for the self-tacking. Upper and lower shrouds pass outside the gangways, and all the rigging is led back to the cockpit. That setup means you can get around the whole cockpit area very easily. The cockpit is divided so as to carry out its two functions: as a living area with benches and a central table and then, towards the stern, there are two wheels, two rudders and

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winches for sheets and halyards. The mainsail one has its own dedicated winch in the middle of the two wheels. The navigation tools are also all too hand, thanks to the pods being located just a few centimetres away from the wheels at the helm.

There is nothing missing, but nothing is excessive.

The most is got out of the area available to ensure that cruising is comfortable and it is easy to handle.

Following this approach, there is also the boomfurling mainsail, which is a typical element of the CNB yard. Below decks, the designers worked to hew out a large garage for the tender. In just a few moments a 385cm tender can be launched or recovered. That kind of result is not a given.

Sometimes there is a tender garage, but it isn’t suited to this kind of size, or it is, but only if you at least partially deflate it. In this case the garage has been designed to meet modern requirements, from people who nowadays love to cruise.

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Designed from the outset to be operated by a small crew, the CNB 76 can also comfortably accommodate two crew members.

Concepito all’insegna della massima manovrabilità, con equipaggio ridotto, CNB 76 può accogliere comodamente fino a un paio di membri di equipaggio.

There isn’t just room for the tender and it is quick to launch, but there is no lack of room to stow away all the many water toys that are increasingly used on cruises. Snorkelling gear and inflatable toys each have their own area. The layout of the interiors is, like the deck, flawless. The galley is located right above the engine room, and so the cabins can use the bow area, which is definitely quieter since it is further away from the engine and the generator.

The owner cabin is in the bows, while amidships there are the other cabins, the guest cabins, both with double beds and with bunks. In the stern area there is just a double cabin, which is close to the galley and thus over the engine room. Not leaving anything to chance means creating areas which meet the most common and widely-felt needs of the day. Cabins are not just places where you sleep, especially if we think that we are on board a boat that is nearly 24 metres long. That is how some details that embellish the decoration can be explained, such as the sliding shelf that is used to hold a laptop computer. Indeed, the cabin isn’t just large and has a lot of storage space available, but is also a comfortable environment to spend time on board, and perhaps not only for holidays. And finally, let’s not forget that we are on a sailing boat!

There is a standard version, and a more highperformance one with a carbon fibre mast and with nearly ten per cent extra sail area. The approach is always that of easy sailing and cruising, but if we look at the polar plot, performance when downwind, both running close reach, and also sailing close hauled, is certainly to be respected.

So essentially the CNB 76’ isn’t just an elegant, comfortable, boat that has been designed so that you don’t want to get off again in a hurry, but it is also a yacht that has been designed to make you want to raise your sails very often.

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Il garage integrato, permette di stivare in meno di un minuto un tender lungo 3,85 metri con il suo motore, un’opzione generalmente riservata ai monoscafi di oltre 90 piedi.

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The integral garage enables a 3.85-meter tender with its engine to be stowed in less than a minute, an arrangement generally reserved for a 90-foot monohull.

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La CROCIERA

d’altura

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 A vela o a motore i catamarani offrono vantaggi indiscutibili: volumi, comfort, autonomia e customizzazione. Il cantiere di Bordeaux ha una gamma che contempla due megayacht a motore e ben dodici a vela Whether powered by sail or motor, catamarans offer undisputed advantages in their size, comfort, range and customisation. The Lagoon shipyard in Bordeaux produces a range of megayachts that includes two motor models and an impressive twelve sailing boats

by Niccolò Volpati - photo by Nicolas Claris barchemagazine – Giugno-June 2019

SHIPYARDS

Seventy8 is the motor flagship of Lagoon. It’s 24 meters long and has been designed by VPLP, Patrick Le Quément and Nauta Design.

Seventy8 è l’ammiraglia a motore di Lagoon. Lunga 24 metri, è stata progettata da VPLP, Patrick Le Quément e Nauta Design.

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IL VARO DI UNA BARCA È COME LA PRIMA DI UNO SPETTACOLO A TEATRO. Chi se ne intende ti consiglia di andare a vedere lo spettacolo dopo qualche replica. Il debutto non è detto che sia la performance migliore. Attori e regista devono prendere confidenza con la sceneggiatura, le musiche e il palcoscenico prima di avvicinarsi alla perfezione.

Ne è cosciente anche il cantiere Lagoon, anche se ha a che fare con progettisti, architetti navali, ingegneri, designer, maestranze. E proprio come se si trattasse di un’anteprima a teatro, il ciclo produttivo di tutti i suoi catamarani prevede un primo prototipo, poi tre modelli e, infine, la produzione vera e propria. È una rarità nel settore. Se la può permettere solo un cantiere che produce in serie e che ha i margini per poter costruire delle barche che servono solo per essere testate e affinate. Il prototipo e i primi tre modelli servono per correggere eventuali piccoli errori. È vero che con la progettazione 3D, i calcoli di flusso dinamica e tutte le innovazioni tecnologiche che ormai usano i cantieri, il margine di errore si è ridotto moltissimo. Ma, salendo a bordo di molte barche, mi è capitato spesso di rendermi conto di come, a volte, il passaggio dallo schermo del computer alla realtà non sia privo di ostacoli.

Chi ha la possibilità di correggere, realizza certamente un prodotto migliore. Ho potuto toccare con mano questo processo produttivo anche con il 46, l’ultimo nato in casa Lagoon. Quando ce lo hanno fatto provare a La Rochelle, l’autunno scorso, si trattava proprio di uno di quei tre famosi modelli che realizzavano per capire se tutto era andato come si aspettavano. Il debutto ufficiale del Lagoon 46, infatti, è avvenuto poche settimane fa, al salone nautico di La Grande-Motte, vicino a Montpellier, probabilmente uno degli eventi più importanti al mondo per i multiscafi che si tiene ogni anno a fine aprile. La gamma del cantiere di Bordeaux è oggi molto ricca. Del resto, da quando è nato si è dedicato alla produzione di catamarani, prima solo a vela e, negli ultimi anni, anche a motore. Per la vela si va dal più piccolo 380 che misura poco più di undici metri fuori tutto, fino al megayacht Seventy7 che di metri ne misura poco meno di 24. In mezzo a questi due ci sono ben altri dieci modelli, incluso il nuovissimo 46 e il 42, anch’esso piuttosto recente. È il vantaggio del cantiere Lagoon che può vantare una produzione in serie molto organizzata.

La gamma non è solo ampia, ma anche “giovane” perché l’update dei modelli è sempre costante. E,

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vantaggio non di poco conto, ci si può avvalere di architetti e designer di tutto rispetto. VPLP Design è una costante per il cantiere di Bordeaux. Sono loro gli architetti che disegnano carene e linee d’acqua dei multiscafi. Gli interni, inclusi quelli del 46 e dell’ammiraglia Seventy7 sono invece stati curati da Nauta Design. Negli ultimi anni i catamarani hanno avuto un vero e proprio boom. Affollano da molto tempo i boat show d’oltreoceano, ma ormai anche quelli europei. E se ne vedono tanti anche lungo le banchine dei porti di tutto il Mediterraneo.

La spiegazione, secondo me, è piuttosto semplice.

Basta leggere la seconda riga della scheda tecnica di qualsiasi multiscafo, quella cioè che indica la larghezza fuori tutto. Il 46, per esempio, ha 14 metri di lunghezza e quasi otto di larghezza. Il Seventy7 di baglio arriva addirittura a 11 metri. Sono delle vere e proprie piazze d’armi che permettono ai designer di sbizzarrirsi come meglio credono. È più facile avere il comfort desiderato quando si hanno grandi volumi a disposizione. È più facile anche customizzare gli interni a piacere, se non si hanno solo pochi centimetri liberi. I catamarani rispondono naturalmente alle tendenze più diffuse degli amanti della crociera. Sono barche fatte per stare lontano

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dai porti, offrono un’autonomia, sia di liquidi, sia di energia, che consente loro di limitare al massimo le soste nei porti. Si ormeggia solo se lo si desidera e non perché si è costretti per ricaricare le batterie o per fare rifornimento. Questo è, credo, il senso di libertà che cerca chi ama andar per mare. E tutto questo lo si ottiene senza compromettere le prestazioni sottovela. Sui monoscafi, più spazio si dedica al comfort, più impianti e accessori si caricano a bordo, meno navigazione a vela si riuscirà a fare.

Non è così per un multiscafo che si accontenta di un’aria leggera per riuscire a navigare. E la velocità, a vela come a motore, è un requisito indispensabile per la crociera. Il discorso non si discosta molto per gli yacht a motore. I catamarani sono riusciti a soddisfare esigenze di due mondi che, fino a qualche anno fa, sembravano distanti. Velisti e motoristi appartenevano a due “famiglie” diverse. E invece, sui multiscafi, si assomigliano. Comfort, volumi, prestazioni che, per il motore, significa anche bassi consumi e poco rumore. La gamma a motore prevede due modelli: il 630 MY e il Seventy8. Il 630 è disegnato dagli stessi progettisti dei modelli a vela,

Lagoon was founded in 1984 and is part of the CNB division of the Bénéteau Group, the French yachting colossus. barchemagazine – Giugno-June 2019

ovvero VPLP e Nauta Design. Misura 19 metri e mezzo di lunghezza per dieci di larghezza e come motorizzazione ha una coppia di propulsori da 260 cv. Facile intuire che i consumi e l’autonomia sono eccezionali perché una motorizzazione simile la si trova su un monoscafo di 35 piedi, mentre qui stiamo parlando di un 63! Seventy8 è un megayacht progettato per qualsiasi mare, incluso l’oceano.

Può navigare a 19 nodi di velocità, ha un serbatoio dell’acqua di 1.500 litri e uno per il carburante da 8.500 litri. L’autonomia è di 4.000 miglia, quasi il doppio di quelle che servono per attraversare l’Atlantico. E se la personalizzazione è una filosofia irrinunciabile per la maggior parte degli armatori, il Seventy8 offre ben 25m2 di superficie totalmente custom solo nel salone.

LAUNCHING A BOAT IS LIKE THE OPENING NIGHT OF A SHOW. Those in the know will recommend you go and see the performance later in the run, as there’s no guarantee that the first performance will be the best. The actors and the director have to get to grips with the

Lagoon è stato fondato nel 1984 e fa parte della divisione CNB del Gruppo Bénéteau, gigante francese dell’industria nautica.

LAGOON

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Un catamarano ha una superficie bagnata inferiore rispetto a quella di una barca a vela classica, non ha il bulbo, che nei monocarena è indispensabile per assicurare il raddrizzamento e la stabilità .

A catamaran has less surface area in contact with the water than a classic sailing boat, and does not have a bulb, which is essential on monohull boats to ensure the boat remains upright and stable.

barchemagazine – Giugno-June 2019

SHIPYARDS

Navigare in condizioni di minore sbandamento riduce la stanchezza dell’equipaggio favorendo un maggiore controllo del mezzo e garantendo più sicurezza a bordo.

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Reduced listing when sailing reduces the tiredness of the crew, leading to better control of the craft and thus ensuring improved safety on board.

script, the music and the scenery before they can get anywhere near perfection. And the Lagoon shipyard is well aware of this too, although it is dealing not with actors, but with designers, naval architects, engineers and labourers. Rather like a theatre preview, an initial prototype is made of all of its catamarans, followed by three trial versions, before production begins properly. This is rare in the sector. Only a boatyard that mass-produces yachts and with large profit margins can afford this luxury. The prototype and the first three models are used solely for testing and to correct any small errors. It’s true that with 3D design, fluid dynamics calculations and all the technological innovation now available to shipyards, the margin of error has been greatly reduced. But I have often jumped on board boats and noticed that the journey from computer screen to reality has not been entirely problem-free. Companies that can afford to correct any mistakes certainly produce a better product.

I saw this production process first-hand with the latest Lagoon creation, the 46. The boat they gave us to try out in La Rochelle last autumn was one of the three famous test models, while the official debut of the Lagoon 46 actually took place a few weeks ago, at the boat show in La GrandeMotte, near Montpellier, probably one of the most important events in the world for multihull boats, held every year in late April. Today, the Bordeauxbased shipyard has a very wide range of boats to choose from. Since it was founded, it has dedicated itself entirely to producing catamarans, initially only sailing boats, then, in recent years, motor boats too. The sailing models range from the 380, the smallest craft on offer with a total length of just over 11 m, to the megayacht Seventy7, which comes in at just under 24 m. In between these two there are another ten models, including the brandnew 46 and the 42, also relatively recent. This is

one advantage of the Lagoon boatyard’s highly organised production boats – the range is not just extensive, but also ‘young’, since the models are constantly being updated. Another highly significant advantage is their ability to attract highly respected architects and designers. VPLP Design are a major part of the shipyard’s operations, responsible for the catamarans’ hulls and waterlines. The interiors, including those of the 46 and the flagship Seventy7, are the work of Nauta Design.

In recent years there has been a real explosion in demand for catamarans. While they have dominated boat shows across the Atlantic for a long time, they are now taking European shows by storm too, and you see a lot of them docked at marinas across the Mediterranean. I think there’s a very simple explanation for this – you just need to read the second line of the technical specs of any catamaran, the total width. The 46, for example, is 14 m long and almost 8 m wide. The beam of the Seventy7 is an incredible 11 m. They are true parade grounds, allowing designers to let their imaginations run riot. It’s easier to get the comfort you want when you have large volumes to play with, and it’s easier to tailor the interiors to the client’s wishes if you have more than just a few inches free. When it comes to the most widespread trends amongst fans of open water, catamarans fit the bill. They are designed to be taken far out to sea, offering a range, both in terms of water and fuel storage, that allows them to limit their stays in ports as much as possible. You choose to moor up because you want to, not because you are forced to in order to recharge the batteries or stock up on supplies. I think this is the feeling of freedom that those who love travelling at sea are looking for. What is more, all of this comes without compromising on sailing performance. On single-hull boats, the more space that is dedicated to comfort and the

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450S

THE SAIL-BOAT RANGE 380

40

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LAGOON

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Seventy7

SHIPYARDS Il pescaggio ridotto di un catamarano permette una maggiore sicurezza alla fonda grazie anche alla possibilità di avvicinarsi maggiormente alla riva, sempre che le condizioni lo consentano.

The reduced draught of a catamaran offers improved safety at anchor, in part because it can be brought closer to the shore, where conditions allow.

more systems and accessories on board, the less actual sailing you’ll be able to do. But this doesn’t apply to a multihull boat, which only needs a gentle breeze to sail quite happily. And speed is a crucial requirement for cruising. The same more or less applies to motorised yachts too. Catamarans have succeeded in meeting the needs of two worlds, that, until a few years ago, seemed very far apart.

Sailors and motorboat helmsmen were once two different ‘clans’, but on multihull boats they start to look very similar. Catamarans offer comfort, space and performance which, for motor boats, also means excellent fuel consumption and low noise levels. Lagoon has two models in its motor yacht range: the 630 MY and the Seventy8. The 630 was designed by the same team as the sailing models, VPLP and Nauta Design. It is 19.5 m long and 10 m wide, and is powered by two 260 hp engines. It doesn’t take a genius to guess that the fuel consumption and range are both exceptional, given that similar engine setups are found on 35foot monohulls, whereas this is a 63-foot boat!

Seventy8 is a megayacht designed for use in any sea, including ocean crossings. It can travel at a speed of 19 knots and has a 1,500 liter water tank and an 8,500 liter fuel tank. It has a range of 4,000 miles, almost double what you need to cross the Atlantic. And given that personalisation is an essential part of the philosophy of most boat owners, the Seventy8 offers an impressive 25m² of completely custom-designed space in the saloon alone.

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Lagoon 162 quai de Brazza, CS 81217 - F-33072 Bordeaux Cedex - Francia T. +33 (0)557 809280 - info@cata-lagoon.com - www.cata-lagoon.com

THE POWER-BOAT RANGE 630 MY

Seventy8

barchemagazine – Giugno-June 2019

The double hull makes the boat more stable, ensuring a more comfortable journey than a standard monohull.

Il doppio scafo rende l’imbarcazione più stabile assicurando un comfort maggiore nella navigazione rispetto ad un classico monocarena.

SHIPYARDS

SHIPYARDS

DOMINARE le onde Control the waves

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NOMAD BY GULF CRAFT

Le barche della gamma SUV di Nomad, gruppo Gulf Craft, sono state pensate per chi desidera avventurarsi in lunghe navigazioni. Il progetto di questo tipo di scafo permette di affrontare molto bene anche improvvise e difficili condizioni atmosferiche The boats of the SUV range by Nomad, a Gulf Craft brand, have been designed for those looking to venture further afield. The project of this hull allows you to cope extremely well in sudden and difficult weather conditions

by Emma Procter

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SHIPYARDS

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NOMAD 75 SUV

La gamma SUV affianca la linea FLY con cui è nato il brand di proprietà di Gulf Craft, il più importante costruttore nautico degli Emirati Arabi Uniti.

HULL Length overall 23.42m • Waterline length 19.50 m • Draft 1.50m • Beam 6.12m • Air Draft 7.95m • Hull Type Mono hull • Hull Material FRP • Superstructure Material Carbon Fiber and FRP • Number of Guests + Crew 8+4 • Displacement 68 tons • EC Certification Notified Body RINA Design Category A • Fuel Capacity 7,880 l • Fresh Water Capacity 1,320 l • Grey Water Capacity 380 l • Waste Water Capacity 380 l MAIN PROPULSION Twin MAN, V12-1550, 1,550 HP, 1140kW, 2300 RPM • Generator Kohler, 33kW, 230/400V AC, 50Hz, 3~phase • Electrical Power System 230/400V AC, 50Hz, 3~phase, 24V DC

The SUV range flanks the FLY line, with which the brand owned

by Gulf Craft, the most important shipyard in the UAE area, was born.

SCAFO Lunghezza fuori tutto 23.42m • Lunghezza al galleggiamento 19.50m • Immersione 1.50m • Larghezza 6.12m • Altezza di costruzione 7.95m • Materiale di costruzione scafo Vtr • Materiale di costruzione sovrastruttura Fibre di carbonio e Vtr • Numero ospiti 8 • Numero equipaggio 4 • Dislocamento 68 t • Certificazione CE CAT A • Ente Notificatore RINA • Serbatoio combustibile 7.880 l • Acqua potabile 1.320 l • Acque grigie 380 l • Acque Nere 380 l MOTORI 2 MAN, V12-1550, 1,550 HP, 1140kW, 2300 giri/minuto • Generatori Kohler, 33kW, 230/400V AC, 50Hz, 3~phase • Sistema elettrico 230/400V AC, 50Hz, 3~phase, 24V DC

barchemagazine – Giugno-June 2019

IL RECENTE DUBAI INTERNATIONAL BOAT SHOW HA VISTO GULF CRAFT varare tre nuovi Nomad Yachts della gamma SUV. Una tipologia di barche che si propone come il futuro dello yachting familiare eco-compatibile. Dubai continua a scalare le classifiche globali per quanto riguarda gli hot spot marittimi. Secondo un recente rapporto di Menon Economics e DNV GL, organizzazioni internazionali specializzate nel benchmarking di città simili a livello globale, l’Emirato è appena arrivato al nono posto tra le principali capitali marittime del mondo. Una buona notizia per i costruttori di yacht come Gulf Craft, che ha sempre tenuto d’occhio le tendenze dei consumatori e del settore. Al Dubai International Boat Show di quest’anno, Gulf Craft ha dato il meglio di sé con il varo di tre yacht dallo stile originale. Il produttore, che gestisce il proprio cantiere navale degli Emirati Arabi Uniti dal 1982, ha presentato la Nomad Yachts SUV Collection. Il tag SUV è preso in prestito dal mercato automobilistico, ma in questo caso significa “Sports Utility Vessel”. Ci siamo chiesti cosa c’è di speciale nei SUV Nomad e perché gli appassionati di yacht dovrebbero entusiasmarsi? I tre modelli, il 65 di 20 metri di lunghezza, il 75 di 22,8 metri e l’ammiraglia 95 di 30 metri, hanno tutti la possibilità di utilizzare la più recente tecnologia a pannelli solari per caricare costantemente le batterie durante le ore diurne, fornendo energia sufficiente a far funzionare tutte le luci e le apparecchiature elettriche della barca.

I nuovi modelli sono inoltre dotati di scafi ibridi semidislocanti progettati dall’architetto navale Andrew Wolstenholme. Gli scafi semidislocanti sono generalmente più efficienti alle medie velocità di crociera di circa 18-22 nodi, ovvero le velocità che la maggior parte degli utenti tendono a raggiungere. Il design dello scafo della linea SUV è anche molto efficiente a velocità di crociera più basse, il

NOMAD BY GULF CRAFT che offre una autonomia molto maggiore rispetto agli yacht con fly-bridge completamente plananti.

Questo significa che la barca può andare più lontano e rimanere fuori più a lungo, senza bisogno di fare rifornimento. Per coloro che cercano di avventurarsi per lunghe navigazioni, questo design dello scafo permette alle barche di affrontare molto bene condizioni di tempo avverso improvvise. I SUV di Nomad sono estremamente robusti e sono progettati per affrontare anche le onde più grandi, quindi se il mare diventa inaspettatamente molto mosso, queste barche garantiscono la sicurezza a bordo. Infatti, la caratteristica principale dello scafo ibrido semidislocante della linea SUV è di avere un profilo molto efficiente. Questo gli permette di attraversare acque agitate con un movimento

molto più fluido e confortevole. In breve, i tre nuovi modelli sono yacht di lusso, pratici e di lungo raggio, destinati a navigatori avventurosi con il desiderio di esplorare zone sconosciute. Concepito come parte dell’ambizione di Gulf Craft volta a ridurre le emissioni di anidride carbonica, lo stile esterno e interno degli yacht SUV è stato progettato direttamente in azienda. La stessa formula di design è stata utilizzata su tutti i modelli, con Wolstenholme che ha disegnato le linee dello scafo e il team di progettazione Gulf Craft che ha creato lo stile della sovrastruttura, il layout interno e la progettazione dei dettagli tecnici. La gamma Nomad Yachts incorpora anche i più recenti materiali costruttivi come la fibra di carbonio e il kevlar in coperta, e un fly-bridge che incrementa la stabilità

della barca, riducendo il peso e migliorando la tenuta dell’intera imbarcazione. I primi yacht Nomad di Gulf Craft risalgono al 2015. Fino a poco tempo fa, la gamma era composta da quattro yacht, i Nomad 55, 65, 75 e 95. Questi hanno un design più convenzionale del flybridge e sono quindi chiamati Nomad Fly. La gamma SUV ha ottenuto un immediato successo per le sue caratteristiche di design innovativo, come la cabina armatoriale a livello del ponte principale e non sottocoperta nello scafo, come in tutte le altre imbarcazioni di dimensioni equivalenti. Aggiungendo un tocco di eleganza in più, le finestre curve circondano la metà anteriore della cabina, offrendo una splendida vista e un’abbondanza di luce naturale. Le barche della gamma SUV sono dotate anche di

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NOMAD 95 SUV

SCAFO Lunghezza fuori tutto 30.55m • Lunghezza al galleggiamento 26.86m • Immersione 1.77m • Larghezza 7.40m • Altezza di costruzione 7.95m • Materiale di costruzione scafo Kevlar e Vtr • Materiale di costruzione sovrastruttura Fibre di carbonio e Vtr • Numero ospiti 10 • Numero equipaggio 7 • Dislocamento 100 t • Certificazione Bureau Veritas – Commercial • Categoria A • Serbatoio combustibile 14.570 l • Acqua potabile 1.700 l • Acque grigie 750 l • Acque Nere 750 l MOTORI 2 MAN V12-1900, 1874 HP, 1397kW, 2300 giri/minuto • Generatori 2 Kohler, 40kW, 230/400V, 50Hz, 3~phase • Sistema elettrico 230/400V AC, 50Hz, 3~phase, 24V DC HULL Length overall 30.55m • Waterline length 26.86m • Draft 1.77m • Beam 7.40m • Air Draft 7.95m • Hull Material FRP and Kevlar • Superstructure Material Carbon Fiber and FRP • Number of Guests + Crew 10+7 • Displacement 100 tons • Certification Bureau Veritas – Commercial Design Category A • Fuel Capacity 14,570 l • Fresh Water Capacity 1,700 l • Grey Water Capacity 750 l • Waste Water Capacity 750 l MAIN PROPULSION Twin MAN V12-1900, 1874 HP, 1397 kW, 2300 RPM • Generator Twin Kohler, 40 kW, 230/400V, 50Hz, 3~phase • Electrical Power System 230/400V AC, 50Hz, 3~phase, 24V DC

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NOMAD 65 SUV

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SCAFO Lunghezza fuori tutto 20.00m • Lunghezza al galleggiamento 17.60m • Immersione 1.45m • Larghezza 5.55m • Altezza di costruzione 7.60m • Materiale di costruzione scafo Vtr • Materiale di costruzione sovrastruttura Vtr e Fibre di Carbonio • Numero ospiti 8 • Numero equipaggio 2 • Dislocamento 40 t • Certificazione CE CAT A • Ente notificatore RINA • Serbatoio combustibile 5410 l • Acqua potabile 940 l • Acque grigie 210 l • Acque Nere 265 l MOTORI 2 MAN i6-800, 800 HP, 588kW, 2300 giri/minuto • Generatori Kohler 28kW, 230V AC, 50 Hz • Sistema elettrico 230V AC, 50Hz, 1~phase, 24V DC HULL Length overall 20.00m • Waterline length 17.60m • Draft 1.45m • Beam 5.55m • Air Draft 7.60m • Hull Material FRP • Superstructure Material Carbon Fiber and FRP • Number of Guests + Crew 8+2 • Displacement 40 tons • EC Certification Notified Body RINA Design Category A • Fuel Capacity 5,410 l • Fresh Water Capacity 940 l • Grey Water Capacity 210 l • Waste Water Capacity 265 l MAIN PROPULSION Twin MAN i6-800, 800 HP, 588 kW, 2300 RPM • Generator Kohler 28 kW, 230V AC, 50 Hz, 1~phase • Electrical Power System 230V AC, 50Hz, 1~phase, 24V DC

una sky lounge chiusa sul ponte superiore, un’altra caratteristica che si trova su imbarcazioni di dimensioni superiori. Questo spazio estremamente versatile può essere completamente chiuso per garantire il comfort dell’aria condizionata o aperto per godersi il sole. C’è anche una grande timoneria chiusa in stile nave sul ponte superiore, che offre un’eccellente visibilità e protezione per lo skipper e l’equipaggio in tutte le condizioni. I SUV 75 e 95 hanno l’ulteriore vantaggio di un enorme garage che offre molto spazio per tender e giochi d’acqua. Ci sono anche ampi locali per l’equipaggio, ideali per le crociere più lunghe. L’intera gamma Nomad ha creato una categoria nuova nel

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settore degli yacht, con caratteristiche di design specifiche che si trovano solo su yacht di dimensioni molto più grandi, fornendo tutto il necessario per godersi il tempo in acqua con famiglia e amici.

THE LAST DUBAI INTERNATIONAL BOAT SHOW SAW GULF CRAFT launch three new Nomad Yachts from the SUV range. A type of boat that is positioning itself as the future of eco-friendly, family yachting. Dubai continues to scale global rankings - this time when it comes to marine hot spots. The emirate has just nudged up to ninth place in the world’s top maritime capitals, according to a recent report by Menon Economics

SHIPYARDS

The SUV range was very well accepted at the Dubai International Boat Show. Gulf Craft is confident the range will lead the way into the future of family yachting.

and DNV GL, international organisations that specialise in benchmarking similar cities globally.

This is good news for yacht manufacturers like Gulf Craft, which has always had a close eye on consumer and industry trends. At this year’s Dubai International Boat Show, Gulf Craft gave its best with the launch of three yachts featuring a very distinctive new style. The manufacturer, which has managed its own UAE shipyard since 1982, showcased its Nomad Yachts - SUV Collection.

The SUV tag is borrowed from the car market, but in this case means Sports Utility Vessel.

So, what’s special about the Nomad SUVs and why should yacht enthusiasts get excited? The three models, the 20 metre 65, 22.8 metre 75, and the 30 metre flagship 95, have the option to use the latest solar panel technology to constantly 164 charge batteries during daylight hours, providing enough power to run all the boat’s lights and electrical equipment. The new models also feature semi-displacement hybrid hulls designed by renowned naval architect Andrew Wolstenholme.

Semi-displacement hulls are generally more efficient at medium cruising speeds of around 18 to 22 knots and most boat users tend to travel at these speeds. The SUV’s hull design is also more efficient at lower cruising speeds, which provides a much greater range than fully planning fly-bridge yachts. This means that the boat can go further and stay out for longer, without needing to refuel.

La gamma SUV è stata accolta molto positivamente al Dubai International Boat Show. Gulf Craft è fiduciosa che questa linea aprirà una strada di successo nel futuro dello yachting da diporto.

For those looking to venture further afield, this hull design allows the boats to cope extremely well in sudden and difficult weather. The SUV is extremely robust and designed to slice through big waves, so if the weather turns unexpectedly rough, these boats can take it in their stride and keep everyone onboard safe. The semi-displacement hybrid hull on the SUV has also a different profile than a fully planning hull. It’s much finer at the bough, with a more rounded under water area. This allows it to cut through rough seas much easier with a much smoother and comfortable motion, providing a much more pleasant experience for those onboard. In short, the three new models are practical, long range, luxury yachts aimed at adventurous seafarers with a desire to explore new cruising grounds. Developed as part of the Gulf Craft’ ambition to reduce its carbon footprint, the SUV yachts’ exterior and interior styling is designed in house. The same design formula was used on all models, with Wolstenholme drawing the hull lines and the Gulf Craft design team creating the styling of the superstructure, the interior layout and the engineering detail. The Nomad Yachts range also incorporates the latest construction materials such as Carbon Fibre and Kevlar in the deck, and fly-bridge increasing stiffness, reducing weight and enhancing the stability of the yacht overall. The first Nomad yachts by Gulf Craft were originally launched back

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in 2015. Until recently, the range has consisted of four yachts, the Nomad 55, 65, 75, and 95.

These have a more conventional flybridge design and are therefore named the Nomad Fly range.

The new SUV range won instant plaudits for its unique, innovative design features, such as the master cabin being at main deck level – not below deck in the hull as in all other boats of an equivalent size.

Adding a touch of extra elegance, curved windows surround the front half of the cabin providing great views and an abundance of natural light. Boats in the SUV range also feature an enclosed sky lounge on the upper deck, another feature you won’t find on equivalent boats of this size. This extremely versatile space can be fully enclosed to provide air-conditioned comfort or opened to enjoy the sun. There is also a big ship-style enclosed wheelhouse on the upper deck, providing excellent visibility and protection for the skipper and crew in all conditions. The SUV 75 and 95 have the extra benefit of a huge garage providing lots of space for tenders and water toys.

There are also extensive crew quarters, ideal for those longer cruises. The whole Nomad range has created a unique category within the yacht industry, with specific design features that you would only find on yachts of a much larger size, providing everything needed for family and friends to enjoy time on the water.

INTERVIEW

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MARCO CECCHI

Un uomo di rara

SENSIBILITÀ A MAN of rare

sensitivity

Marco Cecchi is a luminary for those who know their boats and love the sea. A wise old man, but with a youthful clearness of mind

by Valeria Caldelli - photo by Andrea Muscatello

SE TORNASSE INDIETRO FAREBBE IL MECCANICO, perché smontare e rimontare i motori è sempre stato il suo ‘pallino’, però le sue tre barche sono tutte a vela. «Più ecologiche e non fanno rumore», spiega in barba alle contraddizioni. Comunque qualcosa doveva pure smontare, così ha modificato il timone della sua nove metri in vetroresina, una Freedom con due alberi, ma senza sartie. Ora la marcia indietro continua a non funzionare, però la barca va più veloce. D’altra parte niente per lui potrebbe sostituire il sottile piacere della sfida. Perché Marco Cecchi, nato sulle rive dell’Arno, ma viareggino di lunga adozione, uomo di mare amico di tutti gli uomini di mare, la sfida ce l’ha nel sangue. Non tanto quella sportiva, quanto quella del business.

Era il 1978 quando si trovò tra le mani un campione di una sostanza nuova che seccava subito, come una lacca, e che si chiamava teflon. Oggi lo conosciamo tutti per essere entrato nelle nostre case con le ormai famose pentole ‘antiaderenti’, ma allora sembrava solo una cosa un po’ strana. Andando

a cercarne le caratteristiche il giovane Marco scoprì che era un polimero con basso coefficiente di attrito e facendo qualche test ne rilevò le ottime proprietà di scorrevolezza. Così disse al padre: «Vorrei provarlo sulle barche da canottaggio e sulle auto da corsa». Il padre scosse la testa: «Non ce la farai», rispose. Invece ci riuscì. E la Cecchi Gustavo & C. fu tra le prime aziende in Italia a commercializzare con successo un prodotto che avrebbe rivoluzionato la manutenzione e la produzione stessa delle imbarcazioni. Gustavo era il padre, Marco il figlio cocciuto che oggi gestisce l’azienda. Era arrivato nel 1972, dopo un periodo trascorso a costruire barche in un cantiere. Da allora, e per anni, è andato avanti e indietro in Italia per vendere le ‘sue’ vernici e le ‘sue’ resine, quelle che lui stesso faceva modificare sulle base di intuizioni provenienti dalle nuove scoperte scientifiche, ma anche dalla pubblicità, sui giornali o via Internet. Così a poco a poco ha ‘elaborato’ le varie resine epossidiche, gli additivi, i filler, gli stucchi, le vernici e gli smalti che lui confeziona.

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

Marco Cecchi è un punto di riferimento per coloro che sanno di barche e che amano il mare.

Si potrebbe definire un vecchio saggio con la freschezza mentale di un bimbo

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INTERVIEW Marco fin dall’inizio si preoccupa sia delle barche di legno che di quelle in vetroresina. Ascoltando gli armatori, i capitani, i pescatori e gli altri clienti nelle diverse regioni della penisola capisce i problemi più importanti. Lui dice: ‘Imparo’. E poi, dopo che ha imparato, inventa nuovi materiali e risponde ai loro quesiti, dalla coperta che ‘molleggia’, alla base del timone o dell’albero danneggiati dall’acqua, dalle ‘bolle’ di osmosi sotto gli scafi delle imbarcazioni in vetroresina ai punti di giuntura di quelle in legno o in compensato. «Non bisogna diventare pesci in un acquario: tutti i giorni c’è uno scalino da fare per stare al passo con i tempi e avere il prodotto giusto», spiega. «Tante volte, comunque, ho dovuto rinunciare a qualche progetto, perché sapevo che non avrei avuto i clienti adatti. Siamo una piccola azienda e non ho mai voluto fare il passo più lungo della gamba. Impossibile lanciare a 200 chilometri all’ora una macchina che non ne fa più di 100».

Come parola d’ordine, infatti, ne ha scelta una giapponese: Kaizen. Che vuol dire miglioramento continuo, ma a piccoli passi, giorno dopo giorno. D’altra parte è un ragioniere, che sente però di dovere molto ad un professore di fisica che ha seminato in lui il ‘germe’ della curiosità. Dalla curiosità è nata l’esperienza e dall’esperienza i ‘rimedi’ migliori per le diverse situazioni. «Sono più buone le polpette della nonna o quelle della mamma?», domanda.

E poi aggiunge: «Di solito un bambino risponde: ‘Quelle della nonna’. Non è un problema di ricetta, ma di abitudine, manualità...». Per questo ha inventato anche una sigla che spesso ama apporre alla 168 sua firma: NL Marco Cecchi. Dove NL sta per Non Laureato. Tanto per essere chiaro.

Se poi chiedete al ragioniere cosa fa nel tempo libero, vi risponderà che pensa al lavoro. Ma non è del tutto vero. In realtà passa ore nelle librerie alla

Marco Cecchi has the Japanese term kaizen as his watchword, which means constant improvement, but in small steps, day after day.

Come parola d’ordine Marco Cecchi ne ha scelta una giapponese, kaizen.

Significa miglioramento continuo, ma a piccoli passi, giorno dopo giorno.

ricerca di titoli e autori che attirino la sua curiosità.

Dalla medicina, alla tecnica, alla psicologia: tutto tranne che i romanzi ‘perché è già un romanzo la vita e non importa aggiungerne altri’. Li legge tutti dalla prima all’ultima riga e quelli che lo affascinano li tiene sul tavolo vicino al letto. Spesso ne regala copie ai clienti e agli stessi dipendenti; addirittura li fa ristampare a sue spese quando sono esauriti in libreria. Nella sua stanza, al primo piano della palazzina di via Coppino 253, a Viareggio, si cammina su un pavimento di teak trattato con i suoi prodotti, perché gli piace avere l’impressione di essere sul ponte di una barca che naviga in mare aperto. Ma sulle pareti, insieme alle foto, alle marmellate che gli regala il cognato e alle tracce dei ricordi che nemmeno la più epossidica delle sue resine epossidiche potrebbero rendere impermeabili, c’è un altro mare. Un mare di libri. Sui motori come sull’interpretazione dei sogni, sulla nautica come sulla medicina e sulla fisica. Qui ogni giorno affronta un’altra sfida per vincerla. Però a piccoli passi: kaizen, appunto. E dall’imprenditore spunta il filosofo: «A volte i giorni ci sembrano tutti uguali, invece ogni attimo è pieno di sorprese che capiamo soltanto dopo. Qualcuno ha scritto - non mi ricordo chi - che l’importante non è scoprire terre nuove, ma guardare con occhi nuovi».

IF HE COULD TURN BACK TIME, Mario Cecchi would become a mechanic, because dismantling engines and putting them back together has always been his passion, yet his three boats are all sailing ships. «They’re more environmentally friendly, and they don’t make so much noise», he says, to explain the apparent contradiction. However, feeling compelled to dismantle something, he tinkered with the rudder of his nine-metre fibreglass boat, a Freedom with two masts but no shrouds. The reverse gear still doesn’t work, but the boat now moves more quickly. For Mario Cecchi, nothing can replace the quiet pleasure of a challenge.

Born on the banks of the Arno in Tuscany but a long-standing adopted citizen of Viareggio, and a seafarer and friend of all seafarers, he has a thirst for a challenge in his blood. Not so much in the sports field , but in the world of business. It was in 1978 when he ended up with a sample of a new substance in his hands that dried instantly like a varnish: Teflon. It is now known universally, since it entered our homes on ‘non-stick’ pans, but at the time it just seemed like a slightly strange product.

When the young Marco went to investigate its characteristics, he discovered it was a polymer with a low coefficient of friction, and a few tests revealed its excellent flow-enabling properties. So he said to his father «I’d like to try it on rowing boats and racing cars». His father shook his head: «You won’t get anywhere», he replied.

But Marco succeeded. And Cecchi Gustavo & C. became one of the first companies in Italy to successfully bring to market a product that would go on to revolutionise both the maintenance and manufacturing of boats. Gustavo was the father, and Marco the stubborn son who now runs the business. He joined it in 1972, after a period spent building boats in a shipyard. Since then he has been travelling backwards and forwards across Italy to sell ‘his’ varnishes and ‘his’ resins, products he himself modified based on insight gleaned from new scientific discoveries, but also from adverts,

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newspapers or the internet. In this way he has gradually ‘developed’ the various epoxy resins, additives, fillers, sealants, varnishes and enamels that he produces. From the very start, Marco catered for both wooden and fibreglass boats. By listening to boat owners, captains, fishermen and other customers in various regions across Italy, he gets to understand the most important issues they’re dealing with, what he calls his ‘learning’ time. And then, once he’s learnt, he invents new materials and responds to his customers’ queries, from a ‘spongy’ deck and water damage to the base of the rudder or mast, through to osmosis ‘bubbles’ beneath the hull of fibreglass boats and joints on wooden or plywood craft. «You have to avoid becoming a fish in a tank: you need to take a new step every day to keep up with the times and ensure you have the right product», he explains.

«On many occasions, however, I have had to give up various projects, because I knew I wouldn’t have the right customers. We are a small company, and I have never wanted to bite off more than we could chew. It’s impossible to launch a car at 200 mph if it can’t get above 100 mph». His watchword is the Japanese term Kaizen, meaning constant improvement, but in small steps, day after day. On the other hand, he’s a perfectionist, and feels he owes a lot to a physics teacher who planted in him the ‘seed’ of curiosity. Curiosity gave rise to experience, and experience gave rise to the best ‘remedies’ for various situations. «Which is better: your grandma’s cooking or your mum’s cooking?», he asks, before adding «Children normally say ‘Grandma’s’. It’s not about the recipe, but about habit, and manual skill...». For this reason, he also invented some initials, which he likes to add to his signature: NL Marco Cecchi, where NL stands for ‘non laureato’, meaning ‘non-graduate’. Just to be clear. If you ask the perfectionist what he does in his spare time, he’ll reply that he thinks about work. But that’s not entirely true. In reality he spends hours in bookshops, looking for titles and authors that pique his curiosity. From medicine and engineering to psychology – everything except novels, «because life is already a novel, and there’s no need to add any more». He reads them all from cover to cover, and keeps those that fascinate him on his bedside table. He often gives copies away to clients and employees, and even gets them reprinted at his own expense when the bookshop is out of stock. In his room, on the first floor of 253 Via Coppino, in Viareggio, the teak floor is treated with his own products, because he likes feeling like he’s on the deck of a boat out at sea.

On the walls, meanwhile, alongside the photos, the jams his brother-in-law gives him and the traces of memories that not even the most epoxy of his epoxy resins could make waterproof, there is another sea. A sea of books. On everything, from engines and interpreting dreams to sailing, medicine and physics. Here, every day, he takes on another challenge, and overcomes it. But only in small steps: through kaizen, as we mentioned above. At this point the businessman turns into a philosopher: «Sometimes the days all seem the same to us, but actually every moment is full of surprises, which we only understand afterwards.

Someone once wrote – I don’t remember who – that it is not discovering new land that is important, but looking with new eyes».

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VERSO il

Sol Levante

Heading for the Land of the Rising Sun

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ISA ALLOY 43m AGORA III

Il primo Alloy 43, progettato interamente da Luca Dini e varato da ISA Yachts in marzo, ha lasciato Ancona ed è già partito alla volta del Giappone The first Alloy 43, designed entirely by Luca Dini and launched by ISA Yachts in March, has left Ancona and is already en route to Japan

by Maria Roberta Morso - photo by Maurizio Paradisi

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AGORA III was designed by Luca Dini, whilst the naval architecture is by Francesco Rogantin. The yacht is made totally of aluminium.

IL MARCHIO ISA, CHE FA CAPO ALLA FAMIGLIA PALUMBO insieme a Columbus Yachts e altri marchi quali Mondomarine, propone oggi una vasta scelta di modelli alcuni dei quali presentano caratteristiche stilistiche e richiami inequivocabili al passato del cantiere anconetano.

L’offerta del Gruppo Palumbo Superyachts nel settore semi-custom è ampia e i singoli modelli ISA Classic, Gran Turismo, Sport, Super Sportivo sono 172 declinati in misure diverse. La linea Classic, progettata da Enrico Gobbi/Team For Design è proposta in versione 43, 50, 57 e 65 metri; la Gran Turismo da 45, 50 e 67 metri – sempre a firma Enrico Gobbi – propone linee aggressive e dinamiche; ed è ancora di Gobbi il progetto in vetroresina Sport 120, rivisitazione dell’ISA 120. A questi modelli si aggiungono i Supersportivo 121 e 141, yacht in vetroresina disegnati da Marco Casali, ed Extra, costruito ad Ancona, ma con un suo marchio indipendente, progettato da Francesco Guida. Il primo 76’ ha debuttato ai saloni d’autunno del 2018 mentre due 86’, alquanto diversi tra loro per caratteristiche tecniche, sono attualmente in costruzione insieme a un 93’. Un Extra Alloy 130 è invece in costruzione nel cantiere di Savona e verrà varato nel corso dell’estate. Completa la gamma ISA un progetto assai ambizioso: Crossbow disegnato da Sergio Cutolo/Hydro Tec. Si tratta di uno yacht di 100 metri di lunghezza in alluminio caratterizzato da linee superfilanti e grande attenzione all’efficienza. A tutti questi modelli in acciaio e alluminio, si aggiunge l’Alloy 43, scafo semi-dislocante interamente in alluminio e progettato da Luca Dini. Il 43 metri Agora III è la prima unità della serie Alloy 43 caratterizzata da linee filanti e dinamiche che corrispondono ad altrettanto dinamiche prestazioni.

Il profilo è sottolineato da lunghe finestrature nere continue che corrono da prua a poppa sul ponte principale e su quello superiore dove, a poppa, si rastremano scomparendo nelle potenze in cui sono integrate le griglie di areazione. Spinto da due motori Mtu 12V2000M96 che sviluppano 1.432kW ciascuno a 2450 giri/min, l’Alloy 43 ha una velocità da specifica di 19 nodi e una di crociera di 18 nodi. Alla velocità economica di 12 nodi, lo yacht percorre in sicurezza circa 3.800 miglia nautiche.

L’architettura navale è dell’ing. Francesco Rogantin

AGORA III è stato disegnato da Luca Dini con architettura navale di Francesco Rogantin ed è costruito interamente in alluminio.

in collaborazione con l’ufficio tecnico di Palumbo Superyachts. Coerente con il suo carattere sportivo e la sua linea snella, l’Alloy 43 Agora III ha un baglio di 8,10m e una configurazione full beam solo sul ponte principale da mezza nave in avanti.

In questa sezione della sovrastruttura è posizionata, centralmente, una grande cucina affiancata, a sinistra, da un corridoio per l’equipaggio che può comodamente accedere alla timoneria sul ponte superiore senza interferire con i percorsi destinati agli ospiti. In questo ampio passaggio di servizio sono posizionate anche le lavatrici e le asciugatrici, un frigo e un freezer. Tra la cucina e il salone, sempre a sinistra, una grande pantry agevola il servizio verso la sala da pranzo principale. A prua, la suite armatoriale è ampia e ben attrezzata. Vi si accede percorrendo un passaggio con angolo studio sul quale si apre un grande dressing. La cabina ha angoli relax su entrambi i lati, un divanetto e una bella chaise-longue e dispone di un bagno rivestito in marmo. Le aree conversazione e pranzo del salone principale sono divise da cinque massicce colonne parallelepipedali che celano al loro interno capienti contenitori. Una soluzione architettonica di effetto che separa ma non divide totalmente le due zone e offre volumi utili alla conservazione di stoviglie e altri materiali. L’arredamento e le linee dei mobili sono soft, eleganti e rilassanti nella loro raffinatezza non ostentata. Su entrambi i lati, due balconcini a ribalta in corrispondenza delle vetrate a tutta altezza della zona conversazione, allargano l’orizzonte e, pur modesti nelle dimensioni, moltiplicano la sensazione di spazio e apertura verso l’ambiente marino circostante. Il salone si apre anche su uno spazioso pozzetto attrezzato con comode poltrone. Stesso stile nel salone panoramico sull’Upper Deck la cui zona living si trasforma in saletta cinema grazie ad un grande schermo TV a scomparsa.

L’interno dello skylounge, una volta che le vetrate poppiere sono aperte, diventa un tutt’uno con la terrazza parzialmente protetta dall’aggetto del sun deck. In questa porzione del ponte è stata realizzata la zona pranzo esterna mentre più a poppa ci sono poltrone e lettini prendisole. Anche l’estrema parte poppiera può essere protetta dai raggi del sole tramite un tendalino a scomparsa nella sovrastruttura. Su questo ponte c’è la cabina del

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ISA ALLOY 43m AGORA III La scelta dei materiali utilizzati per il decor degli interni ha privilegiato materie prime molto pregiate come pietre, legni e sete.

For the interior decor, refined materials like marble, wood and silk, have been chosen.

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La suite armatoriale, a tutto baglio, si trova nella zona di prua del main deck e presenta una zona relax composta da un comodo divano e un vanity da un lato, e una poltrona da lettura dall’altro.

The full beam owner suite is located forward on the main deck and features a relaxation area made of a comfortable sofa and a vanity on one side, and a reading armchair on the other.

comandante adiacente alla timoneria che si trova su un livello inferiore, giusto qualche gradino. Il parabrezza della timoneria è marcatamente inclinato coerentemente con il carattere sportivo dell’Alloy 43. Il posizionamento su un livello intermedio della timoneria non va tuttavia a incidere negativamente sull’altezza dei locali destinati agli ospiti sul Ponte Principale poiché si trova in corrispondenza della pantry e di alcuni locali di servizio. Rimanendo negli interni, passiamo al ponte inferiore dove, a mezza nave, sono posizionate le quattro cabine per gli ospiti, due matrimoniali e due doppie con letto pullman. Il resto del ponte è dedicato, verso prua, agli alloggi per l’equipaggio composti da tre cabine e una dinette. In tutto sette membri di equipaggio si prendono cura del governo di Agora III e dei suoi ospiti che possono essere fino a un massimo di dodici, compresi gli armatori. Agli spazi esterni a disposizione degli ospiti già menzionati si aggiunge un beach club accessibile dal pozzetto. L’ambiente

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interno, attrezzato con tutte le comodità, compresi spogliatoio e bagno, si apre – una volta che il portellone poppiero è aperto - su un’ampia spiaggetta.

Su Agora III non vi è un garage per il tender e il gommone di servizio è alloggiato in un vano incassato e coperto a prua del ponte superiore da dove viene varato e alato tramite una gruetta.

THE ISA BRAND, PART OF THE PALUMBO FAMILY, alongside Columbus Yachts and other brands like Mondomarine, today offers a vast choice of models, some of which have stylistic features and elements that clearly recall the Ancona-based boatyard’s past.

The Palumbo Superyachts Group has an extensive product range in the semi-custom sector, and the individual ISA models Classic, Gran Turismo, Sport and Super Sportivo all come in a range of sizes.

The Classic collection, designed by Enrico Gobbi/ Team For Design, comes in 43, 50, 57 and 65 metre versions; the 45, 50 and 67 metre Gran Turismo –

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The rooms have been designed to create a strong interaction between interiors and outdoor spaces, facilitating direct contact with the sea thanks to special foldable terraces near the lounge area of the main deck.

Gli ambienti sono stati pensati per creare una forte interazione tra interni, spazi esterni favorendo il contatto diretto con il mare grazie a speciali terrazze abbattibili in prossimitĂ della zona lounge del main deck.

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ISA YACHTS Palumbo Superyachts Ancona S.r.l via Enrico Mattei 14 / I-60125 Ancona/Italy www.isayachts.com

also by Enrico Gobbi – have an aggressive and dynamic design; and another Gobbi project, the fibreglass Sport 120, is a revamped version of the ISA 120. In addition, there are the Supersportivo 121 and 141, fibreglass boats designed by Marco Casali, and Extra, built in Ancona but under its own independent brand, designed by Francesco Guida. The first 76’ made its debut at the boat shows in autumn 2018, while two 86’ boats, with rather different technical specifications, are currently under construction, along with a 93’. An Extra Alloy 130 is also currently being built in the shipyard in Savona, and is due to be launched during the summer. The ISA range is rounded off by a rather ambitious project: Crossbow, designed by Sergio Cutolo/Hydro Tec. This is a 100-metre aluminium yacht, with an ultra-streamlined design and a great deal of attention paid to efficiency. All of these steel and aluminium models are joined by the Alloy 43, a 100% aluminium semi-displacement boat designed

by Luca Dini. The 43-metre Agora III is the first boat in the Alloy 43 series, with a sleek, dynamic design and equally impressive performance. Its profile is highlighted by long, black windows that run seamlessly from the stern to the bow, both on the main deck and on the upper deck, where they taper off, disappearing into the aft structures that house the air vents. Driven by two MTU 12V2000M96 engines, which provide 1,432kW each at 2450 rpm,

the Alloy 43 has an estimated maximum speed of 19 knots and a cruising speed of 18 knots. At a more economical 12 knots, the yacht can easily travel 3,800 nautical miles. The naval architecture is the work of Francesco Rogantin, in collaboration with the Palumbo Superyachts technical department. In line with its sporty character and slender design, the Alloy 43 Agora III has an 8.1m beam and a full-beam configuration on the main deck only, from amidship forwards. This section of the superstructure has a large galley at the centre, flanked on the left by a corridor for the crew that allows them to access the steering station on the upper deck without coming into contact with guests. This wide service passageway also contains the washing machines and dryers, a fridge and a freezer. Between the galley and the saloon, again on the left, there is a large pantry, making serving the main dining room easier. At the bow, the master suite is large and well-equipped. It is accessed along a passageway that features a small office area, and which also leads to a large dressing room. The cabin has relaxation areas on both sides, a sofa and a beautiful chaise-longue, as well as a marble-clad bathroom.

Between the sitting and dining areas of the main saloon there are five large cuboid columns, with ample storage space inside. This striking architectural solution separates the two areas

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PROGETTO: Palumbo Superyachts/Studio Rogantin (architettura navale e ingegnerizzazione) • Luca Dini (Design esterno & interno) SCAFO: Lunghezza 43m • lunghezza al galleggiamento 37,50m • larghezza 8,10m • immersione 2,30m • materiale di costruzione alluminio • dislocamento a pieno carico 260t • stazza lorda 378GT • cabine ospiti 5 • cabine equipaggio 5 • riserva combustibile 48.000 l • riserva acqua 6.000 l • velocità massima 19 nodi 177 • velocità di crociera 18 nodi • autonomia a 12 nodi 3.800nm MOTORI: Due Mtu 12V2000M96L 1432kW @2450giri/min GENERATORI: 2 x 100kW STABILIZZATORI: Due pinne fisse Zero Speed CERTIFICAZIONI: ABS  A1 Commercial Yachting Service  AMS  ACCU COMPL.LY3 PROJECT: Palumbo Superyachts/Studio Rogantin (Naval Architecture and Engineering) • Luca Dini (Esternal and Internal Design) HULL: Length 43m • Waterline length 37.50m • Beam 8.10m • Draft 2.30m • Building material Aluminium • Full load displacement 260t • Gross Tonnage 378GT • Guest cabins 5 • Crew cabins 5 • Fuel tank volume 48,000 l • Water tank volume 6,000 l • Maximum speed 19 knots • Cruising speed 18 knots • Range at 12 knots 3,800nm MAIN PROPULSION: Twin Mtu 12V2000M96L 1432kW @2450/min GENERATORS: 2 x 100kW STABILIZERS: Twin Zero Speed fins CERTIFICATION: ABS  A1 Commercial Yachting Service  AMS  ACCU COMPL.LY3

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The semi-displacement hull ensures a perfect balance between performances and comfort with a particular attention to decrease noises and vibrations.

La carena è di tipo semi-dislocante per un perfetto equilibrio tra performance e comfort con un’attenzione particolare alla riduzione dei rumori e delle vibrazioni.

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without completely dividing them, and provides useful space for storing crockery and other items.

The furnishings and furniture are soft, elegant and relaxing, sophisticated without being ostentatious.

On both sides, two small fold-down balconies in front of the full-height windows in the social area expand the horizon and, while they are of a modest size, they nevertheless expand the feeling of space and openness towards the surrounding marine environment. The saloon also opens up onto a spacious cockpit, fitted with comfortable armchairs. The same style is seen in the panoramic sitting-room on the upper deck, where the living area can be converted into a cinema room thanks to a large retractable TV screen. The inside of the sky lounge, with the windows at the stern open,

combines with the terrace, partially sheltered by the overhang of the sundeck, to form a single space.

The dining area has been installed in this section of the deck, while further aft there are armchairs and sunbeds. The rearmost part of the ship can also be protected from the sun thanks to an awning that retracts into the superstructure. This deck is home to the owner’s cabin, located next to the steering gear, which is found at a lower level, a few steps down. The steering gear’s windscreen slopes steeply, reflecting the sporty character of the Alloy 43. The positioning of the steering gear on an intermediate level does not affect the height of the guest rooms on the main deck, as it sits above the pantry and various service rooms. Remaining inside and going down to the lower deck, the four

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guest cabins are located amidships – two double cabins, and two twin cabins with bunk beds.

The rest of the deck is dedicated to the crew’s quarters, to the bow, comprising three cabins and a dinette. In total, seven crew members take care of Agora III and a maximum of twelve guests, including the owners.

As well as the outdoor spaces already mentioned, guests can also access a beach club from the cockpit. Here an inside space, with all the mod cons, including a dressing room and bathroom, opens up onto a large beach through a door at the stern.

There is no garage for a tender on Agora III, and the service dinghy is stored in a recessed, covered compartment aft of the upper deck, from where it is launched and hauled using a small crane.

ROLLA

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GIOCHI

di luce LIGHT

effects

Uno yacht particolarmente adatto alla crociera famigliare, lungo 29,2 metri e largo 6,7, grazie a due motori Mtu di 2400 cavalli ciascuno naviga a oltre 26 nodi di velocitĂ A yacht that is very much suited to family cruising, which is 29.2 metres long and 6.7 wide. Thanks to two MTU engines 180 of 2400 hp this yacht can reach 26 knots

by Angelo Colombo - photo by Alberto Cocchi

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The interiors were designed

by Kelly Hoppen. They are very bright thanks to the numerous glass surfaces, which contribute to give a feeling of great visual openness on the outside.

Gli interni sono stati disegnati da Kelly Hoppen.

Sono molto luminosi grazie alle numerose superfici vetrate che contribuiscono a dare una sensazione di grande apertura visiva sull’esterno.

IL PEARL 95 È UNO YACHT MOLTO INTERESSANTE DAL PUNTO DI VISTA FUNZIONALE, perché offre in poco meno di 30 metri di lunghezza fuori tutto tanto spazio vivibile nel rispetto della privacy per armatore e ospiti, tanto all’aperto quanto al coperto. Il design degli esterni e l’architettura navale sono di Dixon Yacht Design, mentre gli interni sono opera di Kelly Hoppen. Dixon ha realizzato un gioco di finestrature multiformi che caratterizzano il profilo riuscendo a movimentare e alleggerire la percezione degli ampi volumi di scafo e sovrastruttura. Le grandi superfici vetrate su scafo e sovrastruttura permettono agli interni di avere sempre una gran quantità di luce naturale anche dal cielo della struttura, dove in pozzetto e nella suite armatore esistono dei lucernari. Parlando di luce e vista verso l’esterno il salone è un esempio della volontà progettuale di tenere gli interni sempre in contatto con il mondo circostante.

Le due finestrature laterali del grande salone sono a tutta altezza e apribili, permettendo una totale visione sul mare a prescindere se lo si osserva dal divano o dal tavolo da pranzo; inoltre, si aggiungono alla grande porta scorrevole di cristallo che si affaccia

sul pozzetto e che una volta aperta permette alle due aree di entrare in contatto, in modo molto piacevole e senza variazioni di livello. Lo spazio esterno è costituito da un’ampia zona a poppa del salone sul ponte principale, ideale per mangiare; l’ampio flybridge è dotato di vasca idromassaggio, ampi spazi per sedute e prendisole, bar con lavandino, barbecue, frigorifero e macchina del ghiaccio. Verso prua la suite armatoriale, situata sul ponte principale, è ricca di finestrature e beneficia di un’ampia superficie, con il letto matrimoniale al centro di un grande ambiente allestito con cura e con la possibilità di guardare il cielo stando sdraiati. Il Pearl 95’ come configurazione strutturale prevede un mezzo ponte nel quale si trova la plancia di governo, scelta molto efficace per realizzare una postazione di grandi dimensioni e nella giusta posizione per avere sempre una visibilità totale sull’orizzonte. L’allestimento di quest’area è molto ricco e curato sia dal punto di vista ergonomico sia nelle tante funzioni di comando e controllo che il locale tecnico deve poter assicurare. Quattro grandi monitor, due in piano e due inclinati, rappresentano e permettono di gestire

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mediante superficie “touch” tutti gli impianti di bordo, il che offre una ridondanza che mette al riparo da eventuali guasti, oltre alla possibilità di avere con uno sguardo tutto sotto controllo. L’impianto è Furuno ed è interfacciato con tutti gli altri impianti di bordo per il controllo e la gestione remota. Ottima la visibilità da questa posizione e gradevole la finestratura che sale fin sulla testa del pilota, naturalmente oscurabile all’occorrenza. La versione che abbiamo provato noi, che è il primo 95’ che Pearl Yachts ha prodotto, è caratterizzata da allestimenti moderni nei quali il bianco e il nero con il loro contrasto giocano un ruolo fondamentale per dare forma e stile.

Una barca moderna e ricca di spazi gestiti con cura tanto al coperto quanto all’aperto, dove per esempio il grande fly invita a sostare anche in pieno sole, grazie alla copertura mobile presente all’interno dell’hard top. Il Pearl 95 è stato progettato per la crociera comoda e per velocità che possono essere votate al contenimento dei consumi e all’insegna del massimo comfort, circa 14 nodi a 1800 giri/min e un consumo orario di 342 litri, oppure alla media di 22.6 nodi a 2200 giri/min, ma con un consumo

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orario di 750 litri. La velocità massima che abbiamo raggiunto è stata di 26.2 nodi. Noi abbiamo provato la versione con due motori MTU 16V M96 da 2400 cavalli ciascuno, ma il cantiere offre anche altre due versioni con Caterpillar C32 da 1925 hp o MTU M96L da 2600 hp. La motorizzazione della nostra prova ci è sembrata molto equilibrata.

Siamo usciti in mare a Palma de Mallorca in una giornata autunnale con sole, poco vento e mare poco mosso. Salendo di giri abbiamo osservato gli strumenti del sistema automatico di assetto, il quale lavora in modo egregio garantendo sempre un ottimo assetto longitudinale e trasversale. La barca governa in modo rapido e costante, è facile da condurre e da gestire anche in porto grazie agli efficaci rinvii degli organi di manovra che sono presenti sul fly e nel pozzetto. La barca esce dall’acqua senza faticare eccessivamente nonostante il volume e il peso dell’insieme, sale di giri e prende velocità in modo costante e lascia percepire l’accelerazione senza mai innescare vibrazioni fastidiose. Anche con l’impianto di stabilizzazione dinamica inserito, in questo caso c’erano le pinne automatiche della

ABB Track, il comportamento è equilibrato e privo di colpi correttivi di assetto anche attraversando scie abbastanza elevate. Nell’insieme la barca ci ha convinti su tutti i fronti, l’unica cosa che ci è piaciuta meno è il livello di rumorosità alle varie andature che abbiamo registrato nelle due cabine di poppa. Non che sia insopportabile, ma sicuramente, dopo aver registrato i dB per tutta la barca questo ci ha un po’ sorpresi, perché nell’insieme il Pearl 95 è molto silenzioso ovunque ed è chiaro che è stato operato un accurato controllo anche delle vibrazioni. Il valore più alto lo abbiamo registrato alla velocità di 20 nodi circa e ha raggiunto gli 85 dB, mentre alla stessa andatura nelle cabine a proravia siamo a 78 dB. Nell’insieme uno yacht moderno nel design e nei contenuti tecnici, capace di offrire prestazioni in linea con le aspettative, ma soprattutto tanto spazio gestito in modo razionale e tanta luce. Pearl Yachts è sicuramente un cantiere che affronterà il tema delle grandi barche con crescente energia, questo si capisce dalla ricerca di livelli qualitativi generali sempre più elevati e dalla volontà, con questo 95, di entrare in un segmento molto diverso.

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Gli allestimenti sono di ottima qualità e molto curati nell’installazione e nell’ergonomia.

The fittings are of excellent quality and very accurate in installation and ergonomics.

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THE PEARL 95 IS A VERY INTERESTING YACHT FROM A FUNCTIONAL POINT OF VIEW, because it provides in just under 30 metres overall length a lot of liveable space, while respecting the privacy of owners and guests, both in the open and when inside. The design of the exteriors and the naval architecture is by Dixon Yacht Design, while the interiors are by Kelly Hoppen. Dixon has created a set of windows in different shapes that make the ship distinctive and manage to enliven and lighten the perception of the large hull and superstructure volumes. The large window surfaces on the hull and the superstructure mean that the interiors always have a large amount of natural light, some of which even comes from the ceiling of the structure, with

skylight in the cockpit and in the master suite.

Talking of light and the view outside, the saloon is an example of the designer’s wish to have the interiors continually in contact with the surrounding world.

The two lateral windows of the large saloon are full height, and can be opened, allowing a complete view over the sea, whether from the sofa or from the dining table, and there is also the large, sliding glass door that opens on to the cockpit and which, once open allows the two areas to join together very pleasantly and without any changes in level.

The exteriors are made up of a large area aft of the lounge on the main deck, which is perfect for eating; the extensive flybridge is equipped with a Jacuzzi, large spaces for outdoor seating and sun

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loungers, a bar with a sink, barbecue, fridge and ice machine. Going forward there is the master suite, which is located right on the main deck and has a lot of windows and benefits from a large area, with the double bed in the middle of a large room which has been carefully fitted out and enables you to watch the sky while you are lying down. The layout of the Pearl 95’ has a half-bridge on which is positioned the control panel. This is a very efficient choice so as to create a large area that is perfectly placed for an uninterrupted view over the horizon. This area is very well-fitted out and carefully put together both from an ergonomic point of view and also in terms of the numerous command and control functions that the technical area must provide.

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According to the owner’s needs, the boat can feature a layout with 5 or 6 cabins, in addition to those for the crew.

Tanto comfort soprattutto per l’armatore, che gode di una suite a tutto baglio da vero superyacht.

A lot of comfort especially for the owner, who enjoys a full beam suite like a real superyacht.

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La barca può essere allestita secondo le esigenze dell’armatore con varie possibilità di layout con 5 o 6 cabine oltre a quelle dell’equipaggio.

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Gli spazi esterni sono molto ampi e sono stati allestiti per offrire molteplici occasioni per godere al meglio della vita all’aperto.

The outdoor spaces are very wide and have been set up to offer multiple opportunities to enjoy the best of outdoor life.

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The hydraulic controlled stern platform is the ideal area to put the sunbeds to relax near the water’s edge.

Una piattaforma da bagno a comando idraulico è l’ambiente ideale per i lettini da sole per rilassarsi vicino al bordo dell’acqua.

Four large monitors, two of them laid out flat, and the other two tilted, carry information from all the on-board devices and let you control them using touch sensitive technology. This creates a redundancy capacity, which protects from possible malfunction, as well as the chance to keep everything under control with just a glance. The equipment is made by Furuno and interfaces with all the other on-board devices for management and remote control. The visibility from this position is perfect, and the windows that go right up to above the helmsman’s head, which can of course be darkened when necessary, are very pleasant. The version that we tried, which was also the first 95-footer that Pearl Yachts has produced, features modern fittings in which white and black, and the contrast between them, play a fundamental role in adding shape and style. It is a modern boat, and one which is full of areas that are very nicely handled, both inside and out – where, for example, the large flybridge beckons you even in full sunlight, thanks to the mobile cover that is incorporated inside the hard top. The Pearl 95 has been designed for easy cruising, and for speeds that can be changed to moderate fuel usage, and to provide the maximum in comfort, with around 14 knots at a rotational speed of 1800 rpm and hourly usage of 342 litres, or at an average of 22.6 knots at 2200 rpm, but with 750 litres used per hour.

188

barchemagazine – Giugno-June 2019

The top speed that we reached was 26.2 knots.

We tried the version with two 16V MTU M96 engines, developing 2400 hp each, but the yard also offers two other versions, with the Caterpillar C32 of 1,925 hp, or the 2,600 hp MTU M96L. We felt that the engines we tried were very balanced.

We went out to sea in Palma de Mallorca on an autumn day, but with sun, not a lot of wind and a fairly calm sea. As we increased the revs, we saw the instruments on the automatic trim system, which do excellent work and always ensure optimal longitudinal and transversal trim. The boat makes adjustments quickly and constantly, and is easy to steer and handle, even in harbour, thanks to the effective channelling of the operating parts that are present on the flybridge and in the cockpit. The boat comes out of the water without too much effort, despite its volume and overall weight, it increases revs and picks up speed constantly and lets you sense the acceleration without ever emitting annoying vibrations. Even with the dynamic stabilising gear functioning, in this case it was the automatic ABB Track fins, the handling was balanced and didn’t have sudden changes in trim even when going through fairly high wakes. Overall, we found the boat convincing on all fronts. The only thing that we didn’t like so much was the noise level at various speeds that we found in the two stern cabins.

PEARL 95

Velocità max nodi Top speed knots

26.2

Conditions on test

PROGETTO Kelly Hoppen (Interni) • Dixon Yacht Design (esterni e architettura navale) SCAFO Lunghezza ft 29,2m • Larghezza massima 6,7m • Immersione 2m • Dislocamento a vuoto 90 ton • Dislocamento a pieno carico 100 ton • Capacità serbatoio carburante 10000 l • Capacità serbatoio acqua 1600 l MOTORE 2 MTU 16V M96 • Potenza 1790kW (2400 cv) • Numero di cilindri 16V • Alesaggio per corsa 135mm X 156mm • Cilindrata 35.700 • Regime di rotazione massimo 2400/min • Peso 4020 kg CERTIFICAZIONE RINa Classe MCA “Rules for the Classification of Pleasure Yachts 2013” PREZZO £ 5,506,000

kn

Autonomia mn Range nm

316

PROJECT Kelly Hoppern (Interiors) • Dixon Yacht Design (Exteriors and naval architecture) HULL LOA 29.2m • Maximum beam 6.7m • Draft 2m • Ligh mass displacement 90 tons • Full mass displacement 100 tons • Fuel tank volumes 10,000 l • Water tank volume 1600 l MAIN PROPULSION 2 MTU 19V M96 • Outlet mechanical power 1790kW (2400 hp) • Number of cylinders 16 V shaped • Bore & Stroke 135mm X 156mm • Total swept volume 35700 cc • Maximal rotational speed 2400/min CERTIFICATION RINa Classe MCA “Rules for the Classification of Pleasure Yachts 2013” PRICE £ 5,506,000

Rapporto peso potenza Mass outlet power

Condizioni della prova

PEARL YACHTS LTD Unit 4 St George’s Business Park - Lower Cape Warwick - CV34 5DR +44 (0) 1926 491069 sales@pearlyachts.com pearlyachts.com

kg kw

26.9

Rapporto lung./larg.

L/W

Località//Place Palma de Mallorca Mare//Sea state poco mosso//little moved Vento forza//Wind speed 1 kn Direzione//Wind Direction SW Altezza onda//Wave hight 0,10-0,50 cm Persone a bordo//Number of people on board 10 Combustibile imbarcato//Fuel volume on board 2.300 l Acqua imbarcata//Water volume on board 1.000 l Eliche//Propellers linea d’asse//In-line Motore//Main Propulsion MTU 16V M96 Stabilizzatori//Stabilizers AB Track fins

Velocità in nodi Speed in knots

Consumi lt/h

Fuel consumption l/h kn

9.50

88

12.80

250

14.00

342

16.20

450

19.00

600

22.60

750

26.20

930 1000

Giri/min speed 1/min

1600

1800

Litro miglio

2000

2200

2340 Rpm

(velocità di crociera)

l/ na mi (Cruising speed)

4.35 Engine rotational

1400

31

Velocità kn

Consumi totali l/h

Consumi litro miglio

Autonomia mn

Rumore su scala A (in plancia) dB

Boat

Total Fuel consumption

Total Fuel consumption

Range

Sound level on scale A

speed in knots

(as volume flow) l/h

(as volume hanging) l/ na mi

na mi

(at the dashboard) dB

1000

9.50

88

9.26

1079

68

1400

12.80

250

19.53

512

69

1600

14.00

342

24.43

409

71

1800

16.20

450

27.78

360

72

2000

19.00

600

31.58

316

72

2200

22.60

750

33.19

301

73

2340

26.20

930

35.50

281

75

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189

TEST

190

Engine Room

The engine room is very accurate in the layout of the systems for visual inspection and maintenance. Good soundproofing. With two Mtu 16V M96 engines of 2400 hp each we sailed at the maximum speed of 26.2 knots. Consumption at cruising speed is around 600 liters per hour.



La sala macchine è molto curata nella disposizione degli impianti per il controllo visivo e le manutenzioni. Buona l’insonorizzazione.

Con i due Mtu 16V M96 di 2400 cavalli ciascuno abbiamo navigato alla velocità massima di 26,2 nodi. Il consumo alla velocità di crociera è di circa 600 litri all’ora.

L’attrezzatura di coperta per l’ormeggio e il disormeggio è ben posizionata, proporzionata e molto curata per integrarsi con il design dell’insieme.

The deck equipment for mooring and unmooring is well positioned, proportionate and very accurate to integrate with the overall design.

It isn’t unbearable, but definitely after checking the decibels all around the boat, we were a bit surprised by this, because all in all the Pearl 95 is very quiet throughout and it is clear that a close check of vibration levels has also been implemented. The highest level we found was at around twenty knots, and that reached 85 decibels, while at the same speed in the forward cabins we were at 78 decibels.

Overall, it is a modern yacht in terms of design and technical content, which provides performance in line with the expectations of somebody who is looking for a vessel of this sort, but is particularly looking for a lot of light and a lot of room that has been intelligently handled. Pearl Yachts is definitely a yard that will address issue of large boats with increasing energy, and this can be seen from the general levels of quality, which are getting higher and higher, and from the desire to enter a very different segment with this 95-footer.

barchemagazine – Giugno-June 2019

TEST

TEST

Pensata per la famiglia Designed with families in MIND

192

barchemagazine – Giugno-June 2019

CRANCHI E 56 F EVOLUZIONE

Un diciassette metri dai tanti volumi interni e con un fly sconfinato, ma anche dalla sorprendente agilitĂ in acqua. Merito dei due Ips Volvo Penta 950 in sala macchine e, sotto la linea di galleggiamento, della bella carena firmata Aldo Cranchi A seventeen-metre boat with a lot of interior space and a particularly spacious flybridge, but which is also surprisingly agile in the water. That is thanks to the two IPS Volvo Penta 950s in the engine room, and, under the waterlines, a beautiful hull designed by Aldo Cranchi

by Luca Sordelli - photo by Andrea Muscatello

193

barchemagazine – Giugno-June 2019

TEST Sul ponte principale spicca la soluzione con la cucina a prua, in posizione rialzata e vicino alla postazione di pilotaggio.

The solution to arrange the galley raised forward near the helm station, stands out.

194

IL CRANCHI E 56 F EVOLUZIONE CHE MI ASPETTA AL CENTRO PROVE CRANCHI DI SAN GIORGIO DI NOGARO È VERAMENTE IMPONENTE. Sarà anche perché lo guardo dal basso, dalla banchina galleggiante che è pochi centimetri fuori dall’acqua, ma questo fly da poco più di 17 metri di lunghezza e 23 tonnellate di dislocamento a vuoto, mi appare ancora più grande. Sul 56 spiccano le sconfinate vetrate del main deck e le murate alte, ma anche l’hard top, che copre tutto il ponte superiore, fa la sua parte nell’aumentare la sensazione di grandezza.

Tanti volumi come sempre sono promessa di gran-

de abitabilità, sia sopra che sotto coperta, ma anche minaccia di un comportamento goffo, di poche emozioni quando si naviga. E invece, come scoprirò a breve, è esattamente l’opposto. Usciti in mare l’E 56 F Evoluzione è infatti sorprendentemente agile.

Questo perché in sala macchine la cavalleria è tanta, ci sono due IPS 950 con altrettanti D11 Volvo Penta da 725 cv, ma anche perché la carena disegnata da Aldo Cranchi è fatta per navigare veramente. Me ne accorgo subito in quanto arrivo alla velocità massima di 35 nodi con una certa facilità. Un buon dato per cominciare, tenuto conto che la barca è anche

barchemagazine – Giugno-June 2019

piuttosto carica di liquidi, ma mi piace molto anche la facilità con cui entra in planata, grazie anche agli interceptor di Humphree che, all’aumentare della velocità, pensano a tenermi giù bene il muso dell’E 56 F Evoluzione. Il picco di cabrata lo abbiamo a 1600 giri, poi man mano che aumento col gas, la barca si mette piatta e viaggiare è un piacere. Raggiungo la velocità di crociera a circa 24 nodi, a 1900 giri, e qui si ha in assoluto il miglior rendimento con i due propulsori svedesi che chiedono un tributo in termini di gasolio di solo 6,9 litri al miglio. Con questo assetto ho modo di constatare altri due aspetti che mi

CRANCHI E 56 F EVOLUZIONE

195 195

Excellent navigation skills thanks to the design of the hull by Aldo Cranchi, the exterior design is by the shipyard Research Center.

Ottime le doti di navigazione grazie al progetto della carena firmato da Aldo Cranchi, il design degli esterni è opera del Centro Studi Ricerche del cantiere.

barchemagazine – Giugno-June 2019

TEST

196

196

Sul ponte inferiore ci sono tre cabine con l’armatoriale a poppa, la Vip a prua e una terza cabina per gli ospiti con cuccette affiancate da mezza nave verso prua.

On the lower deck there are three cabins, with the owner one astern, the Vip one forward and a guest one amidships towards bow with the berths put side by side.

barchemagazine – Giugno-June 2019

sono molto piaciuti di questo Cranchi: la silenziosità e la manovrabilità. Da un lato infatti il fonometro mi mostra valori sotto alla media, sia in plancia che nella cabina dell’armatore, dall’altro appena comincio a fare un po’ di accostate e di evoluzioni “tirate”, al limite della ragionevolezza, la barca mi segue. Per tornare in porto bisogna ripercorrere il lungo canale davanti a San Giorgio di Nogaro, ed è l’occasione ideale per studiare gli interni dell’E 56 F Evoluzione, opera di Christian Grande. Spicca la particolare configurazione del ponte principale con la cucina a prua, vicina alla postazione di pilotaggio, soluzione in controtendenza rispetto alle mode attuali, che la vogliono affacciata sul pozzetto. In realtà non mi dispiace, sa di barca ancora più grande, con la zona living all’ingresso veramente molto ampia che assolve molto bene la sua funzione di tradizionale “salotto”. Mi piace anche come la cucina sia stata studiata con un grande bancone a penisola, molto funzionale e molto conviviale. Più tradizionale la distribuzione degli spazi sul ponte inferiore: tre cabine con l’armatoriale a poppa dal letto orientato per baglio, la VIP dalla pianta “a V” a prua e una terza cabina per gli ospiti con cuccette affiancate a mezza nave. Nessuna invenzione, ma tanta funzionalità e spazi da vendere. All’estrema prua, con ingresso separato, c’è anche una piccola cabina per il marinaio.

Della coperta da segnalare, infine, il garage tender nascosto sotto al prendisole di poppa, altro aspetto che fa sembrare il Cranchi E 56 F Evoluzione ancor più grande e, soprattutto, il lungo hard-top, la cui parte centrale è in tela e apribile, che regala un altro intero “piano” ben protetto dal sole a questo diciassette metri che sembra non finire mai.

CRANCHI E 56 F EVOLUZIONE

Christian Grande ha curato il design interno di questo motoryacht: eleganza, armonia e lusso non ostentato sono i tratti che lo caratterizzano.

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Christian Grande managed the interior design of this motoyacht, which is characterized by refinement, harmony and not ostentatious luxury.

barchemagazine – Giugno-June 2019

TEST

At the economic cruising speed of 24 knots, Cranchi E 56 F Evoluzione burns just 6.9 liters of fuel per mile. At the maximum torque you can nearly achieve 35 knots.

Alla velocità di crociera economica di 24 nodi, il Cranchi E 56 F Evoluzione, consuma solo 6,9 litri di gasolio al miglio.

Al massimo dei giri si sfiorano i 35 nodi.

THE CRANCHI E 56 F EVOLUZIONE THAT WAS WAITING FOR ME AT THE CRANCHI TEST CENTRE IN SAN GIORGIO DI NOGARO WAS TRULY IMPOSING. That was in part because I was looking at it from the floating dock that was just a few centimetres out of the water, but this flybridge boat of just over 17 metres and with an unladen displacement of 23 tonnes, looks still larger to me. I feel very small, but even the 60 Fly moored alongside, which is a fair bit longer, seems to be smaller. What stands out on the 56 are the very large windows of the main deck and the high gunwales, but the hard top, which covers the entire upper deck, also plays its part in increasing the feeling of size. As always, all these areas are a promise of great liveability both above and below decks, but also the threat of handling awkwardly, and a lack of excitement when you are under way.

But actually, as I was about to find out, it was exactly the opposite. Once we were out at sea, the E 56 F Evoluzione was surprisingly agile. That is because there is really a lot of horsepower in the engine room, which has two IPS 950s with two D11 Volvo Penta 725 hps, but it is also because the hull designed by Aldo Cranchi is made to sail. I noticed that immediately as we easily got to the top speed of 35 knots. That is a good piece of news to start with, if we bear in mind that the boat was also fairly full of liquid, but I also really liked the ease with which it starts planing, thanks to the Humphree

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barchemagazine – Giugno-June 2019

interceptors that ensure that the bow of the E 56 F Evoluzione keeps down as the speed increases.

The highest it got was at 1600 rpm, then – as we gradually opened up the gas – the boat levelled off and travelling becomes a pleasure. I got to the cruising speed at around 24 knots, at 1900 rpm, and here you get absolutely the best out of the two Swedish engines that only ask for 6.9 litres a mile back in terms of fuel consumption. With the trim set like that I was able to see two other things that I really liked about this Cranchi: how silent it is, and how easy to manoeuvre it is. While the sound metre showed me below-average readings, both at the helm and in the master cabin, at the same time just as soon as I start to move around a bit and accelerate into some tighter turns, ones that are not entirely sensible, the boat follows me. I have to say that it was really a pleasure to have this fly-bridge boat in my hand, which looks like a Neapolitan mastiff but can be as agile as a greyhound.

To get back into the harbour we had to go along the long canal in front of San Giorgio di Nogaro, which was a perfect opportunity to look at the interiors of the E 56 F Evoluzione, the work of Christian Grande.

What stands out is the unusual configuration of the main deck, with the kitchen in the bows, close to the steering position, which is a solution that goes against current fashion, which prefers to have the kitchen looking onto the cockpit. Actually, I don’t dislike it, it feels like it is part of an even larger boat,

CRANCHI E 56 F EVOLUZIONE

Velocità max nodi Top speed knots

34.9

Conditions on test

PROGETTO: Ufficio Tecnico del Cantiere • Christian Grande (Design) • Aldo Cranchi (Architettura navale) SCAFO Lunghezza ft 17,2m • Lunghezza scafo 15,3m • Larghezza massima 4,85m • Immersione 1m • Dislocamento vuoto 23.300 kg • Capacità serbatoio carburante 1850 l • Capacità serbatoio acqua 520 l MOTORE 2 - Volvo Penta IPS - D11-950 • Potenza 533 kW/725 hp • Numero di cilindri 6 • Alesaggio per corsa 123mm x152mm • Cilindrata 10,84 l • Rapporto di riduzione 1.70:1 • Regime di rotazione massimo 2500/min • Peso 1.800 kg CERTIFICAZIONE CE Categoria B 14 PREZZO 1.020.230 Euro Iva esclusa

kn

Autonomia mn Range nm

265

PROJECT Shipyard technical department • Christian Grande (Design) • Aldo Cranchi (Naval architecture) HULL LOA 17.2m • Length 15.3m • Maximum beam 4.85m • Draft 1m • Ligh mass displacement 23,000 kg • Fuel tank volumes 1850 l • Water tank volume 520 l MAIN PROPULSION 2 - Volvo Penta IPS - D11-950 • Outlet mechanical power 533 kW/725 hp • Number of Cylinders 6 • Bore & Stroke 123mm x152mm • Total swept volume 10.84 l • Compression ratio 1.70:1 • Maximal rotational speed 2500/min • Weight 1800 kg CERTIFICATION EC Category B 14 PRICE 1,020,230€ (Excl.VAT)

Rapporto peso potenza Mass outlet power

Condizioni della prova

CANTIERE NAUTICO CRANCHI S.p.A Via Nazionale, 1319 I-23010 Piantedo (SO) T +39 0342 683 359 sales@cranchi.it www.cranchi.com

kg kw

21.8

Rapporto lung./larg.

Località//Place San Giorgio di Nogaro Mare//Sea state calmo//calm Vento forza//Wind speed 5 kn Direzione//Wind Direction NE Altezza onda//Wave hight 0 cm Persone a bordo//Number of people on board 5 Combustibile imbarcato//Fuel volume on board 50% Acqua imbarcata//Water volume on board 60% Eliche//Propellers P5 Motore//Main propulsion 2 x Volvo Penta D 11 950 Stabilizzatori//Stabilizers Interceptor Humphree

Velocità in nodi Speed in knots

Consumi lt/h

Fuel consumption l/h kn

8.7

33

11.2

97

13.8

123

20.6

148

24.7

172

28.6

210

32.1

269

34.9

287 1000

speed 1/min 1000

2200 2400

2550

Rpm

(velocità di crociera)

l/ na mi (Cruising speed)

3.54 Giri/min

1800 2000

Litro miglio

L/W

Engine rotational

1400 1600

6.9

Velocità minima di planata 13,3 nodi a 1.500 giri Minimum gliding speed 13.3 knots at 1500/min

Velocità kn

Consumi totali l/h

Consumi litro miglio

Autonomia mn

Rumore su scala A (in plancia) dB

Boat

Total Fuel consumption

Total Fuel consumption

Range

Sound level on scale A

speed in knots

(as volume flow) l/h

(as volume hanging) l/ na mi

na mi

(at the dashboard) dB

8.7

33

3.79

488

64

1400

11.2

97

8.66

213

66

1600

13.8

123

8.91

207

69

1800

20.6

148

7.18

257

73

2000

24.7

172

6.96

265

77

2200

28.6

210

7.34

252

78

2400

32.1

269

8.38

222

79

2550

34.9

287

8.22

225

80

barchemagazine – Giugno-June 2019

199

TEST

Engine Room

Con i due Volvo Penta Ips 950, la barca raggiunge una velocità massima di 34,9 nodi.

Il consumo totale a 25 nodi è di circa 180 litri all’ora. Il Cranchi E56,grazie all’adozione delle trasmissioni Ips, offre all’armatore bassi consumi, comfort acustico e una grande facilità di manovra.

Thanks to 2 Volvo Penta Ips 950, the boat reaches the maximum speed of 34.9 kn. The overall consumption at 25 knots is of about 180 l/h.

The E56, thanks to the use of the Ips transmissions, offers the owner low consumptions, noise comfort and very easy manoeuvring.



200

La carena consente di navigare confortevolmente anche con mare formato.

The hull allows you to sail comfortably even in rough seas.

with a really large living area at the entrance that very nicely fulfils its role as a traditional “lounge”.

I also like how the galley has been designed with a large counter extending into the room: it is both very functional and very convivial. The distribution of areas on the lower deck is more traditional: there are three cabins with the owner’s in the stern, with the bed placed along the beam, the V-shaped VIP cabin in the bow and a third guest cabin with twin beds midships. There aren’t any inventions, but it is all very functional and there is oodles of room. Right in the bows, with a separate entrance, there is also a small cabin for the sailor.

As to the deck, it is worth noting the tender garage that is hidden under the stern sun area, another detail that makes the Cranchi E 56 F Evoluzione seem larger than it is, and then, above all, the long hard-top, the central part of which is made from fabric and can be opened, which gives a whole new “floor” that is well protected from the sun to this seventeen-metre that never seems to end.

barchemagazine – Giugno-June 2019

TEST

TEST

Una CARENA

equilibrata

A balanced HULL

202

barchemagazine – Giugno-June 2019

SEALINE C430

Tre cabine, due bagni e una dinette molto aperta.

Il tutto poggiato su una carena molto efficiente, anche con una motorizzazione contenuta Three cabins, two bathrooms and a very open dinette.

All of this on a very efficient hull, even with a smaller power unit

by Niccolò Volpati - photo by Andrea Muscatello

203

barchemagazine – Giugno-June 2019

TEST

204

The large volumes available meant that there can be a layout with three cabins and two bathrooms.

The dinette, with a lot of windows, some of which can be opened, is a space that merges with the areas on deck.

I grandi volumi a disposizione hanno consentito un layout con tre cabine e due bagni.

La dinette con tante vetrate, alcune delle quali apribili, è un ambiente in continuità con gli spazi della coperta.

LA CARENA È OPERA DI BILL DIXON. Non è la prima che realizza per Sealine, la collaborazione tra cantiere e progettista è infatti un segno distintivo del nuovo corso “tedesco” dell’azienda. Ed è anche sinonimo di qualità. Non ricordo infatti di aver provato carene disegnate da Bill Dixon che non mi abbiano convinto, ma quella del C430 non mi ha lasciato proprio dubbi. Il mare a Sanremo non era molto impegnativo, ma nemmeno liscio come un olio. C’era un po’ di onda lunga, non troppa, rimasta dai giorni precedenti. Quel tanto che basta per far delfinare gli scafi che hanno un assetto non particolarmente riuscito. Ma non è capitato mai durante il test, nemmeno se acceleravo e prendevo l’onda di prua. Senza usare flap, senza particolari attese per correggere l’assetto, la barca naviga sempre in modo corretto. Anzi, quando provo ad alzare o abbassare i flap non noto particolari differenze. È come se non ne avessi proprio bisogno. Ha già un suo equilibrio e non necessita di correzioni. Con un mare più formato possono comunque tornare utili,

ma in queste condizioni no. Il passaggio sull’onda non è l’unica caratteristica positiva di questa carena. È anche molto efficiente. In sala macchine ci sono gli IPS 500 con una coppia di D6 della Volvo da 370 cv ciascuno. Volendo si può scendere, optando per gli IPS 400 o salire con gli IPS 600. Con i nostri 740 cavalli a disposizione il risultato è più che positivo. Alla massima velocità abbiamo superato i trenta nodi e la potenza contenuta permette anche di avere un consumo moderato. Con la manetta del gas tutta abbassata si superano i 150 litri/ora totali, che non è un valore elevato, ma ciò che sorprende è il consumo al minimo di planata: solo 61 litri/ora.

La bontà della carena di Bill Dixon è espressa anche da altri valori. Per prima cosa i litri necessari per percorrere un miglio marino. Non si superano mai i cinque e, addirittura, con un’andatura di crociera più sostenuta del minimo di planata, l’efficienza migliora perfino di qualche decimale. Efficienza che si nota anche nell’accelerazione e nella facilità che ha lo scafo ad uscire dall’acqua. Con due motori non

barchemagazine – Giugno-June 2019

troppo potenti, mi sarei aspettato che la planata si fosse raggiunta non proprio a fine corsa, ma quasi.

E invece non è così. Bastano poco più di dieci nodi e 2250 giri per planare. E qui si aggiunge anche la seconda conseguenza positiva: il rumore. Anzi, sarebbe meglio dire la silenziosità. I dati che registro con il fonometro sono decisamente sorprendenti. È vero che gli IPS prevedono una collocazione dei propulsori più distante sia dalla plancia, sia dalla cabina armatoriale, che è stata collocata a prua.

Ma, in ogni caso, sessanta e pochi più decibel a tutte le andature di crociera sono un valore che di solito si riscontra su un mega yacht dislocante. Anche alla massima velocità, il fonometro non arriva ai 70 dBA. E nella cabina di prua, a parte proprio quanto si spinge la manetta fino in fondo, il rumore più forte che si avverte è quello delle onde sullo scafo più che quello dei motori. Merito anche di una coibentazione molto ben riuscita. Maneggevolezza, facilità di conduzione e di manovra si danno per scontate. Le due eliche traenti degli IPS

SEALINE C430

205 205

Il Sealine C430 è un motoryacht moderno tanto nelle scelte formali quanto nei contenuti tecnologici, che offre una combinazione di prestazioni, facilità di gestione e comfort.

The Sealine C430 is a modern motor yacht, both in terms of layout design and in technological contents, able to offer a combination of performance, ease of handling and comfort.

si comportano così come ci si aspetta da queste trasmissioni. L’unica cosa che non mi ha proprio convinto è l’ergonomia della plancia. La manetta è collocata a sinistra del volante. Non è molto pratico e ci si deve fare l’abitudine per non correre il rischio di incrociare le mani, soprattutto quando si manovra in porto. Inoltre la seduta per pilota e copilota è troppo distante e viene naturale appoggiarsi solo sul bordo della seduta, ma non è una posizione molto comoda, soprattutto durante le lunghe navigazioni. Per il resto, gli interni, curati da Andrea Zambonini, sono molto convincenti. L’area notte ha volumi importanti. Abbiamo provato la versione di C430 con tre cabine, una armatoriale a prua, una Vip e una con letti singoli più a centro barca. I bagni sono due ed entrambi con box doccia. In tutti questi locali non si soffre di claustrofobia. È stato fatto un ottimo lavoro per guadagnare centimetri senza mai dare la sensazione di trovarsi in un ambiente angusto. Il ponte principale, invece, si caratterizza per le vetrate a 360° e la collocazione della cucina

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TEST

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Gli interni, curati da Andrea Zambonini, sono molto convincenti.

L’area notte ha volumi importanti.

The interiors designed by Andrea Zambonini, are very convincing.

The sleeping area features large rooms.

in prossimità del pozzetto. La dinette si può anche “aprire” in tutte le sue pareti. Lo si fa verso l’alto con l’hard top scorrevole, verso poppa con il portellone che dà sul pozzetto e il finestrone basculante della cucina e, perfino, lateralmente, visto che c’è una porta scorrevole che permette l’accesso diretto dalla postazione del timoniere sul passavanti di dritta. Una volta tutta aperta, la sensazione è davvero quella di un unico ambiente tra dinette e pozzetto.

Il pozzetto inoltre è dotato di soft top scorrevole con comando elettrico che permette di ripararsi dal sole mentre ci si trova al tavolo da pranzo o seduti sul divanetto di poppa con pochissimo sforzo e in pochi secondi. Della coperta mi è piaciuta anche l’asimmetria dei due passavanti che permette di avere una dinette più larga. Il passavanti a dritta, infatti, misura 30cm di larghezza ed è facile da percorre e, inoltre, ospita la porta scorrevole che dà accesso alla plancia. Quello di sinistra, invece, misura solo 19cm ed è pensato per quando ci si trova all’ormeggio in porto.

THE HULL IS THE WORK OF BILL DIXON. It isn’t the first he has designed for Sealine, the partnership between the yard and the designer is in fact a distinctive sign of the new “German” path that the company has taken. And it is also a synonym of quality. I can’t remember ever having tried out a hull designed by Bill Dixon that I didn’t find convincing, but the C430’s left me no in no doubt at all. It wasn’t a particularly difficult sea at Sanremo, but neither was it oily smooth. There were a few long waves from the previous days, but not a lot. Just enough to make boats that don’t have a particularly

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SEALINE C430

Un buon esempio di come si possa fare una vera barca da crociera dai buoni numeri e che navighi bene, ma senza esagerare con i cavalli in sala macchine.

Interni sfruttati al meglio per ogni centimetro utile.

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A good example of how to build a boat with both good performance and seakeeping, without exceeding with the power of the engines.

The interiors layout has taken advantage of every centimetre available.

barchemagazine – Giugno-June 2019

TEST

The deck is comfortable and functional, not least because of the asymmetrical gangways that mean you can easily move from stern to bow, and to the cockpit soft top, which is designed to create shade in just a few seconds.

La coperta è comoda e funzionale anche grazie ai passavanti asimmetrici che permettono di muoversi facilmente da poppa e prua e al soft top del pozzetto progettato per avere ombra in pochi secondi.

good trim start proposing. But that didn’t happen once during the test, not even when I accelerated and took the wave right on the bow. Without using flaps, without doing anything in particular to correct the trim, the boat always moved as it should do.

And indeed, when I tried to raise or lower the flaps, I didn’t notice any significant change. It was as if I didn’t actually need them. The boat has its balance and doesn’t need correcting. They may be useful in a heavier sea, but not in these conditions. The way it goes through the waves isn’t the only positive feature of this hull. It is also very efficient. In the engine room there are IPS 500s with a pair of Volvo D6s producing 370 hp each. If you want, you can lower that output, and go for IPS 400s, or increase it with IPS 600s. With 740 hp available, the result was more than positive. We did over thirty knots top speed, and the limited power output meant we could also get good fuel consumption figures.

With the throttle right open, we used over 150 litres an hour in total, which is not a large amount, but what is surprising is what it uses at minimum planning speed: just 61 litres an hour. The worth of Bill Dixon’s hull is also reflected by other figures.

First off, the number of litres needed to cover a nautical mile. You never go over five and even, with a cruising speed that is above minimum planning speed, efficiency even improves by a small fraction.

That is an efficiency that you can also see in its acceleration, and in the ease with which the hull

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rises out of the water. With two engines that aren’t especially powerful, I would have expected that we would have started planning not quite at full revs, but nearly. But it wasn’t like that. We only needed just over ten knots and 2,250 rpm to glide. And it is here that we can also add the second positive consequence: noise levels. Actually, it would be better to talk about levels of silence. The figures coming from the sound meter were surprising. It is true that using IPS means that the propellers are located further both from the steering position and from the owner cabin, which has been placed in the bows. In any case, sixty and a bit decibels at all cruising levels is a figure that you normally only find on displacement-type mega yachts. Even at top speed, the sound meter doesn’t reach 70 decibels. And in the bow cabin, except when you actually open the throttle right up, the loudest noise you hear is the waves on the hull rather than the engines. That is also because of a very efficient insulation. Good handling and manoeuvrability and being easy to steer are things you take for granted.

The two forward drive IPS propellers handle as you would expect them to with this kind of transmission.

The one thing that didn’t actually convince me is the ergonomics of the control panel. The throttle is located to the left of the wheel. That isn’t very practical and you have to get used to it so as not to run the risk of crossing your hands over, especially when manoeuvring in harbour. Furthermore, the

SEALINE C430

Velocità max nodi Top speed knots

kn

Range nm

223

Rapporto peso kg kw

Speed in knots

Consumi lt/h

Fuel consumption l/h kn

6.0

8.1

8.5

19 47

9.9 min di planata//Min to glide

10.8

PROJECT: Bill Dixon (hull and superstructure), Andrea Zambonini (interiors) HULL: LOA 13.55m • Length 11.73m • Maximum beam 4.20m • Draft 1.07m • Light displacement 13,420 kg • Fuel tank volume 1100 l • Water tank volume 450 l MAIN PROPULSION: IPS 500 with 2xVolvo Penta D6-370 • 4 Stroke • Outlet mechanical power 272 kW (370 hp) • 6 Cylinders • Bore & Stroke 103mm x110mm • Compression ratio 17.5:1 • Swept volume 5,5 l • Maximal rotational speed 3.500/min • Weight 770 kg EC CERTIFICATION: CAT B /12 PRICE: 399,950 € as standard Excl.VAT

Rapporto lung./larg.

L/W ratio

3.2

61

14.0

80

20.7

101

28.1

141 158

30.2 1000

24

3600

Velocità in nodi

PROGETTO: Bill Dixon (scafo e coperta), Andrea Zambonini (interni) SCAFO: Lunghezza fuori tutto 13,55m • Lunghezza scafo 11,73m • Larghezza massima 4,20m • Pescaggio 1,07m • Dislocamento a secco 13.420 kg • Serbatoio carburante 1100 l • Serbatoio acqua 450 l MOTORI: IPS 500 con 2xVolvo Penta D6-370 • Ciclo operativo 4 tempi • Potenza 272 kW (370 cv) • 6 cilindri • Alesaggio per corsa 103mm x110mm • Rapporto di compressione 17.5:1 • Cilindrata 5,5 l • Regime di rotazione massimo 3.500/min • Peso 770 kg CERTIFICAZIONE CE: Cat. B per 12 persone PREZZO: 399.950 €, Iva esclusa (versione standard)

Autonomia mn

Giri/min Engine rotational speed 1/min 1000 1500 2000 2250 2500 3000 3500

Conditions on test

Località//Place Sanremo (IM) Mare//Sea state Poco mosso//Little moved Onda//Wave 30 cm Persone a bordo//People on board 3 Carburante imbarcato//Fuel volume on board 300 l Acqua imbarcata//Water volume on board 0

Dealer Blu Service Srl Via del Castillo 17, Portosole I-18038 Sanremo T. +39 0184 524288 info@bluserviceitalia.com www.bluserviceitalia.com

30.2

potenza Mass outlet power

Condizioni della prova

SEALINE Ladebower Chausee 11 D-17493 Greifswald www.sealine.com

1500

2000

2250

2500

3000

3500

3600 Rpm

Da zero a planata in 9 secondi Gliding time of 9s from 0 to glide Da zero alla velocità massima in 24 secondi Gliding time of 24s for a speed change from 0 to 30.2 knots (maximum speed)

Litro miglio

(velocità di crociera)

l/ na mi (Cruising speed)

4.8

Velocità kn Boat speed in knots 6.0 8.5 9.9 10.8 14.0 20.7 28.1

Consumi totali l/h Total Fuel consumption (as volume flow) l/h 8.1 19 47 61 80 101 141

Consumi litro miglio Total Fuel consumption (as volume hanging) l/ na mi 1.3 2.2 4.7 5.6 5.7 4.8 5.0

Autonomia mn Range na mi 814 492 231 194 192 223 219

Rumore su scala A (in plancia) dB Sound level on scale A (at the dashboard) dB 54 57 61 65 65 66 68

30.2

158

5.2

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TEST

Engine Room

Con i due Volvo Penta Ips 500 di 740 cavalli complessivi abbiamo navigato ad una velocità massima di oltre 30 nodi. Con la manetta del gas tutta abbassata si superano i 150 litri/ora totali, che non è un valore elevato, ma ciò che sorprende è il consumo al minimo di planata che abbiamo registrato: solo 61 litri/ora.

With two Volvo Penta IPS 500s producing a total of 740 horsepower, we reached a top speed of over 30 knots. With the throttle right open, we used over 150 litres an hour in total, which is not a large amount, but what is surprising is what it uses at minimum planning speed: we have registered just 61 litres an hour.



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La circolazione a bordo è molto facile, grazie ai due passavanti ben protetti.

Thanks to two well protected sidedecks, it’s very easy to move around on board.

seats for the helmsman and his assistant are too far from the control panel, and it becomes natural to just lean against the edge of the seat, but that isn’t a very comfortable position, especially during long trips. As to everything else, the interiors designed

by Andrea Zambonini, are very convincing. The cabin area is decidedly large. We tried out the threecabin version of the C430, with the owner cabin in the bows, and a VIP cabin and one with twin beds located amidships. There are two bathrooms, both with showers. You don’t feel any claustrophobia in these rooms. Some great work has been done to win a few extra centimetres without ever giving the feeling of being in a tight space. The main deck, however, is recognisable because of its 360-degree windows and the location of the kitchen close to the cockpit. All of the dinette walls can also be opened up. And you can do it upwards, with the sliding hard top, towards the stern with the door

barchemagazine – Giugno-June 2019

that gives onto the cockpit and the large swinging galley window and even laterally, given that there is a sliding door that gives direct access from the helmsman’s seat to the starboard gangway. Once everything has been opened up, the feeling it gives is really of having a single area including the dinette and the cockpit. The cockpit is also fitted with an electronically-operated sliding soft top that means you can take shelter from the sun while you are at the lunch table, or sitting on the stern sofa: it doesn’t take much effort at all and it only requires a few seconds. On the deck I also liked the asymmetry of the two gangways, which mean you can have a wider dinette. The starboard gangway is 30cm across and is easy to walk through; it also houses the sliding door that gives access to the steering area. Whereas the one on the port side is only 19cm wide and is designed for when you are moored in harbour.

TEST

TEST

Multi-UTILITY

Sport Yacht Concept di Luca Santella, architettura navale di Lou Codega e design di Zuccon International Project per questa entry level della gamma Bluegame The concept for this entry-level boat in the Bluegame range came from Luca Santella, with naval architecture by Lou Codega and design from Zuccon International Project 212

by Antoine Berteloot - photos Jérôme Kélagopian, Michel Luizet, DR - Neptune Yachting Moteur

barchemagazine – Giugno-June 2019

BLUEGAME BLUEGAME BG BG 42 42

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TEST TEST

214

IL PRIMO BLUEGAME AD ESSERE COSTRUITO È STATO IL BG 47 NEL 2005, progettato da Luca Santella e Lou Codega per le linee d’acqua. Questa barca, che mostrava uno scafo potente, un piano di coperta progettato per la vita all’aperto e alcuni servizi confortevoli, aveva anche una finitura notevole, ma soprattutto predicava un genere adesso molto popolare, quello delle grandi aperture vivibili, declinato oggi da molti altri cantieri nautici. I progettisti non si sono sbagliati poiché di quel BG 47 sono state vendute 38 unità. A questo modello sono seguiti il BG 60 nel 2009 e il BG 40 nel 2011.

Durante la crisi economica, che stava per spazzare

via la nautica europea, il marchio non è sfuggito a questo vero e proprio maremoto fino all’acquisto, lo scorso anno, da parte di Sanlorenzo. Supportato da questo gruppo importante, Bluegame ha rilanciato la sua produzione con due nuovi modelli, il BG 42 e il BG 62 (vedi test su Barche di Aprile).

Il concetto di grande open vivibile rimane il punto di partenza, ma questa nuova versione del BG 40 è stata rivisitata dalla matita felice della Zuccon International Project. L’architettura navale, firmata da Lou Codega, un maestro nel campo, non è cambiata. Mantiene la sua forte vocazione marina con una linea di cavallino rovesciata. La V profonda

barchemagazine – Giugno-June 2019

della forma di carena consente di affrontare le onde più impegnative in totale sicurezza, fende il mare mantenendo il ponte asciutto e la sua particolare geometria consente una rapida planata. Il piano di coperta ha un disegno originale e ospita una dinette formata da una zona protetta dove c’è una panca a forma di U attorno ad un tavolo (flessibile), una cucina laterale, nascosta sotto un piano, e l’accesso al prendisole posto sopra il blocco motore. Il pozzetto e la console sono integrati nella tuga. Qui lo spazio è protetto da un parabrezza rovesciato e avvolgente su cui poggia l’hard-top che si estende sopra il soggiorno. Il top è realizzato in carbonio;

BLUEGAME BG 42

The design and style are the work of Zuccon International Project, which has given the interior design a luxurious, modern feel. The subtle colours used for the furnishings create a highly relaxing atmosphere. A lot of attention has been paid to details throughout the boat.

Il design e lo stile sono firmati da Zuccon International Project che ha apportato un’idea lussuosa e moderna all’interior design.

I toni delicati degli arredi rendono l’atmosfera molto rilassante.

Particolarmente curati i dettagli di ogni singolo elemento.

215

Una scaletta, con ampi gradini in teak, conduce alla dinette con un divano a U e un tavolo che può trasformarsi in un letto supplementare.

A ledder with large teak steps leads to the dinette, with a U-shaped sofa and a table that can also be converted into an extra bed.

barchemagazine – Giugno-June 2019

TEST

216

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The full-beam master cabin is located in the frame-floor at amidships. The dinette at the bow can be converted into a double bed.

La cabina armatoriale, disposta per madiere, occupa tutto il baglio a centro nave. La dinette di prua si può trasformare in letto matrimoniale.

barchemagazine – Giugno-June 2019

unisce leggerezza, rigidità ed eleganza con i suoi montanti laterali pieni e inclinati. Vi si accede tramite due scale. Le tre zone prendisole del BG 42, poste a poppa, sull’hard top e a prua, indicano chiaramente la vocazione della barca, ma dobbiamo anche menzionare la piattaforma idraulica di poppa in grado di alare e varare un tender di 2,70 metri. A bordo, i movimenti su tutto il ponte di coperta sono facili e sicuri, protetti da generose murate dotate di tientibene in ogni punto della barca. Uno dei punti di forza di tutti i Bluegame, fin dalle prime barche costruite, è stata l’attenzione ai dettagli e le finiture, realizzate con materiali di grande qualità, rendono questo SUV, Sport Utility Vessel, un vero e proprio mezzo di alta gamma. Il teak veste l’intera superficie del ponte, così come il pavimento degli arredi interni. Dal pozzetto, una scaletta con ampi gradini conduce al soggiorno composto da un divano a forma di U con un tavolo che può costituire la base per trasformarsi in un letto supplementare.

La cabina principale a mezza nave verso poppa, ha un letto matrimoniale trasversale, ripostigli vari e un armadio. Al centro c’è il bagno che separa i due spazi. È dotato di un wc elettrico, un lavandino e un box doccia indipendente con una parete in vetro. Zuccon International Project ha scelto il teak biondo e satinato per il pavimento e per le pareti esterne del bagno. Gli arredi imbottiti sono bianchi e le pareti sono laccate in grigio chiaro, dando al tutto un’atmosfera contemporanea e rilassante. Architetti e designer hanno anche lavorato sull’illuminazione naturale: lucernari sul tetto della tuga, due oblò laterali e altri due sul rivestimento per la cabina di poppa. Dal punto di vista propulsivo, il BG 42 utilizza il sistema Volvo Penta IPS 600. È una scelta saggia, ben adattata a questo potente scafo, che si

BLUEGAME BG 42

Velocità max nodi Top speed knots

35

Condizioni della prova

BLUEGAME VIA MARINA DI LEVANTE 12 I-55049 VIAREGGIO ITALY Tel. +39 0584 395 334 info@bluegame.it www.bluegame.it

Conditions on test

PROGETTO Concept Luca Santella • Design Zuccon International Project • Architettura Navale Lou Codega SCAFO Lunghezza fuori tutto 12,98m • Baglio massimo 4.37m • Immersione 1.20m • Dislocamento a vuoto 11.5 t • Serbatoio combustibile 1400 l • Serbatoio acqua 360 l • Costruzione in composito • Cabine 2 • Cuccette 4 MOTORIZZAZIONE 2 x IPS VOLVO 600 • Power 2 x 435 HP • Velocità massima 35 nodi +/- 5% • Velocità di crociera 27 nodi +/- 5% • Numero max passeggeri 14 CERTIFICAZIONE CE CAT B PREZZO base con IPS 600 Euro 650.000 iva esclusa

kn

Autonomia mn Range nm

290

Località//Place Cannes Mare//Sea state Calmo /Calm Vento forza//Wind speed 5 kn Direzione//Wind Direction E Altezza onda//Wave hight 0.5 m Persone a bordo//Number of people on board 3 Combustibile imbarcato//Fuel volume on board 50% Acqua imbarcata//Water volume on board 90% Motore//Main Propulsion 2 IPS Volvo Penta 600

Velocità in nodi Speed in knots

Consumi lt/h

Fuel consumption l/h kn

Rapporto peso potenza Mass outlet power

kg kw

13.7

PROJECT Concept Luca Santella • Design Zuccon International Project • Naval Architecture Lou Codega HULL Length Overall 12.98m • Maximum Beam 4.37m • Draft 1.20m • Light mass Displacement 11,5 tonnes • Fuel tank volume 1400 l • Water tank volume 360 l • Composite material • 2 cabins • 4 berths MAIN PROPULSION 2 x IPS VOLVO 600 • Power 2 x 435 HP • Maximum speed 35knots +/5% • Cruising speed 27 knots +/- 5% • Maximum people on board 14 EC CERTIFICATION CAT B PRICE 650,000 € Excl.VAT as standard with IPS 600

4

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1000

1500

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Litro miglio

L/W

Giri/min Engine rotational

12

3000

3200 3600

speed 1/min 1000

Velocità kn

Consumi totali l/h

Consumi litro miglio

Autonomia mn

Boat

Total Fuel consumption

Total Fuel consumption

Range

speed in knots

(as volume flow) l/h

(as volume hanging) l/ na mi

na mi

4

2.8

0.7

1600

1500

9.1

22

2.5

450

2000

13.4

50

3.8

300

2400

18.8

72

3.9

290

2800

24.2

101

4.2

266

3000

27

112

4.0

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127

4.3

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3600

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170

4.9

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barchemagazine – Giugno-June 2019

Rpm

(velocità di crociera)

4.0

2.9 Weight

2800

l/ na mi (Cruising speed)

Rapporto lung./larg.

Peso

2400

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TEST concede ben 35 nodi a tutta velocità. Oltre all’IPS, troviamo tutti i software Volvo con comandi elettrici, joystick e ancoraggio elettronico (opzionale).

La sala macchine, molto ben isolata, è facilmente accessibile sollevando il pannello posteriore del solarium azionato da due martinetti. Lo spazio è sufficiente sia per gli IPS che per un generatore e uno stabilizzatore giroscopico che sono disponibili come opzione. In navigazione, il comportamento del BG 42 è perfetto, stabile, potente, morbido.

Luca Santella ha dichiarato: «La terza barca della serie si è presa tutte le esperienze e miglioramenti dei primi due modelli ed è secondo me una sintesi eccezionale del concept del walkaround con cabine, portato alla sua dimensione minima. Ottima carena, non ti aspetti un comfort di navigazione così elevato su di un 40’, asciutta all’inverosimile con il bordo libero alto ed il flir accentuato della zona prodiera. Tanti dettagli sono stati sviluppati al massimo, dalla ergonomia della dinette esterna al raggio interno ed altezza del walkaround che ti invita alla seduta lungo tutto il suo perimetro, le dimensioni ed accessibilità della sala macchine, la generosa plancetta di poppa ed ora anche gli interni che hanno privilegiato l’abitabilità della cabina armatoriale e del bagno. Tutto questo unito ad una performance incredibile in termini di consumi, autonomia e prestazioni».

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Luca Santella

Luca Santella, campione di vela e architetto navale, è il fondatore del cantiere Bluegame, oggi il marchio è di proprietà del cantiere nautico Sanlorenzo.

L’avventura di Bluegame è iniziata nel 2005 con Carlo Bonomi che gli propose una partnership per sviluppare una nuova gamma basata sul BG 47. Luca Santella è un regatante di alto livello.

Membro della squadra velica italiana dal 1978 al 1994, ha partecipato ai Giochi Olimpici di Seoul nel 1988 e a quelli di Barcellona nel 1992.

Ha conquistato dieci titoli nazionali, tre podi europei e due mondiali.

Luca Santella, champion yachtsman and naval architect, is the founder of the Bluegame shipyard, now owned by Sanlorenzo. The Bluegame adventure began in 2005, when Carlo Bonomi suggested working together to develop a new range based on the BG 47. Santella is also a top-level yachtsman. A member of the Italian sailing team from 1978 to 1994, he competed in the Olympic Games in Seoul in 1988 and Barcelona in 1992. He won ten Italian titles, three European championships and two world titles.

barchemagazine.com barchemagazine – Giugno-June – Giugno-June 2019 2019

THE FIRST BLUEGAME BUILT WAS THE 2005 BG 47, designed by Luca Santella and with waterlines

by Lou Codega. This boat, with a powerful hull, a deck plan designed for life outdoors and various mod cons, also had a great finish, but above all it pre-empted a style that is now very popular and copied by many other shipyards, with large, liveable open spaces. The designers clearly knew what they were doing, because a total of 38 of the BG 47 were sold. This model was followed by the BG 60 in 2009 and the BG 40 in 2011. The brand did not give up during the financial crisis, which threatened to wipe out European boatbuilding altogether, and it was eventually bought last year by Sanlorenzo.

With the backing of this major group, Bluegame has gone back into production with two new models, the BG 42 and BG 62 (see our test in April’s edition of Barche). The large, open and liveable concept remains the starting point for the design, but this new version of the BG 40 was given an inspired makeover by Zuccon International Project. The naval architecture by Lou Codega, a leading figure in the field, remains unchanged. The boat’s clear vocation for life at sea, with its downward-sloping sheerline, remains fully intact. The deep V hull allows it to tackle the most demanding waves in complete safety, ploughing through the sea without the deck getting wet, and coasting quickly thanks to its unique design.

TEST

220



Grazie a una carena con V profonda e a due motori turbodiesel Volvo Penta di 435 cavalli ciascuno con trasmissioni Ips 600, il Bluegame 42 naviga alla velocità massima di oltre 35 nodi.

Thanks to a deep V hull and two 435 hp turbodiesel Volvo Penta engines with IPS 600 transmission, the Bluegame 42 can reach a maximum speed of over 35 knots. barchemagazine – Giugno-June 2019

The deck plan has an original layout, and includes a dinette comprising a sheltered area with a U-shaped bench around a (fold-down) table, a galley at the side hidden under a countertop, and access to the sundeck above the engine block. The cockpit and console are integrated into the deck house. Here the space is protected by a sloping, wraparound windshield, with the hardtop resting on top and extending across above the living room. The top is made of carbon fibre, combining lightness, rigidity and elegance with solid, sloping uprights at the sides, and accessed via two staircases. The three sunbathing areas on the BG 42, at the stern, on the hardtop and at the bow, give a clear indication of the intended use of the boat, but the hydraulic platform at the stern is also worth a mention – it can haul and launch a 2.7 m tender. On board, the entire main deck is easy and safe to get around, protected by large topsides and with handrails all around the boat. One of the strong points of all the Bluegame boats, including the earliest models, is their attention to detail and their finishes made with high-quality materials, which makes this Sport Utility Vessel (SUV) a truly high-end craft.

The entire surface of the deck is covered in teak, as is the floor inside. A wide ladder leads from the cockpit to the living space, which comprises a U-shaped sofa and a table that can also be converted into an extra bed. The main cabin is amidships, towards the stern, with a transverse double bed, various storage areas and a wardrobe. A bathroom at the centre separates the two spaces, and contains an electric toilet, a sink and a separate shower cubicle with a glass partition. Zuccon International Project has chosen blonde teak with a satin finish for the bathroom floor and outer walls. The soft furnishings are white, and the walls are painted light grey, giving everything a contemporary and relaxing feel. The architects and designers have also worked on letting in natural light, with skylights on the roof of the deck house, two port holes on the side and another two in the cladding of the cabin at the stern. The BG 42 uses a Volvo Penta IPS 600 propulsion system. This was a sensible choice, well suited to this powerful boat, which can reach 35 knots at full speed. In addition to the IPS, the boat contains the full range of Volvo software, including electric controls, a joystick and (optional) GPS anchor. The extremely well-insulated engine room can be accessed easily, simply by raising the back panel of the solarium. The BG 42 behaves perfectly on the water: it’s stable, powerful and responsive. Luca Santella said: «The third boat has benefited from the experience gained from the first two models and the improvements made to them, and in my view it epitomises the concept of the walkaround with cabins, in its smallest possible form. The hull is excellent – you wouldn’t expect such cruising comfort on a 40’ boat, which remains improbably dry thanks to the high free board and the Flir night vision equipment clearly visible at the stern. Lots of details have been perfected, from the ergonomics of the outdoor dinette to the inner radius and height of the walkaround, which invites you to sit around the entire perimeter, the size and accessibility of the engine room, the large swimming platform at the stern and now the interior design too, which has concentrated on making the master cabin and the bathroom a more liveable space. All this combined with incredible performance in terms of fuel consumption, range and performance».

BROKERAGE SECTION

JADE 959



Built by Jade Yachts Length 51.8m (169’ 11) Beam 9.4m (30’ 10) Draft 3.07m (10’ 0) Year 2014 Gross tonnage 783t Material Steel & Aluminium Engines 2 x MTU 2,717HP Speed 12/18 knots (approx) Accommodation 12 guests in 6 cabins Crew 10 Location France Price 21,500,000 EURO Tax Status EXCL VAT u Camper & Nicholsons International T: +852 3976 7977 M: +852 9864 0833 bkimman@camperandnicholsons.com www.camperandnicholsons.com

224

WALANKA

LADY JOY

Length 36.58M, Beam 7.01M, Draft 2.20M, Gross Tonnage 210, Guests 12, Cruising Speed 11 Knots, Price € 3,950,000 VAT Paid u Edmiston +377 93 30 54 44 ab@edmiston.com www.edmiston.com

Year build: 2007, Lenght: 15,40 MT, Beam: 4,14 MT, Engines: 2 X 800 HP MAN VDRIVE 800 H Cabins: 3, Price: EUR 280.000 Vat Paid u Timone Yachts 0039 335 292129 rrossi@timoneyachts.it www.timoneyachts.it

T6

BAVARIA 43 HT SPORT

Year: 2007, Length: 48.53M / 159’, Engines: 2 x Wärtsilä 6L20 1,080 kW @ 1,000 rpm Builder: Flyghtship Asking Eur 19,950,000 u Ocean Independence tconboy@ocyachts.com +1 561-441-6131 www.oceanindependence.com

Year build: 2011/2012, Lenght: 14,30 MT, Beam: 4,41 MT, Engines: 2 X 435 HP Volvo Penta Ips 600, Price: Eur 230.000 Vat Paid u Timone Yachts 0039 335 292129 rrossi@timoneyachts.it www.timoneyachts.it

JOYEUX

LEOPARD 3

NOMAD IV

AZIMUT 66 FLY

AZIMUT 64’

ENTHALPIA

Year built / refit: 2009, Builder: JMV, Length: 15.85 m, Beam: 5.25 m, Draft: 4.10 m Naval architect: Finot Conq Classification: Soloceane Flag: French, Location: Brittany, France Price: 295 000 €

Year built / refit: 2007 Builder: McConaghy, Length: 30 m, Beam: 6.80 m, Draft: 5.50 m, Naval architect: Farr Yacht Design Flag: United Kingdom Location: La Ciotat, France Price: € 2 950 000

Year built / refit: 2013, Builder: Maxi Dolphin, Naval architect: Finot Conq, Length: 30.48 m, Beam: 8.30 m, Draft: 3.50-5.90 m, Flag: Malta, Location: En route to Toulon, South of France Price: € 5 900 000

Modello: Azimut 66 FLY Year build: 2016, Lenght: 20,80 MT, Beam: 5,18 MT, Engines: 2 X 1150 HP Caterpillar C18, Cabins: 4 + 1 CREW, Water: 1000 LT, Fuel: 3900 LT, Flag: US, Location: Adriatic Sea, Price: Eur 1.490.000 Ex Vat u Timone Yachts 0039 335 292129 rrossi@timoneyachts.it www.timoneyachts.it

Year: 2013, LOA 64’ 0”, Beam 17’ 2”, City Miami, State Florida, Country, United States, Price USD 1,149,000

Year: 1992 | 2015 Cabins: 4, LOA: 21.60 m Beam: 5.40 m, Draft: 1.30 to 3.30 m Flag: French Location:Marseille, South of France, Asking price: 550,000 Euros

u

Bernard Gallay

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

u

Bernard Gallay

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

u

Bernard Gallay

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

barchemagazine – Giugno-June 2019

u Florida Yachts International sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

u

Bernard Gallay

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

AZIMUT 66 Fly LOA 20,80m  Beam 5,18m  Engines 2 X 1150 HP Caterpillar C18  Fuel tank volume 3900 l  Water tank volume 1000 l  Flag US  Location Adriatic Sea  Year 2016  Asked price € 1.530.000,00 ex VAT

Pershing 46

Length 15,40m  Beam 4,14m  Engines 2 X 800 HP MAN VDRIVE  Fuel tank volume 1750 l  Water tank volume 350 l

 Flag German  Location Central Adriatic Sea  Year 2007  Asked price € 280.000,00 VAT PAID

www.timoneyachts.it

BROKERAGE SECTION

32M PRINCESS

226



Dimensions: 32m x 7.11m Year: 2013 Max Speed: 23 Knots Cruising Speed: 18 Knots Fuel Tank: 13100 Litres Water Tank: 1800 Litres Engine(s): 2 x MTU 16V 2000 M84 hp Tender(s): Williams 505D Jet Tender Price € 5,200,000 VAT PAID u WEST NAUTICAL Kurt Fraser: +44 191 478 9920 Sales@westnautical.com www.westnautical.com

MYLIUS 14E55

EVOMARINE DOUVILLE 76’

JONGERT 20 DS

MAIORA 20

CRANCHI MEDITERRANEE 43

MYLIUS 19,95

2009, richiesta € 230.000 più iva.

Chiglia retrattile, albero carbonio, tutti i comandi bottom touch.

Year 2006. 2x1675 Hp CAT C32 - LOA: m 17,71 - Beam: m 5,52 Price:€ 700.000

Year 1984. LOA: m 22,46 - Beam: m 5,28 - Max draft: m 2,70 Price: € 480.000

Year 2005. 2x1500 Hp MTU LOA: m 21,37 - Beam: m 5,60 Price: € 680.000

Year 2009. 2x429 Hp VOLVO D6 - LOA: m 11,95 - Beam: m 4,13 Price: € 198.000

2011, € 1.300.000 Vat paid (no commissions). TWIN SOUL 6 is arguably one of the highestspecified Mylius ever built.

u

Grabau International

3337489281, michele@ grabauinternational.com

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Inmar snc

329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it

u

Inmar snc

329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it

u

Inmar snc

329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it

barchemagazine – Giugno-June 2019

u

Inmar snc

329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it

u

Grabau International

3337489281, michele@grabauinternational. com

BROKERAGE SECTION STRAVAGANZA

STATUS QUO RICHMOND YACHTS

Length: 25.72m, Beam: 5.81m Draft: 1.7m, Built: 2008, Engines: 2 x MTU (1,500HP), Asking price € 1,500,000 VAT Paid u Camper & Nicholsons International T: +34 971 403 311, jmrecamier@ camperandnicholsons.com

Built 2013, Beam 8.53M, Engines 2X1925hp Caterpillar C32 Acert, Guests 12, Crew 8, Cruising Speed 14 Knots, Price $ 17,900,000

u

CERRI 86 FLYINGSPORT

CRACKER BAY HAKVOORT

Year 2006, LOA 26.30 m, Beam 6.35 m, Guest Cabins 4, Location Sardinia, Italy, Cruising Speed 35 kn, Price €1,150,000

Built / Refit 2003 / 2015 Beam 8.76M, Draft 2.79M Engines 2 X 970Hp Cat 3508B Price $ 13,750,000

u

Idea Yachting

u

T: +356 271 37493 info@ideayachting.com www.ideayachting.com

FRASER

M +1 954 647 5217 trevor.carroll@fraseryachts.com www.fraseryachts.com

28.7M MAIORA AUBREY

INTREPID 47’

CAROLINE

PRINCESS V58

MAJESTY 135

MAJESTY 121

Builder: Maiora, LOA: 28.7M Year: 2012 / 2017 Cabins: 4, Guests: 10 Price: € 2,950,000

Year 2017, LOA 47’ 0”, Cruising Speed 32 Kn, Engine Brand Yamaha, City Miami, State Florida, Country United States, Price: 1,079,000 USD

Year: 2017, LOA: 17.60 m, Beam: 3.66 m, Draft: 2.06 m, Flag: French Asking Price: € 155 000 EUR

u Florida Yachts International

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

Year of construction 2005 Engines VOLVO PENTA D12 - 715 Power 2 X 715 CV, L.O.A 18.19 m, Beam 4.62 m, Draft 1.13 l, Maximum speed 33 Knots, Cabins 3, € 330 000 VAD Paid u POSEIDON YACHTING + 33 661 587 126 info@poseidon-yachting.com www.poseidon-yachting.com

Year of Build 2015, Length Overall 42.90 m, Beam 8.10 m, Draft 2.10 m, Displacement 230 t approx.

Fuel Capacity 10,655 US gal (40,330 l), Cruising Speed 15 Knots, Price: USD $ 10,960,000

Year of Build 2010, Length Overall 37.00 m, Beam 7.60 m, Draft 1.70 m, Displacement 170 t approx., Fuel Capacity 8,070 US gal (30,550 l), Cruising Speed 18 Knots. Price: USD $ 4,110,000

u

West Nautical

sales@westnautical.com +44 7519 107 027

228

FRASER

M +1 954 647 5217 trevor.carroll@fraseryachts.com www.fraseryachts.com

sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

u

Bernard Gallay

barchemagazine – Giugno-June 2019

u

Gulf Craft

+97167406060 gci@gulfcraftinc.com www.gulfcraftinc.com

u

Gulf Craft

+97167406060 gci@gulfcraftinc.com www.gulfcraftinc.com

BROKERAGE SECTION

HYPERION



Length 47.42M 156 Ft Beam 9.56M 31 Ft Draft 7.20M 24 Ft Guests 6 Cabins 3 Configuration 1 Owner 1 Twin 1 Double Crew 8 Builder Royal Huisman Exterior Designer German Frers Interior Designer Pieter Beeldsnijder Design Year 1998 | 2015 Refitted Construction Aluminium Engines 1 X Mtu Cruising Speed 11 Knots Price € 12,950,000 u Edmiston +377 93 30 54 44 ab@edmiston.com www.edmiston.com

230 WALLYNANO MkII Pilgrim, 2016, € 295.000 + Iva. u Grabau International +39 333 74 89 281 michele@grabauinternational.com

GUY COUACH 2100 FLYBRIDGE € 270.000 Iva pagata, 20.70m, pronto alla boa, buone condizioni, versione doppia armatoriale,

u

Grabau International

3337489281, michele@ grabauinternational.com

LINEA ROSSA SPARROW 58

HYLAS 54 £ 445,000 Iva non assolta, 16.50m, stupendo blue water cruiser pozzetto centrale visibile a Chichester, United Kingdom.

u

Grabau International

3337489281, michele@ grabauinternational.com

TRASFERIMENTI YACHT TRANFERS Ci occupiamo per l’intero arco dell’anno del trasferimento via mare d’imbarcazioni e navi da diporto a motore e vela.

We take care the whole year to transfer motor and sailing boats, by sea.

Inmar snc | Via Orsato, 30 30175 Marghera - Venezia | fax +39 041 8020034 | cell. +39.329.0907407 | cell. +39 348 1250078 | info.inmar@gmail.com | www.inmar.it barchemagazine – Giugno-June 2019

2009, € 650.000 + IVA, 2x MAN V10 1,100hp, 3 cabine, 2 bagni, Spagna.

u

Grabau International

3337489281, michele@ grabauinternational.com

BROKERAGE SECTION

ADELA



Length 55.44M 182 Ft Beam 7.88M 26 Ft Draft 4.95M 16 Ft Gross Tonnage 169 Guests 8 Cabins 4 Configuration 1 Owner 2 Twin 1 Double Crew 9 Builder Pendennis Exterior Designer Gerard Dijkstra Interior Designers Gerard Dijkstra, Pendennis Year 1995 Construction Steel Price € 12,950,000 u Edmiston +377 93 30 54 44 ab@edmiston.com www.edmiston.com

TRASFERIMENTI YACHT TRANFERS

232

Ci occupiamo per l’intero arco dell’anno del trasferimento via mare d’imbarcazioni e navi da diporto a motore e vela.

We take care the whole year to transfer motor and sailing boats, by sea.

DP 48’ HT Year 2004. Engines: CAT C12 3196 DITA - 2 X 660 HP - 950 hours. N° 2 Guest cabins with two flat beds. LOA: 15,35 mt (50,36 ft) BEAM: 4,15 mt (13,62 ft) Price Euro 225.000 u Giorgio Dalla Pietà –

Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it

TORNADO 38 SPORT

BAYLINER 285

SARNICO SPIDER

FERRETTI 681

Anno 2005, visibile Lago Anno 2009 –snc 2 x 370|Volvo 2007 – 2 x 435| Volvo Anno8020034 2007, m.20.63, Man Inmar ViaPenta Orsato, 30 30175 Marghera Anno - Venezia faxPenta +39 041 | 2x1224 Maggiore.

D6. Revisionati esternamente IPS600. Scafo blu – Imbarcazione hp, 2 generatori, bowthruster, cell. | cell. +39 348 1250078 | info.inmar@gmail.com | matrimoniali, Natante in ottime condizioni, nel 2017.+39.329.0907407 Scafo bianco – Ben Full-Optional.

Perfette Condizioni aria cond., 2 cabine pronto per la stagione 2019. accessoriato e in perfette € 200.000 due cabine doppie + crew. Euro www.inmar.it Motore Mercruiser da 350 hp. u AC Yacht Broker di Vittori condizioni € 130.000 670.000 + 5% € 42.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, u FLORIO YACHT u Valbroker Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, tel. +39 0184 532626 tel. 0039 3475006999 www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it www.florioyacht.it, info@valbroker.com, info@acyachtbroker.it info@florioyacht.it www.valbroker.com

CATAMARANO DALMAU Anno 2009, m.22.87, Scania 2x353 hp, ore 12000, bowthruster, 147 passeggeri.

Euro 750.000. u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

PERIZIE EXPERTISES Come periti ed Esperti garantiamo un servizio di perizia finalizzato alla determinazione del corretto valore dell’unità e/o trovare gli eventuali vizi occulti.

As Expert and Surveyor, we can provide our service in expertises in order to define the correct value of vessels and / or find possible hidden damages.

Inmar snc | Via Orsato, 30 30175 Marghera - Venezia | fax +39 041 8020034 | cell. +39.329.0907407 | cell. +39 348 1250078 | info.inmar@gmail.com | www.inmar.it barchemagazine – Giugno-June 2019

M V 2 w

A

U

BROKERAGE SECTION

SANLORENZO SD 92

AZIMUT 68S

Year-Refit 2010, LOA 27.60 m, Beam 7.15 m, Engines 2xMAN 1200hp, Cruising Speed 13 kn Price € 4,000,000 VAT Paid

Year 2008, LOA 68’ 0”, B eam 17’ 1”, City Fort Lauderdale Price USD 899,000

u

u Florida Yachts International

Idea Yachting

T: +356 271 37493 info@ideayachting.com www.ideayachting.com

sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

GLOBAL 220’ SHADOW

ENCORE 97’ HORIZON

LOA: 220 ft 0 in, Beam: 40’, Engine Details: Caterpillar D399, Fuel Capacity: 91350 gals, Water Capacity: 9670 gals Price: $ 7,750,000

LOA: 97 ft 0 in, Beam: 21’ 6”, Engine Details: CAT C32, Fuel Capacity: 4000 gals, Water Capacity: 450 gals Price: $ 3,200,000

u

United Yacht Sales

u

United Yacht Sales

T: 772.463.3131 www.unitedyacht.com

T: 772.463.3131 www.unitedyacht.com

SUNSEEKER PREDATOR 63

FORTE 50 SIMAN

HYLAS M44 EURO

SUNSEEKER PREDATOR 58

SACS MARINE STRATOS 12

ALEN 42

1995, € 180.000 + IVA, 2x Detroit 8v92 750hp, 2 cabine, Spagna.

€ 800.000 + IVA, alluminio, 14,80m, 3x350hp FB.

USD 829.125 tax not paid, 13,50m, 2x370hp, 2 cabine, full optional, UK.

1997, € 250.000,00, 2x Detroit 8v92 750hp, 3 cabine, Spagna.

2005, richiesta € 87.500 + IVA, disponibile a Ibiza, 2x Mercruiser Mag 496 425hp V8.

12,91 m, 2008, € 170.000 + IVA, 2x Yanmar 6LY 440hp, generatore, 1 cabina 1 bagno, completamente refittato, Spagna.

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Grabau International

3337489281, michele@ grabauinternational.com

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Grabau International

3337489281, michele@ grabauinternational.com

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Grabau International

3337489281, michele@ grabauinternational.com

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Grabau International

3337489281, michele@ grabauinternational.com

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Grabau International

3337489281, michele@ grabauinternational.com

u

Grabau International

3337489281, michele@ grabauinternational.com

La Marina del Lago Maggiore

Marina di Verbella srl Via delle Ferriere, 15 - tel. +39 0331/92.11.08 21018 Sesto Calende (VA) Lago Maggiore www.verbella.it barchemagazine – Giugno-June 2019 APERTI ANCHE I FESTIVI E LA DOMENICA - GIORNO DI CHIUSURA MERCOLEDÌ Unica MARINA dei Laghi, Certificata Ri.Na. “MARINA EXCELLENCE”

233

BROKERAGE SECTION

BIJOUX II

SANLORENZO 82

Loa 29.80M, Beam 7.00M, Draft 2.00M, Year 2016, Speed 11 Knots Cruising, Price € 7,950,000 EU VAT Paid

Year 1999, Beam 5.85 m Guest Cabins 4, Location Tuscany, Italy, Cruising Speed 22 kn Price €750,000

u

Edmiston

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T: +356 271 37493 info@ideayachting.com www.ideayachting.com

WILD CHILD HATTERAS

HAPPY ONE 75’ LEOPARD

Built / Refit 2003 / 2018 Beam 6.40, Draft 1.88, Engines 2 X 1800Hp, Mtu 16V-2000 Staterooms 4, Cruising Speed 20 Knots, Price $ 2,850,000

LOA: 75 ft 0 in, Beam: 17’ 6”, Engine Details: MAN D2842LE406, Fuel Capacity: 1321 gals, Water Capacity: 317 gals. Price: $ 999,000

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FRASER

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M +1 954 647 5217 trevor.carroll@fraseryachts.com www.fraseryachts.com

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FASHION YACHTS 55

CRANCHI ZAFFIRO 28

SESSA S32

Anno 2014; mt. 13,71; 5x350 hp Mercury, ore moto 155 ca.; eccellenti condizioni. EURO 590.000 (+ comm.)

Visibile Liguria

Anno 2006 visibile in Liguria Hard top dalle linee sportive, interni in ottimo stato. FULL optional.

Motori 2xMAN da 900 hp in linea d’asse.

Prezzo: € 195.000

Anno 2007 visibile sul Lago Maggiore. Interessante natante in ottime condizioni con dinette trasformabile, cuccetta, toilette e angolo cottura.

Motori Volvo Penta 2x225 hp con poche ore di moto. € 42.000

2007 visibile sul Lago di Garda.

Natante in ottime condizioni generali, prezzo trattabile.

Pochissime ore di moto.

Motori 2x Volvo Penta 5.0 Gxi-G da 270 hp.

Prezzo: € 65.000

Yacht Service Rapallo

+393358263146 commerciale@yachtservicerapallo.it

u

Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

u

Valbroker

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tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

United Yacht Sales

T: 772.463.3131 www.unitedyacht.com

CIGARETTE 42 HUNTRESS

u

Idea Yachting Limited

+377 93 30 54 44 ab@edmiston.com www.edmiston.com

Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

barchemagazine – Giugno-June 2019

COLOMBO 29 RACING Anno 1980 – 2 x 175 Volvo Penta TD. Revisionati esternamente nel 2017. Ben accessoriata e in perfette condizioni. Rinnovata nel 2016 Richiesta Euro 20.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

LEVITHA Year: 2007, Cabins: 3, LOA: 16.85m, Beam: 4.80m, Draft: 1.50m - 3.00m, Flag: France New Asking Price: € 445 000 EUR

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Bernard Gallay

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BROKERAGE SECTION

SESSA C48

AZIMUT 55

SUNSEEKER 68’

Year of construction 2011, Engines Volvo Penta IPS600, L.O.A 15.72 m Beam 4.28 m, Maximum speed 28 Knots, Cabins 2, Bathrooms 2 € 269 000 Exluding VAT u POSEIDON YACHTING + 33 661 587 126 info@poseidon-yachting.com www.poseidon-yachting.com

Year of construction 2003, Engines CATERPILLAR C3196 L.O.A 17.48 m, Beam 4.74 m Maximum speed 31 Knots Cabins 3, € 349 000 VAD Paid u POSEIDON YACHTING + 33 661 587 126 info@poseidon-yachting.com www.poseidon-yachting.com

Year 2017, LOA 68’ 0”, Beam 16’ 9”, Engine MAN V 12, Cruising Speed 31 Kn, City Miami Beach, Price USD 2,530,000

AZIMUT 80’

SEARAY 52’

PRINCE DE BRETAGNE II

Year 2004, LOA 80’ 0”, Beam 21’ 6”, State Florida, Engine MTU 12V 2000M91, Price USD 979,000

Year 2009, LOA 52’ 0”, City Miami, Engine MAN 800, Price USD 549,000

Year: 2012, LOA: 24.38m, Beam: 18.20m, Flag: French, New Asking Price : € 790 000 EUR

u Florida Yachts International

u Florida Yachts International

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sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

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Bernard Gallay

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IMBARCAZIONI NUOVE DA MOTORIZZARE DC 7 Elite FOMALHAUT

FERRETTI 57’

GLAZ

Aluminium Trawler 21 m, 2019, 3 cabins / 1,600 NM range / Hi-Tec Control Systems, Asking price - 2,300,000 Euros u YACHT MARINE LTD +905439538678 eliad@yacht-marine.com www.yacht-marine.com

Year 2011, LOA 57’ 0”, Beam 15’ 0”, Engine Brand MAN Engine Model 900 CV Price USD 999,000

Year: 2016, LOA: 18.0 m, Beam 5.17 m, Draft: 2.85 m, Flag: French, New Asking Price: € 395 000 EUR

u Florida Yachts International

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sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

SANLORENZO 82

FERRETTI 780

Year: 2010, Length: 27.60 m.

Beam: 7.15 m, Cabins: 4 Price: € 4,000,000 VAT Paid

Year: 2013, Length: 23.65 m.

Beam: 6.17 m., Cabins: 4 Price: € 2,700,000 VAT Paid

Year: 2007, Length: 23.75 m.

Beam: 5.95 m., Cabins: 4 Price: € 1,400,000 VAT Paid

Idea Yachting Limited

T: +356 271 37493 info@ideayachting.com www.ideayachting.com

u

Idea Yachting Limited

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DC 9 Elite DC 14 SL Fly

Bernard Gallay

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SANLORENZO SD92

u

235

Idea Yachting Limited

T: +356 271 37493 info@ideayachting.com www.ideayachting.com

KIPANY

HUNTRESS

TUMBLEHOME

Year: 1998, Last Refit 2017, Length 35.4 M, Beam 7.62 M, Asking Price USD 2,950,000 u Ocean Independence tconboy@ocyachts.com +1 561-441-6131 www.oceanindependence.com

Year Built 2007, Length 29.3 M, Beam 6.70 M, Draft 1.52 M, Asking Price USD 3,900,000 u Ocean Independence tconboy@ocyachts.com +1 561-441-6131 www.oceanindependence.com

Year 1997, Last Refit 2013, Length 27.4 M, Beam 6.71 M, Asking Price Usd 3,300,000 u Ocean Independence tconboy@ocyachts.com +1 561-441-6131 www.oceanindependence.com

USATO GARANTITO DC 7 SEDAN

1978

1 x 130 hp d Volvo

DC 7 SEDAN

1980

1 x 160 hp Volvo td efb (1982)

DC 12

1997

2 x 400 hp Iveco td

Gozzo 30’

1992

1 x 304 hp Caterpillar td eb

Sciallino 33

1989

2 x 200 hp Volvo diesel

Cigala Bertinetti

1990

2 x 380 hp Caterpillar td

Sarca 13 Fly

1979

2x270 Cummins diesel

DC 11 FLY

2003

2 x 400 hp Iveco

DC 10 FLY

2007

2 X 370 HP IVECO FPT

BROKERAGE SECTION

BERING 70



LOA - 70’3” (21.44 m) Beam -67’ (20,42 m) Height - 18’27” (6,70 m) Draft - 4’1 (1,3 m) Displacement - 140 lbs (70 t) Engines - Cummins QSB 6.7 Power - 2x305 HP Cruise speed -9 knots Maximum speed - 12 knots Range - 2,500 nautical miles Hull - Merine Grade “AH-36” Steel Supertructure - Fiberglass Fuel - 1,262 gal.(4,780 litres) Fresh water - 245 gal. (930 litres) Gray water -140 gal. (530 liters) Black water -140 gal. (530 liters) 2,400,000.00 EUR Pagina 1 SAF_Layout 1 Price 04/01/18 12:06 u BERING YACHTS elena@beringyachts.com www.beringyachts.com

236

RIVA 85 OPERA SUPER

OVERMARINE MANGUSTA 80

UNIESSE 58’

AZIMUT 43 ATLANTIS

SARNICO 43’

KETCH ACCIAIO

Year 2009, LOA 23,95m, Beam 6,20m, Engines 2 X 2000 HP MTU 16V 2000 M91, Fuel tank volume 8500 l, Water tank volume 1500 l, Asked price € 1.850.000 VAT PAID u Timone Yachts 0039 335 292129 rrossi@timoneyachts.it www.timoneyachts.it

Year 2008, LOA 25,07 MT, Beam: 6,00 MT, Engines: 2 X 2435 HP MTU 16V 2000 M94, Fuel: 6000 LT, Water: 1300 LT, Flag: ITALY, Location: ADRIATIC SEA PRICE: EUR 1.450.000,00 VAT PAID u Timone Yachts 0039 335 292129 rrossi@timoneyachts.it www.timoneyachts.it

Year 2006, LOA 58’ 0”, Beam 16’ 0”, City Miami, State Florida Price USD 499,000

2016, Massive spec, sparingly used, yet well maintained 2016 example of the class-leading Azimut Atlantis 43. Unbeatable interior and exterior layout make this THE perfect warm-waters sports cruiser. € 440.000 + IVA. Leasing available

Anno 2005, m.12.73, Cummins 2x450 hp, 590 ore, generatore, bowthruster, aria cond., cabina matrimoniale, cabina doppia. Euro 165.000 + 5% u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

Year 1977. LOA m 13,40 - Beam: m 3,80 - 1xFord 90 Hp - Price: € 60.000 tratt.

u Florida Yachts International sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

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Grabau International

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BROKERAGE SECTION CANTIERI DI SARNICO SPIDER Anno 2008; 13,40 mt; 2x435 hp Volvo Penta; ore moto 755 ca; ottime condizioni; visibile Sud Tirreno. Prezzo di richiesta € 250.000 iva assolta (+ comm.)

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Yacht Service Rapallo

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Cantieri Estensi 480 Goldstar S - Anno 2009 2 x 550 Aifo Iveco EB TD - € 320.000

Anno costr.2005, imm. 2006; mt.

15,67; 2x800 hp Man D; ore moto 195 ca; ottime condizioni. EURO 350.000 (+ comm.)

Vis. Adriatico Centrale

u

Yacht Service Rapallo

CIGARETTE 38 TOP GUN GT Anno 2007; mt. 12.65; 2x600 hp Mercury ore moto 175 ca; perfette condizioni.Visibile Campania.

Prezzo di richiesta € 195.000 iva assolta (+ comm.)

u

Yacht Service Rapallo

ibi l Le ità s as ub ing en tro

Year build: 2018, Lenght: 17,29 MT, Beam: 4,75 MT, Engines: 3 X 435 HP VOLVO PENTA IPS 600, Cabins: 3, Water: 590 LT, Fuel: 1600 LT, PRICE: EUR 990.000 VAT PAID u Timone Yachts 0039 335 292129 rrossi@timoneyachts.it www.timoneyachts.it

SARNICO 50

Po ss

AZIMUT 55 S

Abati 46 Newport - Anno 2008 2 x 550 MAN EB TD - € 299.000

+393358263146 commerciale@yachtservicerapallo.it

ATLANTIS 42 XL - Anno 2010 2 x 300 Volvo Penta EFB TD - € 190.000

CRANCHI M40/M44 - Anno 2012 2 x 330 Volvo Penta EFB TD - € 259.000

PERFORMANCE MARINE 1107

AICON 56’

INTREPID 47’

anno 2007 visibile in Toscana Imbarcazioni in eccellenti condizioni, top di gamma. 2x 430 hp Marine Power MCM 496 € 120.000.

Year 2006, LOA 56’ 0”, Beam 16’ 1”, State Florida, Country United States Price USD 395,000

Year 2017, LOA 47’ 0”, Cruising Speed 32 Kn, City Miami, State Florida, Country United States Price USD 1,079,000

Absolute 40 HT - Anno 2010 2 x 300 Volvo Penta EFB TD - € 229.000

Linssen GS 380 Sedan - Anno 2004 2 x 75 Volvo Penta EB - TD - € 159.000

u Florida Yachts International

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Portofino 37 - Anno 2010 2 x 370 hp FPT EB TD - € 199.000

SANLORENZO 82’

INTREPID 40’

FERRETTI 107’

Year 2005, LOA 82’ 0”, Beam 20’ 3”, Cruising Speed 25 Kn, State Florida, Price USD 1,649,000

Year 2011, LOA 40’ 0”, Beam 11’ 1”, Engine Brand Yamaha, Engine Model 350 V8, Price USD 320,000

Year 2012, LOA 107’ 0”, Beam 22’ 11”, City Casa De Campo, Price USD 7,900,000

u Florida Yachts International

u Florida Yachts International

sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

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RIVA VENERE 75

AKHIR 25S

INTREPID 32’

Year-Refit 2007, LOA 23 m, Beam 5.72 m, Engines 2xMTU 1524hp Price: € 1.350.000 VAT Paid.

Year-Refit 1989-2009, LOA 24.00 m, Beam 4.60 m, Price: Eur 590.000 Vat Paid!

Year 2016, LOA 32’ 0”, Beam 9’ 6”, Price USD 259,000

u Florida Yachts International

VE

Speed Marine Montecarlo 13.99 - Anno 2009 2 x 350 Yamaha FB B - € 130.000

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TO

TO

U ND

TE

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Beneteau Montecarlo 37 - Anno 2007 2 x 260 Volvo Penta EFB TD - € 119.000

BENETEAU GT 34 - Anno 2015 2 x 200 Volvo Penta EFB TD - € 190.000

U ND

VE

SEALINE SC 35 - Anno 2010 2 x 260 Volvo Penta EFB TD - € 159.000

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Valbroker

NA TA N

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+393358263146 commerciale@yachtservicerapallo.it

Kelt White Shark 285 - Anno 2006 2 x 275 Mercury Verado FB B - € 59.000

237

BROKERAGE SECTION

DREAMER HARGRAVE Built 2010, Beam 8.23M Draft 2.26M, Engines 2 X 1825 Hp Cat C32 Acert, Staterooms 5, Guests 13, Cruising Speed 12 Knots, Price $ 9,895,000

u

FRASER

M +1 954 647 5217 trevor.carroll@fraseryachts.com www.fraseryachts.com

SUNSEEKER 50 Manhattan Fly LENGTH: 15.85 M, YEAR: 1990 BERTH:Kroatien, Owner: German ASKING EUR 325.000

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Sea Best srl via Giacosa, 6 - 20093 Cologno Monzese MI T. 02 25 39 11 34 - F. 02 27 30 45 42 info@seabestsrl.it - www.seabestsrl.it

RIVA 92’ DUCHESSA

B NICE

AZIMUT 44’

FERRETTI 72’

TORNADO 50 CLASSIC

MAS 28 ELEGANCE

Year 2010, LOA 92’ 7”, Beam 22’ 0”, Engine MTU 16V2000 M93, State Florida, Price USD 3,875,000

35 m Steel Hull motor yacht 2011 / 3 cabins / 3,500 NM range / Trec 4 fins Stabilizers. Two MTU engines with 740 hp each and with only 320 running hours Asking price - € 1,690,000 u YACHT MARINE LTD +905439538678 eliad@yacht-marine.com www.yacht-marine.com

Year 2013, LOA 44’ 1”, Beam 13’ 11”, Engine Model D6 400 EVC DP, Cruising Speed 31 Kn, City Miami, State Florida, Country United States, Price USD 365,000

Year 2012, LOA 72’ 0”, Beam 18’ 0”, City Casa De Campo, Country Dominican Republic, Cruising Speed 28 Kn, Price USD 2,200,000

Anno 2012 – 2 x 435 Volvo Penta IPS600. Scafo bianco – Imbarcazione Full-Optional Unico Proprietario. € 250.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

2009, richiesta € 84.000 Mercruiser 425hp benzina, solo 180 h di moto.

u Florida Yachts International

238

Centro assistenza e ricambi Allestimenti personalizzati Riparazione gommoni (vetroresina, PVC, hipalon) Riparazioni e diagnostica di tutte le marche

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Grabau International

3337489281, michele@grabauinternational. com

BROKERAGE SECTION PRINCESS 82 MY Date Of Building 2016, Length 25.5 M, Beam 5.74 M, Draft 1.75 M, Engines Caterpillar C32a (2 X 1825 Hp), Fuel Capacity 6442 L, Water Capacity 1386 L. Asking price 2 890 000 € Ex. VAT

u Princess Yachts Monaco +377 97 70 84 84 info@princessyachtsmonaco.com

OYSTER 68 £ 375,000 cat-2 coded per charter, completamente refittato, visibile in Scozia.

u

Grabau International

3337489281, michele@ grabauinternational.com

FAIRLINE TARGA 48 GT

SARNICO 45

DP 58’ HT

model year 2015, visibile in Tirreno Centrale. Ppossibilità di subentro leasing. Tre cabine, full optional. 2x Volvo Penta D6 IPS 600 da 435 hp. 350 ore di moto. € 560.000

Anno 2001; mt. 14,85; 2x600 hp MAN; Ore moto 500 ca; ottime condizioni EURO 145.000 (+ comm.)

Vis. Palma di Maiorca u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

Year 2006. Engines: Caterpillar MAN - 2 X 1100 HP - 680 hours.

Full optional. LOA: 18,67 mt, BEAM: 5,00 mt Price Euro 430.000 u Giorgio Dalla Pietà –

COLOMBO 31 SUPER

AZIMUT 86’S

COLOMBO SUPER INDIOS 31

Costr. 1990, varo 1991 ; mt. 9,40; 2x200 hp Volvo Diesel; ore moto 0 ca; ottime condizioni EURO 75.000,00 (+ comm.) refit totale 2017. Vis. Lago di Como u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

Anno 2006, m.23.96, MTU 2x1920 hp, 2 generatori, aria cond., 2 cabine matrimoniali, due cabine triple + crew. Euro 1.200.000 (leasing in corso) u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

Anno 1987 visibile sul Lago di Como. Ottime condizioni, natante dal 2005, refit 2018. Motori: 2 200hp xVolvo Penta diesel con 266 ore di moto. Prezzo speciale € 80.000. NO commissioni da pagare.

u

Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it

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Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

ARCONA 430 £ 270,000 unico proprietario, versione tre cabine, immacolata, visivile in Scozia.

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Grabau International

3337489281, michele@ grabauinternational.com

MAG III BENETTI Built / Refit 2009 / 2016 Beam 9.25M, Draft 2.77M Engines 2 X 1,300 Hp Cat 3508B, Staterooms 5, Cruising Speed 12 Knots, Price $ 13,250,000

u

FRASER

M +1 954 647 5217 trevor.carroll@fraseryachts.com www.fraseryachts.com

239

BROKERAGE SECTION SANSSOUCI STAR Year: 1982, Cabins: 7 LOA: 53.50 m, Beam: 7.70 m Draft: 2.70 m, Located: Sète, South of France Asking Price: € 2 900 000 EUR

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Bernard Gallay

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

SERENITY C Year of Built 1990, L.O.A 29.35 m Beam 6.43 m, Draft 2.38 m Displacement 87 Tons, Crusing Speed 9 Knots, Max speed 12 Knots, Asking price - 790,000 Euros

u

YACHT MARINE LTD

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240

BAIA 40

GUY COUACH 2200

LEOPARD 32

Anno 1988 – 2 x 435 Caterpillar Scafo bianco – Imbarcazione in ottime. Condizioni - Refitting totale nel 2018. € 105.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

Anno 2003, m.22.00, Mtu 2x1300 hp, ore 1450, 2 generatori, aria cond., bow e sternthruster, dissalatore, sat TV etc 4 cabine + crew. Euro 480.000 u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

2006, m.32,16, Mtu 3x2400 hp, ore 280, 4 cabine + crew. € 2.300.000 +IVA u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

TOSCA

SEA ANGEL

SANLORENZO SL 62

Year: 2011 | 2019, Cabins: 4 double, LOA: 18.95 m, Beam: 9.60 m, Draft: 1.20/2.76 m Flag: Isle of Man. Asking price: 1,350,000 euros

Year of Built 2010, L.O.A 28.7 m, Beam 6.99, Draft 3.6 m , Main Engines – 2 X 1100 hp MAN / Only 1,500 hrs. Asking price 2,690,000 Euro

Anno 2007, m.19,00, Mtu 2x1100 hp, ore 980, aria cond., bowthruster, 3 cabine + crew, eccellenti condizioni.

Euro 640.000 u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

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Bernard Gallay

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DALLA PIETÀ DP 58’ HT

DALLA PIETÀ DP 72’ HT

DP 59’ Fly

Year 2007. Engines: Caterpillar MAN - 2 X 1100 HP - 870 hours.

Full optional. (South Tyrrenian sea) LOA: 18,67 mt (61,25 ft), BEAM: 5,00 mt (16,40 ft) Price Euro 440.000 u Giorgio Dalla Pietà –

Year 2006. Engines: Caterpillar C32 X 1675 HP – 1500 hours. Full optional. (High Adriatic sea) LOA: 23,02 mt (75,50 ft), BEAM: 5,81 mt (19,06 ft) Price Euro 880.000 u Giorgio Dalla Pietà –

Year 2007. Engines: MAN - 2 X 900 HP - 1160 hours. Master cabin with private bathroom; n° 2 Guest cabins with 2 flat beds and private bathroom. LOA: 18,51 mt (60,70 ft) BEAM: 4,94 mt (16,20 ft) Price Euro 450.000 u Giorgio Dalla Pietà –

Archipelago

Archipelago

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