BARCHE DECEMBER 2019

FULL ENGLISH TEXT

Cover 80 Sunreef Power Aria

Company Elica Yachts

Events • Monaco Yacht Show • Barcolana 51 • Nations Trophy

The Idea Factory • 38 M Rosetti Superyachts • Officina Italiana Design • Hyper Yacht HSY38

Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 4 6) art. 1, comma 1, LO/MI

Interview David M Foulkes Brunswick 1993-2019

Years

26

2019 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento

MONTHLY INTERNATIONAL YACHTING MAGAZINE

In edicola dal 25 Novembre - December

BARCHE

®

BARCHE

®

Boats • Absolute Navetta 68 • Princess F70 • Aquila 44 Power Catamaran • Jeanneau Sun Odyssey 410 • Atm Rib Luxury GT66 • Joker CB 30

FOCUS 50th Azimut Yachts Anniversary ANNO//year 26 • N° 12 • AUT 9,00 € • BE 9,00 € • Côte d’Azur 10,60 € • F 10,50 € • D 11,50 € • PTE CONT. 8,00 € • E 8,00 € • CH 10,50 Chf • CH CT 10,00 Chf

Dicembre//December 2019

Italy only

6€

EDITORIAL



La NAUTICA di domani The boating of tomorrow 8

The merger of FCA and PSA stems from a long reflection on the future of the global car industry.

Shipyards should go down a similar route to tackle the unknowns of tomorrow

LA FUSIONE TRA FCA E PSA DARÀ VITA AL QUARTO GRUPPO MONDIALE NEL SETTORE DELL’AUTO. «Le discussioni in corso aprono la strada alla creazione di un nuovo gruppo di dimensioni e risorse globali, detenuto al 50% dagli azionisti di Groupe Psa e al 50% dagli azionisti di Fca», spiega il comunicato diffuso da Psa e Fca che osserva che l’operazione creerà il 4° costruttore automobilistico al mondo con 8,7 milioni di veicoli venduti. Abbiamo già parlato molte volte di come l’industria automobilistica si muove nel mercato globale e, in parallelo, di come quella nautica, non solo italiana, stenti a disegnare una strategia di medio lungo periodo. Da Oriente a Occidente, in tutto il mondo, l’era moderna ci restituisce un panorama eterogeneo di culture, tradizioni e abitudini accomunate però da un denominatore squisitamente commerciale legato all’utilizzo di beni e servizi.

Il mercato globale ogni giorno diventa una trincea all’interno della quale schiere di competitor cercano di dare risalto al proprio prodotto. La complessità dei mercati è l’ambito di riflessione di ogni settore produttivo nel quale è doveroso disegnare una strategia chiara basata su tre elementi fondamentali.

La fusione tra Fca e Psa è il risultato di una lunga riflessione sul futuro dell’industria automobilistica mondiale.

I cantieri nautici dovrebbero intraprendere un percorso simile per gestire le incognite di domani

by Francesco Michienzi

Realizzare un prodotto valido, essere un’azienda virtuosa e avere un’idea rivoluzionaria.

Troppo spesso imprese “opache” confondono il mercato offuscando i valori positivi che la maggior parte degli operatori possiede. Oggi l’industria nautica italiana è leader nel mondo, ma è un primato fragile che va difeso anche con politiche industriali nuove. Nel nostro settore non si sentono mai rumors su aggregazioni, fusioni o altri tipi di collaborazioni tra aziende, o magari sulla progettazione di una nuova piattaforma navale comune per abbattere i costi di sviluppo e ricerca. Oppure, sullo studio di una carena di un gommone più efficiente. Il settore è fatto da aziende che non si parlano per paura di mettere a rischio la propria competitività. Sull’essere un’azienda virtuosa non c’è bisogno di aggiungere molto rispetto a quanto già scritto in passato. Rimango perplesso nel vedere come sia facile improvvisarsi costruttori nautici, grazie a barriere d’ingresso inesistenti. Senza contare sulla totale assenza di controlli da parte degli enti preposti che non hanno personale per verificare i requisiti minimi di legittimità. Inoltre, non esiste una volontà politica nel combattere le pratiche illegali dei furbi. Non c’è nemmeno il pubbli-

barchemagazine – Dicembre-December 2019

co ludibrio verso coloro che dopo aver fatto disastri si ripresentano e pretendono di essere trattati con tutti gli onori. Non è necessario mettere le barriere d’ingresso per legge, sarebbe sufficiente portare la qualità di una barca a un livello di complessità tale da rendere impossibile, senza adeguate risorse economiche e intellettuali, essere competitivi sul mercato.

La dimensione delle aziende italiane non consente oggi di fare adeguati investimenti per realizzare qualche cosa di veramente rivoluzionario. Si avanza per gradi con piccoli miglioramenti. Per questa ragione quando vedo che Fca e Psa si fondono per affrontare le sfide del futuro, resto ammirato verso il settore che ha condizionato tutte le politiche industriali degli ultimi cento anni. Mi piacerebbe che i cantieri nautici italiani fossero un modello di eccellenza assoluta, non manca assolutamente nulla per esserlo. Dai progettisti ai cantieri, dalle università e centri di ricerca ai costruttori di componenti, tutte realtà in grado di produrre risultati ancora più straordinari se fossero aiutate a lavorare su progetti comuni.

Il mio invito è quello di riflettere a fondo sulle ragioni e sugli effetti che produrrà nel sistema dell’industria automobilistica globale la fusione tra Fca e Psa.

EDITORIAL

La sfida globale si vince attraverso un percorso virtuoso fatto di azioni mirate che passano anche dal reperimento di risorse sufficienti che consentano la realizzazione di prodotti realmente nuovi.

Global challenges can be overcome through a series of targeted actions, including garnering sufficient resources to produce genuinely innovative products.

10

photo by Silvano Pupella.

THE MERGER OF FCA AND PSA WILL CREATE THE FOURTH BIGGEST GROUP IN THE GLOBAL AUTOMOTIVE SECTOR. «Discussions have opened a path to the creation of a new group with global scale and resources owned 50% by Groupe PSA shareholders and 50% by FCA shareholders», the press release issued by PSA and FCA explains, noting that the operation will create the fourth largest car manufacturer in the world, with 8.7 million vehicles sold annually. We have discussed the automotive industry’s moves in the global market many times, and, in parallel, how the boating industry, and not just in Italy, is struggling to come up with a medium/long-term strategy.

From east to west, all over the world, the modern era offers a varied panorama of cultures, traditions, and customs, but all with a highly commercial side linked to the use of goods and services. Every day, the global market is becoming more like trench warfare, where competitors fight to give their product the edge. The complexity of the markets is a cause for reflection for every manufacturing sector and demands a clear strategy based on three key elements: creating a valid product, being an ethical company and having a revolutionary idea.

Too often, ‘shady’ companies confuse the market, tarnishing the positive values possessed by the majority of operators. The Italian shipbuilding industry is currently number one in the world, but this leading position is fragile and must be defended with new industrial policies. In our sector, you never hear rumours of partnerships, mergers or other types of collaboration between companies, let alone the designing of a new shared shipbuilding platform to lower research and development costs, or research into more efficient hulls for dinghies. The sector is made up of companies that don’t talk to one another for fear of losing their competitiveness. There is no need to add much more to the column inches already dedicated to being an ethical company. It still puzzles me how easy it is to throw together a shipbuilding company, thanks to the non-existent entry barriers to the market. Not to mention the total lack of checks by the authorities, who don’t have the staff to ensure the minimum requirements are adhered to. Nor is there any political will to fight the illegal practices of those trying to cheat the system, or even public scorn towards those who, having caused a disaster, return and expect

barchemagazine – Dicembre-December 2019

to be treated with the utmost respect. There is no need to set the entry barriers in law; all that is needed is to take the quality of boats to such a level of complexity that it would be impossible to be competitive on the market without adequate financial and intellectual resources. The size of Italian companies does not currently allow sufficient investment to create something truly revolutionary. Things progress one step at a time, tinkering around the edges. For this reason, when I see FCA and PSA merging to tackle the challenges posed by the future, I feel admire of the sector that has influenced every industrial policy introduced over the last 100 years. I would like Italian shipyards to be a model of the utmost excellence, and they have the capacity to do just that. From the designers and the shipyards to universities, research centres and the makers of the various components, all parts of the system could produce even more extraordinary results if they were given help to work on shared products.

My plea is therefore that we reflect deeply on the reasons for the merger of FCA and PSA and the effect it will have on the global automotive industry.

CONTENTS

RUBRICHE//COLUMNS 024

News

036

Boutique

042

Galleries Amedeo Modigliani

052

Cars BMW M Vision Next

058

Galley Gourmet Danì Maison

062 58 Avvocato a bordo//Lawyer on Board

68

78

Nations Trophy

Barcolana 51

206

Voyage Krakatoa

FOCUS 046

50th Azimut Yachts Anniversary

EVENTS 068

Nations Trophy

078

Barcolana 51

096

Officina Italiana Design

104

Monaco Yacht Show 2019

THE IDEA FACTORY

MYS 2019

134

088

Flying Hyper Yacht HSY38

Princess F70

092

RSY 38m EXP

SUPERYACHT 122

Sunreef Power 80

TEST

144

154

Absolute Navetta 68

Aquila 44 Power Catamaran

134

Princess F70

144

Absolute Navetta 68

154

Aquila 44 Power Catamaran

186

Joker CB 30

194

Atm Rib Luxury GT66

198

Jeanneau Sun Odyssey 410

COMPONENTI/COMPONENTS 164

Quick Marine Lighting

AZIENDE//COMPANIES 170

Elica Yachts

INTERVISTE//INTERVIEW

178 David M Foulkes

198 Jeanneau Sun Odyssey 410

178

David M Foulkes

MERCATO//TRADE 214

Brokerage Section

barchemagazine – Dicembre-December 2019



16

104

BARCHE

®

FULL ENGLISH TEXT

MONTHLY INTERNATIONAL YACHTING MAGAZINE

Francesco Michienzi f.michienzi@barcheisp.it

DIRETTORE RESPONSABILE//Editor in chief

Concessionaria per il Principato di Monaco e la Costa Azzurra //Advertising for Principality of Monaco and Côte d’Azur

DIRETTORE EDITORIALE//Editorial director

INVESTOR MEDIA MONACO Sarl Andrea Dini a.dini@barcheisp.it

Barbara Borgonovo b.borgonovo@barcheisp.it

DISTRIBUZIONE//Distribution Francesca Villirillo grafici@barcheisp.it

Press-di Distribuzione Stampa e Multimedia S.r.l. Via Cassanese 224, 20090 Segrate (MI).

SEGRETERIA DI DIREZIONE//Chief assistant

DISTRIBUZIONE ESTERO//Sole Agent for Distribution Abroad

Anna Tonelli a.tonelli@barcheisp.it

JOHNSONS INTERNATIONAL NEWS ITALIA srl Via Valparaiso, 4 - 20144 MILANO

ART DIRECTOR

FOTOGRAFO//Photographer

UFFICIO ABBONAMENTI

Andrea Muscatello redazione@barcheisp.it

CORRISPONDENTE DAGLI STATI UNITI D’AMERICA//US correspondent Fabio Massimo Bonini fabio@fabiobonini.net

18

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO //Contributing editors/writers Valeria Caldelli, Angelo Colombo, Claudia Giulia Ferrauto, Rebecca Gentilini, Massimo Longoni, Maria Roberta Morso, Carla Pagani, Clelia Pirazzini Federico Santini, Luca Sordelli, Niccolò Volpati

SEGRETERIA DI REDAZIONE//Editorial assistant redazione@barcheisp.it

Viale Brianza, 17/A - 20821 Meda, tel. +39 0362 344140 Abbonamento annuo € 60; abbonamento estero € 130 Europa; € 180 resto del mondo; un numero € 6,00; arretrati € 10.

Pubblicazione mensile registrata al Tribunale di Milano in data 05/04/2004 al n. 233/2004. Tutti i diritti sono riservati. Vietata la riproduzione se non autorizzata per iscritto. Printed in Italy.

Iscrizione ROC 12059 del 26 novembre 2005.

How to subscribe Subscription: International Sea Press Srl Viale Brianza, 17 - 20821 Meda, tel. +39 0362 344140. Subscription rates (one year): Italy € 60,00 - Europe € 130,00 - all over the world € 180,00. Published monthly. All rights reserved: reproduction in whole or in a part of any article without prior written permission from the publisher is strictly prohibited. Printed in Italy.

EDITORE//Publisher

ON LINE

International Sea Press Srl, Viale Brianza, 17/A - 20821 Meda, tel. + 39 0362 344140, fax + 39 0362 73790 redazione@barcheisp.it

App Store - Barche www.barchemagazine.com

CONCESSIONARIA PUBBLICITÀ//Advertising International Sea Press Srl, Viale Brianza, 17/A - 20821 Meda, tel. + 39 0362 344140 b.borgonovo@barcheisp.it, a.tonelli@barcheisp.it

STAMPA//Printing REGGIANI ARTI GRAFICHE S.r.l.

Via Dante Alighieri, 50 - 21010 Brezzo di Bedero (VA) Questo numero è stato chiuso in Redazione il 7 Novembre 2019.

This issue ended on 7th November 2019.

CONFINDUSTRIA

MEDIA PARTNER YACHT CLUB PORTO ROTONDO

Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Gli articoli firmati sono la libera espressione degli Autori e non rispecchiano necessariamente la linea editoriale del giornale.

Even if not published, handwritten manuscripts and pictures cannot be returned. The signed articles are the free expression of the writers and do not necessarily reflect the editorial policy of the magazine.

www.facebook.com/BarcheMagazine

App Store - Barche

@francescobarche

barchemagazine – Dicembre-December 2019

#francescobarche

ISSUU.COM

www.vulkan.com

VULKAN Italia S.R.L. | Via dell‘Agricoltura 2 | 15067 - Novi Ligure / AL | Italy | +39 014 331 0211

in g B etter s ha k d! e tha n s ha k

info@vulkan-italia.it

NEWS

NEWS

Photo by @Jeff Brown.

Lürssen Madsummer

24



Madsummer, costruito dal cantiere tedesco Lürssen, dopo aver trascorso la sua prima estate nel Mediterraneo, è stato presentato in anteprima mondiale al Fort Lauderdale International Boat Show.

Harrison Eidsgaard ha dato a Madsummer proporzioni molto armoniose. La lunghezza è di 95 metri e il baglio massimo è di 14 metri, vanta volumi straordinari pur mantenendo linee molto eleganti.

L’interno è progettato dallo Studio Laura Sessa. Peter Lürssen ha definito questa nave come la versione contemporanea di Coral Ocean. La prua è predisposta per un’area certificata progettata per l’atterraggio di elicotteri. Il ponte di poppa è dotato di una gru a scomparsa per gestire un aeromobile.

Madsummer, built by the German Lürssen yard, after having spent its first summer in the Mediterranean, was presented as a worldwide preview at the Fort Lauderdale Boat Show. Harrison Eidsgaard has given Madsummer very harmonious proportions. With a length of 95 meters and a beam of 14 meters, this vessel boasts extraordinary volumes whilst maintaining very elegant lines.

The interior is designed by Studio Laura Sessa. Peter Lürssen has described this pleasure ship as the contemporary version of Coral Ocean. The bow is suitable for a certified helicopter landing area. The aft deck is equipped with a hidden crane to handle an aeroboat.

FLASH YAMAHA WAVERUNNER

NEO RAUCH

Yamaha presents the new models of its jet-ski. In particular, in the race and high performances model sector, the last novelty of the range is the speedy Waverunner GP1800R HO.

The nineteenth-century rooms of the Andito degli Angiolini inside the Medici palace host the first major retrospection of the painter Neo Rauch. The dreamlike realism of the German artist enchants Palazzo Pitti until 12th January.

Yamaha presenta i nuovi modelli delle sue moto d’acqua. In particolare, nel settore delle moto da competizione e dalle elevate prestazioni, l’ultima novità della gamma è la velocissima Waverunner GP1800R HO.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

Gli ambienti ottocenteschi dell’Andito degli Angiolini all’interno della reggia medicea ospitano la prima grande retrospettiva del pittore Neo Rauch.

Il realismo onirico dell’artista tedesco incanta Palazzo Pitti fino al 12 gennaio.

NEWS

SUNSEEKER 87 YACHT

Andrea Frabetti, Ceo di Sunseeker, ha svelato l’ampio piano di sviluppo dei nuovi prodotti. In particolare, il nuovo 87 della linea Yacht presenta soluzioni innovative che rendono la vita in barca ancora più confortevole. Lungo fuori tutto 27,10 metri ha un baglio massimo di 7,16 metri ed è proposto nelle due versioni con 4 o 5 cabine ospiti.

Andrea Frabetti, CEO at Sunseeker, has revealed the vast development plan of the new products. In particular, the new 87 of the Yacht line features innovative solutions, making life aboard even more comfortable. It is 27.10 meters long overall with a maximum beam of 7.16 meters and it is offered in two versions, with 4 or 5 guest cabins.

SUZUKI DF40A ARI

Il Suzuki DF40A ARI è un senza patente di 941 centimetri cubici.

Grazie al nuovo piede High Energy Rotation è in grado di sprigionare una coppia sorprendente per consentire a una barca pesante di entrare in assetto prontamente e di mantenere la velocità di planata con un filo di gas.

The Suzuki DF40A ARI of 941 cubic centimeters can be driven 26 even without a license. Thanks to the new High Energy Rotation foot, it can release a surprising torque to allow a heavy boat to trim promptly and to maintain the gliding speed with very low consumption.

Lo studio di progettazione Lateral ha presentato due piattaforme navali che anticipano il futuro dell’ingegneria dei superyacht. Project Inception è una piattaforma tecnica di 68 metri con soluzioni ingegneristiche che offrono una maggiore flessibilità creativa ai progettisti.

The design Studio Lateral has presented two naval platforms, which can move the future of superyacht engineering forward.

Project Inception is a 68 - meter technical platform with engineering solutions, which offer more creative flexibility to the designers.

IL BOLLINO BLU

Quest’anno sono stati emessi 6.300 Bollini Blu, l’88% dei quali rilasciati dalla Guardia Costiera. Questo ha contribuito ad evitare la duplicazione dei controlli in mare e la relativa perdita di tempo per i diportisti.

Tuttavia, sono stati emessi 4.150 verbali amministrativi.

“THE BLUE STAMP”

This year 6,300 Blue Stamps (Bollino Blu) have been issued.

The Coast Guard itself issued 88%. This has helped to avoid the duplication of checks at sea and the associated loss of time for boaters.

However, 4,150 administrative reports have been issued.

IDEC SPORT ASIAN TOUR

Prosegue la navigazione di Francis Joyon che è partito per il suo tentativo di record in solitario fino in Asia. Joyon, dopo aver superato Capo di Buona Speranza, ha iniziato la rotta per le Indie impegnandosi a mantenere il suo maxi trimarano in un potente corridoio di vento, evitando la corrente di Agulhas, che è una delle più pericolose al mondo e che scorre nella direzione opposta ai venti.

Francis Joyon, who has begun his attempt to gain the solo-record up to Asia, is continuing his route. Joyon, after passing Cape of Good Hope, started the route for the Indies, committing to keep his maxi trimaran in a powerful wind corridor, avoiding the Agulhas current, which is one of the most dangerous in the world as it flows in the opposite direction to the winds.

barchemagazine – Ottobre-October 2019

NEWS

WINCH DESIGN AND HEESEN

Heesen ha collaborato con Winch Design per creare lo yacht explorer ideale, concepito per portare gli armatori più avventurosi fuori dalle rotte abituali in un comfort a sette stelle.

Robusta, lussuosa nello stile, è una nave ad alta efficienza grazie al disegno dello scafo FDHF. Costruita secondo i più alti standard di classificazione e sicurezza Lloyds Xventure, ha un’autonomia di crociera di 5.000 miglia. Lunga 57 metri fuori tutto, ha un volume interno di circa 1.280 GT. 28

Heesen teamed up with renowned British studio Winch Design to create the ultimate explorer yacht, conceived to take adventurous owners off the beaten track in seven-star comfort.

Rugged but luxurious in style this is a highly efficient pleasure ship thanks to FDHF hull design.

Built according to the highest classification and safety standards Lloyds Xventure, this ship has a cruising range of 5,000 miles. At 57m long overall, it offers an interior volume of approximately 1,280GT.

Il Solaris Power 48’ Open viene proposto in 2 motorizzazioni Volvo Penta con trasmissioni Ips 600 o 650. La velocità di progetto è di oltre 35 nodi di massima. Victory Design di Brunello Acampora ha curato l’architettura navale, il disegno della coperta e degli interni. Norberto Ferretti ha ideato il concept e curato lo sviluppo del prodotto.

L’RM 1180, importato in Italia da Yacht Synergy di Tommy Moscatelli, è lungo fuori tutto 13,05 metri. Il baglio massimo è di 4,37 metri e il pescaggio standard è di 235 centimetri.

La carena a spigolo è quella tipica delle barche molto performanti.

The RM 1180 is 13.05 meters long overall and delivered to Italy

by Yacht Synergy of Tommy Moscatelli. The maximum beam is of 4.37 meters and the standard draft is of 235 centimeters. The hull is typical of the very well performing boats.

The Solaris Power 48’ Open is available with two different power options, the Volvo Penta IPS 600 and the 650. The estimated top speed is over 35 knots. Victory Design of Brunello Acampora was responsible for the naval architecture. Norberto Ferretti designed both the concept and the product development.

LEXUS SPORT YACHT CONCEPT

La LY 650 è una nuova sfida di Lexus per andare oltre l’automobile offrendo esperienze innovative e sorprendenti. Questo yacht unisce tecnologia avanzata e alto artigianato. Grande attenzione ai dettagli, abitabilità e comfort sono i punti di forza.

The LY 650 is a new embodiment of Lexus’ challenge to go beyond the automobile to offer innovative and amazing experiences. This yacht joins together advanced technology and craftsmanship.

Great attention to detail, liveability and comfort are its strengths.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

NEWS

PININFARINA AND ROSSINAVI

Rossinavi e Pininfarina hanno presentato il progetto della nave da diporto Super Sport di 65 metri di lunghezza.

Il disegno è caratterizzato da linee molto filanti che richiamano i temi dell’automotive. Nella foto da sinistra, Paolo Trevisan, Head of Architecture and Industrial Design Pininfarina, al centro Greta Pininfarina e a destra Federico Rossi.

Rossinavi and Pininfarina have presented the project of the 65-meter long Super Sport pleasure ship. The design is characterized by very sleek lines, which remind you of the automotive area. In the picture from the left, Paolo Trevisan, Head of Architecture and Industrial Design Pininfarina; in the middle, Greta Pininfarina and on the right Federico Rossi.

LIGHT BRIDGE BY SEASTEMA

Light Bridge trasforma la plancia in un ambiente vivibile luminoso ed aperto. Tutti i comandi sono integrati in schermi touch, dando vita ad un design piacevole, leggero e dinamico.

Light Bridge turns the dashboard into a bright and open liveable environment. All the devices are integrated into touch screens, creating a pleasant, light, and 30 dynamic design.

JL AUDIO

JL Audio presenta gli amplificatori MVi 12 volt con DSP integrato.

Si tratta della prima linea di amplificatori specifici per la nautica con una elevata capacità di tuning e performance audio.

JL Audio presents the MVi12 volt speakers with integrated DSP. This is the first line of speakers specifically designed for the marine field with a high capacity of tuning and audio performances.

ABACO, il nuovo progetto di Baglietto di 40 metri di lunghezza, firmato Santa Maria Magnolfi, ha linee moderne e decise che celano volumi generosi ed esaltano gli spazi aperti e la vicinanza al mare.

PALM BEACH MOTOR YACHTS 70

Palm Beach Motor Yachts ha presentato il nuovo 70 piedi il cui progetto ottimizza quello del 65. Il sistema di propulsione è affidato a una coppia di motori Volvo Penta con trasmissioni Ips in grado di garantire una velocità massima di circa 38 nodi. Gli interni sono rifiniti in teak. La barca si caratterizza per la presenza di un bowrider a prua con ampi divani.

Palm Beach Motor Yachts has presented the new 70-footer, the project of which optimizes that of the 65. The propulsion system is entrusted to twin Volvo Penta engines with IPS transmission able to guarantee a maximum speed of about 38 knots. The interiors are finished in teak. A bowrider at aft featuring large sofas is the main characteristic of this boat.

ABACO designed by Santa Maria Magnolfi is the new 40-meter long project by Baglietto. It features modern and strong lines which conceal large volumes and enhance outdoor spaces and the proximity to the sea.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

BOUTIQUE

BOUTIQUE

36



Towards

Christmas

by Barbara Borgonovo

barchemagazine – Dicembre-December 2019

BOUTIQUE

CUCINE ERNESTOMEDA

Ernestomeda Yacht Division progetta e realizza cucine per yacht, megayacht e grandi navi da diporto in grado di coniugare le caratteristiche peculiari della produzione industriale con l’essere un vero e proprio atelier. I progetti si distinguono per la definizione razionale dello spazio abitabile, per il design, la sicurezza e la trasversalità con cui vengono adattati alle necessità della nautica.

ERNESTOMEDA KITCHENS

Ernestomeda Yacht Division designs and builds kitchens for yachts, mega yachts and large pleasure boats capable of combining the peculiar characteristics of industrial production with being a real atelier. The projects stand out for the rational definition of the living space, for the design, safety, and ability with which they are made according to the needs of the nautical field.

BRUNELLO CUCINELLI

Un elegante accessorio da viaggio che coniuga design funzionale a materiali ricercati. Il nylon idrorepellente rende la borsa molto leggera, mentre i manici e i dettagli in pelle dalla fine grana naturale aggiungono un raffinato contrasto di texture. L’interno, foderato in tessuto sintetico idrorepellente, è strutturato per riporre e proteggere abiti ed altri capi del guardaroba maschile.

An elegant travel accessory, which combines functional design with sophisticated materials. The water-repellent nylon makes the bag very light, while the handles and details in leather with a fine natural grain add a refined texture contrast. The interior, lined in water-repellent synthetic fabric, is structured to store and protect clothes and other items of the male wardrobe.

EXECUTIVE TOURBILLON FREE WHEEL BY ULYSSE NARDIN

Questo segnatempo è un poema di maestria meccanica, una sinfonia di talento estetico e un capolavoro altamente funzionale.

Ulysse Nardin dona un nuovo splendore al suo Executive Tourbillon Free Wheel, realizzato in soli 18 pezzi per ogni versione, utilizzando quattro materiali inusuali per rivestire quadranti e bariletto, rendendoli così una gioia per gli appassionati di alta orologeria.

This timepiece is a poem of mechanical mastery, a symphony of aesthetic artistry and a highly functional work of art.

Ulysse Nardin gives a new shine to its Executive Free Wheel by using four daring materials on its dial and barrel cover, making it a visual feast for the watch connoisseur. Manufactured in a limited edition of just 18 timepieces for each design.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

37

BOUTIQUE

DIAMOND BUBBLES BY DAVID GOTLIB

Lo champagne è sempre una buona idea. Anche quando incontra l’oro migliore e le pietre di diamante. Dopotutto, la vita è una festa! La serie di gemelli da polso per uomo “Dare to be bold”, “Il coraggio di essere audace”, di David Gotlib è la firma di chi assapora il meglio di ogni cosa.

Realizzati da fini cesellatori in oro a 18 carati con 37 diamanti incastonati sono proposti al prezzo di 5.000 euro.

Champagne is always a good idea. Even when it meets the best gold and diamonds. After all, life is a party! The series of cufflinks for men “Dare to be bold” by David Gotlib is the distinguishing feature of those who like the best of everything. Made of 18K gold with 37 set diamonds by skilled chisellers, the cufflinks are offered at 5,000 Euros. www.davidgotlib.com

TRENTA BY CATELLANI & SMITH

Trenta, la lampada che celebra la lampadina, le nuove tecnologie e i primi trenta “anni-luce” della Catellani & Smith. È un oggetto prezioso, realizzato in edizione limitata e numerata. Tenuta accesa tra le mani, Trenta stupisce per la sua magia.

Immaginate di portare luce dove prima non era possibile, avvitata sul suo piedistallo o semplicemente appoggiata dove altrimenti ci sarebbe solo buio. Trenta è lì, nella vostra casa, e aspetta che vi ricordiate di lei, di cosa è capace. Nel mentre fa bella mostra di sé. Sa di essere importante. Sa di essere un tributo alla forma della luce.

Trenta is the lamp, which celebrates the light bulb, the new technologies and the first thirty “light-years” of Catellani & Smith. It’s a precious object made in a limited 38 and numbered edition. Held lit in your hands, Trenta reveals its magical power.

Just imagine, you can now bring light to places you were unable to before, screwed to its pedestal or simply set down where otherwise there would only be darkness.

Trenta is here, in your home, waiting for you to remember it, and what it is capable of doing. In the meantime, it puts on a fine display. It knows it’s important.

It knows it is a tribute to the shape of light.

OLO ONE

La tavola da surf del terzo millennio è dotata di un motore elettrico con comando dell’acceleratore bluetooth. Gli oggetti di valore possono essere riposti nel vano portaoggetti. Una luce LED permette un rapido controllo della carica della batteria che può essere sostituita in meno di 30 secondi.

In vendita a 24.999 Euro più iva. www.oloboards.com.

The third-millennium surfboard is equipped with an electric motor with Bluetooth accelerator control. Valuables can be stored in the glove compartment. An LED light allows a quick check of the battery charge, which can be replaced in less than 30 seconds.

On sale for 24.999 Euros plus VAT.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

CARTOGRAFIA BLUECHART® G3 E BLUECHART® G3 VISION FUNZIONE

AUTO GUIDANCE 3.0

INTEGRAZIONE DEI

DATI NAVIONICS®

INFORMAZIONI DETTAGLIATE

SUI PORTI E I SERVIZI DELL MARINE

FOTO AREE

DELLE MARINE

© 2019 Garmin Ltd. or its subsidiaries. Wi-Fi è un marchio registrato di Wi-Fi Alliance.

Photo credits: Andrea Muscatello per Absolute Yachts

BATIMETRICHE EVOLUTE CON

DETTAGLIO OGNI 30CM

BOUTIQUE

REDIGAFFI BY TUA RITA

È un Merlot in purezza, cult-wine internazionale. Deve la sua fama anche alla composizione dei terreni e ai microclima nella loro combinazione che danno vita a un prodotto unico nel suo genere.

Primo vino italiano ad ottenere i 100/100 di Robert Parker.

It is a pure Merlot, an international cult-wine. It owes its fame also to the composition of the soils and the micro-climates in their combination that give life to a unique product of its kind. First Italian wine to obtain the 100/100 of Robert Parker. www.tuarita.it

EMOZIONE BY VINI VILLA

Emozione 2015, nato in un’annata straordinaria, è un Franciacorta affascinante, dal colore giallo paglierino, con eleganti note floreali di fiori bianchi, frutta fresca e crosta di pane al naso, con spiccate note citrine, pulito e lungo in bocca. Accarezza il palato con fini e persistenti bollicine.

Emozione 2015, born in an extraordinary vintage, is a fascinating Franciacorta sparkling wine, with a pale yellow colour, elegant floral notes of white flowers, a fresh fruit and bread crust bouquet, with distinct citrus notes, clean and long to taste.

It brushes the palate with fine and persistent bubbles. www.villafranciacorta.it

GUIDO 1860 AND SUNSEEKER LONDON

I prodotti gourmet Guido1860 saranno protagonisti durante gli eventi di Sunseeker London Group in Europa, mentre Guido Novaro ha scelto il Sunseeker Manhattan 66 per girare il primo episodio della sua rubrica video “Racconti di Viaggio”. Insieme a Stefano Callegaro verranno realizzate “Cooking Experience” a bordo degli yacht per dimostrare come una cucina gourmet sia possibile anche su un’imbarcazione.

40

The Guido1860 gourmet products will be protagonists during the events of Sunseeker London Group in Europe, while Guido Novaro has chosen the Sunseeker Manhattan 66 to shoot the first episode of his video column “Tales of Journey”. Together with Stefano Callegaro, “Cooking Experiences” will be realized aboard the yachts to demonstrate how a gourmet cuisine is possible even on a boat.

CONSERVE GOURMET BY TESTA

La famiglia Testa, cattura direttamente, seleziona, lavora e commercializza tonno rosso del Tirreno, pesce azzurro delle Eolie e Alici dello Jonio. Prodotti di assoluta eccellenza, frutto di una storia antica come quella dei Testa, legata a Ognina, l’antico porto di Ulisse.

Una storia fatta di dedizione, fatica e tenacia che attraversa le generazioni.

GRAPPA NONINO ANTICA CUVÉE

Si tratta di un blend meditato di Grappe da vinacce fresche e selezionate di uva tra cui Cabernet, Merlot e Refosco distillate 100% con metodo artigianale, invecchiate da 5 a 20 anni in barriques di quercia Limousin, Nevers e Grésigne e in piccole botti Sherry cask. Ambrata, di grande carattere, speziata, sentori di cioccolato e vaniglia. Produzione millesimata e numerata 43% vol.

The Testa family, captures, selects, processes and sells red tuna from the Tyrrhenian Sea, oily fish of the Aeolian Islands and Anchovies of the Ionian Sea. Products of absolute excellence, the result of an ancient history like that of the Testa, linked to Ognina, the ancient port of Ulysses. A story made up of dedication, hard work and tenacity that runs through the generations. www.testaconserve.it

It is a meditated blend of Grappas from fresh and selected grape pomace including Cabernet, Merlot and Refosco distilled 100% with artisanal method, aged from 5 to 20 years in Limousin, Nevers and Grésigne oak barrels and in small Sherry cask barrels. Amber, with great character, spicy, hints of chocolate and vanilla. Vintage and numbered production 43% vol. www.grappanonino.it

barchemagazine – Dicembre-December 2019

GALLERIES

GALLERIES

42

barchemagazine – Dicembre-December 2019

AMEDEO MODIGLIANI

Modigliani and the

Montparnasse

Adventure

The masterpieces from the Netter and Alexander Collections will be exhibited at the Museo della Città of Livorno until 16 February 2020. The exhibition, which is curated by Marc Restellini in collaboration with Sergio Risaliti, will offer visitors the chance to admire 14 paintings and 12 drawings by Modigliani which are rarely displayed in public

by Rebecca Gentilini

PER CELEBRARE IL CENTENARIO DELLA MORTE DEL PITTORE SONO STATI RIUNITI I DIPINTI e disegni appartenuti ai due collezionisti più importanti che lo hanno accompagnato nella sua vita.

Per primo, Paul Alexandre, che lo ha sostenuto al suo arrivo a Parigi e che lo ha aiutato nel progetto scultoreo delle Cariatidi oltre che durante i suoi ritorni a Livorno nel 1909 e 1913. Poi Jonas Netter che ha riunito, come un esperto e geniale collezionista, i più bei capolavori del giovane livornese.

Insieme alle opere di Modigliani sono inoltre esposti un centinaio di altri capolavori, anch’essi collezionati da Jonas Netter a partire dal 1915, opere rappresentative della grande École de Paris. Tra queste si possono ammirare i dipinti di Chaïm Soutine come L’Escalier rouge à Cagnes, La Folle, L’Homme au chapeau e Autoportrait au rideau, eseguite dal 1917 al 1920, che ben rappresentano la poetica dell’artista e la sua maniera di rappresentare la realtà in modo atemporale e come espressione di tragedia interiore.

A sinistra, St-Tropez, Moïse Kisling, 1918. A destra, Place de l’église à Montmagny, Maurice Utrillo, 1907.

Left, St-Tropez, Moïse Kisling, 1918. Right, Place de l’église à Montmagny, Maurice Utrillo, 1907.

barchemagazine – Dicembre-December 2019



La mostra con capolavori dalle collezioni Netter e Alexandre sarà aperta al Museo della Città di Livorno fino al 16 febbraio 2020.

Curata da Marc Restellini con il coordinamento di Sergio Risaliti, offre al pubblico l’occasione di ammirare ben 14 dipinti e 12 disegni di Modigliani raramente esposti al pubblico

43

GALLERIES

«This is an event of exceptional value for Livorno. Amedeo Modigliani returns to his native city, the city where he was born and where he spent his formative years as an artist». Luca Salvetti, Mayor of Livorno.

«Un evento che per Livorno ha una valenza eccezionale.

Amedeo Modigliani torna nella sua Livorno, dove è nato e si è formato artisticamente».

Luca Salvetti, sindaco di Livorno

44

Marc Restellini ha dichiarato: «La mostra è un ritorno a casa, sono felice di questa occasione e ringrazio e mi complimento con tutta l’Amministrazione per il coraggio e la rapidità delle scelte. Non poteva esserci decisione migliore di portare la mostra di Modigliani nella sua città nell’anniversario del centenario della morte».

TO MARK THE 100TH ANNIVERSARY OF THE ARTIST’S DEATH, THE PAINTINGS and drawings belonging to the two most important collectors who accompanied him in life have been brought together in this collection. Paul Alexandre, first of all, who supported Modigliani on his arrival in Paris and helped him in his sculptural project of the Caryatids as well as during his returns to Livorno in 1909 and 1913. Then, Jonas Netter who has united, as an expert and brilliant collector, the most beautiful masterpieces of this young man from Livorno. Along with Modigliani’s works, also about a hundred other masterpieces are on display, representative of the Grande École de Paris and collected by Jonas Netter from 1915 onwards. Among them are paintings

by Chaïm Soutine, like L’Escalier rouge à Cagnes, La Folle, L’Homme au chapeau and Autoportrait au rideau. These works were created from 1917 to 1920, and perfectly represent the artist’s style and his way of capturing reality in a timeless way and as the expression of an inner tragedy. According to the curator, Marc Restellini: «The exhibition is a return home. I am happy with the occasion and I thank and congratulate the City Council as a whole for the courage and rapidity of their decisions. There could have been no better decision than to bring the Modigliani exhibition to his native city on the 100th anniversary of his death».

Dall’alto a sinistra in senso orario, Fillette en bleu, Amedeo Modigliani, 1918; Elvire au col blanc, Amedeo Modigliani, 1917; Les Grandes Baigneuses, André Derain, 1908; Trois nus à la campagne, Suzanne Valadon, 1909.

From top left clockwise, Fillette en bleu, Amedeo Modigliani, 1918; Elvire au col blanc, Amedeo Modigliani, 1917; Les Grandes Baigneuses, André Derain, 1908; Trois nus à la campagne, Suzanne Valadon, 1909.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

U n altro PIANETA O n another PLANET L a storia di Azimut è la STORIA D EL L A NAU TICA ITAL IANA. L ’intelligenza, la D ETERMINAZ IONE e il grande impegno di PAOL O VITEL L I e del suo team sono gli ingredienti di un SU CCESSO imprenditoriale simbolo del Made in Italy più autentico The history of Azimut and the HISTORY OF ITAL IAN YACHTING are inextricably bound.

The intelligence, D ETERMINATION and enormous commitment shown by PAOL O VITEL L I and his team make up a quintessentially Italian manufacturing SU CCESS story

1969 2019

“Ha toccato, ha toccato”, grida con una certa concitazione Tito Stagno dalla televisione. E milioni di ascoltatori, in quel momento, esplodono in un applauso. “Non ancora” lo corregge Ruggero Orlando. Neil Armstrong ci mise, infatti, altri 40 secondi per far poggiare le zampe della navicella spaziale Apollo 11 sulla luna. All’ultimo momento dovette evitare una roccia e spostarsi per cercare una zona meno impervia. In Italia erano da poco passate le dieci di sera del 20 luglio 1969. Circa nello stesso periodo, cioè l’estate di cinquant’anni fa, ma a poco meno di 400.000 km di distanza dalla luna, Paolo Vitelli, in quel di Torino, scriveva il testo del suo primo catalogo. Nella pagina iniziale campeggiava la scritta “Yacht Charter & Broker, noleggio e vendita yachts” e il nome dell’azienda: Azimut. “S e lei desidera trascorrere le vacanze in modo nuovo, distensivo e divertente… noi le proponiamo di noleggiare uno yacht”, recitava il testo. L e analogie tra l’allunaggio dell’Apollo 11 e la nascita di Azimut sono tante, non solo nella data. L a prima, più evidente, è nel nome. Azimut ha a che fare con l’astronomia. L e altre sono più legate a delle caratteristiche comuni ad entrambi gli avvenimenti. L a missione dell’Apollo 11 era stata lungamente pianificata, ma per riuscire a far passeggiare Neil Amstrong sulla luna è stata necessaria anche una certa dose di coraggio e tanta ricerca tecnologica. Tutte e tre queste cose hanno accompagnato la storia del cantiere Azimut, fin dai primi passi. aolo itelli famoso per pianificare e programmare il suo lavoro, è noto che riesce a farlo senza sosta. È uno di quei capitani che non si tirano mai indietro. Gli aneddoti sulla sua dedizione al lavoro si sprecano. “S i lavorava anche durante i trasferimenti, ricorderà Carlo Agliardi in occasione del trentesimo anniversario di Azimut, come una notte di tanti anni fa, dopo una giornata di lavoro di sedici ore a Venezia, quando Vitelli con un tono normale mi annunciò che aveva ancora un cliente da vedere. Io, incredulo, guardai l’orologio: era l’una del mattino! E spressi le mie perplessità , ma lui non ci badò e così arrivammo a Monza. Il cliente c’era e s’iniziò a discutere, er un tem o che ora mi are infinito, sul costo di una resa elettrica supplementare per la barca che aveva appena acquistato. a discussione si rotrasse a lungo erch itelli, er giustificarne il prezzo, si dilungò nella descrizione del cavo elettrico, dei morsetti, delle viti… Naturalmente la spuntò e solo alle cinque di mattina si sentì soddisfatto della sua giornata di lavoro”. Paolo Vitelli dirigeva l’azienda e vendeva le barche. Importava modelli a vela come i Westerly e a motore come il Tarquin 60’, la prima grande barca in vetroresina in circolazione in Europa. E poi seguiva la produzione dei primi modelli come AZ 43’ Bali, progettato da Olesinsky, lungo 12,80 metri e realizzato in 45 esemplari, quasi tutti, tranne uno, motorizzati Volvo Penta. L ’attività di broker e la conoscenza di grandi realtà produttive come Bénéteau hanno insegnato a Vitelli come organizzare la propria azienda. Azimut, infatti, iniziò nei primi anni ’80 a importare le barche a vela del cantiere francese e apprezzò in questo modo i risultati di una perfetta organizzazione industriale della produzione. L ’altra intuizione fu quella di acquisire cantieri e sedi importanti. Come nel 1985 quando Azimut rilevò Benetti a L ivorno e poco dopo quando costruì la sede di Avigliana, una realtà molto ampia e all’avanguardia per i sistemi produttivi che si trovano all’interno. Venditore e imprenditore, ma anche capace di mettersi

in discussione e di delegare. Come quando capì che per crescere in tutto il mondo era necessario affidarsi a una rete di dealer e non pi avere solo poche filiali dirette che assorbivano molte energie e risorse. La filosofia del cantiere uella di non accontentarsi mai. Vitelli, evidentemente, non è uno di quegli imprenditori che si compiace dei suoi traguardi. Eppure avrebbe potuto, visto che già nel 1972, solo dopo tre anni dalla fondazione, poteva vantare un bilancio con 52 milioni di lire di utile. Azimut è sempre alla ricerca dell’innovazione. Sempre un passo avanti. Vitelli si è sempre interrogato su quale sarebbe dovuta essere la mossa successiva. E lo ha fatto anche nei momenti di difficolt , come alla fine degli anni ’80 quando decise di organizzare la produzione per divisioni, mentre molti manager di allora erano ancora fedeli al modello di produzione per funzione. Secondo Vitelli “chi intuisce il progetto deve avere anche la responsabilità della vendita: il dirigente di un cantiere deve trasformarsi in imprenditore, in modo da seguire il prodotto dalla rogetta ione al cliente finale”. Q uesta nuova organizzazione per divisioni contribuì a risollevare le sorti di Azimut e Benetti. L e responsabilità erano di colpo tutte chiare. Non c’erano più manager, maestranze e collaboratori che non sapevano esattamente cosa fare e negli anni ’90 il cantiere ne benefici con un rinnovato slancio e tanti successi. Il pallino dell’innovazione ha portato Azimut a comprendere che non bastava vendere barche. Si doveva vendere anche servizi e posti barca. Nacque così l’idea, sostenuta e seguita sin dalle origini da Giovanna Vitelli, del Marina di Varazze. E poi c’è il tema del design. Alcuni progettisti sono cresciuti e diventati famosi con Azimut, altri, già molto noti e apprezzati, hanno collaborato con il cantiere. È facile colpire e farsi notare quando si disegna una barca sola, un modello destinato a rimanere unico. Ma come abbinare questo concetto alla produzione in serie? Eppure è quello che è successo, anche perché gli esemplari di ciascun modello sono tanti e si fanno notare. hi non ricorda le finestrature sulle fiancate delle barche realizzate da Righini? Sono un marchio di fabbrica, un segno distintivo. Anche per quanto riguarda la scelta dei designer, Azimut non è mai rimasta ferma. Se un tempo i progettisti erano sempre gli stessi, in modo da saldare indissolubilmente il loro nome a uello del brand, da un po’ di anni, il cantiere si affida a diversi architetti e designer. Giovanna Vitelli, che rappresenta la seconda generazione, ha le idee molto chiare in proposito: “Tutta la nostra ricerca non è indirizzata verso elementi spettacolari, ma si concentra su veri e propri miglioramenti della vita di bordo per soddisfare un reale bisogno dell’armatore anziché un semplice vezzo estetico”. Per Giovanna Vitelli gli ultimi anni sono stati anni di svolta che hanno visto una crescita importante del prodotto: “O ggi le barche Azimut Yachts non sono più viste come Value for money, ma come prodotti di tendenza sia dal punto di vista tecnico costruttivo sia in termini di qualità generale ai vertici del mercato”. Bisogna lanciarsi in una nuova avventura per raggiungere un nuovo traguardo. D el resto, non si rimane in cima al mondo così a lungo per caso. E il cantiere di Avigliana è indiscutibilmente e da molti anni, in cima alle classifiche per uanto concerne la produzione di mega yacht.

E quando sei in cima al mondo, il prossimo traguardo non può che essere la luna.

1969 2019

“It’s landed, it’s landed”, Tito Stagno shouts rather excitedly from the television, prompting millions of viewers to break into applause. But Ruggero Orlando corrects him: “Not yet”. In fact, Neil Armstrong took another 40 seconds to land the feet of the Apollo 11 space shuttle on the moon. He had to avoid a rock at the last minute, and move to find a less challenging area. In Italy, it was just past 10 pm on the evening of 20 July 1969. In around the same period, i.e. the summer of 50 years ago, but around 250,000 miles from the moon, Paolo Vitelli, from Turin, was writing the text for his first catalogue. The front page was dominated by the words “Yacht Charter & Broker, rental and sale of yachts”, and the name of the company: Azimut. “If you want a new, relaxing and fun way to spend your holidays... why not charter a yacht?”, the text read.

There are plenty of analogies between the Apollo 11 landing and Azimut’s launch, even leaving aside the date. First, and most obviously, is the name. Azimut (‘azimuth’ in English) is related to astronomy. The other similarities are more related to characteristics shared by both events. The Apollo 11 mission had been planned for a long time, but getting Neil Armstrong onto the moon also required a certain amount of courage and a lot of technological research. All three of these aspects accompanied the history of the Azimut shipyard from the very start.

Paolo Vitelli is famous for planning and scheduling his work, which he is renowned for completing without a break. He’s one of those captains that never backs down.

There are countless anecdotes about his dedication to his work. “He even worked when travelling”, Carlo Agliardi recalled on Azimut’s thirtieth birthday, “like one night many years ago, after a 16-hour working day in Venice, when Vitelli stated, without batting an eyelid, that he still had a client to see. I looked at my watch, incredulously: it was one in the morning! I expressed my doubts, but he paid no attention, and after a while we arrived in Monza. The client was there, and started talking for what now seems like an eternity about the cost of an extra electric socket for the boat he had just bought. The discussion went on a long time because Vitelli, to justify the price, gave a lengthy description of the electrical cable, the terminals, the screws, and so on. Naturally, he succeeded, and only at five in the morning was he finally satisfied with his day’s work”. Paolo Vitelli both managed the company and sold the boats. He imported sailing boats like the Westerly and motor boats like the Tarquin 60’, the first large fibreglass boat on the European market. And then he was in charge of the production of early models, like the 12.80-metrelong AZ 43’ Bali designed by Olesinsky, of which 45 were built, all but one with Volvo Penta engines. Vitelli’s work as a broker and his knowledge of large producers like Bénéteau taught him how to structure his own company. Indeed, in the early 1980s, Azimut began importing sailing boats from the French shipyard, and this gave him the chance to appreciate what could be achieved with a perfectly organised industrial company. His other intuition was to buy large shipyards and offices. Like in 1985, when Azimut took over Benetti in Livorno, and not long afterwards, when he built the Avigliana headquarters, an enormous facility with cutting-edge manufacturing systems. As well as a salesman and businessman, he is also able to question his assumptions and delegate responsibility,

for example when he realised that to expand globally he needed to entrust the brand to a network of dealers, instead of just having a few energy- and resource-heavy directly managed branches. The shipyard’s philosophy is to never rest on its laurels, and Vitelli is clearly not a businessman who is happy to bask in his previous successes. He would have been quite entitled to do so, given that in 1972, just three years after the company’s foundation, the balance sheet was 52 million lira in the black. Azimut is constantly in pursuit of innovation, and always one step ahead. Vitelli has always pondered his next move, even at the most difficult moments, like the late 1980s, when he decided to organise production in divisions, at a time when many managers were still wedded to a role-based production model. According to Vitelli “whoever comes up with the design should also be responsible for selling it: the manager of a shipyard must become a businessman, and follow the product from design through to the end client”. This new division-based structure helped to turn around the fortunes of both Azimut and Benetti.

Suddenly everyone knew what their responsibilities were. There were no longer any managers, workers or partners who didn’t know exactly what they had to do, and in the 1990s the shipyard reaped the benefits, gaining renewed momentum and achieving great success. This passion for innovation led Azimut to realise that selling boats was not enough – you also had to sell services and boat moorings. This gave rise to the idea for the Marina di Varazze, which Giovanna Vitelli supported and managed from the very beginning. Then there’s the question of the shipyard’s designs. Some designers grew up and became famous with Azimut, while other already renowned and popular designers have been hired to work with the shipyard. It’s easy to make an impression and stand out when you design a single boat, destined to remain unique, but how do you combine this concept with mass production? Yet this is precisely what happened, partly because there are numerous examples of each model, and they stand out from the rest. Who could forget the windows on the sides of the boats designed by Stefano Righini? They are a trademark, a distinctive feature. Nor did Azimut ever stand still in its choice of designers. Although originally the same designers were used each time, meaning their names were tied inextricably to the brand, for several years now the shipyard has been making use of a wide range of architects and designers. Giovanna Vitelli, from the second generation of the family, has very strong opinions on this: “All of our research is directed not towards the spectacular, but instead towards genuine improvements to life on board, meeting the actual needs of owners rather than simply following an aesthetic whim”.

Giovanna Vitelli sees the last few years as a turning point, which have seen the firm’s products develop significantly: “Today Azimut Yachts boats are no longer seen as value for money, but as cuttingedge products both in terms of their engineering and construction and their overall market-leading quality”. You need to set out on a new adventure to reach a new milestone. And you don’t stay on top of the world for so long by chance. The Avigliana-based shipyard undoubtedly leads the way for its production of megayachts, and has done for many years. And when you’re on top of the world, the next step is the moon.

1969 2019

1969 2019

CARS

CARS

BMW M Vision Next

52

barchemagazine – Dicembre-December 2019

BMW M Vision Next

ď ”

Il prototipo della BMW M Vision Next anticipa la filosofia della casa di Stoccarda nel concetto di auto ibrida del futuro. Tanta tecnologia, 600 cavalli di potenza complessiva e la possibilitĂ di viaggiare totalmente in elettrico

The prototype of the BMW M Vision Next gives a foretaste of the approach taken by the Stuttgart firm for their hybrid cars of the future. It features a lot of technology, 600 horsepower overall and the option to use purely electric propulsion

by Francesco Michienzi

53

barchemagazine – Dicembre-December 2019

CARS

Motore Sistema Ibrido con 4 motori elettrici e un propulsore endotermico a 4 cilindri • Potenza massima 600 cv • Velocità max 300km/h • Accelerazione zero 100 km/h 3s

54

Engine Type Hybrid System with 4 electric motors and an endothermic 4- cylinders engine • Max power 600 hp • Max speed 300 km/h • Acceleration 0/100 km/h 3s

IL DESIGN DELLA BMW M VISION NEXT RICORDA LA M1 FIRMATA GIUGIARO. I fari sono dotati di tecnologia Laser Wire ed hanno un design aggressivo, mentre la fiancata è scolpita e muscolosa, con le due prese d’aria per garantire il raffreddamento del powertrain ibrido. L’interno dell’abitacolo è rifinito con titanio anodizzato e fibre sintetiche, i sedili si adattano e ricordano le forme anatomiche dei passeggeri, mentre l’interfaccia uomo-macchina si basa su due schermi incorporati nel volante, un display curvo in plancia e l’head-up display con realtà aumentata che proietta le informazioni sul parabrezza.

Non sono previste le chiavi, le serrature sfruttano il riconoscimento facciale per sbloccarsi e “caricare” i settaggi impostati dai vari utenti che possono utilizzare l’auto. C’è anche un porta bicchieri con giroscopio, che compensa le accelerazioni longitudinali e laterali per non far traboccare le bevande nei momenti di guida più dinamici. Il sistema propulsivo è ibrido plug-in, cioè con batterie ricaricabili alla presa di corrente domestica. C’è un motore elettrico per ogni asse per avere una trazione a quattro ruote motrici. L’unità termica, quattro cilindri turbo benzina, è collegata alle ruote posteriori. La trasmissione può inviare la coppia a tutte le ruote o solo a quelle posteriori, secondo i desideri del guidatore. La trazione è integrale con l’utilizzo ibrido della vettura, altrimenti è solo posteriore con il propulsore termico. La potenza complessiva è di 600 cavalli.

In 3 secondi si ha un’accelerazione da 0 a 100 chilometri orari.

La velocità massima è limitata a 300 km/h. Questo prototipo è in grado di viaggiare per 100 chilometri in modalità esclusivamente elettrica. Entro il 2023 Bmw presenterà 25 nuovi modelli ibridi e elettrici con l’obiettivo di rendere elettrificato almeno il trenta per cento del venduto entro il 2025. Fra i veicoli a emissioni zero sono già stati annunciati la Mini Electric, il Suv di medie dimensioni iX3, l’ammiraglia iNext e il coupé a quattro porte i4.

La concept car si presenta molto aggressiva, con porte ad ali di gabbiano e l’alternanza tra il colore argento e l’arancione che accentua la sportività di fari e prese d’aria laterali.

This is a very aggressive concept car, with gullwing doors and an alternating gold and orange colour scheme that accentuates the sporty feel of the headlamps and side air intakes.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

BMW M Vision Next

55

barchemagazine – Dicembre-December 2019

CARS

Le proporzioni sono da tipica supercar con motore centrale installato tra gli assi, le linee tese rappresentano l’ultima evoluzione degli stilemi di BMW.

56

The proportions are those of a typical supercar with centrallylocated engine set between the axles, and the taut lines that reflect the latest development of BMW styling.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

THE DESIGN OF THE BMW M VISION NEXT ECHOES THE M1 CREATED BY GIUGIARO. The headlamps are equipped with laser wire technology and have an aggressive design, while the sides are sculpted and muscular, with the two air intakes to ensure cooling for the hybrid powertrain. The interior of the passenger area is refined and finished with anodised titanium and synthetic fibres, the seats adjust and remember passengers’ body shapes, while the man-car interface is based on two screens that are incorporated into the steering wheel, a curved display on the dashboard and the head-up display with augmented reality that projects information onto the windscreen.

There are no keys, as the locks use facial recognition to unblock and “load” the settings made by the various users who can drive the car. There is also a gyroscopic cup holder, which compensates for longitudinal and lateral acceleration so as not to spill drinks at the most exciting moments of driving. The engine is a hybrid plug-in system, so it has batteries that can be recharged at home.

There is an electric motor for each axis to give four-wheel traction. The combustion engine – which is a petrol-driven, four-cylinder turbo – is connected to the rear wheels. The transmission can pass the torque to all the wheels, or just to the rear ones, as the driver chooses. The car has fourwheel drive when used in hybrid mode, otherwise it is only rear-wheel drive when using the combustion engine. Overall power is 600 horsepower.

You can get from 0 to 100 km/h in three seconds. Top speed is capped at 300 km/h. This prototype can do 100 km in purely electric mode. By 2023 BMW will introduce 25 new hybrid and electric models with the aim of making at least a third of the cars it sells electric by 2025. The zero-emission vehicles that have already been announced include the Mini Electric, the iX3 mid-size SUV, the flagship iNext car and the four-door i4 coupé.

GALLEY GOURMET

58

barchemagazine – Dicembre-December 2019

GALLEY GOURMET

Daní

MAISON Nino Di Costanzo, who is the chef and owner of Daní Maison in Ischia, can boast two Michelin stars. His cuisine amazes for emotional intensity and excellence of the ingredients used



Nino Di Costanzo, chef e patron di Daní Maison a Ischia, vanta due stelle Michelin. La sua cucina stupisce per intensità emotiva ed eccellenza della materia prima

by Rebecca Gentilini

NINO DI COSTANZO RAPPRESENTA LA MIGLIORE TRADIZIONE DELLA CUCINA ITALIANA che ha saputo evolversi e trasformarsi nell’eccellenza assoluta. Dopo importanti esperienze con chef come Gualtiero Marchesi e Juan Mari Arzak, decide di aprire il Daní Maison all’interno di un’antica casa ischitana dove gli ospiti possono trovare posto nella raccolta saletta o in cucina, per assistere in prima fila alla preparazione dei piatti. La scelta dell’antica villa Ischitana è motivata dal fatto che si tratta di un ambiente accogliente dove ci si sente a proprio agio; è un luogo con una storia e un forte radicamento con il territorio dove l’ospite è al centro dell’attenzione e si sente a casa propria. Ci sono solo 16 coperti, si tratta di una scelta che permette di creare un’atmosfera magica. Passione, amore, studio, sperimentazione, ma soprattutto rispetto della materia prima del territorio e della tradizione campana.

Su tutto c’è la volontà di riportare in tavola i piatti e le ricette di una volta in chiave contemporanea. La ricerca della qualità dei prodotti nel pieno rispetto della stagionalità è l’elemeno cardine della filosofia di Nino Di Costanzo. Ci dice lo chef: «Ricerca tecnica ed innovazione sulla tradizione che non deve essere considerata un elemento

Nel menù “Tradizione e Territorio” spicca l’agnello in parmigiana di melanzane.

The menu “Tradition and Territory” features gems like the lamb in eggplant parmigiana.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

statico, ma qualcosa di dinamico, che si evolve nel tempo e io sono alla continua ricerca di questo mutamento nella tradizione pur rispettando pienamente i sapori, gli odori, le consistenze di una volta». Dal giorno dell’apertura nel 2016, in soli quattro mesi, sono arrivati importanti riconoscimenti quali le due stelle Michelin e le tre forchette dell’Espresso. «La mia soddisfazione più grande è quella di regalare un’esperienza unica ed indimenticabile, suscitare emozioni e ricordi, anche attraverso la condivisione del legame con la mia terra e con le mie origini, far sentire l’ospite parte del mio mondo». Ci dice ancora Nino Di Costanzo, uno chef che ama il suo lavoro e la sua terra esaltandola e rispettandola ogni giorno nei suoi piatti.

59

GALLEY GOURMET

The restaurant was designed by the chef himself and it is based on the idea that the environment should help to convey the experience. This is why it is rich in art and references to the culture of the Campania region.

NINO DI COSTANZO REPRESENTS THE BEST TRADITION OF ITALIAN CUISINE that has evolved into absolute excellence.

After his important experiences under chefs like Gualtiero Marchesi and Juan Mari Arzak, Di Costanzo decided to open the Daní Maison in an old house in Ischia, where guests can find a place in the homey dining room or in the kitchen, to witness the creation of the dishes in the front row. The choice of this ancient Ischitan villa was motivated by the fact that it is a cozy place where you feel comfortable, and that it is a location with history and strong roots in the local territory where guests are at the center of attention and feel at home. There are only 16 seats - a choice that makes it possible to create the magical atmosphere you breathe in this establishment. Passion, love, study, experimentation, and above all respect for the products of the territory and of the tradition of Campania region. Nino Di Costanzo has the passion for reinterpreting the dishes and recipes of the past in a contemporary key and seeking out the quality of the products in full respect of seasonality. These are the founding stones of his philosophy. The chef tells us: «Tradition should not be considered a static element, but something dynamic that evolves over time, and I am constantly looking for this change in tradition while fully respecting the flavors, smells, and compactness of a time». Since its opening day in 2016, in just four months the restaurant has received important awards such as the two Michelin stars and the three Espresso forks.

Nino Di Costanzo, a chef who loves his work and his land, exalting and respecting it every day in his dishes, continues: «My greatest satisfaction is to give a unique and unforgettable experience, to stir emotions and memories, even by sharing the bond with my land and with my origins, to make the guest feel part of my world».

60

Per sollecitare i palati raffinati ed educare quelli semplici, vengono studiati abbinamenti capaci di esaltare ogni singolo ingrediente che, pur nella complessità della proposta, deve essere immediatamente riconoscibile.

Il progetto del ristorante è dello chef e nasce dal principio per cui l’ambiente deve servire a veicolare l’esperienza.

Per questo è ricco di arte e riferimenti alla cultura campana.

To stimulate refined palates and educate simpler ones, clever combinations are explored to enhance every single ingredient which, despite the complexity of the proposal, must be immediately recognisable.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

LAWYER ON BOARD

Il salvataggio in mare Rescue at SEA



Proseguiamo in questo numero l’analisi del soccorso in mare la cui disciplina è dettata dalla International Salvage Convention firmata a Londra il 28 aprile 1989 ed entrata in vigore in Italia il 14 luglio 1996

This issue continues the analysis of salvage, the rules of which are laid down by the International Salvage Convention that was signed in London on 28th April 1989 and which came into force in Italy on 14th July 1996

by Federico Santini*

62

QUESTA DISCIPLINA INTERNAZIONALE PREVALE SULLA DISCIPLINA INTERNA DI CIASCUNO STATO ADERENTE, che resta quindi applicabile in quanto compatibile, ed integra l’eventuale contratto di salvataggio concluso tra chi presta e chi riceve il soccorso ovvero si applica quando non venga concluso un contratto scritto ad hoc. Abbiamo, tra l’altro, esaminato nel precedente numero i presupposti del diritto del soccorritore al pagamento dell’indennità di salvataggio ed i criteri di determinazione della stessa dettati dalla Convenzione. È importante a questo punto chiarire che alcune categorie di soggetti, come il comandante e l’equipaggio della nave salvata nonché i piloti ed i rimorchiatori incaricati del rimorchio, ovvero le autorità pubbliche, non hanno diritto di pretendere un’indennità di salvataggio. Al riguardo la Convenzione richiede che “i servizi resi eccedano ciò che può essere ragionevolmente considerato come corretta esecuzione di un contratto concluso prima del verificarsi della situazione di pericolo”. Il diritto al pagamento dell’indennità di salvataggio, nonché dell’eventuale compenso speciale (nel caso di pericolo di danno ambientale) è tutelato da un privilegio marittimo della massima priorità e da un diritto di ritenzione esercitabili dal soccorritore al momento della riconsegna della proprietà salvata al suo proprietario, laddove l’armatore della nave salvata fornisca una garanzia soddisfacente, che deve includere anche interessi e spese. Prima che tale garanzia venga fornita al soccorritore, la nave salvata non dovrebbe lasciare il porto dove si trova, anche se in pratica non sono previste sanzioni per la violazione di tale obbligo. Di regola, la garanzia viene rilasciata dal P&I Club della nave salvata. La Convenzione di Salvataggio prevede poi che il diritto all’indennità di salvataggio si prescrive nel termine di due anni dal giorno in cui l’operazione di salvataggio è conclusa, tuttavia tale termine può essere esteso dal debitore convenuto in giudizio. Il diritto all’indennità di salvataggio sorge a prescindere dalla conclu-

sione o meno di un apposito contratto di salvataggio, laddove nel primo caso le previsioni della Convenzione si applicheranno solo per quanto non previsto nel contratto mentre nel secondo caso si applicheranno integralmente. Tuttavia, i contratti di salvataggio, laddove predisposti in maniera appropriata, possono essere estremamente utili a chiarire i diritti ed i doveri delle parti durante l’operazione di salvataggio e semplificare il successivo procedimento relativo al pagamento dell’indennità di salvataggio o del compenso speciale. In particolare, tramite il contratto le parti possono convenire un determinato luogo di riconsegna della nave salvata nonché le condizioni in virtù delle quali il contratto può essere risolto, oltre che la legge applicabile e la giurisdizione relativa alle controversie, evitando così ulteriori discussioni e spese. Con il contratto di salvataggio le parti possono derogare le previsioni della Convenzione di Salvataggio, incluse quelle relative alle modalità di pagamento ed al termine di prescrizione dell’azione, fermo restando che spetterà comunque al giudice competente verificare la legittimità delle clausole contrattuali ed il rispetto degli obblighi di tutela ambientale a carico del soccorritore e del soccorso. Esistono alcuni modelli standard di contratto di salvataggio che forniscono una regolamentazione equilibrata del rapporto tra le parti e si rivelano estremamente utili in una situazione di pericolo, quando il tempo per intervenire è ridotto e soprattutto la posizione delle parti è squilibrata ed il potere contrattuale del soccorritore potrebbe costringere il comandante della nave in pericolo ad accettare condizioni vessatorie. Tali modelli standard forniscono soluzioni alle difficoltà pratiche e definiscono chiaramente le obbligazioni delle parti, lasciando ad un momento successivo la determinazione dell’indennità di salvataggio sulla base di criteri e modalità predeterminate. Il modello contrattuale più utilizzato nella pratica è il Lloyd’s Open Form 2011 (LOF), che esamineremo in dettaglio nel prossimo numero di questa rivista.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

Il diritto all’indennità di salvataggio sorge a prescindere dalla conclusione o meno di un apposito contratto di salvataggio.

LAWYER ON BOARD THESE INTERNATIONAL RULES TAKE PRECEDENCE OVER THE DOMESTIC LAW OF EACH SIGNATORY STATE - these therefore only still apply when consistent with the Salvage Convention. They complete any salvage contract established between the provider and the receiver of the salvage services, or are applied when an ad hoc salvage contract does not exist. In the previous issue we focused on the conditions that have to be fulfilled for the salvor to have a right to a salvage reward, and on the criteria laid down by the Convention to determine such a reward.

Santini & Partners Studio Legale 25, Via Tommaso Salvini Rome - 00197 info@santinipartners.it www.santinipartners.it Tel: +39 06 97886-598/599 Mob.: +39 335 8118884 Fax: +39 06 9788606

64

L’avvocato Federico Santini è managing partner dello Studio Legale Santini & Partners di Roma. È specializzato in diritto internazionale ed in diritto marittimo, ha una consolidata esperienza nel settore dello yachting, con particolare riguardo a transazioni relative a super yacht, nuove costruzioni navali, finanziamento per la costruzione di navi, registrazione di yacht, arbitrati internazionali, questioni assicurative e fiscali connesse. È membro dell’Associazione Italiana di Diritto Marittimo ed è consulente di primari studi legali, di istituzioni ed associazioni internazionali nel settore dello yachting.

Per qualsiasi richiesta di chiarimenti e/o assistenza scrivere a: f.santini@santinipartners.it

The right to a salvage reward arises independently of whether there is a salvage contract or not.

At this point it is important to make clear that certain categories of individuals or organisations are not entitled to claim a salvage reward. This include the captain and crew of the salved vessel, or pilots and tugs entrusted with the towing, as well as public authorities. In relation to this, the Convention requires that “the services rendered exceed what can be reasonably considered as due performance of a contract entered into before the danger arose”.

The right to a salvage reward and to any special payment (when there is a risk of environmental damage) is protected by a maritime lien of the highest priority and by a right of retention which can be exercised by the salvor when the vessel is returned to its owners if the vessel owner provides sufficient security, which should include interest and costs. The salved vessel should not be moved from the port of delivery prior to the provision of this security from the owners of the vessel, although no penalties are specified for breaking this

The lawyer Federico Santini is a managing partner of Santini & Parterns Law office in Rome. He is specialized in international law and maritime law and has a consolidated experience in the yachting field especially in terms of super yacht transactions, the registration of yachts, international arbitration, insurance issues and related tax. He is a member of the Italian Association of Maritime law and advisor of the most important law offices and of the international yachting associations.

For any requirement or information, please write to: f.santini@santinipartners.it

barchemagazine – Dicembre-December 2019

requirement. The security for the salvage reward is normally provided by the P&I Club of the salved vessel. The Salvage Convention further provides a two-year time limit for claiming the reward after the conclusion of the salvage operation; however, this period can be extended by the debtor if defending a court claim in relation to it. The right to a salvage reward arises independently of whether there is a salvage contract or not. If there is a contract, the provisions of the Convention will apply only to the extent that the salvage contract does not provide otherwise, while if there is no contract the provisions apply in full. However, when suitable drafted, salvage contracts can be extremely helpful in clarifying the rights and duties of the parties during salvage work, and in simplifying how the salvage reward or special compensation are paid. In particular, by using a salvage contract, the parties can agree upon a specific place for the delivery of the salved vessel, the conditions under which salvage can be terminated, as well as the law and jurisdiction that will be applicable for resolving disputes, thus avoiding subsequent disagreements and expense. Furthermore, by using a salvage contract, parties can disregard the conditions of the Salvage Convention, including those relating to payment modalities and timeframe, provided that the competent court rules that the contract provisions are valid and that the environmental obligations imposed on the salvor and the salvee have been respected. There are several salvage contract models which provide a reasonable balance in the relationship between salvor and salvee. These can be extremely helpful in a situation of danger when the time available is limited and, especially, the position of the respective parties is asymmetric and the contractual power of the salvor may result in the captain of the endangered vessel accepting unfair conditions. Standard contracts provide solutions to the practical difficulties and clearly define the obligations of each party, while leaving the assessment of the salvage reward, to be made using pre-agreed criteria and methods, to a later stage. The most commonly used contract is the Lloyd’s Open Form 2011 (LOF), which will be analysed in detail in the next issue of BARCHE.

EVENTS

68

barchemagazine – Dicembre-December 2019

NATIONS TROPHY

regata dei CIGNI

La

The race of the SWANS Grande spettacolo in acqua in occasione della seconda edizione della Nations Trophy, regata a cadenza biennale che raduna le quattro classi One Design di Nautor’s Swan A great show on the water for the second edition of the Nations Trophy, a competition held every two years that brings together Nautor’s Swan four One Design classes

by Luca Sordelli

barchemagazine – Dicembre-December 2019

69

EVENTS 41 LE BARCHE AL VIA A PALMA DI MAIORCA, IN RAPPRESENTANZA DI 14 BANDIERE. In palio c’erano il trofeo per nazioni, ma anche i titoli mondiali per i ClubSwan 50 e Swan 45, ed europeo per i ClubSwan 42, ma grande attenzione è stata dedicata, sia dai velisti che dai media, ai più piccoli in gara, i ClubSwan 36. Gli spettacolari scafi con i foils disegnati da Juan Kouyoumdjian erano infatti alla loro prima regata ufficiale, oggetti ancora tutti da scoprire.

Ma cosa vuole essere nell’affollatissimo calendario delle regate internazionali la Nations Trophy?

Lo ha ben spiegato Leonardo Ferragamo, Presidente di Nautor’s Swan: «The Nations Trophy è nata con grande slancio sulla base di un’esplicita richiesta da parte degli armatori di Swan. L’idea fondamentale era quella di fornire un palcoscenico globale dedicato ai nostri One Design che fosse caratterizzato da uno spirito leale, che fosse una vera gentleman race». «Inoltre - ha aggiunto Ferragamo - c’era il desiderio di riportare in auge qualcosa che era stato abbandonato nel tempo, la competizione tra diversi paesi». Complessivamente impressionante la qualità degli equipaggi in acqua a Palma di Maiorca, a cominciare da quelli nella categoria più numerosa dei ClubSwan 50 con 18 barche partecipanti. A supporto dei loro agguerriti timonieri/armatori c’erano infatti velisti del calibro di Bowe Bekking (Niramo), Iker Martinez (Mathilde), Ken Read, Chris Larson (Earlybird), Jochen Schümann (OneGroup), Pietro D’ali (Drifter Sail), Fernando Echávarri (Skorpios) e Cameron Dunn (Bronenosec).

Alla seconda edizione della biennale Nations Trophy di Palma di Maiorca hanno partecipato 41 barche, divise in quattro classi e in rappresentanza di quattordici nazioni.

Forty-one boats, from four classes and representing fourteen nations took part in the second edition of the biennial Nations Trophy in Palma de Mallorca.

70

barchemagazine – Dicembre-December 2019

NATIONS TROPHY

71

barchemagazine – Dicembre-December 2019

EVENTS

72

barchemagazine – Dicembre-December 2019

NATIONS TROPHY Tutti detentori di almeno un oro mondiale o olimpico.

Alla fine si è imposto, con due vittorie parziali e un consistente distacco dai secondi, l’equipaggio russo di Skorpios di Dmitry Rybolovlev: «È un anno che lavoriamo duramente», ha dichiarato il suo tattico, Fernando Echávarri. «Un lavoro che ha pagato, siamo cresciuti e ora, all’improvviso, siamo campioni del mondo. Ci sono molti velisti eccellenti nella flotta del ClubSwan 50 provenienti dalla Volvo Ocean Race e dalla Coppa America, la sfida è sempre durissima».

Sul secondo e terzo gradino del podio sono arrivati gli inglesi di Perhonen e i tedeschi di Niramo.

Non da meno è stata la sfida della più “vecchia” delle classi Swan One Design in acqua, quella dei sempre elegantissimi Swan 45, dove ben tre equipaggi hanno chiuso con lo stesso punteggio. Alla fine a imporsi tra le boe è stata, grazie al maggior numero di primi posti parziali, la tedesca Fever di Klaus Diederich davanti all’olandese Motions e alla finlandese Blue Night per un podio tutto nordeuropeo. «È stato un campionato molto intenso, non sarebbe potuto finire in maniera più serrata di così – ha dichiarato un entusiasta Diederich al rientro nella classe dopo un anno di pausa - Penso che il livello sia veramente competitivo», ha aggiunto. «Ci è voluta tutta la stagione per tornare competitivi, per mettere a punto rigging e vele e anche un equipaggio totalmente nuovo.

It was the first regatta for the newly-created “flying” ClubSwan 36 class, with four boats taking the start and, in the end it was the Italian team Thirty-Six which won the top spot on the podium, with four wins, beating Sease (ITA) by four points and Go Racing (CRO) by a further point.

Prima regata per la neonata classe “volante” dei ClubSwan 36, quattro le barche al via e, alla fine, il team italiano Thirty-Six si è aggiudicato il gradino più alto del podio con quattro primi posti, vincendo di quattro punti su Sease (ITA) e un ulteriore punto da Go Racing (CRO).

barchemagazine – Dicembre-December 2019

73

EVENTS Combattutissima la battaglia nella più vecchia delle quattro classi One Design in gara, gli Swan 45, con alla fine tre barche con lo stesso punteggio. Grazie al maggior numero di primi posti la vittoria è andata alla tedesca Fever di Klaus Diederich davanti all’olandese Motions e alla finlandese Blue Nights.

The battle was very fierce in the oldest of the four One Design classes competing, the Swan 45s, and in the end three boats ended with the same points. Thanks to its greater number of race wins, overall victory went to Klaus Diederich’s boat Fever from Germany, which came in ahead of Dutch boat Motions and Finland’s Blue Nights.

74

THE NATIONS TROPHY 2019 – FINAL RESULTS Posizione/team Ranking/team

paese country

owner/driver owner/driver

risultati parziali partial score

totale total score

ClubSwan 50 World Championship (18 barche-boats) 1. Skorpios 2. Perhonen 3. Niramo

(RUS) (GBR) (GER)

Dmitry Rybolovlev Ross Warburton Sonke Meier Sawatski

2,15,1,3,1,5 1,2,2,9,12,9 11,9,3,6,3,4

27 35 36

Swan 45 World Championship (7 barche-boats) 1. Fever 2. Motions 3. Blue Nights

(GER) (NED) (FIN)

Klaus Diederichs Lennard van Oeveren Tea Ekengren-Sauren

4,1,8(DSQ),1,1 5,4,1,3,2 6,2,2,2,3

5 15 15

ClubSwan 42 European Championhip (12 barche-boats) 1. Mela 2. Digital Bravo 3. Far Star

(ITA) (ITA) (ITA)

Andrea Rossi Alberto Franchi Lorenzo Mondo

1,4,3,4,5 5,5,5,6,3 4,2,6,5,8

18 24 25

1,4,2,1,1,1 3,2,1,2,2,4 2,1,4,3,3,2

10 14 15

ClubSwan 36 (4 barche-boats) 1. Thirty-Six 2. Sease 3. Go Racing

(ITA) (ITA) (CRO)

Edoardo & Riccardo Ferragamo Pier Luigi Loro Piana ACI

barchemagazine – Dicembre-December 2019

Abbiamo lavorato duramente ed ora eccoci qui».

Dominio italiano invece tra ClubSwan 42 con tre barche con il tricolore sul podio. Davanti a tutti Mela, di Andrea Rossi seguito da Digital Bravo di Alberto Franchi e Far Star di Lorenzo Mondo. L’inno di Mameli è stato poi suonato ancora due volte, sia al termine della premiazione della classe ClubSwan 36, dove la vittoria è andata a Thirty-six di Edoardo e Riccardo Ferragamo, davanti a Sease di Pigi Loro Piana, e poi al momento del conferimento del trofeo del The Nations Trophy dove Cuordileone di Leonardo Ferragamo e Ulika di Andrea Masi hanno regalato la vittoria finale alla squadra azzurra.

THERE WERE 41 BOATS FROM FOURTEEN DIFFERENT COUNTRIES THAT TOOK THE START IN PALMA DE MALLORCA. At stake there was the trophy disputed by countries, but also world titles in the ClubSwan 50 and Swan 45 classes, and the European championship for the ClubSwan 42s, but a lot of attention was also paid, from both competitors and the media, to the smallest boats competing, the ClubSwan 36s. The spectacular boats with foils designed by Juan Kouyoumdjian were taking part in their first race, and so everything about them was still to be seen. But what exactly is the Nations Trophy seeking to be, in the extremely crowded international regatta calendar? Leonardo Ferragamo, the President of Nautor’s Swan, provided a convincing answer: «The Nations Trophy was created with great enthusiasm following a specific request from Swan owners. The basic idea

EVENTS

76

The Nations Trophy 2019 (14 nazioni/nations)

1. Italia (Ulika & Cuordileone) 31pts 2. Germania (Niramo & OneGroup) 29pts 3. Russia (Skorpios & Bronenosec) 29pts 4. United Kingdom (Perhonen & Long Echo) 20 pts 5. Spagna (Aifos 500 & Nadir) 18pts

There was a clear win for Andrea Rossi and the Mela team, in the ClubSwan 42 class, with its worst result a fifth place in the final race, in which they protected an advantage of five points over Lorenzo Mondo’s Far Star.

Netta la vittoria di Andrea Rossi e del team Mela tra i ClubSwan 42, il loro peggior risultato è stato un quinto nella gara finale, quando hanno protetto un vantaggio di cinque punti su Far Star di Lorenzo Mondo.

was to provide a global stage for our One Design boats that would feature a spirit of loyalty, and which would be truly a race for gentlemen. There was also the wish», added Ferragamo, «to restore something that had been lost over time, which was competition between different countries». Overall, the quality of the crews on the water in Palma de Mallorca was impressive, starting from those in the ClubSwan 50 category, which had 18 boats. Indeed, amongst those supporting the various competing helmsmen/owners there were yachtsmen of the calibre of Bowe Bekking (Niramo), Iker Martinez (Mathilde), Ken Read, Chris Larson (Earlybird), Jochen Schümann (OneGroup), Pietro D’ali (Drifter Sail), Fernando Echávarri (Skorpios) and Cameron Dunn (Bronenosec). All of them have won at least a world or Olympic title. In the end, the Russian crew of Dmitry Rybolovlev’s Skorpios came out on top, with two race victories giving it a significant margin over the other boats. «We have been working hard for a year», said their tactician, Fernando Echávarri.

«The work has been rewarding, we have grown and now, suddenly, we are world champions. There are a lot of excellent yachtsmen in the ClubSwan 50 fleet who come from the Volvo Ocean Race and the America’s Cup, and the competition is always extremely tough». The second and third steps on the podium were taken by the English crew from Perhonen and the Germans on Niramo.

No less intense was the racing between the oldest (which is a relative term) of the Swan One Design classes on the water, the ever-elegant Swan 45 boats, with three crews ending the competition with the same points. In the end coming out on top, thanks to having more race wins, was Klaus Diederich’s German boat, Fever, ahead of the Dutch crew Motions and Finland’s Blue Night, to complete a wholly completely Northern European podium. «It was a very intense championship, and it couldn’t have ended any closer than that», declared an enthusiastic Diederich on his return to competition after a year out.

«I think that the level of competition is very high», he added. «We needed the entire season to get back to being competitive, to put the final touches on the rigging and sails, and also a completely new crew.

We have worked hard, and here we are now». But it was Italians who dominated the ClubSwan 42 class, with three boats flying the white, red and green on the podium. Ahead of all of them was Andrea Rossi’s Mela, followed by Alberto Franchi’s Digital Bravo and Lorenzo Mondo’s Far Star. The Italian national anthem was played twice more, both at the end of the awards for the ClubSwan 36 class, in which victory went to Edoardo and Riccardo Ferragamo’s Thirty-six, ahead of Pigi Loro Piana’s Sease, and then when The Nations Trophy was presented, in which Leonardo Ferragamo’s Cuordileone and Andrea Masi’s Ulika gave the final victory to the Italian team.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

Ti aspettiamo

al Boot DĂźsseldorf, Hall 06 StandB28, dal 18 al 26 gennaio 2020.

Napoli - Italia +390818689015 info@nauticafusaro.com www.nauticafusaro.com

EVENTS

EVENTS

C’erano TUTTI Everyone was

there

La Barcolana è la regata velica internazionale con il maggior numero di barche iscritte al mondo, giunta quest’anno alla 51ma edizione, è un magico mix di competizione agonistica e festa “pop” della vela Barcolana is the international regatta with the largest number of participating boats in the world. Now, in its 51st edition, it has become a magical mix between a sailing competition and a “pop” festival 78

by Francesco Michienzi photo by Demis Albertacci, Carlo Borlenghi, Fabio Taccola

barchemagazine – Dicembre-December 2019

BARCOLANA 51

79

barchemagazine – Dicembre-December 2019

EVENTS LA BARCOLANA È DIVENTATA UN “MUST” PER I VELISTI DI TUTTO IL MONDO. È la regata con più iscritti del mondo, con oltre 2000 barche partecipanti. Ci sono proprio tutti, i campioni della vela accanto a vip, uomini politici, regatanti della domenica, equipaggi di familiari o di amici che si misurano con imbarcazioni di ogni tipo. Questo è il suo bello, perché l’importante non è il piazzamento, l’importante è esserci e divertirsi. Se il vento si fa desiderare pazienza, si regata ugualmente. Nello specifico della regata la cronaca ci racconta la vittoria di Way of Life, scafo dell’armatore sloveno Gašper Vinčec, che con un tempo di 1h 54’10’’ ha vinto la Barcolana51 presented by Generali.

La barca ha sconfitto un’epica bonaccia e tutti i favoriti della vigilia grazie a una partenza eccezionale e alla capacità di scegliere al meglio la vela di prua, rinunciando anche ai grandi code zero in favore di un piccolo windseeker, in grado di sfruttare ogni refolo e avvicinarsi così alla prima boa. Il secondo posto è andato a un’altra barca non favorita, Shining, scafo ultraleggero di Milos Radonjic, seguito dall’RC44 Scorpio di Iztok Krumpak. Un podio assolutamente inatteso, dovuto all’assenza di vento, che ha dato ragione agli scafi adriatici e leggeri.

In quarta posizione Adriatic Europa con Dusan Puh, in quinta il Fanatic di Alex Peresson, lasciando Arca SGR, il cento piedi dei fratelli Benussi in sesta posizione, le donne di Golfo di Trieste con Francesca Clapcich in ottava posizione (precedute da Barraonda Provvidenti-Ferluga) e Portopiccolo Tempus Fugit con Mitja Kosmina in nona posizio80 ne. Noto in Golfo con il nome di Maxi Jena, vincitore nel 2009, molte volte secondo, Way of Life ha condotto una regata impeccabile rispetto a un vento inesistente, navigando con grande costanza

a una velocità massima di tre nodi. Al timone, oltre a Gašper Vinčec, olimpionico in classe Finn (Atene 2004 e Pechino 2008), si sono succeduti nelle diverse andature e sempre in massima concentrazione Zan Luka Zelko, giovane promessa della vela slovena, già qualificato in classe Laser per le Olimpiadi di Tokyo, e il “super coach” sloveno, papà agonistico di numerosi campioni, Neno Viali.

A bordo, in questa trionfale vittoria costruita metro su metro, anche il campione sloveno di ciclismo Primož Roglič, vincitore della Vuelta.

«Una giornata bellissima, Barcolana sorprende sempre - ha commentato il Presidente Mitja Gialuz - col poco vento le barche più grandi non sono riuscite a mettere in acqua tutti i cavalli, è uscita un’outsider capace di partire con la vela giusta e di navigare davvero velocemente senza perdere mai velocità. Una Barcolana partecipata, mi restano nel cuore le immagini dalla flotta dei velisti che facevano il bagno, di quelli con la chitarra, di quelli che salutavano felici nonostante fossero praticamente fermi, entusiasti e contenti di essere in Barcolana. L’assenza di vento ha favorito le barche più leggere, quelle più invelate, ma quelle anche con un po’ di fortuna in più, e ci ha regalato un podio inaspettato. Non avere un vincitore annunciato, avere pretattica, suspence prima della regata sono cose che fanno bene alla manifestazione, ma la cosa migliore è senza dubbio la partecipazione impressionante della città e delle persone a terra, quest’anno forse addirittura superiore all’edizione 50. Anche la scommessa del Villaggio in Piazza Unità è stata sicuramente vinta, con tantissimi visitatori soprattutto nel fine settimana». Per Dee Caffari, testimonial dell’evento e regatante a bordo dello Swan 90 Woodpeaker Cube, questa edizio-

ne della Barcolana è stata straordinaria, pazza e favolosa: «C’erano così tante barche! Ma purtroppo il vento era davvero molto leggero quindi non siamo riusciti a finire il percorso perciò devo assolutamente tornare l’anno prossimo».

Woodpeaker Cube aveva a bordo anche il presidente di Generali, Gabriele Galateri di Genola, che ha aggiunto: «La Barcolana regala sempre un’esperienza diversa: dal mare alla terra è una festa dello sport e della comunità. Il colpo d’occhio sul muro delle oltre duemila vele e delle Rive gremite di appassionati è il miglior commento al successo di questo evento». Il team era composto anche dai componenti del Consiglio di Amministrazione di Generali, l’azienda presenting sponsor della regata che da oltre 40 anni è a fianco della manifestazione.

THE BARCOLANA RACE HAS BECOME A MUST FOR SAILORS ALL OVER THE WORLD. It is the world’s most popular sailing race, with over 2000 participating boats. Truly everyone is there, sailing champions alongside VIPs, politicians, Sunday sailors, crews of relatives or friends who race each other with boats of all kinds. This is precisely its beauty because what matters is not the ranking; what matters is just being there and having fun. If the wind doesn’t show up, no matter, the race is still on. The annals of this event record the victory of Way of Life, a boat owned

by Slovenian shipowner Gašper Vinčec, which won the Barcolana51 presented by Generali in 1h 54’10’’. The boat defeated an epic calm sea and all the favourites from the day before, thanks to an exceptional set-off and to the accurate selection of the best sail.

Alla partenza un colpo d’occhio unico: più di 2.000 barche, portate dai timonieri che animano i circuiti mondiali della vela, dai regatanti per passione e dai croceristi, tutti stregati da un evento al quale ogni uomo di mare, almeno una volta, deve partecipare.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

At the start, a unique view: more than 2,000 boats, sailed by the helmsmen that animate the world’s sailing circuits, by passionate sailors and cruise passengers. All of them were bewitched by an event which every seafarer must participate in at least once.

BARCOLANA 51



Vittorio Bissaro sale a bordo di Land Rover Per il sesto anno consecutivo Jaguar Land Rover ha riconfermato il suo presidio nel mondo sailing come co-protagonista a fianco della 51ma edizione della Barcolana

Vittorio Bissaro climbs on board the Land Rover

For the sixth consecutive year, Jaguar Land Rover has confirmed its presence in the sailing world as a co-star alongside the 51st edition of the Barcolana Uno spettacolo unico al mondo, dove nel magico mix di competizione agonistica e festa “pop” della vela spicca il più autentico spirito Above & Beyond di Land Rover. Quest’anno i riflettori sono stati accessi nella prestigiosa cornice di Piazza Unità d’Italia, che ha ospitato la lounge Jaguar Land Rover. Non poteva che essere questo il contesto vincente per sancire il connubio con Vittorio Bissaro, velista e atleta della squadra olimpica italiana, che diventa Ambassador Land Rover legato al mondo della vela.

Il promettente atleta, molto vicino al DNA della casa automobilistica britannica, farà da trait d’union per promuovere il progetto “Land Rover Road to Barcolana 2020”, che coinvolgerà i giovani talenti velisti, e “Barcolana Junior”, l’iniziativa rivolta ai più piccoli, da sempre protagonisti della pre- Barcolana la settimana precedente la gara ufficiale.

Nella lounge Jaguar Land Rover in piazza Unità d’Italia ha fatto bella mostra di sé la Nuova Discovery Sport, il SUV “Go Anywhere”, prestigioso e compatto, l’immagine dello spirito Discovery by Land Rover.

A unique show, where the magical mix of the competition and sailing “pop” festival brings to life Land Rover’s authentic Above & Beyond spirit. This year the spotlight was on the prestigious setting of Piazza Unità d’Italia, which hosted the Jaguar Land Rover lounge. There could be no better context to celebrate the partnership with Vittorio Bissaro, sailor and athlete of the Italian Olympic team and new Land Rover Ambassador for the sailing world. The promising athlete, who is very much in tune with the DNA of the

British car manufacturer, will be the trait d’union to promote the project “Land Rover Road to Barcolana 2020”, which will involve young sailing talents, and “Barcolana Junior”, the initiative for the youngest, who have always starred in the pre-Barcolana during the week before the official race. The Jaguar Land Rover lounge in Piazza Unità d’Italia displayed a beautiful New Discovery Sport, the prestigious and compact “Go Anywhere” SUV, which represents the image of Land Rover’s Discovery spirit.

Vittorio Bissaro and Daniele Maver.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

81

EVENTS

82

barchemagazine – Dicembre-December 2019

BARCOLANA 51

«La Barcolana regala sempre un’esperienza diversa: dal mare alla terra è una festa dello sport e della comunità».

«Barcolana always offers a new experience: it is a festival of sport and of the community».

Generali chairman Gabriele Galateri di Genola

barchemagazine – Dicembre-December 2019

83

EVENTS

The Race Committee decided to reduce the race course and place the finish line at the second Mark due to the lack of wind which only reached a peak of 3 knots. So at 5.00 pm the finish line was crossed by those boats and crews that managed to defeat the dead calm sea, also because they wanted to know who would rank last. They were all welcomed by a festive city.

Il comitato di regata, visto il “non vento”, che nel suo massimo picco ha soffiato fino a 3 nodi, ha scelto di interrompere la Barcolana alla seconda Boa, dove fino alle 17 - anche per concorrere al premio per l’ultimo classificato - sono transitate le imbarcazioni e gli equipaggi che hanno sconfitto la bonaccia in grande allegria, in una città vestita a festa per la regata.

84

Con i flaconi di plastica usati e con le bottiglie d’acqua vuote è stata realizzata una grande installazione artistica a forma di pesce che è stata il simbolo di Barcolana.

A big fish-shaped installation made with used plastic bottles and empty water bottles was the symbol of the Barcolana race.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

The crew even chose a small winseeker over a large code zero in order to take advantage of every puff of wind to approach the first mark.

The second place went to another unexpected competitor, the Shining, an ultralight hull owned

by Milos Radonjic, followed by Iztok Krumpak’s RC44 Scorpio. An absolutely unexpected podium due to the absence of wind – to the advantage of Adriatic light boats: fourth place went to the Adriatic Europa with Dusan Puh, fifth place to Alex Peresson’s Fanatic, leaving Arca SGR, the 100-feet vessel owned by the Benussi brothers, in sixth place, the women’s crew of Golfo di Trieste captained by Francesca Clapcich came eighth (preceded by Barraonda Provvidenti - Ferluga) and Portopiccolo Tempus Fugit with Mitja Kosmina gained ninth place. Known in the Gulf as Maxi Jena, winner in 2009 and many times second, Way of Life raced a flawless regatta despite the non-existent wind, steadily sailing at a top speed of 3 knots. In addition to Gašper Vinčec, Finn class Olympic champion (Athens 2004 and Beijing 2008), the helm was skillfully handled, depending on different speed, by Zan Luka Zelko,

EVENTS

Con un tempo di 1h 54’10’’ Way of Life, scafo dell’armatore sloveno Gašper Vincec, ha vinto la Barcolana51 presented by Generali.

Way of Life, owned by the Slovenian shipowner Gašper Vincec, wins Barcolana51 presented by Generali in 1h54’10’’.

86

I PRIMI 20 CLASSIFICATI THE FIRST 20 BOATS TO HAVE CROSSED THE FINISH LINE 1 2 3 4 6 7 9 10 11 14 15 16 17 18 19 20

Way of Life - Sailing Planet MM Shining Scorpio - JK Izola Adriatic Europa Valicelli - JK Piranski Zaliv 5 Fanatic - S.T Sport del Mare Arca SGR - Società Velica di Barcola e Grignano Barraonda Confartiginato FVG - Società Velica Oscar 8 Cosulich 8 Golfo di Trieste Società Nautica Pietas Julia Portopiccolo Tempus Fugit - Yacht Club Portopiccolo Cleansport one - Cartubi Idrusa Calvi Network - Circolo Vela Brindisi 12 Anywave - Safilens Diporto Nautico Sistiana 13 Pegaso - LNI Sezione Vela La Spezia Furiosa 2 Ancilla Domini - Yacht Club Adriaco Riedl Aerospace Green Dragon - SCTWV Brava - GDV LNI Monfalcone The Big Wave - CV Toscolano Moderno W Medeleine - Società Velica Oscar Cosulich

barchemagazine – Dicembre-December 2019

a young promising Slovenian sailor who already qualified in Laser class in the Tokyo Olympics, and by the Slovenian ‘super coach’ of many champions, Neno Viali. During the triumphant victory that was claimed metre by metre, also the Slovenian cycling champion Primož Roglič, winner of the Vuelta, was on board. «What a beautiful day, Barcolana is a never-ending surprise - commented President Mitja Gialuz - the largest boats couldn’t sail at their best with no wind and an outsider won, setting off with the right sail and sailing at a very fast pace without slowing down, and staying upright. A beautiful and crowded Barcolana: the images that will be in my heart are those of the fleet of sailors bathing, or playing the guitar, or waving happily despite the slow race, excited to be racing Barcolana. The lightest and under sail boats were the luckiest ones as they benefited from no wind conditions and gave us an unexpected podium. The good thing about our event is that there’s no predicted winner and that the regatta is anticipated by a pre-tactical phase and suspence. But, beyond doubt, the best thing about Barcolana is the striking participation of the city and the community on land, which this year almost outnumbered that of the 50th edition. We also won another bet: Barcolana Village in Piazza Unità was a great success, with lots of visitors especially during the weekend». According to Dee Caffari, event testimonial and sailor on board the Swan 90 Woodpeaker Cube, this edition of the Barcolana was extraordinary, crazy and fabulous: «So many boats! But the wind was very light and we didn’t finish the course, so I have to come back next year». The Woodpeaker Cube also had the president of Generali, Gabriele Galateri di Genola, on board, and he added: «Barcolana always offers a new experience: it is a festival of sport and of the community. the fleet of 2000 boats and the seafront packed with enthusiasts is the best comment that can be made about the success of this event». The team also included members of the Board of Directors of Generali, the presenting sponsor of the race, which has been supporting the event for over 40 years.

THE IDEA FACTORY FLYING HYPER YACHT HSY38 THE IDEA FACTORY



88

A BREATH of fresh AIR

Flying Hyper Yacht HSY 38 è il progetto del primo yacht di grandi dimensioni dotato di “foil” firmato da Leopoldo Rodriquez insieme ad un team d’eccezione Flying Hyper Yacht HSY 38 is the first project for a large-scale yacht fitted with foils, designed by Leopoldo Rodriquez together with an exceptional team

by Angelo Colombo PARLARE DI ALISCAFI SENZA NOMINARE LO STORICO CANTIERE NAVALE RODRIQUEZ DI MESSINA È IMPOSSIBILE, visto che è stato proprio questo il cantiere che ha dato vita a questi mezzi di trasporto veloce.

Un cantiere fondato nel lontano 1887 da Leopoldo Rodriquez, oggi proprietà del Gruppo IMMSI, al quale il pronipote omonimo del fondatore propone oggi un progetto rivoluzionario per il settore yachting. Il primo “scafo volante” realizzato nel 1956 dai cantieri di Messina fu il “Freccia del Sole”, al quale fecero subito seguito altri sei esemplari lungamente impiegati per il trasporto di persone da e per le isole in Italia, poi Venezuela, Giappone, Francia, Argentina, Uruguay, UK, Danimarca, Egitto, Brasile, Hong Kong, Filippine, Australia e Nuova Zelanda.

Nel 1965 il nuovo concetto di navigazione volante s’impose sulle scene del grande schermo grazie all’esemplare PT20 denominato “Disco Volante” e al film cult “Agente 007 Thunderball”.

Una storia intensa, che con le tecnologie oggi

barchemagazine – Dicembre-December 2019

disponibili si ripropone in chiave moderna nel mondo dello yachting.

Oltre a Leopoldo Rodriquez, titolare di Rodriquez Consulting, sono parte attiva del progetto Lorenzo Lucchini Gilera, pronipote del fondatore della Gilera Motociclette oggi designer industriale, l’architetto Daniele Natoli nato proprio su un aliscafo tra Lipari e Milazzo e l’architetto Eride Tanga, specializzata in interior design.

Grandi superfici vetrate verticali e sul cielo della sovrastruttura hanno il compito di garantire sempre presenza di luce e contatto con il mare, il tutto in ambienti sviluppati per offrire in qualunque condizione di navigazione o di sosta il massimo comfort.

There are large areas of glass, both vertical and on the top of the superstructure, providing constant light and contact with the sea, in rooms designed to offer top levels of comfort, regardless of the sailing or mooring conditions.

THE IDEA FACTORY FLYING HYPER YACHT HSY38 THE IDEA FACTORY

90

HYPER YACHT HSY38

L.f.t. 38m • larghezza massima 8m • dislocamento a pieno carico120 t • motorizzazione 2xMTU 12V4000M93L da 3.460 HP l’uno • velocità minima di volo 27 nodi •velocità di crociera planante 25 nodi • velocità di crociera in volo 40 nodi • autonomia alla velocità di crociera in volo 700 miglia nautiche LOA 38m • Maximum beam 8m • Full mass displacement 120 t • Main propulsion 2xMTU 12V4000M93L of 3.460 HP each • Speed take of 27 knots • Cruising speed in displacement mode 25 knots • Cruising speed in flying mode 40 knots • Range at cruising speed in flying mode 700 nautical miles https://rodriquezconsulting.com/hydrofoil-superyacht/; Rodriquez Consulting: +447445308622

Il progetto prevede uno scafo di 38 metri di lunghezza, capace di navigare a 40 nodi di velocità di crociera assicurando un’autonomia di 700 miglia se in volo, altrimenti, sotto i 28 nodi naviga come planante alla velocità di crociera di 25 nodi. Consumi ridotti di circa il 50% se comparati a mezzi tradizionali, il tutto, gestendo le fasi di “decollo” e navigazione in volo in modo semplice grazie agli ausili elettronici oggi disponibili.

Tecnologia e funzionalità combinate in uno yacht rivoluzionario, dove comfort in navigazione e grandi spazi sono assicurati da un progetto d’avanguardia che prevede anche la possibilità di disporre di una piattaforma per elicottero del tipo “touch and go”.

IT IS IMPOSSIBLE TO TALK ABOUT HYDROFOILS WITHOUT A MENTION OF THE HISTORIC RODRIQUEZ BOAT YARD AT MESSINA, since it was the very firm that created this fast form of transport.

Founded back in 1887 by Leopoldo Rodriquez, and Due i layout previsti: uno a tre cabine, delle quali due Vip e un’armatoriale, l’altro con due cabine Vip ma un grande garage per il tender di 5,50 metri e la moto d’acqua.

Two layouts are envisaged: one with three cabins, two of them VIP and one owner cabin, and another with two VIP cabins but also a large garage for the 5.5 metre tender and the jetski.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

now owned by the IMMSI Group, the yard is the focus of a revolutionary project in the yachting world.

The project is being promoted by Rodriquez’s greatgrandson - who was named after his ancestor. The first “flying hull” made in 1956 by the Messina-based firm was the “Freccia del Sole”, which was quickly followed by six other models that were for a long time used to transport passengers to and from the Italian islands, and then in Venezuela, Japan, France, Argentina, Uruguay, UK, Denmark, Egypt, Brazil, Hong Kong, the Philippines, Australia and New Zealand.

In 1965 the new idea of flying sailing conquered the big screen with the PT20 boat named Disco Volante in the James Bond film Thunderball.

It is a powerful story, which is being retold in the yachting world in a modern way making use of the technology that is now available.

Also involved in the project alongside Leopoldo Rodriquez are Lorenzo Lucchini Gilera, the grandson of the founder of the Gilera motorcycle company and who is an industrial designer, the architect Daniele Natoli (who was actually born on a hydrofoil between Lipari and Milazzo) and the architect Eride Tanga, who specialises in interior design. The project is to create a boat that is 38 metres long, which can cruise at 40 knots and give a range of 700 miles if flying through the water, or alternatively when planing (which it does below 28 knots), have a cruising speed of 25 knots.

Fuel consumption is about 50% less than traditional boats, with everything handled – including “take-off” and “flying” – very simply using the electronic aids now available.

Technology and functionality have been combined in a revolutionary yacht, in which abundant room and comfort when on the move are made available by a cutting-edge project that also includes an option to fit a touch-and-go helipad.

THE IDEA FACTORY



92

RSY 38m EXP

L’explorer di 38 metri, costruito da Rosetti Superyachts, sarà varato nella primavera del 2021. L’architettura navale e il design sono di Hydro Tec, gli interni di Burdisso Capponi The 38m explorer by Rosetti Superyachts will be launched in spring 2021. The naval architecture and design are by Hydro Tec, interiors by Burdisso Capponi

by Massimo Longoni

PROSEGUE NEI TEMPI PREVISTI LA COSTRUZIONE DEL NUOVO RSY 38 METRI EXP, la cui consegna è prevista nella primavera 2021. Lo scafo in acciaio è quasi completato e presto sarà accoppiato alla sovrastruttura. Le linee esterne, il layout interno e l’architettura navale sono di Hydro Tec, mentre il design interno è firmato da Burdisso Capponi Yachts & Design. Questo explorer dislocante è progettato per una navigazione di lungo raggio in totale sicurezza e autonomia. «Il 38m EXP incarna totalmente la filosofia di Rosetti Superyachts, ovvero di applicare al settore dei superyacht la grande esperienza costruttiva di Rosetti Marino» spiega Fulvio Dodich, Ceo e partner di RSY. «Questa esperienza spicca in ogni dettaglio del progetto, dal design di esterni e interni fino all’attenta selezione

A bordo sono state create, su richiesta degli armatori, apposite nicchie per ospitare opere d’arte di varie dimensioni. Il lighting design è un altro elemento essenziale dello stile degli interni.

Alcoves and niches have been created on board upon the owners’ request to house various works of art. The lighting design is an essential element of the interiors.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

THE IDEA FACTORY

94



Il sundeck ospita una grande tavola da pranzo, un corner bar, Jacuzzi dotata di cascata e due docce.

La zona riservata alla Jacuzzi è protetta da una porta antivento con due aperture scorrevoli ai lati.

The sun deck hosts a large dining table as well as a corner bar with high stools an a Jacuzzi with waterfall feature, and two showers on the sides. The area is protected forward by a sliding windbreak door.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

degli equipaggiamenti e alla qualità costruttiva complessiva». La lunghezza fuori tutto è di 37,83 metri, il baglio massimo è di 8,85 metri.

Sarà motorizzato con una coppia di Man di 588kW ciascuno. La nave ha una stazza internazionale di circa 400 Gross Tonnage. La sentina, la carena dislocante con bulbo, la larga sezione di poppa e lo skeg allungato sono stati ottimizzati per navigare tra i 10 e gli 11 nodi. Lo yacht è equipaggiato con pinne stabilizzatrici elettriche per ridurre il più possibile la rumorosità all’ancora e con una potente elica di prua, anch’essa elettrica, con timoni indipendenti per la massima manovrabilità in aree ristrette.

THE CONSTRUCTION OF THE NEW RSY 38 METERS EXP CONTINUES on schedule and is expected to be delivered in spring 2021. The steel hull is almost complete and soon to be joined with its aluminium superstructure. The exterior lines, the interior layout and the naval architecture are by Hydro Tec, whereas the refined interior design is by Burdisso Capponi Yachts & Design. This displacement explorer is designed for cruising long distances in total safety and autonomy. «The 38M EXP fully embodies the philosophy of Rosetti Superyachts, which is to apply the extensive shipbuilding experience of Rosetti Marino to the superyacht sector», says Fulvio Dodich, RSY CEO and partner. «This experience shines through the project in every detail, from the exterior and interior design to the careful selection of equipment and overall construction quality».

At 37.83m in length with a maximum beam of 8.85m, the Rosetti 38 EXP will be powered by twin MAN engines of 588kW and rated at approximately 400GT. The round-bilge, displacement hull with bulbous bow, broad and flat stern sections and extended skeg have been optimised to cruise at between 10 and 11 knots.

The yacht is equipped with electric fin stabilisers to reduce the noise levels as much as possible at anchor. It is also equipped with a powerful electric bow thruster and independent rudders for maximum maneuverability in restricted areas.

EVENTS

EVENTS

Design

Nautical Special

TEAM 96

barchemagazine – Dicembre-December 2019

OFFICINA ITALIANA DESIGN

Lo studio fondato a Bergamo da Mauro Micheli e Sergio Beretta nel 1994, custode del DNA delle imbarcazioni Riva, raggiunge l’importante traguardo del quarto di secolo di vita nell’anno in cui vengono varate alcune delle loro imbarcazioni più grandi The studio founded by Mauro Micheli and Sergio Beretta in Bergamo in 1994, which is the custodian of the iconic Riva DNA, reaches the important milestone of its 25th anniversary. A remarkable moment that coincides with the launch of some of their largest vessels

by Rebecca Gentilini - photo by Alberto Cocchi and Alberto Merisio

97

barchemagazine – Dicembre-December 2019

EVENTS OFFICINA ITALIANA DESIGN, STUDIO DI PROGETTAZIONE FONDATO A BERGAMO DA MAURO MICHELI E SERGIO BERETTA compie i suoi primi 25 anni di attività. Un quarto di secolo di sfide accettate, di traguardi raggiunti e di successi ottenuti. Mauro Micheli quando ricorda i primi anni della sua carriera lo fa con un certo pudore, un pensiero delicato figlio di un modo di pensare carico di tanto entusiasmo. «Mi ricordo i primi 2 o 3 anni che sono stati bellissimi, non avrei mai immaginato di lavorare né in un cantiere, né di disegnare barche.

Ricordo che avevo la faccina perbene e penso che il mio modo di presentarmi di allora abbia influito sulla scelta di tenermi». La verità è che Mauro è un talento naturale, una mano felice in grado di interpretare perfettamente il DNA di una barca che sta disegnando e trasferirlo in forme che sono diventate delle vere e proprie icone della storia nautica moderna. Il successo di Officina Italiana Design si deve anche all’incontro con Sergio Beretta: «Sono stati anni impegnativi, prima perché relativi al boom della nautica, e tanto impegnativi dopo per correre dietro allo sboom. Non sono stati anni tranquilli, ma sono stati anni che hanno dato tante soddisfazioni,

noi siamo passati praticamente indenni da quello che è successo nel periodo della crisi profonda nel nostro settore, abbiamo usato quel tempo per sperimentare e fare ricerca». Ci dice ancora Sergio: «Noi abbiamo sempre lavorato con persone di talento ed è una nostra soddisfazione se elementi dello Studio hanno trovato un loro percorso nella vita e sono riusciti a farsi strada, non siamo mai stati gelosi delle persone che sono state con noi, avrei piacere che l’Officina potesse continuare anche dopo di noi».

Lo studio di progettazione dal 1994 è legato in esclusiva al marchio dei cantieri Riva sia per quanto riguarda le linee esterne sia per il design degli interni. «A volte penso che mi fermerei volentieri. Ma non ho ancora perso l’amore che nutro per quello che faccio. Disegnare un Riva non è un’ambizione o una sfida fine a sé stessa. La vera sfida è creare qualcosa che stia al passo coi tempi, contemporaneo, e che sia sempre nel solco della tradizione Riva.

Questo è il mio mondo, fa parte di me», dice Mauro Micheli. Linee pulite, cura dei dettagli, equilibrio dei volumi, scelta di materiali e colori oltre ad essere i punti forza degli yacht disegnati da Officina Italiana

98

barchemagazine – Dicembre-December 2019

Design sono i principi fondamentali sui quali si basa lo Studio. Pensando ai 25 anni raggiunti e alla collaborazione con il marchio del Gruppo Ferretti, Sergio Beretta aggiunge: «Siamo molto orgogliosi di questo traguardo che coincide tra l’altro con la fruttifera collaborazione con Riva, uno dei marchi più importanti del made in Italy. Siamo onorati di continuare a disegnare per un brand che rimanda al design classico con un tocco di modernità e spirito contemporaneo, dove nulla è lasciato al caso e gli elementi di innovazione sono parte del suo sviluppo.

E nel farlo proviamo sempre una gran soddisfazione ed emozione sia nella realizzazione di piccole e medie unità sia nelle grandi, nostro nuovo interessante percorso di ricerca», dice Sergio Beretta.

Di recente infatti Officina Italiana Design ha disegnato le linee di alcune unità che rappresentano l’entrata definitiva dello Studio nel mondo dei megayacht: ne sono una testimonianza il varo di Riva 50 metri Race, e la presentazione di due unità medio-grandi: Riva 90’ Argo e Riva 110’ Dolcevita.

A marzo di quest’anno è stato varato anche il 64 metri Attila 64Steel del cantiere Sanlorenzo per il quale Officina Italiana Design ha creato le linee esterne.

OFFICINA ITALIANA DESIGN

«We adore the clean, rigorous design.

We don’t want dazzles with special effects.

Quite the contrary, we try to create things that will never go out of fashion. We design for ‘the few’ and we have a duty, moral included, to create excellence».

«Amiamo il design pulito, rigoroso, non vogliamo stupire con effetti speciali.

Al contrario, cerchiamo di creare oggetti che non passino di moda.

Si disegna per “pochi” e si ha il dovere (anche morale) di creare eccellenza».

Mauro Micheli e Sergio Beretta.

99

Dolceriva.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

EVENTS

100 Sketch Riva 50 metri.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

OFFICINA ITALIANA DESIGN Insieme al 52 Steel Seven Sins, questo 64 metri è parte di un contratto di collaborazione siglato con il cantiere ligure nel 2014 che includeva anche il refresh del design di alcune unità e la realizzazione degli esterni dell’SX88. Tutte imbarcazioni che hanno il loro preciso carattere, tutte contrassegnate da una estrema pulizia delle linee, da un perfetto equilibrio volumetrico e formale.

OFFICINA ITALIANA DESIGN, A DESIGN STUDIO FOUNDED IN BERGAMO BY MAURO MICHELI AND SERGIO BERETTA, celebrates its first 25 years in business this year. A quarter century of bravely faced challenges, fulfilled achievements and success. When Mauro Micheli looks back on the very first years in his career he does so very modestly, with a delicate way of thinking generated by a ton of enthusiasm. «I remember the first 2 or 3 years. They were amazing: I had never imagined I would work in a shipyard, nor design boats. I remember I was a fresh-faced young man and I suppose that must have influenced their choice of hiring me». The truth is that Mauro is a natural talent, a highly skilled hand able to perfectly interpret the DNA of any boat he is drawing and to turn it into shapes that have become authentic icons of modern nautical history. The success of Officina Italiana Design is also due to the meeting with Sergio Beretta:

Mauro Micheli, co-fondatore e chief designer di Officina Italiana Design, è da 35 anni custode della genesi degli yacht più iconici al mondo perché ha iniziato la sua carriera di designer nel 1984 proprio nel centro stile di Riva.

Mauro Micheli, co-founder and chief designer of Officina Italiana Design, has been guarding the genesis of the most iconic yachts in the world for 35 years. Indeed, he began his career as a designer in 1984 precisely in the Riva style centre.

101

Riva 110 Dolcevita.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

EVENTS A marzo di quest’anno è stato varato anche il 64 metri Attila 64Steel del cantiere Sanlorenzo (del quale Officina Italiana Design ha creato le linee esterne) che, insieme al 52 Steel Seven Sins (2017), è parte di un contratto di collaborazione siglato con il cantiere ligure nel 2014 il quale includeva il refresh del design di alcune unità e la realizzazione degli esterni del rivoluzionario SX88.

March of this year also brought the launch of the 64-metre Attila 64Steel for Sanlorenzo (with exterior lines by Officina Italiana Design) which, like the 52 Steel Seven Sins (2017), was part of a collaboration contract signed with the yard in 2014 that also included the redesign of several other models and the creation of the exteriors of the revolutionary SX88.

102

Sanlorenzo 64Steel.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

OFFICINA ITALIANA DESIGN

103

Sanlorenzo 52Steel.

«These have been challenging years, first because of the boom in the boating industry, and then because of its “de-boom”. They have certainly not been quiet years, but they have brought us lots of satisfaction. We were practically unaffected by the deep crisis in our industry and we invested that time to experiment and do research». And Sergio adds: «We have always worked with talented people and it is highly gratifying to us if people from our team have found their own way in life and have managed to be successful. We have never been jealous of people who have worked with us and I would be very happy if the Officina continued even when we are gone».

Since 1994, the design studio has enjoyed an exclusive partnership with Riva, both for the design of the exterior lines and for the interiors.

«Sometimes I think I’d be happy to give it up. But I still haven’t lost my love of what I do. Designing a Riva isn’t an ambition or an end in itself. The real

challenge is creating something that is in step with the times – contemporary – yet also follows Riva tradition. This is my world. It is part of me», says Mauro Micheli. Clean lines, the high attention to details, the perfectly balanced volumes, the careful selection of materials and colours, are the strong points of the yachts designed by Officina Italiana Design as well as the pillars of its philosophy.

As he thinks about these past 25 years and about their collaboration with the brand belonging to the Ferretti Group, Sergio Beretta adds: «We are very proud of this milestone which also coincides with, amongst other things, our very fruitful collaboration with Riva, one of the most important Made in Italy brands. We are honoured to continue to design for a brand that references classic design but with a touch of modernity and contemporary spirit with nothing left to chance and the elements of innovation as part of its development. In doing so, we always feel great

barchemagazine – Dicembre-December 2019

satisfaction and emotion in creating small and medium-sized craft as well as large ones, which are our fascinating new research focus».

Recently, in fact, Officina Italiana Design created the lines of many crafts that represent the Studio’s definitive entry to the megayacht world. To prove it, the recent launch of the Riva 50-metre Race and the presentation of two medium-large craft: the Riva 90’ Argo and the Riva 110’ Dolcevita.

March of this year brought the launch of the 64-metre Attila 64Steel for the Sanlorenzo yard, where Officina Italiana Design created the exterior design. Together with the 52 Steel Seven Sins, this 64-metre boat is part of a collaboration agreement signed with the Ligurian yard in 2014, which also included the redesign of several other models and the creation of the exteriors for the SX88.

All these yachts have their own unique character, but they all stand out due to their ultra-clean lines and impeccable volumetric and formal balance.

EVENTS

EVENTS

Arrivato alla 29ma edizione il Monaco Yacht Show si conferma l’appuntamento piÚ importante per la nautica di lusso a livello mondiale The 29th Monaco Yacht Show confirmed its status as the most important luxury boating event in the world 104

by Maria Roberta Morso and Francesco Michienzi

festa delle debuttanti La

Celebrating the

NEW arrivals

barchemagazine – Dicembre-December 2019

MONACO YACHT SHOW 2019

105

barchemagazine – Dicembre-December 2019

EVENTS

Sygyzy 818 Feadship - photo by Feadship.

106

Dragon 80 M Columbus Yachts.

Mimtee 79 M Crn.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

MONACO YACHT SHOW 2019 GLI ORGANIZZATORI PARLANO DI 125 YACHT IN ESPOSIZIONE con ben 44 debutti mondiali e la presenza dello yacht più grande mai esposto al MYS, il 111,50 metri Tis costruito da Lürssen su progetto di Andrew Winch, star internazionale dello yacht design. In banchina, i super informati mormorano che al suo armatore russo, Alexei Fedorychev, sia costato 275 milioni di dollari.

Una cosa è certa, noleggiarlo per una settimana costa oltre 2 milioni di euro.

Questa introduzione che punta sull’effetto ‘wow’ e che parla anche di soldi non rende merito ad altri aspetti che meritano un ‘WOW’ ancora superiore.

Mi riferisco alle competenze straordinarie che stanno alla base di questa industria straordinaria. Il lusso è certamente sfrenato, la ricerca dell’unicità addirittura spasmodica, tuttavia alcune cose nella loro apparente superfluità (mi riferisco a materiali tanto preziosi quanto rari, a raffinatissimi e costosissimi tessuti e elementi decorativi progettati e realizzati ad hoc) richiedono creatività e professionalità altissime e fanno da volano a un indotto composto da medie e piccole aziende di eccellenza. Per non parlare dei produttori di impiantistica, elettronica di bordo, sistemi audio-visivi. E poi c’è il design. La nautica di lusso offre infatti ai designer la possibilità di esprimere la propria creatività con forza ed efficacia pressoché uniche.

Il Monaco Yacht Show è IL palcoscenico d’eccellenza per tutti gli attori dello spettacolo sfavillante della nautica di extra-lusso, uno spettacolo cui noi giornalisti assistiamo anno dopo anno con rinnovata ammirazione e grande attenzione. Questo è il Salone dei megayacht, ma anche dei loro prestigiosi tender e di un numero crescente di aziende che producono di tutto per l’industria nautica e che offrono servizi a essa dedicati. Se lungo le banchine di Port Hercule sono ormeggiati, fianco a fianco, decine e decine di yacht che si fanno ombra a vicenda, all’interno degli stand si susseguono espositori di ogni genere di prodotti, dalle moquette super raffinate di Tai Ping ai mobili, dalle forniture di biancheria da letto, bagno e tavola di qualità eccelsa ai più sofisticati sistemi audio-video, giusto per citare solo alcuni settori merceologici tra gli innumerevoli presenti a Monaco.

Il video wall 4m x 2m di Palladium Technologies è sicuramente un esempio assai appariscente ma non sono meno sofisticati i sistemi di cyber security della stessa azienda o i software che mettono a disposi-

zione tecnologie all’avanguardia nella gestione degli impianti dei megayacht. Un briciolo di campanilismo ci porta a citare con orgoglio le italiane VideoWorks e Team Italia che hanno portato al MYS le novità in materia di sistemi audio-visivi e le plance integrate di ultima generazione. Entrambe queste aziende rappresentano, ciascuna nel proprio settore, l’eccellenza a livello mondiale.

Accanto ai cantieri nautici c’erano anche i produttori di elicotteri e piccoli aerei per uso privato come Leonardo, che ha presentato in anteprima l’AW109 Trekker Vip, oppure Dassault Aviation che ha esposto un modello 1:10 di un Falcon 6X. Ripensando a tutto ciò che abbiamo visto nei turbinosi giorni del Monaco Yacht Show gira un po’ la testa e riguardando gli appunti e le foto scattate è difficile decidere chi citare. Diciamo che tutti gli espositori sono veramente meritevoli di attenzione e che ogni anno presentano prodotti all’avanguardia nei rispettivi settori.

Senza voler fare torto a nessuno dico che, personalmente, se penso allo Yacht Show di quest’anno, penso a Sygyzy 818. Questo yacht costruito da Feadship su disegno del designer e architetto navale finlandese Jarkko Jämsén ha una linea esterna che non ho remore a definire stupefacente, un’opera d’arte. Ormeggiato in una posizione felice mostrava la sua fiancata sinistra in tutta la sua maestà enfatizzata da una pitturazione perfetta. L’acciaio della murata modellato in maniera sinuosa è così uniforme e lucido da sembrare un’enorme e immacolata scultura in marmo. Lo yacht, con i suoi 77,25 metri di lunghezza, non è tra i giganti del Salone, sorpas- 107 sato, quanto a dimensioni, dal CRN Mimtee lungo quasi 79 metri e Dragon, 80 metri costruito da Palumbo, da Excellence di Abeking & Rasmussen e da Bold, 85 metri in alluminio, ultima creatura di Silver Yachts e da DreAMBoat 90 metri di Oceanco. Questi due ultimi yacht offrono un interessante spunto di riflessione sul design. Entrambi progettati da Espen Øino, offrono due visioni diverse del concetto di megayacht. DreAMBoat è una nave dalle linee filanti e classiche con proporzioni di facile e apprezzabile riconoscibilità, una bella prua slanciata e ponti sovrapposti con grazia e con volumetrie proporzionate. Uno yacht dall’eleganza senza tempo.

Bold, al contrario, propone linee di sofisticata schematicità e di austerità quasi militare enfatizzate da una struttura aggettante sull’Upper Deck con vetrate alte 3,75m (la citazione stilistica è Skat, sempre

MYS 2019 in cifre

MYS 2019 in figures

• 125 yacht valore totale stimato 4 miliardi di Euro • 44 nuovi modelli • 14 megayacht superiori a 70 metri • 2 megayacht oltre i 100 metri • Lunghezza media yacht esposti 49,50m • Prezzo medio 37,8 milioni di Euro • Numero espositori 600 • Visitatori 31.565 • Car deck: 30 auto e moto da collezione o custom in mostra

barchemagazine – Dicembre-December 2019

• 125 yachts Estimated value 4 billion Euros • 44 new models • 14 megayachts over 70 meters in lenght • 2 megayachts over 100 meters in lenght • Average length of the yachts on display 49.50m • Average price 37.8 million Euros • Exhibitors 600 • Visitators 31,565 • Car deck: 30 collectible or custom cars and motorcycles on display

EVENTS

108

di Øino, che nel 2002 fece scalpore per le sue linee spigolose). La sua silhouette allungata da grande explorer vessel ha un ponte poppiero lungo ben 34 metri dotato di helipad e una sovrastruttura che si eleva sul ponte di coperta da mezza nave in avanti. La sua carena studiata in modo da essere il più efficiente possibile, consente a due motori MTU 16V 4000 M73L di spingere lo yacht a 24 nodi e di navigare a 18 nodi per quasi 5.000 miglia nautiche. Bold rappresenta l’epitome della ‘moda’ del momento, quella degli explorer yacht. A Monaco c’era Audace, uno yacht explorer al 100% costruito da Cantiere delle Marche che detiene il primato mondiale nel segmento explorer tra i 90 e i 145 piedi su progetto di Floating Life, un progetto tanto insolito quanto interessante disegnato per un uso continuativo da parte del suo armatore che vive costantemente a bordo. La tipologia explorer, per le sue caratteristiche, va incontro a una tendenza più generalizzata, quella di una maggiore sobrietà e del rispetto dell’ambiente, cioè bassi consumi e grande autonomia. Navigare a lungo, un po’ più lentamente, magari verso destinazioni lontane, senza avere un impatto eccessivo sull’ambiente marino.

E qui entra in gioco un’altra tendenza che fa fatica ad affermarsi ma non demorde, quella della propulsione ibrida. A Monaco abbiamo visto un interessante

esempio di questa tendenza, Binta D’Or, il 50 metri Tankoa progettato da Francesco Paszkowski con propulsione ibrida. Per dare un’idea sull’efficienza della propulsione ibrida segnalo che Binta D’Or ha due motori diesel MTU 8V4000M54 da soli 895kW abbinati a motori elettrici da 300kW. In modalità elettrica (DEM) i motori elettrici sono alimentati da due generatori da 250kW e consentono di navigare per quasi 5.000 miglia nautiche a 10 nodi. Questi dati parlano da soli. Prima di dedicarci al segmento più affollato, quello degli yacht tra i 50 e i 70 metri varati nel 2019, facciamo un grande salto in avanti e ci fermiamo al cospetto di un gigante, Tis, 111,50m costruito da Lürssen su progetto di Andrew Winch.

Aggettivi iperbolici quali straordinario o stupefacente sembrano addirittura modesti se riferiti a questo yacht dalle forme piene e dagli interni che è riduttivo definire sontuosi. Una sontuosità ridondante, barocca, strabordante sempre firmata Winch che trasporta la grandiosità e il lusso di un antico castello a bordo di uno yacht dotato delle più moderne tecnologie. Un’operazione un po’ sopra le righe ma, come abbiamo detto, qui al Monaco Yacht Show si concentra il lusso più sfrenato e gli armatori dei grandi yacht non sono, spesso, persone dal gusto ‘sobrio’. Questa non è una critica, è una riflessione sul fatto che in un mondo in cui non sembra esserci

barchemagazine – Dicembre-December 2019

Il Monaco Yacht Show si è confermato come il più importante evento annuale nel mondo della nautica di lusso svelando alcuni dei più recenti progetti di superyacht, tecnologie e joint venture.

The Monaco Yacht Show confirmed its status as a major annual event in the world of luxury yachting by unveiling some of the latest superyacht projects, technologies and joint ventures.

MONACO YACHT SHOW 2019

DreAMBoat Oceanco.

109 Tis Lürssen photo by KlausJordan.

Excellence Abeking & Rasmussen.

Binta D’Or Tankoa.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

EVENTS

Attila Sanlorenzo - 64Steel.

Aurora Borealis Amels.

110

Avdace Cantiere delle Marche.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

MONACO YACHT SHOW 2019 limite alla spesa, si incontrano e mescolano culture e sensibilità estetiche che, a loro volta, si rifanno a modelli culturali di riferimento assai diversi tra loro. E il risultato è quasi sempre eclatante.

Per tornare con i piedi per terra bisogna intrattenersi sulle poche decine di metri di banchina dedicata ai tender. La più piccola imbarcazione esposta è l’E-Tender 460 di Naumatec, un gommone a carena rigida con motore elettrico da 15 o 30kW. A seguire una serie di ‘motoscafi’ di dimensione crescente che possono essere utilizzati come tender di grandi e grandissimi yacht o come day-cruiser. Pascoe International propone anche quest’anno le sue limousine, grandi tender coperti o open per accompagnare a terra armatori e ospiti di megayacht, mentre Rib-X espone a Monaco modelli di gommoni con carena rigida da 4,8 a 8,5m, niente di innovativo ma sicuramente molto versatili e funzionali. Salendo di lunghezza, meritano una menzione gli Anvera 48 e 55, rispettivamente 14,5m e 16,80m. All’apparenza due grandi gommoni, in realtà due barche sofisticate per design e costruzione e con terrazze laterali a ribalta che ampliano in maniera significativa lo spazio disponibile nel pozzetto. Parlando di fiancate a ribalta non possiamo sorvolare su un modello di grande valore stilistico, il 48 Wallytender, primo modello presentato da Wally dopo l’acquisizione del marchio da parte del Gruppo Ferretti. Il 48 Wallytender è un day-cruiser con una confortevole cabina che consente anche la permanenza a bordo di due persone per qualche giorno. Il design è un’evoluzione di quella che è diventata la cifra stilistica inconfondibile di Wally, un apripista sia nella vela che nel motore.

Il genio creativo di Luca Bassani ha dato frutti che, innegabilmente, hanno influenzato lo yacht design degli ultimi decenni.

A Monte Carlo i cantieri italiani fanno come sempre la parte del leone per il numero di imbarcazioni esposte. Presenze importanti quelle di Benetti e del Gruppo Ferretti, ma anche di Sanlorenzo che ha presentato la sua ammiraglia Attila, 64Steel disegnata da Officina Italiana Design con interni di Paszkowski Design. Questo è uno yacht che lascia il segno per la sua maestosa eleganza. Si prosegue con Baglietto che ha portato a Monaco il dinamico Severin, 55m di Francesco Paszkowski, Overma-

rine con il Mangusta Gransport 45, Arcadia con il ‘rivoluzionario’ Sherpa XL, Monte Carlo Yachts con il 96 e il 105, i due modelli più grandi della gamma. Bisogna dire che al MYS oltre ai cantieri italiani anche i designer di casa nostra si fanno onore con modelli innovativi e di spiccata eleganza. Alcuni nomi molto affermati sulla scena internazionale riecheggiano di cantiere in cantiere, vedi Paszkowski, Officina Italiana Design, Zuccon International Project. Altri giovani designer si affermano grazie alla bontà delle loro proposte, vedi Alberto Mancini che ha disegnato anche i nuovi Azimut Grande S10 e S8 con interni di Francesco Guida. Italiano anche il designer degli interni del nuovo Majesty 140, Cristiano Gatto, il cui nome è strettamente legato a quello di Heesen con cui collabora stabilmente ormai da parecchi anni e ha nel suo portfolio ben 10 yacht in costruzione o già costruiti dal celebre cantiere olandese.

E parlando di olandesi, come non citare Amels che ha presentato il primo Limited Edition 220 Aurora Borealis, progetto di Tim Heywood e interni di Winch. Damen capofila del gruppo cui appartiene Amels ha invece esposto l’ultimo nato dei support or shadow vessel che sono diventati un suo marchio di fabbrica. Quest’anno è stata la volta di Joy Rider, 45 metri, evoluzione di una stirpe di Sea Axe iniziata anni fa quasi come esperimento e confermatasi una scelta vincente visti i risultati commerciali.

Heesen Yachts, dopo le incursioni fortunatissime nel mondo dei giga yacht con barche quali Galactica Star e Galactica Super Nova, è tornato sulle dimensioni in cui è tra gli attori mondiali incontrastati, quelle tra i 50 e i 55 metri. Al MYS 2019 Heesen ha 111 esposto Galvas con esterni di H2 Yacht Design e interni di Langton Design.

In chiusura mi fa piacere soffermarmi un attimo su tre yacht di produzione italiana che, ciascuno a suo modo, rappresentano egregiamente il Made in Italy.

Si tratta del CRN Mimtee, del Riva Race e del Benetti Metis. Mimtee, 79 metri costruito da CRN su disegno di Zuccon International Project con interni di Laura Sessa Romboli ha la presenza, il carattere e la maestosità di una nave. Nonostante ciò gli interni di Mimtee hanno il grosso pregio di essere freschi e allegri e di non mettere soggezione come accade con molti yacht di grandissime dimensioni che sembra non possano essere usati, altrimenti si sciupano.

Monaco Yacht Show Awards

Monaco Yacht Show Awards

1. Sanlorenzo 64Steel Attila MYS/RINA premio per il design che ottempera gli standard di rispetto ambientale del RINA

1. Sanlorenzo 64Steel Attila MYS/RINA awarded for the design which meets RINA’s environmental compliance standards

2. Lürssen Tis 111,50m MYS Interior Design Award

2. Lürssen Tis 111,50m MYS Interior Design Award

3. Abeking & Rasmussen Excellence 80m Exterior Design Finest New Superyacht Award

3. Abeking & Rasmussen Excellence 80m Exterior Design Finest New Superyacht Award

Yacht premiati:

barchemagazine – Dicembre-December 2019

Awarded yachts

EVENTS

112

L’altro yacht che vorrei citare è costruito da un altro marchio del Gruppo Ferretti. È il Riva 50 metri Race.

Le sue linee esterne rivelano un tratto distintivo, quello di Mauro Micheli e Sergio Beretta di Officina Italiana Design, e accomunano questo grande yacht a quelli della gamma Riva in un’unità stilistica ideale.

Vedremo presto se l’incursione di Riva nel mondo dei grandi yacht darà ragione al top management del Gruppo Ferretti. Il marchio Riva, dal canto suo, gode di ottima salute e sforna modelli che fanno a gara tra loro per bellezza ed eleganza. Vedi il superbo Dolcevita 110’ presentato quest’anno.

Per ultimo un accenno doveroso a Benetti che continua a detenere il primato mondiale nella produzione di grandi yacht, un primato che si è consolidato negli anni seppur tallonato dal Gruppo Ferretti e da Sanlorenzo che occupano il secondo e terzo gradino nella ranking list mondiale. Benetti ha una forza commerciale notevole e il suo nome gode di grande fama in tutto il mondo. Quest’anno Benetti, che ha recentemente varato tre yacht superiori ai 100 metri, oltre a innumerevoli altre unità di dimensione inferiore appartenenti alle cosiddette Benetti Class, a Monaco ha portato Metis, un bel 63 metri con linee esterne disegnate da Giorgio Cassetta con interni di gusto contemporaneo di grande eleganza firmati da Bannenberg & Rowell e Birgit Otte Interior Design.

THE ORGANISERS PROUDLY PROMISED 125 YACHTS on display, with an impressive 44 world premieres, and the largest yacht ever seen at MYS, the 111.50-metre Tis, designed by international star of yacht design Andrew Winch and built by Lürssen.

On the quayside, those in the know muttered that it cost the ship’s Russian owner Alexei Fedorychev $275 million. One thing is certain: chartering it for a week costs over €2 million.

While this introduction, including the sums of money involved, produces the ‘wow’ effect, it does not do justice to other aspects that deserve an even bigger ‘WOW’ – the extraordinary skills that underpin this extraordinary industry. The luxury is undoubtedly excessive, and the striving for individuality may be rather spasmodic, but some things that appear superfluous (such as precious and rare materials, sophisticated and eye-wateringly expensive textiles and custom-designed and tailor-made decorations) require high levels of creativity and professionalism and act as a stimulus for a series of top-rate small and medium-sized companies. Not to mention the producers of the various systems, on-board electronics and audio-visual systems. And then there’s the design – luxury yachting allows designers to express their creativity more forcefully and effectively than in almost any other sector.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

L’industria nautica italiana è la prima al mondo con il 46 per cento di quota di mercato per gli yacht sopra i 24 metri di lunghezza.

The Italian boating industry is the first in the world with 46 percent market share for yachts over 24 meters in length.

MONACO YACHT SHOW 2019

Race Riva.

113 Grande S10 Azimut Yachts.

Benetti FB276 Metis - photo by Jeff Brown.

Sherpa XL Arcadia Yachts.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

EVENTS

Flying Fox - photo by Guillaume Plisson for Imperial.

114

Liara Baltic 112.

Majesty 140 Gulf Craft.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

MONACO YACHT SHOW 2019



Il valore complessivo dei 125 superyacht esposti è stato stimato in circa 4 miliardi di Euro. Tra questi 44 erano novità assolute, 14 superiori a 70 metri di lunghezza e 2 di oltre 100 metri.

The estimated total worth of the 125 showcased superyachts was of around 4 billion euros. Among these there were 44 worldwide premiere, 14 megayachts over 70 meters in length and 2 over 100 meters.

La lunghezza media degli yacht esposti è stata di 49,5 metri di lunghezza.

Il valore medio è stimato a 37,8 milioni di euro.

The average length of the displayed yachts was 49.5m. The estimated average price was 37.8 million euros.

The Monaco Yacht Show is the ultimate showcase for everyone involved in the glorious spectacle of ultra-luxury boating, and every year we journalists attend it with renewed admiration and dedicate a lot of attention to it. It is a show devoted not only to megayachts but also to their prestigious tenders and to a growing number of companies that produce goods of all types for the nautical industry or that offer services that support it. While dozens and dozens of yachts were moored along the docks of Port Hercules, side by side, in close proximity, the stands housed a succession of firms displaying every type of product, from super-sophisticated Tai Ping carpets to furniture, from suppliers of bed and bath linen and tableware of the highest quality to the most sophisticated audiovisual systems, to name but a few of the countless sectors represented. Palladium Technologies’ 4x2 m video wall was undoubtedly eye-catching, but the company’s cyber security systems are equally sophisticated, as is the software that uses cuttingedge technology to manage the various systems on board megayachts. Patriotic duty obliges us to give a mention to the Italian firms VideoWorks and Team Italia, which brought new advances in audio-visual systems and latest-generation integrated planking to MYS. Both of these companies represent global excellence in their respective sectors. As well as shipyards, there were also producers of helicopters and small private aircraft, like Leonardo, which previewed the AW109 Trekker VIP, or Dassault Aviation, which displayed a 1:10 model of a Falcon 6X. Thinking back over everything we saw during the whirlwind few days of the Monaco Yacht Show makes our head spin, and looking through our notes and the photos we took, it is difficult to decide who deserves a special mention. Let’s just say that all the exhibitors are genuinely worthy of attention, and present cutting-edge products in their respective sectors every year, without fail.

Without wanting to offend anyone, personally speaking, when I think about this year’s Yacht Show, it is the Sygyzy 818 that immediately comes to mind. This yacht, built by Feadship with a design by designer and naval architect Jarkko Jämsén, has an exterior that is quite simply astonishing – a genuine work of art. It was moored in a prominent position, showing off its left-hand side in all its glory, further highlighted by flawless painting. The curved steel topside was so even and shiny it looked like an enormous, immaculate marble sculpture. The yacht, 77.25 metres long, was not one of the biggest at MYS, surpassed in size by the CRN Mimtee (almost 79 metres), Dragon, the 80-metre yacht built by Palumbo, Excellence by Abeking & Rasmussen,

barchemagazine – Dicembre-December 2019

Bold, the 85-metre aluminium structure that is the latest creation from Silver Yachts, and Oceanco’s 90-metre DreAMBoat. These final two yachts, both

by Espen Øino, provide interesting food for thought when it comes to design, offering two different visions of the megayacht concept. DreAMBoat has a streamlined and classic design with immediately recognisable proportions, a wonderfully slender bow and decks that overlap gracefully and with wellbalanced volumes – a yacht with timeless elegance.

Bold, meanwhile, has a sophisticated simplicity and almost military austerity, highlighted by a protruding structure on the upper deck with 3.75-metre-high windows (drawing on Skat, another of Øino’s boats, which caused a sensation in 2002 due to its angular design). Its long silhouette, in the mould of a large explorer vessel, has an impressive 34-metre-long 115 afterdeck, with a helipad and a superstructure that rises above the main deck from the midship forward. Its hull has been designed to be as efficient as possible, allowing two MTU 16V 4000 M73L engines to power the yacht at 24 knots, and to cruise at 18 knots for almost 5,000 nautical miles. Bold epitomises the current fashion for explorer yachts.

Another boat we saw in Monaco was Audace, a true explorer yacht built by Cantiere delle Marche, the leading producer in the world in the 90-145 foot segment. Conceived by Floating Life, its design is both unusual and stimulating, designed for constant use by its owner, who lives on board full time. Its explorer-style features have been adapted to comply with the more general trend of increased moderation and environmental sustainability, i.e. low consumption and a large range. This means cruising for a long time, a little more slowly, perhaps to distant locations, without having too much impact on the marine environment. And here another trend, which is struggling to make headway but has not yet thrown in the towel, also comes into play: hybrid propulsion.

In Monaco, we saw an interesting example of this in the form of Binta D’Or, a 50-metre Tankoa boat designed by Francesco Paszkowski. To give you some idea of the efficiency of hybrid propulsion, consider that Binta D’Or has two MTU 8V4000M54 engines of just 895kW, combined with 300kW electric motors. In electric mode (DEM) the electric engines are powered by two 250kW generators and allow almost 5,000 nautical miles of cruising at 10 knots. These numbers speak for themselves.

Before concentrating on the most crowded segment, the 50-70 metre yachts launched in 2019, let’s take a big leap forward and examine a giant, Tis, 111.50 metres long and built by Lürssen to Andrew Winch’s design.

EVENTS

Fincantieri 80 M. Starlight 86M Darnet Design.

116 SkyFall Heesen.

Continental 80 M Isa Yachts.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

MONACO YACHT SHOW 2019

Capsule Perini Navi/ Ora Ito. Polaris Rossinavi.

117

VLine 65 M Baglietto.

Virtus Fraser.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

EVENTS

165 Wallypower.

In questa edizione del MYS si sono visti yacht più grandi e più sorprendenti. La tendenza è verso proposte più “verdi” con prestazioni migliori in termini di tecnologia, velocità e design.

118

This year, the MYS boasted yachts that were bigger and more amazing than ever. The tendency is towards “greener” yachts with better performances in terms of technology, speed and design.

Hyperbolic adjectives like ‘extraordinary’ or ‘incredible’ seem rather modest when describing this yacht, with its full forms and interiors, also Winch’s work, for which ‘lavish’ is an understatement – over-the-top, extravagant and excessive, bringing the grandeur and luxury of an ancient castle onto a yacht equipped with the latest technologies.

Yes, it may be a little overblown, but, as we said before, the Monaco Yacht Show is a magnet for the most unrestrained luxury, and the owners of large yachts are not, as a rule, people with ‘modest’ tastes. This is not a criticism; it is a reflection of the fact that in a world with seemingly no spending limits, aesthetic cultures and sensitivities from quite diverse cultural models are mixed together, with results that are almost always striking. To come back down to Earth, you could stop at the few dozen yards of quayside dedicated to tenders.

Joyride Damen.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

The smallest boat on display was the E-Tender 460

by Naumatec, a rigid inflatable boat powered by a 15kW or 30kW electric motor. This was followed by a series of ‘motorboats’ of increasing size, for use as tenders for large and extra-large yachts or as day cruisers. This year, Pascoe International once again showed off its limousines, large covered or open tenders designed to ferry megayacht owners and their guests to dry land, while Rib-X brought rigid inflatable boats of between 4.8 and 8.5 metres to Monaco, nothing new but undoubtedly highly versatile and functional. Increasing in length, the Anvera 48 and 55, 14.50 and 16.80 metres respectively, are worth a mention. What at first glance look like two large dinghies are actually sophisticated boats in their design and construction, with fold-out terraces that significantly increase the space available in the cockpit.

Speaking of fold-down sides, we mustn’t forget a highly stylish model, the 48 Wallytender, the first model launched by Wally since its acquisition by the Ferretti Group. The 48 Wallytender is a day cruiser with a comfortable cabin that would allow two people to stay on board for a few days. The design has all the hallmarks of Wally’s unmistakeable style, a trailblazer in the world of both sailing and motor boats. Luca Bassani’s creative genius has achieved results that have undoubtedly influenced yacht design in recent decades.

As usual, Italian shipyards made up the lion’s share of the craft on display. Benetti and the Ferretti Group made their presence felt, as did Sanlorenzo, which unveiled its flagship Attila, a 64 Steel designed by Officina Italiana Design with interiors by Paszkowski Design. The boat’s majestic elegance left a lasting impression.

Then there was Baglietto, which brought the dynamic Severin to Monaco, a 55-metre boat

by Francesco Paszkowski; Overmarine with

EVENTS

Leonardo presented the first model of the AW 109 Trekker helicopter in a VIP version.

Equipped with a glass cockpit Genesys Aerosystems, it can be configured according to customer needs.

Leonardo ha presentato il primo esemplare dell’elicottero AW 109 Trekker versione Vip. Dotato di un glass cockpit Genesys Aerosystems può essere configurato secondo le esigenze dei clienti.

120 Leonardo AW 109 Trekker versione Vip. Tra i 600 espositori 55 hanno proposto Toys di tutti i tipi. Oltre agli elicotteri, c’erano mini sommergibili e tender superlusso realizzati totalmente custom.

55 of the 600 exhibitors proposed Toys of all types.

In addition to helicopters, there were mini submarines and superluxury tenders entirely custom-made.

its Mangusta Gransport 45; Arcadia with the ‘revolutionary’ Sherpa XL; and Monte Carlo Yachts with the 96 and 105, the two largest models in the range. It is worth noting that as well as Italian shipyards, Italian designers also did themselves proud at MYS, with some innovative and highly elegant models. Some very well-established international designers cropped up at various shipyards: Paszkowski, Officina Italiana Design and Zuccon International Project, for instance.

Meanwhile, other young designers are starting to make a name for themselves thanks to the quality

barchemagazine – Dicembre-December 2019

of their work, including Alberto Mancini, whose work includes the new Azimut Grande S10 and S8, with interiors by Francesco Guida. The interior designer for the new Majesty 140, Cristiano Gatto, is also Italian. His name is closely tied to Heesen, with which he has worked consistently for several years now, with an impressive ten yachts either in construction or completed for the renowned Dutch shipyard in his portfolio.

And, speaking of the Netherlands, we can’t neglect to mention Amels, which unveiled the first Limited Edition 220 Aurora Borealis, designed by Tim Heywood and with interiors by Winch. Damen, the lead company in the group that includes Amels, exhibited its most recent support or shadow vessel, which has become the firm’s trademark. This year it was the turn of the 45-metre Joy Rider, the latest reincarnation of the Sea Axe, started years ago as an experiment and which, given its sales figures, has proven to be a winning choice.

Heesen Yachts, following highly successful ventures in the world of gigayachts with boats like Galactica Star and Galactica Super Nova, has returned to the size for which it is one of the undisputed world leaders, 50-55 metres. At MYS 2019, Heesen exhibited Galvas with exteriors by H2 Yacht Design and interiors by Langton Design.

To conclude, I would like to focus for a second on three Italian-made yachts, each of which shows Italian manufacturing in a positive light in its own way: the CRN Mimtee, the Riva Race and the Benetti Metis. Mimtee, 79 metres long and built by CRN to a design by Zuccon International Project, with interiors by Laura Sessa Romboli, has the presence, character and majesty of a ship. However, Mimtee’s interior has the major advantage of being fresh, vibrant and not intimidating, unlike many extra-large yachts, which feel like they cannot be used for risk of spoiling them. The second yacht I would like to highlight is built by another brand in the Ferretti Group: the 50-metre Riva Race. Its exterior design features the distinctive hallmarks of Mauro Micheli and Sergio Beretta from Officina Italiana Design, thereby bringing this large yacht together with the rest of the Riva range in a single, perfect stylistic unit. We will soon see whether Riva’s foray into the world of large yachts proves to be a good move on the part of the Ferretti Group’s top management. The Riva brand, meanwhile, is in excellent shape and is churning out models that seek to outdo each other in terms of beauty and elegance. See, for example, the superb Dolcevita 110’ unveiled this year.

The final word deservedly goes to Benetti, which continues to hold the top spot globally for the production of large yachts, a position it has cemented over the years, despite relentless pursuit by the Ferretti Group and Sanlorenzo, who are second and third respectively in the world rankings. Benetti has significant commercial power, and it is a household name around the world. This year, Benetti, which has recently launched three yachts over 100 metres long, as well as countless smaller vessels under the Benetti Class name, brought Metis to Monaco, a beautiful 63-metre craft with its exterior designed by Giorgio Cassetta and contemporary, incredibly stylish interiors by Bannenberg & Rowell and Birgit Otte Interior Design.

SUPERYACHT

SUPERYACHT

isola

Un’ di COMFORT An ISLAND of COMFORT

122

barchemagazine – Dicembre-December 2019

SUNREEF POWER 80

Aria is nearly 24 metres long, has two decks, a maximum beam of 12 metres and is the latest flagship of the motorised range from the Sunreef Yachts yards



Aria sfiora i 24 metri di lunghezza, ha due ponti, un baglio massimo di 12 metri ed è la nuova ammiraglia della gamma a motore dei cantieri Sunreef Yachts

by Claudia Giulia Ferrauto photos: Katarzyna Seliga-Wróblewska, Marcin Wróblewski / Fotomohito

123

barchemagazine – Dicembre-December 2019

SUPERYACHT IL PRIMO MODELLO PRESENTATO AL MERCATO SI CHIAMA ARIA e ha debuttato in anteprima mondiale all’ultimo Cannes Yachting Festival. Il Sunreef Power 80 ha fatto il suo ingresso con i migliori onori ma anche sotto grandi auspici visto che è stato scelto come yacht dal campione di tennis Rafael Nadal, grande amante della vita in mare, che ne attende la consegna per il 2020. L’architettura navale e il design sono sviluppati interamente dal cantiere.

L’accesso a bordo avviene grazie a due distinte scale che portano al pozzetto principale sul main deck e che sono al contempo due perfette basi da cui tuffarsi una volta giunti in rada. A bordo, subito dopo l’area pozzetto, troviamo un ampio living con angolo sedute e una cucina a livello sul lato sinistro, cui fa da contraltare la timoneria posta sul lato di dritta. Tra le due aree è situato il portellone vetrato che dà accesso diretto alla terrazza a pruavia, raggiungibile anche tramite i camminamenti laterali che circondano la tuga. Dal pozzetto, vero centro dei percorsi a bordo, si diramano sia le scale che portano al Flybridge sia la scale che, scendendo, portano alle aree a servizio dell’equipaggio. Sul Fly si trovano, oltre alle zone prendisole e relax, due consolle disposte a pruavia, una a dritta e l’altra a sinistra per poter manovrare in assoluta sicurezza e comodità, e che risultano perfettamente integrate con il design che le circonda.

Il layout interno è elegante, pulito nelle forme e offre ampia possibilità di personalizzazione. Le linee dello scafo e della sovrastruttura offrono infatti degli spazi abitativi tali da rendere possibili molte configurazioni 124 tra cui scegliere per creare uno yacht assolutamente unico e personale.

In totale sono infatti sei le disposizioni possibili per il sottocoperta. Le cabine dedicate all’armatore e ai suoi ospiti variano da tre fino a un massimo di cinque e sono tutte dotate di bagno privato e ampi armadi.

In base alla disposizione interna selezionata, alcune sono dotate anche di una zona o di un’intera cabina spogliatoio, un angolo lettura e una zona studio.

Il primo Sunreef Power 80 si chiama Aria e monta due motori da 1200 cavalli.

Il layout interno è dotato di tre cabine e una suite sottocoperta. Il piano principale è servito da un ampio living direttamente collegato al pozzetto.

Le soluzioni dell’interior design offrono eleganza e comfort in ogni area. A bordo c’è anche una piscina termale con area bar e una zona prendisole di grandi dimensioni.

Aria is the first Sunreef Power 80 model and is equipped with two engines of 1200 hp. The interiors feature three cabins and a suite underdeck. The main deck has a wide living area which is directly linked to the cockpit. The layouts of the interior design offer elegance and comfort in every room.

On board, there is also a thermal swimming pool with a bar and a large sunbathing area.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

SUNREEF POWER 80

125

barchemagazine – Dicembre-December 2019

SUPERYACHT

126

L’interior design è frutto di una ricerca equilibrata che punta al lusso e all’eleganza senza mai rinunciare a comfort e godibilità. I dettagli e le finiture sono curati in ogni sfumatura e scelta.

The interior design is the result of balanced research which aims at luxury and elegance without ever compromising on comfort and enjoyment.

The details and finishes are maintained in every nuance and choice.

Lungo gli scafi i grandi oblò in acciaio che si susseguono ritmicamente garantiscono ambienti luminosi in tutte le possibili configurazioni previste. Tra tutte le opzioni offerte una molto scenografica e di sicuro effetto è quella che prevede l’allestimento della suite armatoriale nella sezione di prua del ponte principale. Questa, grazie alle enormi vetrate che circondano la tuga, viene inondata di luce, gode di un accesso privato diretto alla terrazza di pruavia oltre a una vista mozzafiato. Il totale complessivo di ospiti a bordo, in tutte le disposizioni offerte, arriva in ogni caso a un massimo di 12 persone. Per quanto riguarda la zona equipaggio e le aree di servizio queste sono separate con accessi distinti raggiungibili direttamente dal pozzetto di poppa in modo da garantire una migliore privacy a bordo. Il Sunreef Power 80 è dotato di una livrea elegante che incornicia spazi

barchemagazine – Dicembre-December 2019

generosi e ben distribuiti. I dettagli e le caratteristiche tecniche, uniti alla versatilità della personalizzazione, lo rendono uno yacht ideale per vivere lunghe crociere nel massimo comfort. Ci sono molte aree all’aperto dove rilassarsi e godersi il sole. Gli spazi esterni, completamente rifiniti in teak e acciaio inox, godono di grande flessibilità e comfort sia sul main deck che sul flybridge. Su quest’ultimo lo spazio è così ampio da poter ospitare una vasca termale, una zona bar e un living nonché un’area prendisole oltre alla già citata doppia consolle. I gradini delle scale d’accesso al pozzetto, come numerosi altri dettagli presenti a bordo sono retroilluminati donando maggiore risalto al design e rendendo l’atmosfera a bordo decisamente raffinata e suggestiva dal tramonto fino a tarda sera. Il Power 80 prevede due opzioni distinte per la motorizzazione: o una coppia di mo-

SUNREEF POWER 80

127

Tra le peculiarità del Power 80, la generosa offerta nella scelta dei layout. Ogni armatore potrà avere uno yacht unico e personalizzato nei minimi dettagli decidendo tipologia e disposizione di cabine, definendo nei dettagli gli spazi conviviali nonché la posizione e l’ampiezza delle zone di servizio o relax sia per lui che per l’equipaggio.

Among the peculiarities of the Power 80, is a large offer in the choice of layouts. Each owner can have a unique and personalized yacht in detail, deciding on the type and layout of the cabins, defining in detail the convivial spaces as well as the location and size of the service or relaxation areas for himself as well as for the crew.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

SUPERYACHT tori da 575 o da 1200 cavalli e con due serbatoi da 5 o 8 mila litri. Il tender garage è molto spazioso e oltre al tender e a due moto d’acqua, permette di alloggiare attrezzature e diversi acqua-toys prestandosi a diventare lo scrigno dei gadget per il divertimento in mare. Il sistema di alaggio e varo è particolarmente agevolato dalla innovativa piattaforma centrale, decisamente comoda per lo spostamento del tender.

Quest’ultima inoltre si offre come piccola spiaggetta in mezzo al mare se posizionata, vuota, a filo d’acqua. Il Power 80 gode di un’eleganza innata ed è progettato per vivere il mare in serenità. Il design ricercato e accattivante e la privacy nella disposizione degli spazi a bordo, rendono il Sunreef 80 un’oasi perfetta dove trascorrere il tempo libero.

128

The master and guest cabins all have their own bathroom and large wardrobe, a reading corner and a wide and light window.

Le cabine dedicate all’armatore e i suoi ospiti sono tutte dotate di bagno privato e capienti armadi, un angolo lettura e un’ampia e luminosa vetrata.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

THE FIRST MODEL PRESENTED AT THE MARKET IS CALLED ARIA and made its worldwide debut at the latest Cannes Yachting Festival. The Sunreef Power 80 made its entrance with full honours, and things are looking good for it, as one has been bought by tennis star Rafael Nadal, who is a big fan of life at sea and is awaiting delivery of his yacht in 2020. The naval architecture and the design have been entirely developed by the yard. You can get on board using two different sets of stairs that lead to the principal cockpit on the main deck, and which at the same time are two perfect platforms from which to dive once you are anchored. On board, immediately after the cockpit area, we find a large living room with a sitting area and a galley along the port side, which serves as a counterbalance to the steering position located to starboard. Between the two areas is the glass door that gives direct access to the bow terrace, which can also be reached along the gangways that run either side of the deckhouse.

SUNREEF POWER 80

129

barchemagazine – Dicembre-December 2019

SUPERYACHT Leading off from the cockpit, which is the real focus of the access routes on board, there are both the stairs that go up to the fly bridge and those that go down to the crew’s service areas. Located on the fly bridge, as well as sunbathing and relaxation areas, there are two consoles set forward on either side of the boat, so that you can manoeuvre in complete safety and easily, and which are perfectly integrated with the design that surrounds them. The interior layout is elegant, has clean lines and offers wide customisation options.

Indeed, the lines of the hulls and the superstructure provide sufficient liveable areas to make many different configurations possible: you can choose from these to create a yacht that is absolutely unique and personal. In total there are six set-ups possible for the area below decks. The cabins for the owners and their guests range from three to a maximum of five, and they are all equipped with a private bathroom and large cupboards. According to the interior layout that is chosen, some are also equipped with a changing area, or an entire cabin room for changing, a reading corner and a study area. Along the hull sides, large steel portholes ensure luminosity in the rooms in all the possible set-ups.

One of the options on offer is particularly scenic and spectacular: the one with the owner’s suite set up in the bow area of the main deck. The huge windows that surround the deckhouse mean that it is full of light, it has private access to the bow terrace, as well as a breathtaking view.

In all the available layouts, the maximum number of guests that can be housed on board is twelve.

130

Dotato di una linea elegante che incornicia spazi ampi e ben organizzati, il Sunreef Power 80 è un catamarano ideale per vivere lunghe crociere nel massimo comfort.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

Featuring a refined line which frames large and well-organized spaces, the Sunreef Power 80 is the ideal catamaran to experience long cruises with maximum comfort.

SUPERYACHT The crew and service areas are separated and have a different entrance that can be reached straight from the cockpit, so as to ensure the best possible level of privacy on board. The Sunreef Power 80 has an elegant livery that frames the generous and well-distributed spaces. The details and technical characteristics, together with the versatility of the customisation options, make it an ideal yacht for long cruises in great comfort. There are plenty of outside areas where you can relax and enjoy the sun. The exteriors, which are completely finished in teak and stainless steel, provide great flexibility and comfort both on the main deck and on the fly bridge. There is so much room on the fly bridge that it even has a hot bath, a bar and living area and a sun bathing area, as well as the two control consoles already mentioned. The steps of the stairs to get to the cockpit, like many other details on board, are back-lit and thus further bring out the design and make the on-board atmosphere very refined and evocative from sunset to late into the evening. The Power 80 offers two different engine options: a pair of either 575 or 1200 horsepower engines, with five or eight thousand litre fuel tanks. The tender garage is very spacious and as well as the tender and the two jet skis, it can house equipment and various water toys, becoming a treasure trove of devices to have fun at sea. The launch and recovery system is especially easy thanks to the innovative central platform, which is very comfortable to use when shifting the tender. It can also be used as a small beach area stretching out into the sea if positioned, without carrying anything, at water level. Power 80 has an innate elegance and is designed so that time at sea is enjoyable. The elegant and eye-catching design and the degree of privacy available in the onboard areas make the Sunreef 80 a perfect oasis in which to spend your free time.

132 132

Sunreef Venture S.A. ul. Doki 1, 80-863 Gdansk - Poland www.sunreef-yachts.com www.sunreef-yachts.com/en/contact PROGETTO: Sunreef Yachts (architettura navale e design) SCAFO: Lunghezza fuori tutto 23,95m • Baglio massimo 12m Pescaggio 1,7m • Scafo e sovrastruttura in composito • Capacità serbatoio carburante 2x5000 l o 2x8000 l • Capacità serbatoio acqua 1600 l • Cabine armatore e ospiti da 3 fino a un massimo di 5 cabine, secondo il layout • Cabine equipaggio da 1 a 3 secondo il layout • Totale ospiti a bordo massimo di 12 persone.

MOTORI PRINCIPALI: 2x575 HP - 2x1200 HP CLASSIFICAZIONE: CAT A PROJECT: Sunreef Yachts (naval architecture and design) HULL: LOA 23.95m • Maximum beam 12m • Draft 1.7m; Hull and superstructure made of composite • Fuel tank volume 2x5000 l or 2x8000 l • Water tank volume 1600 l • Owner and guest cabins from 3 up to 5 according to the layout • Crew cabins from 1 up to 3 according to the layout • Maximum guest onboard 12 MAIN PROPULSION: 2x575 HP - 2x1200 HP CERTIFICATION: CAT A

barchemagazine – Dicembre-December 2019

Questo catamarano è un superyacht pensato per crociere d’ampio respiro da vivere in totale relax.

Il design ricercato e accattivante e la privacy nella disposizione degli spazi a bordo, rendono il Sunreef 80 un’oasi perfetta dove trascorrere il proprio tempo libero.

This catamaran is a superyacht designed for wide-ranging cruises to be enjoyed in total relaxation.

The sophisticated and attractive design and the privacy in the layout of the spaces on board, make the Sunreef 80 a perfect oasis where you can spend your free time.

ROLLA

12-11-2014

11:04

Pagina 1

TEST

TEST

134

21.25m barchemagazine – Dicembre-December 2019

PRINCESS F70

Repetita

IUVANT

Practice makes

PERFECT 135

Robusta, piuttosto veloce e sicura. In una parola: fatta per navigare con consumi contenuti.

La carena progettata dallo Studio Olesinski e il lavoro del cantiere hanno trovato un ottimo punto di equilibrio Tough, safe and distinctly quick. Put simply: it is made to travel without using much fuel. The hull by the Olesinski design firm and the work done by the yard have found an excellent balance point

by Niccolò Volpati barchemagazine – Dicembre-December 2019

TEST

136

TUTTO COME TE LO ASPETTI. Praticamente una fotocopia di prestazioni già registrate. Mi riferisco a Princess F70 e V60. Non molto tempo fa, infatti, ho provato il Princess 60, un’imbarcazione poco più piccola di questo fly da 70 piedi, ma differente per pesi, dimensioni e sovrastrutture. Confrontando gli appunti, però, i valori sono davvero somiglianti: stessa velocità, stessa accelerazione e perfino stessi consumi. Cresce la taglia, F70 misura 21,25 metri fuori tutto; crescono i motori, qui infatti c’è una coppia di Man con 12 cilindri a V da 1.400 cv ciascuno, mentre il Princess 60 aveva sempre due Man, ma V8 da 1.200 cv. Un gran bel risultato. Siamo su uno scafo di 21 metri che pesa 37 tonnellate e mezzo in grado di arrivare a 36,4 nodi di velocità massima. Sempre con l’assoluta stabilità del mezzo. C’è l’autolimitazione per le virate strette così, anche quando si timona dalla postazione sul fly,

non si ha mai la sensazione di un’accostata troppo accentuata. È un buon equilibrio tra maneggevolezza e sicurezza. F70 ha una buona tenuta di mare e consumi che si possono definire contenuti: a 30 nodi consuma 419 litri totali, a 25 nodi 320 litri e a 20 nodi occorrono 241 litri/ora. Non c’è trucco, non c’è inganno. I motori sono in linea d’asse, il peso non è certo dei più contenuti eppure naviga veloce con consumi più che accettabili. Per me significa che chi ha disegnato le linee della carena sa il fatto suo. Il merito, anche questa volta, visto che è una costante per i modelli del cantiere inglese, è dello studio Olesinski, mentre interni e coperta sono stati curati direttamente da Princess. E non sono solo i numeri a dirci che siamo a bordo di una barca fatta per navigare. Me ne accorgo allontanandomi dalla costa quando mi imbatto in un mare meno piatto di quello che abbiamo incontrato fuori

barchemagazine – Dicembre-December 2019

da Sanremo. La carena fende bene l’onda. Non la soffre né di prua, né al traverso. Passando al timone della postazione interna ho modo di apprezzare la visibilità, sempre buona, anche quando la barca deve ancora raggiungere la planata, e l’ergonomia della plancia. C’è un altro elemento che si fa sentire, o meglio sarebbe dire che non si fa sentire, ed è la rumorosità. Sia in plancia, sia nella cabina armatoriale i decibel sono davvero pochi. Segno che l’insonorizzazione è fatta a regola d’arte, non solo grazie ai pannelli fonoassorbenti, ma anche ai sistemi antivibrazione. Alla massima velocità, quando non è difficile in una cabina armatoriale collocata vicino alla sala macchine arrivare a 80 dBA, a bordo dell’F70 i decibel sono solo 73. Quando si naviga a velocità di crociera, la rumorosità scende tra i 70 dBA e i 65 dBA. Dalla postazione in plancia il fonometro indica dei valori leggermente inferiori.

PRINCESS F70

The lounge and dining internal and external areas are large and bright.

The main saloon is characterized by windows which allow you an all-around view.

Le zone lounge e dining interne ed esterne sono ampie e luminose.

Il salone, una vera e propria piazza d’armi, è caratterizzato da vetrate che permettono una vista a 360° senza interruzione.

137

barchemagazine – Dicembre-December 2019

TEST

138

Indice, appunto, di una buona insonorizzazione e non solo del fatto che ci si trovi più o meno distanti dai propulsori. Per il resto, anche questo modello dà quella sensazione di robustezza che ti aspetti da Princess. I tavoli della dinette, del fly e della zona pranzo sono spessi ben 4 cm e le gambe d’acciaio che li sorreggono hanno una circonferenza di 50 cm. L’allestimento del fly mi sembra ben riuscito. C’è il soft top, ma non arriva fino all’estrema poppa. Meglio, a mio parere, anche perché così la zona poppiera è occupata dal prendisole. Del resto lo spazio non manca e

quindi sul fly, protetti dal soft top c’è comunque spazio per area living, tavolo, sedute e plancia di comando. Il ponte principale è dedicato quasi esclusivamente al salone. Il pozzetto è più contenuto, ma, come spazio all’aperto, oltre al fly, c’è anche la zona di prua. Il salone è davvero di dimensioni notevoli, tutto vetrato. Unico neo è la dimensione dei passavanti laterali. L’intento di dare più spazio possibile al salone ha sacrificato un po’ di centimetri ai passavanti. Non sono impossibili da percorrere perché misurano 33 cm di larghezza, ma qualche centimetro in più sarebbe stato

barchemagazine – Dicembre-December 2019

meglio. Il ponte inferiore ospita l’area notte con tre cabine e due bagni, oltre all’armatoriale a centro barca. Una caratteristica che mi è piaciuta molto è la presenza di una vetrata in prossimità della scala per scendere nell’area notte che oltre ad essere un bel elemento estetico illumina molto bene il passaggio. Altra particolarità del layout curato dal cantiere è l’assenza del garage del tender.

A poppa, infatti, c’è la doppia cabina marinaio con bagno privato. Si tratta di un ambiente confortevole per due persone. La piattaforma di poppa affondabile ospita anche il tender.

PRINCESS F70

139

The sleeping area is on the lower deck.

There are four cabins and two bathrooms, both with separate showers.

The crew area is also notably large.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

L’area notte si sviluppa sul ponte inferiore, quattro le cabine e due i bagni, entrambi con box doccia separato.

Ragguardevole anche la dimensione di quella per l’equipaggio.

TEST

140

There is a lot of room on the fly bridge, which is partially protected by the soft top and in part is left open, so that a sun lounger can be put there.

The cockpit is slightly smaller than it might be, so as to give as much room as possible to the lounge.

Tanto spazio sul fly, in parte protetto dal soft top e in parte libero verso l’alto così da collocare anche un prendisole.

Il pozzetto ha dimensioni leggermente più contenute in modo da dedicare più centimetri possibile al salone.

EVERYTHING IS AS YOU EXPECTED IT TO BE. It is practically identical in performance terms to ones that have already been tested. I am referring to the Princess F70 and the V60. Not so long ago I tried out the Princess 60, a boat that is just a little bit smaller than this 70-foot long yacht with a fly bridge but is different in terms of weight, size and superstructure.

But when I compare my notes from each, the figures look very similar: the same speed, the same acceleration and even the same fuel consumption.

It has got bigger, the F70 measures 21.25 metres overall, and the engines have grown, with a pair of V-12 MANs developing 1400 hp each, while the Princess 60 also had two MANs, but 1200 hp V8s.

It is a very nice result. We are on a 21-metre boat that weighs 37.5 tonnes and has a top speed of 36.4 knots. And the boat is always perfectly stable.

There is a limiter to prevent overly tight turns so that even when steering from the fly bridge, you never feel that it is heeling over too much. It is a good balance between manoeuvrability and safety. The F70 keeps the sea well, and fuel usage could be described as limited: at 30 knots it uses 419 litres per hour in total, at 25 knots it uses 320 litres, and at 20 knots it uses 241. It isn’t a trick, there is no subterfuge involved.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

The engines are straight shaft mounted, it isn’t particularly light, and yet it moves quickly with fuel consumption levels that are more than acceptable.

To me that means that whoever has designed the hull understands what they are doing. The credit for that, once again, given that it is a constant for the boats turned out by the English yard, belongs to the Olesinski design studio, while the interiors and deck have been handled directly by Princess. And it is not just the figures that tell us that we are on board a boat that is made to be used. I realised that when we went further away from the coast when I found a sea that was much less flat than the one that I had found off Sanremo. The hull tackles the waves well, and doesn’t suffer either when they are on the bow, or coming from the side. Moving on to the interior steering position, I was able to appreciate the ergonomic bridge lay-out, and the visibility, which is always good, even when the boat is yet to reach planing speed. There is something else that makes itself heard, or rather doesn’t make itself heard, and that is the sound level. Both at the bridge and in the owner’s cabin, there really isn’t a lot of noise. I noted that the sound insulation is state of the art, not just thanks to the sound absorbing panels, but also to the anti-vibration systems. At top speed one regularly has 80 decibels in an owner’s cabin that is close to the engine room, but only 73 are registered on board the F70. When at cruising speed, the sound level falls to between 65 and 70 decibels. At the bridge position the sound meter registers slightly less. That actually signs of good sound proofing, and not just the fact that you are closer or further away from the propellers. Looking at other areas, this model again gives that feeling of toughness that you expect from a Princess. The tables in the dinette, on the fly bridge and in the dining area are a full four centimetres thick, and the steel legs that support them have a fifty centimetre circumference. I like the set-up the fly bridge. It has a soft top, but it doesn’t reach all the way to the stern. I prefer it that way, if only because the stern area is designed for sunbathing. There is no lack of room, and so the fly bridge, has room for a living area, with table, seats and steering position under the top. The main deck is nearly entirely given over to the lounge. The cockpit is smaller in size, but let’s not forget that in terms of open spaces, as well as the fly bridge there is also the bow area.

PRINCESS F70

Velocità max nodi Top speed knots

Range nm

358

Rapporto peso

PROJECT: Olesinski Studio (hull) • Shipyard technical department (interiors and superstructure) HULL: LOA 21.25m • Length without the pulpit 20.98m • Maximum beam 5.38m • Draft 1.58m • Displacement 37,500 kg • Fuel tank volume 4,100 l • Water tank volume 836 l MAIN PROPULSION: 2xMan V12-1400 • Outlet mechanical power 1.029 kW (1400 hp) • Bore&Stroke 128mm x157 mm • Compression ratio 17.0:1 • Swept volume 24.24 l • 12 V shaped cylinders • Maximal rotational speed 2300/min • Dry weight 2,270 kg EC CERTIFICATION: CAT B - 20 people

kg kw

18

Rapporto lung./larg.

L/W

3.9 Giri/min speed 1/min 1000

Località//Place Sanremo - Italy Mare//Sea State Calmo//Calm Vento//Wind speed A regime di brezza//Breeze Persone a bordo//People on board 4 Carburante imbarcato//Fuel volune on board 2200 l Acqua imbarcata//Water volume on board 800 l

PROGETTO: Studio Olesinski (carena) - Ufficio tecnico del cantiere (interni e coperta) SCAFO: Lunghezza fuori tutto 21,25m • lunghezza fuori tutto escluso il pulpito 20,98m • larghezza massima 5,38m • pescaggio 1,58m • dislocamento 37.500 kg • serbatoi carburante 4.100 l • serbatoi acqua 836 l MOTORI: 2xMan V12-1400 • potenza 1.029kW (1.400 cv) • alesaggio per corsa 128mm x157mm • regime di compressione 17,0 :1 • cilindrata 24,24 l • 12 cilindri a V • regime di rotazione 2.300 giri/minuto • peso a secco 2.270 kg CERTIFICAZIONE CE: Cat. B per 20 persone

Autonomia mn

Engine rotational

Conditions on test

Dealer Marine Group Portosole Sanremo (IM) T. +39 0184 990770 info@princessitalia.it www.princessitalia.it

36.4

potenza Mass outlet power

Condizioni della prova

Princess Yachts International Newport Street, Plymouth, Devon United Kingdom PL1 3QG www.princessyachts.com

Velocità in nodi Speed in knots

Consumi lt/h

Fuel consumption l/h kn

10.2

68

12.6

138

13.5

155

17.5

200

23.2

285

28.0

388

33.9

477

36.4

540 1000 1250 1300 1500 1750 2000 2250 2350

Litro miglio

Rpm

(velocità di crociera)

l/ na mi (Cruising speed)

12

Note Da 0 a planata in 10 secondi Gliding time of 10s from 0 to glide

Velocità kn

Consumi totali l/h

Consumi litro miglio

Autonomia mn

Rumore su scala A (in plancia) dB

Boat

Total Fuel consumption

Total Fuel consumption

Range

Sound level on scale A

speed in knots

(as volume flow) l/h

(as volume hanging) l/ na mi

na mi

(at the dashboard) dB

10.2

68

6.6

615

57

1250

12.6

138

10.9

374

57

1300

13.5

155

11.4

357

58

1500

17.5

200

11.4

358

60

1750

23.2

285

12.2

333

63

2000

28.0

388

13.8

295

69

2250

33.9

477

14.0

291

70

2350

36.4

540

14.8

276

71

barchemagazine – Dicembre-December 2019

141

TEST

Engine Room

Due Man V12 da 1.400 cv ciascuno non sono pochi, ma nemmeno eccessivi. Grazie alle linee d’acqua della carena ben disegnate si ottengono ottime prestazioni in velocità e accelerazione senza consumi eccessivi.

There are two MAN V-12s developing 1400 hp each, which certainly isn’t a small amount, although neither is it excessive. Thanks to the waterlines of the well-designed hull, it turns in an excellent performance at speed and accelerates without using excessive amounts of fuel.



142

Nonostante la linea d’assi non sia la trasmissione più agile che esista, l’F70 si comporta bene sia alle basse velocità in manovra, sia quando si vira a tutta barra a velocità sostenute.

Buono anche il comportamento sull’onda. Il passaggio è sempre morbido in qualsiasi modo lo si affronti.

Despite the fact that straight shaft isn’t the most agile kind of transmission in existence, the F70 behaves well, both at low speeds when manoeuvring, and also when it turns at full lock at high speeds. It also behaves well in waves. It always gets through gently; however, you take them.

The lounge is very large and is completely surrounded by windows. The only drawback is the size of the side gangways. Trying to give as much room as possible to the lounge has meant that a few centimetres have been lost to the gangways.

They aren’t unusable, being 33 centimetres wide, but a bit of extra width would have been better.

The lower deck houses the sleeping quarters, with three cabins and two bathrooms. The master cabin is amidships.

I very much liked the window close to the stairs leading down to the cabin area: as well as looking good, it also allows plenty of light into the area.

Another unusual feature of the layout, as designed by the yard, is the lack of a tender garage. In the stern there is the twin sailors’ cabin, with its own bathroom. It is a comfortable area for two people.

The stern platform can be lowered, and also houses the tender.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

TEST

TEST

Questione

di DETTAGLI A question of DETAIL 144

20.52m barchemagazine – Dicembre-December 2019

ABSOLUTE NAVETTA 68



La gamma dei “long cruiser” del cantiere di Podenzano si arricchisce di un nuovo venti metri che regala un grande comfort in navigazione con tanti volumi abitabili.

Notevole l’attenzione ai dettagli

The long cruiser range from the Podenzano-based yard acquires a new twenty metre boat that provides great comfort under way and plenty of living space.

The attention to detail is significant

by Luca Sordelli

145

barchemagazine – Dicembre-December 2019

TEST

146

ANGELO GOBBI DI BARCHE SE NE INTENDE, È UOMO DI CANTIERE SIN DAGLI ANNI ’60 QUANDO SUL PO, a Gropparello, trasformò la sua passione per la nautica in professione. Allora l’attività principale era quella di carrozziere. Ora l’azienda di cui è presidente produce circa 90 barche all’anno, dai 47 ai 73 piedi di lunghezza, e a Podenzano, in un cantiere di 58 mila metri quadrati, lavorano 240 persone. Ma Angelo Gobbi si appassiona ancora per le piccole cose, quelle che sembrano solo dettagli quando la barca è finita, ma sono spesso problemi spinosi da risolvere, sia in fase di progettazione e poi di realizzazione. Dai vetri elettrici che separano la cucina dal salone agli specchi dei bagni o alle luci: «Guardi anche le luci a scomparsa nei cielini. E lo stesso vale, in murata, per le bocchette dell’aria condizionata. C’è un gran lavoro lì dietro», mi spiega con grande entusiasmo.

In effetti il frutto di tanta attenzione ai dettagli si vede.

Se due anni fa Absolute aveva fatto il suo ingresso nel mondo delle big-boats con la sua Navetta 73, ora consolida questo status con la sorellina di poco più piccola, la Navetta 68. La sensazione di qualità che si ha entrando nel grande salone è notevole e non si tratta solo dei mobili firmati Minotti, della giusta scelta degli accostamenti cromatici, ma anche di quella percezione che arriva - frutto della fatica artigiana - dai quei tanti piccoli dettagli che, tutti insieme, fanno sentire a proprio agio. Un lusso discreto, avvolgente. Altro punto di forza del cantiere è poi la capacità di sfruttare nel migliore dei modi ogni centimetro cubo abitabile e di donare grande luminosità a ogni ambiente. Non solo lo spazio è tanto, ma viene anche amplificato dalle grandi vetrate presenti ovunque. Come nella zona living centrale sul main deck, o nelle due cabine matrimoniali su quello inferiore.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

L’arredamento è semplice e raffinato, adatto alla crociera con famiglia e amici. L’ampia zona cucina a vista è delimitata da un bancone ad U.

The decoration is simple and sophisticated, ideal for cruising with family and friends. The large open galley is flanked by an U-shaped counter.

ABSOLUTE NAVETTA 68

Large windows fill the spaces with natural light and, when night falls, a clever artificial lighting system creates the perfect atmosphere while highlighting the shape of some decorative features.

Grandi finestrature lasciano entrare la luce naturale e, quando cala la notte, una sapiente illuminazione artificiale crea la giusta atmosfera e sottolinea la sagoma di alcuni elementi d’arredo.

147

barchemagazine – Dicembre-December 2019

TEST

148

barchemagazine – Dicembre-December 2019

ABSOLUTE NAVETTA 68

Nella zona notte il layout prevede tre bagni e quattro cabine, più la zona equipaggio a poppa.

Due matrimoniali, una a centro barca e una a prua, e due a letti separati, che però possono avere come optional il meccanismo elettrico per unirli.

Il contatto diretto con l’esterno, con il paesaggio marino, è sempre garantito.

Piacevole e accogliente è anche il feeling che si ha con questo venti metri in navigazione. Prima di tutto per la silenziosità. I due IPS abbinati ai due D13 da 900 cv di Volvo Penta sono a poppa estrema e ben insonorizzati. Zero vibrazioni e livelli di rumorosità da biblioteca: ad andatura di trasferimento non si superano i 61 dBA. Il tutto è coerente con la filosofia progettuale che anima le Navette di Absolute pensate per navigare tanto e per godersi il piacere di farlo. Quindi non velocità esagerate, la massima comunque supera i 25 nodi, ma sempre tanto grande comfort. Il passaggio dall’andatura in dislocamento a quella in planata (che avviene intorno ai 14 nodi) è quasi impercettibile, la cabrata è minima. Per quanto riguarda la velocità di crociera ideale è difficile stabi-

The layout of the sleeping area includes three bathrooms and four cabins, in addition to the crew area astern. There are two double cabins, one at amidships and one forward, and two cabins with separate beds, which can turn into double beds thanks to an electric device.

lirne una sola con questo genere di carene, ognuno può trovare la sua visto che il rendimento rimane sempre notevole. A 2.000 giri, e siamo già sopra all’80% del regime massimo, si naviga a 18,3 nodi con un consumo di 229 litri/ora, il che significa 12,5 litri/miglio. Restando sotto la soglia della planata a 11/12 nodi, si scende rapidamente sotto gli 8 litri miglio e si viaggia che è un piacere, con la possibilità di percorrere 450 miglia senza dover passare dal distributore: tanto per dare un’idea, da Varazze significa arrivare a Palermo o ad Ibiza. E questo è il ritmo che sceglierei io. «Le piace?» mi chiede Angelo Gobbi.

«Molto – gli rispondo - Fa venire una grande voglia di navigare, prendere e partire». Lui sorride. «Ha sentito che silenzio? Non c’è uno scricchiolio». E già so che sta pensando ai tanti, piccoli dettagli che hanno reso tutto ciò possibile.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

149

ANGELO GOBBI DEALS WELL WITH BOATS. HE HAS BEEN A BOATYARD MAN SINCE THE 1960s when at Gropparello on the River Po, he turned his love of yachting into a profession. At that stage the main work involved bodyshop mechanic. But now the company of which he is president produces around ninety boats a year, ranging from 47 to 73 feet, and 240 people work in a 58,000 square metre yard in Podenzano. But Angelo Gobbi still gets a thrill out of small things, ones that look like mere details when the boat is finished, but are often difficult issues to resolve, at both the planning and the construction stage. From electric windows that divide the galley from the lounge to the bathroom mirrors or lights: «You also have to look at the concealed lights in the ceilings. And the same goes for the air conditioning vents in the ship’s side.

TEST

The hard-top can be opened in its central part and a retractable awning opens like a pantograph to shade even the most aft section of the fly.

There is a lot of work behind them», he explains enthusiastically. And this attention to detail produces visible results. Two years ago, Absolute made its entrance in the world of big boats with its Navetta 73 and is now consolidating that status with its slightly smaller sister, the Navetta 68. You really get a feeling of quality when entering the big lounge, and it is not because of the Minotti-branded furniture, or the successful choice of colour combinations, but also the feeling that you get – the product of hard

L’hard-top è apribile nella sua parte centrale e un tendalino a scomparsa si apre a pantografo per ombreggiare anche la sezione più a poppa del fly.

work from craftsmen – from all these small details that come together and make you feel at home.

It is a discreet, enveloping luxury. Another strong point at the yard is the ability to get the very best out of every single cubic centimetre of living space and to give great luminosity to every room. It isn’t just that there is a lot of space, but it is also amplified by the large windows that are present throughout.

Such as in the central living area on the main deck, or the two double cabins on the lower deck. Direct

150

barchemagazine – Dicembre-December 2019

contact with the exterior, and with the seascape, is always ensured. Pleasant and welcoming is also the feeling that you get from this twenty-metre boat when under way. First of all because of how quiet it is. The two IPS combined with two Volvo Penta 900 hp D13s are right in the stern and have good sound insulation. There are no vibrations at all, and library-standard silence: at cruising speed it doesn’t exceed 61 decibels. All that is in line with the design approach behind Absolute’s Navetta boats, which are designed to be sailed, and for that sailing to be enjoyed. So it doesn’t reach exaggerated speeds, although the top speed does exceed 25 knots, and it is always done in a great deal of comfort. The shift from displacement mode to planing (which happens at around 14 knots) is nearly imperceptible, and the bow hardly rises up at all. As far as the ideal cruising speed is concerned, it is difficult to just opt for one with this kind of hull, and everyone can find their own, given that performance is always excellent. At 2000 rpm, which is already over 80% of maximum revs, it does 18.3 knots and uses 229 litres per hour, which means 12.5 litres per nautical mile. If we stay below planing level, at eleven or twelve knots, it quickly

ABSOLUTE NAVETTA 68

151

barchemagazine – Dicembre-December 2019

TEST

Engine Room

Motore D13-900 Volvo Penta • 4 tempi diesel iniezione diretta • potenza 662kW (900 cv) • 6 cilindri in linea • cilindrata 12,78 l • alesaggio per corsa 131mm x158 mm • rapporto di compressione 16.5:1 • regime di rotazione 2.300 giri/minuto • peso a secco 1.560 kg.

Volvo Penta D13-900 engine • 4 stroke, direct Diesel injection • Outlet mechanical power 662kW (900 Hp) • 6 cylinders in line – swept volume 12.78 l • Bore & Stroke 131mm x 158mm • Compression ratio 16.5:1 • Rotational speed 2300/min • Dry weight 1560 kg.



152

La timoneria è in posizione rialzata e separata dal salone. La plancia può essere equipaggiata con tre monitor di Garmin da 22’’ e uno da 24’’ per gestire la domotica di bordo.

The raised steering position is separate from the saloon.

To manage the domotics on board, the dashboard can be equipped with three monitors by Garmin of 22 inches plus one of 24.

falls below the eight litres a mile level, and it is a very pleasant ride, with the option of doing 450 miles without having to fill up: to give you an idea, that means leaving Varazze in Liguria and being able to travel to Palermo or Ibiza. And that is the speed that I would choose «Do you like it?» Angelo Gobbi asks me. «A lot» I answer. «It really makes you want to jump into the boat and sail off». He smiles. «Have you heard how silent it is? There isn’t even a creak». And at that point I know that he is thinking of the many little details that have made all of this possible.

Doppio l’accesso alla sala macchine, sia dal pozzetto che dalla zona equipaggio. Questa prevede due cabine, un bagno e accesso separato dalla plancia di poppa.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

You can enter the engine room from both the cockpit or the crew area.

The latter features two cabins, a bathroom and separate access from the stern platform.

ABSOLUTE NAVETTA 68

Velocità max nodi Top speed knots

25.2

Conditions on test

PROGETTO: Ufficio Tecnico del Cantiere SCAFO: Lunghezza ft 20.52m • Larghezza massima 5.62m • Immersione 1.72m • Dislocamento 53 tons • Capacità serbatoio carburante 3500 l • Capacità serbatoio acqua 910 l MOTORE: 2 VOLVO PENTA D13 IPS 1200 • Potenza 662 kW 900 (Hp) • Numero di cilindri 6 • Alesaggio per corsa 131mm x158mm • Cilindrata 12,8 l • Rapporto di riduzione 16.5:1 • Regime di rotazione massimo 2.300 gri/min • Peso 1.560 kg CERTIFICAZIONE CE: Categoria B - 16

Autonomia mn Range nm

448

PROJECT: Shipyard Technical Department HULL: LOA 20.52M • Maximum beam 5.62m • Draft 1.72m • Ligh mass displacement 53 tons • Fuel tank volumes 3500 l • Water tank volume 910 l MAIN PROPULSION: 2 VOLVO PENTA D13 IPS 1200 Outlet mechanical power 662 kW (900 Hp) • Number of cylinders 6 • Bore & Stroke 131mm x158mm • Swept volume 12.8 l • Compression ratio 16.5:1 Maximal rotational speed 2300/min • Weight 1560 kg EC CERTIFICATION CAT B - 16 people

Rapporto peso potenza Mass outlet power

Condizioni della prova

Absolute S.p.a.

Via F. Petrarca 4 Loc. I Casoni – Gariga I - 29027 Podenzano (PC) – Italy” T.+39 (0)523 354011 info@absoluteyachts.com www.absoluteyachts.com

kg kw

29

Località//Place Varazze Mare//Sea state calmo//calm Vento forza//Wind speed 5 kn Direzione//Wind Direction NE Altezza onda//Wave hight 0 cm Persone a bordo//Number of people on board 8

Velocità in nodi Speed in knots

Consumi lt/h

Fuel consumption l/h kn

8,2

36

9,8

58

11

86

12,6

128

14,5

173

18,3

229

21,6

280

25,2

330 1.000 1.200 1.400 1.600 1.800 2.000 2.200 2.350 Rpm

Litro miglio

Rapporto lung./larg.

l/ na mi (Cruising speed)

L/W

7.8

3.6 Giri/min

(velocità di crociera)

Velocità kn

Consumi totali l/h

Consumi litro miglio

Autonomia mn

Rumore su scala A (in plancia) dB

Boat

Total Fuel consumption

Total Fuel consumption

Range

Sound level on scale A

speed in knots

(as volume flow) l/h

(as volume hanging) l/ na mi

na mi

(at the dashboard) dB

1.000

8,2

36

4,3

813

1.200

9,8

58

5,9

592

1.400

11

86

7,8

448

Engine rotational speed 1/min

55

1.600

12,6

128

10,1

346

61

1.800

14,5

173

11,9

294

62

2.000

18,3

229

12,5

280

2.200

21,6

280

12,9

271

64

2.350

25,2

330

13,09

267

67

barchemagazine – Dicembre-December 2019

153

TEST

TEST

Doppio

VANTAGGIO

Double ADVANTAGE Due scafi per avere più spazio a bordo e quindi più comfort, ma anche per non soffrire il rollio alla fonda e navigare stabili con consumi contenuti Two hulls give you more space on board, and so greater comfort, and also no rolling when at anchor and stable sailing 154 with lower fuel consumption

by Niccolò Volpati - photo by Nicolas Claris

barchemagazine – Dicembre-December 2019

AQUILA 44 POWER CATAMARAN

E 155

barchemagazine – Dicembre-December 2019

TEST

156

TUTTE LE CONDIZIONI SFAVOREVOLI CI SONO. Tira vento di tramontana e non poco dato che l’anemometro ha segnato sui 18 nodi costanti che sotto raffica sono arrivati anche a 25. L’onda, soprattutto quando ci siamo allontanati dalla costa, è cresciuta.

Inizialmente era intorno ai 50 cm, ripida e quindi abbastanza fastidiosa, ma poi ha raggiunto quasi un metro di altezza. L’ideale per mettere alla prova un catamarano nato per la crociera e il comfort. E la sensazione è subito positiva. I due scafi non fanno soffrire il rollio, né in navigazione, né alla fonda. Un po’ di movimento si sente, ma rispetto a un monocarena la sensazione qui è che i soldi per uno stabilizzatore sarebbero proprio buttati. Il test peggiore lo faccio mettendomi al traverso in folle con onda di quasi un metro. Si balla, ma non si soffre. Se invece rimango al minimo o in folle con prua al vento, il rollio è quasi inesistente. Analoga sensazione la si ha

quando si affonda la manetta. Il catamarano è stabile e soffre molto poco l’onda ripida e stretta provocata dalla tramontana. L’accelerazione non è male, anche se questa non è la caratteristica principale per acquistare un multiscafo a motore. I propulsori sono due Volvo Penta D4 da 300 cv ciascuno. Si tratta di una motorizzazione offerta come optional, perché quella standard prevede una coppia da 230 cv ciascuno. Quella da 300 non mi è sembrata eccessiva, anzi, direi che ci vuole tutta. Aquila 44 va confrontata con una navetta, non è certo una barca “corsaiola”, ma i motori più potenti offrono un range maggiore e quindi anche più opzioni di velocità di crociera. Per planare, infatti, servono 2.800 giri e alla massima si arriva a 3.500. All’interno di quei 700 giri di range si può scegliere l’andatura di crociera preferita. La velocità varia da 11,1 a 18,6 nodi e il consumo istantaneo da 67 a 114 litri/ora totali, cioè per entrambi i

barchemagazine – Dicembre-December 2019

motori. È un dato confortante perché decisamente contenuto e lo è anche quello dei litri/miglio. Al minimo di planata per un miglio servono 5,7 litri che diventano 6,1 alla massima. Praticamente lo stesso consumo per tutte le andature sostenute. Molto confortanti sono anche i numeri che riguardano le andature in dislocamento. Se ci si accontenta di navigare a non più di 10 nodi, infatti, i litri/ora rimangono sotto i 50 e quelli necessari per percorrere un miglio si attestano tra i 3 e i 4. Promossa quindi, sia per i consumi contenuti, sia per la stabilità in navigazione, anche con mare formato. I due scafi soffrono invece un po’ per quanto riguarda la maneggevolezza in manovra. Alle basse velocità in manovra, però i due propulsori installati sui due scafi risultano molto pratici. Non è certo difficile ormeggiare in porto con un catamarano a motore, nemmeno quando si ha il vento forte al traverso.

AQUILA 44 POWER CATAMARAN

The deck provides a lot of room, as does the cockpit, thanks to a kind of terrace that stretches out towards the stern. The two sets of stairs to access to the fly deck are also a good idea: there is one forward and another aft. So, getting around on board is always easy.

La coperta offre tanto spazio, anche in pozzetto, grazie a una sorta di “terrazza” prolungata verso poppa. Ottima anche la soluzione della doppia scaletta di accesso al fly: una da poppa e una da prua. Così muoversi a bordo risulta sempre facile.

157

barchemagazine – Dicembre-December 2019

TEST

158

barchemagazine – Dicembre-December 2019

AQUILA 44 POWER CATAMARAN L’altro vantaggio evidente sono le dimensioni. Più di sei metri e mezzo di baglio per una barca che misura poco più di tredici di lunghezza fuori tutto rendono bene l’idea di che cosa stiamo parlando. E, anche con tanti volumi a disposizione, i progettisti hanno sfruttato al meglio ogni spazio, senza sprechi. Quello che ho apprezzato di più sono le due scalette di accesso al fly. Una si trova in pozzetto come è facile immaginare, mentre l’altra consente di accedere alla tuga e alla zona di prua. È un’ottima soluzione perché permette di muoversi con grande facilità a bordo. È un po’ come se ci fosse una scaletta di entrata e una di uscita e quindi, anche se ci sono molti passeggeri, non si corre il rischio di darsi fastidio. Altra caratteristica che mi pare ben riuscita è l’areazione interna. Oblò e passauomo abbondano in coperta.

Solo lungo la tuga e i passavanti laterali ne ho contati dieci. È una buona soluzione anche perché permette di evitare, se lo si desidera, di installare un impianto di aria condizionata con relativo generatore. Mi è piaciuta anche la scelta di collocare la postazione di guida solo sul fly, lasciando così tutta la dinette a disposizione della zona pranzo, dell’area living e delle sedute.

Lo spazio è tanto e la visibilità è a 360° grazie alle vetrate verso prua, poppa e laterali. Anche la scaletta di “discesa” che dal fly consente di accedere direttamente alla tuga non è di grande intralcio alla vista. È stata collocata lì dove ci sarebbe il montante che divide le due vetrate del parabrezza e, nonostante sia abbastanza larga da permettere una salita e discesa in sicurezza, non sottrae molti centimetri alla vista verso prua. I vantaggi di questo catamarano a motore sono duplici: spazi confortevoli da una parte e bassi consumi dall’altra. Peccato solo che i serbatoi del carburante non abbiano una capacità elevata e quindi non consentano troppa autonomia. Tutte queste caratteristiche, infatti, fanno venire voglia di navigare a lungo senza entrare in porto, ma, anche al minimo di planata, si riesce a farlo solo per meno di 200 miglia.

159

NOTHING WAS MISSING FROM THE ROLL CALL OF NASTY CONDITIONS. A tramontana wind was blowing at a constant 18 knots, with gusts of 25.

The waves, especially farther from the coast, were high. At the start, they were around fifty centimetres high, steep and so fairly annoying, but then they rose up to nearly a metre. It was perfect for putting to the test a catamaran that was designed for cruising and comfort. And the feeling was immediately a good one. The two hulls mean there is no rolling, either when under way or when at anchor. You do move about a little bit, but compared to a single-hull boat it felt that spending money on a stabiliser would be a waste. I did the toughest test by putting the boat in neutral, and side on to waves that were nearly a metre high.

Per gli interni ci sono due layout disponibili, uno con quattro cabine, due per ciascuno scafo e quattro bagni e una versione più armatoriale con tre locali.

La postazione di guida è solo sul fly così tutta la dinette può essere sfruttata come living.

There are two interior layouts available, one with four cabins – two in each hull – and four bathrooms. Then there is another one more focused on the owner’s area, with three cabins. There is only one steering position on the fly deck, so the entire dinette can be used as a living area.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

TEST

As expected, it is very stable in navigation and it doesn’t suffer from waves, but it is not as agile as a mono-hull when turning.

But, with the throttle right open, it can do a full 360-degree turn in an approximately 100-metre diameter circle.

We bounced around a bit, but it wasn’t bad. Whereas when I was in minimum revs or neutral, with the bow into the wind, there was almost no roll at all.

It’s the same when you open the throttle right up.

The catamaran is stable and copes well with the steep, fast waves caused by the tramontana. The acceleration isn’t bad, even though that is not the main reason for buying a powered multi-hull. The engines are two Volvo Penta D4s, each developing 300 hp. That is one of the engine combinations that

Come è facile immaginare in navigazione è molto stabile, non soffre le onde, ma non è agile in virata come un monoscafo. In ogni caso, è in grado di compiere una rotazione a 360° con la manetta tutta abbassata in circa 100 metri di diametro.

is offered as an optional, while the standard fitting is a pair of 230 hp engines. The 300 option didn’t seem excessive; indeed, I would say that all that power is needed. The Aquila 44 should be compared with a Navetta boat, it certainly isn’t a “speedster”, but the more powerful engines give greater range and thus also more cruising speed options.

It takes 2800 rpm to plane, and top speed comes at 3500. You can choose the perfect cruising speed within that 700-rpm range. Within it, the speed

160

barchemagazine – Dicembre-December 2019

increases from 11.1 to 18.6 knots, and fuel consumption from 67 to 114 litres an hour in total, for both engines. That is a decidedly low figure, and thus a comforting one, as is the one for litres per nautical mile. At minimum planing speed, you need 5.7 litres per mile, and at top speed that becomes 6.1. Practically the same fuel consumption at all the higher speeds. The figures for displacement mode are also very reassuring. If you don’t want to sail faster than ten knots, litres per hour figures stay below fifty, and the amount needed to go a mile comes in between 3 and 4. So full marks, then, both for the limited amount of fuel used, and also for stability under way, even with a rough sea. The two hulls do, however, have a few problems relating to handling when manoeuvring. At low speeds when manoeuvring, the two engines installed on each keel are very effective. It certainly isn’t difficult to dock a powered catamaran in harbour, not even when there is a strong wind coming from the side. The other clear advantage comes from its size. Over six and a half metres beam in a boat that is just over thirteen metres long overall give a good idea of what we are talking about. And despite the amount of available space, the designers have made the most of it, without wasting any. What I most appreciated was the two sets of stairs to get up to the fly bridge.

AQUILA 44 POWER CATAMARAN Sino Eagle Group Usa, T. 001 727 7547853 www.aquilaboats.com PROGETTO: J&J Design SCAFO: Lunghezza fuori tutto 13,44m • Lunghezza scafo 12,30m • Larghezza massima 6,56m • Dislocamento a vuoto 15.900 kg • Dislocamento a pieno carico 22.000 kg • Pescaggio 1,00m • Serbatoio carburante 1.100 l • Serbatoi acqua 680 l • Serbatoio acque nere 240 l MOTORE: 2xVolvo Penta D4-300 • potenza 221 kW (300 cv) • 4 cilindri in linea • rapporto di riduzione 1,85:1 • cilindrata 3,67 l • regime di rotazione massimo 3.500 giri/minuto CERTIFICAZIONE CE: Cat. A per 12 persone - Cat. B per 12 persone - Cat. C per 14 persone PREZZO: 591.267 €, versione base PROJECT: J&J Design HULL: LOA 13.44m • Length 12.30m • Maximum beam 6.56m • Light mass displacement 15,900 kg • Full mass displacement 22,000 kg • Draft 1.00m • Fuel tank volume 1.100 l • Water tank volume 680 l • Waste water tank volume 240 l MAIN PROPULSION: 2xVolvo Penta D4-300 • Outlet mechanical power 221 kW (300 cv) • 4 cilynders in line • Compression ratio 1.85:1 • Swept volume 3.67 l • Maximal rotational speed 3500/min EC CERTIFICATION: CAT A -12 people / CAT B - 12 people / CAT C - 14 people PRICE: 591,267 €, As standard Da 0 a planata in 7 secondi Gliding time of 7s from 0 to glide

Velocità max nodi Top speed knots

18.6 Autonomia mn Range nm

192

Rapporto peso potenza Mass outlet power

kg kw

49

Condizioni della prova Conditions on test

Località//Place Altezza onda//Wave high Vento//Wind speed

Genova 1m tra i 20 e i 25 nodi between 20 and 25 knots Persone a bordo//People on board 6 Carburante imbarcato//Fuel volume on board 1.300 l Acqua imbarcata//Water volume on boad 300 l

Velocità in nodi Speed in knots

Consumi lt/h

Fuel consumption l/h kn

9.2

28

9.7

37

10.3

50

11.1

66

11.7

67

13.1

77

15.9

93

18.6

114 2000 2250 2500 2750 2800 3000 3250 3500 Rpm

Litro miglio

Rapporto lung./larg.

l/ na mi (Cruising speed)

L/W

5.7

2

Giri/min Engine rotational speed 1/min 2000

(velocità di crociera)

Velocità kn

Consumi totali l/h

Consumi litro miglio

Autonomia mn

Rumore su scala A (in plancia) dB

Boat

Total Fuel consumption

Total Fuel consumption

Range

Sound level on scale A

speed in knots

(as volume flow) l/h

(as volume hanging) l/ na mi

na mi

(at the dashboard) dB

9.2

28

3.0

361

68

2250

9.7

37

3.8

288

69

2500

10.3

50

4.8

226

70

2750

11.1

66

5.9

185

71

2800

11.7

67

5.7

192

72

3000

13.1

77

5.8

187

72

3250

15.9

93

5.8

188

72

3500

18.6

114

6.1

179

73

barchemagazine – Dicembre-December 2019

161

TEST

162

I vantaggi di questo catamarano a motore sono duplici: spazi confortevoli da una parte e bassi consumi dall’altra.

There are two big advantages to this powered catamaran: the comfortable area and the low fuel consumption.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

One of them is in the cockpit, as could be expected, and the other leads to the deckhouse and the bow area. It is an excellent solution because it enables you to get around on the boat very easily. They are a bit like an entrance and exit, and so there is no danger of getting in each other’s way, even if there are a lot of passengers on board. I also admired the interior ventilation.

There are plenty of portholes and hatches on deck. I counted ten just on the deckhouse and the gangways. It is a good solution, not least because it means that you don’t have to install an air conditioning system and the generator that comes with it if you don’t want to. I also liked the decision to have just one steering position, located on the fly bridge, thus leaving the entire dinette free for lunch, living and seating areas. There is plenty of room, and lots of 360-degree views thanks to the windows facing forward, aft and to the side. Even the stairs leading down to the deckhouse on the fly bridge aren’t a major visual block. They have been placed where the pillar that divides the two windscreen panels would be, and despite the fact that the stairs are wide enough for people to be able to use them safely, they hardly interrupt the forward view. There are two big advantages to this powered catamaran: the comfortable area and the low fuel consumption. It is a shame that the fuel tanks aren’t very large, and so don’t give a lot of range because these features make you want to go a long way without coming into port, but even at minimum planing speed, you can’t even quite do two hundred nautical miles.

COMPONENTS

Il fascino della LUCE The allure of LIGHT 164

barchemagazine – Dicembre-December 2019

QUICK MARINE LIGHTING



Quick lavora da sempre per garantire massimo comfort alla vita di bordo, sia all’aria aperta che al coperto, anche grazie ai suoi prodotti illuminotecnici di alta qualità e impatto scenografico

Quick’s mission has always been to ensure maximum comfort on board, both indoors and out, in part through its high-quality and spectacular lighting products

by Massimo Longoni

165

barchemagazine – Dicembre-December 2019

COMPONENTS

166

The Quick portfolio of lighting design products is easy to manage using the Quick Nautical Network, which allows you to switch on or off, dim or change the colour of all the lights on board, directly from an application on the chart plotter.

Il portfolio di prodotti illuminotecnici firmati Quick può essere comodamente gestito attraverso il Quick Nautical Network che permette di accendere, spegnere, dimmerare o cambiare colore di tutte le luci a bordo direttamente dall’applicazione sul chart plotter.

LA LUCE IN BARCA ASSUME SEMPRE DI PIÙ UNA VALENZA FONDAMENTALE per la riuscita di un bel design di interni. Si tratta di un elemento chiave per conferire stile, profondità e bellezza ai vari ambienti di uno yacht. La sua importanza, spesso messa in secondo piano rispetto ad altri elementi, è da considerarsi come primaria e va valutata con grande attenzione già nelle prime fasi di un progetto. Quick studia da sempre le soluzioni migliori per rendere la vita a bordo più confortevole grazie alla giusta atmosfera che si crea con i suoi corpi illuminanti. Nell’ultimo anno Quick ha messo in campo cospicui investimenti concentrandosi sul miglioramento della storica linea di illuminazione.

Ogni innovazione tecnologica è il frutto di un accurato lavoro di ingegneri e progettisti che analizzano a fondo il prodotto e ne seguono ogni suo passaggio fino allo studio illuminotecnico degli interni dove verrà applicato e alla sua stessa posatura. L’azienda italiana ha presentato grandi novità in termini di restyling e ingegnerizzazione, in particolare per quanto riguarda alcune delle linee di Quick Marine Lighting. Il suo vasto

barchemagazine – Dicembre-December 2019

catalogo contiene elementi dalle linee morbide, cifre stilistiche più contemporary, layout particolari e luci lineari e indirette, utilizzate in modo particolare nella progettazione di interni di yacht per risaltarne il design. Le innovazioni più significative riguardano l’ingegnerizzazione di alcune linee di downlight Led, come l’AG Series, di cui fanno parte i Nikita AG, ma anche di faretti di cortesia Ely AG. L’obiettivo è di garantire una illuminazione funzionale agli spazi con un finale effetto anti glare. Le downlight sono elementi generalmente da incasso e dirigono il flusso luminoso verso determinati particolari. Nelle nuove versioni è stato ridotto significativamente l’effetto abbagliamento diretto, permettendo così di usufruire della luce senza provare alcun tipo di disturbo e di seguire le esigenze visive individuali. Quick Spa ha presentato anche un importante restyling di alcune linee di downlight Led, come Xp Fp e Secret Light, a livello di design, rivedendole in formato flat. I designer e progettisti di Quick hanno modificato questi prodotti coniugando un design puro ed integrato con la massima adattabilità all’applicazione specifica e agli spazi circostanti. La rivisitazione prevede una cornice a filo capace di armonizzarsi con le architetture, che facilita quindi l’inserimento nel soffitto, ma anche nel mobilio come nei tavolini o divani.

COMPONENTS Ne è un esempio il restyling di Secret Light, lampada retrattile a scomparsa: il nuovo modello, la Secret Flat è una versione che può essere installata a filo. La gamma Quick Marine Lighting è stata arricchita di una nuova versione della barra flessibile ad incasso Ondaled.

Ondaled Top 10 è caratterizzata da una larghezza più contenuta e da una performance illuminotecnica superiore rispetto a prodotti di così piccole dimensioni. Ha una tonalità di luce che interagisce con i mobili, le geometrie e i materiali presenti su un’imbarcazione, trasmettendo all’ambiente un carattere più abitativo. La nuova versione prevede una dimensione 10 per 10 millimetri, mentre la lunghezza rimane sempre customizzabile.

LIGHTING IS INCREASINGLY IMPORTANT FOR SUCCESSFUL BOAT INTERIOR DESIGN, crucial for giving style, depth and beauty to the various environments on board a yacht. Often overlooked in favour of other aspects, it should be of primary importance and paid close attention from the earliest stages of the design. Since its foundation, Quick has researched the best solutions for making life on board more comfortable, producing lighting fixtures that create the perfect atmosphere. Over the past year, Quick has invested considerable sums in improving its historic lighting range.

168

ONDALED Top 10 can also be installed in ceilings, walls, and floors in more complex indoor spaces, where a small product that provides perfectly even light distribution is required.

ONDALED Top 10 è una soluzione anche per le installazioni a soffitto, parete e pavimento nelle architetture interne più complicate e che richiedono un prodotto più ridotto per garantire un effetto diffusione altamente omogeneo.

photo by Fabio Taccola.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

Each technological innovation is the result of meticulous work by the company’s engineers and designers, who analyse the product in depth and are responsible for every step in its creation, right through to studying the lighting engineering of the rooms and the installation. The Italian company has unveiled some major new restyling and engineering, in particular on some of the Quick Marine Lighting ranges. Its vast catalogue contains objects with a soft, rounded design, more contemporary styles, unique layouts and linear and indirect lights, created specifically to enhance the design of yacht interiors.

The biggest innovation can be seen in ranges of new LED downlights, such as the AG Series, which includes Nikita AG, along with the Ely AG courtesy lights. The aim is to ensure functional lighting in space with a final anti-glare effect. Downlights are generally recessed, and direct the light towards specific details. In the new versions, the direct glare effect has been reduced significantly, meaning the lighting can be used without any discomfort and in line with individual needs. Quick SpA has also completed a major revamp of various ranges of LED downlights, including Xp Fp and Secret Light, reinventing them with a flat design. The work on these products by Quick’s designers combines pure and integrated design with the utmost flexibility when it comes to their specific application and the surrounding spaces. The new versions have an ultra-thin frame that blends into the architecture, which can therefore easily be inserted either into the ceiling or into furniture, such as tables and sofas.

One example of this is the restyling of the retractable lamp Secret Light; the new model, Secret Flat, can be installed flush with the surface. Another addition to the Quick Marine Lighting range is Ondaled, a new recessed flexible light bar.

Ondaled Top 10 is narrower and offers superior lighting performance compared to other products of a similarly petite size. The light quality interacts with the boat’s furnishings, geometry, and materials, giving the environment a more homely feel. The new version measures 10 x 10 mm, while the length remains customisable.

COMPANY

COMPANY

Bespoke BOATS

Il gruppo Elica, presente in Sardegna a Olbia e a Malta a La Valletta, si occupa della vendita di yacht usati fino ai 40 metri

170

The Elica group, which is based in Sardinia in Olbia and in Malta in La Valletta, handles sales of second hand yachts of up to 40 metres in length

by Carla Pagani

barchemagazine – Dicembre-December 2019

ELICA YACHTS

171

barchemagazine – Dicembre-December 2019

COMPANY NULLA SI CREA, NULLA SI DISTRUGGE, TUTTO SI TRASFORMA. L’antico motto di Lavoisier, fondatore della chimica moderna, sembra pensato appositamente per quello sconfinato universo rappresentato dal mercato dell’usato, nel settore nautico, e non solo. Già, tutto si trasforma. Un abito, una casa, persino una barca. Lo sfaccettato e variegato mondo del second hand ha assunto negli ultimi anni una nuova fisionomia fatta di professionalità, valore aggiunto, innovazione, creatività. Il mondo dell’usato si sta trasformando radicalmente, incrociando sempre più spesso un’altra dimensione, che con l’usato fino a poco tempo fa non aveva nulla a che fare, quella del bespoke, del fatto su misura. Chi ci dice infatti che una barca usata non possa ridiventare nuova o possa venire ripensata appositamente per un nuovo cliente?

L’italiana Elica Yachts è un’azienda che dimostra proprio come tutto ciò sia possibile. Specializzata nell’individuare l’imbarcazione giusta, Elica accompagna i suoi clienti nel processo di acquisto dall’inizio alla fine. Si parte dai desiderata e dalle necessità. Sempre. Un acquisto su misura, dunque, in grado di rispondere il più possibile ai bisogni specifici di ogni cliente. Perché la barca, per Elica Yachts, è come una casa, uno spazio che deve somigliare il più possibile a chi la usa. E questo vale anche per una barca usata. «Prima valutiamo le esigenze», dice Bruno Dessì, fondatore dell’azienda, «poi cerchiamo la barca giusta e quando la troviamo, la rendiamo ancora più rispondente alle necessità del singolo cliente».

172 Il protagonista del romanzo di Michael Zadoorian intitolato proprio Second hand, Richard, scova e rivende cose “già vissute” che qualcuno non vuole più. In questo processo di trasformazione gli oggetti acquistano una nuova vita, finiscono nelle mani di nuovi individui, entrano a far parte di nuovi luoghi e nuove comunità. Così è anche per una barca, se si è disposti a guardare un po’ al di là dell’aspetto pratico. Elica Yachts conosce perfettamente tutta la poesia che c’è dietro la possibilità di far rivivere una barca che ha già solcato tanti mari, ma che presto ne attraverserà di nuovi. Ed è così che, mare dopo mare, isola dopo isola, costa dopo costa, armatore dopo armatore, una barca usata diventa un prezioso tesoro che segretamente custodisce vissuti, esperienze, sentimenti, atmosfere, eventi, emozioni, mentre assume una nuova pelle, dentro e fuori, incarnando l’anima del nuovo proprietario.

La vita del protagonista del romanzo citato cambia radicalmente quando Richard incontra Theresa, una vera e propria “dea del riuso”. Beh, Elica Yachts è la nostra Theresa, abile nel reinterpretare una barca in base alla personalità e allo stile di vita del nuovo proprietario. «Siamo prima di tutto grandi appassionati ed esperti del mercato. Trattiamo esclusivamente imbarcazioni di qualità. Il nostro usato è garantito, sottoponiamo le nostre barche a un rigido controllo di qualità e le affidiamo alle mani esperte di tecnici coordinati dai nostri project manager», ci spiega Dessì. Non è un gioco da ragazzi. Prima bisogna selezionare le migliori imbarcazioni presenti sul mercato, poi vanno acquistate dagli armatori o dalle società e poi, infine, vengono messe a disposizione dei clienti più esigenti dopo un’attenta analisi e dopo un programma di manutenzione garantito.

Elica Yachts offre 12 mesi di garanzia su barche da

10 a 40 metri, consegna prevista di pronto alla boa, cento controlli, dalla carrozzeria agli interni fino al motore, una pre-delivery inspection per garantire l’efficienza e la miglior riqualificazione dello yacht in ogni singola parte. Infine, un collaudo dell’imbarcazione e delivery con project manager dedicato.

Ma l’azienda, che fa base ad Olbia, non offre un servizio completo solo a chi voglia acquistare una barca usata. Lo offre anche a chi voglia risistemare il proprio yacht prima di rivenderlo. «Fare un buon refit oggi vuol dire sfruttare appieno la collaborazione con professionisti del settore altamente specializzati», dice Dessì. «Solo così si può offrire il miglior valore aggiunto e garantire la migliore esperienza di yachting».

Elica Yachts, nata ormai undici anni fa, non è presente solo in Sardegna ma ha anche una base operativa a Malta, a La Valletta. Due luoghi strategici per acquistare imbarcazioni usate di alta qualità.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

Le barche proposte da Elica Yachts hanno 12 mesi di garanzia, 100 controlli, dal più piccolo dettaglio di carrozzeria, agli interni fino alla parte motoristica, il pre-delivery inspection per garantire l’efficienza e la miglior riqualificazione dello yacht in ogni singola parte, il collaudo dell’imbarcazione e delivery con project manager dedicato.

The boats offered by Elica Yachts come with 12 months’ guarantee, 100 checks carried out, ranging from the smallest bodywork detail to interiors and the engine. This pre-delivery inspection ensures the efficiency of the yacht and that it has been redeveloped in the best way throughout, with a test of the boat and delivery with a dedicated project manager.

ELICA YACHTS

Elica Yachts accompanies its clients in finding the perfect boat, one that is safe and reliable, but above all one that is able to reflect the character and lifestyle of people who think that the sea is a luxury that has to be enjoyed to its utmost.

Elica Yachts affianca i suoi clienti nella ricerca della barca perfetta, sicura e affidabile, ma soprattutto capace di interpretare la personalitĂ e lo stile di vita di chi considera il mare un lusso tutto da vivere.

173

barchemagazine – Dicembre-December 2019

COMPANY

Elica Yachts works in professional yacht refitting and trading and aims to constantly grow by closely controlling individual business areas through specialist companies.

Elica Yachts opera nel settore del professional yacht trading and refit in un’ottica di costante crescita e sviluppo attraverso un forte controllo dei singoli business da parte di società dedicate.

I risultati dell’azienda sono sotto gli occhi di tutti: ottimi risultati di vendita, crescita di fatturato e incremento del numero di imbarcazioni acquistate e rivendute. E in campo c’è un piano di sviluppo industriale con un aumento di capitale sociale e un’apertura verso nuovi mercati. Possiamo star certi che la “dea del riuso” farà ancora molto parlare di sé.

NOTHING IS CREATED, NOTHING IS DESTROYED, EVERYTHING IS TRANSFORMED. The old saying by Lavoisier, the founder of modern chemistry, seems to be deliberately aimed at that unlimited universe that exists in the second-hand market, in the nautical sector and elsewhere. Indeed, everything can be transformed. A suit, a house, even a boat. Over recent years, the multi-faceted and varied world of second-hand goods has taken on a new face consisting of professionalism, added value, innovation and creativity.

It is a world that is changing fast and is increasin-

174

barchemagazine – Dicembre-December 2019

gly crossing over with another area, one that until recently it didn’t have anything to do with – the world of the bespoke, and the made to measure.

Why can’t a used boat become new once more, or be redesigned to suit a new client?

Italy’s Elica Yachts is a company that proves how all that is possible. Elica specialises in finding the right boat for clients and accompanies them through the buying process from start to finish. They start with the client’s desires and requirements. Always. So, a tailor-made purchase that can, as far as possible, meet the specific needs of individual clients. Because a boat, for Elica Yachts, is like a home, a space that has to reflect the people who use it as much as possible.

And that also goes for used boats.

«First of all, we assess the client’s requirements», says company founder Bruno Dessì. «Then we look for the right boat and when we find it, we modify it so that it meets the needs of the client even better».

COMPANY

176

The company, which has its headquarters in Olbia, picks the best boats available on the market, buys them from owners and companies, and makes them available to discerning clients only after having carried out careful checks and a guaranteed maintenance programme.

La società, con sede principale a Olbia, seleziona le migliori imbarcazioni presenti sul mercato, le acquista da armatori e società e le mette a disposizione dei clienti più esigenti solo dopo un’attenta analisi e un programma di manutenzione garantito.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

The central character in Michael Zadoorian’s novel called Second Hand, Richard, seeks out and resells things that have “already lived” but are not longer wanted. In this transformation process, objects acquire a new life, they end up in the hands of new people and become part of new places and communities. That also goes for a boat, if one is inclined to look a bit beyond the practical side of things.

Elica Yachts completely understands the poetry that there is behind the possibility of bringing new life to a boat that has already sailed through many seas, but which will soon travel over more.

And that is how, sea after sea, island after island, coast after coast, owner after owner, a used boat becomes a valuable treasure that secretly hides away things from the past, experiences, feelings, atmospheres, events and emotions, while it takes on a new skin, both inside and out, which reflects the soul of the new owner.

The life of the character from the novel, Richard, changes radically when he meets Theresa, a true “goddess of reused things”. Well, Elica Yachts is our Theresa and is skilled at reinterpreting a boat according to the personality and lifestyle of the new owner. «More than anything we are true yacht lovers and experts of the market. We exclusively deal with quality boats.

Our used boats are guaranteed, and we subject them to tough quality controls and entrust them to the expert hands of technicians who are coordinated by our project managers», Dessì explains. It certainly isn’t child’s play. First of all, they have to pick the best boats that are available on the market, then they have to be bought from owners or companies, and finally they have to be made available to their discerning clients after careful checks and a guaranteed maintenance programme.

Elica Yachts gives twelve months’ guarantee on boats from ten to forty metres, with readyto-sail delivery right to quay side. It carries out one hundred checks ranging from bodywork to interiors and the engine, and this pre-delivery inspection ensures efficiency and the best redevelopment of the yacht throughout. And finally, the boat is tested and delivery is carried out with a dedicated project manager.

But the company, which is based in Olbia, doesn’t provide a complete service just to people who want to buy a used boat. They also offer it to people who want to refurbish their yachts before selling them. «A good refit nowadays means getting the best out of working with very specialised professionals from the sector», says Dessì. «That is the only way that you can offer the most in added value and ensure the best yachting experience».

Elica Yachts, which has already been in existence for eleven years, isn’t just present in Sardinia, but also has an operational base in Malta. Two strategic places to buy high-quality second hand boats.

The company’s results are there for all to see: excellent sales figures, growing turnover and an increase in the number of boats bought and sold. And they have a business development plan with a capital increase and expansion into new markets. We can be sure there will be more to say about the “goddess of reused things”.

INTERVIEW

INTERVIEW

178

barchemagazine – Dicembre-December 2019

DAVID M FOULKES

Business

acceleration



Abbiamo incontrato David M Foulkes, Chief Executive Officer di Brunswick dal primo gennaio scorso. Uomo di grande esperienza che ha fatto del lavoro in team il suo credo. Ha creato la divisione Business Acceleration per capire come si evolverà il mercato nel futuro

We met David M Foulkes, Chief Executive Officer at Brunswick since January 2019. A man of great experience who believes a lot in team- working.

He has created the Business Acceleration division, to understand how the market will evolve in the future

by Francesco Michienzi

Il Marchio Sea Ray è tra quelli più noti ai diportisti europei, ha sei gamme di prodotto con barche da 19 a 65 piedi. Nella foto, il Sea Ray SLX 400 Performance con 3 motori fuoribordo di 350 cavalli ciascuno.

The Sea Ray brand is among the most well-known to European yachtsmen. It includes six product lines, with boats from 19 to 65-feet. In the picture, the Sea Ray SLX 400 Performance equipped with three outboard engines of 350 hp each.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

179

INTERVIEW

Boston Whaler has seven product lines, with boats ranging from 19 to 42 feet in length.

Right in the picture, the 420 Outrage, which can be powered with 4 outboard engines of 350 or 400 hp each.

Boston Whaler ha sette gamme di prodotto con barche da 19 a 42 piedi di lunghezza.

Nella foto a destra, il 420 Outrage che può essere motorizzato con 4 fuoribordo da 350 o 400 cavalli ciascuno.

BRUNSWICK È IL PRIMO GRUPPO NAUTICO AL MONDO, quotato alla Borsa di New York, possiede 14 marchi tra le imbarcazioni e 32 tra motori marini e componenti. Nel 2018 ha realizzato vendite in tutto il mondo per oltre 5 miliardi di dollari con un incremento sull’anno precedente del 9.1 per cento.

Per il 2019 le previsioni indicano una crescita stimata tra il 9 e l’11 per cento.

Mr. Foulkes, quale è la mission di Brunswick?

Fino alla fine dello scorso anno, eravamo in parte un’azienda marina e in parte un’azienda di fitness, ma all’inizio di quest’anno abbiamo firmato un accordo per la cessione delle nostre attività di fitness.

Ora siamo un’azienda marina al 100%, molto forte nel mercato, e ho intenzione di continuare così.

Qual è la prima cosa che ha fatto da quando è diventato CEO della Brunswick? Sono con Brunswick ormai da quasi dodici anni, quindi sono già stato coinvolto nello sviluppo della strategia di Brunswick. Dovevo ora assumere il ruolo di leadership e per questo motivo mi sono assicurato di avere il team giusto intorno a me. Sono molto soddisfatto della mia squadra. Probabilmente la cosa più importante che ho fatto per prima è stata

la formazione di una nuova divisione in Brunswick, che noi chiamiamo “business acceleration”.

Questa nuova divisione include alcune delle nostre società tecnologiche e di servizi, e adesso anche il Freedom Boat Club, che abbiamo acquistato da qualche mese. La Business acceleration deve capire l’andamento futuro del mercato marino, sia dal punto di vista tecnologico che delle prospettive di business.

Quali strategie state sviluppando per affrontare il periodo che il mercato nautico sta attraversando? Se guardiamo Mercury Marine, notiamo che ha avuto molto successo guadagnando molte quote di mercato e lanciando nuovi prodotti come quello che avete visto oggi. Inoltre, nel corso dell’anno, aumenteremo la nostra capacità produttiva. Per la nostra attività di ricambi e accessori, lo scorso anno abbiamo acquistato una grande azienda, la Power Products. Si tratta di un affare molto importante per noi, perchè ci sono buoni margini di profitto ed è molto resistente ai cicli economici. Questo ci aiuta davvero a garantire una redditività molto solida, anche nelle varie situazioni economiche di mercato.

Mercury Marine è indubbiamente il marchio tra i più conosciuti di Brunswick. La gamma dei motori fuoribordo va da 2,5 a 450 cavalli.

180

Certainly Mercury Marine is the most well-known brand of Brunswick. The range of outboard engines goes from 2.5 to 450 hp.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

DAVID M FOULKES

181

barchemagazine – Dicembre-December 2019

INTERVIEW Riguardo alla nostra attività legata alle imbarcazioni, quest’anno lanceremo molti nuovi prodotti.

Avete in programma di acquistare nuovi brand di imbarcazioni? Non nel prossimo futuro, abbiamo un portfolio di dodici marchi; pensiamo di essere ben posizionati sul mercato, quindi andiamo avanti con i prodotti che abbiamo.

Quali sono gli investimenti previsti per i prossimi cinque anni? In termini di investimenti di capitale, siamo stati su un tasso di esecuzione di circa 200 - 250 milioni di dollari all’anno. Inoltre, investiamo somme significative nello sviluppo di nuovi prodotti. Mercury investe circa il 3,5 % dei ricavi nello sviluppo di nuovi prodotti e continueremo a seguire lo stesso ritmo.

Qual è la sua visione del mercato mondiale?

Negli Stati Uniti beneficiamo di una forte crescita economica; stiamo cominciando a vedere una certa crescita anche in altri mercati. L’Europa è un po’ più lenta, ma ancora sana, mentre l’Australia

182

Brunswick produces propellers for all types of engines, from the simplest ones to the most sophisticated ones made of steel for racing boats that are checked one by one by specialized personnel.

Brunswick produce eliche per tutti i tipi di motori, da quelle più semplici a quelle più sofisticate in acciaio realizzate per barche da competizione che vengono verificate una ad una da personale specializzato.

e la Nuova Zelanda sono per noi ottimi mercati.

Noi abbiamo ottimi prodotti; i nostri marchi stanno avendo molto successo. Ritengo che per noi una buona opportunità di ulteriore sviluppo sia rappresentata da quei mercati che sono stati tradizionalmente legati ai motori a due tempi, ma che ora stanno passando a quelli a quattro tempi.

Avete in programma di aumentare ancora di più la potenza dei vostri motori dopo questo 450 Racing? Sì, pensiamo ancora che ci sia spazio per altri modelli; è interessante osservare come la potenza dei fuoribordo aumenti progressivamente. Noi abbiamo intenzione di mantenere il nostro ruolo di leadership in questo mercato.

DURING THE WORLDWIDE PREVIEW OF THE MERCURY 450 Racing engine, we met David M Foulkes, Chief Executive Officer at Brunswick since last January.

Mr. Foulkes, what is the mission of Brunswick?

Up until the end of last year, we were partly a marine company and partly a fitness company, but early this year we signed an agreement to divest our fitness business. Now we are 100 % a marine company, we have the most formidable company in the marine market, and I plan to keep it that way.

What was the very first thing you did when you became CEO at Brunswick? I have been with Brunswick now for almost twelve years, so I was already part of developing the Brunswick strategy.

My job was really to take the leadership role, and it is always important to make sure you have the right team around you. I am very pleased with the team that I have. Probably the most significant thing I did first was forming a new division in Brunswick, that we call “business acceleration”.

That new division includes some of our technology, businesses, our service businesses, and now even the Freedom Boat Club, which we bought just some months ago. Business acceleration is about where the marine market might go in the future, both from a technology prospective and from a business model prospective.

What strategies are you developing to face the period the nautical market is going through? If we look at Mercury Marine, we can say it is very successful, gaining a lot of market share, launching new products like the one you saw today. Furthermore, during the year, we will increase our production capacity. For our parts and accessories business, last year we bought a large company called Power Products. This is a very important business for us, there are good profit margins, and it is very resistant to economic cycles. It really helps us, as we are going through the various cycles, to make sure that we have very solid profitability. For our boat businesses, we will be launching many new products this year.

Brunswick è un’azienda globale che produce e commercializza ogni tipo di imbarcazione a motore, compresi tender, gommoni e Super Rhib.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

Brunswick is a global company, which builds and sells every kind of motor boat, including tenders, Rhibs and Super Rhibs.

INTERVIEW Are you planning to purchase any new boat brands? Not in the near future, we have a portfolio of twelve brands; we think we are well placed in the market, so we are happy with the portfolio we have.

What are the scheduled investments for the forthcoming five years? In terms of capital investment, we have been on a spending rate of about 200 – 250 million dollars per year. On top of that, we invest significant amounts in new product development. Mercury invests about 3.5 % of revenue in new product development and we will continue at the same pace.

What is your opinion of the worldwide market?

In the US, we benefit from strong economic growth; we are beginning to see some growth in other markets. Europe is a little bit slower but still healthy, Australia and New Zealand are also very strong markets for us. I think we have great products; our brands are doing very well in the various markets. I think that an area of opportunity for us is the commercial markets, which have often been traditionally two stroke markets but are moving to four-stroke now, so that is an area of opportunity for us.

Are you planning to increase the power of your engines further after this one? Yes, we still think that there is room for more; it is been interesting to watch how outboard horsepower increases progressively. We also intend to keep our leadership role in the market.

184

The Mercury 450R was designed and developed entirely in Wisconsin on a dedicated production line and is based on a sophisticated 64° V8 design.

Il Mercury 450R è stato progettato e sviluppato internamente in Wisconsin su una linea di produzione dedicata e si basa su una sofisticata architettura con 8 cilindri inclinati a V a 64°.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

TEST

TEST

Dr Jekyll

& Mr

HYDE

186

barchemagazine – Dicembre-December 2019

JOKER CB 30

Un battello dalla doppia anima, placido e pacato finché si decide di viaggiare a ritmi di crociera, indemoniato se si sceglie di osare un po’ di più A boat that has two souls – placid and calm if you take it at cruising speeds, but it really becomes a devil if you decide to dare a bit more

by Luca Sordelli - photo by Andrea Muscatello

187

9.5m barchemagazine – Dicembre-December 2019

TEST

188

NON GIUDICATELO IN FRETTA, NON FIDATEVI DI UN PRIMO SGUARDO. L’ultimo nato in casa Joker Boat è un battello lungo appena sotto al limite dell’immatricolazione, largo abbastanza per essere carrellabile (con i tubolari sgonfi), dalla coperta ben studiata per la più piacevole delle crociere. È lo strumento perfetto per portare in vacanza bambini, famiglia, amici. Ma nasconde anche una seconda anima, quella “cattiva”. Avete presente Dr Jekyll e Mr Hyde? Ecco più o meno così.

Partiamo dalla sua anima buona. Il Joker-Jekyll sfoggia a prua un grande prendisole già pronto senza bisogno di armeggiare con alcuna prolunga; quello di poppa si crea in un secondo alzando elettricamente il pagliolato che va ad unire il divano a U. Nella sua configurazione non da tintarella, ma da pranzo qui a poppa lo stesso pagliolo diventa tavolo e alle spalle del doppio sedile della timoneria c’è un classico bancone per la cucina con frigorifero. Insomma, non manca niente per andare in vacanza. Sotto alla consolle c’è anche un vero bagno e una doccia a soffione perfetta per togliersi il sale di dosso dopo il bagno. E proprio per rendere facile il salire e scendere dall’acqua, a lato dei due motori, nel nostro caso due Yamaha F300 B, le plancette sono di dimensioni più che adeguate. Eccolo, quindi, placido e tranquillo il nostro Joker 30. Pronto in rada o in porto per godersi la crociera. Lo stesso vale, almeno per un po’, quando si naviga. L’innesto delle marce del V6 giapponese è estremamente morbido, i valori di rumorosità sono bassi e al minimo neanche ci si accorge che sono accesi. Bene anche l’accelera-

barchemagazine – Dicembre-December 2019

zione, il passaggio dal dislocamento alla planata è graduale, la cabrata è minima. Comoda la seduta del sedile per pilota e copilota, con il doppio assetto per guida sia in piedi che seduti. Qui, come sul Clubman 35 il design è stato affidato a Federico Gerna, e non si può non apprezzare il lavoro che è stato fatto per coniugare le linee intriganti con una buona funzionalità. La prova si è svolta nelle acque antistanti Genova, in una giornata di maestrale teso, con onde incrociate e ripide. Dando un po’ di gas si raggiunge rapidamente quella che può essere la velocità di crociera economica: 29/30 nodi, con consumi decisamente contenuti, 68 litri/ora. Valore che equivale a 2,1 litri/miglio e un’autonomia sopra alle 270 miglia (in altre parole potremmo arrivare fino ad Anzio senza dover passare da un distributore). L’assetto è ottimo, bisogna cominciare ad usare leggermente i trim, alle cui regolazioni il battello è molto sensibile.

Aumentando la velocità ecco che il nostro Joker entra in modalità Mr. Hyde, mostrando una grinta del tutto inaspettata. A partire dalla velocità massima: abbiamo superato i 48 nodi e sarebbero potuti essere sicuramente una manciata in più in condizioni meteo più favorevoli. Anche andando bene a ridosso della diga foranea il vento si faceva sentire e cercando la massima velocità alzando i trim, una volta superati i 45/46 nodi la prua cominciava a veleggiare un po’, consigliando di rialzare leggermente le manette senza poter prendere tutti i giri a disposizione. Nota di merito per la protezione offerta dalla plancia e dal parabrezza, efficiente anche con l’aria nebulizzata che si crea in condizioni come queste.

JOKER CB 30

Il layout del Joker CB 30 è simmetrico, con la classica consolle centrale e passavanti laterali gemelli. Unica asimmetria è il passaggio dal pozzetto alle plancette di poppa: c’è un unico portello, sulla sinistra.

189

The layout of the Joker CB 30 is symmetrical, with the classic centrally-located console and twin sideways on either side. The only asymmetric part is the corridor from the cockpit to the stern platforms: there is just one hatch, on the left. barchemagazine – Dicembre-December 2019

TEST A 38 nodi abbiamo trovato quella che può essere considerata la velocità di crociera veloce, e qui abbiamo apprezzato molto la precisione nelle traiettorie e il bel senso di sicurezza che si ha sempre al timone. I consumi sono ovviamente cresciuti, circa 130 litri/ora, un valore comunque ancora più che accettabile, soprattutto considerati i ben 600 CV attaccati allo specchio di poppa. La motorizzazione massima installabile arriva fino a 800 CV, forse un po’ troppi. Meglio non sfidare il nostro Joker Mr Hyde.

DON’T JUDGE IT TOO FAST, OR TRUST YOUR FIRST IMPRESSION. The latest arrival at the Joker Boat company is a dinghy of a length that is just below the limit for it to have to be officially registered, and of a width that means that it can be put on a trailer (with the tubes deflated), with a very carefully designed deck which is particularly pleasant for cruising. It is the perfect way to take children, family and friends on holiday. But it has another side, a “bad” one. Do you know about Dr Jekyll and Mr Hyde? It’s more or less like that.

Let’s start from its good side. In the bow, the Jekyll-Joker boasts a large sun lounger, which is ready to use without the need to fuss around

190

Being a good cruising boat, the CB 30 hides a bathroom with a shower under the central structure, which can be reached from the bow. Taller people will appreciate the good headroom.

Da buon mezzo da crociera il CB 30 nasconde sotto la struttura centrale un bagno con doccia a cui si accede da prua.

Buona l’altezza anche per i più alti.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

adding an extension; the one in the stern can be set up in a second, by electrically raising the floor that then joins the two parts of the U-shaped sofa.

In its dining rather than sunbathing configuration, the same floor in the stern becomes a table, and behind the double driving seat, there is a classic kitchenette top with a fridge. So basically, it has everything you may need on holiday. Below the console there is a proper bathroom and shower, which is perfect for rinsing off the salt after a swim.

And to make getting into and out of the water easier, alongside the two engines (which in our case were two Yamaha F300 Bs), the platforms are of more than sufficient size. So that is our quiet and restrained Joker 30. At anchor, or tied up at the quay, ready to be enjoyed on a cruise. The same is true, or at least partly so when you are under way. The Japanese-made V6 changes gear very smoothly, noise levels are low, and when they are running at minimum, you don’t even realise that they are turned on. Acceleration is also good, and the move from displacement to planing is gradual, without the bow rising much at all. The pilot and co-pilot’s seat is comfortable, with the double set-up for driving both on foot and sitting down.

Here, as on the Clubman 35, Federico Gerna was tasked with the design, and you can’t but appreciate his work in combining intriguing lines with good functionality. The test took place in the sea off Genoa, on a day with a strong mistral wind, in a cross sea with steep waves. By opening up the throttle a bit, we quickly reached what could be considered economy cruising speed: 29 to 30 knots, with decidedly low fuel consumption levels, at 68 litres per hour. That is the equivalent to 2.1 litres per nautical mile, and a range above 270 miles (in other words we could get to Anzio without having to refuel).

JOKER CB 30

Velocità max nodi Top speed knots

48

Condizioni della prova

JOKER BOAT S.R.L. Via Santa Maria, 98, I-20093 Cologno Monzese MI Tel. +39 02 2540681 info@jokerboat.it www.jokerboat.it

Conditions on test

PROGETTO: Federico Gerna SCAFO: Lunghezza ft 9,5m • Larghezza massima gonfio 3,28m • Lunghezza interna 8,95m • Larghezza interna 1,98m • Dislocamento vuoto 2.500 kg • N camere tubolari 6 • Diametro tuboilari 62 cm • Capacità serbatoio carburante 570 l • Capacità serbatoio acqua 140 l MOTORE: 2 Yamaha F300B • Potenza 220.6 kW (300 Hp) • Numero di cilindri 6 a V • Alesaggio per corsa 96mm x 96mm • Cilindrata 4,169 l • Rapporto di trasmissione 1.75 • Regime di rotazione massimo 5.000/6.000 giri/min • Peso 260 kg CERTIFICAZIONE CE Categoria B 16 PREZZO 96.000 € Iva esclusa, solo scafo

Autonomia mn Range nm

271

Località//Place Genova Mare//Sea state Poco mosso//Little moved Vento forza//Wind speed 20/25 kn Direzione//Wind Direction N Altezza onda//Wave hight 30 cm Persone a bordo//Number of people on board 2 Combustibile imbarcato//Fuel volume on board 40% Acqua imbarcata//Water volume on board 20% Motore//Main propulsion 2 x Yamaha F300B

Velocità in nodi Speed in knots

Consumi lt/h

Fuel consumption l/h kn

Rapporto peso potenza Mass outlet power

kg kw

8.1

Rapporto lung./larg.

L/W ratio

2.9

PROJECT Federico Gerna HULL LOA 9.5m • Maximum beam - inflated 3.28m • Length 8.95m • Inside beam 1.98m • Ligh mass displacement 2,500 kg • Air Compartments 6 • Tubes diamater 62 cm • Fuel tank volumes 570 l • Water tank volume 140 l MAIN PROPULSION 2 Yamaha F300B • Outlet mechanical power 220.6 kW ( 300 Hp) • Number of cylinders 6 - V shaped • Bore & Stroke 96mm X96mm • Total swept volume 4.169 l • Compression ratio 1.75 • Maximal rotational speed 5000/min - 6000/min • Weight 260 kg EC CERTIFICATION CAT B-16 PRICE 96,000€ Excl.VAT - Bare boat

Giri/min

Weight

3.0

27

19

42

25

52

29

68

36

100

40

145

44

187

48

197 2.000 2.500 3.000 3.500 4.000 4.500 5.000 5.400 Rpm

Litro miglio

speed 1/min 2.000

(velocità di crociera)

l/ na mi (Cruising speed)

2.1

Velocità minima di planata 2.300 giri/13 nodi Minimum engine rotational speed to reach gliding: 2300/min going at 13 knots

Engine rotational

Peso

12

Velocità kn

Consumi totali l/h

Consumi litro miglio

Autonomia mn

Boat

Total Fuel consumption

Total Fuel consumption

Range

speed in knots

(as volume flow) l/h

(as volume hanging) l/ na mi

na mi

12

27

2.2

259

2.500

19

42

2.2

259

3.000

25

52

2.1

271

3.500

29

68

2.1

271

4.000

36

100

2.7

211

4.500

40

145

3.6

158

5.000

44

187

4.2

135

5.400

48

197

4.2

135

barchemagazine – Dicembre-December 2019

191

TEST Come il Clubman 35, anche il 30 porta la firma di Federico Gerna. A linee filanti fa eco una grande funzionalità.

Engine Data

192

Potenza 220.6 kW (300 Hp) • Numero di cilindri 6 a V • Alesaggio per corsa 96mm x 96mm • Cilindrata 4,169 l • Rapporto di trasmissione 1.75 • Regime di rotazione massimo 5.000/6.000 giri/min • Peso 260 kg Outlet mechanical power 220.6 kW (300 Hp) • Number of cylinders 6 - V shaped • Bore & Stroke 96mm X96mm • Total swept volume 4.169 l • Compression ratio 1.75 • Maximal rotational speed 5000/min - 6000/min • Weight 260 kg

barchemagazine – Dicembre-December 2019

Like the 35, the Clubman 30 is designed by Federico Gerna. The sleek lines are matched by excellent functionality.

The trim is excellent; you only to use the controls lightly, as the dinghy is very sensitive to the adjustments.

Increasing the speed is where we see our Joker boat show a completely unexpected surge of power, as it turns into Mr Hyde. Let’s start from the top speed: we did over 48 knots and that could definitely have been a bit more, in more favourable weather conditions. That was even going well beyond the harbour wall, where the wind made itself felt, and we tried to hit top speed by raising the trim, but once we did over 45 or 46, the bow started to fly a bit, which meant it was a good idea to ease up on the throttle, and not use all the revs that were available. The protection provided by the steering platform and the windscreen was excellent, and worked well even with the spray there is in conditions such as these. At 38 knots we found what could be considered fast cruising speed, and at that point we really appreciated the precision in holding course and the good feeling of safety that one always gets at the helm. The amount of fuel used obviously increased, to around 130 litres an hour, which is a figure that is still more than acceptable, especially considering the over 600 horsepower on the transom. The top engine power that can be installed is as much as 800 hp, which is perhaps a bit too much. It is best not to lay down a challenge to our Mr Hyde Joker.

TEST 194

TEST

The Granturismo 

Abbiamo provato il nuovo Rib Luxury della AMT Italia, azienda con una lunga esperienza nel settore dei mezzi pneumatici

We tried out the new luxury RIB from AMT Italia, a company with extensive experience in the inflatable sector

by Angelo Colombo

SIAMO STATI A BORDO DEL RIB LUXURY GT66 CON SIMONE BALDASSARI, titolare dell’azienda e progettista di questo battello. Si tratta di un mezzo molto curato dal punto di vista estetico e realizzato con materiali selezionati tra i migliori presenti sul mercato, che affida il contatto con l’acqua a una carena sviluppata per essere un buon compromesso tra velocità e tenuta di mare. Proprio durante il nostro test con mare formato abbiamo potuto valutare quest’ultima caratteristica e soprattutto il comportamento sulle onde che è decisamente superiore a quanto normalmente un diportista chiede al suo mezzo. Prendendo il giusto ritmo si riesce a mantenere velocità molto sostenute e condurlo in sicurezza sulle onde è facile e divertente. Il livello di sicurezza è elevato anche per i passeggeri, infatti, non si percepiscono mai perdite di assetto o comportamenti scomposti che possano rappresentare un rischio per gli occupanti, che hanno a

disposizione sempre tientibene e sedute ergonomicamente ben studiate. Stando al timone, spinti dal nuovo BF 250 di Honda, è inevitabile avere voglia di giocare con la manetta e divertirsi. Noi lo abbiamo fatto e questo ci ha permesso di apprezzare lo scafo in VTR capace di perdonare anche qualche errore, che, viaggiando sulle onde a oltre 40 nodi, ci può stare. Nonostante il mare formato, il pieno di carburante e quattro persone a bordo, abbiamo superato i 44 nodi di velocità e, a dire il vero, la sensazione era che in condizioni di mare migliori saremmo anche potuti andare ben oltre. Il Luxury GT66 nasce per una potenza massima applicabile pari a 225 hp, ma la qualità della carena e il nuovo motore Honda da 250 hp hanno spinto l’azienda a modificare alcuni elementi dello scafo per ospitare anche questo poderoso motore del colosso giapponese. Il risultato è che grazie a una consolle studiata in modo accurato, con seduta per pilota

barchemagazine – Dicembre-December 2019

e copilota sicura, con manette e timoneria ben dimensionate e posizionate, governare questo RIB è davvero divertente.

La visibilità è sempre ottima per la totale assenza di ostacoli, la posizione del timoniere e i punti di appoggio per i piedi sono corretti e permettono di rimanere sempre al proprio posto anche spingendo un po’ oltre il consentito.

Battello allestito con cura e completo di serie di quasi tutto. A scelta elettronica, motore e stereo. Di serie rivestimento in teak, luci di cortesia, impianto elettrico, cuscineria completa, salpancora.

The boat is well fitted out and has almost everything as standard. Electronics, engine and the music system are at the owner’s choice. Coming as standard are teak coating, courtesy lights, electric system, complete supply of cushions and the windlass.

AMT LUXURY GT66

Velocità max nodi Top speed knots

44.1

PROGETTO AMT Italia • architettura navale Simone Baldassari/cantiere

SCAFO lunghezza ft 6,7m • larghezza massima 2,74m • immersione 0,6m • dislocamento vuoto 1.050 kg • dislocamento pieno carico 1.800 kg • Capacità serbatoio carburante 270 l • Capacità serbatoio acqua 70 l MOTORE 1 HONDA BF250 OHC V6 • Potenza 183,9kW (cv 250) • Numero di cilindri 6V • Alesaggio per corsa 89mm x 96mm • Cilindrata 3.583 cc • Regime di rotazione massimo 5.300-6.300 rpm• Peso 287 kg • Rapporto di riduzione al piede 2,00:1 CERTIFICAZIONE CE Categoria B PREZZO € 24.700 iva esclusa senza motore • € 45.847 iva esclusa con motore della prova

Autonomia mn Range nm

274

Rapporto peso potenza Mass outlet power

PROJECT AMT Italia • Naval architecture Simone Baldassari and AMT

kg kw

7.33

Rapporto lung./larg.

L/W

2.44

AMT ITALIA S.R.L Via Malenchini, 18 58100 Braccagni (GR) T. +39 0564/1886433 diretto +39 3663089128 info@luxury-tender.it info@airmarine-tec.com www.luxury-tender.it

HULL LOA 6.7m • Maximum beam 2.74m • Draft 0.6m • Light mass displacement 1.050 kg • Full mass displacement 1,800 kg • Fuel tank volumes 270 l • Water tank volume 70 l MAIN PROPULSION 1 HONDA BF250 OHC V6 • Outlet mechanical power 183,9kW (Hp 250) • Number of cylinders 6V • Bore & Stroke 89x96 mm • total swept volume 3.583 cc • Maximal rotational speed 5.300-6.300 rpm• Weight 287 kg • Gearcase Ratio 2.00:1 EC CERTIFICATION Cat B PRICE € 24.700,00Excl.VAT, bare boat • € 45.847,00 Excl.VAT, with the engine of the test

Giri/min

Weight

1.8

Conditions on test

Località//Place Lido di Roma Mare//Sea state mosso//rough Vento forza//Wind speed 4 - 18 kn Direzione//Wind Direction SE Altezza onda//Wave hight 1,25 m Persone a bordo//Number of people on board 4 Combustibile imbarcato//Fuel volume on board 270 l Acqua imbarcata//Water volume on board 70 l Motore//Main propulsion 1xHonda BF250

Velocità in nodi Speed in knots

Consumi lt/h

Fuel consumption l/h kn

3.00

2.00

4.40

3.30

7.90

9.10

11.00

12.90

15.80

17.60

22.50

22.10

31.10

37.00

44.10

85.20 650 1.000 2.000 2.500 3.000 3.500 4.500 6.000

Litro miglio

Rpm

(velocità di crociera)

l/ na mi (Cruising speed)

0.9

Velocità kn

Consumi totali l/h

Consumi litro miglio

Autonomia mn

Boat

Total Fuel consumption

Total Fuel consumption

Range

speed in knots

(as volume flow) l/h

(as volume hanging) l/ na mi

na mi

650

3,00

2,00

0,67

405,00

Engine rotational

Peso

Condizioni della prova

speed 1/min 1.000

4,40

3,30

0,75

360,00

2.000

7,90

9,10

1,15

234,40

2.500

11,00

12,90

1,17

230,23

3.000

15,80

17,60

1,11

242,39

3.500

22,50

22,10

0,98

274,89

4.500

31,10

37,00

1,19

226,95

6.000

44,10

85,20

1,93

139,75

barchemagazine – Dicembre-December 2019

195

TEST La famiglia apprezzerà il grande prendisole di prua, il divanetto a prua della consolle da cui godere la navigazione, il divanetto a poppa, la possibilità di mettere all’ombra la maggior parte della coperta.

Chi conduce il mezzo apprezzerà il corretto assetto garantito da un’accurata disposizione dei pesi, il serbatoio con 260 litri di carburante, la comodità della consolle e la sicurezza che infonde con strumenti sempre ben visibili, la reattività mai eccessiva ma sempre pronta nelle virate anche ad alta velocità. Per quanto riguarda la costruzione la laminazione è di tipo tradizionale per lo scafo e infusione per i componenti più piccoli come sportelli o cofani.

Il cantiere ha già sviluppato sulla medesima base anche versioni custom per applicazioni come tender di grandi yacht, con uso di fibre di carbonio.

I tubolari sono realizzati con l’ottimo Hypalon-Neoprene della belga Pennel & Flipo 1670-866 del Gruppo Dupont.

196

Engine data

Il motore fuoribordo Honda ha 250 cavalli, 6 cilindri a V, 3583 centimetri cubici di cilindrata e pesa 287 chilogrammi.

Garantiti esuberanza, poco rumore, assenza di vibrazioni e consumi relativamente contenuti.

The outboard V-6 Honda engine produces 250 horsepower with a cubic capacity of 3583cc and weighs 287 kilogrammes. It ensures thrills, not much noise, a lack of vibration and relatively low fuel consumption.

WE WERE ON BOARD THE GT66 LUXURY RIB WITH SIMONE BALDASSARI, the company owner and the designer of the boat. The looks of the boat have been carefully designed, and it makes use of some of the best materials on the market. It makes contact with the water with a hull that has been developed as a good compromise between speed and seaworthiness. The sea was rough during our test, and we were able to assess this latter characteristic and especially how it behaves with waves, which is definitely more than what a yachtsperson normally demands from their vessel.

With the right rhythm you can keep up a good pace, and it is easy and fun to handle it safely.

There is a high level of safety for passengers; there are no noticeable instances of loss of trim or roughness that could pose a threat to them and they always have grab bars available and welldesigned ergonomical seats. At the helm, and driven by the new Honda BF 250 it is inevitable that you get the urge to play with the throttle and have some fun, and that is what we did: this allowed us to appreciate the fibreglass hull which lets you

get away with a few mistakes – which when you are doing over forty knots can happen. Despite the rough sea, the full tank of fuel and with four people on board, we did over 44 knots and, to tell the truth, the feeling was that we could have done a lot more in better sea conditions. The Luxury GT66 was designed to fit a power unit of not more than 225hp, but the quality of the hull and the new 250hp Honda engine pushed the company to modify a few parts of the hull to also accommodate this powerful engine from the giant Japanese manufacturer. The outcome is that – thanks to a very carefully designed console, with a safe seat for pilot and co-pilot, with suitably-sized and wellpositioned throttles and steering position – steering this RIB is really a lot of fun.

Visibility is always optimum because of the absence of obstacles and the position of the helm, while the places where you can rest your feet are just right and mean you can stay where you are, even when going a bit faster than what is advisable. Families will appreciate the large bow sun area, the sofa aft of the console from where you can enjoy the ride, the sofa in the bows and the option of shading most of the deck. Anyone who drives the boat will appreciate the correct trim, that is ensured by a careful distribution of weight, the 260-litre fuel tank, the console (that is comfortable to use) and the safety that is imbued throughout with the instruments that are always easy to see, and a reactivity that is never excessive while always being ready, even in high-speed turns. As far as the construction is concerned, the lamination on the hull has been done traditionally, and infusion moulding has been used for smaller components like hatches and hoods. The yard has already developed customised versions with the use of carbon fibre based on the same platform, which could be used as tenders for large yachts, for example. The tubes have been made with the excellent 1670-866 hypalon-neoprene by Belgian firm Pennel & Flipo, which is part of the Dupont Group.

The ergonomics have been very carefully researched, and there are the right number of grab bars in all the right places.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

Ergonomia molto curata e tientibene sicuri e giusti nel numero e nella posizione.

TEST

TEST

Realizzare l’IMPOSSIBILE Doing the IMPOSSIBLE

Rivoluzionario l’allestimento della coperta, i volumi degli interni e le prestazioni sottovela. L’ultimo modello del cantiere francese si avvicina molto 198 alla perfezione The deck set-up is revolutionary, as is the size of the interiors and performance under sail. The latest model from the French shipyard gets very close to perfection

by Niccolò Volpati photo by Guillaume Gauter, Jerome Kelagopian and Bertrand Duquenne

barchemagazine – Dicembre-December 2019

JEANNEAU SUN ODYSSEY 410

199

barchemagazine – Dicembre-December 2019

TEST

200

200

“SIATE REALISTI, CHIEDETE L’IMPOSSIBILE” scrivevano sui muri gli studenti francesi nel maggio del ’68. E anche noi vogliamo l’impossibile, riferendoci però alle ottime prestazioni di una barca da crociera. Ci hanno provato molti cantieri, soprattutto negli ultimi anni, ma, per un motivo o per l’altro, nessuno ci ha convinto davvero. Chi ci è andato più vicino di tutti è stato probabilmente Jeanneau con il nuovo corso dei Sun Odyssey. Jeanneau è partito da un progetto che tiene conto dei volumi irrinunciabili per chi vuole il comfort in navigazione e si è preoccupato di realizzare delle linee d’acqua in grado di farci navigare veloci. L’ultimo modello, il 410, mi è piaciu-

to particolarmente. Avendo provato la barca con un buon vento anche il test è risultato più facile. Diverso è quando ce n’è così poco che qualsiasi barca da crociera rischia di non muoversi nemmeno. Con un’aria perfetta tra i 12 e i 15 nodi, le prestazioni sottovela sono state davvero convincenti. In primis perché abbiamo fatto tutta la prova a vele bianche.

Solo randa e genoa, niente Code 0, gennaker o altre vele che migliorano le prestazioni quando c’è poca aria. Vele bianche, cioè attrezzatura da crocierista classico che non ha nessuna voglia di fare troppa fatica srotolando prima una e poi un’altra vela. Sun Odyssey 410 si comporta molto bene di

barchemagazine – Dicembre-December 2019

bolina. Stringe perché non soffre anche se portata a 30°, ma se si allarga leggermente prende letteralmente il volo. Abbiamo toccato gli otto nodi con dodici di reale a 35°. A 30° comunque si navigava a più di sette, anche se l’aria è leggermente maggiore. In ogni caso un bel navigare. Poggiando ancora, la barca ha quasi raggiunto i dieci nodi di velocità.

Chi si comporta bene di bolina, di solito, soffre al lasco. E invece no. Al lasco, pur avendo solo randa e genoa, le prestazioni sono state di tutto rispetto. Immaginiamo che con uno Spi o un gennaker possa fare velocità ancor migliori. In barba agli estremisti, qui l’utopia si è realizzata grazie alla moderazione.

JEANNEAU SUN ODYSSEY 410

201

Large internal volumes, thanks to the chines in the hull and a fairly high freeboard.

There are two layouts on offer, one with two cabins and another with three. This latter version still provides a comfortable amount of space in each room.

Il baglio massimo avanzato ha permesso di portare verso prua la cucina lasciando ancora piĂš spazio per la dinette.

Moving the point of maximum beam forward, has enabled the designers to move the galley towards the bows, leaving even more room for the dinette.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

Grandi volumi interni, grazie agli spigoli della carena e a un bordo libero piuttosto alto. Esistono due layout, uno con due cabine e uno con tre. Anche quest’ultima versione offre comunque spazi confortevoli in ogni locale.

TEST

The Sun Odyssey 410, designed

by Marc Lombard with interiors

by Piaton Yacht Design, is a boat that doesn’t weight very much and doesn’t have a lot of sail, which benefits manoeuvres that are not hard work for even a small crew.

Il Sun Odyssey 410, progettato da Marc Lombard con interni di Piaton Yacht Design, è una barca poco pesante e non molto invelata per favorire manovre poco faticose da parte di un equipaggio anche ridotto.

202

È frutto di un compromesso molto ben riuscito.

La tela non è eccessiva. Se fosse stata di più sarebbe servita anche una zavorra maggiore. È veloce, ma non è tirata. È stabile, ma non piatta.

Insomma, ci si diverte, senza particolari patemi. È facile da condurre, tutto è a portata di mano e non serve un equipaggio numeroso di professionisti per fare una virata. Ottima la scelta di avere due pale del timone, una infatti è sempre immersa e la barca risulta maneggevole anche quando è tutta sbandata di bolina stretta. Con una pala sola il costo di realizzazione sarebbe stato minore, ma anche l’efficienza. Jeanneau in questo non ha certamente badato a spese. L’unico appunto che mi sento di fare sull’attrezzatura di coperta è il fatto che scotte e drizze non sono a scomparsa sotto la tuga. Non è solo un fatto estetico, ma così sono meno protette perché prima di arrivare ai winch, che si trovano vicino ai due timoni, corrono appena sopra gli schienali delle panche del pozzetto. I passavanti, invece, sono quelli già visti sul 490. Rappresentano una sorta di rivoluzione copernicana della coperta perché, invece di dover scavalcare le sedute per accedervi, basta camminare. Si tratta di due rampe che partono dai timoni e, in salita, consentono di arrivare all’altezza delle sartie. Per andare a prua non si fa nessuna fatica.

Non ci sono ostacoli, basta camminare. Una bella comodità. C’è chi sostiene che così il pozzetto sia più bagnato, soprattutto quando il mare è formato e si naviga di bolina. Le condizioni che abbiamo

barchemagazine – Dicembre-December 2019

JEANNEAU SUN ODYSSEY 410 Chantiers Jeanneau 32 Avenue des Sables - CS 30529 F-85505 Les Herbiers Cedex www.jeanneau.com

Velocità max di bolina nodi Hauling max speed in knots

Condizioni della prova Conditions on test

PROGETTO: Marc Lombard Design (architettura navale), Piaton Yacht Design e Jeanneau Design (interni e coperta) SCAFO: Lunghezza fuori tutto 12,35m • Lunghezza scafo 11,99m • Baglio massimo 3,99m • Dislocamento a vuoto 8.000 kg • Zavorra 2300 kg • Pescaggio 2,25m • Serbatoio acqua 528 l • Serbatoio carburante 195 l MOTORE: Yanmar 4JH45 • Potenza 33,1 kW (45 cv) • 4 cilindri in linea • Cilindrata 2,19 l • Alesaggio per corsa 88mm x90mm • Regime di rotazione 3.000 giri/minuto CERTIFICAZIONE CE: CAT. A per 6 persone - CAT. B per 7 persone - CAT. C per 9 persone PREZZO: 166.080 €, Iva esclusa, versione base

9.6 Superficie velica m

2

Sailing surface m2

98

PROJECT: Marc Lombard Design (naval architecture), Piaton Yacht Design and Jeanneau Design (interiors and superstructure) HULL: LOA 12.35m • Lenght 11.99m • Maximum beam 3.99m • Light mass displacement 8,000 kg • Draft 2.25m • Ballast 2300 kg • Water tank volume 528 l • Fuel tank volume 195 l MAIN PROPULSION: Yanmar 4JH45 • Outlet mechsnical power 33,1 kW (45 cv) • 4 cylinders in line • Swept volume 2,19 l • Bore&Stroke 88mm x90mm • Maximal rotational speed 3.000/min EC CERTIFICATION: CAT. A - 6 people / CAT. B - 7 people / CAT. C - 9 people PRICE: 166.080 €, Excl.VAT, As standard

Rapporto lung./larg.

L/W

3.1

Località//Place Onda//Wave hight Vento//Wind speed

Cannes - France 30 cm tra 12 e 15 nodi between 12 and 15 knots Persone a bordo//People on board 4 Carburante imbarcato//Fuel on board 80 l

203

Il diagramma della polare conferma la sensazione avuta al timone. Buona capacità di stringere il vento, buone prestazioni di bolina e ancor migliori alle portanti.

Zavorra Ballast

Dislocamento Displacement

2.3

8 Prestrazioni a motore//Under power performance Giri/min

Prestazioni a vela//Under Sail Performance

Velocità kn

Rumore su scala A (cabina di poppa) dB

Boat

Sound level on scale A

speed in knots

(aft cabin) dB

2000

5,6

68

2500

7,3

72

Engine rotational speed 1/min

The diagram of the polar confirms the feeling at the helm. It sails well close hauled, it does well going upwind and still better downwind.

3000

7,9

75

3200

8,2

77

Andatura

Angolo

Velocità Nodi

Vento Reale Nodi

Point of sail

Angle

Speed knots

Real Wind knots

30° 35° 45° 60° 90° 120° 150°

7,3 8,0 9,1 9,6 8,6 6,7 7,0

14,3 12,1 12,8 13,7 16,0 14,5 15,1

Bolina stretta//Close wind Bolina stretta//Close wind Bolina//On the wind Bolina larga//Close reach Traverso//Beam reach Lasco//Broad reach Gran lasco//Big slack

barchemagazine – Dicembre-December 2019

TEST incontrato durante il test non ci consentono di confermare o smentire questa affermazione. Non c’era onda formata e nemmeno un vento troppo teso.

Posso dire però che non mi ha dato l’impressione di una barca che sbandi eccessivamente, inoltre, il bordo libero è piuttosto alto. Penso che solo con mare molto formato un’onda riesca ad entrare in pozzetto dai passavanti. Sottocoperta i volumi sono sorprendenti. Non dobbiamo dimenticarci che ci troviamo a bordo di un 40 piedi. Merito di un bordo libero piuttosto alto, ma comunque, non troppo da appesantire la struttura. Merito anche di una tuga dalle buone proporzioni in grado di dare spazio agli interni e, infine, merito di uno spigolo di carena che

Everything on deck is easy and accessible. Moving around on board is very simple, not least because of the gangways, which go down to the cockpit, and to the high and low shrouds that leave the walkway unobstructed.

prosegue fin quasi a prua migliorando le prestazioni di bolina e regalando volumi maggiori per la dinette e le cabine. Rispetto al vecchio 40 piedi della stessa taglia, Jeanneau dichiara di aver ottenuto volumi maggior del 15%. E a prima vista sembra proprio così, ma gli interni mi sono piaciuti anche per le soluzioni e il design curati da Jean-Marc Piaton. Tanta luce naturale grazie a finestrature e oblò, non solo in dinette, ma anche nelle cabine. Grande la cucina, grande il carteggio, tante sedute, c’è perfino una chaise long, tutto senza sprechi. È uno spazio molto vivibile perché in crociera il comfort si cerca all’esterno così come sottocoperta. È una barca buona per tutte le stagioni.

In coperta è tutto facile e accessibile. Muoversi a bordo è molto semplice anche grazie ai passavanti laterali che scendono fino in pozzetto e alle sartie alte e basse che lasciano il camminamento sgombro.

204

barchemagazine – Dicembre-December 2019

“BE REALISTIC, DEMAND THE IMPOSSIBLE”, as French students wrote on the walls during May 1968. And we too want the impossible, but referring to the excellent performance of a sailing cruiser. A lot of yards have tried, especially in recent years, but for one reason or another, nobody has really convinced us. The one to have got closest is probably Jeanneau, with the new approach taken by the Sun Odyssey series. Jeanneau started from a design that takes into account volumes that are something that people who want to sail in comfort cannot do without, and took care to create waterlines that can make it sail quickly. I particularly liked the latest model, the 410.

We had a good wind when we tried out the boat, so the test was easier. Things are different when there is so little wind that any sailing cruiser wouldn’t be able to move at all. With a perfect breeze of between 12 and 15 knots, the performance under sail was really convincing. Firstly, because we did the entire test with the main sails. Just the mainsail and the genoa, no Code 0, gennaker or other sails that improve performance when there isn’t much wind.

The main sails, so classic sailing cruiser equipment that doesn’t require too much effort in unfurling one sail after another. Sun Odyssey 410 behaves very well sailing upwind. It sails close to the wind, and doesn’t have any difficulty even if taken to 30 degrees, but it literally takes off if you bear away a bit. We touched eight knots with twelve knots true wind speed at 35 degrees. But you can still sail at over seven knots at 30 degrees, even if the wind

JEANNEAU SUN ODYSSEY 410 is slightly greater. In each case it was nice sailing.

Bearing away further, the boat nearly reached ten knots. Boats that do well against the wind often suffer on a broad reach. But it didn’t. On a broad reach, despite only having the main sail and the genoa, the performance was entirely respectable.

We can imagine that with a spinnaker or a gennaker it could do still better. In defiance of the extremists, utopia here was achieved thanks to moderation.

It is the product of a compromise that was achieved very well. The sail wasn’t excessive. If it had been, more ballast would have been needed. It is quick, but it isn’t hasty. It is stable, but not flat. So all in all, you can have fun, without any particular concerns.

It is easy to steer, everything is at hand and you don’t need a large professional crew to make a turn.

Going for two steering blades was a good decision, so one is always under water and the boat can be handled even when you are heeling strongly and close-hauled. It would be cheaper to manufacture with just one blade, but it would be less efficient.

In this Jeanneau certainly didn’t try to save money.

The only thing I feel the need to mention in relation to the deck fittings is the fact that the sheets and halyards aren’t hidden away under the deckhouse.

That is not just an aesthetic issue, since that way they are less protected before getting to the winches, which are close to the two helms, they run just above the backs of the benches in the cockpit.

Whereas the gangways are of the type that we have already seen on the 490. They represent a kind of Copernican revolution in decks because, rather than having to get over the seats to get to them, you just have to walk. They are two ramps that lead away from the helms, and as you go up, they mean you get to the height of the shrouds. It is no effort to get up to the bow. There is nothing in the way, you just have to walk. That is nice and easy. There are people who say that this means that the cockpit will get wetter, especially when the sea is rough and you are sailing upwind. The conditions that we found during the test didn’t allow us to confirm or reject this idea.

There weren’t any rough waves, and not even much of a stiff breeze. I can say, however, that it didn’t give me the feeling of being a boat that veers off course too much, and also the freeboard is fairly high. I think that only in very rough seas could a wave manage to get into the cockpit along the gangways.

The volumes below decks are a surprise.

We shouldn’t forget that we are on board a fortyfooter. That is the consequence of a fairly high freeboard, although it is not enough to weigh it down.

It is also because of a well-proportioned deckhouse that is able to give room in the interior areas and, finally, because of a chine in the hull that runs nearly to the bows, and improves upwind performance while giving larger volumes to the dinette and the cabins. Compared to the old 40-footer of the same size, Jeanneau claims to have obtained volumes greater than 15%. And at first sight it looks that way, although the interiors were also pleasing because of the solutions and the designs by Jean-Marc Piaton. There is plenty of natural light, thanks to the windows and portholes, not just in the dinette, but also in the cabins. The galley is large, as is the map area, with a lot of seats, and there is even a chaise longue, all of it done without any waste. It is a very liveable area, because, when cruising, people look for comfort outside as much as below decks. It is a good boat for all seasons.

205

barchemagazine – Dicembre-December 2019

VOYAGE

VOYAGE

206

 Terrore del

mar della SONDA Menace of the SUNDA SEA barchemagazine – Dicembre-December 2019

KRAKATOA

Abbiamo visitato il vulcano Krakatoa che non si era accontentato di eruttare, ma era letteralmente esploso sprigionando un’energia di 200 megatoni We visited the volcano Krakatoa, which did not simply erupt, but literally exploded, releasing energy of 200 megatons

by Clelia Pirazzini

L’ERUZIONE DELL’ANAK KRAKATOA AVVENUTA QUASI UN ANNO FA nello stretto della Sonda in Indonesia può essere definita una tragedia annunciata. Bisogna infatti risalire alla storia di questo isolotto vulcanico che sorge in mezzo al mare tra Sumatra e Giava per capirne la pericolosità. Fin dalla sua nascita, provocata nel 1927 da un’esplosione in mare nel punto esatto dove era già scoppiato il vulcano Krakatoa, questo vulcano non è mai stato tranquillo.

Nel 1994 si è verificata un’eruzione abbastanza importante, seguita da altre più modeste, ma continue, liberando gas caldi, rocce e lava. Soltanto tre anni fa un escursionista è stato investito da un masso infuocato mentre scalava i suoi pendii e ha perso la vita.

L’Anak non vuole smentire la sua discendenza dal padre, il Krakatau come viene chiamato in indonesiano, il vulcano più diabolico del pianeta. Era il 27 agosto del 1883 quando nello Stretto della Sonda dopo una serie di eruzioni durate due giorni il Krakatoa esplose e tutta la parte settentrionale venne cancellata lasciando emergere soltanto una piccola traccia dell’isola. Il boato prodotto da questo tragico avvenimento fu talmente potente da essere udito fino in Australia e in Africa, mentre le ceneri salirono nella stratosfera a 36 chilometri di altezza provocando oscurità per diversi giorni e dei tramonti rossi in tutto il mondo. Si dice che a seguito di questo evento il grande capolavoro di Edward Munch, l’Urlo rappresenti la riproduzione del cielo in Norvegia durante

quel periodo che durò a lungo, con la stessa luna che prese un colore bluastro a causa delle particelle di ceneri sparse nell’atmosfera. Ma ciò che provocò devastazioni e vittime fu lo tsunami con onde altissime e potenti tanto da distruggere 165 villaggi a Giava e Sumatra provocando la morte di oltre 36000 persone. Il maremoto raggiunse persino le coste africane facendo affondare alcune navi. Oggi si è dimostrato che anche Anak può diventare pericolosissimo e sconvolgere le popolazioni costiere di Giava e Sumatra. Situato a 40 chilometri da Sumatra e poco più da Giava, Anak Krakatoa è circondato da altre tre isole più grandi, Sertung Panjang e Rakata dalla vegetazione lussureggiante, alcune piccole spiagge e un mare con fondali corallini molto pescosi. Un vero Paradiso che potrebbe attirare turisti e pescatori. Ma sono poche le persone che frequentano la zona e soprattutto lo fanno in grande fretta. I pescatori vi arrivano di buon ora al mattino, calano le reti a mare e una volta riempite di prede le robuste piroghe a bilanciere ritornano subito nei villaggi di Sumatra e di Giava. Tutti provano timore, insicurezza. Lo si intuisce osservando i pescatori e lo si prova qualora si decida di scalare i pendii di Anak Krakatoa, a tal punto che persino le guide governative destinate ad accompagnare gli escursionisti dimostrano disagio.

Con una valida autorizzazione infatti è possibile approdare sul vulcano, sebbene sia fortemente sconsigliato avvicinarsi e meno di tre chilometri di distanza.

Sulle spiagge sostano talvolta poche barche a bilanciere dei pescatori intenti a ritirare le reti sempre piene di pesci 207 e crostacei che popolano queste acque straordinarie.

Sometimes, a few fishing boats can be seen on the beaches, as the fishermen are busy hauling in their nets, which are always brimming with the many fish and shellfish that inhabit these extraordinary waters.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

VOYAGE Partendo da un porticciolo sulla costa di Giava, nei pressi della cittadina di Carita, si possono raggiungere le tre isole fra le quali Anak, dopo un’ora e mezza di navigazione. Ma mano che ci si avvicina all’area si è colpiti dalla presenza di un’isola dal classico aspetto vulcanico, tanto da pensare di trovarsi di fronte il Krakatoa. Invece è Rakata, verdeggiante con rocce ricche di vegetazione che si spinge fino al limite di acque trasparenti. Soltanto oltrepassando il Capo orientale ecco un isolotto strano, dalla vetta arrotondata, morbida, con alla base una vegetazione verde, ma con qualche grande tronco secco, come bruciato e poco più in su pendii neri con fuoriuscita di sprazzi di fumo. Nerissima anche la spiaggia, ma con un tocco di fascino diabolico: perché questa piccola terra nell’Oceano è Anak il “Figlio” del Krakatoa. Ovviamente non ci sono porticcioli in cui approdare, quindi si deve ancorare la barca e scendere a terra in una zona riparata dove si trovano una casetta in legno per il guardiano, sempre assente, e alcuni cartelli descrittivi. I più temerari una volta a riva possono quindi iniziare la scalata, molto faticosa a causa della sabbia finissima che rallenta il cammino e delle rocce spesso infuocate.

Salendo il verde scompare mentre il fumo dal suolo aumenta a tal punto che a una cinquantina di metri dalla caldera si è obbligati a fermarsi. Non resta che osservare dall’alto le altre due bellissime isole verdeggianti di Sertung e Rakata e ridiscendere. Su una delle spiagge sostano talvolta poche barche a bilanciere dei pescatori intenti a ritirare le reti sempre piene di pesci e crostacei che popolano queste ac208 que straordinariamente ricche e affascinanti. Questo perché il fondale è composto da molte specie di coralli, soprattutto a formazioni basse e massicce, molto resistenti a eventuali colate di lava e alle cor-

renti che qui sono piuttosto forti. Abbondano infatti le Montipora e le Acropora a ventaglio, ma anche le Favites e le Sarcophyton tra le quali si aggirano indisturbati migliaia di pesci tropicali colorati. Si ha l’impressione di nuotare in un acquario. Eppure è molto raro vedere barche con subacquei. Tutti hanno paura di una improvvisa devastante eruzione del Krakatoa. Dopo l’ultima eruzione del dicembre dello scorso anno, la vita nei villaggi di Sumatra e Giava è ripresa, come succede dopo ogni sciagura. Tutti si augurano soltanto che Anak finalmente si riposi, stia inattivo, non segua le orme del padre, il terribile Krakatoa che non si era accontentato di eruttare, ma era letteralmente esploso sprigionando un’energia di 200 megatoni, quattro volte superiore alla bomba atomica e creando uno tsunami con onde altissime che viaggiavano a 300 chilometri l’ora, seminando morte e distruzione.

THE ERUPTION OF THE ANAK KRAKATOA WHICH HAPPENED ALMOST A YEAR AGO IN THE SUNDA STRAIGHT in Indonesia could be defined as a tragedy foretold. In fact, you need to go back in the history of this small volcanic island in the middle of the ocean between Sumatra and Java to fully understand its menace. Since its birth, which was provoked in 1927 by an explosion in the sea in the exact point where the Krakatoa volcano had already erupted, this volcano has never been at rest. In 1994, it had a rather important eruption followed by other more modest ones, which, however, continue to happen more or less regularly releasing warm gases, rocks and lava. Only three years ago, a hiker was hit – and killed - by a blazing rock while he was climbing on its slopes. The Anak seems to be proud of its descendance from its

father, the Krakatau, as it is called in Indonesian, the most diabolic volcano on the planet. On August 27th, 1883, the Krakatoa exploded in the Sunda Straight after a series of eruptions that lasted two days, and its northern side was entirely wiped out letting only a small trace of the island emerge.

The rumble produced by this tragic event was so powerful that it could be heard as far as Australia and Africa, and the ashes rose into the stratosphere at a height of 36 kilometres, darkening the sky for several days and triggering red sunsets all over the globe. People say that it was due to this event that Edward Munch decided to depict the sky of Norway during that period in his great masterpiece The Scream. A period which lasted for a rather long time, with the moon taking on a bluish colour due to the particles of ash that were released into the atmosphere. But what caused most devastation and claimed most victims was the tsunami with extremely high and powerful waves that destroyed 165 villages on Java and Sumatra and caused the death of more than 36,000 people. The tidal wave even reached the African coasts and sunk several ships. Today we have seen that even Anak can be extremely dangerous and destroy the coastal populations of Java and Sumatra. Located 40 kilometres from Sumatra and a few more from Java, Anak Krakatoa is surrounded by three more larger islands, Sertung, Panjang and Rakata, all of which have lush vegetation, some small beaches, and a sea whose coral seabed is overflowing with fish.

An authentic Paradise which could attract tourists and fishermen alike. But only a few people come to the area today and, above all, they pass by here in a great hurry. The fishermen arrive at early dawn, cast their nets into the sea and once they

I pescatori arrivano nei pressi del vulcano di buon ora al mattino, calano le reti a mare e una volta riempite di prede le robuste piroghe a bilanciere ritornano subito nei villaggi di Sumatra e di Giava.

The fishermen arrive at the volcano early in the morning, cast their nets out to sea, and as soon as the catch is safely on board they immediately return to the villages on Sumatra and Java.

barchemagazine – Dicembre-December 2019

VOYAGE

If you depart from a small harbour on the coast of Java, close to the town of Carita, you can reach the three islands, one of which is Anak, after an hour and a half of navigation.

Partendo da un porticciolo sulla costa di Giava, nei pressi della cittadina di Carita, si possono raggiungere le tre isole fra le quali Anak, dopo un’ora e mezza di navigazione.

210

barchemagazine – Dicembre-December 2019

are full of catch, these sturdy outrigger pirogues immediately return to their villages in Sumatra and Java. Everyone is frightened and feels unsafe. You can sense this quite clearly when you observe the fishermen or if you decide to climb the slopes of the Anak Krakatoa. In fact, even the government guides who accompany tourists there clearly show their discomfort on these excursions. If you have valid authorisation, you can make landfall on the volcano, although it is strongly recommended not to get any closer than three kilometres from the volcano.

Setting out from a small harbour on the coast of Java, close to the town of Carita, you can reach the three islands, among which is Anak, after one and a half hours of sailing. As you get closer to the area, you will note an island with the typical appearance of a volcano, and you will probably mistake it for Krakatoa. In reality, it is Rakata, a green island with rocks covered in rich vegetation that pushes on until the limit of transparent waters. Only as you cross the eastern Cape will you notice a strange little island, with a rounded and soft peak, covered in a lush green vegetation at the base with some large dry trunks that look burnt, and then, slightly further up, you will see black slopes with smoke rising up here and there. Also the beach is pitch black, but with a somewhat diabolic allure: because this small land in the Ocean is Anak, the ‘Son’ of the Krakatoa. Obviously, there are no harbours where you can berth, so you need to anchor your boat and go on land in a sheltered area which has a small wooden house for the guardian, who is never there, and some descriptive signs. Once you go on shore, the boldest of you may start their hill climb, which is rather demanding due to the extremely fine sand that slows you down as you walk and the often blazing rocks. As you climb higher, the vegetation gradually disappears, while the smoke increases to the point that you are forced to stop about fifty metres from the caldera. Now all you need to do is admire the two beautiful and lush islands of Sertung and Rakata from above and then make your way back down. Sometimes, a few fishing boats can be seen on one of the beaches, as the fishermen are busy hauling in their nets which are always brimming with the many fish and shellfish that inhabit these extraordinarily rich and fascinating waters. Because the seabed is composed by many species of coral, above all deep and massive formations which are highly resistant to possible lava flows and to the currents which are rather strong in this area. In fact, the seabed is rich in dome-shaped Montipora and Acropora, but also features many Favites and Sarcophyton, where thousands of colourful tropical fish roam undisturbed. Swimming in these waters makes you feel like you are diving into an aquarium. And yet, boats with divers are a rare sight around here. Everyone is afraid of a sudden and devastating eruption of the Krakatoa. After the last eruption in December of last year, life in the towns on Sumatra and Java has slowly gone back to normal, as it always does after every tragedy. But everyone hopes that Anak will finally rest and stay inactive. Everyone prays that it will not follow in the footsteps of its father, the terrible Krakatoa which not only erupted, but literally exploded releasing an energy of 200 megatons, four times more powerful than the atom bomb, and cauing a tsunami with sky-high waves travelling at 300 kilometres per hour spreading death and destruction everywhere.

BROKERAGE SECTION



SANLORENZO SL 86

Anno di costruzione 2018, lunghezza fuori tutto 27 m lunghezza registrata 23,97 m, larghezza 6,35 m. dislocamento 83 ton., motori 2 x MTU 12V2000M96L – 2000hp Prezzo di richiesta € 4.900.000.

Leasing in corso.

u

FORWARDYACHTS S.r.l.,

Porto Mirabello - La Spezia. tel. 0187934692 - 3924685455 info@forwardyachts.com www.forwardyachts.com

SANLORENZO SL 82

CUSTOMLINE 26

anno di costruzione 2006, lunghezza fuori tutto 26 m, larghezza 6,17 m., dislocamento approx. 80 ton., motori 2 x CAT 1670 Hp. € 1.400.000 Iva pagata.

Anno di costruzione 2011, lunghezza fuori tutto 26,22 m, larghezza 6,93 m., dislocamento 90 t, motori 2 MAN 1100 HP Prezzo € 2.790.000.

u

FORWARDYACHTS S.r.l.,

u

FORWARDYACHTS S.r.l.,

Porto Mirabello - La Spezia. tel. 0187934692 - 3924685455 info@forwardyachts.com www.forwardyachts.com

Porto Mirabello - La Spezia. tel. 0187934692 - 3924685455 info@forwardyachts.com www.forwardyachts.com

Admiral 25

PERSHING 115

anno 2003/2005, lunghezza ft 26 m, larghezza 6,35 m, motori 2 x MTU 2000hp. Ottime condizioni.

Prezzo di richiesta trattabile € 1.250.000 Iva pagata.

Year: 2006, Refit: 2011 - 2016 Length: 35.37 m, Beam: 7.20 m, Draft: 1.60 m, Engines: 2 x MTU 3.700HP. ASKING PRICE: € 2 790 000 ex VAT

214

u

FORWARDYACHTS S.r.l.,

u

Porto Mirabello - La Spezia. tel. 0187934692 - 3924685455 info@forwardyachts.com www.forwardyachts.com

Euforia Yacht

+33 7 61 03 11 12 charles@euforiayacht.com www.euforiayacht.com

DEAN AERO 44

BLUE DIAMOND

GRAND BANKS 72

Year 2000. 2x40 Hp Yanmar - LOA: m 13,40 - Beam: m 7,25 Price: USD 190.000,00

RIZZARDI CR 73

EVOMARINE DOUVILLE 76’

JONGERT 20 DS

Year: 2004, LOA: 30.00 m, Beam: 6.99 m, Draft: 3.50 /5.50 m. Flag: British. Location: St Tropez, France. New Asking Price: 2,700,000 EUR - VAT Paid

2008 – 2 Cat 1.000 hp – stabilizzatori e full options - 3 cabine 3 bagni + locali equipaggio – imbarcazione in condizioni eccellenti

2004, € 490.000 Tax Paid.

4-cabin, 4-heads internal layout plus crew, Bowthruster, 18kw generator, Miele washing machine with dryer.

Year 2006. 2x1675 Hp CAT C32 - LOA: m 17,71 - Beam: m 5,52 Price:€ 700.000

Year 1984. LOA: m 22,46 - Beam: m 5,28 - Max draft: m 2,70 Price: € 495.000

u

Inmar snc

329.0907407 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it

u

Bernard Gallay

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

u

Giaroli

Tel. 337 704059 info@giaroli.it

u

Grabau International

3337489281, michele@ grabauinternational.com

u

Inmar snc

329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it

u

Inmar snc

329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it

EXPLORER 27M FLYBRIDGE

TRIPLE SEVEN

LENGTH: 27.18 M, Engines: 2 x MAN D2862 LE446, 2 x 1.400HP Accommodation: 5 Cabines Flag: Germany. Location: Sizilien - Italy. ASKING 5.800.000 EUR incl. EU-Tax

LOA: 68m (233.1ft) BUILD: 2006 (refitted 2014), Nobiskrug, Germany GUESTS: 12 (3 double, 1 double/ twin, 1 twin, 2 additional berths) CREW: 18 ASKING PRICE: EUR 38,000,000 (EU VAT paid) u Burgess Yachts www.burgessyachts.com

u

MEDUSA Europe S.L.

Tel. +34 971 422 752 info@medusa-yachtauktionen.com www.medusa-yachts.com

barchemagazine – Dicembre-December 2019

BROKERAGE SECTION

SECRET



LOA: 82.5m (270.6ft) BUILD: 2013, Abeking & Rasmussen, Germany EXTERIOR: Sam Sorgiovanni INTERIOR: Jim Harris GUESTS: 12 (6 double) CREW: 25 ENGINES: 2 × 2,000hp Caterpillar MAXIMUM SPEED: 16.5 knots RANGE: 5,000 nm ASKING PRICE: EUR 119,000,000 u Burgess Yachts www.burgessyachts.com

HYLAS H60

216

2018 (2019 launched), from US$ 1,700,000 ex Vat, availeble for inspection East Coast USA. Designed by world-class designer German Frers the H60 leads the way in modern luxury cruising.

Gianetti Star 64

Hylas 66

HYLAS 46

2013, € 765,000 tax paid. She proved herself as a perfect ocean cruiser twice crossing to the Caribbean, in more recentyears she has been based in the south of France and only lightly used by the owner who enjoys cruising the west Med.

2011, € 680.000,00 Tax not paid. Twin Yanmar 100hp engines with GORI folding propellers.

2.60m draft keel. 3-bladed folding prop .Fourcabins three heads layout. Electric winches.

Electric furling jib.

2008, $379,000 tax not paid, Late-model German Frers designed shoal-draft Hylas 46 launched in 2008. Absolutely huge cruising spec with in-boom furling cutter rig, genset, watermaker, air-con and so on.

3337489281, michele@ grabauinternational.com

3337489281, michele@ grabauinternational.com

MOSTES 29 OFFSHORE

MANO’ GRAN SPORT 37

2002 model year 2003 visibile in showroom a Como. Bellissimi motori in ottime condizioni. 2 x 380 Hp - Mercury Mercruiser MCM 496 MAG Bravo I. Prezzo: € 50.000

Anno 2011 – 2x260 Yanmar Imbarcazione ben accessoriata e in Perfette condizioni – NATANTE Euro 80.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

3337489281, michele@ grabauinternational.com

3337489281, michele@ grabauinternational.com

2005 € 650.000,00 Tax paid, Custom built regardless of cost for her demanding owner, KEEP KOOL is one of a pair of German Frers designed Hylas 66’s which in later years developed into the hugely successful Hylas 70. u Grabau International +39 333 74 89 281 michele@grabauinternational.com

RIVA 88 DOMINO SUPER

AZ 68 S

PIRELLI 1900

AZIMUT 86 S

26.84 m | 2016 | Riva Major refit 2019 Gyroscopic stabilisers Trade in are considered Asking price € 4.700.000

20,73 m | 2008 | Azimut Good general conditions Internal & External furnishing 2015. Only one owner Asking price € 650.000 VAT paid in EU

18,50 m | 2017 | Tecnorib Powered 2x 800 HP MAN + Top syt. 150 running hours Extremely versatile and comfortable. Asking price € 1.100.000 VAT paid in EU

Anno: 2005, Lunghezza: 26,21 MT, Motore: 2 X MTU 16V 2000 M91, Serbatoio Carburante: 7200 LT, Cabine: 4, € 890.000 Iva Esclusa+commissioni

u

Grabau International

3337489281, michele@ grabauinternational.com

u

CMM Yacht Service

customer@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com

ABATI YACHTS 60 K.

CNB BORDEAUX 60

u

u

Grabau International

CMM Yacht Service

customer@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com

u

u

Grabau International

CMM Yacht Service

customer@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com

u Timone Yachts 0039 335 218438 ltosi@timoneyachts.it www.timoneyachts.it

u

u

Grabau International

Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

TRASFERIMENTI YACHT TRANFERS Ci occupiamo per l’intero arco dell’anno del trasferimento via mare d’imbarcazioni e navi da diporto a motore e vela.

We take care the whole year to transfer motor and sailing boats, by sea.

Inmar snc | Via Orsato, 30 30175 Marghera - Venezia | fax +39 041 8020034 | cell. +39.329.0907407 | cell. +39 348 1250078 | info.inmar@gmail.com | www.inmar.it barchemagazine – Dicembre-December 2019

2011, € 800,000 tax paid, Massive spec well-maintained example of most popular Italian deisgned and built Lobster boat.

Unbeatable interior and exterior layout make this a great allweathers cruiser.

u

Grabau International

BROKERAGE SECTION GIGRECA

NOVAMARINE EUROPA 180 JET DC REFIT 2019

Year: 2015, LOA: 23.15 m Beam: 5.90 m, Draft: 2.93 m Flag: Italian, Location: Carrara, Italy, New Asking Price: 1,800,000 EUR

u

Lenght: 18.30 m, Beam: 3.93 m, Year: 2007, Flag: Italy, Engines: 3x700 Yanmar, Cabins: 1, Fuel tank: 2700 l, Water tank: 550 l.

PRICE: € 600.000

Bernard Gallay

u

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

ARAGON

BANDIDO 90

Builder: Yachting Developments Architect: Reichel Pugh Type: Marten 72, Year: 2006, LOA: 22.00 m, Beam: 5.00 m, Draft: 4.00 m, Flag: Netherlands, Asking Price : 1,250,000 EUR - VAT Paid

Year: 2008, LOA: 28 m Beam: 7.50 m, Draft: 2.45 m, Accomation: 4 cabins. Engines are 2x100 hp Man, Cruising speed 10 knots.

Price: 3,300,000 EUR VAT EU PAID

u

u

INFINITE YACHTS

ITAMA 38

Anno 1990; mt. 8,23; 2x175 hp Mercury Verado. Ore moto 509 ca; buonissime condizioni.

Visibile centro sud Adriatico; Prezzo: euro 55.000 IVA assolta (+ comm.)

Lenght: 11.62 meters, Beam: 3.67 meters, Year: 1984 Engines: 2x450 CAT 3126 B DITA Cabins: 1, Beds: 4, Baths: 1 Fuel tank: 1100 l, Water tank: 200 l. PRICE: 100.000

u

Yacht Service Rapallo

+393358263146 commerciale@yachtservicerapallo.it

u

SNO Yachts

info@snoyachts.com www.snoyachts.com

Bernard Gallay

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

info@infiniteyachts.com

BOSTON WHALER 25

SNO Yachts

info@snoyachts.com www.snoyachts.com

AZIMUT 66 FLY

TERRANOVA 115

BENETTI 105 TRADITION

PERSHING 92

Year build: 2016, Lenght: 20,80 MT, Beam: 5,18 MT, 2 X 1150 HP CAT C18, Fuel: 3900 LT, PRICE: EUR 1.390.000 ex VAT u Timone Yachts 0039 335 292129 rrossi@timoneyachts.it www.timoneyachts.it

35 m | 2008-2013-2016 | Terranova Master suite on the upper deck Immaculate condition 6 cabins all en suite plus day toilet Asking price € 4.300.000 VAT paid in EU

32 m | 2012 | Benetti Major refit 2019 MCA compliance Excellent condition Asking price € 5.900.000

27,96 m | 2013 | Pershing 4 cabins 5 bathrooms Hull & superstructure painted 2019 Trade in are considered. Asking price€ 4.300.000 VAT paid in EU

u

CMM Yacht Service

customer@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com

barchemagazine – Dicembre-December 2019

u

CMM Yacht Service

customer@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com

u

CMM Yacht Service

customer@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com

217

BROKERAGE SECTION

s.r.l.

Servizi Assicurativi e Finanziari s.r.l.

Choose a specialist to insure your boat Agency AIG Europe Limited Via Balduzzi, 26 - 27036 Mortara (PV), Mobile +39 329 4790656 / +39 335 8182838 Office +39 0384 93295, Fax +39 0384 93297, E-mail: info@safsrl.org - p.farina@safsrl.org

AIRON MARINE 388 anno 2009 visibile in showroom a Como. Ottima navigabilità, due cabine e dinette trasformabile.

2x Volvo Penta D4 300 hp € 135.000

u

218

Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

BAVARIA 33’ SPORT HT Anno 2008; mt. 10,40; 2x320 hp Volvo. Ore moto 521 ca; imbarcazione in buone condizioni.

Visibile Liguria; Prezzo: euro 85.000 IVA assolta (+ comm.) u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

DALLA PIETÀ DP 58’ HT

AIRON MARINE 401

AZIMUT 86’S

APREAMARE 32 COMFORT

Year 2006. Engines: MAN 2X 1100 HP – 600 hours. Full optional.

LOA: 18,67 mt (61,25 ft) BEAM: 5,00 mt (16,40 ft) Price Euro 420.000 u Giorgio Dalla Pietà –

Anno 2003; mt. 11,91; 2x300 hp Volvo Penta. Ore moto 700 ca; imbarcazione in buone condizioni; esterni rifatti nel 2018 in ottimo stato.

Visibile Puglia; Prezzo: euro 65.000 IVA assolta (+ comm.) u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

Anno 2006, m.23.96, MTU 2x1920 hp, 2 generatori, aria cond., 2 cabine matrimoniali, due cabine triple + crew. Euro 1.200.000 (leasing in corso) u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

2011, Liguria. Ampio prendisole e cabina di prua con moltissimi gavoni. 2 x 220 Hp - Cummins Mercruiser QSD 2.8 € 149.000

TRASFERIMENTI Archipelago Cell +39 333 7886745 YACHT TRANFERS info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it

u

Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

Ci occupiamo per l’intero arco dell’anno del trasferimento via mare d’imbarcazioni e navi da diporto a motore e vela.

We take care the whole year to transfer motor and sailing boats, by sea.

DALLA PIETÀ DP 48’ HT Year 2004. Engines: CAT C12 3196 DITA 2X 660 HP – 970 hours. LOA: 15,35 mt (50,36 ft) BEAM: 4,15 mt (13,62 ft) Price Euro 210.000 u Giorgio Dalla Pietà –

Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it

ALPA 37’ snc FLY | Via Orsato,BAVARIA 60’ | fax +39 041 Inmar 30 30175 Marghera -SARNICO Venezia 8020034 | R40 COUPÈ Pershing 45’ Costr. 2004; imm. 2005; mt.

Anno 2010; mt. 18,57; 2x1100 anno 2017.

Unico 40 piedi Anno 1988/9, m.14.00, Cat 2x375 cell. +39.329.0907407 | cell. +39 348 1250078 | info.inmar@gmail.com | 11,10; 2x370 hp Cummins hp Man; ore moto 778 ca; ottime con porta laterale, eccellenti hp, generatore, bowthruster, aria Ore moto 260 ca; revisione totale condizioni; 2018/2019 revisione www.inmar.it condizioni. cond., 1 cabina matrimoniale, due imbarcazione nel 2019.

Visibile Emilia Romagna; Prezzo: euro 95.000 IVA assolta (+ comm.)

u

Yacht Service Rapallo

+393358263146 commerciale@yachtservicerapallo.it

2x Volvo Penta D6 370 hp Visibile in Toscana € 360.000

u

Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

turbine e cuscineria nuova; tagliando motori per stagione 2020.

Vis. Nord Sardegna; Prezzo: euro 475.000 IVA assolta (+ comm.)

u

Yacht Service Rapallo

+393358263146 commerciale@yachtservicerapallo.it

cabine doppie, 3 servizi.

Euro 115.000 + 5%. u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

PERIZIE EXPERTISES Come periti ed Esperti garantiamo un servizio di perizia finalizzato alla determinazione del corretto valore dell’unità e/o trovare gli eventuali vizi occulti.

As Expert and Surveyor, we can provide our service in expertises in order to define the correct value of vessels and / or find possible hidden damages.

Inmar snc | Via Orsato, 30 30175 Marghera - Venezia | fax +39 041 8020034 | cell. +39.329.0907407 | cell. +39 348 1250078 | info.inmar@gmail.com | www.inmar.it barchemagazine – Dicembre-December 2019

SARNICO 45’ Costr. 2004 imm. 2005; mt.

14,85; 2x630 hp MAN; Ore moto 950 ca; lavori anno 2019; carena a zero; lucidatura; motori sbarcati con revisione 1000 ore; refit completo; Vis. Campania; Prezzo: euro 195.000 IVA assolta (+ comm.)

u

Yacht Service Rapallo

+393358263146 commerciale@yachtservicerapallo.it

BROKERAGE SECTION OYSTER 62 Length 19.28m, Beam 5.39m, Year 2005, Horse Power 187 (EX VAT) - 690,000 €

u

Aqua Marina

Tel: +972-9-9513248 Cell: +972-50-7644436 Info@aquamarina.co.il www.aquamarina.co.il

CRANCHI ATLANTIQUE 50 Lenght: 15.52 meters, Beam: 4.33 meters, Year: 2008, Engines: 2x575 Volvo Penta, Cabins: 3, Fuel tank: 1520 l, Water tank: 560 l, Cruise speed: 28 knots Price: 200,000 Euro

u

SNO Yachts

info@snoyachts.com www.snoyachts.com

AZIMUT 44’ Year 2013, LOA 44’ 0”, Beam 13’ 11”, Engine Model Volvo Penta D6 400 EVC DP. Price USD 365,000

u Florida Yachts International sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

FERRETTI 550 Anno: 2006, Lunghezza: 17,37 MT, Baglio: 4,93 MT, Motore: 2 X MAN. Serbatoio Carburante: 3100 LT. € 439.000,00 IVA inclusa u Timone Yachts 0039 335 292129 rrossi@timoneyachts.it www.timoneyachts.it

KETCH ACCIAIO Year 1977. LOA m 13,40 - Beam: m 3,80 - 1xFord 90 Hp - Price: € 60.000 tratt.

u

Inmar snc

329.0907407 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it

RIVA AQUARAMA SPECIAL 1984 visibile sul Lago Maggiore.

Imbarcazione del prestigioso cantiere italiano, ottime condizioni e poche ore di moto.

2 x RIVA 350 Hp € 600.000

u

Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

B NICE

PERSHING 50’

Year 2011, L.O.A. 34.9 m, Displacement 210 tons, Cruising Speed 9 Knots, Main Engines 2 X MTU 740 hp, Range 3500 NM Asking price - 1,690,000 Euros u YACHT MARINE LTD +905439538678 eliad@yacht-marine.com www.yacht-marine.com

Year 2013, LOA 50’ 0”, Beam 14’ 4”, City Miami, Price USD 599,000

u Florida Yachts International sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

SUNSEEKER M/Y GELATO Year: 2013, Length: 28.15 m overall, Beam: 6.50 m, Max. Speed: 29 knots, Guests: 8, ASKING PRICE: EUR 4,290,000 (VAT unpaid)

u

BLACK ORANGE

Mobile +33699939099 +97150 5796099 greg@blackorange-yachts.com

BASH LOA: 56m, Build: 2012, Benetti, Italy, Exterior: Stefano Natucci Interior: Benetti Guests: 12 (4 double, 2 single, 2 additional berths) CREW: 13 ASKING PRICE: EUR 24,950,0000 u Burgess Yachts www.burgessyachts.com

219

BROKERAGE SECTION Baia One 43 Force

Year: 2010, Length: 46M, Staterooms: 6, Crew: 9, Builder: Palmer Johnson, Cruising Speed: 18 Knots, Top Speed: 25 Knots.

Last Refit: 2018.

PRICE USD 13.750.000. u Ocean Independence +377 9999 9865 www.oceanindependence.com

Anno: 2006, Lunghezza: 13,33 MT Motore: 2 X Yanmar. Serbatoio Carburante: 1300 LT. Cabine: 1, Visibile: Greece. Price: EUR 139.000 VAT PAID u Timone Yachts +39 335 218438 ltosi@timoneyachts.it www.timoneyachts.it

BOOK ENDS

MAN OF STEEL

Year: 2017, Length: 37M, Staterooms: 5, Crew: 9, Builder: Heesen, Cruising Speed: 12 Knots, Top Speed: 15 Knots, Location: US East Coast. PRICE USD 28,900,000 u Ocean Independence +377 9999 9865 www.oceanindependence.com

Year: 2005, Length: 37M, Staterooms: 4, Crew: 6, Builder: Heesen, Cruising Speed: 26 Knots, Top Speed: 31 Knots, Location: North America. Last Refit: 2018. Price Usd 7.250.000 u Ocean Independence +377 9999 9865 www.oceanindependence.com

PRINCESS 67’

SMART SPIRIT

BUDDY DAVIS 68’

RIVIERA 51’

DEHLER 37 CR

P.A.M. 2

Year 2008, LOA 67’ 0”, Beam 18’ 5”, Cruising Speed 25 Kn, City Miami, Price USD 995,000

Year: 2004 | 2011, LOA: 25.80 m Beam: 6.56 m, Draft: 2.90 m, Location: Martigues, France, New Asking Price: 390 000 EUR

Year 2000, LOA 68’ 0”, Beam 17’ 6”, City Fort Pierce, State Florida, Price USD 795,000

Year 2005, LOA 51’ 0”, Beam 16’ 2”, Country Panama, Price USD 629,900

Year 1996. LOA m 11,00 - Beam m 3,40 - 1xYANMAR 3G30 Price: € 59.000 tratt.

u Florida Yachts International

u Florida Yachts International

u

30 meter 2010 Built Asking: € 750,000 Location: Turkey

sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

u Florida Yachts International sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

220

VANTAGE

u

Bernard Gallay

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

barchemagazine – Dicembre-December 2019

Inmar snc

329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it

u Sofi Yacht Charter&Brokerage +90 216 3880887 alev@sofiyacht.com

BROKERAGE SECTION

Po s

sib il Le ità s as ub ing en tro

Centro assistenza e ricambi Allestimenti personalizzati Riparazione gommoni (vetroresina, PVC, hipalon) Riparazioni e diagnostica di tutte le marche

Cantieri Estensi 480 Goldstar S - Anno 2009 2 x 550 Aifo Iveco EB TD - € 299.000

ATLANTIS 42 XL - Anno 2010 2 x 300 Volvo Penta EFB TD - € 190.000

CRANCHI M40/M44 - Anno 2012 2 x 330 Volvo Penta EFB TD - € 259.000

Absolute 40 HT - Anno 2010 2 x 300 Volvo Penta EFB TD - € 199.000

Linssen GS 380 Sedan - Anno 2004 2 x 75 Volvo Penta EB - TD - € 159.000

Portofino 37 - Anno 2010 2 x 370 hp FPT EB TD - € 160.000

SEALINE SC 35 - Anno 2010 2 x 260 Volvo Penta EFB TD - € 159.000

BENETEAU GT 34 - Anno 2015 2 x 200 Volvo Penta EFB TD - € 170.000

DALLA PIETÀ 72 HT

OVERMARINE MANGUSTA 108

del 2006, 18,67 mt. x 5,00, 2x1100 Man, ore moto 800, velocità 30 kt. crociera 35 di massima, gruppo da 13 KW, aria condizionata, perfetta in ogni sua parte meccanica, elettrica, idraulica, pronta boa per qualsiasi prova. Prezzo Euro 400.000.

del 2012, 23,02 mt. per 5,81, ore mote 450, 2x1650 Cat, velocità crociera 27Kt max 33Kt, versione 3 cabine, 4 bagni imbarcazione come nuova, tenuta al coperto di inverno e da due marinai in estate.

Prezzo Euro 1.400.000.

del 2004/2018, 33,48 mt. per7,01 , 2x2775 MTU, 1400 ore moto, propulsione Water jets governo con Kamewa, sostanzioso refitting nel 2018, tenuta in modo impeccabile pronta boa. Prezzo Euro 1.500.000.

u

u

Fabio 338.4531398

u

NA TA N

DALLA PIETÀ 58 HT

TE

Sea Best srl via Giacosa, 6 - 20093 Cologno Monzese MI T. 02 25 39 11 34 - F. 02 27 30 45 42 info@seabestsrl.it - www.seabestsrl.it

Fabio 338.4531398

Fabio 338.4531398

HARUN 38 meter 2015 H Luxury Yachting Asking: € 7,600,000 Location: Turkey

u Sofi Yacht Charter&Brokerage

JOHN NYLEN 46.5 meter 1985, Refit 19952000-2005-2016 John Nylen Asking: € 3,900,000 Location: Turkey

u Sofi Yacht Charter&Brokerage +90 216 3880887 alev@sofiyacht.com

SARNICO 43’

BAYLINER 255

SUNSEEKER MARTINIQUE 39

Anno 2005, m.12.73, Cummins 2x450 hp, 590 ore, generatore, bowthruster, aria cond., cabina matrimoniale, cabina doppia. Euro 165.000 + 5% u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

2009 model year 2010 Lago Maggiore. Imbarcazione DEMO al salone nautico di Genova, usata poi solo lago.

1 x 300 Hp - Mercury mag 350 v8 € 40.000

1992, Liguria.

Ottime condizioni, grande plancetta di poppa in teak.

2 x 230 Hp - Volvo Penta KAD 42 DP. € 45.000

u

Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

u

Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

NA TA N

TE

+90 216 3880887 alev@sofiyacht.com

221

BROKERAGE SECTION M/Y IGUAZU

MORGAN 70’

LOA 23.5 m, Guest Cabins - 4 for 8 guests, Crew cabins - Two for 3 (Captain + 2), Main Engines Caterpillar C12.9 / 1,000 hp / 80 hrs. Range - 1,500 at 9 knots.

Asking Price 1,890,000 Euros

Year 2018, LOA: 69’ 7”, Beam: 17’ 2”, Draft: 4’ 6”, Engines: 2 x 1018 Hp Caterpillar, 3 Cabins for 6 Guests, Cruising Speed: 25Knots, Max Speed: 29Knots.

Asking Price is 1 299 000€ Euros VAT EU PAID

u

YACHT MARINE LTD

u

ONLY NOW

NAVETTA 33M

34,60 meter 2012, Refit 2019 Tansu Yachts Asking: € 5,900,000 Location: Turkey

Built Year 2018, Loa: 33.00 meters, Beam: 7.68 meters, Draft: 2.18 meters, Engines: 2 x MAN 1400HP, Max Speed: 15 Knots Cruising Speed: 12 Knots, Asking Price € 9.700.000

info@infiniteyachts.com

u Sofi Yacht Charter&Brokerage

u

+90 216 3880887 alev@sofiyacht.com

HYLAS H48 2018, from US$ 719,000 ex VAT, availeble for inspection East Coast USA. New in its class, the Dixon Hylas 48 was precisely engineered for strength and reliability to satisfy even the most demanding buyer.

u

222

Grabau International

3337489281, michele@ grabauinternational.com

PERSHING 65 2003, €404,250 tax paid. Twin Cat C30 Diesel inboard engines.

Kohler 16kw generator. Kohler 13kw generator. Air conditioning.

Heating. 3-cabins, 2-en-suite plus a further day/guest heads.

u

Grabau International

3337489281, michele@grabauinternational.com

INFINITE YACHTS

+905439538678 www.yacht-marine.com

AZIMUT 62S

SEALINE S 34

SEA RAY 220

Anno 2008 Motori 2xCaterpillar CAT C18 da 1015 hp, solo 230 ore di moto. Completamente revisionata e testata ad Aprile 2019. Due cabine+ cabina marinaio. € 480.000 visibile in Liguria.

Anno 2004 ottime condizioni, rimessata al coperto per 8 mesi l’anno. Motori Volvo Penta KAD 43. visibile a Como. € 75.000

2005 Lago Maggiore Natante perfetto per uscite giornaliere. Comodo prendisole di poppa.

1 x 223 Hp - Mercruiser mcm 4,3L MPI. € 26.000

u

Valbroker

INFINITE YACHTS

info@infiniteyachts.com

u

Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

u

Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

ALCUSTOM 30 CUDDY Anno 2015 – 2x300 Suzuki Imbarcazione ben accessoriata e in ottime condizioni - NATANTE Euro 85.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

M V 2 w barchemagazine – Dicembre-December 2019

A

U

BROKERAGE SECTION

223

La Marina del Lago Maggiore

Marina di Verbella srl Via delle Ferriere, 15 - tel. +39 0331/92.11.08 21018 Sesto Calende (VA) Lago Maggiore www.verbella.it barchemagazine – Dicembre-December 2019 APERTI ANCHE I FESTIVI E LA DOMENICA - GIORNO DI CHIUSURA MERCOLEDÌ Unica MARINA dei Laghi, Certificata Ri.Na. “MARINA EXCELLENCE”

BROKERAGE SECTION AVALON Year: 2009, Length: 46.0m Engines: 2 x (1000hp) Caterpillar 3508B, Accommodation: 12 guests in 5 staterooms Location: Fort Lauderale, FL. PRICE USD 19,900,000 u Ocean Independence +377 9999 9865 www.oceanindependence.com

CRISTOBAL Year: 2009, Length: 29m Staterooms: 4, Crew: 5, Builder: Princess Yachts, Cruising Speed: 12 Knots, Top Speed: 22 Knots, Location: North America Last Refit: 2014, Price USD 3.600.000 u Ocean Independence +377 9999 9865 www.oceanindependence.com

IMBARCAZIONI NUOVE DA MOTORIZZARE DC 7 Elite 224 DC 9 Elite

CATAMARANO DALMAU

SARNICO 60

Anno 2009, m.22.87, Scania 2x353 hp, ore 12000, bowthruster, 147 passeggeri.

Euro 750.000. u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

Anno 2007 – 2x900 MAN Imbarcazione Full-Optional Perfetta – Circuito ufficiale Sarnico. Euro 410.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

Sea Hussein

LORETTA

MAIORA 20

Builder: Princess Yachts / 2010 Lenght: 21.56 m, Beam: 5.55 m, Cabin: 4. Location: Athens, Greece.

Asking Price: € 1 150 000 ex VAT Offered by: Parsifal Yachtings

LOA: 87 ft 2 in, Beam: 20’ 7”, Engine Details: John Deere 6135SFM85, Fuel Capacity: 2700 gals, Price: $ 5,400,000

Year 2005. 2x1500 Hp MTU LOA: m 21,37 - Beam: m 5,60 Price: € 680.000

SCARAB 35 SPORT Anno 2007 immatricolata 2008 3x300 Verado – Scafo blu Imbarcazione ben accessoriata e in perfette condizioni. € 115.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

DC 14 SL Fly

USATO GARANTITO DC 7 SEDAN

1978

1 x 130 hp d Volvo

DC 7 SEDAN

1980

1 x 160 hp Volvo td efb (1982)

DC 12

1997

2 x 400 hp Iveco td

Gozzo 30’

1992

1 x 304 hp Caterpillar td eb

Sciallino 33

1989

2 x 200 hp Volvo diesel

Cigala Bertinetti

1990

2 x 380 hp Caterpillar td

Sarca 13 Fly

1979

2x270 Cummins diesel

DC 10

1999

2 x 330 Iveco td

DC 10

2007

2 X 370 HP IVECO FPT

u

Yacht-Ca

contact@yacht-ca.com

u

UNITED YACHT SALES

772.463.3131 www.unitedyacht.com

u

Inmar snc

329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it

PACIFIC HQ LOA: 95 ft 0 in, Beam: 24’, Water Capacity: 4000 gals, Fuel Capacity: 26750 gals, Engine Details: CAT 3412 Price: $ 2,950,000

u

UNITED YACHT SALES

772.463.3131 www.unitedyacht.com

LEOPARD 27 Year Built: 2003 / Refit 2017, Length: 27m, Beam: 6.05m, Accomodation: 3 Cabins for 6/8 Guests. Engines 2 x 2.000HP MTU, Cruising Speed 33 Knots.

Fuel capacity: 6000l, Water capacity 2000l.

ASKING PRICE 875.000 $ Ex VAT

u

INFINITE YACHTS

info@infiniteyachts.com

BROKERAGE SECTION T6 Year 2007, Lenght 49 m, Staterooms: 5, Crew: 12, Uilder: Flyghtship Construction Ltd, Cruising Speed: 13 Knots Top Speed: 15 Knots, Location: Us East Coast.

PRICE USD 19.950.000 u Ocean Independence +377 9999 9865 www.oceanindependence.com

SERENITY C Year of Built 1990, L.O.A 29.35 m Beam 6.43 m, Draft 2.38 m Displacement 87 Tons, Max speed 12 Knots. Price - 690,000 Euros VAT PAID

u

YMB YACHTING

Exclusive Dealer:

+905439538678 eliad@yacht-marine.com www.yacht-marine-brokerage.com

SARNICO 45

GUY COUACH 2200

LEOPARD 32

Anno 2001 – 2x700 Man Imbarcazione ben accessoriata e in Perfette condizioni – Unico Proprietario. Euro 158.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

Anno 2003, m.22.00, Mtu 2x1300 hp, ore 1450, 2 generatori, aria cond., bow e sternthruster, dissalatore, sat TV etc 4 cabine + crew. Euro 480.000 u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

2006, m.32,16, Mtu 3x2400 hp, ore 280, 4 cabine + crew. € 2.300.000 +IVA u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

LORD DICKIE

SES

SANLORENZO SL 62

Year: 2009, LOA: 22.00 m Beam: 11.85 m, Draft: 0.50/1.20 m, Flag: Gibraltar Location: Port Napoleon, France.

New Asking Price : 590,000 EUR - VAT Paid

LOA 21 m, Cabins - Two for 4 guests + Large storage area at the lower deck, Range - 2,000 at 9 knots, Crew cabins - Two for 3 (Captain + 2), Main Engines Caterpillar C12 / 455 hp / 380 hrs Asking price - 690,000 Euros

Anno 2007, m.19,00, Mtu 2x1100 hp, ore 980, aria cond., bowthruster, 3 cabine + crew, eccellenti condizioni.

Euro 600.000 u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

u

Bernard Gallay

+33 (0)4 67 66 39 93 info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

u

YACHT MARINE LTD

+905439538678 www.yacht-marine.com

Casa esclusiva a Bocca di Magra (5 Terre, Liguria, Italy) Unica unità nella zona con pontile privato per attracco imbarcazioni Vendesi.

Cell. +39 338 7047481

225

Magellano 53 – anno 2015 € 650.000 iva inclusa

Itama 45 - nuova Prezzo su richiesta

Wally Power 55 - anno 2010 Trattativa riservata

Primatist G 29 – anno 2015 € 59.000

Ferretti Yachts 550 - anno 2017 Trattativa privata

Azimut 50 – anno 2009 € 350.000 iva pagata

Marina Cala de’Medici | Ph. 0586.764925 Marina di Varazze | Ph. 019.9354468 Porto di Lavagna Box 53 | Ph. 0185043407 Portosole Via del Castillo, 17 Sanremo www.gpy.it

7° Rendez-V Marine

Il 7° Rendez-V Marine approda a Portofino The 7th Rendez-V Marine lands in Portofino

Eccellenza e Bellezza sono le parole chiave del 7° Rendez-V Marine. Non si tratta di un semplice evento mondano, ma della sintesi di esperienze e valori che si materializzano ogni volta come per magia.

Excellence and Beauty are the key words of the 7 Rendez-V Marine. This is not a simple social event, but the synthesis of experiences and values that materialize each time as if by magic. th

Vincenzo Soria Founder & Managing Director V Marine.

“V Marine non è solo un’azienda che opera nel settore nautico.

Rappresentiamo con orgoglio in Italia, Francia e Principato di Monaco il prestigioso brand Azimut Yachts; lavoriamo incessantemente per trasmettere ai nostri illustri Armatori e Partner la massima professionalità e la grande passione che ci caratterizzano. Il Rendez-V Marine è la prima espressione del nostro impegno e del nostro modo di ‘fare yachting’ ”

“V Marine is not only a company dealing in the yachting field.

We are very proud to represent the prestigious Azimut Yachts brand in Italy, France and in the Principality of Monaco. We work incessantly to convey the utmost professionalism and passion that characterize us to our illustrious Shipowners and Partners. The Rendez-V Marine is the first expression of our commitment and our way of ‘doing yachting’ ”

Il Rendez-V Marine è l’appuntamento che dal 2015 riunisce gli armatori Azimut Yachts. Quest’anno a Portofino, dove il mare cristallino lambisce i ciottoli della Piazzetta, dove le case colorate sono da sempre sfondo delle più belle cartoline e ispirazione degli artisti, si è celebrato per la settima volta l’evento simbolo di un differente modo di vivere lo yachting. Tante le emozioni in una tre giorni che è andata oltre ogni aspettativa, durante la quale abbiamo assaporato Made in Italy, eccellenza e lusso, complice l’esclusività, leitmotiv di ogni iniziativa di V Marine!

The Rendez-V Marine is the appointment that has brought together the AZIMUT YACHTS owners since 2015.

This year in Portofino, where the crystal clear sea laps the pebbles of the Piazzetta, and where the colorful houses have always been the backdrop for the most beautiful postcards and inspiration for artists, the event which epitomizes a different way of enjoying yachting was celebrated for the seventh time. Many emotions during the three days that went beyond all expectations, during which we savoured Made in Italy, excellence and luxury, thanks to the exclusivity, which is the leitmotiv of every V Marine initiative!

La Piazzetta di Portofino ha accolto eccezionalmente la cena di Gala del 7° Rendez-V Marine. Un’atmosfera assolutamente magica e una cornice ideale per una serata indimenticabile, dove l’emozione è stata la protagonista indiscussa.

The main square in Portofino has exceptionally welcomed the Gala dinner of the 7th Rendez-V Marine. An absolutely magical atmosphere and the ideal setting for an unforgettable evening, where emotion was the undisputed star.

Il mondo di V Marine è fatto di eccellenze. Ogni sua scelta è legata al desiderio di offrire ai suoi armatori il meglio di ogni cosa per rendere l’esperienza in mare assolutamente particolare.

The world of V Marine is made up of excellence. Its every choice is linked to the desire to offer its owners the best of everything to make the experience at sea absolutely special.

Massimiliano Papa - Partner V Marine.

Valerio Tesei - Sales Director & Partner V Marine.

La 7ma edizione del Rendez-V Marine si è conclusa tra l’entusiasmo degli ospiti e la soddisfazione di Partner e organizzatori.

Questa edizione ha registrato numeri importanti che hanno accresciuto il valore non solo simbolico ed emozionale della kermesse, ma l’hanno elevata a evento lifestyle di riferimento nel panorama dello yachting internazionale.

V Marine ha celebrato l’anno del 50° anniversario di Azimut Yachts a Portofino coinvolgendo 350 ospiti, oltre 30 illustri Partner di alta gamma, ben 26 imbarcazioni private riunite in un porto, protagoniste e cornice di una incredibile festa animata da celebrities. Un evento di lusso, esclusivo e glamour, realizzato all’insegna del Made in Italy sotto l’egida del glorioso cantiere Azimut Yachts, per esaltare l’eccellenza del nostro Bel Paese, inneggiare la Dolce Vita in Portofino e offrire a ospiti illustri un’atmosfera unica, elegante e curata… fino all’ultimo dettaglio!

The 7th edition of the Rendez-V Marine ended with the enthusiasm of guests and the satisfaction of Partners and organizers.

This edition has recorded important figures, which have increased the symbolic and emotional value of the event, in addition to elevating it as a reference lifestyle event in the international yachting scene. V Marine celebrated the 50th anniversary of AZIMUT YACHTS in Portofino involving 350 guests, over 30 distinguished high-end Partners, as many as 26 private boats gathered in a port, which were the protagonists and frame of an incredible party animated by celebrities. A luxury, exclusive and glamorous event, carried out in the name of Made in Italy under the aegis of the glorious AZIMUT YACHTS yard, to enhance the excellence of our beautiful country, to sing the Dolce Vita in Portofino and to offer to our special guests a unique, elegant and refined atmosphere... down to the last detail!

ROMA

NAUTICAL PARTNERS

TECHNICAL PARTNERS

Gecar

BMW Motorrad

TecknoMonster

TIM

s k na

LIN

MEDIA PARTNERS

BARCHE

®

FULL ENGLISH TEXT

MONTHLY INTERNATIONAL YACHTING MAGAZINE

hT