IL TUSCOLO n. 221 - Ottobre 2021 - Speciale risultati elezioni Frascati

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ilTUSCOLO Mensile a diffusione gratuita diretto da Fabio Polli

ANNO 28° - N. 221

FRASCATI • GROTTAFERRATA • MONTE PORZIO • MONTE COMPATRI • ROCCA PRIORA • ROCCA DI PAPA • COLONNA

OTTOBRE 2021

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Francesca Sbardella raccoglie oltre 4.000 voti

Roberto Mastrosanti, terzo storico ballottaggio

Centrodestra deluso, a Bruni 1.874 voti

Anna Delle Chiaie entra in Consiglio

Polli modera il confronto Sbardella-Mastrosanti

La candidata del centrosinistra, in vantaggio, contende la poltrona di primo cittadino al sindaco uscente

Frascati torna al voto, scegliete Francesca Sbardella e Roberto Mastrosanti al ballottaggio del 17 e 18 ottobre F RASCATI - Ancora poche ore di attesa e la città tuscolana saprà il nome di chi avrà l’onore e l’onere di governarla nei prossimi cinque anni. Lunedì pomeriggio, chiuse le urne, lo spoglio delle schede sarà molto

più facile di quanto accaduto due settimane prima, quando gli scrutatori hanno dovuto faticare non poco per comprendere la calligrafia dei votanti e assegnare le preferenze ai circa trecento candidati al Consiglio

comunale. Dalle ore 15,00 in avanti ogni scheda scrutinata sarà una sentenza. Indietro non si torna. I voti in questa occasione si «contano» e a vincere le elezioni sarà la coalizione che ne raccoglierà di più. Verrà poi il momento in cui, come sanno bene i politici, i voti verranno «pesati» per pagare le cambiali elettorali sottoscritte dai candidati sindaco con le coalizioni che li hanno presentati o con gli alleati trovati lungo il percorso. Più cambiali politiche e di potere si firmano più voti arrivano, ma poi si governa? La storia politica dice no.

Fabio Polli

ELEZIONI COMUNALI DI FRASCATI

NUMERO SPECIALE PER IL BALLOTTAGGIO TUTTI I RISULTATI DEL PRIMO TURNO

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VERSO IL VOTO

2 SFIDA FINALE

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Michetti e Gualtieri si contendono la poltrona di primo cittadino della Capitale

La Città Metropolitana guarda Roma Il sindaco della Città Eterna presiede l’ente che ha sostituito la vecchia Provincia

Gualtieri (a sinistra) e Michetti (a destra) nel confronto in tv da Bruno Vespa

R OMA - Enrico Michetti contro Roberto Gualtieri.

Centrodestra contro centrosinistra. Anche Roma sceglie nelle prossime ore il suo nuovo sindaco. Passate le analisi del primo turno, che hanno visto l’esclusione dell’ex ministro Carlo Calenda (con un brillante risultato) e della ormai ex sindaca Virginia Raggi, l’Eterna sceglie chi la dovrà guidare nei prossimi cinque anni. Con un occhio al possibile ulteriore astensionismo (al primo turno ha votato solo il 48% degli aventi diritto al voto), il prossimo primo cittadino, come ribadito nello scorso numero de Il Tuscolo, gestirà un territorio che ci riguarderà in pieno come Castelli Romani. Michetti parte con un

vantaggio non eccezionale considerando che l’elettorato di Calenda e della Raggi potrebbero simpatizzare (condizionale d’obbligo) per il suo sfidante. Tuttavia l’esito non è affatto scontato considerata proprio la fuga dalle urne che sta caratterizzando questa tornata elettorale amministrativa.

D’altronde tutti i ballottaggi partono da zero a zero e l’elettorato della Raggi, in special modo, risente di cinque anni di fortissimi attriti con i Dem. Tutto è possibile, dunque. Chi prende Roma, prende anche la Città Metropolitana, istituzione che oggi è sempre più messa in discussione poiché il suo percorso amministrativo non è mai stato del tutto recepito, pur essendo in-

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Direttore Responsabile Fabio Polli Editrice Rosalba Collettini Pubblicità Media Plus Italia

ANNO 28° - NUMERO 221 OTTOBRE 2021

Collaborazione Grafica Franco Mascioli Francesca Romana Polli

Iscritto al Tribunale di Roma n° 82/93 del 3/3/1993

Hanno collaborato:

Stampato nel mese di ottobre 2021 da Romana Editrice - San Cesareo

Fabrizio Giusti, Anna Paola Polli, Enrico Di Lernia

fluente, dal resto dei comuni che vivono attorno alla Capitale. E’ una istituzione che appare comunque distante, sopratutto da quando non è eletta direttamente dai cittadini. Come si sa, infatti, l’elezione dei singoli consiglieri metropolitani è decisa dagli stessi amministratori in carica nei vari Comuni che ne fanno parte, Roma compresa, che si votano tra di loro (come nei consigli comunali della Prima repubblica quando ci si metteva d’accordo per eleggere il sindaco tra i consiglieri eletti) e questo non gioca a favore né dei consiglieri metropolitani eletti, spesso sconosciuti, né dell’ente in sé, che invece dovrebbe essere valorizzato partendo sopratutto da una grande

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partecipazione di tutti i suoi protagonisti ed evitando quel romancentrismo che si annusa intensamente sopratutto quando si tratta di spostare i problemi della Capitale in provincia (vedi i rifiuti). In tal senso il candidato del centrodestra Michetti si è fatto portavoce di una dichiarazione di intenti: «Roma non deve più essere governata soltanto dal Campidoglio, ma anche da Palazzo Valentini, con uno sguardo a tutta l'area metropolitana, perché i comuni intorno, la loro ricchezza, possono aumentare l'offerta turistica». Dalle parole ai fatti, come sempre, può passare un mare di buone intenzioni, ma di certo dovrebbe essere sempre questa la premessa di carattere generale. Da parte sua Gualtieri ha promesso un governo di visione su tutta la vasta area che caratterizza la Capitale e la provincia. Insomma: tutti animati di ottimi propositi, come del resto è capitato già in passato. Speriamo sia la volta buona. Ma sopratutto speriamo che il prossimo sindaco di Roma tenga davvero in considerazione le nostre aree esattamente come fosse una grande città da collegare, valorizzare, razionalizzare e riqualificare in modo armonioso e collegiale. Sarebbe davvero una svolta, a lungo attesa, con Frascati pronta a essere principale partner.

Fabrizio Giusti

Turno unico Francesco Ferri è il nuovo sindaco di Monte Compatri

CASTELLI - Francesco Ferri, candidato della lista «Ora Monte Compatri» è il nuovo sindaco della cittadina castellana. La sua affermazione riporta il centrosinistra al governo di palazzo Borghese dopo circa 14 anni, durante i quali la città era stata retta dai sindaci di centrodestra Marco De Carolis (due mandati) e Fabio D’Acuti, la cui amministrazione era caduta prima della scadenza naturale riportando la città al voto. La grande frattura tra i due vecchi alleati, personale prima ancora che politica, con De Carolis rimasto in Forza Italia e D’Acuti passato alla Lega Salvini, entrambi scesi in campo per una nuova candidatura a sindaco, ha indubbiamente favorito il centrosinistra alle elezioni del 3 e 4 ottobre 2021. A Monte Compatri, città sotto i 15mila abitanti, si vota a turno unico senza ballottaggio. Questi i voti conseguiti dai candidati sindaco: Ferri - 2.508 (43,78%) D’Acuti - 1.795 (31,34%) De Carolis - 1.425 (24,88%) Elettori: 9.048 Votanti: 5.874 (64,92%) Bianche e nulle: 126

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Sbardella e Mastrosanti i più votati del primo turno accedono ora al ballottaggio

Francesca e Roberto allo scontro finale La candidata avanti di 1.276 voti, su Facebook il video del confronto sui programmi F RASCATI - La città tuscolana è pronta a tornare alle urne per eleggere il nuovo sindaco di Frascati.

A contendersi i favori degli elettori saranno Francesca Sbardella, sostenuta da una coalizione di centrosinistra guidata dal Partito Democratico con Articolo Uno e Roberto Mastrosanti, sindaco uscente, che si è messo alla testa di una coalizione civica dove sono rappresentate varie esperienze politiche, tra le quali spiccano, senza simboli, Italia Viva di Matteo Renzi ed Europa Verde di Bonelli, Zaratti e Cacciatore. Dopo il primo turno di votazioni del 3 e 4 ottobre scorsi, Sbardella è in testa alla competizione elettorale avendo raccolto 4.013 preferenze, pari al 41,29% dei voti validi espressi dai cittadini; dietro di lei appunto Mastrosanti, che con 2.737 voti (28,16%) ha centrato per la terza volta consecutiva l’obiettivo di giocarsi il ballottaggio. Nel

2014 perse contro Alessandro Spalletta (esponente di Forza Italia, all’epoca sostenuto dal Pd e oggi suo alleato) mentre nel 2017 riuscì a vincere contro Raffaele Pagnozzi

(sempre sostenuto dal Pd) il cui figlio Flavio, candidatosi con Frascati Verde, in caso di vittoria di Mastrosanti prenderebbe la carica di vice sindaco e assessore allo

Sbardella e Mastrosanti nel confronto organizzato da «Il Tuscolo»

Sport. Fuori dai giochi Emanuela Bruni (1.874 voti- 19,28%) in campo con la coalizione ufficiale del centrodestra frascatano e Anna Delle Chiaie (1.096 voti-11,28%), sostenuta dall’ex consigliere comunale di destra Mirko Fiasco. Entrambe saranno in Consiglio comunale, sedute in minoranza. «Altro che civici - ha attaccato la Sbardella - Mastrosanti ha creato un’altra coalizione trasversale e posticcia con politici che torneranno in conflitto tra loro quando finirà il governo Draghi. La prima volta fu eletto nel 2004 e dice di essere il nuovo». «Il Pd locale - ha replicato l’ex sindaco - non lavora per l’interesse di Frascati. Chi è passato con noi non lo ha fatto a cuor leggero». Di questo e tanto altro, con attacchi reciproci, si è parlato nel confronto organizzato da «Il Tuscolo», moderato da Fabio Polli (foto), ancora visibile sulla pagina Facebook del giornale.

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MAGGIORANZA - GLI ELETTI IN CONSIGLIO SE VINCE FRANCESCA SBARDELLA

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ALESSIO DUCCI

RICCARDO TOMEI

ANTONELLA RATINI

REBECA FIORANELLI

MARIANNA MERCURI

PD - 46 anni, avvocato specializzato in diritto amministrativo e civile, insegna a contratto diritto del lavoro all’Università di Tor Vergata

PD - 41 anni, impiegato bancario, è segretario cittadino del Partito Democratico e attivo nel rilancio e valorizzazione del Carnevale tuscolano

PD - Già consigliere comunale, 57 anni, si è sempre impegnata per dare servizi e infrastrutture alle periferie tuscolane

PD - Alla prima esperienza politica, ha 29 anni. Lavora come educatrice d’infanzia e istruttrice di nuoto

PD - 42 anni, sposata e mamma di due bambini, risiede nel centro storico. Si occupa di comunicazione.

SERGIO CARLINI

SELENE CERRONI

MICHELE ARGANINI

PAOLA GIZZI

CORRADO SPAGNOLI

FRASCATI CHE VERRA’ - Broker immobiliare, 65 anni, è già stato consigliere comunale; vuole impegnarsi per riavvicinare i cittadini alle istituzioni

FRASCATI CHE VERRA’ - Moglie e madre, 42 anni, impiegata amministrativa, è alla prima esperienza in Consiglio comunale

RIGENERAZIONE FRASCATI Avvocato, 43 anni, si occupa di contratti e gare di appalto, sostiene la gestione partecipata della cosa pubblica

FRASCATI PROGRESSISTA Consulente finanziario, 47 anni è già stata consigliere comunale e assessore a palazzo Marconi

PER CAMBIARE FRASCATI Fotografo, 57 anni, ha deciso di impegnarsi in prima persona per il rilancio della qualità della vita a Frascati

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* ENTRANO IN CONSIGLIO COMUNALE ANCHE IN CASO DI SCONFITTA AL BALLOTTAGGIO

MAGGIORANZA - GLI ELETTI IN CONSIGLIO SE VINCE ROBERTO MASTROSANTI ANDREA ALAIMO

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* GELINDO FORLINI

MIRELLA PINORI

GIANLUCA SALVATI

MATTEO ANGELANTONI

ANNA MARIA FARINA

MASTROSANTI SINDACO Architetto, 62 anni, è assessore uscente al LL.PP. con delega alle manutenzioni, energia e ambiente

MASTROSANTI SINDACO Pensionata, 67 anni, è in politica da sempre con il centrosinistra frascatano; è stata messo notificatore di Nexive

MASTROSANTI SINDACO - 53 anni, agente assicurativo, nato e cresciuto a Frascati, sposato e padre di 2 figli è alla prima esperienza politica

FRASCATI VERDE - Già consigliere comunale con delega alle periferie, ha 28 anni e svolge la professione di tecnico autoriparatore

FRASCATI VERDE - Insegnante e traduttrice di francese al Pantaleoni di Frascati, 58 anni, entra per la prima volta in Consiglio comunale

FLAVIO PAGNOZZI

GIUSEPPE PRIVITERA

LAURA GRAZIANI

MARCO MAGLIOCCHETTI

ANGELO D’UFFIZI

FRASCATI VERDE - 46 anni, ingegnere gestionale, dirigente Agenzia delle Entrate, in caso di vittoria è il vice sindaco già indicato da Mastrosanti

FRASCATI NOSTRA - 59 anni, orafo, è già stato consigliere di maggioranza e opposizione, tornerebbe in consiglio con la sua ormai lunga esperienza

FRASCATI NOSTRA - 55 anni, da sempre nello sport, insegnante di ginnastica artista e scuola dell’infanzia è alla prima elezione in Consiglio

RINNOVAMENTO CIVICO - 52 anni, consigliere comunale uscente, lavora al servizio accoglienza del Nuovo Ospedale dei Castelli

NOI PER FRASCATI - 55 anni, operatore socio sanitario al Policlinico Umberto I, entrerebbe per la prima volta in Consiglio comunale

IRENE CALICCHIA

* IN CONSIGLIO ANCHE IN CASO DI SCONFITTA - PER MASTROSANTI PAGNOZZI E FORLINI ENTREREBBERO IN GIUNTA SOSTITUITI DA ALAIMO E CALICCHIA MINORANZA

(6 SEGGI) - Oltre al candidato sindaco che perde il ballottaggio e alla rappresentanza dei suoi consiglieri eletti, entrano in Consiglio comunale

anche MARIA BRUNI DETTA EMANUELA (centrodestra) ed ANNA DELLE CHIAIE (centrodestra). Con Sbardella vincente entra in Consiglio anche MARCO LONZI (Fd’I)

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L’INTERVISTA

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La candidata sindaco della coalizione di centrosinistra sferza l’avversario

Sbardella: «Noi trasparenti, altri no» Nostro servizio F RASCATI - Manca ormai pochissimo al turno di ballottaggio, il prossimo 17 e 18 ottobre i cittadini di Frascati dovranno scegliere il loro nuovo sindaco. Al primo turno la coalizione in appoggio a Francesca Sbardella ha totalizzato 4.013 voti con il 41,2% delle preferenze, staccando di circa 1.300 voti l’altro candidato. Abbiamo incontrato la candidata sindaco per conoscere le sue sensazioni ormai a poche ore dalla fine della corsa elettorale.

Francesca, ormai il più è fatto e la campagna elettorale volge al termine, come si sente in vista del ballottaggio?

«Non nascondo un po’ di emozione, è un passaggio importante e lo sto affrontando con tutta la mia squadra, con le tante persone che in questi giorni si stanno impegnando insieme a me per far conoscere a tutti la nostra visione di città.

Come recita il nostro motto, vogliamo far splendere Frascati, ma per farlo dobbiamo impegnarci ora ma soprattutto domani, quando, in caso di vittoria, avremo la possibilità di guidare questa città e ridarle quella dignità e quello splendore che la perla dei Castelli merita di avere».

Domanda di rito: quali le priorità per i primi 100 giorni di governo, nel caso dovessi essere eletta?

«Per prima cosa partiremo con una pulizia straordinaria di tutti i quartieri, pulizia che non dovrà più essere definita straordinaria ma dovrà essere uno standard per i nostri cittadini. Poi l’attivazione degli strumenti di partecipazione e la creazione di un osservatorio permanente sulla sicurezza.

Sono i punti del nostro pro-

Il suo sfidante tende a rimarcare il suo civismo in contrapposizione ai partiti che la sostengono, in particolare al Partito Democratico. Teme che questo possa essere un punto a suo sfavore?

«Il finto civismo di alcuni uomini buoni per tutte le stagioni è una truffa elettorale, chi sta in politica e amministrazione da tanti anni non dovrebbe fare finta di essere fuori dai partiti.

Frascati merita una proposta di rilancio seria e ben chiara»

gramma che devono essere il fulcro di un lavoro di rinascita della nostra città.

Non vogliamo promettere cose straordinarie ma solo quello che è effettivamente possibile fare: far splendere Frascati, valorizzarla con tutte le sue eccellenze e bellezze e dare ai cittadini la possibilità di partecipare a questa piccola rivoluzione.

Vogliamo lavorare insieme per costruire la Frascati del futuro».

Il prossimo sindaco dovrà mettere subito mano al Piano di riequilibrio delle finanze comunali bocciato dalla Corte dei Conti e se non sarà trovata una soluzione adeguata è sempre più probabile che si arrivi nelle prossime settimane alla dichiarazione di disse-

Francesca Sbardella, 41 anni, diplomata a Villa Sora, si è laureata in Lettere a Tor Vergata Già segretario circolo PD Frascati, è stata consigliere comunale, assessore e poi vice sindaco di Frascati Lavora nello staff comunicazione della seconda università

sto economico della città di Frascati. Una situazione difficile che parte da dove?

«Dalla Corte dei Conti è arrivata una relazione di 77 pagine che sentenzia una

con la scusa che tutto sarebbe successo negli ultimi 20 anni, diluendo così le responsabilità.

Bisognerebbe invece ricordare che la Corte dei Conti ha bocciato questo Piano di riequilibrio, considerato

bocciatura senza appelli, un documento che abbiamo letto con estremo interesse e tanta preoccupazione. Le motivazioni della bocciatura sono chiarissime, e smentiscono inequivocabilmente la narrazione dei fatti di chi in questi anni si è sempre proclamato salvatore dei conti comunali. È una situazione di estrema difficoltà che non nasce ora, né nell’ultimo periodo, ma c’è chi prova ad assolversi

sbagliato nel metodo e nel contenuto, e ora Frascati ne pagherà le conseguenze. Bisognerebbe ricordare anche che negli ultimi 20 anni chi ora si ricandida per la terza volta a sindaco era parte integrante delle amministrazioni che si sono succedute.

C’è un filo conduttore in tutta questa vicenda ed è quella stessa persona che oggi troviamo come avversario al ballottaggio. È ora di voltare pagina».

«Non si può partire dal presupposto che la proposta che nasce dai partiti, quali essi siano, sia pregiudizievolmente fallace. Non si può dire che i partiti siano il male della democrazia e che il civismo ne sia la bontà.

Soprattutto non lo può dire un uomo di Renzi, che nasconde il vessillo di Italia Viva per mascherare una volta ancora quella proposta partitica che invece denigra. È bene che i cittadini sappiano che da una parte ci sono io, sostenuta anche dal Partito Democratico, il mio partito, insieme a tante altre forze e persone che hanno creduto in un progetto concreto, sostenibile e inclusivo. E soprattutto chiaro, senza paura di mostrare i simboli dei partiti. Dall’altra c’è una persona che a parole dichiara di metterci la faccia, ma che nei fatti nasconde il suo partito, il partito di Renzi, dietro un finto civismo. La stessa persona che, proprio con questo modo ambiguo e poco chiaro di intendere la politica e l’amministrazione, ha portato Frascati nella situazione che oggi tutti siamo costretti a vivere. Non è, dunque, come vogliono far credere una sfida tra partiti da una parte e civismo dall’altra. Il 17 e 18 ottobre siamo chiamati a scegliere tra chi si presenta ai propri cittadini con onestà e trasparenza e chi, per calcoli politici di piccolo cabotaggio, fa finta di essere quello che non è. Noi pensiamo che sia finito il tempo di raccontare favole ai cittadini: è tempo di tornare a far splendere Frascati, è tempo che le maschere vengano gettate via».

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per migliorare per tutti l'accessibilità in città.

Realizzeremo nelle periferie i progetti inseriti nel progetto sulla qualità dell'abitare già finanziato per oltre 10 milioni di euro.

Interverremo sui nostri impianti sportivi lavorando per realizzare una Academy per il nostro rugby, cercheremo di dare risposte a tutti i nostri eccellenti movimenti sportivi, scherma, judo, atletica e non solo, per sostenere la massima accessibilità ai giovani e meno giovani alla attività sportiva.

Faremo di Frascati una città universitaria sempre più legata a Tor Vergata, promuovendo un rilancio turistico basato su scienza, arte e vino.Lavoreremo sui servizi sanitari territoriali per far realizzare gli investimenti già programmati, a partire dall’ampliamento del Pronto soccorso dell’Ospedale San Sebastiano, vera eccellenza della sanità castellana e laziale, con la sala rianimazione, l’apertuta del reparto di odontoiatria e tanti altri servizi...».

L’INTERVISTA A POCHE ORE DAL VOTO DECISIVO

Mastrosanti: «Per noi viene sempre prima Frascati» Nostro servizio FRASCATI - Candidato Mastrosanti, la campagna elettorale è ormai agli sgoccioli. Se fosse a un comizio cosa direbbe ai cittadini frascatani per convincerli a votare domenica?

«I cittadini devono avere attenzione e coraggio, guardare al candidato sindaco che ritengono più in grado di rappresentarli, alla sua squadra e ai suoi programmi. Nel nostro caso ci sono tre anni e mezzo di realizzazioni ben descritte nel nostro programma e un anno di gestione della pandemia.

Sanno chi è rimasto sulla nave e chi l'ha abbandonata».

Cosa pensa della candidata Sbardella?

«La mia avversaria rappresenta organicamente il PD ragionale, il partito che ha fatto commissariare Frascati nel 2016, quando lei era vicesindaco, che ha lavorato contro la mia amministrazione anche durante la pandemia, incurante degli interessi di Frascati. Non hanno

l'anima territoriale che abbiamo noi, il loro partito è portatore di interessi concorrenti se non confliggenti con quelli locali tanto sono dediti alla continua ricerca del consenso. Noi abbiamo un cuore ambientalista e moderato, civici per convinzione e con tante buone proposte, molte già finanziate, e tante buone persone per attuarle».

Ma anche tra voi ci sono moltissimi ex amministratori schierati politicamente...

«Anche noi siamo una coa-

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lizione composita, in cui figurano diversi ex amministratori. Ma chi non comprende che, se tutti i candidati impegnati negli ultimi ballottaggi, e mi riferisco al sottoscritto, a Spalletta, a Pagnozzi, sono dalla stessa parte contro il sistema Pd non ci sia un buon motivo?

Il nostro programma non parla per slogan, ma descrive realizzazioni, opere, progetti concreti. Parla di acquedotto rinnovato, di nuova illuminazione pubblica, di nuovo contratto per la raccolta dei rifiuti, di 10 milioni di euro di lavori in corso e di altri 10 milioni

già finanziati per le periferie. Parla di parcheggi, di sviluppo, di turismo, di inclusione e di crescita economica con i fondi del Piano nazionale di rilancio».

D’accordo, ma quali sono in concreto le vostre proposte principali per il futuro di Frascati?

«Tutta la città deve migliorare. Il centro nel decoro, nell'arredo, nella vivibilità.

Realizzeremo i progetti per 800 nuovi parcheggi già approvati e vareremo un piano straordinario per abbattere le barriere architettoniche

Nato a Frascati nel 1966, Mastrosanti è avvocato cassazionista Eletto Consigliere comunale nel 2004 è stato anche Assessore (nel 2011) nella giunta Di Tommaso.

E’ stato consigliere d’amministrazione e presidente della STS Consigliere comunale di opposizione dal 2014 al 2016, nel 2017è stato eletto sindaco di Frascati

Perché secondo lei i candidati e le loro coalizioni vengono percepiti come tutti uguali e alla fine gli elettori che vanno a votare son sempre di meno?

«I due commissariamenti in cinque anni, la pandemia da Covid con i problemi conseguenti uniti a una interminabile crisi economica, hanno minato la fiducia dei cittadini, penalizzando anche gli enti locali in quanto enti di prossimità. Per questo abbiamo chiesto la fiducia sulle cose fatte, chiedendo uno sforzo di approfondimento sul nostro programma, abbiamo formulato proposte chiare e misurabili.

Ma soprattutto ci siamo affrancati da personaggi più o meno riferibili alla vecchia politica frascatana che non ci sorprende trovare oggi tutti paladini del campo avverso. Abbiamo preferito puntare sul coinvolgimento di nuove forze più competenti, appassionate, responsabili. Completeremo la trasformazione della politica territoriale mandando definitivamente in soffitta il sistema populista e clientelare di alcuni partiti».

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