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J’Accuse, una campagna a favore del ddl Zan Pag

Un messaggio davvero di forte impatto: ‘Ci state condannando a morte, sappiamo chi sono i colpevoli!’ Parte così una campagna che supporta la promulgazione del ddl Zan, un disegno di legge che nasce con un principio base: la penalizzazione ed eliminazione di tutti tipi di atti di violenza, discriminazione, così come per educare e sensibilizzare la popolazione in riferimento alla tematica dell’identità di genere, al rispetto dei diritti umani e civili che possono creare un clima sociale di uguaglianza, tolleranza e rispetto. Anche se questo decreto legge comprende le persone diversamente abili e cerca di sviluppare anche il fattore dell’inclusione lavorativa e l’uguaglianza nel rispetto dei diritti individuali, purtroppo questa legge è ancora in discussione. Deve infatti essere ancora approvata oppure confermata dal Senato. Questo ‘blocco’ sembra quasi che voglia supportare e creare l’interesse di tante persone per continuare a sviluppare incidenti di violenza, omofobia, transfobia, discriminazione e tanti altri flagelli contro cui si combatte ogni giorno. Il video di seguito fa parte della campagna e fa riferimento all’assenza dei media che sta trattando marginalmente e spesso manipolando le notizie relativa a questa tematica così importante per tutta la società. Regina Satariano, nota attivista della comunità transgender si esprime in questo modo: ‘Nessuno parla, tutti stanno zitti! Per i media sembra che questo

non abbia una vera importanza. Questo lascia in evidenzia che noi, persone transgender, e tutta la comunità LGBT+, non esistiamo per loro…o meglio sempre ci siamo solo per convenienza. Alcuni parlano, ma non fanno nient’altro. Oggi, davanti a un Senato che mantiene ferma una soluzione per tanti atti che sono stati causa della morte di tante persone durante la storia, nessuno prende in considerazione la nostra posizione. Nessun ente dei media scrive di noi su tutto ciò che proviamo ogni giorno come vittime di una società che esige un cambio, non per una minoranza, ma per tutti. Tutti abbiamo bisogno di sicurezza, di tolleranza e soprattutto di pace’. ‘Ci state condannando a morte, sappiamo chi sono i colpevoli’, è stato registrato da tanti noti attivisti che hanno subito discriminazioni o violenze in diversi modi, o hanno subito esclusione o non riconoscimento dei propri diritti. Ognuno di loro rappresenta la voce di migliaia di persone che cercando di farsi sentire e che vogliono sentirsi in sicurezza ogni giorno della loro vita.

Nella voce di Regina Satariano si ritrovano migliaia di altri individui che urlano: ‘Nessuno meglio di noi che proviamo direttamente la discriminazione, la violenza e l’esclusione giorno. Nessuno meglio di noi sa chi ci fa provare tutto questo. Conosciamo direttamente e anche in modo vicino i nostri carnefici. Alcuni lo fanno per ignoranza, altri per piacere. Il problema è che lo fanno e questo ci distrugge, mentre noi vogliamo costruire‘. Oggi, in Piccole Magazine, diamo voce al mondo intero e diamo supporto ad ogni azione che possa servire per costruire una società basata sul rispetto, la tolleranza, l’uguaglianza, l’inclusione e la pace.

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