
9 minute read
Chirurgia ortopedica mininvasiva
MAGAZINE S A L U T E
Un insieme di tecniche chirurgiche innovative che donano maggiori comfort al paziente nel periodo postoperatorio
Advertisement
DI SOFIA DALLAFIORA E REBECCA TALIGNANI
Chirurgia ortopedica mininvasiva:
INNOVAZIONI E VANTAGGI
Quando si parla di chirurgia ortopedica mininvasiva s’intende un insieme di tecniche chirurgiche che, grazie all’ausilio di innovazioni nelle procedure e di nuovi e sempre più raffinati strumentari, permettono un minor trauma chirurgico consentendo maggiori benefici in termini di comfort per il paziente. Il dottore Riccardo Cepparulo, chirurgo presso l’Ospedale Santa Maria di Borgo Val di Taro, insieme al dottore Marco Rossolini, chirurgo presso l’Ospedale di Vaio di Fidenza, ci spiegano alcuni aspetti rilevanti di questa innovativa tecnica chirurgica.


Quando nasce la chirurgia mininvasiva?
“La chirurgia mininvasiva ha iniziato a prendere piede negli ultimi vent’anni - ci spiega il dottor Marco Rossolini. Si tratta di un’evoluzione in senso positivo perché se i primi interventi, ad esempio quelli al ginocchio, venivano fatti aprendo le articolazioni per poter operare, adesso, la maggior parte degli interventi viene fatta con tre piccoli forellini di accesso attraverso i quali si lavora all’interno del ginocchio con delle microtelecamere e microstrumenti”,.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa nuova tecnica?
“Con l’evoluzione delle tecnologie la chirurgia diventa sempre meno invasiIntervista a Riccardo Cepparulo, chirurgo all’ospedale Santa Maria di Borgotaro e Marco Rossolini, chirurgo all’ospedale di Vaio

va - interviene il dottor Riccardo Cepparulo -, questo comporta un rilevante risparmio tessutale, che si traduce in recuperi funzionali molto più rapidi e soprattutto un minor dolore provocato, rispetto alle tecniche tradizionali. Ma anche le perdite ematiche ridotte, sono un fattore non irrilevante, anche perché oggi assistiamo a una diminuzione delle donazioni del sangue. Queste tecniche chirurgiche innovative consentono anche vantaggi dal punto di vista estetico. Ad esempio con la tecnica “Bikini”, utilizzata per la protesi dell’anca, si praticano incisioni più piccole a livello cutaneo. Si tratta di una tecnica che impieghiamo per pazienti particolarmente giovani, specialmente donne, in cui l’incisione scompare nella piega cutanea inguinale e sotto l’indumento intimo. La chirurgia mininvasiva rimane comunque molto difficile da apprendere e ci vogliono mani esperte, ma i vantaggi per il paziente sono innegabile rispetto alle tecniche tradizionali”
Qual è la tipologia d’intervento più richiesto?
“La protesi all’anca e al ginocchio sono gli interventi maggiormente eseguiti- prosegue Riccardo Cepparulo. Questo perché i materiali che utilizziamo ora determinano una durata e una longevità maggiore dell’impianto rispetto al passato che, da statistiche, si aggira intorno ai 26/30 anni, anche per questo l’età dei pazienti che si sottopongono all’impianto protesico si sta abbassando notevolmente. E’ molto richiesta anche la chirurgia ricostruttiva del ginocchio e della spalla”.
All’Ospedale di Vaio è da poco presente il robot ortopedico che supporta il chirurgo. Come funziona e che miglioramenti ci sono grazie al suo utilizzo?
“Il Robot viene utilizzato nell’ambito della chirurgia protesica del ginocchio e dell’anca - ci spiega il dottor Marco Rossolini. Il vantaggio della piattafor-
MAGAZINE

ma robotica non è quello di fare delle incisioni più estetiche, ma quello di unire la precisione della macchina alla competenza del chirurgo che consente di tagliare meno osso possibile e permette un corretto posizionamento delle componenti protesiche, garantendo una durata maggiore del impianto e tempi di recupero post-operatori più rapidi. Al momento del pre-ricovero il paziente viene sottoposto a una TAC, le cui immagini serviranno per riprodurre a computer un modello tridimensionale del distretto da operare che replica fedelmente quello del paziente. Questo ci consente di conoscere anticipatamente l’intera anatomia dell’articolazione e di stabilire la strategia chirurgica più indicata per un corretto posizionamento delle componenti. Con l’aiuto del robot si può operare in due al posto di tre e questo permette di ridurre il personale in sala operatoria. L’unico problema è che si tratta di macchinari complessi da utilizzare e molto costosi. Non tutti gli ospedali possono permetterselo”.
A desra: una frattura articolare;
Nelle due foto al cetrno i vantaggi estetici della tecnica “Bikini”
In basso la sala operatoria




MAGAZINE S A L U T E
DI REBECCA TALIGNANI
Dopo una lunga estate calda e arida, finalmente è arrivata la pioggia, generando le condizioni ideali per la crescita dei funghi. Infatti, già da qualche tempo le montagne parmensi si sono ripopolate di appassionati raccoglitori di funghi. Più o meno esperti. Per gustarli in totale sicurezza, l’Ausl di Parma ha rafforzato l’attività degli Ispettorati micologi, dove i professionisti del Dipartimento di sanità pubblica, possono certificarne la commestibilità. Sono quattro, nella provincia di Parma, i punti messi a disposizione per i cittadini e le attività commerciali in cui controllare e certificare i funghi e si trovano a Borgotaro, Parma, Fornovo e Langhirano. A Borgotaro a ottobre l’ispettorato è attivo nei pomeriggi di martedì e giovedì, all’ingresso dell’Ospedale Santa Maria di via Benefattori 14, dalle ore 16.30 alle 17.30. Nel mese

Funghi:
LI RACCOLGO, MA LI MANGIO?
di novembre è aperto solo al martedì agli stessi orari. A Parma, nel mese di ottobre l’ispettorato è attivo il lunedì e il giovedì nella Sede del Dipartimento di Sanità pubblica di via Vasari 13, dalle ore 16.00 alle 17.30. Nei mesi novembre è aperto solo al lunedì agli stessi orari. A Fornovo e a Langhirano presso la Casa della Salute, il servizio è disponibile su appuntamento. Il controllo è gratuito per l’autoconsumo, per le attività di ristorazione e la vendita al dettaglio, mentre per i funghi destinati alla vendita all’ingrosso, è previsto un costo di 0,40 centesimi per ogni chilogrammo esaminato. Il controllo da parte dei micologi dell’Ausl è gratuito per l’autoconsumo, per le attività di ristorazione e la vendita al dettaglio, mentre per i funghi destinati alla vendita all’ingrosso è previsto un costo di


L’Ausl mette a disposizione gratuitamente gli Ispettorati micologici per controllarli
0,40 centesimidi euro per ogni chilogrammo esaminato. Per rendere più agevole il controllo del micologo, i funghi devono essere presentati in buono stato di conservazione, possibilmente in contenitori rigidi e forati (cestini) e devono essere interi (quindi non recisi o tagliati, spezzettati, lavati, raschiati o privi di parti essenziali al loro riconoscimento); inoltre è importante ripulirli da terriccio, foglie o altri corpi estranei. “Il controllo da parte degli esperti è di fondamentale importanza - spiega Caterina Erta, coordinatrice dei micologi dell’Ausl di Parma: -. Raccomandiamo ai cittadini di sottoporre al controllo tutti i funghi raccolti o ricevuti in regalo. Solo l’esperto micologo infatti, con l’osservazione e le sue competenze specifiche in materia, può determinarne la commestibilità o la tossicità e pertanto sono assolutamente da evitare metodi di riconoscimento non scientifici, o peggio fidarsi di quello che si è sentito dire”.
Per ulteriori informazioni visitare il sito www.ausl.pr.it

MAGAZINE


CAMMINARE CONTRO L’ALZHEIMER
Una malattia la si batte anche giocando d’anticipo. E’ questo che vogliono comunicare gli organizzatori con la Maratona Alzheimer: trasmettere la cultura dell’attività fisica come prevenzione e lotta al deterioramento fisico. La partenza è prevista per domenica 23 ottobre in piazza Gramsci, alle ore 9, a Sala Baganza, si tratta di una camminata di sette chilometri, agevole per tutti, che durerà circa due ore, dopo le quali, attraversando i Boschi di Carrega, si arriverà a Ponte Verde. La camminata, per partecipare alla quale è previsto un contributo di 10 euro, è IL RICAVATO VERRA’ INTERAMENTE DEVOLUTO AI PROGETTI DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI QUESTA MALATTIA
gratuita fino ai 13 anni e costa 5 euro per i ragazzi della fascia 14-18, è coordinata dal GES Gruppo Escursionistico Salese. Ai primi 300 partecipanti che si iscriveranno, verrà dato in omaggio uno zainetto con gadget dell’evento. In caso di maltempo, la camminata verrà rimandata di una settimana, il 30 di ottobre. Iscrizioni e prenotazioni 0521 331342/3-3421116983


MAGAZINE

TUMORE AL SENO, DIAGNOSI PRECOCE E TECNOLOGIA
Il tumore al seno è la neoplasia femminile più frequente, con una curva di incidenza in crescita. Secondo i dati colpisce una donna su otto. Ogni anno il mese di ottobre si tinge di “rosa” e di iniziative proprio per ricordare alle donne l’importanza degli screening di prevenzione e della diagnosi precoce. Nonostante la sua diffusione, infatti, il rischio di mortalità si è ridotto notevolmente grazie ai progressi terapeutici e agli avanzamenti diagnostici. “La tecnologia avanzata gioca oggi un ruolo strategico nelle diagnosi del carcinoma mammario - spiega la Dottoressa Gabriella Durante Martina, Specialista in Diagnostica per Immagini del Poliambulatorio Dalla Rosa Prati, Gruppo Garofalo Healthcare -. Tra le tecnologie all’avanguardia, oltre alle metodiche tradizionali della mammografia digitale ed ecografia, al Poliambulatorio utilizziamo la Tomosintesi, per studiare la mammella in strati, e la Risonanza magnetica mammaria, uno strumento riservato a casi selezionati in cui è necessario un esame ad elevata sensibilità diagnostica”.
La Tomosintesi
La Tomosintesi permette di studiare la mammella in strati. Si tratta una mammografia tridimensionale ad alta definizione, ovvero combina immagini convenzionali acquisite a due dimensioni con immagini tridimensionali multistrato. Con questo metodo è possibile studiare la mammella anche nella dimensione più profonda, scomponendola in diverse sezioni (ognuna di un millimetro) e di mostrare in modo chiaro e preciso anche alterazioni minime relative a un tumore di piccole dimensioni che potrebbero rimanere nascoste sotto il tessuto ghiandolare con la mammografia classica.

La Risonanza Magnetica Mammaria
Si tratta di un esame diagnostico molto accurato, con un’elevata sensibilità diaGLI ESAMI AD ELEVATA SENSIBILITÀ CONSENTONO LA PRECISIONE DEI REFERTI E LA MIGLIORE VALUTAZIONE DIAGNOSTICA

gnostica, che permette di individuare noduli di piccole dimensioni, a volte non riconoscibili con le normali metodiche tradizionali. Si tratta di un esame complementare che non deve sostituire la mammografia e l’ecografia. Non è applicabile a tutte le pazienti. L’esame viene eseguito in casi selezionati che, secondo le linee guida, sono: donne ad elevato rischio genetico famigliare di sviluppare un carcinoma mammario nell’arco della loro vita; nei casi di Cup Syndrome, ossia la ricerca di un tumore mammario sconosciuto in presenza di metastasi a livello dei linfonodi ascellari; nella valutazione di neoplasie mammarie dopo chemioterapia neoadiuvante; nei follow up, in caso di tumore già studiato, per differenziare una recidiva da una cicatrice; nello studio delle protesi mammarie; per la ricerca di bilateralità, multicentricità (la presenza di più tumori in quadranti diversi), multifocalità (la presenza di tumori nello stesso quadrante) in caso di neoplasie già individuate radiologicamente.
“Ottobre, il mese della prevenzione”
Anche quest’anno il Poliambulatorio Dalla Rosa Prati è in prima linea nella prevenzione del tumore al seno offrendo gratuitamente visite, ecografie e mammografie. Le prenotazioni gratuite (riservate ai primi accessi), fino ad esaurimento dei posti disponibili, sono possibili chiamando o inviando un Whatsapp allo 0521.2981
Via Emilia Ovest, 12/A - 43126 Parma Tel. 0521.2981 - Fax. 0521.994204 info@dallarosaprati.it www.poliambulatoriodallarosaprati.it