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La resilienza è strategica per rilanciare l’economia e per affrontare le nuove sfide globali imposte dalla pandemia.
Non esiste un concetto più contemporaneo della resilienza, una qualità potente che produce i suoi effetti sulle persone, le comunità politiche e le aziende.
La resilienza è oggi una grande opportunità. Ci dona il coraggio di affrontare una pandemia drammatica e inimmaginabile come quella del Covid-19, un evento che ha messo a dura prova la nostra quotidianità e ha minacciato la tenuta economica e sociale delle nazioni.
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DI PHILIPPE DONNET
Ma conseguire la resilienza non è sempre facile. E, soprattutto, non lo si può fare da soli. Se pensiamo ad esempio alle istituzioni europee, il Recovery Fund è stato una dimostrazione straordinaria di concertazione e cooperazione. Inoltre, ha rappresentato un’occasione irripetibile per ridare impulso all’idea di integrazione del nostro continente.
Il ruolo delle aziende è altrettanto delicato. Io credo che il capitalismo di mercato globale potrà trovare un nuovo impulso ampliando i propri obiettivi e puntando a generare valore condiviso per un novero sempre più ampio di stakeholder, una scelta che Generali ha intrapreso da tempo.
Come assicuratori, possiamo dare il nostro contributo portando in dote la nostra capacità di aumentare il grado di sicurezza e protezione delle persone e della società nel suo insieme.
Dal punto di vista assicurativo, l’attuale emergenza ha mostrato chiaramente da un lato l’esistenza di un significativo gap di protezione, dall’altro l’impossibilità, per il settore, di farsi interamente carico della copertura dei danni materiali legati alla pandemia e alle misure adottate per contenerla. Servono quindi soluzioni innovative e, ancora una volta, condivise. Soluzioni quali, ad esempio, il fondo anti-pandemia su cui Generali sta attivamente lavorando, che veda ancora una volta il coinvolgimento delle Istituzioni europee, degli Stati membri dell’Unione e dei soggetti più rilevanti in Europa, al fine di creare forme di partnerariato pubblico-privato e meccanismi di protezione da rischi futuri.
Questa pandemia ha poi evidenziato l’importanza della sostenibilità. Il trasformare questi eventi drammatici Covid-19 ha ampliato le in opportunità disuguaglianze e ha ridisegnato la mappa di ripartenza delle vulnerabilità. Io più sostenibili credo allora che la resilienza sia anche e soprattutto questo: la capacità e la responsabilità di non lasciare indietro nessuno, attuando strategie mirate, costruendo le partnership giuste e puntando su pratiche di innovazione sociale. In quest'ottica, il programma Generali The Human Safety Net, dopo tre anni di vita, si è dimostrato un’iniziativa efficace e scalabile che ha prodotto un effetto concreto sulla vita delle persone e le ha aiutate a liberare il loro potenziale.
Infine, tutto questo deve andare di pari passo con un forte impegno a favore di una economia più verde, potenziando gli investimenti in infrastrutture sostenibili, incentivando pratiche e prodotti più attenti all’impatto ambientale e favorendo così una crescita e uno sviluppo davvero sostenibili nel lungo periodo.
La pandemia del Covid-19 ha avuto un inizio e, grazie alla ricerca scientifica, avrà una fine. È compito di tutti noi trasformare l’evento più drammatico dal dopoguerra nell’occasione per ripartire e non tornare più indietro.