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3.1 Mezzi di comunicazione nella moda

MEZZI

3.1

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“Quando ci mettiamo un abito diciamo quello che siamo, e gli altri lo capiscono. Vestirsi è scrivere la propria identità sul corpo, comporre frasi relative secondo una grammatica pubblica e facilmente decifrabile, tradursi e tradirsi in forma di tessuto.” (http://www.genius-online.it/ la-moda-e-comunicazione) La moda è comunicazione, punto chiave delle parole di Ugo Volli, sopra citato, come egli sostiene, la moda permette ad ogni individuo di comunicare una propria identità. Infatti dal punto di vista sociale e psicologico ha una certa rilevanza in quanto la moda fa riferimento all’espressione di sè e fa parte di quegli strumenti non comunicazione nella moda 47

“Il modo in cui mescolo stampe e tessuti può sembrare sconcertante, ma il mio vuole essere un modo per dare vita a nuove idee e a nuove combinazioni.”

JEAN-PAUL GAULTIER

verbali attraverso cui si comunica il proprio io. Inoltre la moda comunica aspetti identitari che fanno riferimento sia all’appartenenza sociale che alle caratteristiche del tutto personali e lo stile che si elabora nel tempo è un modo per definire e rendere sé stessi riconoscibile agli altri. L’uniforme è l’esempio di come l’abbigliamento informi chi ci osserva dell’appartenenza ad un preciso gruppo sociale. Per quanto riguarda la moda dal punto di vista commerciale essa utilizza canali di mediazione differenti come riviste, sfilate di moda, uffici stampa e grandi eventi, anche se negli ultimi periodi il mondo del web sta assumendo un ruolo rilevante.All’inizio degli anni Sessanta l’unico mezzo di comunica zione che veniva utilizzato era sotto forma di sfilate che erano intese come occasione di vendita e non come evento mediatico, così com’è inteso oggi. Mentre negli anni Settanta si allarga la prospettiva e ci si rende conto che la moda non è solo per coloro che la fanno e di conseguenza nasce la necessità di ampliarne il target. A partire dagli anni Ottanta il fenomeno della griffe e i brand di moda invadono l’immaginario collettivo.Gli stilisti iniziano ad avere un ruolo da protagonisti in merito al prodotto e alla strategia comunicativa. Gli anni Novanta sono caratterizzati da molte trasformazioni, anche interne al sistema della moda, in particolare si affermano nuove logiche di competizione e scompare la comunicazione business to business si fa spazio la comunicazione su richiesta diretta al consumatore. La comunicazione negli ultimi decenni ha assunto un ruolo indispensabile per lo sviluppo di questo settore diventando un tutt’uno con l’asse produttivo del sistema moda. Secondo il semiologo Volli la moda si contraddistingue su due livelli, rispettivamente sono la comunicazione interna ed esterna. Per quanto riguarda la comunicazione interna, si riferisce ad un flusso, una relazione che si instaura tra i produttori di filati, quelli di tessuti e confezionatori, che hanno come obiettivo soddisfare le richieste da parte dei responsabili del prodotto destinato ai consumatori. La comunicazione esterna comprende un flusso, il quale scopo e influenzare il consumo e l’acquisto grazie a fiere, sfilate, cataloghi, giornali e mezzi di comunicazione rivolti ad un pubblico generico dei consumatori come la televisione e il cinema. Inoltre i mezzi vengono divisi in base al tipo di comunicazione che diffondono, per esempio gli strumenti di comunicazione hard sono quei luoghi fisici dove avvengono scambi, che hanno la funzione di creare un contatto tra distributori e produttori come le fiere, negozi e vetrine. L’immagine visiva ha un ruolo decisivo e importante nella comunicazione di qualsiasi prodotto di consumo in quan-

to, in modo diretto, riesce ad arrivare ai desideri e alle aspirazioni dei consumatori. Nel sistema della moda la comunicazione visiva appare come uno strumento molto efficace per comunicare al grande pubblico. Gli strumenti che sfruttano questo tipo di canale sono le sfilate, cataloghi, stampa specializzata, video, spot pubblicitari, cinema e televisione. Mentre il marchio, griffe, e sponsorizzazioni sono definiti strumenti indiretti che comunicano attraverso la loro capacità evocativa senza un canale fisicamente individuato. Inoltre negli ultimi periodi si sta diffondendo la comunicazione on-line i cui canali sono i siti web o social Network. Tuttavia la stampa rimane il mezzo prediletto degli apparati comunicativi della moda, poiché esprime meglio il linguaggio dell’abbigliamento e riesce a riflettere quell’immagine che i protagonisti del settore comunicano mediante le parole.

Common sense is not that common

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