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L’introduzione di Enrico Ulivieri
Il 15 luglio scorso abbiamo presentato ufficialmente ai nostri Associati L’Accordo Dati definito al termine di una particolare e difficile trattativa con la Compagnia.
IL NOSTRO FUTURO IN UN ACCORDO fu l’incipit dell’evento che ha visto la straordinaria partecipazione di oltre 400 colleghi e mai come nel caso di specie da semplice accattivante refrain fu scelta convintamente legata al risultato raggiunto.
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Il nostro futuro in un accordo ha in queste settimane attirato l’attenzione dell’intero mercato assicurativo, che ringraziamo, convinti però che quanto abbiamo condiviso sia con la Compagnia che con i consulenti che ci hanno affiancato - e che qui desidero ringraziare - sia un innovativo ed importante passaggio per noi e per tutte le nostre agenzie.
Come spesso accade, chi esce dal gregge provoca le critiche più dei consanguinei che delle controparti. Queste ultime, infatti, sono solitamente più attente, osservano e si preoccupano che il gregge continui a non capire e discuta al suo interno.
In queste pagine lascerò spazio alle risposte ed ai commenti di chi, in questo particolare viaggio, ci ha accompagnato. Mi riferisco in particolare al Presidente di Konsumer Italia, Fabrizio Premuti e all’avvocato Giorgio Grasso dello studio BTG Legal, nostro consulente istituzionale.
Troverete le risposte a quasi tutte le domande che sono giunte alla nostra segreteria. Abbiamo voluto ribadire unicamente alcuni semplici, ma importanti, concetti che probabilmente sono sfuggiti e che in estrema sintesi rappresentano la filosofia che così fortemente abbiamo voluto dare a questo accordo di relazione Compagnia/Agenti. Relazione fortemente influenzata dagli oramai noti regolamenti europei in vigore nel nostro Paese dal 2018. In estrema sintesi, abbiamo cercato di tutelare in primis la fiducia che il consumatore/cliente concede a chi raccoglie le informazioni (semplicisticamente chiamate “dato”) e che de facto ne viene automaticamente nominato titolare autonomo.
Lasciamo ai massimi esperti da tastiera il rumore di fondo, noi nel frattempo andiamo avanti confrontandoci con il Garante, i nostri consulenti e Federprivacy, come da nostra abitudine.
A proposito di gregge: siamo orgogliosi di essere riusciti, per la prima volta nella storia, ad unificare le rappresentanze sindacali, che al confronto con la nostra Associazione hanno entrambe preferito la ribalta mediatica. Strano modo di dare sostegno o aiuto a colleghi che nella loro semplicità si confrontano con gli uffici legali delle multinazionali! Non ci pare di aver notato simili atteggiamenti anche da parte dell’associazione che rappresenta le nostre controparti istituzionali. Le Compagnie, da tempo, hanno meglio interpretato il detto che ricordava quanto fosse utile lavare in casa propria i panni sporchi.
Avremmo gradito essere aiutati, sostenuti e non gettati, senza previo confronto, al pubblico ludibrio.
Ora lascio effettivamente la parola a chi ci ha affiancato in questa particolare trattativa non prima, però, di ringraziare i tanti Colleghi che ci hanno dichiarato la loro soddisfazione e a coloro che hanno espresso dubbi o semplicemente chiesto chiarimenti alla loro Associazione senza cercare aiuti e sponde trasversali. Un grazie anche a chi ha scelto sedi diverse da quelle istituzionali per regalarci una notorietà - per altro immeritata - mentre eravamo impegnati a concludere la partita iniziata con la condivisione di un “normativo dati” proseguita poi nell’importante trattativa economica per la rivisitazione/rinnovo dell’Integrativo GAZ 2021-2023.
Verrebbe da chiedersi cui prodest; lasciamo a Voi la risposta. Buona lettura e a presto rivederci!