MTD - More Than Drug - A7_N1

Periodico Trimestrale Gratuito di divulgazione Medico Scientifica

MARZO 2022 ANNO 7 N. 1

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Hanno collaborato a questo numero:

Chiara Barbati Giornalista

La testata MTD - More Than Drug è registrata presso il Tribunale di Napoli - reg. n° 49 del 17 ottobre 2016

La recrudescenza dell’HIV

Chiara Barbati Giornalista

L’AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita) è una malattia infettiva causata dall’Human Immunodeficiency Virus (HIV). I danni causati da questo virus dipendono dalla sua capacità di ridurre le difese immunitarie dell’organismo, distruggendo le cellule che svolgono le fondamentali azioni di difesa contro le infezioni. Ad oggi, non esistono cure o vaccini, ma terapie per il trattamento che, attraverso l’associazione di più farmaci, bloccano la replicazione del virus, rallentando quindi la distruzione del sistema immunitario.

Da quando l’HIV è stato individuato la prima volta nei primi anni Ottanta, molte cose sono cambiate. All’epoca, quando l’epidemia è scoppiata, non esistevano cure efficaci e la comu nicazione sull’importanza dello screening e delle giuste misure di sicurezza agiva da deter rente per le nuove infezioni. Oggi, la malattia infettiva causata da questo virus non è più causa di morte, se opportunamente trattata. Allo stesso tempo, però, gli screening sono diminuiti, l’attenzione mediatica è scemata e i casi aumentano.

Se è vero che oggi di AIDS non si muore più, è anche vero che si tratta di una malattia debilitante, che accompagna per tutta la vita chiunque la contragga, e condiziona inevitabilmente l’esistenza, le scelte di vita e relazionali dei malati.

Non avendo a disposizione vaccini che la prevengano o cure che possano eradicare l’HCV, dunque, lo screening resta l’unico strumento difensivo in grado di individuare precocemente l’infezione.

La necessità di parlare ancora di HIV

All’epoca dell’esplosione dell’epidemia, la comunicazione relativa alla prevenzione era parti colarmente fitta, talvolta dura, ma funzionava. La consapevolezza stimolava la prevenzione e insegnava i modi migliori per proteggersi. Oggi, però, rispetto alla visibilità che questi temi avevano negli anni Ottanta e Novanta, c’è pochissima prevenzione e ancora meno azioni pensate per aumentare la consapevolezza della popolazione a rischio. E, nonostante gli sforzi degli anni passati, con il clima attuale si sta registrando una recrudescenza dell’HIV.

Secondo i dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità, nel 2020 sono state effettuate in media 2,2 nuove diagnosi ogni 100.000 abitanti. Le fasce d’età più colpite sono quelle giovanili, in particolare quella tra i 25 e i 29 anni, a dimostrazione del fatto che, col passare del tempo, sono diminuite – fino a sparire – tutte le campagne di prevenzione e sensibilizzazione in merito.

Diventa, dunque, fondamentale riprendere le campagne di sensibilizzazione e aumentare la

consapevolezza dei giovani riguardo i pericoli dell’HIV. Bisogna prima di tutto rieducarli al sesso sicuro, entrando nelle scuole, nelle università, nelle discoteche e in tutti i luoghi che frequentano, insegnando loro la prevenzione. E bisogna informarli riguardo la necessità degli screening, che in Italia sono anonimi e gratuiti nei centri diagnostici in ogni provincia.

L’importanza della prevenzione

L’infezione dell’HIV avviene attraverso il contatto con sangue infetto e rapporti sessuali non protetti. L’unico modo che si ha oggi per contrastare la ripresa del virus HIV è non adottare questi comportamenti a rischio e, contestualmente, effettuare lo screening. I test, in Italia, sono anonimi e gratuiti, e ci sono centri diagnostici in ogni provincia. Consentono a chiunque abbia avuto comportamenti a rischio di ricevere una diagnosi precoce che non comprometta il sistema immunitario e impedisca l’ulteriore diffusione della malattia.

L’HIV non va sottovalutato e la prevenzione è l’unico strumento che abbiamo per combat terlo.

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