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COSMO SKYMED SECONDA GENERAZIONE

GEOmedia 5 2019

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La prima rivista italiana di geomatica e geografia intelligente

Mentre l’innovazione continua rimane una delle massime priorità per l’industria, si dovrebbe guardare alla adozione di standard per realizzare il pieno potenziale delle tecnologie. Solo così potremo andare a definire una società abilitata spazialmente, formata da cittadini che sanno usare la posizione e altri dati geografici come mezzo per organizzare le loro attività e le loro informazioni.

Una proposta di linguaggio comune comprensibile dovrebbe essere oggetto di uniformazione, dovendosi o adottare termini inglesi comprensibili solo per gli specialisti, o cercare di adottare termini il cui significato sia implicito nella nostra lingua cercando di non creare necessità di disambiguazioni.

In particolare per il necessario rapporto con il cittadino comune e il politico coinvolto nei processi di governo del territorio.

La sorveglianza della radioattività ambientale - La rete di rilevamento e le nuove tecnologie

Strumentazione Eventi accidentali locali o esterni al territorio nazionale, seguiti da una ricaduta radioattiva anche a grande distanza dal luogo del sinistro (fall-out), possono essere

rilevati e monitorati per mezzo di idonea strumentazione, di tipo campale o fissa.

- Rilevazione radiazioni - Misura irraggiamento - Dosimetria - Spettrometria - Verifica / Misura contaminazione - Campionamento

La narrazione geografica si fa attiva con Loquis

Il mondo della geomatica e della geografia intelligente convergono in parte alla stessa maniera, superando, come tutte le tecnologie che l’uomo ha messo a punto, la fase di startup e innovazione, mutando poi verso una fase allargata al mondo degli utenti diffusi, che gli addetti ai lavori definiscono semplicemente commodity. È il circolo classico della crescita di valore, legato all’uso diffuso delle tecnologie, piuttosto che alla tecnologia stessa. All’interno di questo percorso nasce una nuova idea del concetto di geomatica e geografia per tutti che si manifesta nell’allargamento dei soggetti coinvolti, dal momento che centinaia di milioni di utenti improvvisamente si ritrovano ad usare ciò che per noi addetti ai lavori erano strumenti innovativi come il GPS e il GIS, i navigatori satellitari, google maps e street view, etc.

Bruno Pellegrini, CEO e fondatore di GeoRadio.

Bruno Pellegrini, CEO e fondatore di GeoRadio.

“Enjoy Smart Geography” è il motto del neonato gruppo di pensiero intorno al Geo4Fun, associazione culturale il cui obiettivo è proprio la promozione della geografia per tutti, in un mondo di applicazioni, attività e comportamenti già consolidati intorno al tema dell’uso quotidiano della geografia cosiddetta smart. Questo è il caso del progetto Loquis, scovato nell’olimpo delle startup che aspirano a fare dell’innovazione la propria filosofia, il proprio vivere quotidiano, scommettendo su idee che nascono per la creatività di pochi e che diventano il linguaggio di molti. Innovazione che si traduce nell’approccio al mondo, alla stessa maniera di fenomeni di massa come i Makers e il DIY, ma anche la rete del crowdfunding e della sharing economy.

Il team di Geo4Fun è quindi andato spedito alla proposta di un’intervista al fondatore e CEO di questo bellissimo progetto che mette insieme il mondo dei Geo Podcast e della narrazione di luoghi, monumenti e cultura, superando l’approccio visual per liberarsi attraverso una modalità screenless al mondo che ci sta intorno. Non più persone piegate sui loro smartphone, ma guidate da una voce narrante che racconta il territorio e la memoria. Ma andiamo diretti alla fonte di chi questo mondo di geografia e narrazione lo ha immaginato, e poi realizzato.

SEE WHAT OTHER CAN'T

SEE WHAT OTHER CAN'T

esri italia - the science of where

Deforestazione in Bolivia (27 gennaio 2020) Questa immagine Copernicus Sentinel-2 mostra un’area nel Dipartimento di Santa Cruz in Bolivia, dove parte della foresta tropicale secca è stata eliminata e sostituita da piantagioni agricole. A partire dagli anni ’80 l’area è stata velocemente deforestata a causa del grande impegno che è stato rivolto a favore dello sviluppo dell’agricoltura, nell’ambito del quale abitanti provenienti dagli altopiani andini (la regione dell’Altopiano) sono stati ricollocati su territori della Bolivia a quote più basse. I bassopiani relativamente piatti e le piogge abbondanti rendono la regione adatta allo sviluppo dell’industria agricola. Infatti, il clima locale offre agli agricoltori il beneficio da due stagioni di crescita. La regione è stata trasformata da una fitta foresta ad una distesa modellata di territori agricoli. Questo metodo di deforestazione, comune in questa parte della Bolivia, è caratterizzato da schemi radiali, che possono essere chiaramente osservati nell’immagine. Il singolo campo modellato misura approssimativamente 20 kmq ed ogni lato è lungo circa 2.5 km. Al centro di ogni singolo campo si possono osservare piccoli insediamenti, che tipicamente ospitano anche una chiesa, una scuola ed un campo di calcio. Le relative comunità sono collegate da un sistema di strade che appare visibile come una rete di linee diritte che tagliano in due i campi radiali e connettono così le aree adiacenti. Meandri di fiumi e torrenti possono essere osservati nel loro dipanarsi attraverso i campi. La striscia lunga e sottile di terra in alto a destra nell’immagine si deve molto probabilmente a campi di coltivazioni di soia. In tutto il mondo le foreste pluviali vengono distrutte ad un ritmo allarmante. La circostanza è di grande importanza in quanto tali foreste giocano un ruolo di grande importanza nel clima globale ed inoltre ospitano una grande varietà di piante e di animali. Grazie alla loro peculiare prospettiva dallo spazio, i satelliti per l’Osservazione della Terra costituiscono un valido aiuto nel fornire informazioni comprensibili sulla estesione complessiva della deforestazione e sul suo rate di variazione. Questa capacità è particolarmente utile per il monitoraggio di aree remote. Questa immagine composita è stata ottenuta tramite la combinazione di tre immagini separate di tipo “Indice della Vegetazione Normalizzato” acquisite dalla missione Copernicus Sentinel-2. La prima immagine, risalente alla data 08 aprile 2019, è visibile in rosso; la seconda è del 22 giugno 2019 ed è visibile in verde; la terza risale al 05 settembre 2019 ed è di colore blu. L’Indice di Vegetazione Normalizzato è ampiamente utilizzato nel Telerilevamento in quanto fornisce agli scienziati una misura accurata dello stato di crescita e di salute delle piante.

COSMO-Skymed Seconda Generazione

di Marco Lisi

Come ben noto, COSMO- Skymed è una costellazione di satelliti per uso “duale” (cioè civile e militare), finanziata dal Ministero della Difesa italiano e dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), in grado di ottenere immagini della superficie terrestre ad alta risoluzione spaziale e radiometrica ed in tutte le condizioni metereologiche, attraverso l’uso di un radar ad apertura sintetica (Synthetic Aperture Radar, SAR). Sin dalla prima generazione, il consorzio industriale responsabile per lo sviluppo del sistema COSMO-Skymed include Thales Alenia Space Italia, primo contrattore, e Telespazio, responsabile del segmento terreno e delle operazioni.

La prima costellazione (CSK) di quattro satelliti, lanciati tra il 2007 ed il 2010, sta raggiungendo la fine della sua vita operativa. I satelliti di seconda generazione, oltre a garantire la continuità operativa del sistema, hanno tuttavia anche l’ambizione di migliorare le sue capacità,

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