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Croazia: addio ai controlli alle frontiere

La Croazia, entrando nell’area Schengen, porta a 27 il numero degli Stati membri a cura della Redazione

Il 2023 ha portato grandi novità nello scenario europeo. A distanza di dieci anni dal suo ingresso nell’Unione Europea, infatti, la Croazia è entrata a far parte dell’eurozona e dell’area Schengen. Oltre al cambio della moneta nazionale, che dalla kuna è passata all’euro, l’inizio del nuovo anno ha visto anche la rimozione dei controlli alle frontiere terrestri e marittime, mentre per quelle aeree bisognerà attendere il 26 marzo. Risultato? Un bel passo avanti per i trasporti che godranno di un traffico stradale più snello, con meno code e intoppi.

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L’eliminazione dei controlli alle fron - tiere, infatti, agevolerà la libera circolazione di merci e persone, porterà risparmi in termini di tempo e di denaro e darà un grosso sostegno all’economia, in particolare al settore del turismo. Parallelamente, la Croazia vede ora rafforzati i controlli ai confini con i Paesi extra UE: la Bosnia-Erzegovina, la Serbia e il Montenegro. Si tratta di oltre 1.300 km - un’area che rappresenta il confine esterno più lungo di tutti i Paesi UE - dove, nei giorni scorsi, sono state rilevate lunghissime code per entrare nel Paese balcano. La Croazia si aggiunge agli altri Paesi dell’area Schengen, portando così a 27 il numero degli Stati membri e a 20 quelli dell’eurozona.

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