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1. Uno strano incontro
L’eroe Perseo sta volando sull’Africa grazie ai suoi calzari alati.
Ha appena compiuto una grande impresa: ha ucciso la Gorgone Medusa, un mostro tremendo con serpenti velenosi al posto dei capelli.
Ora ha fretta di tornare a casa, dove lo stanno aspettando.
All’improvviso, però, quando si trova sopra le coste dell’Etiopia, qualcosa attrae la sua attenzione.
«Ma chi c’è là, di fronte al mare, con le braccia incatenate a una roccia?
Sembra una statua di marmo!
Ma no, non è una statua, è una fanciulla in carne e ossa: i suoi capelli ondeggiano al vento e il suo volto è rigato di lacrime.
Voglio sapere chi è e perché si trova lì!»
Perseo si avvicina a quella strana figura: è bellissima e triste.
Sembra proprio nei guai!
«Come ti chiami?
E perché sei legata a questa roccia?
Tu non sei fatta per stare in catene.
Raccontami cosa ti è successo!»
La fanciulla all’inizio non risponde, è scossa dai singhiozzi e si vergogna a parlare con uno sconosciuto. Se potesse, si nasconderebbe il volto tra le mani, ma non può farlo. Ha le braccia bloccate.
Perseo insiste:
La ragazza comincia allora a raccontare la sua storia.
La voce le trema. Perseo la ascolta attento.
Sono qui per colpa di mia madre, la regina Cassiopea.
Un giorno la mia mamma ha detto di essere più bella delle Nereidi, le splendide ninfe marine.
Le Nereidi sono andate dal loro padre, il dio del mare Poseidone, e gli hanno chiesto vendetta.
Poseidone le ha ascoltate: ha mandato un mostro marino spaventoso a razziare le coste del nostro regno.
Mio padre non sapeva cosa fare per liberare il paese e ha chiesto aiuto all’oracolo di Ammone.
Il responso è stato che l’unica soluzione era quella di dare me, sua figlia, in pasto a quella orribile creatura.
Perciò sono legata a questa roccia: la terribile bestia sarà qui a breve e io non potrò sfuggirle».