«Silenzio, qui dentro! Tutti seduti!» gli bastò dire perché il vociare venisse risucchiato da un silenzio rotto solo dal tonfo del suo grosso deretano che sprofondava sulla sedia accanto a Raymond. Senza esserne a conoscenza, il signor Murphy si era piazzato proprio sulla colla.
Accanto a lui, il ragazzino lo osservava atterrito.
«La maestra non tarderà ad arrivare, per ora ci sono io a tenervi d’occhio». Non volava una mosca, tutti sapevano che non era difficile far perdere le staffe al bidello.
«E tu, tu che ci fai in piedi?»
«Io, be’…» addirittura Henry era intimidito da lui. Gli stava davanti senza riuscire a spiccicare una parola.
«Seduto, ho detto»
«Il mio posto è questo. Dove è seduto lei»
«Trovatene un altro allora» disse sbrigativo, poi squadrò Raymond con i suoi occhi piccoli e mobili e qualcosa si mosse sotto al baffetto tagliato di netto, una specie di sorriso. «Tu non sei quello che ogni tanto ne combina una?»
«No, signore, cioè sì, solo ogni tanto, niente di…»
Raymond era arrossito fino alla punta delle orecchie, coperte dai capelli a scodella, mentre Murphy lo scrutava, come per metterlo a fuoco. Fortunatamente non ricordava che era stato proprio lui a riempire d’acqua il

Stefania Gatti è nata a Stoke-on-Trent, nel Regno Unito. Da bambina sognava un futuro da scrittrice e ha subito cominciato a creare storie. Ora vive a Roma dove lavora come insegnante e ha finalmente realizzato il suo desiderio di scrivere romanzi e racconti. Con Gallucci ha pubblicato anche Niente è come sembra.