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Lo stadio: casa dolce casa

Casa dolce casa

È il 1° settembre 2019, migliaia di spettatori e alcuni tra gli atleti piu forti al mondo fanno da cornice all’inaugurazione ufficiale del rinnovato Stadio Comunale. Il sindaco Mario Branda e la leggenda Werner Günthör tagliano il nastro rosso. Da lì a poco Justin Gatlin, sulla nuovissima e scintillante pista ad otto corsie, scenderà sotto i 10 secondi sui 100 metri. Ripercorriamo però i passi che hanno portato la nuova pista a Bellinzona. Già qualche anno fa, vista l’imminente scadenza dell’olomogazione della pista di atletica del Comunale (gli ultimi lavori risalivano al 1997), si è dovuto cominciare a pensare al rifacimento della pista. Per poter tenere nuovamente un’edizione dei Campionati svizzeri a Bellinzona si necessitava infatti non solo di rifare il tartan, ma anche di cambiare la geometria delle curve. Si trattava, in pratica, di addolcirne l’arco, adattando le curve agli standard nazionali. Il Municipio e il Consiglio comunale, coscienti del fervente movimento dell’atletica bellinzonese, in primis con il Galà dei Castelli, ma anche dell’ottimo lavoro a livello giovanile messo in atto dalle due società locali, ha deciso di accettare il progetto e di investire complessivamente 3.1 milioni nel rifacimento dello stadio. Data l’importanza dei lavori è stato deciso di agire anche sul campo di calcio principale (rifacendo il drenaggio) così come sul campo B (sostituendo il vecchio terreno con un sintetico di ultima generazione). I lavori sono cominciati a metà gennaio 2019 con la rimozione delle recinzioni laterali e dell’intera Curva Daro, alberi compresi. Questo lavoro è stato necessario per adattare il raggio della nuova pista ai canoni “olimpici”. Lo smantellamento della pista stessa è avvenuto nel primo mese dell’anno. Se fino a quel punto era stato possibile allenarsi sulla vecchia pista, da lì in avanti i nostri atleti si sono dovuti trasferire a Tenero a scadenze settimanali. Molti degli allenamenti si sono svolti anche in zona Semine, dove grazie alla nuova sala pesi vi era la possibilità di usufruire dello spogliatoio. Allo stadio, nel frattempo, i lavori continuavano spediti. L’importanza e la grandezza del cantiere non hanno reso la vita facile ai 40 operai della ditta WALO, impegnati nei lavori. Come ci ha raccontato il capo-cantiere Giacomo Cannone, la ditta ha agito su i 6800m2 di pista in vari passi: “All’inizio si è cominciato rimuovendo la vecchia pista e procedendo con lo scavo. Tutto il materiale è stato temporaneamente stipato al di fuori dello stadio.” Un enorme mucchio di terra che rendeva possibile a chiunque di capire le misure dell’opera. Ci si sarebbero potute fare persino le salite! “Si sono poi sostitute le diverse canalette dell’acqua e messi i nuovi tubi per i cavi elettrici e del cronometraggio. Il primo strato di ghiaia è poi stato ricoperto da un asfalto molto drenante. Infatti la pista ora è capace di drenare ben 500 litri per m2 d’acqua all’ora.” A questo punto dei lavori la pista si presentava completamente nera, più simile ad un autodromo che ad uno stadio di atletica. Nella Curva Daro era già sorta la nuova gradinata, pronta ad ospitare fino a 1500 persone in più di prima. Al rientro dal campo di allenamento di Celerina si riusciva a scorgere i primi pezzi di pista rossa. “Per posare la pista vera e propria abbiamo usato 80 tonnellate di granulato (RUBTAN), fornitoci dalla ditta Conica.” Il fervore in casa GAB cresceva molto velocemente, purtroppo però l’attesa non era ancora finita. Infatti i lavori si sono protratti fino a fine agosto, permettendoci di calcare la pista soltanto poche ore prima del Galà 2019. Una lunga attesa che è però stata ripagata dall’ottima riuscita dell’opera. Ora che è passato più di un anno possiamo solo ringraziare questo stupendo stadio dove ad ogni allenamento, ogni competizione ci regala emozioni e soddisfazioni che rimangono impresse nella nostra crescita di atleti e allenatori. Un’opera pubblica che completa la nostra città, portando l’atletica e una moltitudine di altri sport nel cuore della nostra gente.

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