Porfolio_Federica Todeschini_2025

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Federica Todeschini, architetto

Portfolio

La mia formazione presso il Politecnico di Milano, dove ho conseguito la laurea triennale e successivamente la laurea magistrale in Architettura e Disegno Urbano, ha segnato l’inizio di un percorso di crescita e ricerca continua nel campo dell’architettura. Dopo la laurea, ho ampliato le mie competenze frequentando un Master Itinerante in Museografia, Architettura e Archeologia, che mi ha permesso di affinare la mia visione progettuale, integrando conoscenze trasversali e approfondendo il rapporto tra architettura, contesto e conservazione .

A inizio 2025 ho superato l’Esame di Stato e mi sono abilitata alla professione, iscrivendomi all’Ordine degli Architetti di Verona, iniziando così a esercitare.

Il seguente lavoro nasce dalla volontà di approfondire un tema architettonico presente all’interno del mio percorso accademico. Il tema selezionato indaga il rapporto tra il contesto e l’architettura, soffermandosi in particolar modo sulle diverse modalità di approccio e di interpretazione delle caratteristiche che compongono il paesaggio, gli elementi storici del paesaggio individuabili all’interno del processo del fare Architettura.

L’architettura per me è più di una professione: è una passione che nasce dalla volontà di trasformare lo spazio in un’esperienza, di dare forma alle idee e di creare ambienti che migliorano la vita delle persone. Ogni progetto rappresenta una sfida e un 'opportunità per sperimentare, innovare e trovare soluzioni che uniscano estetica, funzionalità e sostenibilità.

Becoming, coming into the being, 2024 03. UNVEILED, 2025 04.

Intersezione, 2022 01. Regina Viarium, Via Appia Antica, 2024 02.

In un ' area di transizione tra diversi tessuti urbani, al confine tra Novate Milanese e Quarto Oggiaro, prende vita un ambizioso progetto di riqualificazione urbana con una nuova scuola superiore al centro dell’intervento. La struttura si distingue per un’architettura innovativa che combina volumi regolari e organici, creando un dialogo armonioso con la città. Un asse centrale, dove vi sono le aule scolastiche, collega tre blocchi distinti: a sud le palestre, a nord l’auditorium e, al centro, un’area laboratoriale dalla forma fluida, caratterizzata da spazi dinamici e irregolari. Un ambiente stimolante pensato per favorire l’apprendimento e l’integrazione con la comunità.

La Via Appia Antica, una delle strade più storiche di Roma, rappresenta un contesto unico per interventi architettonici e urbanistici. Il progetto si concentra su tre ambiti principali: la realizzazione di una copertura nella Chiesa di San Nicola, la protezione dei resti delle terme a Campo di Bove e un progetto urbano di fronte a Castel Rotondo. L’approccio progettuale su questi tre interventi mira a garantire un dialogo armonioso tra il patrimonio storico e le esigenze contemporanee, attraverso soluzioni sostenibili e reversibili.

Mausoleo di Cecilia Metella Castrum
Caetani - Chiesa di San Nicola
Campo di Bove
Casal Rotondo

Il presente progetto di allestimento della mostra egittologica si inserisce all'interno delle sale del Neues Museum di Berlino, uno dei musei più prestigiosi al mondo per l'esposizione di reperti dell'antico Egitto. L'obiettivo è quello di creare un 'esperienza immersiva e coinvolgente per i visitatori, valorizzando i reperti attraverso un 'esposizione attenta e studiata nei minimi dettagli. Il progetto si ispira alla Città di Akhenaten e Nefertiti, agli elementi iconografici che rappresentano il Re e la sua famiglia.

Il tempo, nella sua essenza, è invisibile, ma i suoi effetti si manifestano negli strati accumulati nel paesaggio dell’Agorà e dell’Acropoli. Ogni trasformazione, ogni aggiunta o sottrazione ha lasciato segni tangibili, contribuendo a definire il volto mutevole della città La sfida è stata rendere percepibile ciò che è stato, senza alterarne l’autenticità, ma rivelando le metamorfosi avvenute attraverso il linguaggio dello spazio e dell’architettura. Il visitatore ha la possibilità di poter intuire la presenza del passato, non solo attraverso il restauro o la conservazione, ma grazie a un’esperienza spaziale immersiva, che lo guida in un dialogo continuo tra epoche diverse.

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