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4. 5 Global change e nuove zoonosi emergenti

Nel mondo si sta verificando un aumento senza precedenti delle malattie infettive dellʼuomo. Almeno la metà delle malattie infettive fino ad oggi conosciute può essere classificata come “emergente” perché appena scoperta, per il rapido aumento dellʼincidenza o della prevalenza, per lʼespansione geografica o climatica del suo areale o per la trasmissione da popolazioni animali allʼuomo. AIDS, SARS, influenza aviaria, malattie trasmesse da zecche (Malattia di Lyme e lʼencefalite), virus Pox, virus Nipah e virus West Nile sono solo alcuni esempi di malattie infettive emergenti (EID) che si sono trasferite dal ciclo selvatico allʼuomo, causando importanti epidemie in diverse aree del pianeta. I principali fattori che influenzano questo aumento sono i cambiamenti nellʼuso del territorio, i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità e lʼaumento degli spostamenti su scala globale, con conseguente mescolamento di uomini e animali.

Questi

fattori hanno aumentato il rischio di emergenza e trasmissione di queste malattie con gravi conseguenze sociali, politiche ed economiche a livello planetario. Le malattie infettive più rilevanti a livello eu- ropeo negli ambienti alpini sono le malattie trasmesse da artropodi vettori (come zecche e zanzare) e da roditori e uccelli. Il nostro gruppo di ricerca, Ecohealth, studia lʼecologia di queste malattie partecipando a una serie di progetti di ricerca internazionali finanziati dalla Comunità Europea (ad esempio il Progetto EDEN del 6°Framework http://www.eden-fp6project.net).

Alcune delle nostre ricerche hanno evidenziato come si stia verificando un aumento delle zecche negli ambienti naturali e una loro espansione verso altitudini più elevate, principalmente a causa dei cambiamenti climatici, della struttura forestale e dellʼabbondanza di ungulati. Questi mutamenti hanno favorito la creazione di condizioni climatiche e di habitat più favorevoli alle zecche e aumentato il rischio di contatto tra le zecche, i loro ospiti e lʼuomo, spiegando così lʼaumento di alcune malattie quali lʼencefalite da zecche, nota come TBE. Le analisi genetiche effettuate presso i nostri laboratori hanno mostrato che alcuni ceppi del virus TBE trovati in Trentino sono diversi da quelli europei.

LaTBE viene trasmessa allʼuomo principalmente da zecche che hanno contratto lʼinfezione cibandosi su roditori selvatici, in particolare il topo selvatico dal collo giallo (Apodemus flavicollis).

I roditori degli ambienti agrari e forestali possono trasmettere allʼuomo anche altre malattie.

Recentemente abbiamo trovato che il virus della coriomeningite linfocitaria (LCMV), trasmesso dal topo domestico (Mus musculus domesticus), è diffuso nelle Alpi centrali e orientali, compreso il Trentino, in diverse specie di roditori selvatici (ad esempio A. flavicollis e Myodes glareolus). Inoltre il nostro gruppo ha rinvenuto per la prima volta in Italia il virus Ljungan, recentemente descritto e associato ad alcune malattie delle donne in gravidanza e al diabete di tipo 1. stiamo studiando lʼecologia e lʼepidemiologia di queste malattie nella nostra regione. I risultati preliminari indicano chiaramente lʼimportanza di mantenere unʼelevata soglia di attenzione e di proseguire negli studi sulla potenziale evoluzione a scala regionale di queste gravi malattie. I risultati fungono da supporto per il personale medico e sanitario che deve identificare e combattere queste malattie spesso di difficile riconoscimento. Inoltre sono utili a livello decisionale, per far comprendere meglio il ruolo funzionale della biodiversità e indirizzare gli interventi gestionali verso una riduzione dellʼimpatto delle attività economiche sulla biodiversità.

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