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FL

settore radwo_tv

7-11 APRILE : SETTIMANA DI LOTTA

Questo secondo numero del bolletti ne del nostro settore esce, e non a caso, in un momento particolare: in concomitanza, cioè, con la"set timana di lotta" indetta dalla Federazione CGIL-CISL-UIL per l'occu pazione„ gli investimenti e le riforme nello sviluppo della vertenza generale.

Tra i vari settori colpiti dalla crisi, quello della "Radio TV" è uno di quelli che più ha visto e vede l'uso generalizzato della Cas sa Integrazione Guadagni da parte del padronato.

Ben 16 aziende (direttamente o indirettamente interessate al settore), con un complesso di 856d dipendenti ne sono attualmente interessate.

Se a queste aziende aggiungiamo poi quelle che sono state recentemente in C.I.G., quelle che hanno effettuato licenziamenti e quelle chiuse o interessate da procedure fallimentari, notiamo che il loro coni plesso sale a 33.

Da notare inoltre che solo una minima parte delle aziende in C.I.G. hanno dato serie garanzie occupazionali e che a non pochi lavorato ri colpiti non viene neppure appli cato l'accordo stipulato fra Sinda

cati e Confindustria sull'integra. zione salariale.

Non sarà certo l'eventuale introdu zione della TVC in Italia a risolvere la crisi che attraversa il set tore.

Solo la discussione e .l'applicazio ne delle proposte di riconversione produttiva da noi più volte avanza te potrà ridare slancio alle azien de del settore garantendo così il mantenimento dei livelli occupa zio nali e la ripresa produttiva.

SOMMARIO:

pag. 1 - introduzic-

pag. 2 e 3 - documento conclusivo del coordinamento del settore

Rai-TV tenutosi a Milano il 26 marzo '75

pag.4 e 5 - schemi riepilogativi di settore

pag. 6 - dati statistici sulla pro duzione italiana

pag. 7 - note sulla TV colore

pag. 8 - mozione conclusiva della Conferenza di produzione IRT-Impe rial tenutasi il 3 aprile 1975

À
milano

Coord. settore RAI -TV e componenti

Si è riunito il 26/3/75 a Milano il Coordinamento del settore RAI-TV e com ponentistica per esamibare la situazione esistente che interessa mila dipendenti. Al termine della riunione è stato approvato un conclusivo che risproduciamo nede sue parti più importanti.

"Da una prima analisi della struttura produttiva del settore sono me dati rilevanti:

circa 60 documento emersi co

grosse aziende operanti anche settori nelle quello in considerazio

la presenza del capitale multinazionale, concentrato soprattutto in collegati a ne;

- il capitale privato nazionale, presente quasi esclusivamente nelle picco le e medie aziende;

- la presenza del capitale pubblico (GEPI, STET) operante in due aiznede (Seimart, S.G.S.) e orientato soprattutto verso la produzione di componenti passivi e attivi.

La presenza del capitale pubblico in questo settore é minima e comunque poco influente.

Lo scarso impiego tecnologico delle produzioni dovuto alla mancanza di ricerca effettuata nel nostro Paese e alla importazione dei componenti fa si che le aziende multinazionali abbiano ampi spazi nel determinare le scelte politiche del settore, condizionandolo sotto il profilo dell'occupazione, degli sbocchi di mercato, delle prospettive di sviluppo e della alternativa produttiva.

Al ricatto del trasferimento delle produzioni in altri Paesi le aziende multinazionali aggiungono talvolta iniziative rivolte alla ristrutturazione che comporta comunque un restringimento della base produttiva in una logica di sviluppo di tipo consumistico completamente subordinata alle scelte e al modello di sviluppo del capitale internazionale, vanificando così il ruolo della eventuale programmazione regionale e nazionale e calpestando le reali esigenze sociali del Paese.

Le piccole e medie aziende si trovano pertanto a svolgere un ruolo subordina to che influisce sul loro sviluppo e sulle loro scelte produttive.

Gli sbocchi sul mercato nazionale ed estero, la possibilità di riconversio ne produttiva e le capacità di sviluppo tecnologico di queste aziende sono pertanto estremamente compromesse e si basano quasi esclusivamente sulla speqializzazione delle produzioni e sulle possibilità di accedere alle fon Ci di credito. In questo contesto la stretta creditizia tuttora operante e la mancanza di attuazione di riforme sociali da parte del Governo sono le cause preminenti dell'attuale crisi del settore al Coordinamento ritiene essenziale che i problemi del settore siano affron ;citi in un contesto globale secondo precise indicazioni, che permettano al le singole realtà aziendali di muoversi in maniera omogenea per arrivare ad una strutturazione del settore adeguata alle esigenze reali del Paese e non sottoposta, per quanto possibile, alle conseguenze negative delle ricorren ti crisi economiche.

Le indicazioni sono specificamente rivolte verso un potenziamento della ri marca e della progettazione; la riconversione e diversificazionc. produtti-J>>

va in un contesto di soddisfacimento•di bisogni sociali, una generalizzazio ne su più ampia scala della produzione dei componenti, ampliando la gamma e il contenuto tecnologico degli stessi; verso investimenti per impianti a più alta tecnologia e territorialmente situati nel Mezzogiorno. Ciò si rende necessario in relazione alle esigenze interne, che il movimento dei lavo ratori intende indirizzare verso un nuovo modello di sviluppo, e alle esigenze di occupare con prodotti tecnologicamente già avanzati spazi sui mer cati internazionali, specialmente dei paesi emergenti.

Deve essere denunciato l'atteggiamento del Governo che non ha inteso finora sostenere le istanze delle masse popolari e ha anzi avvallato le scelte del padronato rivolte, attraverso la strumentalizzazione della crisi, l'uso indiscriminato della Cassa Integrazione Guadagni le ristrutturazioni selvagge, al perpetuarsi del vecchio modello di sviluppo"

"Affrontare i nodi reali del problema deve significare per il Governo, nel brevissimo termine, una revisione della politica del credito, nel medio e lungo periodo un impegno, anche attraverso una presenza più rilevante del ca pitale pubblico (Partecipazioni Statali) e/o intervento programmatico degli Enti Locali, verso lo sviluppo della ricerca (anche di tipo consortile), la diversificazione produttiva, la razionalizzazione del settore.

L'impegno più rilevante del Governo riguarda tuttavia l'attuazione delle ri forme, sia nel senso di costituire un mercato interno ricettivo delle nuove produzioni, sia nel senso di collegare alcuni settori della struttura pubbli ca (scuola, istituti di ricerca) alle esigenze di crescita sociale del Paese.

La fabbrica resta anche in questo contesto generale il momento fondamentale dello scontro e del confronto.

La presenza di una crisi reale, anche se in alcuni casi strumentalizzata, non deve far pensare che il padronato durante i periodi di crisi resti iner te e non metta in atto azioni rivolte al recupero di margini di agibilità dentro (mobilità e elasticità della forza lavoro, disgregazione degli organismi di democrazia e di controllo operaio, aumento dei ritmie carichi di lavoro) e fuori la fabbrica (ricomposizione dei margini di profitto, disoCcupazione).

E' necessario pertanto opporsi energicamente ai processi di ristrutturazio ne portati avanti unilateralmente dal padrone, all'uso indiscriminato della C.I.G., riproponendo gli obiettivi da tempo patrimonio del movimento sinda cale relativi alla O.d.L., orario pieno di lavoro, all'ambiente alla difesa degli organici, agli investimenti.

In questo contesto deve essere sviluppata, nell'ambito del coordinamento di settore, anche l'azione dei singoli coordinamenti di gruppo"

"Si rende pertanto necessario uno stretto collegamento con la vertenza gene rale, con le, vertenze di settore, utilizzando tra le altre iniziative, anche le conferenze di produzione.

Sulla base di questo documento é necessario promuovere all'interno delle fabbriche un dibattito che faccia scaturire -da una parte i dati necessari alla conoscenza e alla definizione di più puntuale della struttura del set tore, dall'altra gli obiettivi precisi per una piattaforma. di settore con la quale andare ad un confronto con il Governo, da sostenersi con gli adeguati strumenti, tra i quali la giornata nazionale di lotta.

COMPONENTISTICA

ATTIVI: transistor, diodi,tubi, ecc.

PASSIVI: resistenze, condensatori, ecc.

GIRADISCHI - STEREOAMPLIFICATORIHI-FI

Lesa, Grunding, G.B.C., ECC.

RADIO - FILODIFFUSIONE

Europhon, Bion Vega, Emerson, IRT-FIR1

G.B.C., Minerva, Seimart, Philips

AUTORADIO

Emerson, Autovox, Voxon

TV B/N - TV COLORE

Philco,Philips,Ultravox,Brion Vega, Grundung,Emerson,Seimart,Indesit,IRT-

REGISTRATORI - MANGIANASTRI

SOTTOGRUPPI

FABBRICHE COLPITE DALLA III .. CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI

IRTrFIRT, Philips„Magnotof.Casteni„

Laben, Res, Meg, Brion Vega,Europbon,Singer, DBR, ecc.

i'AZIENDE CHIUSE O INTERESSATE A PROCEDURE FALLIMENTARI

Eolo $o Mechanical Micro S.,ARTV, Eletronvideo, Sontymer, S.C.T.

Magnotof. Castelli, Grunding,SeimartLesa, IRT-FIRT

AMPLIFICATORI-ANTENNE-ACCESSORI-AUTODOMESTICI - PERSONALI

' l 'ESPORTAZIONE E IMPORTAZIONE In miliardi

e Sulle importazioni incidono i pro dotti provenienti dal Giappone,Co rea, Sud-Est Asiatico,particolarmen te radio e registratori portatili.

ELETTRONICA DI CONSUMO
la TV B/N PRODUTTRICE SOCIETA' N° ADDET. PROD.. A capitale Ital. 18 8750 .1200000 A capitale MiAmo 1 A capitale strall 9 9400 800000 TOTALE 28 18150 2000000
Fracarro
,.. DATI SULLE FABBRICHE
Autovox,Seimart,Zanussi,Lares,Sarea
APPARECCHI IMPORT. ESPORT, Radioricevitori 20,6 12,5 Aplificatori 6,2 5,6 Fonovalige 11,2 13,2 Registratori 15,7 ,3,9 Televisori B/N 6,6 34,2 Televisori color. 4,8 35,7 Autoradio 6,1 3,3 TOTALE 71,2 108,4
IMPORTAI. PROVENIENZA in miliardi Giappone 10,07 Sud-Est Asiatico 9,03 . TOTALE 19,1
MECCANICI ELETTRICI CHIMICI

USO INDUSTRIALE

° Controllo strumentale e visivo processi automatica{ di lavorazione industriale.

INFORMAZIONE:Appa:recchiature per distribuz .notiziari 1 cali,sociali2ecc. TV via cavo ed altr

'

COMPONENTISTICA

° Sviluppo e ricerca nazionale della produzione componen elettronici in par ticolare attivi.

e TV CIRCUITO CHIUS01

° Per Enti Pubblicil Iliff.commerciali,ba i che ecc.

° Controlli trac automobilistico e a itri usi sociali 1

PROPOSTE DI CONVERSIONE INDUSTRIALE E PRODUTTIVA PER LO SVILUP PO DEL SETTORE

SAN ITC': Audi ovis ivi, deocassette,TV circuì to chiuso e strumenti per diagnostica e in. formatica per dati bi i s tatistici.

ISTRUZIONE-CULTURA Registratori video Apparecchi ripresa

4111"Videocassette

TV Videoriproduzion V circuito chiusa; er uso interclasse

ESPORTAZIONE EUROPEA. ED EXTRAEUROPEA DI PRODOTTI ATTUALI E DIVERSIFICATI

DATI GENERALI ELETTRONICA DI CONSUMO

Esistono in Italia circa 55Azien de di dimensioni piccolo-medie così suddivise:

provincia di Milano 35

resto d'Italia 20

Suddivisione degli addetti':.

provincia di Milano 10.000

resto d'Italia 15.000

Fatturato totale circa 280 miliardi

Consumo totale nazionale circa 170 miliardi

Dato' caratteristico del settore è la presenza massiccia delle multinazionali principalmente tedesche ed,in misura inferiore, americane e olandesi

RICERCA-PROGETTAZIOe Nuovi campi dLiutilie zo di beni elettron. Tecnologie più avan. zate

Organizzazione del lavoro I

CONSIDERAZIONI:

LA FORTE INTROMISSIONE DEL CAPITALE STRANIERO,AVVENUTA NEGLI ULTIMI ANNI, E LA MANCANZA DI UNA PROGRAM MAZIONE ECONOMICA E SCIENTIFICA NA ZIONALE, PER IL SETTORE, HA PORTATO GRAVI CONSEGUENZE:

Assenza di progettazione e ricer ca con conseguente dequalificazione di tecnici, impiegati,ingenieri.

o

Produzione di beni a basso conte' nuto tecnologico, parcellizzazio ne esasperata del processo pro duttivo, con relativa perdita del la professionalità operaia.

Rapina di risolrse umane e mate. riali,.tecnologighe e scientifiche

o Produzione di beni di conalmae dividuali, non sempre coinnid~ ti con i bisogni del Paese.-

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o o (Fon te A. N. I.E. ) Te le v is io ne a co lor i o O • o o r4 V) el (1) r-4 (1) o o o 61. 25. 000 • O O t-- • • 2. 000. 000 2. 000. 000 2. 000.0 00 u«) f".. trl k.0 O I •0 II l's. k.0 O in O t 0 II CO co in r O I O II co m r-i O O ii; - II • ••. N (v) ..o -t sl• O o i-§ c-§ in i 1:7‘ n O tr) C•I in M O M 9-1 0-‘ O • • U k.0 ul C \I CM 0,-.. (II . r-1 s . cd`--' O O O O O oi g RI O 0 O 0 .r-4 o r-i CZI 43 0 0 O O 0 0 4 P • • • in O O in M L O 01 O O in 43 (I) 0 Or • VI N ai /A O .4-4 ht N cd -,4 (ci :J 0 4.3 O r-I cd ,-i r: O 43 4.) .I) la r-I V) L) g o in •N .••••••.. dl r-1 ed Ó W r-1 tlj CCI • r-I cd 4J r-i re:i O ed or•I 43 4-) 43 1-1 •r-1 r?•• f 1/4.0 'O O C•1 vl in L l • 0 M in r•••• a1 O • • • r-4 M C•1 k.0 O O LO t-0 14.0 VZI rs. in II •v3 • l'.. in en O I CI O N. .--4 •••••,t l.0 0 l 0 ll • • • • 1 • Il CO C7's co 1.-- o 1 4 il CI ...1" ON r`•• l k.0 II 11 " (..., Q/ í r-.1 .--4 cm CI -t ., C 4 (I t-- t-- N. r-.. r••• a.) 0 0 . G . Co• o C\ V) O r--1 r--4 i -I r-1 i-I ,..., • E--4

Adesso al Cipe l'ultima parola

Roma, 4 aprile i II Consiglio superiore tecnico delle telecomunicazioni ha deciso questa sera di preferire, nella scelta del colore Tv, il sistema Pal.

La decisione è stata illustrata ai giornalisti dal direttore generale delle Poste e Telecomunicazioni, Michele Principe, il quale ha detto: « Tutti i problemi sono stati esaminati dal Consiglio superiore su precise direttive del ministro Orlando, in assoluta libertà di giudizio. Il Consiglio ha negato validità tecnica ad alcuni sistemi presentati da inventori. Ha riconosciuto il si_ stema Isa sensibilmente inferiore al Pal e al Secarn sulla base della documentazione tecnica prodotta e di un ciclo di prove condotte dallo Istituto superiore delle Poste e Telecomunicazioni in collaborazione con là Rai e con l'Istituto elettrotecnico Galileo Ferraris di Torino.

« Il Consiglio ha inoltre esaminato — ha continuato il dott. Principe — i sistemi Pal e Secam ed ha riconosciuto che la soluzione Pal appare più rispondente a quelle che i sono le esigenze connesse ali l'introduzione della televisione a colori nel nostro Paese. Dopo un ampio, analitico ed approfondito raffronto tra le I caratteristiche tecniche dei due sistemi, ha riconosciuto che sotto il profilo tecnico il Pal rappresenta la soluzione più idonea per l'attuazione del servizio di televisione a colori in Italia.

« Questo non significa negare validità tecnica al Secam che resta di elevate caratteristiche. Hanno giocato per la scelta del Pal, scelta che è stata unanime, aspetti relativi alle caratteristiche intrinseche del Pal stesso, all'interconnessione con le altre reti europee e alla esperienza consolidata acquisita da tutte le industrie nazionali. Questo parere ampiamente motivato sarà presentato nelle prossime ore al ministro delle Poste ».

Il dott. Principe ha ricordato che questo parere del Consiglio superiore è vincolante per il ministro delle Poste, ma che la scelta ultiina rimane al Cipe, il quale dovrà anche fissare la data di inizio delle trasmissioni.

Comunque dal momento in cui il Cipe darà il via occorreranno 9 mesi per avere regolari trasmissioni, che saranno effettuate sia sul primo che sul secondo canale. Questo intervallo è necessario per ricevere, per quanto riguarda la rete del secondo canale, una qualità di segnale « ottimo » per il 75 % del territorio e e buono » o e discreto e per il restante 25 %, mentre per quanto riguarda la rete del

« nazionale » si potrà ricevere « bene » su una percentuale di territorio pari al 45 i% e avere una ricezione « buona » o « discreta » sulla rimanente parte.

Tutto questo in previsione dell'entrata in vigore della riforma della Rai che stabilirà una divisione delle due reti che dovranno essere completamente indipendenti 1' una dall'altra. L'innovazione nella programmazione del colore giustifica il fatto che la qualità di segnali a colori del primo canale risulti « ottima » solo per quanto riguarda il 45 % del territorio. La rete del primo canale infatti è stata quella costruita per prima e non era stata prevista inizialmente in funzione del colore. —

La rete del nazionale copre attualmente il 98 % del territorio italiano mentre le trasmissioni del secondo canale vengono ricevute dal 94 % della popolazione.

NON El CON L'EVENTUALE INTRODUZIONE DELLA

TV COLORE IN ITALIA.

CHE SI RISOLVE

LA CRISI DEL SETTORE

Ecco il numero degli apparecchi a colori e le ore di trasmissione effettuate nei principali Paesi europei.

NAZIONE NUMERO TV A COLORI ORE TRAMAI/M. SETTIMANALI Gran Bretagna

Col sistema PAL (tedesco)

Australia

Austria

Brasile

Danimarca

Finlandia

Germania Ovest

Giordania

Gran Bretagna

Hong Kong

Indonesia

Irlanda

Islanda

Jugoslavia

Kuwait

Norvegia

Nuova Zelanda

Paesi Rasai

Singapore

nPagnif

Sudafrica

Svezia

Svizzera

TailaggIg

"CORRIERE DELLA SERA"

Egitto

Frigida

Col sistema

Canida

Unghetid

Onien•

Germania Occ. Francia Paesi Bassi Svezia Svizzera Belgio Austria Danimarca Finlandia Norvegia Irlanda 5.900.000 68-39-82 tre canali 4.600.000 59-58-35 tre canali 1.700.000 56-28 due canali 900.000 39-28 due canali 746.000 31-33 due canali 350.000 53-46-46 tre canali 250.000 29-29 due canali 180.000 41-27 due canali 170.000 25 ore 70.000 15-10 due canali 65.000 • 20 ore 25.000 20 ore
Arabia, erudita Bulgaria Cecoslovacchia Costa d'Avorio Cuba
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"SOLE 24 ORE"

MOZIONE CONCLUSIVA DELLA CONFERENZA DI PRODUZIONE IRT - IMPERIAL

La 1° Con ferenza di produzione indetta dal Consiglio di Fabbrica della IRTIMPERIAL e dalla FLM e che ha visto la partecipazione di Consiglio di Fabbri ca, organizzazioni Sindacali, del PaC,I.,P.S.I.-D.C.„ parlamentari ed amorini stratori locali, ha ribadito la necessità di un impegno di lotta a tutti i livelli per impedire che la crisi generale, di settore e della azienda venga fatta pagare ai lavoratori e per imporre una svolta della politica economi ca che consenta uno sviluppo alfernativo del Paese privilegiando la enorme richiesta di consumi sociali espressa dalle masse popolari.

La Conferenza ha approvato la relazione del Consiglio di Fabbrica che nella analisi della situazione e nella proposizione di concreti ebiettivi di lotta, è stata condivisa da tutti i presenti.

In particolare è stata sottolineata la corretta individuazione delle respon sabilità della crisi nella logica di rapina delle Società multinazionali, nelle incapacità e nella logica del profitto del padronato italiano, nella politica economica del governo, subordinata agli interesse del capitale internazionale e nazionale, che respinge le proposte e le rivendicazioni formulate dal mivimento sindacale e dalle forze popolari per uscire dalla crisi, La Conferenza ha ribadito che non si può uscire dalla crisi in senso positi vo per la classe operaia e le masse popolari se non attraverso una programma zione degli investimenti che privilegi i consumi sociali e che consenta -at traverso la ricerca e la adozione di tecnologie più avanzate- il superamento del divario crescente fra la qualità delle nostre strutture produttive e quel le dei Paesi più avanzati. Come terreni concreti di lotta immediata, la Conferenza indica: la modifica zione dell'attuale ruolo del capitale pubblico e il controllo democratico del le sue iniziatice; la costruzione di una struttura nazionale di ricerca per il settore RAI-TV; il controllo della attività delle multinazionali da parte dei poteri pubblici nazionali; la riconversione della produzione finalizzandola ai bisogni sociali espressi dalla scuola, dalla sanità„dalPinformazione. Per la elaborazione di una precisa piattaforma dei confronti del padronato e del governo, la Conferenza sollecita la convocazione da parte della F.L.M. nazionale e della Federaz. CGIL-CISL-UIL del Convegno nazionale del settore della RAI-TV; piattaforma che dovrà essere sostenuta dalla lotta di tutti i lavoratori delle aziende interessate. La lotta in fabbrica e nel settore pzé la difesa del posto di lavoro e delle conquiste sindacali e per imporre uno sviluppo alternativo dell'economia, deve essere inquadrato nella verten za più generale sulla occupazione, gli investimenti e le riforme, che trova espressione a Milano nella settimana di lotta dal 7 all'il aprile; vertenza generale che dovrà essere condotta con decisione e continuità fino al raggiupgimento di concreti e precisi risultati in relazione alle richieste for multe dal mivimento sindacale a livello generale e settoriale.

La Conferenza di produzione della IRT-Imperial decide infine la costituzione di iirin Comitato formato dal C.d.F., dalla F.L.M. e dalle Organizzazioni_poli tiche di fabbrica che dia continuità politica ed operativa ai'temi impostati dalla Conferenza stessa; .e di portare al confronto con i Consigli Comunali, pr•vinciali e regionali il problema dello sviluppo del settore RAI-TV,unita mento alle proposte di programmazione e conversione produttiva, data anche la estesa presenza nel territorio lombardo di fabbriche del settore.

Vertenza generale e situazione politica

CI SONO VOLUTI QUATTRO MESI DI LOTTA PER piegare l'ostinazione della CONFINDUSTRIA e giungere ad un accordo che noi riteniamo positivo sia perché realizza integralmente, nel termine di due anni, l'unificazione del punto di contingenza, sia perché assicura, attraverso l'aumen to immediato di 12.000 lire e degli assegni familiari, un recupero del potere d'acquisto perduto in questo ultimo periodo a causa dell'inflazio ne.

Con l'accordo sul salario garantito e la contingenza i lavoratori, il mo vimento sindacale hanno dimostrato di saper lottare e vincere anche in una situazione economica difficile. Non tutta la piattaforma è stata pe rò conquistata: ci sono ancora in discussione importanti temi quali quello degli INVESTIMENTI, di nuovi e più efficienti SERVIZI SOCIALI, dello sviluppo dell'AGRICOLTURA e del Mezzogiorno.

E qui non possiamo non rilevare come l'atteggiamento tenuto dal Gover rio e dal padronato nel corso di que sta vertenza generale sia stato improntato quasi sempre ad una netta chiusura o, nel migliore dei casi,

a dichiarazioni di fumosa disponibi lità poi smentita nei fatti.

Perché questo atteggiamento del padronato, o meglio del grande capitale ?

Le rivendicazioni del Sindacato in merito alla contingenza, al salario garantito ed alle pensioni per imaportanti che siano (rispecchiando una esigenza reale delle masse lavo ratrici di difesa del salario e di sicurezza del posto di lavoro), cer tamente non costituiscono un fatto sconvolgente che mette in discussio ne la struttura della nostra società.

La ragione di questa caparbia resistenza va ricercata altrove e in particolare nel tentativo di rivin cita e di ridemensionamento completi sivo del peso del Sindacato nel nostro paese.

Primo fra tutti va rilevato coma i recenti casi di insabbiamento delle inchieste e delle verità sulle tra me eversive fasciste, vanno inquadra ti in quella strategia, mai sopita anche se momentaneamente battuta, delle forze eversive e reazionarie.

Daltronde, la recente sortita del

CONTINUA IN ULTIMA

BILANCIO DEL TESSERAMENTO 1974

I RISULTATI DEL TESSERAMENTO DELL'ANNO 1974 Si POSSONO DEFINIRE SENZI ALTRO POS,Ti— VI. LA F.L.M. DI MILANO à PASSATA DAI 182.000 ISCRITTI DEL 1973 AI 195.000 DEL 1974.

NELLA NOSTRA ZONA GLI ISCRiTTI DEL 1974 HANNO RAGGIUNTO I 10.680 CoNTRO I 9.228 DEL. LO SCORSO ANNO.

IN REALTÀ LO SCORSO ANNO GLI ISCRITTI ERANO 10.360, MA DOBBIAMO CONSIDERARE CHE LA FACE HA TRASFERITO OLTRE 900 TESSERATI (LAVORATORI INSTALLATORI) ALLE SINGOLE PRO— VINCE DI APPARTENENZA E CHE NOVE AZIENDE SONO STATE TRASFERITE O CHIUSE.

TENENDO CONTO DELLE AZIENDE COLLEGATE AL SINDACATO PER LA PRIMA VOLTA NEL 1974 E DEL "TURNOVER" ANNUALE, POSSIAMO CALCOLARE CHE OLTRE 2.000 SONO I LAVORATORI CHE PER LA PRIMA VOLTA SI SONO ;SCRITTI AL SINDACATO.

QUESTA SIGNIFICATIVA NUOVA ADESIONE STA A CONFERMARE LA VALIDIT1 DELLE SCELTE RIVE DICATIVE E DI POLITICA ECONOMICA E SOCIALE FATTE E PORTATE AVANTI DAL SINDACATO. CI SONO PERÒ ANCORA GROSSI MARGINI PER ANDARE AVANTI, PER RAFFORZARE IL SINDACATO, PER CONVINCERE ANCORA ilIGLIAIA E MIGLIAIA DI LAVORATORI AO ENTRARE NEL SINDACATO PER PARTECIPARE INSIEME A TUTTI GLI ALTRI ALLA ELABORAZIONE E SOLUZIONE DEI MOLTI PROBLEMI SOCIALI, SINDACALI E POLITICI DELLA CLASSE LAVORATRICE, PER PARTECIPARE ALLA COSTRUZIONE DEL PROCESSO DI UNITÀ SINDACALE.

QUOTE Dt I SCA! Z1 ONE AL SLNDAC A TO PER II 1975 LIVELLI . QUOTE MENSILI QUOTE ANNUALI LAVORAT. 1 LIVEL. C. 950 £. 11.400 II 2' " " 1000 " 12.000 n 3* " " 1050 " 12.600 u 4. ” " 1150 " 13.800 vi 5° " " 1300 " 15.600 re 5S — 6° — 7° LIVEL " 1400 " 16.800 _

ZONA B O V I S A

FABBRI CA DI PEND. ISCRITTI AL SINDACATI 1973 1974 su '73 1) ANELLI 35 22 23 105 2) AEROTECNICA M. 500 179 189 106 3) RORRON I 25 20 18 90 4) RROGGI 350 253 311 123 5) CERETTI E TANF ANI 540 360 364 101 6) CEMM MARCONI 28 14 21 150 7) CI CADA 57 17 18 106 8) EOLO 40 14 30 214 9) FACE—STANDARD 2.700 1.601 1.850 116 10) F B M 470 345 299 87 11) FLOWL I NK 50 27 24 89 12) GERENZANI 25 19 18 95 CI UDI Ci MACCHI 30 27 17 20 17 22 100 110 15) MI CROELETTRI CA 80 62 66 106 16) OFF . MECCANI CHE ROVI SA 40 20 30 150 17) ORI DONI 1 20 106 101 95 18) OCAS (x) 40 23 19) PACCAGNI N I 130 95 115 1 21 20) PAGNONI 27 22 18 81 21 ) PI LOTTA (x ) 1 22) PRODI GI (x ) 19 23) RESTELL I (x ) 34 16 24) SAMPRE 120 81 90 111 SALVI SALAMANA 27 ) VI SA 195 40 20 79 13 19 68 26 8 86 200 42 28 ) VI BRA 45 15 11 73 29) ZERBI NATI 160 113 1 25 111 TOTALE 3.533 3 921 111 ZONA GARI 8ALDL 1) AUTELCO 1.600 1.000 1.220 122 2) ACEMA 80 50 60 120 3) BAGNAGATTI 140 109 99 91 4) BASFER 50 16 15 94 5) BETTI NI ( x ) /0 11 6) BYM 40 30 31 103 7) CARNOVAL I 55 32 34 106 8) CALESTANI 1 20 94 90 96 9) CEVA sei 25 21 14 67 10) CET 110 67 77 115 11 ) DANTE SAI TA 24 12 11 92 12) DELLA PERGOLA 63 46 44 96 13) DURI ED 175 162 1 22 75 14) ELPRO (x) 45 30 15) FI AM 30 22 17 77 16) FOM 25 4 3 75 17) FORNAROLI 45 16 15 94 18) F UGAZZA ( x ) ••• 11

( sEouE ZONA GARI BALDI )

ISCRITTI AL SINDACATO FABBRI CA 1973 DI PEND. 1974 5f, su '73 19) GENSA 20 ) GRAN ELETTRONI CA(x ) GUTTER I .M L I MPEA LAMINA MESAR METALLUX ORSI RAMARI REI TER RES RI GAMONTI VI LLA SAE LARIO SI CME SI DEROTERMI CA 35 ) SOURI AU I TALI ANA STI GLER OTI S TECNOTARGA (x) TONOLLI DIREZIONE VI MMA 60 220 200 70 40 55 70 50 15 90 30 100 120 90 250 35 160 290 30 24 158 60 32 25 22 34 34 9 58 12 64 62 67 182 20 96 113 5 34 8 155 64 32 24 33 43 36 8 61 11 76 62 68 185 15 115 27 103 20 142 98 107 100 96 150 126 106 89 105 92 119 100 101 102 75 120 91 400 TOTALE 2.758 3.084 112 7 ZONA AFFORI —NI GUARDA AQUI LA SANT. BERGAMASCHI CATENA CAMOGA CARPENTUBI CONDOR C.S M MORGAN (x) OERLI KON PREF ER QUADRI ELETTRI CI RAMPASI RONCHI SALCI M SUPERGAL VANI CA(x ) TECNOTUBI ( x ) TORESANI VAGO VI LLA MARI O 101 106 106 106 97 91 92 130 125 104 152 136 77 107 109 100 153 19 102 70 28 84 12 16 450 84 56 70 30 143 6 8 77 76 65 T•TALE .... 1.393 1.549 111 240 25 125 85 50 130 20 io 700 110 95 150 40 300 90 120 80 152 18 96 66 29 92 13 346 67 54 46 22 185 ... ... 72 70 65 I I

ZONA CENTRO DIREZIONALE

FABBRICA Dipend. Iscritti al Sindacato 1973 1974 %su'73 1) AERIMPIANTI 300 153 148 97 2) BOURROUGS 40 14 16 114 3) CHRYSLERI ITALIANA (x) 15 - 84) COFOMEGRA 25 13 8 62 5) COMONT 250 134 89 66 6) DE CARDINAS 50 12 10 83 7) DEMM 60 22 24 109 8) DE MICHELI 50 19 29 153 9) FOSTER WFwTER 400 128 170 133 10) HONEYWELL ISI 230 74 101 136 11) HONEYWELL S.p.A 390 104 114 110 12) HONEYWELL Installaz.(x) 300 - 20213) I.B M 800 88 152 172 14) MECCANICOPLASTIC (x) . - 715) MILANO TERMICA (x) - 6316) PHILIPS SEDE 900 133 185 139 17) PHILIPS FILIALE 250 52 81 156 18) POLICOPY .. 40 15 11 73 19) SIEMENS SEDE 600 142 201 142 20) SIEMENS DATA 150 59 69 117 21) SIRTI . 900 135 311 230 22) SAE FARA 320 61 72 118 23) SPERRY BAND 800 193 245 127 24) SADEIMI (x) .. . 85 - 8025) STANITALIA (IO - - 1626) STRAZIOTTA (x) - - 827) TAYARIOL 15 5 2 40 , Totale 1.556 2.111 136 _= =+-===============1 . 9 ki .c 2 ) 3 . ....., a , í •.0 , e : : " • .• • %* %•L .,...... i t * • 9 10 o I a • . O Oli s e o"' L• __. 0'7,1 13; --; 23 .• i t , • i

CORSI UNIVERSITARI sIVNah

riiffl MELLA

LOTT"

PER LAVORATORI E DELEGATI

Si terranno nei prossimi mesi a Milano corsi universitari usufruendo del le 150 di diritto allo studio previste dal C.C.N.L.

I corsi si terranno presso le seguenti Sedi:

- Statale, Scienze Politiche, via Conservatorio, 1

- Statale, Facoltà Umanistiche, via Festa del Perdono

- Clinica del Lavoro

- Università Cattolica, L.go Gemelli, 1

- Università Bocconi

- Politecnico, piazza Leonardo da Vinci

gfrp
ARGOMENTO r Sede DOCENTE N°x parmatec. = Storia del regime fascista (A) prof.Rochat 80-100 = Le istituzioni assistenziali (A) r. Balbo 10 = Diritto del lavoro (A) " Smuraglia 70 = I mezzi di informazione di massa (A) " Rositi 20 = La condizione femminile (A) " Balbo 50 = Scuola e mercato del lavoro Ma " rtinelli aghin " Br 50 = La coscienza di classe " Agazzi 50 = Lo sviluppo rrbano area milanese (B) " Isemburg 30 = Storia economica (B) " Caizzi 50 = Storia moderna (B) " Catalano (?) = Medicina del lavoro (C) 2 Grieco-Ghezzi 80 = Diritto del lavoro .... (D) " Treu-Varesi 80 = Economia politica (D) " Frey-Livraghi 80 = Politica economica " Mazzocchi (?) = Pensiero marxista e cattolico (?) " Melchiorre 40 = Diritto costituzionale (?) (?) 40 = Organizzazione del lavoro (?) (?) = Organizzazione aziendale (E) (?) (?) = Economia politica (?) (?)
(?) - ancora da definire

ELEZIONI DEGLI "ORGANI COLLEGIALI NELLA SCUOLA"

SOSTENIAMO LE LISTE UNITARIE DEMOCRATICHE

NEI PROSSIMI GIORNI SI TERRANNO LE ELEZIONI DEGLI "Organi Collegiali" della scuola, come previsto dalla legge 477.

Con questa legge non si risolvono certamente i molti e gravi problemi della scuola per i quali studenti, insegnan ti e movimento dei lavoratori si sono battuti e si battono, ma riteniamo che essa serva a trovare lo spazio per aprire un discorso di rinnovamento e di democratizzazione della scuola.

Per questo è necessario che i lavoratori—genitori parteci— pino in massa alle votazioni privilegiando quelle liste che hanno al centro del loro programma una chiara discriminante

DEMOCRATICA ED ANTIFASCISTA e che si battono per la realiz— zazione di questi obbiettivi:

EDILIZIA SCOLASTICA ( costruzione di nuove scuole, di nuove aule ed uso delle strutture scolastiche anche da parte della cittadinanza, ecc.)

DIRITTO ALLO STUDIO (gratuità effetti-va della scuola, lotta all'emarginazione e alla selezione, tempo pieno, ecc.).

SPERIMENTAZIONE E RINNOVAMENTO DELL'INSEGNAMENTO, DEMOCRAZIA NELLA SCUOLA E GESTIONE SOCIALE.

E' necessario inoltre, andare oltre i decreti delegati e porre già il problema del loro superamento rispetto ad alcuni punti, primo fra tutti il superamento dei "consigli di disciplina" quale organo di repressione degli studenti e dei comitati di valutazione, quale strumento di eventuale discriminazione a carico degli insegnanti.

QUESTI OBIETTIVI SONO GLI STESSI PER I QUALI SI BATTE IL MOVIMENTO SINDACALE, E' NECESSARIO CHE IL LAVORATORE IL QUALE LI SOSTIENE CON LA LOTTA, LI SOSTENGA ORA ANCHE CON IL VOTO.

DALLA PRIMA

segretario politico della D.C. Fan fari in tema di ordine pubblico, per il modo e le soluzioni che pro pone (vedi fermo di polizia), si inserisce in questa manovra ad am, pio raggio di recupero di un blocco moderato e d'ordine da contrapporre alle istanze di rinnovamento e progresso delle forze democratiche ed antifasciste.

Certamente esiste un problema di ordine pubblico (rapimenti, furti, attentati terroristici fascisti), ma questo va affrontato in primo luogo dando il là deciso ai programmi di rinnovamento sociale ed economico, che attendono da anni una soluzione e che sono i veri mo tivi della coplessiva crisi della nostra società.

Solo se emergerà questa volontà po litica si potrà vedere patallelamen te l'opportunità di iniziative di prevenzione della criminalità che non abbiano lo scopo di nascondere velleità autoritarie ed antidemocratiche.

A questi tentativi di inserire sul la crisi economica, motivi di attac co alle libertà democratiche, occor re una risposta unitaria di massa che deve coinvolgere tutte le forze politiche e democratiche e di cui il SINDACATO UNITARIO se ne de ve far carico in prima persona, perchè a poco servirebbe (ammesso e non concesso che sia possibile)

la conquista di taluni obbiettivi da noi posti, se poi verrebbero me no le condizioni generali di democrazia entro le quali si svolge la attività del Sindacato.

A tale proposito crediamo che sia giusto dire con chiarezza che azioni sconsiderate di alcuni gruppi, sopratutto nelle scuole, avendo per so ogni senso politico di lotta razionale ed esaendo cadute molto spedì so nella violenza fine a se stessa, favoriscono il ricomporsi di uno schieramento conservatore reazionario messo in crisi dal dispiegarsi dell'azione di massa, democratica ed antifascista del sindacato e del le forze politiche e democratiche. La vertenza generale si svolge in questo clima di crisi economica,po litica e sociale; da qui l'importan za di una nostra vittoria, conditio ne per andare avanti, difendere gli interessi dei lavoratori, uscire dal la crisi e creare condizioni perchè si affermi nella coscienza del paese la necessità di un cambiamento e di rinnovamento generale.

Il sindacato deve fare la sua parte in piena autonomia, ma consapevole che per ottenere questi risultati bisogna stimolare e contribuire a far sì che si sviluppi un'aggregazione tra le forze politiche, socia li e democratiche per garantire fin d'ora LA PROSPETTIVA DI UNA DIREZIO NE DEI PAESE che garantisca gli in, teressi dei lavoratori, in primo luogo , e dell'Italia tutta.

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