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Coordinare gli obiettivi

Come ricorderete il 2 Giugno 1977 abbiamo costituito il coordinamento del gruppo AEG in Italia di cui fanno parte le sedi dell'AEG di Milano , Cinisello e Cusano2 la CO.GE.CO. di Milano la Galileo Sicilia di Milazzo2 la SOGETEL , la IRT Imperial , la TELE NORMA e 110LIMPYA . Pochi giorni dopo ver annunciato con un comunicato stampa questo avvenimento di grande importanza politica la direzione generale, nella persona dell'Ing. Hesse, ha convocato il Consiglio di Fabbrica per farci un lungo discorso e per dirci che noi della IRT non abbiamo niente in comune con le altre aziende2 di lasciare perdere il coordinamento .

Naturalmente la nostra azione è andata avanti e ha visto, durante la los,ta per la piattaforma aziendale2 anche l'iniziativa presa dal Coordinamento del presidio temporaneo della sede dell'AEG di Via Pirelli da parte di tutte le aziende del gruppo . Ma oggi, precisamente 1111 Ottobre 1977 , ci viene comunicato dalla direzione ( è stato affisso anche agli orologi ) il " Nuovo schema organizzati vo e funzionale - denominato Regione Italia - deliberato dalla AEG-TELEFUN KEN " nel quale si dice che rientrano in questo schema le società che fanno parte del nostro Coordinamento . Non solo2 ci viene confermato anche che le società ECOLOGIA S.p.A. , KWV Italiana S.p.A. e ALNOITALIA S.p.A. fanno parte del gruppo A.E.G. così come sapevamo .

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Da questo schema però riteniamo manchino altre società , sulle quali stiamo facendo delle ricerche nelle quali la presunta finanziaria della AET-TFK non è maggioritaria .

Dall'esame di questo documento ci viene confermata anche la notizia che dalla riunione che i dirigenti del gruppo hanno tenuto 118 Settembre per definire gli incarichi e tutto l'organigramma non ne è scaturito un accordo .

Difatti nel documento vi sono molti incarichi con la sigla " NN". Da tutto ciò dobbiamo trarre un'altra conferma : la nostra iniziativa di costituzione del coordinamento del gruppo AEG-TFK è una scelta giusta che va porta ta avanti e con maggiore decisione .

La politica che la multinazionale AEG- TFK porta avanti nel nostro paese ci riguarda tutti e per questo dobbiamo sempre più acquisire la mentalità di gruppo con gli stessi problemi ed interessi per arrivare ad azioni comu ni in tutte le aziende che fanno parte del coordinamento

Il programma di lavoro che il Coordinamento sta pertanto avanti si muove in due direzioni : ricerca di tutte le aziende in cui è presente 11AEG-TFK, documento politico organizzativo sulla politica e la realtà delle aziende sinora conosciute .

Probabile obiettivo a medio termine : Conferenza di produzione del gruppo .

Notizie : le sedi commerciali dell'AEG il giorno 3 Settembre hanno conquista te l'accordo per la piattaforma aziendale ; La SOGETEL , la CO.GE.CO ,la Galileo di Sicilia sono entrate in lotta per la piattaforma aziendale .

RU B R 1C'11 PENS ION I

a cura di Luigi Tomasso

il C.d.F.

COATROLLO DELLA P0/121011E AffICURATIV91

Comunemente r.1 crede che il problema delle pensioni sia una questione che riguarda esclusivamente gli anziani, mentre l'esperienza, troppo spesso amara, di milioni di lavoratori ha dimostrato che è proprio durante l'attività lavorativa che si producono quel guasti e quegli errori nella posizione individuale che poi al termine del lavoro generano pensioni molto al di sotto non solo delle esigenze vitali, ma anche inferiori a quanto maturato nel corso di anni di lavoro e di contribuzione. -

Le cause principali di tale situazione sono essenzialmente due: le evasioni contributive delle aziende e l'inadeguato «sistema previdenziale».

Le evasioni contributive delle aziende, cioè il mancato pagamento di contributi per la pensione (oppure il pagamento in cifre inferiori a quelle realmente pagate dal lavoratore) sono anche drammaticamente favorite dalle cicliche crisi dell'occupazione che costringono 11 lavoratore a subire il ricatto padronale ed accettare, pur di lavorare, l'omissione o l'arbitraria riduzione della contribuzione:

II «sistema previdenziale», cioè il complesso di Enti, leggi e normative che si occupano di pensioni, rendite e trattamenti vari, merita certamente un ben piú ampio esame; ci ripromettiamo quindi di affrontarlo organica. mente nel prossimi mesi su queste colonne anche e soprattutto con la collaborazione dei lettori: per ora ci limitiamo ad atfermare che è frammentario, sperequato e inefficiente.

Le forze democratiche del Paese se ne occupano già da anni-e sono previsti grossi mutamenti a breve termine, specie in materie di invalidità pensionabile, di pianificazione dell'età per l'uomo e la donna, e di tutta la normativa riguardante gli autonomi (artigiani, commercianti e coltivatori diretti). Ci sono però già con le leggi attuali alcuni importanti interventi che il lavoratore, attraverso uno stretto contatto con il consiglio di fabbrica e il sindacato, può esercitare per ridurre al minimo gli errori, le manovre e le evasioni contributive. Queste ultime, e bene ricordarlo, oltre al danno diretto per il lavoratore che subisce l'evasione, causano un pesante squilibrio nell'INPS e contribuiscono anche all'aumento del costo del lavoro in quanto le aziende oneste devono contribuire anche per quelle che evadono.

Gli Estratti Conto

In questi anni, che possiamo definire di transizione tra il vecchio sistema delle tessere con marche assicurative e le nuove procedure elettroniche, non esiste un metodo unico che consenta al lavoratore un immediato controllo sui versamenti delle aziende, ma è necessario fare ricorso a documenti diversi, relativi a procedure, tempi e leggi differenti.

È previsto l'invio da parte dell'INPS di un estratto conto annuale (si chiamerà E AD 157) con le retribuzioni dichiarate dalle aziende e controllate dall'INPS; ma a tutt'oggi non è stato elaborato ancora il relativo programma: riprenderemo l'argomento quando arriveranno i primi estratti. • Anche le aziende sono, comunque, tenute a consegnare entro il 31 marzo di ogni anno un prospetto recante l'indicazione delle retribuzioni corrisposte al lavoratore stesso nell'anno precedente. o se il rapporto cessa prima della fine dell'anno, deve consegnarlo immediatamente, pena ii pagamento di una forte ammenda Questo obbligo deriva dall'art. 38 della legge 153 del 1969.

IL LIBRETTO PERSONALE INPS

È tuttora 11 principale mezzo di controllo della posizione assicurativa individuale del lavoratori dipendenti I non agricoli).. Esso veniva emesso dall'INPS all'atto della riconsegna della prima tessera assicurativa, restituito all'azienda che doveva a sua volta consegnarlo al lavoratore. Moltissime ditte trattengono presso i propri uffici per comodità propria ma anche per esercitare un Indebito controllo, t libretti personali. Ebbene, ciò è assolutamente Illegale. L'art. 52 del R.D. 28 agosto 1924 dispone: ali libretto personale deve essere consegnato al lavoratore Il quale è responsabile della sua conservazione».

Esso contiene: cognome, nome, luogo e data di nascita del lavoratore n° della posizione assicurativa periodi di assicurazione con relativo numero delle settimane coperte da contribuzione importo dei contributi versati

Poichè come accennato nella provincia di Milano è in vi gore il sistema DM.69, i libretti personali recano nor— malmente registrazioni fino al 31.12.73. I lavoratori possono in caso di smarrimento chiedere l'emissione di un duplicato del libretto.

N.B. Numerosissimi libretti personali recano il timbro: MARCHE NULLE AI SENSI DELL'ART.9 DEL D.P.R. 26 APRILE 1957 N• 818' Ebbene tale- timbro deve essere depennato, cioè non ha più valore, e le settimane cui ei riferisce hanno pieno riconoscimento ai fini della pensione. Infatti per alcu ni anni, in passato, le tessere avevano una scadenza di cinque anni, e l'INPS annullava le marche se queste ri— salivano a più di cinque anni dalla data di riooneegna, apponendo appunto sul libretto tale timbro. Molto oppor tunamente con la sentenza n• 38 del 1962 la Coste Costi tuzionale provvedeva ad eliminare tale iniqua • prete stuosa disposizione, per cui allo stato attuale le t•s sere assicurative obbligatorie possono contenere marche relative a qualsiasi periodo posteriore alla data incui furono richieste dall'azienda, e soprattutto possono •d sere riconsegnate in qualsiasi epoca. Pertanto tutti i lavoratori che siano ancora in possesso di tesser• sono invitati a versarle al più presto, o per lo seno con la domanda di pensione, dopo aver fatto apporre dalla dit— ta un timbro sulla prima ed ultima marca, e controllato che tutte le marche rechino la data chi si riferiscono. 14

Tutta la corrispondenza del l'INPS o delle aziende deve essere conservata accurata,mente • con ordine, in special modo le ricevute delle tessere versate (mod.03). Tutti questi documenti oltre al valore di prova dell'avvenuto.rapporto di lavo ro, recano quasi sempre il numero di posizione assicurativa del lavoratore. Poiohè tutta l'archiviazione e la conservazione presso gli uffici dell'INPS avviene se guendo uno strettissimo ordine alfabetico, con sistemi per ora assolutamen te cur tacei, pub a volte accadere ohe per un errore di comunicazione da parte della ditta o di inserimento di una achee dina, l'INPS non riesca a re perire in tutto od in parte la posizione assicurativa di un lavoratore. Basandosi su un sistema alfabetioo, infat ti,pub avvenire anche per un lievissimo errore di trascri zione (una "L" in meno, ad e sempio) ohe uno stesso lavo- retore abbia due o più posizioni, ciò ohe oomporta sicu ramante una perdita di tempo nella liquidazione delle pen sioni, e talvolta anche una ingiusta diminuizione dellim porto maturato per la pensio ne, di cui il lavoratore può anche non accorgersi una vol ta che sia stata calcolata la pensione, e quindi perdere una parte dei propri dena ri per sempre. Quindi è indi spensabile segnalare all' INPS e all'azienda anche la pur lieve discordanza anagra fica.

Ogni volta che capita un inciden te o infortunio sul lavoro bisogna fare in modo che il C.diF. venga informato subito.

In caso di infortunio sul lavoro il lavoratore deve accertarsi che in infermieria venga registrato ora, mese e anno.

Se l'infortunio richiede di recarsi all'INAIL (in infortunio) accertarsi come viene fatta la dichiarazione da parte dell'azien da.

Bisogna farsi consegnare una copia della dichiarazione.

Durante il periodo che si è in in fortunio o a guarigione avvenuta, mettersi in contatto col C.diF., /5 quindi con i compagni incaricati del Patronato, per valutare il caso e se necessario recarsi dai medici del Patronato per visita medica.

Per tutte le operazioni burocratiche utilizzare i compagni del Patronato.

Tutti i documenti che rilascia l'Istituto bisogna sempre conser varli. Il lavoratore che durante l'orario di lavoro ottiene il per messo di andare a casa per indisposizione sarà retribuito per la intera giornata se invierà la giu stificazione medica datata per lo stesso giorno oppure se il giorno seguente torna al lavoro. k ~oggi»

Lettera aperta ad una lavoratrice di 3' livello

Cara Compagna, Alcuni giorni fà mi sono trovato (per me non é una novità)accerchiato da una ventina di donne che mi ponevano un problema del passaggio di categoria per le anziane al IV* livello. Tu forse non sai che discutere e farsi capire da tante donne che insieme reclamano una cosa che desiderano é,onestamente,abbastanza difficile. Anche se credo di aver risposto in modo esauriente alle loro domande vorrei qui spiegare a te il mio pensiero sul problemain questione. Ricordi sicuramente la rabbia che faceva vedere lavoratrici e lavoratori che pur svolgendo lo stesso lavoro avevano la paga differente per aumenti di merito(?) o addiritura la categoria.I1 passaggio di categoria era 'm premio che il Capo elargiva dopo che tu,magari per anni,gli dimostravi di essere una brava lavoratricedledele e ubbidiente.eppure la categoria la ottenevi con la lotta e solo i più forti ci riuscivano: il MM BN era inquadrato alla II* categoria operai qualificati,il resto della Fabbrica che svolgeva lavori simili alla III* categoria ovvero manovali specializzati.Poi nel 1974 abbiamo conquistato l'inquadramento unico che ha dato un colpo di spiigna alle discriminazioni: le categorie sono state ridotte da 13 a 7 ed ogni lavoratore é stato inquadrato nel livello corrispondente al lavoro svolto.Voi eravate state inquadrate nel 2* livello poi grazie alla lotta abbiamo conquistato il passaggio automatico al 3°. A questo punto la scala categoriale che abbiamo in Fabbrica é composta da 5 livelli nei quali sono inquadrati tutti,dal Capo Officina a te,ognuno nel livello corrispondente al contenuto professionale del lavoro svolto.

Ora mi dirai che anche tu sei capace di fare certi lavori di 4* livello e questo é vero come é giusto desiderare di migliorare la propria posizione.Allora cerchiamo di cambiare l'organizzazione del lavoro per arrivare ad una con più posti di 4* livello.Per questo nella ultima piattaforma abbiamo puntato ad aumentare i lavori di 4* livello ed il contenuto professionale dando la precedenza alle lavoratrici più anziane di Fabbrica nell'inserimento in questi posti (vedi sostitutricioperatrici, rotazione mansioni elettriche al MM TVC e MM BN,accorpamento di mansioni per le addette allo, inseritrice automatica).È pure vero che certi posti sono già stati coperti prima della firma della piattaforma e per questi purtroppo non si può fare niente,ma per i posti liberi dopo il 19 Luglio 77 possiamo cambiare le ingiustizie fatte nei 30 anni precedenti facendo applicare il nuovo accordo.E' qui che ci deve essere il magsimo impegno» e vigilanzalDobbiamo mettercela tutta per farla applicare come si deve.Forse non sai che ci sono dei lavoratori di 4* livello (Collaudi TVC)che vorreabero il passaggio di categoria così come certi riparatori.Se ciò avvenisse,cioé i 3* al 4• livello i 4* al 5* e così via avremmo come risultato la richiesta generalizzata di passaggi con un passo in avanti di tutti (invece che l'inquadramento dal 3* al 7* livello dal 4* all'8*) e nessun risultato concreto a parte l'aumento salariale. Se invece il desiderio é ottenere un aumento di paga e non di categoria professionale allora chiamiamo le cose col proprio no me e discutiamo se è il caso di chiedere un altro aumento salariale oltre quello già avuto con la piattaforma.

Nel mese di Giugno è terminato il corso serale TVc.per riparatori al quale ho partecipato.

Credo che nel suo complesso lo si possa definire positivo, ma ciò non basta. Occorrono altri corsi a mio giudizio .

Credo che soprattutto non basti solo il TVc.

La tecnologia è in continuo sviluppo; le esigenze di mercato richiedono sempre con maggiore frequenza le più svariate appli cazioni di novità sofisticate.

Esempio : orologio digitale, sintonia au tomatica con memorizzatore, ultimamente la cassetta accessori (sporting) cioè il gioco con carabina macchinine etc.

Tutto ciò è il frutto del pensiero di tecnologie straniere che ci subordinano.

Facendo sì che il nostro lavoro e la nostra personalità siano sempre più subordinati ad esse; ed il nostro lavoro solo è meccanico.

Recentemente sono stati sottoscritti degli accordi programmatici, riguardanti la rotazione etc. Se vogliamo che tale principio si possa compiere con qualità e migliorando la produttivitL, dobbiamo chiedere alla direzione dei corsi (di n giornamento e di formazione) sui seguenti specifici punti: transistor, orologio elettronico, sintonia aut. memorizzata, sporting, etc. il rompiscatole

Tali corsi dovranno essere strutturati con l'obbligo di frequenza, e soprattutto in ore mattutine: sappiamo che quando non si è affaticati le qualità e possibi lità di apprendimento risultano ampliate. Nel contratto di lavoro una postilla ci dà la possibilità di usufruire di 150 ore per il recupero della scuola dell'obbligo. Viviamo il lavoro di una tecnologia che richiede una profonda riconversione: con ciò credo che sia indispensabile,l'ob bligo di istruirci.

Facciamo ciò che ci è possibile, vediamo magari di usufruire di tali 150 ore per tale fine. Cerchiamo di ottenere una nostra autonomia di pensiero e di produzione.

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