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I pidocchi sono ricomparsi nelle scuole
Ormai da qualche anno si manifestano periodiche epidemie di questi fastidiosi e pericolosi parassiti dell'uomo - anche la nostra zona è colpita - non si tratta di un fenomeno solo italiano
Trattamento una volta individuati i pidocchi Trattamento tradizionale Ungere i capelli con olio di paraffina e aceto, tenere avvolto il capo in sciarpa o cuffia per una notte e lavare al mattino.
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Altrettanto utile può essere una soluzione di lisolo al 2-3%. (Acqua e Lysoform).
Trattamento specifico
Il DDT non viene più usato perchè tossico. Oggi si usa un preparato di nome MOM (in farmacia); esiste sia lo shampoo che la polvere. Il MOM non è base di DDT, bensì contiene come sostanze attive: solfato sameico, mercurio metallico e in combinazione oltre chè paraffina grasso di lana (v. trattamento tradizionale).
L'unica attenzione, in caso di bambini è ovviamente che non ne ingeriscano neanche la minima quantità.
Il MOM si usa come nel T. tradizionale: cospargere i capelli e tenere avvolto il capo in cuffia per una notte; lavare al mattino con l'omonimo shampoo. È IMPORTANTE per eliminare con <viuzza tutte le uova (e i potenziali pidocchi) RIPETERE per 3 volte questo trattamento a distanza di 7 gg. circa l'uno dall'altro (lasciando cioè che si schiudano le uova eventualmente rimaste).
Trattamento degli abiti
- trattamento a temperature maggiori di 60°C. (bollitura, lavatrice con programma a 90°C)
- per indumenti che eventualmente si rovinassero in tal modo si potrebbero adattare temperature a —15°C sottozero ( congelamento)
- oppure si può adottare l'isolamento assoluto degli abiti (es. chiusi in sacchi di celofane) per 40 gg., sfruttando il fatto che il pidocchio allontanato dall'uomo muore.
I pidocchi sono fra noi. Dopo anni che non se ne sentiva più parlare, questi parassiti umani, fastidiosissimi e pericolosi perchè con la puntura o gli escrementi possono trasmettere varie malattie fra cui il tifo esantematico, sono ricomparsi in molte zone, e sono stati segnalati soprattutto nelle scuole materne ed elementari.
Non è un fenomeno solo italiano. Già un paio d'anni fa in Svizzera era stata reintrodotta fra il personale scolastico un'assistente che da moltissimi anni non era più ritenuta necessaria, la "zia dei pidocchi", come viene popolarmente chiamata, un'assistente, cioè che ha il compito di controllare la capigliatura degli allievi, per segnalare con tempestività la presenza di uova di pidocchi attaccate ai capelli e suggerire le cure opportune.
In zona dieci il fenomeno non è molto diffuso, tuttavia dei casi di pidocchi sono stati segnalati anche da noi, perciò è opportuno sapere di che cosa si tratta e quali sono gli accorgimenti da prendere nel caso malaugurato che i nostri figli ci tornino a casa con la testa piena di bestiole.
Innanzitutto vediamo che cos'è il pidocchio. Dice l'enciclopedia: insetti che vivono come parassiti sul capo e sul corpo di persone poco pulite (il che non è proprio vero, vedremo poi perché). Il pidocchio ha forma slanciata, colore scuro e attacca le uova (dette "lendini") ai capelli. Le uova sono più facilmente rintracciabili dei pidocchi stessi, sono picolissime, bianco perlacee, a forma di uovo e ciascuna di esse aderisce strettamente a un capello. Attenzione a non confonderle con dei "manicotti sebacei" o piccole formazioni di grasso espulso dai pori del cuoio capelluto che pure si presentano abbastanza di frequente nel caso i capelli siano lavati di rado. Queste ultime, pur essendo un sintomo di sporcizia, non hanno nulla a che vedere con i parassiti. C'è un vecchio sistema per distinguerli: se ne prende uno e lo si sciaccia fra le unghie del pollice, se si sente un leggerissimo scricchiolio si tratta di lendini, altrimenti di manicotti sebacei.
Dicevamo prima che l'enciclopedia sbaglia, il perchè è molto semplice: è vero che i pidocchi nascono e prosperano nella sporcizia, è vero che a portarli (e quindi a trasmetterli agli altri) sono in genere le persone poco pulite, tuttavia anche una persona pulitissima può restarne contagiata, anche se ha fatto uno scrupolosissimo bagno dieci minuti prima.