LaDarsena1

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RESPINGIAMO LA LEGGE-DELEGA

Gli statali e la politica del Governo - Le prerogative del Parlamento - Gli adeguamenti economici e le tasse

SCIOPERO UNITARIO DI Vi ORE NEI MINISTERI

Non vi è categoria di lavoratori piu' direttamente interessata di noi statali e dipendenti pubblici, alla formulazione ed alla conduzione della politica 'economica interna ed estera del nostro Paese perchè, oltre che come cittadini, noi, con lo Stato, abbiamo un diretto rapporto di lavoro, per cui l'atteggiamento piu' o meno conservatore e retrivo del - Governo e l'indirizzo politico che esso esprime influiscono direttamente sulle nostre condizion i econo mich e e giuridiche.

Fra gli ultimi avvenimenti Che possono dare tin'indicazio ne sufficiente per la classificazione politica dell'attuale Governo, oltre alla fallimentar e politine atlantica perseguita dal Governo sul proble ma di Trieste in spregio al voto del Parlamento ed alle aspirazioni della stessa popo 'azione del T.L.T. espresse dal Consiglio Comunale di Trieste, vi è un altro episodio significativo; il tentativo di legalizzare una pseudo organiz zazione sindacale, la C.I.S.N. A.L., diretta da elementi notoriamente fascisti allo scopo di riesumare vecchi sistemi corporativi di triste memoria servirsene come elementi di rottura verso la ricostituenda unità dei lavoratori italiani.

Inoltre con questo riconoscimento, il Governo cerca di guadagnarsi, in Parlamento, l'appoggio del M.S.I. e dei monarchici per rinsaldare la sua posizione sacrificando co_ si gli interessi e le aspirazioni espresse dal popolo italiano il 7 giugno.

Infatti il Governo, alle trat tative fra le Organizzazioni Sindacali e la Confindustria per il noto conglobamento, ha anteposto il riconoscimen ro e la presenza della C.I.S. N.A.L.

Ecco come si giustifica la preoccupazione e l'avverione di noi statali e dipendenti pubblici verso la legge—delega approvata dal recente Consiglio dei Ministri, Com'è noto, per mezzo di tale legge ,se venisse approvata dal Parlamento, il Governo verrebbe ad arrogarsi i pieni poteri sui dipendenti pubblici sia per i problemi economici che per quelli giuridici.

Non sono certo i sempre piu' evidenti amoreggiamenti verso destra che possono garantirci che i problemi gravi ed urgenti che ci assillano. saranno risolti sollecitamente e in modo soddisfacente.

Non puo' essere per venire incontr o alle necessità econo_ miche e giuridiche di noi dipendenti ch e il Governo richiede la legge-delega, perchè se così fosse, non vi sarebbe motivo alcuno per togliere al Parlamento una delle sue pre rogative fondamentali, quella di fare le leggi e soprattutto

sui problemi piu' delicati come quello della riforma della burocrazia.

La cosa diventa ancora piu' preoccupante quando si vengono a conoscere i fin i della legge-delega (come la soppres sione del diritto di sciopero) e quando le autorità governativ e fanno trasparire attraverso i loro fogli ufficiosi che gli aumenti economici sarebbero concessi a partire dal 1. Gennaio 1954 e cercando di rendere impopolare la lotta

dei dipendenti pubblici affermano che la concessione degli adeguamenti economici comporterebbe un inasprimento fiscale.

E' bene far conoscere a tut ta l'opinione pubblica che i dipendenti pubblici e gli statali sono le uniche categorie di lavoratori senz a SCALA MOBILE, per cui da due anni i 'oro sipendi e salari hanno si:bit°, per l'aumentato co sto della vita, una decurtazio ne - del 15 per cento e quindi,

sulla necessità di un unico programma

L'attivita' per le elezioni della nuova Commissione Interna dell'Arsenale M. M. recede ormai verso la fa- p

risulta pure evidente quanto siano modeste le nostre richie ste e come sia giusto che gli adeguamenti economici debba no decorrere dal gennaio 1953 per restituirci almeno in parte cio' che ci è stato ingiusta mente sottratto.

Per quanto riguarda l'aumentp delle tasse, è bene far sapere che dal 1952 ad oggi, senza che vi siano stati degli aumenti agli statali, lo Stato (continua in 4 pag.)

se culminante. Si è costituiti°, a cura delle Organizzazioni Sindacali, il Comitato Promotore che ha gia' emanato il manifesto per la presentazione delle liste. Ciò clicil).ta' avvenire entro il 26d. m.; dopo di che si cost'iimira' l Comitato Tecnico ylettoìole il quale indira' e aleiioni e ne curera' lo seolginvnto previsto per i primi giehi del prossimpinese.k.4],,

PER :NlIZIATIVA DEL NOSTRO GIORNALE

Convocata una conferenza stampa sulla funzione dei Giornali di Fabbrica

La riunione avverrà it 3 Dicembre - Il testo dell'appello per il Convegno Nazionale di Milano

La Redazione de LA DARSENA, facendo proprio l'appel lo rivolto al Paese dai redattori di, alcuni giornali di fabbrica per un convegno Nazionale della stampa del lavoratori, promuove per giovedì 3 dicembre p.v., alle ore 17,30 nella Sala Dante (g.c.), una Conferenza Stampa sui giornali di fabbrica, alla quale sono invitati giornalisti, uomini di cultura e tutti gli Enti ed Organismi della nostra Provincia interessati alla vita economica, sociale e culturale dei lavoratori.

Tale Conferenza viene promessa, a similitudine di quelle già organizzate o in corso nelle altre città e provincie del Paese, in Preparazione del Convegno Nazionale he si svolgerà a Milano il 12 e 13 dicembre p.v.

Per adesioni e informazioni rivolgersi alla, Redazione de LA DARSENA - Viale Amendola 20 telefono 21584 o al Direttore, Sergio Migliari, presso le Messaggeria Liguri - telefono 21051 LA REDAZIONE

L' APPELLO

«Colleghi e amici, esiste oggi in Italia a fianco della grande stampa politica e di informazione un gidrnalismio ngtovo, opere; di lavoratori delle fabbriche e dei campi, d'impiegati e di tecnici, che agisce in ogni parte del Paese.

Questo giornalismo a torto potrebbe essere definito «minore'; perchè - pur coi suoi mezzi modesti e limitati - ha gia' raggiunto una tiratura complessiva di 200.000 copie e soprattutto perchè esso è l'eco vivace e immediata del lavoro, dei sacrifici, degli eroismi, delle lotte che hanno per teatro' quotidiano la fabbrica, esso parla ai lavoratori e a tutti cittadini delle aspirazioni, delle speranze della classe ,-02eraia in una vita più felice ed umana; fa conoscere 'e proposte rinnovatrici dei 7-moratori in ogni settore della produzione e della economia.

Il luogo di lavoro, l'azienda, la fabbrica hanno un'importanza di prim'ordine nella vita italiana; sono le bali della nostra Repubblica fondata sul lavoro. Nella fabbrica e nel luogo di lavoro non solo vengono prodotte le ricchezze della Na-

zione, non sola si assicurano i servizi indispensabili della società, in essi si elabora no anche relazioni nuove e più ricche, si supera la grettezza e l'egoismo, si conquista una concezione più ampia dell'Umana solidarieta'; in essi si riscatta la dignita' di ohi vive del proprio lavoro; in essi si pongono le premesse di una cultura più moderna che si alimenti da quelle esperienze tecniche' e morali; in essi si difende e si conquista ogni giorno una più larga liberta' e una più vera democrazia. Non si dirnentidhi Come ogni volta che, nel nastro passato, tiranni padroni sono riusciti ad umliare la dignita' dei lavoratori nella fabbrica, a spezzare quell'a solidarieta'. ad avvilire quello slancio di conoscenza e di progresso, a ra, pestare quelle liberta', tutta la vita nazionale si è .sentita soffocare sotto l'oppressione di una tetra e sorda canna di piombo, e liberta', cultura e progresso so-, no diventati puri nomi, oggetti di derisione.

Il giornalismo operaio intende appunto di condurre la sua battaglia affinchè nelle fabbriche, negli uffici nel campi, in piena armonia don le altre istituzioni

e organizzazioni operanti nei luoghi di lavoro, siano igtelate la sicurezza, Televazione fisica e morale, la dignita' di tutti i lavoratori; affnchè in tutti i luoghi di lavoro sorgano i fermenti di una nulava cultura.

fil giornalismo operaio intenclè - soprattutto - condurre la sua battaglia perche nella fabbrica vengano difese la liberta' e le clanguiste sociali - e in primo luogo la liberta' di stampa, - ricordando a tutti gli italiani di qualsiasi opinione, Ohe il grado di liberta' e democrazia che vi è nella fabbrica è l'indice più sicuro della civilta' 'democratica in tutto il Paese; perchè la vita nella fabbrica sia sempre più conosciuta e sempre più sia posta al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica; perchè la fabbrica divenga sempre più

centro propulsore della vita della Nazione., Perchè anche nella fabbrica si possano far conscere le aspirazioni, le ' donquiste e Ze lotte dei lavoratori di tutti i Paesi che il lavoro, affratella. •

Gia' .sin d'ora, tuttavia, su questo avvenimento importante, e tale non solo per i dipendenti dell'Arsenale, si possono rilevare alcuni aspetti positivi. ~atti quest'anno, a differenza degli anni scorsi, i lavoratori hanno fatto precedere le ei'ezioni non solo da un ampio lavoro inteso a mettere in evidenza l'importanza e la validità delle C. I. quale organismo di difesa e di tutela dei loro interessi, ma soprattutto, essi, attraverso disdussioni e dibattiti ed accogliendo l'invito della C. I. uscente, 'hanne formulato le carte rivendicativg le quali contengono oltre'. che le loro generali e particolari aspirazioni, anche l'invito alle Organizzazioni Sindacali perchè presentino, salila base di un programma comune, una lista Tale azior.: ha gia' avuta un primo risultato positivo e cioè: le Organizzazioni Sindacali hanno preso l'impegno di elaborare un programma unico che, necessariamente, cliovra' contenere le richieste espresse dai lavoratori con le carte rivendicative. Si avra' un programma per cui nella tritava C. I. non vi sara', come dell resto non vi deve essere, una maggioranza ed una minoranza o, peggio, una oppolsizione. Il programma unico, sufficientemente dettagliato, impegna tutti indistintamente gli eletti di qualsiasi o di nesina corrente sindacale. Pensiamo che i Lavoratori, attraverso queste elezioni, anzichè dividersi in astiose ed inutili polemiche, svilupperanno ulteriormente i loro sentimenti di fraterny.2,' e di solidarieta'. Sappiano le Organizzazioni Sindacali intendere e non ostacolare, ma agevolare questo profondo e cosciente movimento 'unitario che esprimono i lavoratori.

QUINDICI GIORNI

Recentemente la Camera dei Deputati ha votato alla unanimjita' un ordine del giorno che disponeva la sospensione dei licenziamenti minacciati o già in corso in numerose fabbriche fondamentali per l'economia nazionale.

Evidentemente ciò era il frutto del movimento unitario di tutti i lavoratori i quali riuscivano a legare alla loro situazione l'inteiressamento dell'opinione pubblica.

Nel frattempo la Direzione della Marelli di Milano veniva costretta dalla Magistratura a pagare i lavoratori per tutto il periodo che essi avevano lavorato nella fabbrica malgrado l'ab-

Per questo noi, redattori M! alcuni giornali di fabbrica, riteniamo opportuno ed urgente un convegno di tutti coloro Che direttamente indirettamente possono e vogliono' dare la loro opera a questo fine: colleghi e fra telli del giornalismo di fabbrica e di azienda, redattori della stampa sindacale di ogni tendenza e organizzazinne, giornalisti e profes-' sionisti e uomini di cultura che sappiano riconoscere nei motivi posti a ragiane di tale incontro aspetti inscindibili e decisivi dei motivi generali del progresso' della liberta' bandono della fabbrica da parte della Direzione stessa. Si trattava di un'altra vittoria da aggiungersi a quella del suddetto o. d. g..

Ciò nonostante i grandi azionisti, sfidano il Paese e il Parlamento, inviano i loro liCuidatori alla Pacchiarini nelle varie fabbriche e ;tentano di continuare ropera di smobilitazione• e di degradazione dell'economia nazionale corrispondentemente ai loro egoistici interessi di monopolisti dimenticando dite il 7 giugno è successo qualcosa di grosso.

La maggioranza del popolo però non subisce più questo strapotere dei ricchi e questa corrispondente a-

zione del Governo. Dappertutto si esprime, nei modi' P/SA diversi, la decisa volonta' di vedere migliorata la situazione economica e sopratutto che sia cambiato l'indirizzo politico ed economico nella direzione del Paese.

Dai 9.000 minatori siciliani che hanno scioperato '24 ore il 10 u. s. per migliorare il loro contratto di lavoro, si giunge, attraverso altre agitazioni e scioperi avvenuti un po' ovunque, al compatto sciopero di Firenze effettuato giovedi 19 e. m., contro la liquidazione della Pignone. E' sintomatico che in tutte (cont. In 2s No

4! Anne II - N. 5 LA SPEZIA, 24 novembre 1953 REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE: Viale AMENDOLA N. 20 p. l' 1111A COPIA LIRE DIECI UNIAMOCI NELLA LOTTA PER I MIGLIORAMENTI ECONOMICI
LE ELEZIONI DELLA C. I. ARSENALE I SINDACATI CONCIfilalliii
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La loro principali rivendidazioni - Il C. O. costretto a costituire una pensione allo.... Stato - Aboliti i viaggi in seconda classe

Fra le categorie del nostro Stabilimento una delle piu' trascurate dall'Amministrazione è certamente quella dei Capi Operai di Ruolo.

Questa categoria, benemerita per il suo attaccamento al servizio e per la sua capaci tà professionale, cosa riconosciuta da tutti i Direttori succedutisi man mano nello Stabilimento, è, agli effetti del riconoscimento pratico, bistrattata.

Infatti ad essi è stata tolta completamente dalla pensione statale la pensione INPS fino a poco tempo fa percepita, nonostante che dal 1926 questa categoria versi un contributo del 4 per cento in conto tesoro ed il contributo INPS per la invalidità e la vecchiaia.

Con questo sistema il salariato di ruolo paga due contributi assicurativi ed ha diritto ad una sola. pensione perchè quella INPS viene incamerata totalmente dallo Stato.

In parole piu' semplici è il salariato con il pagamento del 4 per cento sul conto tesoro si forma una pensione propria e col pagamento dei contributi INPS forma una pensione a favore dello Stato.

Incredibile, ma vero.

E' inconcepibile che, con un'ingiustizia che la legge assolutamente non ammette l'Amministrazione sottragga al salariato permanente la quota-parte di sua proprietà che ammonta a decine e decine di migliaia di lire, e che nessuno fra i grandi dirigenti dell'Amministrazione medesima sembra accorgersi di cio'.

Un altro aspetto di malcotento è determinato dall'abolizione del diritto a viaggiare in 2.a classe, con la conseguente diaria, durante le missioni, da essi sempre goduto nonostante che cio' sia chia

rito anche nel Testo Unico. Inoltre, mentre yi stesso T. U. contempla un soprassalto del 30 per cento per l'incarico di responsabilità, ad essi viene corrisposto il 10 per cento sulla sola paga base, con una sensibile perdita eco nomica, aggravata dalla man tata partecipazione ai cottimi.

Per ultimo, fra queste brevi note non potremo dimentica re la rivendicazione già da tempo avanzata dai Capi Operai per transitare dal «Ruolo Salariati» al «Ruolo Stipendiati», dato che essi sono paragonati ed hanno lo stesso grado dei marescialli e che

cio' non porterebbe alcun aggravio all'Amministrazione, essendo pagati tutti i giorni dell'armo.

E' chiaro che questa situazione non pone certo in buona luce il nostro datare di lavoro in quanto, è bene ripeterlo, se lo Stato pretente che i cittadini rispettino le leggi, esso deve per primo dar l'esempio, dando ad una così benemerita categori a cio' che gli spetta.

Di questa necessità i Capi Operai sono coscienti e sanno che soltanto dalla loro mobilitazione dipenderà la so— luzione dei problemi ancora insoluti. E.

E IL LATTE?

Anche nella nostra fabbrica ci sono operai che svolgono lavori insalubri.

Dico questo per ricordare a chi di competenza che anche gli operai degli stabilimenti militari sono esposti, purtroppo, ad incontrare malattie per le mansioni che svolgono.

Viene concesso a questi lavoratori uno spazzolino da denti, un dentifricio, una saponetta e uno spazzolino per unghie, quando il bilancid lo permette.

Esiste, se non sbaglio una legge per l'igiene che stabilisce per questi lavoratori oltre ai conforti igienici suddetti anche una determinata quantita' di latte che devono bere per prevenire qualsiasi forma di intossicazione.

Se tutto questo viene concesso per via di legge a quegli operai che lavorano alle dipend?nze di aziende private. viene perciò spontanea la domanda: ma perchè gli operai degli stabilimenti militari debbono

I tuadauinieri e11 Trenino

In una conuniiiiiiime

Cara Darsena, vorremmo attraverso le Sue colonne fornire alcuni chiarimenti a due problemi posti nel n. 4. del 10 c. m.

Circa il trenino di San Vito, la scrivente ha ulteriormente proseguito nella sua, azione per dare agli operai di quella zona un mezzo di locomozione decente.

Possiamo intanto rendere noto che l'Amministrazione ha a. sicurato che i vetri saranno introdotti entro pochi giorni ed inoltre, a comincia re dai prossimi giorni, una vettura per volta sarà stacca ta dal treno ed inviata all'Officina Costruzioni in Fer ro, la quale provvederà alla revisione e alla riparazione radicale della stessa.

E' previsto circa un mese per la riparazione di tutti i vagoni. Successivamente verranno riparati i «carri-bestiame», con modifiche delle porte _e delle scalette d'accesso

nonchè con l'installazione di sedili.

Per i magazzinieri, questa

C.I. ha numerose volte chiesto chiarimenti alla Direzione S.G.

La risposta è stata che essa aveva inviato al Ministero l'elenco di tutti i salariati che esplicano mansioni non salariali (magazzinieri - analisti inservienti, ecc) e che il Ministero non ha ancora fornito chiarimenti al riguar do. Secondo l'Amministrazione dovrebbe essere il Ministe ro a determinare se la catego ria impiegatizia di appartenenza sarà la 3. oppure 1 a 4.

E' bene pero' ricordare che il Ministero potrà agire esclusiva mente in base alle informazioni che avrà avuto dalla sede.

Comunque, sarà cura cii questa C.I. richiedere nuove informazioni e portarle a conoscenza della categoria.

Grazie. La Commissione Interna

Cara Darsena, sul tuo ultimo numero hai pubblicato una lettera di Cabigliera, a proposito dei Comandante Giunchi, sulla quale noi non possiamo esprimerci perdhè non conoscianeo molto bene gli Uffici dei Comando Base; però... conosciamo quelli della Direzione Servizi Generali.

Del massimo dirigente civile di quegli uffici, che rappresentano un pò il centro della Direzione Arsenale, del Cavglier Salvo Capo Ufficio Personale Civile, vorremmo parlare.

E non per criticare, perchè la capacita' direttiva e l'intelligenza di questo funzionario sono fuori ciiisciu-ssione.

E si riscontra infatti nella pratica che quando una legge od una disposizione <vanno bene» per il Cav. Salvo, esse vanno pure bene' per tutti i dirigenti.

O ra, è 'risaputo che nel nostro ambiente, vi è modo e modo di interpretare le disposizioni perchè si può cavillare su una virgola, su un apostrofo, a tutto nostro dgnno: il non aver portato ai conoscenza dei dipendenti il punteggio tecnico asse-

Trattatele meglio, le nonne

spettare che avanzi qualcosa per prevenirli dal pericolo che giornalmente li minaccia?

Invitiamo la Cornissione Interna a prendere tutte le misure necessarie per risolvere questo problema spinoso. Perchè gli operai, sono stufi di aspettare, e dicono che è una vergogna che una amministrazione come quella degli stabilimenti militari mantenga i suoi operai in queste condizioni. Vincenzo Ginesi

I GIORNI

continuazione dalla 1.a pag. queste grandi battaglie si ritrovino uniti i lavoratori di tutte ]e correnti sindacali. E questo sempre più vasto ed unitario movimento che scuote le incallite e reazionarie posizioni della parte più retriva della classe dirigente, non si limita ai soli lavoratori. Esso investe sempre più i larghi strati della popolazione attiva del Paese. A dimostrare ciò significativa è la denuncia fatta dalla Giunta della Camera di Commercio della nostra Provincia, la quale ha approvato un ordine del giorno in cui viene messa in evidenza oltre la grave situazione locale, la necessita' che i Ministeri interessati provvedano a venire incontro ai bisogni ed alle possibilita' di lavoro dei nostri cantieri chiedendo, per questo, che si Stimoli e si agevoli lo scambio economico con tutti i Paesi.

Evidentemente è la.maggi oranz a del popolo che chiede di incamminarci su di una nuova strada se si vuole garantire il progresso economico e sociale di tutto il Paese.

UN LUTTO

Domenica 15 novembre, in uno spaventoso investimento automobilistico ha perduto la vit a il piccolo Giovanni Biso, di anni 7 figlio adorato dell'o peraio Biso Alcide dipendente dell'Officina Siluranti. Agli angosciati genitori vadano le piu' sentite condoglian ze della «Darsena» e dei lavorator degli Stabilimenti Militari.

Ma appunto per questo, per il suo prestigio e le sue capacita', noi riteniamo che il Cavalier Salvo, in questo periodo, potrebbe più che mai fare molto per una più.. scorrevole vita aziendale, per un più sollecito disbrigo delle pratiche che interessano i dipendenti.

Consideriamo che in questi ultimi tempi molti cambiamenti sono avvenuti fra' i nostri dirigenti: l'Ammiraglio, li suo Ufficiale Addetto, il Generale Direttore.

il Vice Direttore S. G., ecc. sono tutte persone ...novizie nel loro incarico. E se è vero che il noviziato si paga dappertutto, anch'essi dovranno appoggiarsi su chi, in certa materia, ha una maggior esperienza di loro. Quindi è da ritenersi, ed i fatti starebbero a confermarlo, che il Cav. Salvo abbia, nel suo campo, nella complicata e complessa materia inerente i dipendenti civili la stessa (e forse maggiore) influenza che aveva il Comandante Giunchi. Pare, anzi, che esso sia addirittura membro del Consiglio d'Amministrazione del Ministero per la Marina.

Cara Darsena, nei numeri precedenti sono stati dibattuti vari problemi riguardanti le donne delle Mense. Purtroppo la voce non è ancora giunta a chi di dovere. Speriamo che questa sia l'ultima volta che le donne si rivolgono a te per gli stessi problemi. Le nostre richieste navigano ancora in alto mare: abbiamo alle soglie l'inverno, il freddo comincia a pungere, ma le cappe ed i grembiuli di gomma, gli stivali, gli aspiratori, ecc. rimangono un eterno sogno! Fino a quando dovremo aspettare?

Un altro problema importante è quello delle docce' che, malgrado l'interessa,mento del Consiglio Mense, ancora non è stato risolto. In quasi tutte le cucine mancano le docce e crediamo che, dopo una giornata di faticoso lavoro annaffiato da abbondanti sudate, .si abbia alla fine diritto ad una ben meritata pulizia, ambita diz ogni persona civile. alla cucina 4 le donne debboho spogliarsi nello stesso spogliatoio degli uomini, alla Direzione Arsenale addirittura nel corridoio, senza tener conto che si potrebbe risolvere la sitiitazione anche degli spogliatoi con poco lavoro e pochissima spesa.

Le donne delle Mense

Rispostasuisecondopiano

Il Vice Presidente del Consiglio Mense, a proposito della richiesta fatta da D.E. sul se concio piatto, ci comunica:

Cio' che lei chiede è piu' che giusto. Purtroppo tale la_ cuna non è limitata alla Men sa dove Lei consuma il pasto, ma è estesa alla totalità dei nostri refettori eccetto uno: quello dell'Officina Mista.

Questa necessità di dotare i nostri refettori di capaci e mo derni scaldavivande è stata sempre messa in evidenza dal Consiglio di Amm.ne agli Uffici competenti.

Circa due anni fa sembro' a noi che la nostra legittima richiesta venisse soddisfatta Si costruirono 4 scaldavivan de che dovevano essere localizzati nei maggiori Refettori fra i quali era compreso il N. 6.

Senonchè al collaudo venne ro riconosciuti pericolosi per l'immunità fisica di coloro che dovevano renderli ope-

11111111111111 quadranon escritta che vietava ciò, ne è la miglior prova.

Ma sappiamo altrettanto che ogni disposizione, ogni legge (tranne quei pochi casi in cui esplicitamente ammette od esclude una determinata cosa) può essere interpretata in un senso più meno restrittivo.

A noi pare' che con un pochino di maggiore buona volontà molte cose potrebbero essere fatte: sappiamo che il Cav. Salvo è un civile, che non è quindi soggetto ad' eseguire ordini senza discutere, ma che è un alto funzionario, al massimo della sua carriera, uno spezzino del vecchio stampo, legato quindi alla sua citta" che, quel che più conta, ha una sua testa con la quale sei ragionare. Sappiamo inoltre che a lui non manca il senso di responsabilita', come alcune volte ne ha dato prova, prendendo coraggiose posiziohi su impertanti problemi.

E sappiamo pure che, se lui vorra', capra' far prevalere il buon senso perchè il nostro Arsenale diventi effettivamente uno Stabilimento operoso e sereno, dove gli operai e gli impiegati riconoscano ?lei loro superiori dei veri dirigenti non dei burocrati.

Questo è li nostro augurio al Cavalier Salvo, l'augurio di spezzini ad uno spezzino: che egli sappia sempre interpretare le leggi nel senso giusto, nell'interesse del personale, dello Stabilimento, e della stima di cui gode nella nostra citta'.

Ci avvisino in tempo! Gent.mo ,Sg. Direttore, Probabilmente dirà che sono un «MUGUGNO» e cio' Duro' esser vero, ma l'essenziale è che lei pubblichi quest e poche righe.

Dunque: Il 2 novembre nella ricorrenz a dei defunti, l e maestranze del nostro Arsenale so_ no state fatte uscire alle ore 12 per dar agio ad esse di recarsi r.21 cimitero a commemorare i propri cari scomparsi.

ranti . Ed allora vennero retrocessi in qualche oscuro magazzino dove probabilmente giacciono tuttora.

Noi successivamente abbia_ mo continuato a fare presente tale necessità; come altre, ma qui il discorso diverebbe lungo, in quanto, o per ragioni di bilancio o per altri motivi, ancora tutto tace. Come d'altra parte capita a voi quando giustamente rivendicate nelle officine impianti igienici moderni ed indispensa bili.

Comunque, caro DE., nostro compito non è quello di arrendersi di fronte alle difficoltà che sorgono, ma quello, di prodigare ogni nostra cura noi e voi assieme, per superarle.

Con l'augurio di trovare le porte non chiuse ermeticamen te allorquando assieme bussia mo Il V. Presidente ROZZI

Di queSta nobile iniziativa va ringraziato il Comando, soltanto vorrei suggerire alle Autorità interessate di avverti. re le maestranze il giorno prima e di renderle consapevoli se la mensa funziona o no, per dar agio al lavoratore di prendere accord i coni propri familiari.

Infatti si è verificato che nell'incertezza, parecchi hanno provveduto a comprare come di abitudine il necessario per mezzogiorno, altri no. Se fosse stato emanato l'ordine il 31 ottobre per l'uscita alle ore 12 parecchi operai non avrebbero speso denaro inutile, sapendo che avrebbero pranzato in seno alla famiglia.

Va ricordato inoltre che parecchi «arsenalotti» abitano fuori città e che avrebbero pro so volentieri mezza giornata di licenza senza perdita (sempre se concessa dal proprio capo officina) piuttosto di fare il viaggio per 4 ore di lavoro.

Inoltre, non s; potrebbe aumentare la percentuale delle licenze senza perdit a in certe oc casioni?

Distintamente

ort c e so an • • 111111111111111
D. E.
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Cli datali nell'Unione Sovietica

In otca.sione del mese deljaMicizia fra Magia e tU ., nione Sovietica e (mentre nel nostro Paese le categorie dei pubblici dipendenti sono costrette a scendere in lotta per difendere e migliorare il loro tenore di vita, sempre più compromesso dal crescente aumento dei prezzi, crediamo interessante fare un confronto con la situazione degli impiegati statali sovietici. Stralciamo pertanto alcune note Pubblicate dal dott. Giovanni Fiorentino dopo il sud viaggio in URSS.

Per gli impiegati statali, cosi come per ogni altra categoria, il Sindacato concorda ogni anno con l'Amministrazione i termini generali e particolari del rapporto di lavoro: misura della retribuzione, premi, fondi per costruzione di case, miglioramento delle istituzioni sociali come club, Palazzi di cultura, palestre sportive, case di riposo e di cura, policlinici, asili nido, giardini d'infanzia, biblio-

teche, iniziative culturali e di formazione professionale ecc.. 1:1 Sindacato partecipa anche attivamente ai problemi inerenti l'attrezzatura degli uffici, l'utilizzazione del personale, la distribuzione ed attribuzione delle competenze, l'ordinamento interno dei servizi ecc.. Ciò avviene attraverso una discussione larga e capillare, per ogni singolo reparto, ufficio e localita' a cui partecipano tutti i lavoratori interessati.

no precedente. In questi ultimi anni, ad esempio, l'aumento per tutti i lavoratori sovietici non è stato mai inferiore alr8 per renda della complessiva retribuzione. L'aumento effettivo è stato però assai più sensibile, se si tiene conto delle riduzioni verificatesi nel costo della vita in questi ultimi anni, (ben sei ri-

La funzione dei Sindacati - I miglioramenti economici - Il confronto fra le nostre e le loro condizioni di vita

duzioni di prezzi dal 1947).

LA POESIA DE "LA DARSENA„

Questa scenetta l'abbiamo colta davanti allo sportello dell'ENPAS dove si inoltrano le denuncie di malattia.

Senta, per favore, mi apre questa pratica? chiede una signora all'impiegato addetto

Spiacente signora, non posso; manca la denuncia di m alattia.

Ma non è Questa del medico?

No. Bisogna che lei faccia la denuncia su un apposito modulo.

Giusto, giusto. Vuole per cortesia darmene uno?

Senz'altro signora. Vi sono dei blocchetti che costano 15 lire; eccone uno. - Scusi, non le sembra che sia Iun po' esagerato l'Ente a farsi pagare 15 dire questo blocchetto? In defintiva agli assistiti servono solo 8 foglietti; quelli per le denuncie di malattia; gli altri sono superflui.

Cara ilei, queste sono co-

Degustate e chiedete

E' da tenere presente, per quanto riguarda la retribuzione, che in base al principio generale del costante miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori, l'accordo porta sempre ad un aumento rispetto all'anse che a me non interessano; posso essere d'accordo anch'io, però... questo lo dica sù in Direzione.

- Ha ragione, ha ragionee compila il modulo di denuncia fra il mormorio di chi aspetta allo stesso sportello.

C'è chi asserisce che ha ragione, ahi, invece, osserva, come è pignola. Però guitti concordano che fa perdere un <sacco> di tempo.

- D'accordo - nota un signore -a me sembra che l'Ente dovrebbe dare dei soli foglietti di denuncia e gratis. Anche perchè gli altri acclusi al blocchetto non servono proprio a niente in quanto, il medico, sia per l'inizio che per il prolungamento che per la fine di malattia, adopera la sua carta intestata. Dunque, facendoci pagare 15 lire questo blocchetto, che in sostanza sono 8 foglietti, quasi, quasi, direi che è... una esagerazione.

Per dimostrare quale enorme divario esiste nella entita' delle retribuzioni rispetto alla nostra dolorosa situazione, bastano poche constatazioni. In Italia oltre il 92 per cento degli statali non raggiunge il minimo vitale, pur secondo la valutazione irrisoria dell'Istituto di Statistica; oltre il 70 per cento non dispone neppure del minimo indispensabile per le sole essenziali spese dell'alimentazione. E' inoltre da tener presente che, mentre nell'Unione Sovietica il diritto al lavoro è concretamente assicurato a 'tutti i cittadini di ambo i sessi, per cui in una medesima famiglia possono entrare anche due e più stipendi, nel nostro Paese - in conseguenza dell'estrema depressione economica e della forte disoccupazione - può già dirsi fortunata la famiglia che disponga di uno stipendio o salario.

Nel Paese del Socialismo il problema del minimo vitale non si pone più gia' da molti anni. Gli stipendi più bassi variano da 650 a 700 rubli mensili. Lo stipendio di un laureato è di almeno

1.100 rubli, raggiungend 3 per le funzioni più elevate i 2.500, e più rubli mensili.

E' da tener presente che il fitto per tutti i lavoratori non supera mai, compresi la luce, il gas, il riscaldamento, il 5 per cento della retribuzione: cosi per un

appartamento moderne di tre camere ed accessori con ogni conforto, la spesa varia dai 20 ai 40 rubli menlege (Un rublo, al cambia bio ufficiale, è valutato 170 lire).

Ma le condizioni di vita, cosi degli impiegati statali come di ogni altra categoria, non sono determinate soltanto dal salario o stipendio. Tutti i lavoratori, oltre alla retribuzione proporzionata al proprio lavoro, godono di una assistenza medica e farmaceutica gratuita (altro che il nostro ENPAS!), di istruzione gratuita per i propri figli, di un'estesissima rete di asili nido e nidi d'infanzia, di case di riposo e di cura per loro e per i familiari, di trat tamento di malattia senza limiti di tempo, di pensione per invalidfta' oltre quella normale di vecchiaia ecc..

Il sistema delle assicurazioni sociali è il più avanzato e democratico del mondo. Mentre l'onere della assicurazioni è a completo ca rico dello Stato, la direzione e gestione delle Assicurazioni sociali è affidata ai Sindacati. Nessun versamento è dovuto dai lavora;tori, sia per il trattamento di malattia, invalidita' ecc., sia per quello di pensione.

In occasione dal Mese del Pensionato, si è avuta domenica 15 novembre, una manifestazione cittadina al Cinema Odeon, alla quale ha partecipato l'on. Boglioni

della CGIL. Aderendo a questo Mese, il nostro giornale pubblica una poesia che esprime il risentimento di uno di questi lavoratori.

IPensionati

Te che tel furbo, come l'è chi campo? ma te mer dist come i fan a vive? S'i en vivi, l'è perchè der vedo stampo; en tochéto de pan e quatro cave,; i en vivi perchè i vivo de speranza per tuto quelo chi gan promiso a Roma, entanto la ghe cala sempre a pansa tratà Oso de quei mui da soma.

Ma cos i spetto? chi zio morti tutti?

Ma te mer divi &ad' i è anda'r rispeto?

Così se pe' tratae' di farabuti

L'è brutto a fati a di veci sto dispeto.

Co'a testa bassa, povei pensionati

Cde spate curve come bastonà, n'ta se veciab, i mangeaa di rati: questo ie chee? questa l'è bontà? ?

I ghe promoto tali mai e monti er giorno dee elesion; ne dubitati!

Sia n'pasea' del'aigua sotto i Penti prima ch'er vecio i podea mangiaci!

Quando, i sen aumentà i se stipendi quei tali chi n'en mai andà d'acordo e tuti a una! E te te li difendi? mentre sii veci tuti i li descordo.

Critica Cinematografica

GELOSIA Il film di Germi che è tratto da «Il marchese di Rocca ventina» di Luigi Capuana, uno dei maggiori scrittori del 1'800 italiano, ha completamente travisato lo spirito rea listico che animava il romanzo . E lo ha fatto con intelligenza, quindi coscientemente, in quanto non sono travisati i fatti ma ne è falsato lo spirito, ne è seriamente compromesso il carattere realistico, quello stesso carattere che, trasferito sul piano del cinema e dell'età nostra, ci ave-

va fatto sperare con «In nome della legge» che un nuovo promettente regista si prepa rava per il nostro cinema. Ahimè! invece di un'evoluzione Germi purtroppo, dopo il suo primo film è andato subendo un'involuzione conti nua che da «Il cammino della speranza» a «La ritta si difende» è giunto a questa «Gelosia» per narrare la qua le non era affatto necessario disturbare Luigi Capuana il quale aveva ben altri intenti narrando la storia dello scioc co marchese e della povera olivara.

L'unica scena che ha il carattere 'critico del letterato siciliano è quella del processo dove i magistrati appaiono come lo strumento cieco di un sistema feudale.

* * Il ritorno di don Camillo di Duvivier. I raccontini di Guareschi su don Camillo e Peppone sono un genere di letteratura amena che ha lana di prendere in considerazione i problemi del mondo d'oggi, risolvendoli su un piano di buon senso piuttosto in teressato.

Questo film si conclude (ve lo immaginate), con un abbraccio tra clericali, comunisti prcprietari terrieri davanti all'alluvione del Polesine.

Ma i termini della realtà italiana sono troppo falsati perchè si possa riconoscere un invito completo alla pacificazione.

Si notano piuttosto nel film la superficialità e l'indifferen za di Duvivier che pare accompagnare il racconto ridar chiando egli stesso.

Avremo presto la nipote di Don Camillo? Certo il figlio in questo caso è impossibile.

5 *

dermica. L'ambientazione fuori della Sicilia (il film è stato grato in Lucania) non si sa se è doeuta al desiderio del regista di ottenere effetti più suggestivi o da ragioni estranee alla regia. Comunque a Lattuada non manca certamente il rn4estiere ed egli come sempre ha saputo valersene, specie nella descrizione di certi ambienti, in certe note di costume, che sono rimasti però pezzi d'antologia perchè trOppo staccati dallo spirito completamente diverso del film.

* * *

NIAGARA di Hathway —

Una volta Hathway raccon tava in chiave di epope a le storie dei lancieri del Belgala, dei cavalieri del Texas e dei gangesters di città. Vi era nei suoi lavori per lo meno un lato positivo, a volte cronistico, a volte storico.

Ora lo ritroviamo ai piedi di Maryiyn Monroe intento a sfruttar e tutte le possibilità e motive e gli attributi sessuali della nuova stella.

Il film in sè è un impasto di erotismo e di violenza neppure ben dosati.

* *

Un quadro del pittore spezzino Gino Bellani che'ha recentemente esposto alla Galleria Adel della Spezia numerosi dipinti e disegni ottenendo un successo veramente notevole di critica e di pubblico. Quello che soprattutto piace nella pittura di Bellani è il sentimento con il quale è espresso l'eterno e intramontabile tema della natura

QUO VADIS? - Questo coVossale hollywoodiano è il solito polpettone pseudostorico alla Cern De Mille. Ci si può facilmente immaginare che per rendere ancora una volta sopportabile questa storia tante volte narrata, era necessario aggiungervi molta salsa piconte, vitaminizzarla abbondantemente e metterla in un tecnicolor che ricorda la Mostarda di lamponi. Protagonisti della scena madre sono ancora Licia, Ursus e il toro. Nerone (per altro bene interpretato) è sceme molto più di quello che narra la storia: scemo come i tedeschi dei film di guerra che gli americani ci hanno largiti in abbondanza. Un vero colosso che dura quattro ore intere intere: il più colossale dei film: qui tutte è grandioso; di piccolo c'è soltanto chi l'ha

La Lupa. Ispirato a una novella di Giovanni Verga, questo film di Lattuada ben poco ha conservato del potente realismo dello scrittore siciliano. La sensualita' avida e prepotente' della Lupa, il clima perverso e torbido del racconto si è ridotto nel film ad una passioncella immorale ed epi- diretto.

LA DARSENA 3 •
IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII SCENETTA BUROCRATICA HA RAGIONE, PER0'... 111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111 il caffè
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COSA OCCORRE AL NOSTRO CRAL?

Ultimamente, sulla stampa cittadina è apparso un articolo relativo di nostro Circolo Ricreativo e, partidolarmente, al suo cinema.

In questo articolo si mete vano giustamente in risalti.; due aspetti del problema: da un lato, come il cinemr, del CRAL Dip. Marina sia l'unico locale ove una famiglia di lavoratori possa, senza saltare i pasti, passare alcune serate di sano divertimento durante la quin &eine, dall'altro come questo locale, appunto per la simpatia di cui è oggetto e per la modicità dei suoi prez zi, non sia più capace di con tenere il suo pubblico e come ciò sia fonte di molti in convenienti.

Noi vorremmo, in queste breve articolo, portare la nostra adesione e quella di molti nostri compagni di lavoro al pensiero espresso e dalla tampa in questione, circa la necesità di trovare un rimedio a tale situazione.

Il problema ci sembra risolvibile sotto un solo aspet to: non si può parlare di au mento di prezzi, perchè ciò equivarrebbe a travisare le naturali funzioni del CRAL non ci sembra giusto neppu re, per un concetto umano, social,e e. anche finanziario escludere i «non soci; come infine riteniamo assurdo parlare di una più lunga programmazione degli stessi spettacoli, impossibile sot to tutti i punti di vista. Rimane allo;a l'unica soluzione possibile: l'ampliamentc

Premesso dile l'Amministrazione Millitare Marittima non può non avere la possibilità di 'effettuare i lavori atti a ciò, come non può non tenere in debito conto questa necessità dei suoi dipen denti,\vorremmo porre alcune domande, sperando Che ad esse verrà data esau niente rispdsta.

Ha il Consiglio Direttivo del CRAL mai posto il problema dell'ampliamento del locale?

Se io ha posto, quali ostacoli ha inc9ntrato alla sua risoluzione? WO4.4

Qual'è ' il lizontribluto 'dei dirigenti dei nostri Stabilimenti Militari all'azione per una rapida esecuzione di ta li lavori?

G. Rossi —(0)—

Schermo e Palcoscenico del C.R.A.1. Dip. Marina

Lunedi 23 novembre Adulte ra senza peccato

Martedì 24: I Sette dell'Orsa

maggiore

Mercoledì 25: Idem c.s.

Giovedi 26: La presidentessa

Venerdì 27: Ultima conquista

Sabato 28 Domenica 29: Ti avro' per sempre

Lunedì 30: L'importanza di chiamarsi Ernesto

Martedì 1 dicembre Lo Spar viero del. Nilo e Varietà Comp.

Piero Pieri

Mercoledì 2: Idem c.s.

Gioveri 3 Freccie avvelenate

Venerdi 4: Il Fiume

Sabato 5 Domenica 6: Il bacio di mezzanotte.

VERTICALI

1 - Legno che si lavora al tornio

2 - Materia per l'artificiere

3 - Non vorrebbe mai farsela il lavoratore

4 - Formula da laboratorio

5 - Calcio

6 - Una famosa maga

7 - Chiarir e i dubbi

8 - Non salì

9 - Imbarcazione da regate

10 - Nome d'uomo

12 - Ressa

14 - Il nome della «vergine»

SULLE SCENE

Rassegna del dilettante

Il CRAL «Dipendenti Marina» indice ed organizza per la sera del 18 dicembre alle ore 21 nel proprio Teatro, la

1. Rassegna del Dilettante, denominata: «Serata del Dilettante» alla quale possono partecipare liberamente tutti i Soci e loro famigliari, di am bo i sessi, che abbiano compiuto il 15. anno di età.

IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

16 - Una Sezione del CRAL

D.M.

18 - Croce Rossa Italiana

19 rVi Vi escono a escono dei buoni ma-

20 - Uno in inglese

22 - Aereiforme infiammabile

23 - Ne fanno molto uso gli spagnoli

24 - Non toccare quello brutto

25 - La metà di un tornio

27 - Dio della guerra

29 - Magazzino per cereali

30 - E' necessaria per gli aumenti salariali

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La Rassegna comprenderà i seguenti ruoli: Canzonieri, Lirici, Imitatori, Ballo, Esibizioni con Stru menti Musicali; e sarà suddivisa in 2 Categorie

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na introitato circa 193 miliar di per tasse riscosse in pia' a causa dell'aumentato valore nominale dei prodotti e delle merci.

Non vi è quindi nessuna ne cessità di ulteriori inasprimenti fiscali; basta adoperare una parte di questi 193 miliardi per coprire le spese necessarie per gli adeguamen ti economici richiesti.

Eoco perchè gli statali respingono decisamente la legge-delega e si accingono a scendere in sciopero per raggiungere questo risultato.

Vada, per questo, un plauso e la solidarietà di tutti i la— voratori ai colleghi di Roma dipendenti dai Ministeri dell'Agricoltura, della Difesa (Esercito, Marina e Aeronautica), dei Lavori Pubblici (carn preso il Genio Civile e l'AN. A.S.), del Lavoro, dei Monopoli di Stato e della Pubblica Istruzione che, per primi, scen deranno in sciopero unitario per 24 ore.

Certamente anche qui da noi, essendo ormai giunti al limite della sopportazione, operai e funzionari, tecnici ed impiegati di tutti i gradi e categorie, ci dobbiamo unire e preparar e per affrontare la grande battaglia per cui, se

entro il mese di novembre, non sarà risolto in modo sod disfacente questo nostro problema economico, scenderemo in sciopero tutti uniti per ot tenere finalmente giustizia.

LA LEGGE DELEGA CACCIA

Il CRAL D. M., organizza per domenica 29 corr., una battuta di caccia nelle zone Casaselvatica e Collagna.

Le iscrizioni si ricevono presso la Segreteria del Circola dalle ore 17 di Marie& 24 carr., mediante presentazione di tessera a socio e regolare permesso di Caccia.

Ogni cacciatore, oltre la, propria iscrizione, non potra' fare più di un'altra iscrizione per altro cacciare socio.

A richiesta saranno concesse fermate 'per far salire o scendere i cacciatori ab:tanti alla periferia.

I cacciatori in possesso dei) cani sono pregati al sabato sera di dare salo pane asciutto al proprio cane.

Con il contributo del Circolo del 50 per cento, la spesa per ogni gitante è di lire 300.

Le domande di partecipazione dovranno essere compilate su apposito modolo stampato ch e verrà rilasciato gra tuitamente dalla Segreteria del CRAL e che dovrà essere presentato alla medesima, en tro e non oltre il 30 Novembre p.v.

Per la presentazione delle domande e per informazioni la Segreteria del CRAL è a di_ spoizione tutti i giorni feriali dalle ore 15 alle ore 19.

-(0)

CONDOGLIANZE

al consigliere delle Mense Giovanni Carrodano giunga no le più sentite condoglian ze del nostro giornale per la perdita della propria ma dre.

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1 2 I 4 5 6 7 e 9 to 12 13 114 15 lir 17 a14 19 2o 24 22 21 24 25 26 27 28 29 -IO 31 32 33 34 35 37 36 ala 19 a 40
INCROCIATE
4 LA DARSENA
- Costruire dal nulla (Tr.) 33 - Ve ne sono di vellutate 34 - A La Spezia si poteva prendere tempo fà 36 - Organizzazione sindacale 38 - Nota ORIZZONTALI 1 - Libro di scuola il - Nell'inferno dantesco vi pena il fratricida 6 - Casa da gioco 12 - Personaggio del film «Settimo cielo» 13 - Pronome personale 14 - Personaggio della Boheme 15 - Malvagie 16 - Termine marinaresco 17 - L'osmio 18 - Vi si trovano pure degli innocenti 19 - Si trovano in giro 20' - Serve a far luce 22 - Contenti 23 - Molto sfacciata 24 - Fiume emiliano 26 - Deità mitologica 27 - Nome di donna 28 - C'era una volta 29 - Operazione terapeutica 31 - Uno storico Vincenzo 33 - Attorcigliati 34 - Segue il bis 35 - E' lambito dal mare 36 - Si usano nelle elezioni 37 - Ognuno la desider a buona 38 - Una volta anticamente 39 - Bestemmia 40 - Pacificare (tr.) En L'insuperabile a Elepanz e Prezzo ESCLUSIVA E-1-
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