CONGRESSO APERTO A
.TUTTI I LAVORATORI
All'inizio di ogni inno è giutolche 4 "compagni comunisti della Faick facciano una analisi puntuale del lavoro svono-ne1)1974, degli errori da riparare, dell'incremento di nuove attività politiche, di ntove iniziative organizzative per portare la voce del Partito Comunista in ogni reparto.
Oggi i comunisti della Falck stanno superando .con un nuovo impegno org.xlizzativcr, la stasi politica che caratterizzo il 1974, una delle cose più positive è senz'altro questo giornale che sta diventando sempre più di massa e si presenta come il milgiore portavoce della linea dei comunisti in fabbrica.
Ma il nostro impegno viene valorizzato sopratutto dal fatto che all'interno della Faick sempre più sono gli operai che si rivolgono al nostro Partito come al loro più costruttivo rappresentante di classe, infatti quest'anno le cellule della Falck hanno superato le più rosee previsioni id fatto di tesseramento e di mobilitazione del movimento operaio.
Siamo consapevoli che il PCI sta diventando sempre più agli occhi dei lavoratori come la forza più combattiva, più onesta, l'unica che può portare avanti neI Paese una serie politica moralizzatrice e di lotta, l'unica che può rappresentare seriamente gli interessi dei lavoratori e può far uscire il Paese da una crisi econo mica e politica in cui l'hanno ridotta coloro che da 30 anni ci governano. Oggi si pone quindi il problema per il PCI come maggiormente organizzarsi all'interno della fabbrica, di come fare pesare la sua forza in ogni momento, di come creare con una vasta discussione la sua linea politica e i suoi momenti di lotta per 1975. Ed è per questo che il PCI ha deciso di tenere il Congresso delle cellule Falck presso la Sezione Picardi.
Il Congresso vuole essere un momento di discussione su tutta la tematica che i lavoratori oggi affrontano, un.momento di lotta per emancipazione dei lavoratori, un momento di sinte si per fissare obiettivi giusti e reali di lotta,
un momento di organizzazione per costruire una nuova struttura del Partito all'interno della fab brica che sia uno strumento in mano ai lavoratori per battere il padrone e la sua politica.
sabato 25 ore143°
presso sez.PICARDI
Ma per fare tutto questo non basta soltanto discu via Falck 76 aere fra i compagni, il PCI desidera che il contributo che gli può venire da tutti i lavoratori comunisti e non comunisti, basta che tutti siano volenterosi di portare avanti la loro collaborazione anche critica ma costruttiva.
Il nostro Partito non è una setta ma un Partito di massa che si costruisce e và avanti con il con tributo dei lavoratori ed è per questo che voglia mo fare un invito ai partiti democratici ed alle rganizzazioni Sindacali a partecipare al Congres so delle Cellule del PCI della Falck.
SCUOLA: un impegno
Dopo tante incertezze si delinea ora concretamente la possibilità di avere una scuola nuova, più democratica perché attraverso i decreti delegati, si avrà la gestione unitaria della scuola con la partecipazione di componenti sociali sino ad ora escluse dagli organismi collegiali.
La conquista di questo nuovo spazio nella scuola consente di porre con più forza l'obiettivo di una riforma profonda e anche quello di una partecipazione alla gestione in ogni singola scuola dei sindacati e dell'ente locale.
Oltre agli insegnanti, ai presidi di istituto (eletti per diritto) potranno essere eletti anche i genitori degli allievi e, per la scuola secondaria cuperiore anche gli studenti.
Essi potranno partecipare alla discussione del piano d'istituto per le questioni di gestione, al consiglio di classe e agli scrutni, decidere sui provvedimenti disciplinari ecc;ecc.
Per certi versi i "decreti delegati" sone la conclusione di anni di lotta per il rinnovamento della scuola: quando si diceva che la scuola di fatto aveva tre componenti, gli insegnanti, gli studenti e i genitori, si introduceva di fatto questo concetto.
Ma questa delega che il ministro concede ai vari istituti scolastici presenta aspetti forse ancora più positivi di quanto gli studenti chiedevano, cioè la partecipazione del personale non docente e dei lavoratori della scuola.
E' chiaro che una conquista come questa, naturalmente tutta da collaudare, e da gestire perché questi nuovi organismi funzionino e siano diretti coerentemente allo spirito del decentramento.
Per questo sottoponiamo all'attenzione dei lavori.tori questo problema che non 1i tocca in quanto"lavoratori" ma forse come padri di alunni che vivono il destino della scuola,, alunni che in essa si formano sia moralmente che culturalmente. In ogni caso questa è una conquista che il movimento .operaiodeve fare sua, vigilare perché sia applicata e impegnarsi perché siano realizzati gli obiettivi di una gestione democratica più ampia, e con questa volontà entrare in questi nuovi organismi, tenendo presente che essi sono come un contratto di lavoro: diversamente interpretati e diversamente interpretabili.
Questa innovazione non è certo indolore, per chi "ama" la scuola tradizionale; forte, retorica, in cui gli studenti "studino" senza"fare politica", e faranno di tutto perché non vadano nel senso di un rinnovamento democratico.
Per sconfiggere quindi il discorso strumentale dei fascisti e delle altre forze conservatrici è necessario che questa nuova realtà sia difesa dalla cla.sse operaia, come si difendono le conquiste nella fabbrica.
lette re al giornale
Sono un lavoratore della Falck Unione, 7 -)remetto che non sono un comunista però sono iscritto al sindacato.
Ho scritto questa mia lettera al vostro giornalino di fabbrica per esprimere il mio sdegno e la mia rabbia contro tutti auei giovani che si proclamano - rivoluzionari, parlo dei vari" Lotta Continua", "Avanguardia Operaia". Quando ci sono le assemblee in fabbrica non fanno altro che rompere l'anima a tutti noi operai che crediamo nel sindacato e nel suo operato.
Purtroppo alcuni si lasciano convincere dai loro vuoti discorsi, vorrei dire che questa gente cerca in tutti i modi di rompere. l'unità sindacale che è stata fatta dopo anni di lotta.
Tutti noi operai sappiamo benissimo da che parte stare, devo però ripeterlo questi "rivoluzionari" non fanno altro che creare confusione.
I migliori saluti a tutta la redazione del giornalino.