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Approfondimento (di P. Dileo

ERBE AROMATICHE, OLIO EVO &CO: L’ANTIDOTO CONTRO I RADICALI LIBERI

IL PUNTO CON IL ROTARY CLUB DI MONOPOLI

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Il Rotary (Distretto 21-20 di Puglia Basilicata) riprende l’attività istituzionale dopo la pausa di Covid 19. In una serata evento presso la Masseria S. Teresa lo scorso 22 maggio, il Club di Monopoli ha organizzato un seminario divulgativo su “Potere antisettico e anti-età delle piante della salute”. Un interessante excursus sulla base di testimonianze storiche e studi scientifici, che evidenziano il potere salutistico di piante un tempo spontanee, poi sistematicamente coltivate dall’uomo. Chiaro l’obbiettivo: informare su stili di vita più consoni al nostro organismo per fronteggiare al meglio le varie fasi esistenziali, vecchiaia inclusa. Già perché “il corpo umano è come una macchina che ha un motore, una pompa d’aria e una camera a scoppio in cui brucia carburante” ha spiegato il dott. Enzo Cristallo, presidente Rotary Club Monopoli (specialista in cardiologia, nonché relatore dell’evento) che aggiunge – la macchina è inerte, mentre noi uomini abbiamo 100 miliardi di micromotori di cellule vive che bruciano carburante, appunto gli alimenti, attraverso la digestione; mentre polmoni, respirazione e circolo portano l’ossigeno alle cellule per le diverse funzioni vitali”. Comprensibilmente come la macchina espelle i rifiuti della combustione per mezzo del tubo di scarico, anche il corpo umano deve liberarsi dei residui della combustione intracellulare “ceneri nocive per le funzioni vitali delle cellule, appunto i famosi “radicali liberi”, delle vere e proprie “mine vaganti” che vanno annientate, pena l’invecchiamento cellulare” - ha affermato il dott. Cristallo - A livello macroscopico – continua - le scorie vengono eliminate tramite feci, urine, sudore e bile, mentre a livello microscopico l’organismo ricorre a sostanze antiossidanti, ossia nutrienti ricchi di principi attivi basici, in grado di bloccare il processo di ossidazione e invecchiamento cellulare”.

Una doverosa premessa per spiegare la “corsa” alla ricerca di sostanze antiossidanti che ha portato ad una “graduatoria delle sostanze anti radicali liberi acidi”. Di qui anche un fiorente commercio di integratori alimentari dal potere antiossidante registrati ed autorizzati: ben 67000 in G.U. del Ministero della Salute del 2017, di cui solo 322 sono stati ritenuti “salutistici” dall’EFSA. “Per esempio – ricorda inoltre il rotariano – tutti gli integratori che vantavano di contrastare la demenza senile, sono stati ritenuti inutili dal Comitato Mondiale di Studio della Demenza Senile, perché la dieta mediterranea li contiene tutti. In base al Test ORAC (Oxygene Radical Absorbance Capacity, una graduatoria messa a punto dall’Università di Boston – USA) sul potere antiossidante di alcuni alimenti, la top list vede al primo posto i frutti di bosco, poi i chicchi di melograno, i cavoli, il pomodoro, l’uva rossa, l’aglio, gli spinaci, il tè verde, la carota, e infine cereali e germe di grano. Quindi ad eccezione

dell’esotico tè verde, nella top list troviamo la nostra frutta e verdura, anche se nel 2018 sono apparsi all’apice due frutti esotici: bacche di goji e mangostano. “Ma se confrontiamo la graduatoria del potere antiossidante delle nostre piante aromatiche – svela il relatore - ritroviamo punteggi ORAC dieci volte superiore . Le fatidiche piante aromatiche (spezie quelle che hanno anche potere antisettico come lavanda, timo, rosmarino e salvia tipiche della nostra macchia mediterranea) considerate toccasana dalla considerate toccasana dalla Scuola Salernitana (prima e più importante istituzione medica europea nel Medioevo, antesignana delle moderne università) perché in grado di rilasciare il loro olio essenziale nell’aceto bianco, appunto l’Aceto dei quattro ladroni, dal nome dei quattro ladri condannati a morte per sciacallaggio durante la peste nera del 1600, che ebbero salva la vita svelando il segreto che li rendeva immune da ogni infezione, cospargendosi il corpo del liquido, tenuto fino ad allora segreto”. E ancora a ritroso, intorno all’anno 1000, a scoprire il profumo, gli aromi di queste piante erano stati i monaci che le hanno trapiantate nei loro orti, appunto i “giardini dei semplici” (perché piante spontanee) per trarne gli oli essenziali, una volta scoperto il loro potere antisettico. Giardini dei semplici che sono rimasti fino ai primi del 1900 nella farmacopea ufficiale di alcune delle nazioni europee come la Francia. Un uso quello delle erbe aromatiche, già diffuso in tempi lontani a scopo terapeutico oggi confermato dalle evidenze scientifiche.

”Ebbene - ha concluso il dott. Cristallo – la nostra dieta a base prevalentemente di frutta e verdura di stagione, più il condimento delle spezie, più due cucchiai di olio evo (preferibilmente di coratina e ogliarola), più attività fisica moderata, sono la migliore prevenzione contro le malattie e l’invecchiamento. Quanto all’olio extravergine d’oliva non è un caso se la FDA (Food and Drug Administration), ha introdotto nella farmacopea ufficiale 2018 come nuovo farmaco l’assunzione di due cucchiai al giorno di EVO. Autorevoli studi scientifici (un riferimento è andato anche a quello pugliese del Prof. Moschetta), hanno dimostrato le proprietà antiossidanti dell’olio evo per la presenza di acido oleico, sostanza in grado di inibire l’insorgenza di cancerosi e poliposi al colon”.

Paola Dileo

UNA LINEA DI BIOSTIMOLANTI AD AZIONE SPECIFICA PER LE ESIGENZE DELL’UVA DA TAVOLA

A seguito di importanti acquisizioni, per offrire una linea di soluzioni complete per le colture, all’interno del gruppo UPL confluiscono i Laboratori Goëmar, rendendo quindi UPL di fatto uno dei player di riferimento nel mercato mondiale dei biostimolanti. Dagli anni ’70 Goëmar, con un sito dedicato a St. Malò, nel cuore della Bretagna, è dedita esclusivamente alla ricerca, sviluppo e produzione di soluzioni naturali per l’agricoltura: Goëmar infatti è stata la prima azienda a dedicarsi allo sviluppo di biostimolanti a base di filtrato di crema d’alga e l’unica a registrare la Laminarina, induttore di resistenza, come agrofarmaco. Il successo dei biostimolanti Goëmar nel corso degli anni è dovuto a tre fattori fondamentali: la qualità della materia prima, l’Ascophyllum nodosum, raccolto esclusivamente dalle coste della Bretagna, dove si verificano maree di particolare importanza, che rendono le alghe particolarmente ricche di determinati principi attivi, oltre che il metodo estrattivo brevettato, rigorosamente a freddo, senza l’ausilio di solventi, che permette di mantenere inalterate le caratteristiche della materia prima da cui si ottiene il filtrato di crema di alga, il GA142 . Altro fattore di successo è il posizionamento tecnico mirato dei prodotti, fornendo quindi quelle che sono tutte le informazioni relative alle modalità di applicazione, in quanti prodotti ad azione specifica per ottimizzare le singole fasi della coltura. Tra le soluzioni storiche di UPL è presente CALIBRA®, a base di filtrato di crema di alghe formulato con Manganese e Zinco, concepito per promuovere una fruttificazione di qualità ed un aumento delle classi di calibro superiori: CALIBRA®, applicato nei primi stadi di sviluppo degli acini, regola la competizione tra vegetazione e produzione promuovendo la moltiplicazione cellulare nelle prime fasi di sviluppo dei frutti. CALIBRA®, utile soprattutto su uva da tavola per aumentare le classi medie di calibro e quindi la redditività della coltura, non intacca le caratteristiche qualitative dei frutti. Con FOLICAL®, innovativa formulazione a base di GA142 associato con Calcio, si favoriscono i processi di assorbimento e di traslocazione dell’elemento nella pianta, per garantirne un’elevata disponibilità all’interno dei frutti. Con FOLICAL® quindi aumentiamo l’efficacia dell’elemento calcio nel contrastare le fisiopatie legate alla carenza dell’elemento come il disseccamento del rachide, aumentando la consistenza e la resistenza dei frutti agli agenti atmosferici e alle manipolazioni, senza lasciare residui sulle colture. PIGMENTIL®, formulazione a base di GA142 con microelementi, concepito per ottimizzare le fasi finali di accrescimento e maturazione dei frutti, stimola la colorazione della buccia dei frutti e migliora l’uniformità di maturazione, favorendo la formazione dei pigmenti responsabili della colorazione del frutto.

“BIRRA, ECCO LE MISURE PER SUPERARE LA CRISI DOVUTA ALLA PANDEMIA”

GAGNARLI (M5S)

“Pronto un pacchetto di misure per il rilancio della birra artigianale italiana al decreto Sostegni-bis, un settore giovane e in continua crescita negli ultimi anni che è stato tra i comparti che ha maggiormente patito la crisi generata dal Covid-19, con un crollo del fatturato del 90% per i 900 microbirrifici del Paese”.

Ad annunciarlo è la deputata Chiara Gagnarli, capogruppo M5S in commissione Agricoltura.

“Dopo aver previsto l’esonero contributivo per 10 mesi dall’inizio della pandemia e aver inserito il settore brassicolo tra le filiere minori che beneficeranno del Fondo previsto dalla Legge di Bilancio – prosegue – chiederemo ora l’esenzione dal pagamento delle accise sino a fine anno per i birrifici con una produzione annua massima di 50mila ettolitri nonché l'aumento del regime forfettario da 240 a 480 ettolitri annui, sgravando di oneri burocratici e costi la gran parte dei microbirrifici”.

“Istituiamo un fondo perduto per i birrifici artigianali in misura pari a 0,23 euro al litro di birra registrati nel 2020. Infine, con alcune puntuali modifiche al DPR 30 dicembre 1970, n. 1498 aggiorniamo le norme alle innovazioni avvenute nel mondo della birra sul versante produttivo. L’auspicio è che anche le altre forze politiche diano il proprio appoggio a questo emendamento a sostegno della birra artigianale italiana”

conclude.

GENNARO SICOLO TORNA ALLA GUIDA DI ITALIA OLIVICOLA

IMPRENDITORE AGRICOLO PUGLIESE

L’imprenditore agricolo pugliese Gennaro Sicolo , che aveva condotto la società nata dalla fusione tra Cno e Unasco fino a dicembre 2019, è stato eletto dal consiglio di amministrazione alla guida di Italia Olivicola, che ha provveduto anche alla nomina di Luigi Canino come vicepresidente.

Sicolo succede a Fabrizio Pini che ha guidato l’organizzazione dei produttori nei 18 mesi difficili caratterizzati dalla pandemia: “Ci attende un lavoro importante per il futuro del settore e per la ripartenza dell’olivicoltura nazionale, a partire dalla nuova Ocm olio e dal piano nazionale di ripresa e resilienza che dovranno vedere la produzione protagonista di una strategia organica di rilancio. Le sfide di questi mesi, da condividere e portare avanti in sinergia con le organizzazioni agricole di riferimento, saranno diverse e difficili: dovremo concentrarci sul rinnovamento degli impianti e sull’aumento della quantità di olio extraver gine d’oliva di qualità necessario per poter competere sui mercati nazionali e interna-zionali”. “Abbiamo il dovere di organizzare i produttori in vista della prossima campagna garantendo depositi adeguati e accordi commerciali in grado di riconoscere valore al lavoro straordinario degli agricoltori. Per questo motivo dovremo continuare a investire, così come fatto con i contratti di filiera finanziati dal Ministero delle Politiche Agricole, su strutture come Finoliva Global Service, che ogni giorno raccoglie e confeziona il prodotto dei nostri soci, valorizzandolo attraverso part-nership con aziende nazionali e internazionali per far arrivare l’olio extravergine d’oliva italiano di qualità sulle tavole dei consumatori in quasi 50 Paesi del mondo. Continueremo a lavorare sulla tracciabilità del prodotto, anche attraverso l’ausilio delle nuove tecnologie, sulla qualità e soprattutto sulla sostenibilità delle produzioni per rilanciare l’olio extravergine d’oliva italiano”, conclude Sicolo.

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