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Xylella: fruttifere al posto degli ulivi

XYLELLA, LAZZÀRO (CONFAGRICOLTURA PUGLIA):

“FRUTTIFERE AL POSTO DEGLI OLIVI, A GIORNI IL REGOLAMENTO. È UNA GRANDE OPPORTUNITÀ”

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È in arrivo il regolamento della Regione Puglia che apre la possibilità di impiantare nella zona infetta da Xylella agrumeti e frutteti. “Ci è stato confermato che gli u ci regionali sono al lavoro per ultimare il regolamento – sottolinea Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia - L’entrata in vigore del documento o rirà agli olivicoltori che hanno oliveti nelle zone infettate dalla Xylella fastidiosa di impiantare agrumeti o frutteti. In particolare si fa riferimento alle piante di agrumi, peschi, ciliegi, mandorli, albicocchi”. Il regolamento regionale in preparazione e che, come detto, dovrebbe essere pubblicato a breve è il passaggio attuativo della decisione presa dal Comitato tosanitario nazionale. Confagricoltura Puglia nei mesi scorsi ha più volte sollecitato l’Assessorato all’Agricoltura e la stessa Regione Puglia a mettere in campo tutte le azioni necessarie a o rire una possibilità economica agli agricoltori con olivi nella zona infetta. “Con questa importante deroga – sottolinea il presidente di Confagricoltura Puglia - è possibile riconvertire alcune aree del Salento pesantemente colpite dal batterio. Gli agricoltori, dal momento in cui sarà attivo il regolamento, potranno far richiesta di impiantare specie arboree che si sono dimostrate resistenti o tolleranti alla Xylella fastidiosa. Tuttavia il regolamento non prevede deroghe per le zone cuscinetto”. All’indomani dell’entrata in vigore si dovrà puntare a costruire una nuova liera produttiva. “Gli imprenditori agricoli avranno una nuova economia sulla quale puntare e investire, visto che ad oggi purtroppo non esiste una terapia per curare le piante secolari malate. Serviranno nuove infrastrutture e nello stoccaggio di queste varietà avrà un ruolo importante Agromed. Dunque – conclude - sta per iniziare un processo economico che può veder risorgere l’intero Salento dopo anni in cui lo scenario desolante degli alberi contagiati dal batterio ha sostituito la bellezza di sterminati campi di ulivi”.

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