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Le persone al centro

Il mese di giugno 2024 vedrà Federcasa impegnata oltre alla Gestione Ordinaria, ai rapporti con I Ministeri Competenti (MIT, MASE, MEF, TRANSIZIONE ECOLOGICA) agli impegni internazionali con Housing Europe anche alla Assemblea ELETTIVA.

Infatti, da Statuto le elezioni del Presidente e del Direttivo avvengono ogni tre anni. Questa volta le concomitanze con le varie elezioni nazionali (Amministrative e Regionali che comportano in diversi casi anche riflessi sulle cariche apicali delle Aziende associate) e Europee creano un clima dispersivo rispetto al tema principale che è la necessità di avere una Federazione che unita promuova nei tavoli tecnici dei vari Ministeri proposte tese a sviluppare il tema delle politiche abitative.

Abbiamo di fronte sfide importanti da affrontare che necessitano di un contributo unitario, indirizzato al soddisfacimento dei bisogni delle persone meno abbienti e all’attenuazione del disagio sociale e soprattutto giovanile. Questo può essere condotto attraverso rivendicazioni oggettive e puntuali su tematiche sia di carattere gestionale che economico.

È indubbio che senza risorse qualsiasi politica abitativa ha un limite.

Un concetto di nuova residenzialità, che veda la persona al centro del nostro interesse, che sposti il concetto di abitare non più solo sul soddisfacimento dei bisogni primari (comunque essenziali) ma che si spanda anche al sociale e al sanitario.

Abitare creando comunità, recuperando quello che era il vero senso di appartenenza declinato nei pro- cessi di integrazione e inclusione.

Incentivare processi di convivenza basati sul rispetto reciproco umano e dei luoghi significa dare un senso di appartenenza che aiuta ad avere una gestione del bene pubblico (le case popolari sono un bene pubblico) virtuoso e economicamente sostenibile.

Più rispetto e attenzione alle regole e minore spesa nella manutenzione sarebbero i risultati di un’azione di responsabilizzazione.

La politica ci deve supportare ma noi dobbiamo fornire alla politica le argomentazioni e le motivazioni.

Vorrei finire questa nota con una citazione dell’Arch. Renzo Piano tratta da una sua intervista al Corriere della Sera: «…Quando ho compiuto sessant’anni, ormai molto tempo fa, con mia moglie feci un viaggio in Giappone, e visitai il tempio di Ise. Sa perché è importante il tempio di Ise? Viene distrutto e rifatto ogni vent’anni. In Oriente l’eternità non è costruire per sempre, ma di continuo. I giovani arrivano al tempio a vent’anni, vedono come si fa, a quaranta lo ricostruiscono, poi rimangono a spiegare ai ventenni. È una buona metafora della vita: prima impari, poi fai, quindi insegni. WSono i giovani che salveranno la terra. I giovani sono i messaggi che mandiamo a un mondo che non vedremo mai. Non sono loro a salire sulle nostre spalle, siamo noi a salire sulle loro, per intravedere le cose che non potremo vivere».

Grazie a tutti per il lavoro svolto insieme..

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